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Re: Che paese meraviglioso [messaggio #9295 è una risposta a message #9198] |
ven, 17 dicembre 2010 23:45 |
Shapiro used clothes Messaggi: 2794 Registrato: novembre 2010 |
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"Tino" <orzata@menta.dom> ha scritto nel messaggio
news:MPG.277553c73482a1609897b9@news.aioe.org...
> Perche' come era la la tradizione interpretativa di quel tempo?
Beh, Ciani è scomparso negli anni sessanta; per lo più è stato attivo negli
anni cinquanta e nei primi sessanta.
In quel periodo (più o meno nel '56, complice il bicentenario della nascita,
si avvia una sistematica riproposizione di Mozart) si è imposta una corrente
di pensiero "neoclassica", i cui principali rappresentanti sono Edwin
Fischer (che in realtà frequenta questo repertorio da parecchi anni) e
Walter Gieseking; quest'ultimo in particolare farà culminare il suo impegno
nei confronti di quest'autore con la monumentale registrazione dell'intera
opera pianistica per la Emi (ancora si trova il cofanetto in cd; soprattutto
su siti esteri, presso l'editore credo sia fuori catalogo). Come interpreti
sono diversi, ma hanno una base comune a cui anche Ciani si adegua; impiego
di un testo filologicamente accertato, grande cura per la realizzazione del
medesimo (su strumenti moderni, ovviamente, e con tecniche moderne; niente
prassi storicamente informata), applicazione di un concetto di forma basato
sull'equilibrio e sulla simmetria, "classico" per antonomasia. Ciani ci
mette una compostezza, quasi un timore di sovraccaricare in senso espressivo
la musica che forse gli viene dal principale dei suoi modelli, Kempff. Da
notare la totale assenza di leziosità, che all'epoca in questo autore andava
ancora molto.
Con questi interpreti (i primi due, e in misura minore Kempff che è
soprattutto interprete beethoveniano e schubertiano, per quanto esegua
sistematicamente anche Mozart, ma non con l'ampiezza dei primi due pianisti
citati) si avvia un grande ripensamento su Mozart.
Ma non è che prima non lo si suonasse. Soprattutto un pezzo fosco e
preromantico come questa Fantasia veniva eseguita eccome.
Abbiamo ad esempio la registrazione dell'interpretazione di Vladimir
Sofrontitskij:
http://www.youtube.com/watch?v=05J5xaV1qF0 (la prima parte; di seguito il
link per la seconda)
è del Maggio 1960, probabilmente coeva (grossomodo) a quella di Ciani.
E' tuttavia un modo molto diverso di vedere non solo questo pezzo, ma la
musica di Mozart.
E non è che Sofronitskij (che con il neoclassicismo non ha nulla a che fare)
romanticizzi Mozart; ma il gioco netto dei contrasti, il gusto delle
oscillazioni nel tempo (che Ciani limita al massimo; ho anzi la sensazione
che anche le variazioni di tempo prescritte da Mozart vengano interpretate
in modo da ottenere una certa omogeneità di fondo, un comun denominatore),
la varietà del fraseggio, il senso drammmatico della forma in divenire, un
po' tutto insomma porti ad una visione del pezzo molto differente. Neppure
Sofronitskij risulta lezioso, al contrario, è quasi inquietante; ma per il
resto a me sembrano quasi due pezzi differenti.
Volendo si potrebbe risalire oltre Sofronitskij. Si sa per certo che Cortot
faceva suonare il pezzo ai suoi allievi nei corsi di perfezionamento, e
credo si siano anche pubblicati dei nastri (delle sue esemplificazioni).
Cortot è interprete moderno, di enorme interesse, ma assolutamente non
riconducibile a quel modo di intendere la classicità tedesca che chiamiamo
neoclassicismo, neppure come precursore. Peccato non avere una sua
esecuzione vera e propria, con finalità non didattiche.
Il pezzo è stato nel repertorio di molti grandi pianisti; l'aveva in
repertorio anche Anton Rubinstein. Insomma, Mozart non viene riscoperto nel
senso letterale della parola con le celebrazioni del '56, anche se queste
ultime costituiscono indubbiamente uno spartiacque.
dR
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Re: Che paese meraviglioso [messaggio #9362 è una risposta a message #9315] |
sab, 18 dicembre 2010 22:48 |
Shapiro used clothes Messaggi: 2794 Registrato: novembre 2010 |
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"Tino" <orzata@menta.dom> ha scritto nel messaggio
news:MPG.277691f1b29a34379897ba@news.aioe.org...
> Trovo che l'attivita' del pianista nella seconda meta' degli anni
> sessanta sia di una qualita' eccellente.
Io penso che Ciani avesse splendide qualità che disgraziatamente (per lui,
innanzi tutto, ma anche per noi) non sono potute giungere a maturazione. Non
mi pare sia riuscito a diventare un'interprete centrale, con cui misurarsi.
>Per me non esisteva un unico
> modo di interpretazione
Certo che no. Non mi sembra di averlo né detto né sottointeso.
>(alla moda)
E' un concetto che non farei entrare nel discorso, perché costituisce già un
pregiudizio.
>ma tanto dipendeva dalla
> "pubblicita'" discografica.
Vedi immediatamente sopra.
Il fatto di farsi conoscere attraverso il disco non è né buono né cattivo in
sé.
E' uno dei mezzi a disposizione.
>Sicuramente pianisti con una certa
> "compostezza" esistevano es. questa e' una registrazione del 1953:
>
> http://www.box.net/shared/9rqa9maefc
Non mi dici chi è.
Penso sia sempre Ciani per un paio di particolari.
Non ultimo, il raddoppio in ottava nella cadenza alla fine del primo Allegro
realizzato vistosamente con una mano sola. Soluzione che non ricordo in
nessun altro; anche Edwin Fischer, che pure ha curato un'edizione, divide la
scala fra le due mani.
> D.C. ha creato un suo modo,
Se la base dell'affermazione è questa Fantasia, direi proprio di no.
Mi pare che anche qui, come del resto in Beethoven, la base sia l'esempio di
Kempff e in generale della cultura esecutiva neoclassica. Parte di lì, e non
va molto lontano.
Il che non significa che non sia un'esecuzione apprezzabile.
Memorabile certo no.
Qui sento anche maggiormente la paura di essere espressivo, di rischiare, di
dare in qualche modo alla pagina la possibilità di respirare di vita
propria. Pare abbia paura di frantumarla.
E non è che Ciani in generale non mi piaccia, anzi.
>influenzando i pianisti futuri, es. io lo
> trovo in G.Sokolov quando suona Mozart.
Ah, non so.
Non vedo come Ciani abbia potuto influenzare Sokolov che matura in una
cultura e in un tempo assai differenti.
Poi scusa, Sokolov non è una promessa disgraziatamente infranta.
E' un interprete di grande spessore.
> Certamente se poi si ascoltava sta roba qui...
Ecco, già ti eri messo su una strada discutibile parlando di "moda".
Definendo Glenn Gould (un interprete fra i più originali che si siano mai
visti) "sta roba", a parer mio, sbrocchi definitivamente.
E' sicuramente vero che il suo Mozart presti il fianco a parecchie critiche,
tutte legittime.
Ciò nonostante Gould è interprete da prendere sul serio e da studiare, non
da liquidare in modo sbrigativo.
dR
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Re: Che paese meraviglioso [messaggio #9404 è una risposta a message #9402] |
dom, 19 dicembre 2010 14:56 |
Shapiro used clothes Messaggi: 2794 Registrato: novembre 2010 |
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"Tino" <orzata@menta.dom> ha scritto nel messaggio
news:MPG.27782b9dae38be0f9897c1@news.aioe.org...
> io mi riferirei a questo pass.:
Certo. A quello.
Fischer mette un bel m.s. sulla parte inferiore.
La diteggiatura, in ogni caso, non credo l'abbia messa Mozart :-).
Ora, non dico sia una questione di stato. Si può fare in entrambi i modi,
Ciani avrà avuto le sue buone ragioni. Dico soltanto che è una soluzione
minoritaria (a due mani e legata è meno pianistica, ma acquista più
facilmente un timbro sinfonico imho; oppure volendo si può differenziare più
facilmente il tocco delle due parti, e graduarlo) e che diventa un indizio
abbastanza evidente.
Quasi tutti quelli che conoscono (una decina, da Fischer a Brendel, anzi a
Staier, anche se per quest'ultimo devo controllare) preferiscono un bel
legato ottenuto senza problemi, mi pare.
dR
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Dino Ciani WAM K 475 [messaggio #9735 è una risposta a message #9335] |
ven, 24 dicembre 2010 13:35 |
luziferszorn Messaggi: 3830 Registrato: novembre 2010 |
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On 18 Dic, 13:32, Tino <orz...@menta.dom> wrote:
>
http://www.youtube.com/watch_popup?v=CxeQx9Cj8lU&vq=medi um
> Quel documento e' eccezzionale, sia dal punto di vista della
Sarà anche eccezionale ma in una settimana ha tot solo 100 visualizz
la statista è presto fatta; siamo in quattro gatti interessati alla
musica
ergo della musica in italia non si farà più nulla
ammenoché...
per natale tagliatevi le vene davanti al bambin gesù
oppure impiccatevi all'albero di natale
magari fanno uno speciale in tv, da vespa
ah ah ah
lz
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