Live Support My forum, my way! Il forum dei newsgroup: Film » La ragazza con la valigia
My forum, my way! Il forum dei newsgroup
Fast Uncompromising Discussions.Newsgroup FUDforum will get your users talking.

Loading
Utenti      F.A.Q.    Registrati    Login    Home
Home » Cinema » Film » La ragazza con la valigia
La ragazza con la valigia [messaggio #31307] sab, 21 maggio 2011 23:22 Messaggio successivo
Shapiro used clothes  è attualmente disconnesso Shapiro used clothes
Messaggi: 2794
Registrato: novembre 2010
Senior Member
Visto questa mattina, su Iris.

Di Valerio Zurlini, un grande regista un po' dimenticato, conoscevo
ovviamente Il deserto dei Tartari, L'ultima notte di quiete e poco altro.
Non avevo mai visto bene questo film assai interessante, del 1961.
I dettagli della storia, se qualcuno vuole dare un'occhiata, si trovano su
wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/La_ragazza_con_la_valigia

In sostanza la materia è quella di un melodramma tradizionale con tanto di
ragazza madre sedotta e abbandonata. Zurlini ambienta però la storia in modo
da farla funzionare come un prisma e illuminare le contraddizioni sociali e
interiori di un benessere appena conseguito e tutto esteriore. Il cast è
ottimo, comprende fra gli altri Romolo Valli e Gian Maria Volonté; nella
parte della protagonista una splendida Claudia Cardinale, assai ben
fotografata, di sontuoso impatto fisico.
Già questo varrebbe la visione, se non che la proprietà formale, la coerenza
stilistica di Zurlini introducono un valore aggiunto: la composizione
dell'inquadratura è assai studiata, significativa di per sé, viene
utilizzata un'illuminazione assai contrastata con sorprendenti effetti di
plasticità e controluce, spesso l'immagine anticipa con impressionante
chiarezza lo svolgimento della sceneggiatura; non c'è un solo particolare
lasciato al caso, tutto è valorizzato. Si potrebbe studiare il film a
partire da scelte che oggi, in epoca di movimenti di macchina ampi e veloci,
di moltiplicazione dei punti di ripresa, risulterebbero quasi invisibili,
tanto sono sottili e sofisticati: ad esempio l'inclinazione dell'asse di
ripresa. Zurlini ricorre solo in certe scene, a ragion veduta, ad una
posizione della mdp assai bassa, e già questo semplice espediente dà
risultati sorprendenti, assai personali se si pensa a quanti avevano già
sfruttato questa possibilità.
Tutta la sequenza finale mi è parsa da antologia, sia per l'elevata
efficacia figurativa delle inquadrature che per la felicità del montaggio,
la cui coerenza sintattica è sorprendente. Grazie al rigore della forma,
quella che pareva una trita storia sentimentale rivela sfumature
pirandelliane e cechoviane.
Sono rimasto piacevolmente sorpreso: i discorsi degli ultimi giorni, quelli
su Trier in particolare, mi avevano indotto a riflettere proprio su scala
dei piani, sua semantizzazione, sintassi del montaggio e amenità simili. Per
puro caso mi sono imbattuto in questo piccolo capolavoro, una vera risposta
ai miei interrogativi.
Ieri sera, a tarda ora avevo recuperato Tutta la vita davanti di Virzì. Film
che tutto sommato è anche più ambizioso sotto il profilo della pittura
sociale, non senza alcuni meriti; purtroppo il cinema italiano (e non solo)
è cambiato tanto, non sempre in meglio. Zurlini riusciva a dare uno sfondo
sociale ai propri personaggi senza appesantirli con il ricorso al grottesco,
e contemporaneamente allestiva un organismo formale di tutto rispetto, forte
di un notevole spessore culturale. All'epoca c'erano Germi, Risi, Fellini,
indubbiamente grandi artisti, a occuparsi di temi simili, ma erano possibili
anche altre soluzioni linguistiche; il linguaggio del cinema era "largo",
aveva un latitudine espressiva di grande ampiezza. Senza fare confronti
facili e incongrui (non mene vogliano i sostenitori di Virzì), non so quanto
un linguaggio come quello di Zurlini sarebbe praticabile oggi. Non solo non
sarebbe compreso, forse non sarebbe neppure notato, non sarebbe visibile.
L'omologazione, diceva Pasolini.
L'incomprensione viene di lontano; dopo Il deserto dei Tartari, che mi pare
dati al 1976, non realizzò altri film, si limitò ad insegnare presso il
Centro Sperimentale e a svolgere attività di doppiaggio fino alla scomparsa
precoce nel 1982 (era del '26). E' un peccato che sia quasi dimenticato:
senza figure come Zurlini, la nostra cultura cinematografica, la nostra idea
di cinema sono assai più povere di quanto potrebbero essere.

dR
Re: La ragazza con la valigia [messaggio #31317 è una risposta a message #31307] dom, 22 maggio 2011 00:58 Messaggio precedente
sapo68  è attualmente disconnesso sapo68
Messaggi: 613
Registrato: novembre 2010
Senior Member
Shapiro used clothes <vittoriocol@tin.it> wrote:

> Visto questa mattina, su Iris.

Ah, saperlo...

Ne ho un buon ricordo piuttosto vago, forse l'ho visto 20/25 anni fa.

Grazie della recensione, vedo se lo replicano mi farebbe piacere
rivederlo.

--
Giocare col mondo, facendolo a pezzi...
Bambini che il sole, ha ridotto gia'... vecchi.
Argomento precedente:the crazies
Argomento successivo:BARZA che fa ridere
Vai al forum:
  


Ora corrente: sab ott 05 18:18:20 CEST 2024

Tempo totale richiesto per generare la pagina: 0.02621 secondi
.:: Contatti :: Home ::.

Powered by: FUDforum 3.0.2.
Copyright ©2001-2010 FUDforum Bulletin Board Software

Live Support