Benedetto Marcello, sonate per tastiera (Bacchetti) [messaggio #134012] |
dom, 30 ottobre 2011 00:07 |
sunbather Messaggi: 332 Registrato: novembre 2010 |
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Nel mezzo del mare magnum discografico odierno, costituito prevalentemente
da inutili riproposizioni di millesime versioni - identiche a se stesse -
delle solite opere dei soliti noti, il buon Andrea Bacchetti si distingue,
ancora una volta, per il repechâge di brani da un repertorio
ingiustificatamente dimenticato. Dopo le belle sonate di Galuppi (proposte
recentemente anche da qualche altro ardimentoso pianista, in verità), la sua
ultima uscita riguarda alcune delle ancor piú sconosciute sonate per
clavicembalo di Benedetto Marcello. Nella Venezia roboante di Vivaldi,
Marcello riscopriva un contegno apollineo, applicandolo questa volta non -
come Corelli - allo stile francese, ma ad una italianissima maniera,
cantabile nei brani lenti, contrappuntistica in quelli piú dinamici, ma dal
disegno chiarissimo, alle volte persino elementare tanto da sembrare, in
alcuni casi, esemplificazioni pedagogiche della buona maniera di comporre.
Seppure estremamente misurate, le sonate di Benedetto Marcello sono
ravvivate da uno spirito fantasioso che pare arrivare direttamente dal
caleidoscopio di invenzioni tematiche elaborate dalla musica strumentale
italiana del XVII secolo (specialmente quella violinistica), prima della
normalizzazione di inizio Settecento. Le quantità di idee di cui sono ricchi
i tempi veloci - piccoli motivi bizzari rielaborati ed incastonati, uso
frequente del ribattuto, etc. - sono tuttavia ordinate in uno schema ben
preciso, in una formalizzazione di senso compiuto che, probabilmente,
tendeva a raggiungere un linguaggio sostanzialmente equivalente tra i brani
in stile italiano (improvvisativo e fantasioso) e quelli in stile francese
(danze stilizzate, dalla struttura estremamente rigida).
Sony-RCA, registrato a Sacile, aprile 2010.
http://qohelet.blog.tiscali.it/2011/10/29/benedetto-martello /
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