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[appendice] [il mio 2010 di cinema] Kung fusion [messaggio #27167] |
lun, 20 dicembre 2010 18:34 |
Roberto Messaggi: 892 Registrato: maggio 2009 |
Senior Member |
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Kung fusion (Kung fu hustle) (Stephen Chow, 8)
Un miracolo. Nessuno fa più film così, nemmeno ad Hong Kong. Chow è
l'ultimo della sua specie, l'unico dei grandi ancora in attività ad
aver interiorizzato un immaginario facendone una serissima questione
identitaria, anche quando il fine è divertire, anche quando, dopo il
successo planetario del tuo film precedente (Shaolin soccer), hai
l'obbligo di bissare (rendendo conto ad una major come la Columbia).
Stephen Chow è il Johnny To della commedia (marziale): uno non
imbrigliabile, un giullare capace di un umorismo scatologico e colto
allo stesso tempo, certamente romanticissimo, i cui film trasudano un
amore sconfinato per le arti marziali, per il cinema, per la gente.
Che poi sono tre modi di indicare la stessa cosa, cioè la Vita,
certamente la Meraviglia, che inizia da bambini e non ci lascia più
(come il bellissimo finale del film suggerisce, e le lacrime che
scorrono a fiumi). Incredibile girandola piena di passione, invenzione
e intelligenza, "Kung fu hustle" è il film citazionista che i
citazionisti hollywoodiani non riusciranno mai a fare, è il film di
arti marziali definitivo, anzi il film definitivo... sull'amore per
cinema di arti marziali, con un Chow formalmente mai così raffinato
(la lunga scena notturna in cui si rivelano i tre guerrieri, in lotta
contro i due terribili suonatori di guzheng è fantastica). In mezzo,
in ogni angolino, in ogni interstizio del film, discorsi alti sulla
divisione in classi, sulla povertà , sull'ossessione per il possesso
degli oggetti, sul riscatto sociale, sull'impossibilità di essere
cattivi, sull'amore, sulla nascita dei miti. Che il dio del cinema ci
preservi Stephen Chow il più a lungo possibile.
Doppiaggio italiano da ergastolo.
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Re: [appendice] [il mio 2010 di cinema] Kung fusion [messaggio #27170 è una risposta a message #27167] |
lun, 20 dicembre 2010 18:54 |
Sunboy Messaggi: 26 Registrato: dicembre 2010 |
Junior Member |
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l'ho visto una sera per caso sul digitale terrestre, sono d'accordo con te
veramente divertente!
consigliatissimo!
"Roberto" <robfurio@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:3c43615c-7f2b-4a56-883d-f87bb0d4ca41@u3g2000vbj.googlegroups.com...
Kung fusion (Kung fu hustle) (Stephen Chow, 8)
Un miracolo. Nessuno fa più film così, nemmeno ad Hong Kong. Chow è
l'ultimo della sua specie, l'unico dei grandi ancora in attività ad
aver interiorizzato un immaginario facendone una serissima questione
identitaria, anche quando il fine è divertire, anche quando, dopo il
successo planetario del tuo film precedente (Shaolin soccer), hai
l'obbligo di bissare (rendendo conto ad una major come la Columbia).
Stephen Chow è il Johnny To della commedia (marziale): uno non
imbrigliabile, un giullare capace di un umorismo scatologico e colto
allo stesso tempo, certamente romanticissimo, i cui film trasudano un
amore sconfinato per le arti marziali, per il cinema, per la gente.
Che poi sono tre modi di indicare la stessa cosa, cioè la Vita,
certamente la Meraviglia, che inizia da bambini e non ci lascia più
(come il bellissimo finale del film suggerisce, e le lacrime che
scorrono a fiumi). Incredibile girandola piena di passione, invenzione
e intelligenza, "Kung fu hustle" è il film citazionista che i
citazionisti hollywoodiani non riusciranno mai a fare, è il film di
arti marziali definitivo, anzi il film definitivo... sull'amore per
cinema di arti marziali, con un Chow formalmente mai così raffinato
(la lunga scena notturna in cui si rivelano i tre guerrieri, in lotta
contro i due terribili suonatori di guzheng è fantastica). In mezzo,
in ogni angolino, in ogni interstizio del film, discorsi alti sulla
divisione in classi, sulla povertà, sull'ossessione per il possesso
degli oggetti, sul riscatto sociale, sull'impossibilità di essere
cattivi, sull'amore, sulla nascita dei miti. Che il dio del cinema ci
preservi Stephen Chow il più a lungo possibile.
Doppiaggio italiano da ergastolo.
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