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"Blow-Up", di Michelangelo Antonioni (1966) [messaggio #30165] ven, 22 aprile 2011 16:09
sunbather  è attualmente disconnesso sunbather
Messaggi: 332
Registrato: novembre 2010
Senior Member
Nonostante il successo professionale e personale, il protagonista
(Hemmings) — pur spassandosela alla grande — è abbastanza insoddisfatto
della realtà che lo circonda. La sua ricerca inconscia di scappatoie lo
porta ad esplorare la dimensione del passato, che si rivela anch’essa una
falsa pista (la cui fallimentarietà è illustrata dal fatto che la
proprietaria del negozio di antiquariato, da lui frequentato, avendo
sperimentato inutilmente il medesimo tentativo, decide di vendere tutto e
trasferirsi in Nepal). Grazie alla sua professione di fotografo, attività
che viaggia per sua natura tra presente e passato, e che gli permette
virtualmente di analizzare ciò che è invisibile ad occhio nudo, viene
allora proiettato nella dimensione dell’immaginazione, una situazione
creativa nella quale la mente, sulla base del materiale offerto dalla vita
reale, trova accesso ad un livello percettivo che la trascende (anche qui,
come in “Rosemary’s Baby”, si può leggere un parallelismo con l’esperienza
psichedelica degli anni ’60, ed allo stesso tempo un richiamo al pensiero
orientale, vedico, in particolare). Il rischio che corre, a questo punto,
è di soddisfare la propria esistenza con il vissuto di questa dimensione
misteriosa e immaginaria, ma viene opportunamente portato alla
consapevolezza con la scena finale — la finta partita a tennis — che, da
un lato, suggerisce che chi intraprende questa strada non è solo, ma trova
complici che hanno già operato la stessa scelta in maniera consapevole o
meno e, dall’altro, lascia all’attore (in senso lato) la decisione se
questo livello di vissuto gli possa bastare o no.

p.s.: film seminale che ha ispirato indirettamente almeno Lynch e Dario
Argento e, direttamente ma meno essenzialmente, “Blow-Out” di Brian De
Palma.

1966, diretto da Michelangelo Antonioni, scritto da Antonioni, Tonino
Guerra, Edwar Bond (ispirato ad un soggetto di Cortazar), con David
Hemmings, Vanessa Redgrave.

http://qohelet.blog.tiscali.it/2011/04/22/ingrandimenti/

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