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[UFV] Blindness - Cecit [messaggio #30935] dom, 15 maggio 2011 17:59 Messaggio successivo
Roberto  è attualmente disconnesso Roberto
Messaggi: 892
Registrato: maggio 2009
Senior Member
Arriva in Italia dopo tre anni (!), e ovviamente direttamente in dvd,
questo fedele ma solo discreto adattamento cinematografico del
(bellissimo, almeno per me) romanzo di Josè Saramago, che purtoppo
delude sul piano della messa in scena e dell'intensità delle
situazioni raccontate.

Intanto diciamo che in un film basato sulla "cecità bianca" di
Saramago, se da un lato sono sopportabili, ancorché scontati, il
bianco debordante e le immagini
quasi bruciate, dall'altro è assai prevedibile e stucchevole il
continuo ricorso a sfocature ed effetti flou. Il peggio lo si
raggiunge
quando il ragazzino va sbattere contro un tavolo che... un attimo
prima non
c'era, materializzandosi letteralmente, anche ai nostri occhi, nel
momento
dell'urto. Robetta.

In secondo luogo non c'è paragone fra questa messa in
scena, tutto sommato ordinaria, e la brutale durezza delle pagine di
Saramago, specialmente nella
descrizione delle terribili condizioni di vita nel lager e del
progressivo abbruttimento della condizione umana in una situazione
estrema come quella raccontata nel romanzo e nel film. Sinceramente mi
aspettavo di più. Non capisco perché un film dalle potenzialità
commerciali
pari a zero, fatto senza alcuna speranza di guadagnare un soldo,
debba
accettare così tanti compromessi. Perché realizzare questo film se non
per
dare il proverbiale "pugno nello stomaco"? Ma il regista Meirelles,
poi, non
è quello del famigerato "City of god" (che non ho visto)? Non è famoso
per
la rappresentazione estrema e compiaciuta della violenza? E che ne ha
fatto
di quell'approccio, qui che imho serviva? Non era meglio, al limite,
creare un "caso" (anche sfruttando il palcoscenico di Cannes, dove il
film è stato presentato)?

Boh, mi piace fantasticare su quello che il film sarebbe diventato
nelle mani di Park Chan-Wook o Pascal Laugier.

Comunque promosso, la storia è splendida, anche se gli esperti di
Saramago considerano "Cecità" un romanzo troppo didascalico e dal
messaggio
troppo scoperto e ingombrante. Forse saranno contenti di questo
adattamento di Mereilles, che si sbarazza di quasi tutto
l'armamentario simbolico della storia.

R.
Re: Blindness - Cecit [messaggio #30948 è una risposta a message #30935] dom, 15 maggio 2011 21:41 Messaggio precedenteMessaggio successivo
spirit  è attualmente disconnesso spirit
Messaggi: 349
Registrato: novembre 2010
Senior Member
On 15 Mag, 17:59, Roberto <robfu...@libero.it> wrote:
> Arriva in Italia dopo tre anni (!), e ovviamente direttamente in dvd,
> questo fedele ma solo discreto adattamento cinematografico del
> (bellissimo, almeno per me) romanzo di Josè Saramago, che purtoppo
> delude sul piano della messa in scena e dell'intensità delle
> situazioni raccontate.
>
> Intanto diciamo che in un film basato sulla "cecità bianca" di
> Saramago, se da un lato sono sopportabili, ancorché scontati, il
> bianco debordante e le immagini
> quasi bruciate, dall'altro è assai prevedibile e stucchevole il
> continuo ricorso a sfocature ed effetti flou. Il peggio lo si
> raggiunge
> quando il ragazzino va sbattere contro un tavolo che... un attimo
> prima non
> c'era, materializzandosi letteralmente, anche ai nostri occhi, nel
> momento
> dell'urto. Robetta.
>
> In secondo luogo non c'è paragone fra questa messa in
> scena, tutto sommato ordinaria, e la brutale durezza delle pagine di
> Saramago, specialmente nella
> descrizione delle terribili condizioni di vita nel lager e del
> progressivo abbruttimento della condizione umana in una situazione
> estrema come quella raccontata nel romanzo e nel film. Sinceramente mi
> aspettavo di più. Non capisco perché un film dalle potenzialità
> commerciali
> pari a zero, fatto senza alcuna speranza di guadagnare un soldo,
> debba
> accettare così tanti compromessi. Perché realizzare questo film se non
> per
> dare il proverbiale "pugno nello stomaco"? Ma il regista Meirelles,
> poi, non
> è quello del famigerato "City of god" (che non ho visto)? Non è famoso
> per
> la rappresentazione estrema e compiaciuta della violenza? E che ne ha
> fatto
> di quell'approccio, qui che imho serviva? Non era meglio, al limite,
> creare un "caso" (anche sfruttando il palcoscenico di Cannes, dove il
> film è stato presentato)?
>
> Boh, mi piace fantasticare su quello che il film sarebbe diventato
> nelle mani di Park Chan-Wook o Pascal Laugier.
>
> Comunque promosso, la storia è splendida, anche se gli esperti di
> Saramago considerano "Cecità" un romanzo troppo didascalico e dal
> messaggio
> troppo scoperto e ingombrante. Forse saranno contenti di questo
> adattamento di Mereilles, che si sbarazza  di quasi tutto
> l'armamentario simbolico della storia.
>
> R.

Grande film da vedere e collezionare.
Re: [UFV] Blindness - Cecit [messaggio #30950 è una risposta a message #30935] dom, 15 maggio 2011 22:54 Messaggio precedenteMessaggio successivo
seoman  è attualmente disconnesso seoman
Messaggi: 152
Registrato: novembre 2010
Senior Member
è un pò che me lo tengo li, cercherò di vederlo.

On Sun, 15 May 2011 08:59:39 -0700, Roberto wrote:

> Arriva in Italia dopo tre anni (!), e ovviamente direttamente in dvd,
> questo fedele ma solo discreto adattamento cinematografico del
> (bellissimo, almeno per me) romanzo di Josè Saramago, che purtoppo
> delude sul piano della messa in scena e dell'intensità delle situazioni
> raccontate.
Re: [UFV] Blindness - Cecit [messaggio #31878 è una risposta a message #30935] dom, 05 giugno 2011 19:26 Messaggio precedente
endrix  è attualmente disconnesso endrix
Messaggi: 220
Registrato: novembre 2010
Senior Member
Roberto wrote:
>
che purtoppo
> delude sul piano della messa in scena e dell'intensità delle
> situazioni raccontate.

non sono d'accordo, film molto efficace...


> In secondo luogo non c'è paragone fra questa messa in
> scena, tutto sommato ordinaria, e la brutale durezza delle pagine di
> Saramago

vabbè, ancora con questa storia dell'adattamento non all'altezza della fonte
letteraria?

,Sinceramente mi
> aspettavo di più.

secondo me invece bene ha fatto meirelles a non lasciarsi andare a
rappresentazioni troppo compiaciute, lo spettatore si rende perfettamente
conto dell'abbruttimento e dell'abbattimento di ogni confine morale tra i
prigionieri senza bisogno di dilungarsi in particolari che ovviamente in un
romanzo possono avere una loro funzione narrativa...


Non è famoso
> per
> la rappresentazione estrema e compiaciuta della violenza?

vivaddio ci si evolve, dopo city of god meirelles ci ha provato con una
specie di blockbuster a sfondo politico (the constant gardener) con
risultati davvero mediocri, qui ha trovato il giusto equilibrio tra
l'impegno, la direzione di attori famosi, lo spirito indipendente...


> Boh, mi piace fantasticare su quello che il film sarebbe diventato
> nelle mani di Park Chan-Wook o Pascal Laugier.

per carità...
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