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Re: i grandi statisti [messaggio #7723 è una risposta a message #7720] |
mer, 01 dicembre 2010 11:14 |
Karl Rossmann Messaggi: 229 Registrato: novembre 2010 |
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On 1 Dic, 11:08, "Shapiro used clothes" <vittorio...@tin.it> wrote:
> "egmont" <egmont...@email.it> ha scritto nel messaggionews:id5209$sl3$1@news.newsland.it...
>
> > p.s: c' qualcuno che ritiene che il federalismo, in Itaglia, non possa
> > che far danni? Io la penso cos .
>
> Il Federalismo dei Leghisti e di Berluskoni, s .
> Il concetto mica l'hanno inventato loro. Anzi.
> Lo stanno buttando in vacca.
> Che casino, questo intervento di Travaglio.
> Cose assolutamente condivisibili (direi ovvie) e approssimazioni
> da tramortire. Come quella sulla ex Jugoslavia.
>
> Con rispetto parlando; questo cos' , uno svolazzo laterale alla Peters?
> Si sollevano gli argomenti e poi li si abbandonano, questa la nuova moda
> del newsgroup?
>
> Ah, un'ultima cosa: io eviterei di continuare con l'ItaGlia e l'ItaGliano..
> Non fa ridere neppure alla prima volta, figuriamoci alla terza o alla
> quarta.
>
> dR
Attento alla sintassi con Egmont! Se non sopporta le subordinate
"embedded" (peraltro involontarie e comunque errate) chissà cosa non
avrà da ridire qui...
K. R.
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Re: i grandi statisti [messaggio #7754 è una risposta a message #7746] |
mer, 01 dicembre 2010 13:24 |
Karl Rossmann Messaggi: 229 Registrato: novembre 2010 |
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On 1 Dic, 12:50, "Shapiro used clothes" <vittorio...@tin.it> wrote:
> "Karl Rossmann" <mcl4591...@libero.it> ha scritto nel messaggionews:7d09a97b-5d6e-4ec6-99c2-eaaf3b32db36@r19g2000prm.googlegroups.com...
>
> >S , sono troppo allusivo e sempre tentato dalla polemica. Resetta
> >tutto.
>
> Veramente mi interessava. Semplicemente, non capivo.
> Vabb , come vuoi. :-)
>
> >E d l'occasione per riascoltare la Callas, che non
> > poco in queste giornate nevose.
>
> Pd'a.
>
> dR
Era proprio una scemenza. Poteva ritorcersicontor di me, oltretutto.
Invece all'inizio, aprendo l'elenco dei messaggi - complice una vista
non proprio da aquila - ero stato incuriosito dalla firma di Egmont
associata al nuovo tema che avevo letto per errore "i grandi
solisti". Carino, no?
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Re: [OT] i grandi statisti [messaggio #7768 è una risposta a message #7761] |
mer, 01 dicembre 2010 15:50 |
egmontXYZ Messaggi: 470 Registrato: novembre 2010 |
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Zaz! ha scritto:
> "egmont" <egmontXYZ@email.it> ha scritto nel messaggio
> news:id5iql$vq1$1@news.newsland.it...
> >> in Germania mi pare che ci sia molta più coesione nazionale
> >> cosa che non c'è qui
> >
> >
> > Sicuro?
> > Un mio amico che vive in Germania mi ha sempre detto che anche lì c'è
> > pochissima coesione e molte differenze.
> ci sono differenze religiose e territoriali (il nord luterano, il sud
> cattolico, i vari stati), differenze fra i tedeschi dell'ex est e quelli
> dell'ex ovest, ecc.
> Ma hanno una venerazione per una lingua e una cultura che li unisce
> indissolubilmente.
> Cosa che da noi non esiste.
> Mentre la Merkel aumenta gli stanziamenti per la cultura, Tremonti dice
> "Fatevi un bel panino con la Divina Commedia".
> L'avesse detto un ministro tedesco, sarebbe stato espulso dal governo manu
> militari.
> Non per nulla la Germania è un paese temuto e rispettato, l'Italia è un luna
> park di pagliacci.
quoto. Aggiungo che in Ungheria, paese con elevato livello di corruzione
(come l'Italia, almeno da questo punto di vista), l'applicazione del
federalismo ha portato un vero e proprio moltiplicarsi di ladri.
--
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Re: [OT] i grandi statisti [messaggio #7817 è una risposta a message #7809] |
mer, 01 dicembre 2010 22:39 |
Shapiro used clothes Messaggi: 2794 Registrato: novembre 2010 |
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"Zaz!" <zaz@zaz.com> ha scritto nel messaggio
news:id6d8n$9cl$1@nnrp-beta.newsland.it...
> Infatti Kant era di Lecce e Thomas Mann di Bari eh..
Per quanto riguarda le discipline filosofiche, hai indubbiamente ragione.
Ho avuto un professore, all'Università , secondo il quale l'ultimo filosofo
italiano degno di considerazione è stato Parmenide...
un tantino esagerava (ci sarebbe Leopardi, ad essere un minimo di mente
aperta). Ma c'è del vero.
Per le discipline umanistiche non sono mica tanto d'accordo. Dipenderà anche
dal gusto, per carità . Non abbiamo avuto un Mann o un Goethe, ma...anche
loro non hanno avuto un Baudelaire, uno Shakespeare, un Dostoevskij; e
peraltro lo ammettevano da soli. In questo campo la visione strettamente
nazionale non è foriera di grandi acquisizioni, come già pensava Curtius
(ottimo studioso e grande filologo romanzo...tedesco), che decenni fa
parlava di Letteratura europea, guarda caso nel Medioevo.
In compenso la Letteratura Italiana ha altri punti di merito. Che per
disgrazia conoscono poco gli italiani stessi. Le famose Tre Corone ormai non
sono lette più neppure a scuola. Più o meno la stessa sorte tocca a Leopardi
e a Manzoni. L'immagine diffusa di questi grandi scrittori è attardata e
drasticamente riduttiva. Ancora peggio per la grande stagione cinque e
seicentesca. Chi legge più Marino, o Tassoni, o uno scrittore enorme, un
secondo Boccaccio, come Basile? E mi sto limitando alla poesia, lirica e
narrativa, e alla novella, mentre quella stagione ha prodotto alcuni fra i
più grandi storici che abbiamo mai avuto (ad esempio, il grande Paolo
Sarpi), e persino scrittori di argomenti scientifici. Arrivando al
Settecento c'è un gigante come Vico, studiato più in Inghilterra che in
Italia. E ne ho lasciati fuori moltissimi, ad esempio gli autori di teatro.
La colpa è anche della cultura idealistica, che su certi poeti ha emesso un
verdetto tanto suggestivo quanto ingiusto, difficilmente rimediabile.
Soprattutto con le abitudini di (non) lettura che ci ritroviamo.
Infine, c'è quella che è stata una stagione eccezionale per la Letteratura
Italiana: il Novecento. Anche qui, tra abitudini di lettura deleterie, in
larga parte contratte a scuola (quasi quasi faccio contento Egmont, e scrivo
squola) e scarsa attenzione, non si sa bene che tesori si hanno in casa. La
lirica novecentesca annovera giganti come D'Annunzio (prima di lui, Pascoli,
che non riesco a considerare tout court poeta del Novecento per meri motivi
cronologici; il più grande fra i misconosciuti, e sempre per colpa di
Croce), Gozzano, Montale, Ungaretti, più recentemente Luzi, Sereni, Caproni,
anche qui cito per difetto.
Noi ci siamo fissati con Calvino (peraltro un ottimo scrittore) e abbiamo
perso per strada grandissimi narratori che vengono letti e studiati
all'estero; Gadda, di cui il lettore italiano non specialistico sembra aver
paura, e Fenoglio, e Pavese, ingiustamente sottovalutato...
Non è la Letteratura italiana, imho, ad essere debole. Senza imbastire gare
insulse, potrebbe fare la sua degna figura in qualsiasi confronto.
Sono gli Italiani che la loro cultura se la sono messa sotto le scarpe. E
prima della cultura la sua fonte prima: la lingua.
Poi vabbé, ci sarebbe il cinema.
Anche qui per un periodo breve ma significativo ci siamo difesi.
Le chiacchiere con l'ottimo Andrea mi hanno invogliato a riparlarne.
dR
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Re: i grandi statisti [messaggio #7850 è una risposta a message #7824] |
gio, 02 dicembre 2010 10:02 |
Karl Rossmann Messaggi: 229 Registrato: novembre 2010 |
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On 1 Dic, 23:05, "Shapiro used clothes" <vittorio...@tin.it> wrote:
> "inbario" <a...@aza.it> ha scritto nel messaggionews:uCzJo.6570$7b4.6212@tornado.fastwebnet.it...
>
> >> ci sono due possibilit .
> >> a) chi l'ha scritto non l'ha mai letto
> >> b) chi l'ha scritto un idiota.
>
> > direi entrambe
>
> Mettiamola cos : l'ha letto a scuola, con una professoressa tipo Cepu (anche
> se non esisteva).
>
> dR
La parola "Cepu" come diceva qualcuno, potrebbe far correre la mano
alla fondina... E poi - a parte le recenti vicende legislative (ma ho
letto di corsa e vorrei approfondire) - mi è odiosa anche per il solo
fatto che, a volte, aprendo dei siti insospettabili sono costretto a
vedere comaprire dei banner di lato, a destra, con il ghigno
compiaiciuto di Sgarbi che la pubblicizza.
Una lagnanza: e Campana, no?
J. K.
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Re: i grandi statisti [messaggio #7852 è una risposta a message #7850] |
gio, 02 dicembre 2010 10:18 |
egmontXYZ Messaggi: 470 Registrato: novembre 2010 |
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Karl Rossmann ha scritto:
> On 1 Dic, 23:05, "Shapiro used clothes" <vittorio...@tin.it> wrote:
> > "inbario" <a...@aza.it> ha scritto nel
messaggionews:uCzJo.6570$7b4.6212@tornado.fastwebnet.it...
> >
> > >> ci sono due possibilit .
> > >> a) chi l'ha scritto non l'ha mai letto
> > >> b) chi l'ha scritto un idiota.
> >
> > > direi entrambe
> >
> > Mettiamola cos : l'ha letto a scuola, con una professoressa tipo Cepu
(anche
> > se non esisteva).
> >
> > dR
> La parola "Cepu" come diceva qualcuno, potrebbe far correre la mano
> alla fondina... E poi - a parte le recenti vicende legislative (ma ho
> letto di corsa e vorrei approfondire) - mi è odiosa anche per il solo
> fatto che, a volte, aprendo dei siti insospettabili sono costretto a
> vedere comaprire dei banner di lato, a destra, con il ghigno
> compiaiciuto di Sgarbi che la pubblicizza.
> Una lagnanza: e Campana, no?
> J. K.
Io la vedrei, mi scuserà Shapiro, davvero inopportuna oggidì, come
espressione. E molto superficiale la tua conclusione (lo dico senza
polemica, eh).
Con Gelmini e ciclamini in giro, oggi ci sono parecchie persone, anche
preparate, che non potendo essere nè di ruolo nè supplenti nelle scuole
statali, sono costrette ad insegnare in queste private, cepu compresa.
Ben venga una pubblicità massiccia a queste scuole, se ciò serve a creare
posti di lavoro, data l'incapacità dello stato di gestire la cosa pubblica.
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