[UFV] PIANO FOREST (Kojima, 2007) [messaggio #33605] |
ven, 26 agosto 2011 10:26 |
Roberto Messaggi: 892 Registrato: maggio 2009 |
Senior Member |
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In breve: storia molto bella, sceneggiatura perfetta e di grande
sensibilità, personaggi ben delineati, situazioni credibili, vicenda
persino emozionante. Peccato però che la realizzazione tecnica non sia
di altissimo profilo. I personaggi principali sono ben disegnati e
animati, la contrapposizione fisica e caratteriale fra i due ragazzini
è resa ottimamente. Ma si capisce che il budget è limitato, la resa
complessiva, anche se dignitosa, e anche se parliamo pur sempre dello
Studio Madhouse, è più da OAV ben fatto che da produzione
cinematografica. Con un comparto tecnico di alto livello sarebbe stato
un capolavoro, così è solo bello.
R.
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Re: PIANO FOREST (Kojima, 2007) [messaggio #103645 è una risposta a message #102866] |
lun, 29 agosto 2011 09:33 |
Andrea Spacca Messaggi: 64 Registrato: aprile 2011 |
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On 27 Ago, 18:51, Roberto <return...@alice.it> wrote:
> non ho idea di come sia il fumetto, ma il film fa la scelta saggia di
> evitare di raccontarci le varie fasi di questa "gara" pianistica,
[snip]
> il film. Più che un film sulla musica classica secondo me è racconto di
> formazione in cui l'argomento (in questo caso la musica) è solo un
> pretesto. E' un film sull'amicizia.
il fumetto non lo conosco nemmeno io.
quando parlavo di canoni del manga sportivo mi riferivo al genere, che
ovviamente ha una forte codificazione.
e' vero che nel film la parte competitiva e' molto ridotta, non fosse
altro per una questione di minutaggio, ma tutto il resto, che anche tu
descrivi (il racconto di formazione, l'amicizia, il pretesto
dell'argomento), e' una caratteristica tipica, appunto, del manga
sportivo.
ci sono persino alcuni topoi trasposti paro paro, come le capacita'
dell'"atleta" maturate grazie a strumenti fuori dalla norma (vedi il
tommy dei giants con l'imbragatura di metallo e qui il pianoforte del
titolo, tanto per fare un esempio). o il "vecchio campione" (e maestro
di vita) ritiratosi per motivi drammatico-esistenziali, slegati da
necessita' di puro agonismo.
le similitudini sono davvero molte, tanto che io non le definirei
tali. ci vedo piuttosto una declinazione a tutti gli effetti di un
modello di racconto formativo dal contesto nel quale maggiormente e'
stato sfruttato (quello sportivo) ad uno piu' o meno inedito (la
musica classica).
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