Re: radici (no, niente kunta kint) [messaggio #151189] |
ven, 23 dicembre 2011 04:53 |
mio Messaggi: 938 Registrato: gennaio 2007 |
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Soprano:
> Torno a Firenze, la hulla del rinascimento, i cinesi a vendere,
> giapponesi coi valigioni, teteski, slavi, africani, tifosi viola, ci son
> tutte le razze.
>
> Il tassinaro mi rovescia addosso tutta la sua frustrazione in un monologo
> di un quarto d'ora buono, roba da buttarsi in Arno coi panni sporchi e
> farla finita. "Siamo un paese senza futuro, sul lastrico, senza più
> speranza, serenità , motivazione. Abbiamo buttato via tutto e non ci
> rimane manco più la forza di tirare avanti, restatene all'estero e non
> metterci più piede qua". Annamo bbene.
>
> Scendo a SMN e compro un biglietto del treno. Si avvicina un signore
> distinto, italiano. Mi chiede se ho qualche moneta. Mai successo nei tre
> anni che ho abitato lì, a cavallo del millennio.
>
> Mi incammino verso il centro, passo Piazza Repubblica, via Calzaioli, il
> Ponte Vecchio. È un tripudio di wine bar, tuscan breakfast, a glass of
> red... giapponesi e russi che si tuffano in improbabili crostini ai
> fegatelli. I caffè storici che ripropongono i soliti panettoni
> artigianali a prezzi d'oro.
>
> Ma bando alle ciance, ho un obiettivo.
>
> Proseguo oltr'arno, passo piazza Pitti e continuo. Dopo altri minuti di
> cammino finalmente lo trovo: un alimentari vero, tradizionale, senza
> cartelli in inglese all'ingresso. Entro. "ciao, dimmi". "un panino al
> prosciutto". "questa frustina a ciabatta va bene ?" "benissimo". Ci
> fionda dentro un 70 grammi di prosciutto nostrano. "Altro ?" "una fanta".
> "Fanno treeuriecinquanta". Solo cinquecento metri prima per meno di
> cinque euri manco ti facevano entrare in bottega.
>
> Esco e ritorno in piazza Pitti. Il sole basso disegna la siluette nera
> del palazzo e mi scalda il viso. Apro il sacchetto, tiro fuori il panino
> e addento. In quel primo morso ritrovo di colpo tutto il mio passato, le
> mie radici.
>
> Se ci fosse un paradiso vorrei che fosse così: come il primo morso a un
> panino al prosciutto in una sera assolata d'inverno in piazza Pitti.
te stai infrocendo
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Bimbominkia
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