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psico-Estate... [messaggio #18684] |
sab, 02 luglio 2011 11:27 |
luziferszorn Messaggi: 3830 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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....ta tara tiri tera tira tara
stuproquiz
"Come si fa a sostenere che Strauss-Kahn ha stuprato la cameriera se
questa, per sua ammissione, ha avuto con lui anche un rapporto orale
che, come chiunque sa, richiede consenso attivo altrimenti il maschio
rischia una terribile mutilazione?"
[fonte anonima, altrimenti che quiz è?]
lz
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Re: psico-Estate... [messaggio #18779 è una risposta a message #18769] |
dom, 03 luglio 2011 20:30 |
Federico Spano' Messaggi: 483 Registrato: novembre 2010 |
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On Sun, 3 Jul 2011 18:23:42 +0200, "Shapiro used clothes"
<vittoriocol@tin.it> wrote:
>
>"daniel pennac (portatile)" <mariorenda2NOSPAM@NOtin.it> ha scritto nel
>messaggio news:4e104ccb$0$15671$4fafbaef@reader2.news.tin.it...
>
>> Ciò che è davvero agghiacciante di Feltri è proprio il suo modo di porre
>> la questione, la sua "riflessione" non è legata al caso specifico, ma la
>> pone come un assioma.
>
>Ho sempre avuto una strana impressione, sentendo parlare Feltri (non l'ho
>mai letto, neppure per caso; e a pensarci bene è strano). Sento sempre, nei
>suoi discorsi una forma di risentimento a priori che finisce per avvicinarlo
>a coloro con i quali spesso polemizza. Suo malgrado.
>Detto questo, questa (diciamo) riflessione è agghiacciante anche per me: per
>questo citavo il difensore dei violentatori del Circeo.
A scanso di equivoci, Feltri è quello che si potrebbe definire "un
paranoico franco".
--
Federico Spano'
"per un docente delle superiori i periodi di ruolo trascorso alle scuole
medie vale prima del passaggio di ruolo vale quanto quello delle superiori o
la metà ?"
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Re: psico-Estate... [messaggio #18800 è una risposta a message #18770] |
dom, 03 luglio 2011 23:53 |
Shapiro used clothes Messaggi: 2794 Registrato: novembre 2010 |
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"daniel pennac (portatile)" <mariorenda2NOSPAM@NOtin.it> ha scritto nel
messaggio news:4e109ec4$0$15672$4fafbaef@reader2.news.tin.it...
> Verissimo, nel caso dell'avvocato c' era la "scusante" che doveva fare il
> suo "sporco" lavoro: difendere l'indifendibile, in Feltri neppure quella!
L'avvocato dovrebbe innanzi tutto garantire la correttezza del processo,
come si vede nei film.
Il che significa sfruttare i margini di incertezza, le possibilità di
difesa. Non far propri i presupposti socioculturali che giustificano la
violenza.
In quel caso si andò un po' oltre. Come in molti casi analoghi di quel
periodo, del resto. Già il genere di discorso che ci è rimasto impresso è
sintomatico. E' l'in-cultura che descriveva bene Pasolini: oltre a tutto il
resto, non si tratta mai di persone, ma di peni e vagine.
Delle due vittime, una morì nel corso dello stupro, la povera Rosaria Lopez
se ricordo bene.
L'altra vittima, che sempre se ricordo bene si chiamava Donatella Colasanti,
si salvò solo perché si finse morta.
E' mancata qualche anno fa, per un tumore. Non ha più avuto pace, nonostante
fosse una donna in gamba e di grande intelligenza. E' una storia orrenda, e
in quel caso sì ci mancò poco che sul banco degli imputati finissero le
vittime.
Nulla a che vedere con le sciocchezze dette nelle ultime ore da quella
pseudo-scrittrice di Erica Jong. Quella era una violenza inaudita in un
contesto sociale arretrato e compiacente, oggi invece c'è una cultura del
risentimento che fa paura (cioè l'altra faccia del contesto arretrato). Il
che non significa che casi di violenza non si verifichino anche oggi.
Semplicemente, non fanno notizia.
> Questa gente dovrebbe passare una giornata in un centro che si occupa di
> donne che subiscono violenze, abusi e maltrattamenti, perchè, nella mia
> estrema fiducia nel genere umano, son convinta che sia l'ignoranza a farli
> parlare.
Oh, mi auguro che tu abbia ragione.
Per me è semplice menefreghismo, oltre alla dose di nevrosi esorcizzate con
un atteggiamento che agli interessati sembra da "duri". Al di là dell'orso,
oggi ho sentito Bossi dire: le missioni militari all'estero costano troppo.
E poi ogni tanto ci scappa il morto. Che sensibilità , accidenti, nel
frangente. Riesce ad avere torto anche quando per puro caso dice qualcosa di
condivisibile.
dR
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Re: psico-Estate... [messaggio #18802 è una risposta a message #18800] |
lun, 04 luglio 2011 01:56 |
daniel pennac \(porta Messaggi: 569 Registrato: novembre 2010 |
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"Shapiro used clothes" <vittoriocol@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:4e10e4c0$0$15666$4fafbaef@reader2.news.tin.it...
> E' una storia orrenda, e in quel caso sì ci mancò poco che sul banco degli
> imputati finissero le vittime.
Tieni presente che lo stupro, in Italia, è diventato reato contro la
persona, non contro la morale, nel vicinissimo 1996, all'epoca, in
parlamento, ci furono 39 contrari (avrei voluto vederli in faccia) e 15
astenuti (pure questi) e 239 favorevoli.
> Il che non significa che casi di violenza non si verifichino anche oggi.
> Semplicemente, non fanno notizia.
Purtroppo la maggior parte dei casi di violenza, non solo non fa notizia, ma
non viene denunciata, perchè un processo per stupro è, per la vittima, un
calvario infinito. Jean Améry scrive che l'unica cosa paragonabile alla
tortura è lo stupro, ma purtroppo, ancora, di fronte ad un delitto così
orrendo, si tende a trattare la vittima come colpevole.
> Per me è semplice menefreghismo, oltre alla dose di nevrosi esorcizzate
> con un atteggiamento che agli interessati sembra da "duri".
Più gli uomini sono insicuri e più tendono ad avere una certa opinione della
donna e a ritenere che la si possa trattare in una certa maniera.
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Re: psico-Estate... [messaggio #18811 è una risposta a message #18808] |
lun, 04 luglio 2011 12:12 |
luziferszorn Messaggi: 3830 Registrato: novembre 2010 |
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On 4 Lug, 11:08, Federico Spano' <fsp...@tiscali.it> wrote:
> On Sun, 3 Jul 2011 23:40:09 +0200, "Shapiro used clothes"
>
> >> A scanso di equivoci, Feltri è quello che si potrebbe definire "un
> >> paranoico franco".
>
> >Sembra interessante. Gradirei qualche spiegazione supplementare, se non
> >chiedo troppo.
>
> Chiedi troppissimo!
Feltri è un misogino e un reazionario che a partire dalla rimozione
psichica ha coltivato l'accanimento ideologico sessista. La sua
dichiarazione è immorale, eticamente inaccettabile, fascista,
razzista, compulsivamente violenta e istigatrice allo stupro orale. E'
una chiarissima forma di negazionismo in materia di sopraffazione
sessuale che come danno alla collettività è paragonabile al
negazionismo sull'olocausto; anzi di più, perché le vittime qui le
abbiamo tutti i santi giorni, mentre i forni sono entrati in disuso
con la caduta di Hitler.
lz
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Re: psico-Estate... [messaggio #18812 è una risposta a message #18811] |
lun, 04 luglio 2011 12:36 |
Shapiro used clothes Messaggi: 2794 Registrato: novembre 2010 |
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"luziferszorn" <pan25712@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:b16af58b-1c65-4b1c-ae3a-7cb7ccce6168@bl1g2000vbb.googlegroups.com...
>una chiarissima forma di negazionismo in materia di sopraffazione
>sessuale che come danno alla collettività è paragonabile al
>negazionismo sull'olocausto
Paradossalmente, non so se il negazionismo sulla Shoah (definizione
preferibile a Olocausto; i due termini non sono sinonimi) sia un danno per
la collettività , visto che ampi strati della medesima, anche di orientamenti
ideologici contrapposti e inconciliabili, lo desiderano ardentemente.
Riflettere sulla Shoah significa rivalutare aspetti sostanziali della
civiltà politica occidentale, per quanto la Shoah si sia prodotta nel cuore
stesso dell'Occidente. E oggi queste complicazioni danno fastidio. E' meglio
il tifo da stadio, che con lo sfogo delle frustrazioni da parte dei mediocri
ha qualcosina a che fare.
Sicuramente è un danno per la civiltà , come l'istigazione alla violenza
misogina di cui parli, giustamente ma purtroppo con la solita enfasi molesta
e inutile.
D'altra parte la civiltà stessa non si sa dove sia finita, quindi...
dR
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Re: psico-Estate... [messaggio #18816 è una risposta a message #18812] |
lun, 04 luglio 2011 14:11 |
Herr von Faninal Messaggi: 944 Registrato: luglio 2011 |
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"Shapiro used clothes" <vittoriocol@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:4e119794$0$44199$4fafbaef@reader1.news.tin.it...
>
> "luziferszorn" <pan25712@gmail.com> ha scritto nel messaggio
> news:b16af58b-1c65-4b1c-ae3a-7cb7ccce6168@bl1g2000vbb.googlegroups.com...
>
>>una chiarissima forma di negazionismo in materia di sopraffazione
>>sessuale che come danno alla collettività è paragonabile al
>>negazionismo sull'olocausto
>
> Paradossalmente, non so se il negazionismo sulla Shoah (definizione
> preferibile a Olocausto; i due termini non sono sinonimi) sia un danno per
> la collettività, visto che ampi strati della medesima, anche di
> orientamenti ideologici contrapposti e inconciliabili, lo desiderano
> ardentemente.
Non credo che nessuno desideri coscientemente la rimozione della Shoah (a
parte qualche dissennato gruppuscolo di neo nazisti). Prova ne è che in
Germania il tema viene imposto nelle aule scolastiche ben tre volte nella
carriera di uno studente: alle elementari, alle medie e al liceo. Così,
tanto per
Tutti i paesi europei hanno istituito un giorno della memoria, in ogni
capitale europea (adesso pare ci sarà anche a Roma) c'è un grande museo
ebraico e della Shoah, eccetera.
Dire che si desidera ardentemente la rimozione della Shoah mi pare
paradossale...
Che poi l'Europa sia il continente dell'oblio, detto in generale, questo lo
sappiamo da sempre. Ma non solo lei, anche l'America non scherza.
> Riflettere sulla Shoah significa rivalutare aspetti sostanziali della
> civiltà politica occidentale, per quanto la Shoah si sia prodotta nel
> cuore stesso dell'Occidente. E oggi queste complicazioni danno fastidio.
in questo senso, certamente. Ma non si tratta solo della Shoah. Si tratta di
tutt'una serie di riflessioni che appaiono semplicemente troppo articolate e
complesse da gestire.
>E' meglio il tifo da stadio, che con lo sfogo delle frustrazioni da parte
>dei mediocri ha qualcosina a che fare.
il tifo da stadio è la prerogativa delle dittature populiste. E ci siamo in
pieno. (mica c'è bisogno dei fucili per vivere in dittatura).
> Sicuramente è un danno per la civiltà, come l'istigazione alla violenza
> misogina di cui parli, giustamente ma purtroppo con la solita enfasi
> molesta e inutile.
> D'altra parte la civiltà stessa non si sa dove sia finita, quindi...
no, non si sa bene.
E non accenna a riaffiorare, d'altronde.
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Re: psico-Estate... [messaggio #18827 è una risposta a message #18819] |
lun, 04 luglio 2011 18:23 |
Herr von Faninal Messaggi: 944 Registrato: luglio 2011 |
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"daniel pennac (portatile)" <mariorenda2NOSPAM@NOtin.it> ha scritto nel
messaggio news:4e11b1c5$0$15663$4fafbaef@reader2.news.tin.it...
>
> "Herr von Faninal" <big@bang.com> ha scritto nel messaggio
> news:iusaso$1nj$2@nnrp-beta.newsland.it...
>>
>> "daniel pennac (portatile)" <mariorenda2NOSPAM@NOtin.it> ha scritto nel
>> messaggio news:4e1101ac$0$15672$4fafbaef@reader2.news.tin.it...
>>
>>> Più gli uomini sono insicuri e più tendono ad avere una certa opinione
>>> della donna e a ritenere che la si possa trattare in una certa maniera.
>>
>> non credo affatto che si tratti di insicurezza, ma di un particolare
>> retaggio culturale.
>>
>>
>
> No, purtroppo non è solo una questione culturale,
direi di sì
Fai caso, e dico una banalità conscia di dirla, alla cultura araba rispetto
a quella nordica, svedese o finlandese.
Non è un caso, il rispettivo status delle donne.
E non è nemmeno che tutti gli arabi siano insicuri e tinvece tutti i
finlandesi sicurissimi di sé.
E' proprio una cultura, nel senso più ampio del termine.
Ovviamente, le culture si presume evolvano, e non stiano ferme lì.
Credo che nell'anno mille i finlandesi fossero anche loro null'altro che dei
barbari con la faccia dipinta di blu.
In questo senso, alcune culture hanno più strada da fare di altre, imho.
>in tal caso si potrebbe sperare in una totale eliminazione degli abusi
>sessuali con un'adeguata educazione, vi è anche una componente soggettiva e
>psicologica.
gli abusi non spariranno mai perché non sparirà mai la perversione, fa parte
dell'uomo e in questo, concordo, non c'è nulla di culturale.
Però nel modo di comportarsi, ci sono differenze sostanziali.
Se poi andiamo a prendere gli estremi, in effetti i sadici, i violenti e i
perversi sono ovunque, senza distinzione alcuna di latitudine, di cultura,
di religione, di status sociale o altro.
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Re: psico-Estate... [messaggio #18832 è una risposta a message #18827] |
lun, 04 luglio 2011 18:50 |
daniel pennac \(porta Messaggi: 569 Registrato: novembre 2010 |
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"Herr von Faninal" <big@bang.com> ha scritto nel messaggio
news:iuspsa$b70$3@nnrp-beta.newsland.it...
>>
>> No, purtroppo non è solo una questione culturale,
>
> direi di sì
> Fai caso, e dico una banalità conscia di dirla, alla cultura araba
> rispetto a quella nordica, svedese o finlandese.
> Non è un caso, il rispettivo status delle donne.
Non dico che l'elemento culturale non sia presente però, purtroppo, non è
l'unico.
>>in tal caso si potrebbe sperare in una totale eliminazione degli abusi
>>sessuali con un'adeguata educazione, vi è anche una componente soggettiva
>>e psicologica.
>
> gli abusi non spariranno mai perché non sparirà mai la perversione, fa
> parte dell'uomo e in questo, concordo, non c'è nulla di culturale.
> Però nel modo di comportarsi, ci sono differenze sostanziali.
> Se poi andiamo a prendere gli estremi, in effetti i sadici, i violenti e i
> perversi sono ovunque, senza distinzione alcuna di latitudine, di cultura,
> di religione, di status sociale o altro.
Purtroppo la maggior parte delle violenze non viene denunciata dalle vittime
ed è vero, anche non andando fuori dai confini italiani, che dove c'è
maggior degrado sono più presenti, ma spesso gli autori sono persone che si
potrebbero definire insospettabili.
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Re: psico-Estate... [messaggio #18843 è una risposta a message #18824] |
lun, 04 luglio 2011 21:34 |
Herr von Faninal Messaggi: 944 Registrato: luglio 2011 |
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"Shapiro used clothes" <vittoriocol@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:4e11ea55$0$44204$4fafbaef@reader1.news.tin.it...
>
> "Herr von Faninal" <big@bang.com> ha scritto nel messaggio
> news:iusasp$1nj$3@nnrp-beta.newsland.it...
>
>> Non credo che nessuno desideri coscientemente la rimozione della Shoah (a
>> parte qualche dissennato gruppuscolo di neo nazisti).
>
> Boh; forse non coscientemente. Io ho parlato di desiderio.
> Se si rifiuta il tema, che ha una sua forza esemplare (nel senso che
> riassume in sé anche altri fenomeni storici, senza per questo sostituirli
> o esautorarli) in tutte le sue implicazioni (e il rifiuto è palpabile), il
> desiderio di buttarselo alle spalle direi che c'è.
> Oh, nulla di male nel desiderio di andare avanti; non si può vivere nel
> passato. Il punto è che in questo modo ci si libera solo di quel che non
> si è ancora digerito e compreso. Cioè, non si va veramente avanti, in
> questo modo.
vedi sotto
>
>
>> Tutti i paesi europei hanno istituito un giorno della memoria, in ogni
>> capitale europea (adesso pare ci sarà anche a Roma) c'è un grande museo
>> ebraico e della Shoah, eccetera.
>
> Appunto.
> L'istituzionalizzazione può anche essere un modo per anestetizzare e
> allontanare.
sì però, l'istituzionalizzazione non va bene, i programmi scolastici non
vanno bene (fra l'altro è stata introdotta anche in quelli italiani e,
secondo un accordo con lo Stato di Israele, gli insegnanti dovanno seguire
un mese di formazione allo Yad VAshem a Gerusalemme), la giornata della
memoria non va bene, il festival del cinema ebraico non va bene, leggere
Primo Levi non va bene, Anna Frank nemmeno, uno si chiede cosa si deve fare?
In Germania chiunque abbia discendenza ebraico-tedesca può ottenere
nazionalità, casa e lavoro. Pagati dallo Stato.
Sono d'accordo che tutto ciò non c'entra molto con la comprensione del
fenomeno, ma queste cose qualcuno le ha chieste. E temo non siano gli
abitanti di Magdeburgo o di Bochum.
Se le comunità ebraiche han voluto questo, questo è stato dato.
L'istituzionalizzazione non solo affar dei rispettivi Stati. Cerchiamo di
ragionare lucidamente.
Accusare l'Europa intera di rimozione riguardo alla Shoah, che è fenomeno
del qualòe si parla un giorno sì e un'altro pure, mi sembra veramente
strano, per non dir assurdo.
Il fenomeno non è compreso come dovrebbe? Nemmeno la musica di Mahler lo è.
Certe cose complesse sono quasi impossibili da afferrare per la maggior
parte delle persone comuni.
Sia intellettualmente che emotivamente.
E la sensibilità e l'intelligenza ahimé non si possono istituire con
decreto legge.
> Dubito che a Roma si farà qualcosa di paragonabile al museo di Berlino.
Dubito anch'io.
Ma comunque anche la Filarmonica di Berlino non è l'orchestra dell'opera di
Roma, per dire. Tutto è in proporzione.
PS al conservatorio ho conosciuto una ragazza di vent'anni che ha fatto il
liceo lì. Sapeva della Shoah (che chiamava Shoah e non Olocausto, perlatro)
ma non sapeva cosa fosse, dove fosse o a cosa si riferisse la parola
"Hiroshima".
Da meditare...
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Re: psico-Estate... [messaggio #18851 è una risposta a message #18848] |
lun, 04 luglio 2011 22:27 |
Herr von Faninal Messaggi: 944 Registrato: luglio 2011 |
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"luziferszorn" <pan25712@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:6d3e5423-0978-4d10-9b7b-903f925efbf2@g9g2000yqb.googlegroups.com...
>La "perversione" non è una malattia genetica. Si sviluppa in ambito
>infantile-adolescenziale in seguito a traumi, si cura attraverso la
>psicoanalisi.
ma 'sti cazzi mi permetta.
Ci sono stati fior di assassini seriali che non hanno mai avuto traumi
infantili e che poteva curare solo una cella chiusa con chiave buttata via.
Sei veramente un relitto post sessantottino.
Mengele fra l'altro pare avesse avuto un'infanzia meravigliosa, ti informo.
>La psicoanalisi è parte della cultura del Novecento.
sì ma con certa gente non ha nulla a che spartire. Ted Bundy, ad esempio.
>Ergo gli abusi possono essere ridotti drasticamente attraverso la
>diffusione della cultura psicoanalitica,
certo.
S'è visto cos'ha combinato negli ultimi decenni, la "cultura psicanalitica".
Qualche film di Woody Allen e un sacco di ricconi col portafoglio un po' più
leggero.
Ma guariti, per un solo motivo, ed è che l'analista oggi non è più di moda
come negli anni 90
>facendo sì che i genitori di
>domani non riversino le proprie ossessioni e paranoie sui propri
>figli,
tutti i genitori lo fanno. Chi più chi meno.
>creando nuovi individui psichicamente disturbati che poi se ne
>andranno in giro a stuprare donne e bambini. E' una catena d'odio
>represso e violenza che va spezzata. Non è che ti svegli un giorno e
>diventi un pedofilo o jack lo squartatore.
pedofilo probabilmente no, ma squartatore potrebbe.
La pedofilia spesso ha una storia di abusi giovanili, la crudeltà fine a sé
stessa non sempre.
Studiati i diversi casi, invece di dissertare sulla psicanalisi.
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Re: psico-Estate... [messaggio #18860 è una risposta a message #18843] |
mar, 05 luglio 2011 00:15 |
Shapiro used clothes Messaggi: 2794 Registrato: novembre 2010 |
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"Herr von Faninal" <big@bang.com> ha scritto nel messaggio
news:iut4qb$htt$6@nnrp-beta.newsland.it...
> sì però, l'istituzionalizzazione non va bene, i programmi scolastici non
> vanno bene (fra l'altro è stata introdotta anche in quelli italiani e,
> secondo un accordo con lo Stato di Israele, gli insegnanti dovanno seguire
> un mese di formazione allo Yad VAshem a Gerusalemme), la giornata della
> memoria non va bene, il festival del cinema ebraico non va bene, leggere
> Primo Levi non va bene, Anna Frank nemmeno, uno si chiede cosa si deve
> fare?
Non mi pare di essermi eletto portavoce di nessuno, fra l'altro non è un
ruolo che mi interessi. Cane sciolto sono, e cane sciolto resto, altrimenti
non respiro. Non ho mai detto che leggere Primo Levi non vada bene (fra
l'altro, è spaventosamente sottovalutato, come scrittore italiano, intendo;
e questo potrebbe essere un buon punto da cui riprendere la questione) e
parlo per l'Italia, non per la Germania che non conosco direttamente.
Precisato (non mi pareva servisse) questo, aggiungo che io ho parlato di
desideri che mi pare di cogliere nella collettività , termine introdotto dal
mio non lucidissimo (imho) interlocutore.
> Accusare l'Europa intera di rimozione riguardo alla Shoah, che è fenomeno
> del qualòe si parla un giorno sì e un'altro pure, mi sembra veramente
> strano, per non dir assurdo.
Scusa, di nuovo: dove l'ho fatto? Non parlavo di governi, di ministeri, di
programmi scolastici. Non mi importa nulla del fattivo interessamento delle
istituzioni.
> Il fenomeno non è compreso come dovrebbe? Nemmeno la musica di Mahler lo
> è.
Il fenomeno è ben lontano dall'essere afferrato anche vagamente, a grandi
linee, nella sua portata. E' assai peggio che non essere capito come
dovrebbe.
Hai giustamente detto la tua. Io faccio da contraltare: qui a furia di
riduzioni culturaliste, di dire che non tutti ci arrivano e non può che
essere così quel poco che si salvava (che poi non era così poco) di questo
paese prima o poi farà una brutta fine, se non l'ha già fatta. Per qualcuno
è una consolazione dire che è tutta colpa di Berlusconi. Per me no. Anche
perché non è così.
Rileggi un po' il commento di Luzy da cui sono partito. Non voglio
prendermela con lui più di quanto abbia già fatto. Ti pare un ragionamento
che stia in piedi? Bene, non è soltanto lui a sparare queste cagate. Ne
conosco a dozzine che ragionano come lui, pure in buona fede (probabilmente
lo è anche lui). Non ti pare grave? Forse sono io che drammatizzo. Può
benissimo essere, che mi faccia influenzare dagli umori. Ma ho spesso la
sensazione di un ragionare per compartimenti stagni che non risparmia nulla,
neppure (anzi) le esperienze estreme. Dal ragionare per compartimenti stagni
si passa alle generalizzazioni massimaliste. Ma non è la stessa cosa che
comprendere un fatto nella sua portata più ampia, al di là della
contestualizzazione storico-documentaria. Anzi, è il contrario. Significa
saltare i passaggi intermedi per ritrovarsi in mano un luogo comune di
quelli stantii.
Per cui un giornalista sessista è di colpo peggio di Eichmann. Non è
sostanzialmente diverso dalla svastica accostata o sovrapposta al Maghen
David.
> ma non sapeva cosa fosse, dove fosse o a cosa si riferisse la parola
> "Hiroshima".
> Da meditare...
Ecco, appunto.
Come mai ti viene da accostare le due cose? Domanda dettata da curiosità ,
eh. Non una ripartenza.
dR
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