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Referendum abrogativi 12 giugno 2011 [messaggio #74064] gio, 28 aprile 2011 00:45 Messaggio precedente
Archimede Pitagorico  è attualmente disconnesso Archimede Pitagorico
Messaggi: 13
Registrato: gennaio 2011
Junior Member
Il 12 giugno 2011 sarai chiamato a votare, e' un'occasione rara per far
sentire la tua voce e NON FAR DECIDERE TUTTO AI POLITICANTI.

I 4 quesiti Referendari Abrogativi. Vediamone il significato. Per ciascun
quesito si riporta prima la versione che troveremo scritta sulla scheda,
nel linguaggio incomprensibile degli esperti di legge, e poi una
spiegazione con parole semplici, fino ad una sintesi finale (in
maiuscolo):

............................................................ .............
LEGITTIMO IMPEDIMENTO
Dopo la dichiarazione di parziale incostituzionalita' della legge sul
legittimo impedimento, la Corte Costituzionale ha autorizzato, con
ordinanza, lo svolgimento del referendum.

"Volete voi che siano abrogati l'articolo 1, commi 1, 2, 3, 5, 6 nonchè
l'articolo 1 della legge 7 aprile 2010 numero 51 recante "disposizioni in
materia di impedimento a comparire in udienza?".

Se vincono i SI, il parlamento dovra' abrogare la legge, nota come
legittimo impedimento, che consente agli avvocati del presidente del
consiglio dei ministri (attualmente silvio berlusconi), di ritardare le
udienze in tribunale del loro assistito, per motivi istituzionali. Nella
sua versione originaria, questa legge e' stata abusata, poiche' gli
avvocati di silvio berlusconi hanno fatto richiesta di rinvio non solo
per importanti impegni istituzionali, ma anche (per fare un esempio
calzante) per modeste inaugurazioni di piccole opere pubbliche
sconosciute alla maggior parte dei cittadini. La Corte Costituzionale,
interessata da un ricorso dell'IDV, ha ristretto il campo di applicazione
della legge, dando facolta' ai giudici di valutare caso per caso se
l'impedimento del premier e' veramente legittimo, cioe' se e' impegnato
su faccende serie, di interesse pubblico, che giustificherebbero la sua
assenza dal tribunale come imputato, oppure se si sta prendendo gioco
della magistratura. Tuttavia questo comporta un onere aggiuntivo per la
magistratura, chiamata a valutare materie piu' ampie di quelle da cui e'
gia' oberata, e pone il rischio di una sentenza (di assoluzione o di
condanna) che, per una sola persona, non arriva mai, comportando il
rischio di prescrizione. Quindi pone il presidente del consiglio in una
condizione di superiorita' rispetto agli altri cittadini, tradendo lo
spirito della Costituzione: "La legge e' uguale per tutti".
Votando SI, si ristabilisce questo principio, togliendo un privilegio ad
una carica istituzionale che, se operasse realmente e correttamente per
il bene comune, non ne avrebbe neanche bisogno.

IN BREVE, SE VUOI CHE ANCHE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
POSSA ESSERE PROCESSATO SE VA CONTRO LA LEGGE, VOTA SI.

............................................................ .............
NUCLEARE
Si tratta di una parte del decreto legge recante "Disposizioni urgenti
per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la
stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria"
firmato il 25 giugno 2008 e convertito in legge "con modificazioni" il 6
agosto dello stesso anno.

"Volete voi che sia abrogato il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112,
convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nel
testo risultante per effetto di modificazioni ed integrazioni successive,
recante Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la
semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza
pubblica e la perequazione tributaria, limitatamente alle seguenti parti:
art. 7, comma 1, lettera d: realizzazione nel territorio nazionale di
impianti di produzione di energia nucleare?".

Se vincono i SI, il parlamento dovra' abrogare la legge che di fatto
reintroduce la possibilita' per il governo di scegliere con procedura
urgente le installazioni nucleari sul territorio nazionale. Questa
eventualita' era stata cancellata da un referendum del 1987 in cui i
cittadini italiani si espressero contro il nucleare (era anche quello un
referendum abrogativo ed espressero il loro SI all'abrogazione della
legge in vigore all'epoca).
Con la scusa della "procedura urgente" si era messo in moto nei mesi
scorsi tutto un meccanismo di leggi e regolamenti che consentiva, per
dirne una, di fare le centrali anche contro la volonta' delle popolazioni
locali e delle Regioni. Questo sopruso e' stato corretto in parte dalla
Corte Costituzionale, che ha reso obbligatorio ma non vincolante il
parere delle regioni. Il problema e' che anche se il governo dice che si
prende pause di riflessione e che terra' conto del parere della
popolazione, non ha modificato nulla della legge, e percio' il parere
resta non vincolante e tutto il resto sono promesse fatte a voce che si
possono rimangiare. Avere una centrale nucleare vicino casa comporta
rischi costanti di contaminazione ed aumento della probabilita' di
contrarre leucemie e tumori e la possibilita', nel caso di incidente,
dover lasciare per sempre la propria casa, le proprie cose, perfino gli
animali domestici, per diventare uno sfollato.

IN BREVE, SE VUOI EVITARE CHE SI COSTRUISCANO CENTRALI NUCLEARI IN
ITALIA, VOTA SI.

............................................................ .............
ACQUA 1
Il primo quesito sulla privatizzazione dell'acqua riguarda le modalità di
affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica.

"Volete voi che sia abrogato l'art. 23 bis (Servizi pubblici locali di
rilevanza economica) del decreto legge 25 giugno 2008 n.112 "Disposizioni
urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività,
la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria"
convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n.133, come
modificato dall'art.30, comma 26 della legge 23 luglio 2009, n.99 recante
"Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese,
nonché in materia di energia" e dall'art.15 del decreto legge 25
settembre 2009, n.135, recante "Disposizioni urgenti per l'attuazione di
obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della corte di
giustizia della Comunità europea" convertito, con modificazioni, in legge
20 novembre 2009, n.166, nel testo risultante a seguito della sentenza
n.325 del 2010 della Corte costituzionale?".

Se vincono i SI, il parlamento dovra' abrogare la legge che di fatto
privatizza l'acqua pubblica, cioe' di bacini di raccolta ed acquedotti.
Per molto tempo, prima di questa legge, gli acquedotti sono stati a
gestione pubblica, con analisi periodiche e tariffe contenute. Da quando
e' in vigore questa legge, alcune regioni hanno privatizzato l'acqua,
cioe' dato in gestione gli acquedotti a societa' private. Di fatto si e'
avuto un aumento delle tariffe fino a triplicarsi in alcune regioni
(quindi sono arrivate delle bollette che sono una vera mazzata), senza
che i privati abbiano aumentato l'efficienza del servizio o dato migliori
garanzie sul trattamento dell'acqua. L'acqua, infatti, e' un bene
fondamentale, senza il quale non potremmo vivere, e deve essere il piu'
possibile pura. I privati hanno interesse a guadagnare di piu', non a far
stare bene la gente, percio' sono state riscontrate delle diminuzioni
della qualita' e della purezza dell'acqua.

IN BREVE, SE VUOI CHE L'ACQUA COSTI IL GIUSTO E SIA DI QUALITA', VOTA SI.

............................................................ .............
ACQUA 2
Il secondo quesito riguarda la determinazione della tariffa del servizio
idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale
investito. In questo caso agli elettori viene proposta una abrogazione
parziale della norma.

"Volete voi che sia abrogato il comma 1, dell'art. 154 (Tariffa del
servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile
2006 "Norme in materia ambientale", limitatamente alla seguente parte:
"dell'adeguatezza della remunerazione del capitale investito"?".

Se vincono i SI, il parlamento dovra' abrogare l'articolo della legge
citata che consente ai privati di stabilire aumenti di tariffe dopo
averli giustificati con investimenti. L'Italia e' uno dei paesi piu'
corrotti al mondo, cosa impedisce di triplicare le tariffe, come gia'
avvenuto, adducendo costi inesistenti o gonfiati? Specie poi considerando
che per reati finanziari o societari esiste un'impunita' di fatto, con
sentenze ridicole e tardive.

IN BREVE, SE VUOI PAGARE L'ACQUA AD UN GIUSTO PREZZO, SENZA AUMENTI
INGIUSTIFICATI O ARBITRARI, VOTA SI.

--
http://www.sireferendum2011.it

http://www.fermiamoilnucleare.it

http://www.referendumacqua.it

Il referendum del 12 e 13 giugno 2011
e' l'unica votazione in cui non eleggi
nessun rubastipendio, ma voti per difendere
la tua casa, i tuoi figli, la tua salute,
il tuo portafogli, i tuoi diritti.
Non mancare, non dargliela vinta.
Vota SI contro il nucleare.
 
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