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FIAT 500 [messaggio #10434] mer, 12 gennaio 2011 00:58 Messaggio successivo
luziferszorn  è attualmente disconnesso luziferszorn
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http://www.youtube.com/watch?v=dxOCvbOX3iQ

Bella macchinetta, eh? Gran bel posteriore...
Quanto mi costa?

lz
Re: FIAT 500 [messaggio #10437 è una risposta a message #10434] mer, 12 gennaio 2011 14:32 Messaggio precedenteMessaggio successivo
cap  è attualmente disconnesso cap
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On 12 Gen, 00:58, luziferszorn <pan25...@gmail.com> wrote:

> Bella macchinetta, eh? Gran bel posteriore...
> Quanto mi costa?

E quanto costerebbe a Torino (e dintorni) se la Fiat perdesse la t?

E come siamo potuti arrivare a questo?
Re: FIAT 500 [messaggio #10438 è una risposta a message #10437] mer, 12 gennaio 2011 16:51 Messaggio precedenteMessaggio successivo
turdusmerula  è attualmente disconnesso turdusmerula
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"cap" <clamarcap@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:2d984dbc-6ab8-4ecd-94da-10106370bc11@d8g2000yqf.googlegroups.com...
> On 12 Gen, 00:58, luziferszorn <pan25...@gmail.com> wrote:
>
>> Bella macchinetta, eh? Gran bel posteriore...
>
> E quanto costerebbe a Torino (e dintorni) se la Fiat perdesse la t?


La " T " ormai manca da un bel po'.
E anche la " I "

Potrebbero mettere D (Detroit) e U (USA)

>
> E come siamo potuti arrivare a questo?

La domanda sarebbe: dove sono finiti i soldi dagli Agnelli? Ma questa è roba
vecchia su cui si sorvola. Cercandoli si rischia di trovare anche quelli di
altri.....

Per i casi (casini) torinesi più attuali, qualche indizio lo trovi anche qui
http://tinyurl.com/6bh2j72
dove, se sopporti la lettura di 84 pagine in sindacalese e se sei
sindacalista o avvocato, ti puoi rendere conto. Di che? Del fatto che laggiù
non siamo più in Italia, le leggi italiane non si applicano, se ne fanno "ad
hoc".
Se non vado fuori tema, esprimo da che ci sono l'opinione che quasi nessuno
tra quelli che riempiono i giornali con questi "casi attuali" abbia fatto lo
sforzo di leggere almeno la prima parte.

Ma questi, come appunto si dice spesso, sono i tempi moderni.

--
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turdusmerula
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Re: FIAT 500 [messaggio #10439 è una risposta a message #10438] mer, 12 gennaio 2011 17:07 Messaggio precedenteMessaggio successivo
turdusmerula  è attualmente disconnesso turdusmerula
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Un dettaglio del tutto ininfluente, quando gli Agnelli si comprarono per
lire 1 (una, esatte) l'Alfa di Arese millantavano già di avere il progetto
dell'auto elettrica, naturalmente ottenendo un supplemento di alcuni
miliardi (sempre in lire però) per svilupparlo ed essere i primi a metterle
sul famoso mercato.
Sempre della serie di "cosi va il mondo". Il quale continua cosi se non si
prova sul serio a domandarci "che fare per fargli cambiare strada".
O meglio, qualcuno ci prova ma i più ci sperano ma stanno a vedere ........
vai avanti tu che io....ecc.

--
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turdusmerula
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Re: FIAT 500 [messaggio #10440 è una risposta a message #10439] mer, 12 gennaio 2011 17:23 Messaggio precedenteMessaggio successivo
cap  è attualmente disconnesso cap
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On 12 Gen, 17:07, "turdusmerula" <merfratur...@fastwebnet.it> wrote:

> Sempre della serie di "cosi va il mondo". Il quale continua cosi se non si
> prova sul serio a domandarci "che fare per fargli cambiare strada".
> O meglio, qualcuno ci prova ma i più ci sperano ma stanno a vedere .........
> vai avanti tu che io....ecc.

Già.
Comunque sia, non mi pare accettabile che un imprenditore (o un ad)
ricatti in questo modo i propri dipendenti. Immagina quale sarebbe la
reazione dell'interessato se gli Agnelli dicessero a Marchionne:
adesso lei deve scegliere se preferisce ricevere il prossimo stipendio
a fine mese oppure fra dieci anni (ovviamente senza interessi), ma
tenga presente che se sceglierà l'opzione che non ci piace il suo
stipendiò sarà dato a un altro.
Ancor meno accettabile mi pare che un capo di governo dica che un
imprenditore fa bene a trasferire la propria azienda all'estero.
Questo è parlar da affarista, non da politico.
(Conosco già la tua obiezione: B non è mai stato uno statista, né lo
sarà mai. Su questo siamo perfettamente d'accordo.)

Siamo arrivati a questo punto perché B ha tenacemente perseguito la
distruzione dello stato italiano attraverso l'indebolimento delle sue
istituzioni, tutte. Ora, arrivato molto vicino a realizzare questo
progetto, ha trovato in Marchionne un ottimo ariete per i colpi
finali.
Non so che cosa succederà dopo, ma è chiaro che saranno lacrime e
sangue.
A cominciare da Torino, che senza la Fiat morirà in un batter
d'occhio.
Re: FIAT 500 [messaggio #10443 è una risposta a message #10440] mer, 12 gennaio 2011 21:56 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Federico Spano'  è attualmente disconnesso Federico Spano'
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On Wed, 12 Jan 2011 08:23:46 -0800 (PST), cap <clamarcap@gmail.com>
wrote:

>Non so che cosa succederà dopo, ma è chiaro che saranno lacrime e
>sangue.
>A cominciare da Torino, che senza la Fiat morirà in un batter
>d'occhio.

Hai mai sentito parlare della Videocon?

--
Federico Spano'
Re: FIAT 500 [messaggio #10444 è una risposta a message #10443] mer, 12 gennaio 2011 21:59 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 12 Gen, 21:56, Federico Spano' <fsp...@tiscali.it> wrote:

> Hai mai sentito parlare della Videocon?

Quella dei fratelli Dhoot? Se è quella, sì, ne ho sentito parlare.
Re: FIAT 500 [messaggio #10446 è una risposta a message #10444] mer, 12 gennaio 2011 22:12 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Federico Spano'  è attualmente disconnesso Federico Spano'
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On Wed, 12 Jan 2011 12:59:23 -0800 (PST), cap <clamarcap@gmail.com>
wrote:

>On 12 Gen, 21:56, Federico Spano' <fsp...@tiscali.it> wrote:
>
>> Hai mai sentito parlare della Videocon?
>
>Quella dei fratelli Dhoot? Se è quella, sì, ne ho sentito parlare.

Mi riferivo allo stabilimento di Anagni (FR) che inizialmente si
chiamava Videocolor e produceva tubi catodici per i televisori di
mezzo mondo (Sony inclusa, per fare qualche nome). Fu venduta alla
Thomson e riconvertita per produrre LCD per mezzo mondo. Poi, causa
globalizzazione e quindi insufficiente competitività, fu venduta agli
indiani (i fratelli Dhoot) essenzialmente per liquidarla. Adesso è
stata comprata dagli arabi che la riconvertiranno per produrre pale
eoliche e altro materiale nel campo delle energie rinnovabili. I
dipendenti non sono mai stati licenziati.

Ecco, se Mirafiori venisse comprata dai cinesi per produrre mulini a
vento e macinapepe criogenici io non ci troverei nulla di male.
Attualmente produce automobili insulse, sarebbe comunque un progresso,
l'occupazione e l'indotto sarebbero salvi e Torino non morirebbe.

L'errore che sta facendo mezza Italia è pensare che la Fiat sia
necessaria. Non lo è, il mercato lo dimostra, Marchionne lo sa.

--
Federico Spano'
Re: FIAT 500 [messaggio #10447 è una risposta a message #10446] mer, 12 gennaio 2011 22:23 Messaggio precedenteMessaggio successivo
cap  è attualmente disconnesso cap
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On 12 Gen, 22:12, Federico Spano' <fsp...@tiscali.it> wrote:

> Ecco, se Mirafiori venisse comprata dai cinesi per produrre mulini a
> vento e macinapepe criogenici io non ci troverei nulla di male.
> Attualmente produce automobili insulse, sarebbe comunque un progresso,
> l'occupazione e l'indotto sarebbero salvi e Torino non morirebbe.
>
> L'errore che sta facendo mezza Italia è pensare che la Fiat sia
> necessaria. Non lo è, il mercato lo dimostra, Marchionne lo sa.

Non sarebbe male, se davvero andasse come prospetti tu. Ma è
possibile? Quanti sono i dipendenti della Videocon? A quante persone
dà lavoro la Fiat, oggi, fra dipendenti e indotto?

Cercherò di essere ottimista, anche se quello che ho visto succedere
intorno a me negli ultimi anni mi induce piuttosto a veder nero.
Re: FIAT 500 [messaggio #10450 è una risposta a message #10440] mer, 12 gennaio 2011 22:40 Messaggio precedenteMessaggio successivo
ptram  è attualmente disconnesso ptram
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cap <clamarcap@gmail.com> wrote:

> Non so che cosa succederà dopo, ma è chiaro che saranno lacrime e
> sangue.

Riflessione fuori luogo e fuori tempo: ma le auto, in Italia, deve farle
per forza la Fiat? A me sembra che da un paio di decenni l'impegno della
Fiat sia quella di disperdere l'immenso bagaglio tecnico e culturale
dell'industria automobilitica italiana. Ci sono ormai più italiani in
Volkswgen che in Fiat.

Quelli di Tesla Motors hanno appena comprato uno stabilimento per
produrre la loro auto elettrica, partendo da zero (e da una gran
quantità di tecnici in uscita da altre aziende). E se in Italia ci
fossero le opportunità per fare una cosa del genere? Non vedremmo la
rinascita, in tempi brevissimi, di un settore un tempo di fondamentale
importanza?

Ciao,
Paolo
Re: FIAT 500 [messaggio #10451 è una risposta a message #10447] mer, 12 gennaio 2011 23:08 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Federico Spano'  è attualmente disconnesso Federico Spano'
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On Wed, 12 Jan 2011 13:23:01 -0800 (PST), cap <clamarcap@gmail.com>
wrote:

>On 12 Gen, 22:12, Federico Spano' <fsp...@tiscali.it> wrote:
>
>> Ecco, se Mirafiori venisse comprata dai cinesi per produrre mulini a
>> vento e macinapepe criogenici io non ci troverei nulla di male.
>> Attualmente produce automobili insulse, sarebbe comunque un progresso,
>> l'occupazione e l'indotto sarebbero salvi e Torino non morirebbe.
>>
>> L'errore che sta facendo mezza Italia è pensare che la Fiat sia
>> necessaria. Non lo è, il mercato lo dimostra, Marchionne lo sa.
>
>Non sarebbe male, se davvero andasse come prospetti tu. Ma è
>possibile? Quanti sono i dipendenti della Videocon? A quante persone
>dà lavoro la Fiat, oggi, fra dipendenti e indotto?
>
>Cercherò di essere ottimista, anche se quello che ho visto succedere
>intorno a me negli ultimi anni mi induce piuttosto a veder nero.

Videocon è sui 1500 se ben ricordo (ma chiedo). Se è così, Mirafiori
più indotto è circa dieci volte tanto. Ma il mio punto è elementare:
se un'azienda produce in perdita si deve migliorare o chiudere; se si
chiude restano impianti e persone che in qualche modo si possono
riutilizzare. Questo al netto di tutto il resto. Io sarei veramente
felice se al posto di quegli inutili accrocchi (le automobili Fiat,
dico) che, non lo dimentichiamo, hanno contribuito con la loro scarsa
affidabilità a rendere più difficile la vita di un intero paese, e con
la loro qualità di burro ci hanno fatto spendere molti soldi che
potevamo destinare a fini migliori, qualcuno trovasse il modo di
produrre oggetti sopraffini come le Hyumdai, che sono qualitativamente
superiori alle Mercedes (lo posso dire, ne ho appena dovuta rottamare
per incidente una che mi stava durando da 15 anni come se fosse
nuova).

In tanti campi abbiamo prodotto eccellenza; la Fiat, diciamolo, tra
scarsi risultati e stronzaggine della proprietà non è mai stata una
cosa di cui vantarsi.
--
Federico Spano'
Re: FIAT 500 [messaggio #10453 è una risposta a message #10451] gio, 13 gennaio 2011 00:02 Messaggio precedenteMessaggio successivo
cap  è attualmente disconnesso cap
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On 12 Gen, 23:08, Federico Spano' <fsp...@tiscali.it> wrote:

> Videocon è sui 1500 se ben ricordo
[cut]
> In tanti campi abbiamo prodotto eccellenza; la Fiat, diciamolo, tra
> scarsi risultati e stronzaggine della proprietà non è mai stata una
> cosa di cui vantarsi.

Siamo d'accordo su tutto. Fra parentesi: io non guido, ma che le auto
prodotte dalla Fiat siano di infima qualità è cosa ben nota anche a
me, e da sempre, così come so benissimo - tutti sappiamo - di quanti
soldi pubblici fino a poco tempo fa sono stati assurdamente versati
nelle insaziabili fauci del Moloch.
(Inoltre, credo che più o meno tutti siamo inorriditi quando abbiamo
sentito B dire che, per vendere più auto, la Fiat avrebbe dovuto
commercializzarle col marchio Ferrari. Rivelando così di non essere
affatto un grande imprenditore, ma solo un grande truffatore. Opinione
personale, eh?)
Quindi mi può anche star bene che Agnelli e Marchionne si tolgano
definitivamente dai piedi, purché si faccia qualcosa per chi di
conseguenza perderà il lavoro. Non mi pare che il governo abbia
intenzione di muovere un dito - ma questo è ovvio, l'unica cosa che
interessava a B era semplicemente dividere i sindacati al fine di
renderli innocui.
Spero dunque, lo ripeto, che possa davvero succedere qualcosa di
positivo, come quanto da te esposto più sopra, però devo dire che non
si vede nulla del genere nel prossimo futuro.
Re: FIAT 500 [messaggio #10455 è una risposta a message #10450] gio, 13 gennaio 2011 00:06 Messaggio precedenteMessaggio successivo
cap  è attualmente disconnesso cap
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On 12 Gen, 22:40, pt...@despammed.com (Paolo Tramannoni) wrote:

> Riflessione fuori luogo e fuori tempo: ma le auto, in Italia, deve farle
> per forza la Fiat? A me sembra che da un paio di decenni l'impegno della
> Fiat sia quella di disperdere l'immenso bagaglio tecnico e culturale
> dell'industria automobilitica italiana.

La pensi davvero così? Be', non sei affatto l'unico :)

> E se in Italia ci fossero le opportunità per fare una cosa del genere? Non
> vedremmo la rinascita, in tempi brevissimi, di un settore un tempo di
> fondamentale importanza?

Speriamo, speriamo.

Ciao!
Re: FIAT 500 [messaggio #10456 è una risposta a message #10446] gio, 13 gennaio 2011 00:12 Messaggio precedenteMessaggio successivo
vogon  è attualmente disconnesso vogon
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"Federico Spano'" <fspano@tiscali.it> ha scritto nel messaggio
news:kv5si6ptkbpagqre1c2ho1u85rqkdpmf9m@4ax.com...
>
> L'errore che sta facendo mezza Italia è pensare che la Fiat sia
> necessaria. Non lo è, il mercato lo dimostra, Marchionne lo sa.

bravissimo. Arriverei a dire che non è proprio di imprenditori del genere di
Marchionne che ha bisogno l'Italia, che le sue cose buone le ha sempre fatte
inventando e innovando. L'unica capacità di innovazione di Marchionne si
estrinseca nel chiedere agli operai di accorciare le pause ... quindi se se
ne va Marchionne e arriva qualcun altro dotato di maggiore inventiva, anche
straniero, ben venga.
Re: FIAT 500 [messaggio #10457 è una risposta a message #10438] gio, 13 gennaio 2011 00:50 Messaggio precedenteMessaggio successivo
rodolfo.canaletti  è attualmente disconnesso rodolfo.canaletti
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turdusmerula <merfraturdus@fastwebnet.it> wrote:


> Se non vado fuori tema, esprimo da che ci sono l'opinione che quasi nessuno
> tra quelli che riempiono i giornali con questi "casi attuali" abbia fatto lo
> sforzo di leggere almeno la prima parte.

Io non l'ho letto e non mi ci provo neppure. Sono certo che non ci
capirei nulla. Quello che mi sembra di poter percepire da questa vicenda
è che:
un problema complesso e serio come quello della Fiat viene per lo più
inteso come una specie di competizione Marchionne sì, Marchionne no,
come se si trattasse di un incontro calcistico.
Io trovo che la vicenda sia molto più complessa, grazie alla
gobalizzazione, alla competizione fra operai italiani e operai polacchi
o brasiliani (la famosa gerra dei poveri), alla necessità di scelte
produttive ecocompatibili, e altri problemi che sono sul tappeto.
Quello che mi sembra di poter criticare al sindacato è che in una crisi
globale come questa, esso sembri mettere in competizione la salvaguardia
delle categorie protette a fronte dell'abbandono (o dell'interesse solo
a parole) di quelle per nulla protette: precari, giovani etc.
Non so quanto le proposte di Marchionne vadano nella direzione giusta;
forse vanno solo nella direzione sbagliata. Ma erigere muri come sta
facendo la Fiom mi sembra anche questa una scelta sbagliata. Come mi
sembra profondamente sbagliato chiamare gli operai della Fiat a un
referendum che, anziché propugnare una partcipazione democraica,
propugna solo una divisione, che potrebbe essere sanguinosa.
Forse la ricerca della strada giusta è più complicata, e da quello che
capisco il governo non fa nulla per aiutare a trovarla, come dovrebbe
fare un governo dalla cosa pubblica e non degli interessi privati del
suo capo.

Rudy

----------------
rodolfo.canaletti@tin.it
http://www.dicoseunpo.it
Re: FIAT 500 [messaggio #10458 è una risposta a message #10456] gio, 13 gennaio 2011 03:03 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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vogon <carlogerelli@NOSPAMtiscali.it> wrote:

> L'unica capacità di innovazione di Marchionne si
> estrinseca nel chiedere agli operai di accorciare le pause

C'è stato anche il giochino del trasferimento di liquidità da quella che
ora si chiama Fiat Industrial a Fiat Auto. Le ultime notizie che avevo,
la scorsa settimana, dalla New Holland di Jesi, parlavano di cassa
integrazione in arrivo.

Ciao,
Paolo
Re: FIAT 500 [messaggio #10459 è una risposta a message #10457] gio, 13 gennaio 2011 03:03 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Rudy <rodolfo.canaletti@tin.it> wrote:

> Quello che mi sembra di poter criticare al sindacato è che in una crisi
> globale come questa, esso sembri mettere in competizione la salvaguardia
> delle categorie protette a fronte dell'abbandono (o dell'interesse solo
> a parole) di quelle per nulla protette: precari, giovani etc.

Da lavoratore "parasubordinato" (cioè da impiegato con molti oneri e
nessun diritto, e che riceverà, se la riceverà, una pensione equivalente
agli attuali 150 euro) non potrei avercela di più con il sindacato. In
pratica non ha visto l'evoluzione del mondo del lavoro, lasciando
scoperto, ad esempio, un 30% (in crescita) di lavoratori di concetto.

Questo non toglie che l'idea di cronometrare la pipì di un operaio mi
sembra una sciocchezza. Se una fabbrica non lavora, è perché non è ben
organizzata, non certo per il mezzo minuto di pipì in più. Le pause, i
momenti di confronto sui processi produttivi, le assenze per malattia e
per maternità sono eventi prevedibili e da gestire.

A chi, come Fassino, dice che al posto di un operaio Fiat lui voterebbe
sì, direi molto semplicemente: visto che per tutta la vita hai fatto il
funzionario di partito, prova ad andare a prendere davvero il posto di
un operaio di Mirafiori. Sei mesi, forse anche meno. Poi ne riparliamo.

(A proposito del cronometro contapipì, mi viene in mente l'ultima volta
che un capofabbrica ha provato a farmi sloggiare dalla sala caffè.
Naturalmente non ci ho pensato nemmeno un attimo di dargli retta, e l'ho
invitato a prendersi un caffè con noi. Oggi quel signore è indagato per
truffa all'Inps, la fabbrica che dirigeva ha chiuso mandando tutti a
casa dalla notte al giorno, mentre l'azienda in cui continuo a perdere
tempo al caffè è leader del settore.)

Ciao,
Paolo
Re: FIAT 500 [messaggio #10466 è una risposta a message #10459] gio, 13 gennaio 2011 10:45 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Paolo Tramannoni" <ptram@despammed.com> ha scritto nel messaggio
news:1jv04qv.1bfdjpx1p3l6bkN%ptram@despammed.com...
> Rudy <rodolfo.canaletti@tin.it> wrote:
> Io non l'ho letto e non mi ci provo neppure. Sono certo che non ci capirei
> nulla


Poco male, nemmeno io mi metterei a leggere un protocollo sulle cure
pediatriche, ad esempio.
Provo a sintetizzare e tradurre.
Le leggi "italiane" dicono che i contratti collettivi hanno validità erga
omnes, ossia generale.
Io faccio il giochino delle tre carte e cambio nome alla mia azienda, in
relazione o no col cambio di proprietà, cosi autodecido che per me i
contratti collettivi in vigore non valgono più. Visto fare anche oltre 20
anni fa da azienducole condotte da puri malfattori, nulla di nuovo!.
Poi ricatto: o rifacciamo "ad hoc" (bel neologismo moderno che venti anni fa
non era in voga) i contratti interni sotto mia dettatura e chi accetta ha
diritto di cittadinanza "a casa mia, dove comandi mi" (nessun neologismo,
antico linguaggio da "siur padrun dali beli braghi bianche").
Mi spiace per gli attuali dirigenti del sindacato di cui ho fatto parte anni
fa, ma questo è.
Sta scritto in 3 o 4 volte in pagine diverse di quel testo che se qualcosa
non va nel seguito della applicazione dell'accordo ci sono apposite
"commissioni" di consultazione, dove l'azienda ha comunque ragione e se il
sindacato protesta l'azienda si riserva di tornare ad azzerare il tutto. Non
è dato sapere che succede quando sia l'azienda ad aver torto, questo è
escluso. Le "azioni dirette" per far cambiare posizione alla quale sono solo
atti di sabotaggio dell'accordo stesso. L'azienda ha diritto di castigare i
lavoratori ed anche i sindacati firmatari che ritenga inadempienti.
Carina quella della malattia. Se questa non cala, calerà la paga di tutti.
Caccia al compagno di lavoro "assenteista" che mi fa perdere quattrini a me
che son sano e robusto.
Questo e altro, per farla breve, si firma un atto di resa incondizionata, e
mi spiace che Fassino o altri non lo notino. (Quel che dice B. ora non mi
interessa.)

Quanto alle "pause pipi". (Tramm)
Manco io capisco le tabelle metriche allegate. Ho cercate di capirne anni fa
alcune sfornate dalla Fiat per una fabbrica lombarda di accessori elettrici
che aveva acquistato. Quaste nuove saranno certamente migliori, non saprei
in che senso. Ma lo schema mi sembra lo stesso. Manca la pausa pipi perchè
il modello del lavoratore non è umano, siamo ancora in fase di
sperimentazione di un modello robottizzato che per ora non è pronto. Allora
non ci sarà più bisogno di organismi biologici che fanno pipì, cacà, si
ammalano e si incazzano. Allora si calcola con formule matematiche astruse
quanti decimi di secondo debba impiegare il braccio sinistro per spostarsi
dalla posizione centrale a quella a 90 gradi a sinistra e 45 in basso, con
contemporaneo allunganento del braccio di cm60, afferrare un oggetto pesante
kg 7,4 e riportarlo sulla posizione avanti frontali 45 cm. E cosi via con
altre operazioni che costituiscono la fase di lavoro per quel posto alla
catena, e cosi via per tutto il turno, con 10+10 minuti per non schiantare e
dover cosi bloccare la linea con grave perdita economica. E cosi via fino
anche per 10 ore il dì, alla bisogna, e per tutta la vita fino alla pensione
( soldi sottratti ai figli! )

Questo è, non da ora ma ora diviene peggio, perch' tu stesso dovrai firmare
l'atto di resa, se vorrai essere "riassunto" dalla "nuova" azienda. Mica più
si fidano neanche del sindacato firmatario, se non fai come ti dicono sei tu
stesso a violare il "tuo" contratto di assunzione, il che ovviamente
comporta che tu venga licenziato.

Tutte le parole che si dicono a commento non rendono quanto diceva nel
secolo scorso Don Mazzolari:
"abbiamo imparato a valutare il carico massimo di una nave, misurare la
portata di un ponte, discernere il carico di un cammello e di un cavallo, e
non ci curiamo di sapere fin dove reggono le spalle di un uomo".

Si sbagliava naturalmente. Ora Marchionne lo sa.

Il vero problema che si pone non è tanto quello di sapere come voterà quel
povero uomo sotto il ricatto della perdita del lavoro specie ora che altrove
non c'è ( e sai da quanti anni i Fiat il sindacato ha posto il problema dei
nuovi modelli e della qualità, mentre si preferiva produrre le solite
schifezze dove era facile avere operai schiavi, come in Brasile dei
colonnelli con guardie armate Fiat ai cancelli? e da quanto i più
lungimiranti vanno ponendo a tutta l'industria italiana il problema delle
produzioni "mature" da sostituire con quelle più evolute, in tutti i
settori, per operare le riconversioni anziché chiudere o dislocare?

Il vero problema è che ci si renda conto che stiamo precipitando sempre più
rapidamente verso un imbarbarimento dei rapporti sociali.
Pochi lo capiscono e di questi ancor meno sanno che farci. Ma alcuni almeno
ci provano.
Molti non capiscono o credono che sia progresso. Non è bello, ma che ci vuoi
fare? Specie se per ora non ti coinvolge di persona.
Marchionne, Berlusconi e soci, che fessi non sono, lo sanno, lo vogliono
positivamente. Perchè è il loro brodo di coltura.

Perchè dobbiamo aggiungere anche questo peso sulle spalle del poveraccio
ricattato Fiat che oggi dirà si o no per decidere se sopravvivere da schiavo
invece che crepare da libero?

Perchè la politica non si assume le sue responsabilità e aspetta un responso
del tutto estorto per farsene riparo?

--
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turdusmerula
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Re: FIAT 500 [messaggio #10474 è una risposta a message #10466] gio, 13 gennaio 2011 15:16 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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turdusmerula <merfraturdus@fastwebnet.it> wrote:


> Poco male, nemmeno io mi metterei a leggere un protocollo sulle cure
> pediatriche, ad esempio.

E' vero, tu, giustamente, non leggerai mai protocolli sanitari
pediatrici. Ma se un medico ti dice quali cure dovrebbero essere fatte
per una malattia che fa star male tuo figlio, e queste cure non ci sono,
beh, ti accorgeresti che qualche cosa non va, e pretenderesti un sistema
che renda possibili queste cure. Per esempio in USA questo è stato ed è
ancora uno dei principali temi di discussione politica. Obama aveva
delle idee molto belle per promuovere un sistema che garantisse queste
cure, ma davanti a una resistenza diffusa (che noi, qui giudichiamo
sbagliata, certo, ma che là coinvolge la maggioranza della gente) ha
ritenuto necessario ammorbidire le sue scelte. Ha fatto bene o male? Io
credo bene. Se avesse insistito sui principi originali forse non avrebbe
ottenuto nulla, o addirittura avrebbe creato situazioni di violenza
insostenibili (vedi il Killer di Tucson).

> Provo a sintetizzare e tradurre.
> Le leggi "italiane" dicono che i contratti collettivi hanno validità erga
> omnes, ossia generale.

OK. Tutto vero, non discuto. Tuttavia il problema vero è: che fare?
Questo la FIOM non lo dice. Si limita ad alzare barricate con terriccio
che si sfalda alla prima spinta.
Parlare di ricatto, di annullamento delle conquiste e dei diritti, senza
porre sul tappeto una prospettiva realistica o realizzabile, non mi pare
che serva a molto. Il referendum, secondo me, è una sceta suicida.
Quello che credo è che la FIOM non capisca che la situazione economica,
sociale, dei rapporti di forza etc. non può più essere quella del
passato. Occorre trovare nuove strade. E se queste non vengono
individuate e proposte accanto a una trattativa che non sia perdente in
partenza, Marchionne fimnirà per avere ragione e il risultato sarà
disastroso.
Già la comparsa delle stelle a 5 punte mi sembra un segnale.

Naturalemte non chiedere a me quale possa essere una proprosta
realizzabile per uscire dal tunnel. Non sta certo a me conoscerla o
anche solo immaginarla. Esiste un governo, esistono delle forze
politiche, e soprattutto esiste un sindacato che dovrebbe farsi un po'
più carico di tutti i lavoratori, anche di quelli non protetti, anche di
quelli che non lavorano. Ci rendiamo conto che il 30% dei giovani non
lavorano?

Poi, sui contenuti specifii dell'attuale contratto, compresi i tempi di
fare la pipì, non entro nel merito. Ma se non si trovano soluzioni
praticabili, anche queste assurdità finiranno per passare.

Ciao

Rudy

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Re: FIAT 500 [messaggio #10477 è una risposta a message #10474] gio, 13 gennaio 2011 17:17 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Rudy" <rodolfo.canaletti@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:1jv1fzh.ypty2n1r7h0riN%rodolfo.canaletti@tin.it...
>
> OK. Tutto vero, non discuto. Tuttavia il problema vero è: che fare?
> Questo la FIOM non lo dice. Si limita ad alzare barricate con terriccio
> che si sfalda alla prima spinta.
> Parlare di ricatto, di annullamento delle conquiste e dei diritti, senza
> porre sul tappeto una prospettiva realistica o realizzabile, non mi pare
> che serva a molto. Il referendum, secondo me, è una sceta suicida.
> Quello che credo è che la FIOM non capisca che la situazione economica,
> sociale, dei rapporti di forza etc. non può più essere quella del
> passato.


Guarda, la Fiom pone un problema vero, ma non ha gli strumenti per
risolverlo.
Il problema è etico e politico, riguarda la politica. Bersani, per quel che
possa rappresentare nel PD, lo aveva intuito settimane fa quando diceva:
"occorre che il parlamento discuta", non so se sia mai arrivata davvero dai
gruppi parlamentari in senato o camera la richiesta formale e temo che anche
fosse il parlamento sarebbe rimasto in vacanza natalizia dopo aver
brillantemente risolto la fiducia. Naturalmente come consueto molti
politici, PD e non, hanno parlato.
A vanvera sui giornali, non in parlamento, nessuno ha ripreso che io sappia
la affermazione di Bersani (stimo sempre di più questo tuo concittadino,
mentre (o forse perchè) la sua missione si rivela sempre più impossibile.

Lo strumento che manca è una legge, o un decreto interpretativo di legge
esistente, che dica se in Italia a causa della crisi sono sospese le
garanzie costituzionali, e quali, e per quali categorie di cittadini.
E se un'azienda che ha avuto Tot. soldi dallo Stato per fare impresa e
lavoro in Italia debba o no restituire To. soldi quando se ne va altrove a
fare le stesse cose, o se poi possa venire di nuovo a venderle qui.
Capisco la critica alla libera impresa, ma se è emergenza si sospenda anche
qualche prerogativa di lorsignori della finanza, almeno proporzionalmente a
quelle di altri.
Chiaro che un cittadino canadese a capo di un'azienda praticamente Usa, con
residenza fiscale in Svizzera (notizia giornalistica non da me verificabile
e nemmeno molto importante al momento ) fa il suo mestiere. Ma siamo per
caso una colonia? Non mi ero accorto.

Sono estremista? Non so.
Ho conosciuto, per aver lavorato brevemente insieme, uno dei dirigenti Fiom
e so che era allora di scuola bertinottiana, che io qui ho tempo addietro
criticato per aver portato in un cul de sac la famosa vertenza Fiat del 1980
chiusa dalla famosa marcia dei 40mila.
Non escludo che si vada di nuovo in un cul de sac simile, dal di fuori leggo
ma non partecipo alla vicende e alle emozioni dei protagonisti, ma questo è
anche un segno dell'essere soli di fronte alla demolizione di diritti,
speranza di vita, dignità calpestate. Ma perchè sono soli? Non voglio
ripetere sul mancato ruolo politico sulla intera congiuntura economica.
Probabilmente sanno di fare una testimonianza, una provocazione, scommettono
proprio sulla ripresa di un ruolo. Già ci fu nel 1970, dopo le bombe
fasciste di piazza Fontana, con lo Statuto dei Lavoratori (ministri
Brodolini e Donat Cattin) e potrebbe tornare a esserci, con una legge
rinnovata dove è carente.
Loro decidono di urlare una testimonianza, la ragione per me è loro, il
problema è il realismo, la prudenza.
Fossi in loro non dormirei di notte e mi beccherei il secondo infarto per
stress . Il primo di anni fa fu lieve e quasi non percepito, questo chissà.
Non sono in loro, e sto al 50% per Si e 50% No in termini di referendum,
credo di essere un moderato e non mi verrà l'infarto.
Comunque vedo anche grande imbarazzo in chi oggi dirige il mio ex sindacato
metalmeccanico, quanto meno a fronte della straffottenza di Marchionne .
Anche lui ho incontrato di sfuggita anni fa, non ha il pelo sullo stomaco
del suo segretario generale confederale.
Da che ci sono, ho lavorato per alcuni anni nello stesso ufficio, allora
unitario, dove c'era una ragazzina intelligente, la attuale segretaria CGIL.
Non vorrei essere nei suoi panni. Deve rappresentare tutte le categorie
(anche un poco i precari, anche se pochi sanno che mancano strumenti legali
per farlo essendo la legislazione lavoristica risalente agli anni 70 quando
il problema non esisteva) , deve tenere aperti canali sia con Cisl e Uil che
Confindustria, e si prende sputi in faccia da costoro mentre non soddisfa
del tutto la Fiom, che è la sua più grossa organizzazione di lavoratori
attivi.

Dico solo che non mi va di assistere come ad uno sceneggiato TV, come
sembrerebbe dai media. E fare il tifo dal divano, con patatine e bianchetto
da sorseggiare.

--
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turdusmerula
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Re: FIAT 500 [messaggio #10483 è una risposta a message #10477] gio, 13 gennaio 2011 19:04 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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turdusmerula <merfraturdus@fastwebnet.it> wrote:


> Guarda, la Fiom pone un problema vero, ma non ha gli strumenti per
> risolverlo.

Mah! Francamente mi sembra che la FIOM non riesca ad uscire da una
situazione per risolvere la quale non bastano le barricate. Tanto più
che queste barricate finiscono per essere costruite non solo contro
Marchionne, ma contro gli altri sindacati e contro molti dei lavoratori.
È questa un'eredità della gestione Bertinotti?

Che il problema sia politico, sono perfettamente d'accordo, e anche sono
d'accordo con te nel valorizzare l'impegno di Bersani. Non so se dal
punto di vista politico il problema riguardi l'esistenza o meno di leggi
opportune, o se sia risolvibile in altri modi (ad esempio, mediante
mediazioni operate dal governo), o adirittura cercando di ricostruire un
nuovo quadro di garanzie. Io penso che Tremonti, quando analizza il
problema (vedi il suo articolo sul Corriere), non abbia tutti i torti,
anche se poi predica bene e razzola male.

Comunque, è certo che non stiamo assitendo a una telenovela. Questo mi
pare di averlo scritto. Stiamo asistendo a fenomeni che interessano
direttamente il nostro (pardon, solamente IL) futuro.
Affrontare la situazione con barricate, lotte contro gli altri
sindacati, ignorare la realtà e soprattutto non tener conto dei rapporti
di forza, è controproducente.

Temo che l'intransigenza della FIOM stia ripercorrendo la strada
politica perseguita da Rifondazione e aree propinque, che ci ha portati
al dominio di Berlusconi. Non mi sembra un grande risultato.

Ciao

Rudy

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Re: FIAT 500 [messaggio #10485 è una risposta a message #10483] gio, 13 gennaio 2011 23:23 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Rudy" <rodolfo.canaletti@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:1jv1qw0.hzo8lus984s0N%rodolfo.canaletti@tin.it...
> turdusmerula <merfraturdus@fastwebnet.it> wrote:
>
>
>> Guarda, la Fiom pone un problema vero, ma non ha gli strumenti per
>> risolverlo.
>
> Mah! Francamente mi sembra che la FIOM non riesca ad uscire da una
> situazione per risolvere la quale non bastano le barricate.


Non sto facendo l'apologia della Fiom, spero risulti chiaro, e tantomeno
delle barricate.

Anche a me è capitato di firmare accordi pessimi. Il peggiore subito dopo i
40mila in una azienda che aveva preso a modello il successivo accordo fatto
da Lama e Carniti per salvare il salvabile, cioè per non essere espulsi
dalla gestione dei licenziamenti. Era la nuova linea proposta dalla
Assolombarda a Milano, un cambio di rotta grosso rispetto alla norma con cui
allora si gestivano le ristrutturazioni aziendali, in una azienda che di
solito assumeva posizioni dialoganti. Un cambio traumatico per i lavoratori
e non spiegabile dai normali rapporti in loco.
Avevo anche molti amici in quella mia più piccola azienda, spiegai che era
pessimo accordo, ma che al punto dei rapporti di forza non c'erano
alternative, i miei amici votarono contro e mi diedero del traditore, la
maggioranza a favore per paura del peggio. I miei amici, che contrariamente
a me che dovevo fare il razionale, agivano più emotivamente ma che vivevano
li le loro giornate, vennero poi a dirmi che avevo ragione, siamo ancora
amici salvo che col tempo è difficile che ne incontri ancora.
Voglio dire che da fuori è difficile essere razionali quando si ha
umanamente ragione e invece la forza delle cose ti impone altro. Parlo
soprattutto dei delegati Fiom, i dirigenti dovrebbero essere sempre
razionali e non escludo che le loro strategie, per me la protesta o la
testimonianza, siano perdenti ancora. Non escludo nemmeno che qualcosa
finalmente smuovano.

A volte anche la rivolta morale può servire, non solo il calcolo, perchè
partendo sempre da pochi e isolati può svegliare i molti.

Ma ci sono troppi "Ponziopilato" che domani diranno che han vinto i SI e
quindi "tutto va ben madama la marchesa".
Fingeranno un SI democratico mentre è estorto con violenza, e questo farà da
linea guida ai tanti marchionni in circolazione.

Sarà il mercato, sarà la modernità, a me sembra un ritorno alla barbarie.
Fosse per l'impoverimento del paese, non ti pare che si dovrebbe capire
perchè i redditi altissimi diventano ancor più alti e quelli poveri
diventano miseri?
Di buone prediche, comprese le ipocrisie di Tremonti, non c'è bisogno. Ma di
provare seppur cautamente a modificare queste perverse leggi economiche
cosiddette "neutrali" e che invece sono la nuova ed unica vera religione
planetaria. Un Moloch che vuole i suoi sacrifici umani e li ottiene,
ovviamente sempre tra i poveracci.
Si comincerà mai a provarci, o di rinculo in rinculo aspettiamo il disastro?
A quel punto forse non toccherà più solo gli uomini alle catene a flusso
continuo in corso di trasformazione in robot, e ci saranno troppe barricate
da smontare.

Già da tempo in campo filosofico si dichiara fallito il modello "mercato"
basato sullo strapotere della finanza globale, irresponsabile e cieca alle
conseguenze sugli umani delle proprie azioni, potente da governare i
governi.
Mi qui si pone si un problema culturale ed etico, e anche di mutazione
antropologica della specie Homo, ..... e forse ci stiamo allargando troppo.
Ciao.
--
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turdusmerula
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Re: FIAT 500 [messaggio #11617 è una risposta a message #10455] sab, 05 febbraio 2011 05:17 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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cap <clamarcap@gmail.com> wrote:

> On 12 Gen, 22:40, pt...@despammed.com (Paolo Tramannoni) wrote:
>
> > ma le auto, in Italia, deve farle per forza la Fiat? ...
> La pensi davvero così? Be', non sei affatto l'unico :)

Leggo proprio ora di una nuova azienda automobilistica fondata -
guardacaso - da un torinese. Tecnologia italiana (l'articolo parla di
contributi emiliani e marchigiani, e sono sottintesi quelli piemontesi).

La ditta si chiama Belumbury ed esordisce con una citycar elettrica.
Aspetto che arrivino anche gli altri con altre tipologie - e spero che
arrivino presto, molto presto.

" http://www.ilrestodelcarlino.it/macerata/motori/2011/02/04/4 54104-arriv
a_nuova.shtml"

Ciao,
Paolo
Re: FIAT 500 [messaggio #11623 è una risposta a message #11617] sab, 05 febbraio 2011 13:52 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Paolo Tramannoni" <ptram@despammed.com> ha scritto nel messaggio
news:1jw6wix.eto1ld1eoeo1sN%ptram@despammed.com...
> cap <clamarcap@gmail.com> wrote:
>
>> On 12 Gen, 22:40, pt...@despammed.com (Paolo Tramannoni) wrote:
>>
>> > ma le auto, in Italia, deve farle per forza la Fiat? ...
>> La pensi davvero così? Be', non sei affatto l'unico :)
>
> Leggo proprio ora di una nuova azienda automobilistica fondata -
> guardacaso - da un torinese. Tecnologia italiana (l'articolo parla di
> contributi emiliani e marchigiani, e sono sottintesi quelli piemontesi).
>
> La ditta si chiama Belumbury ed esordisce con una citycar elettrica.
> Aspetto che arrivino anche gli altri con altre tipologie - e spero che
> arrivino presto, molto presto.
>
> " http://www.ilrestodelcarlino.it/macerata/motori/2011/02/04/4 54104-arriv
> a_nuova.shtml"
>
> Ciao,
> Paolo


E io leggo che il Marchionne "santo subito" dice che dopo la completa
fusione con Chrysler ipotizza il trasferimento a Detroit di tutta la Fiat. E
noi qui a scannarci sulla Fiom e su chi è più irresponsabile.
E il buon Tremonti rilancia la "riforma " dell'art. 41 della Costituzione,
abolendo o stravolgendo quel fastidioso

" Non può svolgersi (l'iniziativa economica privata libera) in contrasto con
l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà,
alla dignità umana"

visto come il fumo negli occhi non solo da Marchionne santo subito ma anche
da santa Marcegaglia.

Chissà se per " iniziativa economica privata libera " , da che ci siamo, si
inserisca anche quella un tempo praticata dal bel René Vallanzasca, noto ai
milanesi di Comasina e altrove. Abbiamo o no il governo "del fare le
riforme" ?
--
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turdusmerula
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Re: FIAT 500 [messaggio #11654 è una risposta a message #11623] dom, 06 febbraio 2011 00:25 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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turdusmerula <merfraturdus@fastwebnet.it> wrote:

> santa Marcegaglia.

Santissima. Sta liquidando Confindustria. Chi avrebbe mai potuto
sperarlo?

Ciao,
Paolo
Re: FIAT 500 [messaggio #11656 è una risposta a message #11617] dom, 06 febbraio 2011 00:32 Messaggio precedente
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> " http://www.ilrestodelcarlino.it/macerata/motori/2011/02/04/4 54104-arriv
> a_nuova.shtml"

Ah, si noti nella foto lo sfondo. Mi sembrava familiare. Ho trovato
altre foto, e ho scoperto che si tratta di quella robina lì, com'è che
si chiama, ah sì, l'Ara Pacis.

Usata come sfondo per le sfilate.

Del resto, sono solo due sassi scolpiti. Roma ne è piena.

Ciao,
Paolo
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