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Home » Musica » Classica » [OT] Che c' al cinema? C' il cinema?
| [OT] Che c' al cinema? C' il cinema? [messaggio #120763] |
ven, 23 settembre 2011 00:18  |
 ptram
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Ciao,
Mi lagno qui, perché nei gruppi di cinema non mi capirebbero.
Ieri sera non ce l'ho fatta più dopo mesi lontano dal cinema (l'ultima
volta avevo visto un brutto cartone animato) ho deciso di uscire ed
andare alla grande città del cinema alle porte di Ancona. Era giorno di
sconti, rischiavo poco. Magari c'era la fila, come ricordavo capitasse
ogni mercoledì, e si poteva sperare di fare qualche conoscenza
interessante. (Interessante, e del tipo morbido e profumato).
Come anticipato dai periodici specializzati su internet, non c'era
niente che potesse interessarmi. Il passaggio di tutte le sale del
medio-Adriatico alla multinazionale UCI non aveva cambiato nulla nella
miseria della programmazione. Ma contrariamente alle aspettative, non
c'era nessuno davanti alla biglietteria. Una delle tre bigliettaie è
carina. Con la scusa di fare il biglietto riesco a scambiare una battuta
(che, naturalmente, la lascia fredda).
Scelgo il film di un noto regista apolide, messo in scena da quattro
premi Oscar. Già l'immagine della statuetta cieca mi dava più di un
sospetto. Confermato pienamente. Un quartetto di attori che recitano la
parte dei bravi attori. Su un copione che gioca a fare il bel copione.
Spudorata artificiosità , per giustificare la storia (già raccontata
mille volte) dello stagnino che si vergogna del mestiere suo e della
moglie, della moglie acida, e dell'avvocato delle multinazionali
spietato e sempre attaccato al telefono.
Nausea. Esco dalla sala, lasciandomi dietro la ventina di spettatori
ammucchiati giù giù, in fondo all'immensa sala. (Sembrava di sentire
l'eco dei passi in una cattedrale vuota). Mi rifugio in bagno. Fuori, i
ragazzi del servizio percorrono i corridoi sterminati con ramazze
gigantesche e lenti carrelli da grande magazzino. Li seguo, e mi infilo
in una sala a caso.
Danno un film di fantascienza del genere catastrofico. Meglio così.
Spettacolo, angoscia, catarsi finale magari con qualche esplosione.
Macché. Trama e svolgimento scontatissimi e lentissimi, ricalcati su un
noiosissimo sceneggiato americano di quelli che su Arte devono dare per
forza, dall'avvento di Sarko. I politici troppo prudenti e gli
scienziati troppo scrupolosi nel far fronte ad un contagio. Tutto va
male, la gente muore come mosche, ma sembra di assistere alla
preparazione della cerimonia di apertura delle scuole medie.
Via, via, di nuovo al bagno. Me ne vado? No, voglio un'altra
possibilità . Provo un'altra sala. Un film prodotto da Steven Spielberg
_deve_ essere spettacolare. Come no. Vedo subito due ragazzini
preconfezionati, di quelli che si abbinano perfettamente con il cibo
premasticato. Le ferite di lei sono elegantemente colorate, e lui ha
tutti i ciuffi in ordine, probabilmente risistemati tra un ciack e
l'altro. Discorrono di come i genitori di lei siano morti in qualche
episodio catastrofico, e lo fanno con il tono di un diverbio a scuola.
Infilo le scale, chiedo alla ragazza del popocorn (sistemata un po' come
la Nike di Samotracia al Louvre) da dove posso uscire. Non c'è uscita.
Devo entrare in una sala, e prendere l'uscita di sicurezza. Lo faccio.
Come al solito, la città del cinema mi vomita sul retro, accanto ai
cassonetti dell'immondizia. Dev'essere la superstrada deserta a causarmi
quel senso di vuoto che mi accompagna fino a casa.
Ma perché hanno ucciso il cinema? A vedere questi pastrocchi non va
nessuno. La mitica sala 2 della piccola multisala di Recanati (il mio
comune di residenza), un tempo sempre stipata, non dà più nulla di
interessante (c'è una legge, mi spiegavano, che impone determinati
titoli per ricevere certi fondi). Il vecchio gestore delle multisala
blockbusterose è fallito, Blockbuster è fallita. Eppure ci si ostina a
voler imporre al mondo questi papponi.
Grandi imprenditori. Si dedicassero alla TV, e lasciassero perdere, una
buona volta, il cinema.
Ciao,
Paolo
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| Re: [OT] Che c' al cinema? C' il cinema? [messaggio #120817 è una risposta a message #120763] |
ven, 23 settembre 2011 10:51  |
L'Esattore
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Dopo dura riflessione, Paolo Tramannoni ha scritto :
> Scelgo il film di un noto regista apolide, messo in scena da quattro
> premi Oscar. Già l'immagine della statuetta cieca mi dava più di un
> sospetto.
eh, ti avrà dato un'idea sbagliata sugli interpreti, magari, ma la
stessa statuetta quel noto regista apolide l'ha ricevuta per un
capolavoro che non basterebbe una giornata per scrivergli grazie.
> Confermato pienamente. Un quartetto di attori che recitano la
> parte dei bravi attori.
vero, e la più brava esagera anche (Foster).
> Su un copione che gioca a fare il bel copione.
> Spudorata artificiosità , per giustificare la storia (già raccontata
> mille volte) dello stagnino che si vergogna del mestiere suo e della
> moglie, della moglie acida, e dell'avvocato delle multinazionali
> spietato e sempre attaccato al telefono.
forse, fatto sta che il film è, da un punto di vista registico,
un'opera d'arte. Che tu possa pensarla diversamente, è lecito, ma
volersene andare con la nausea mi sembra un insulto.
ciao
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| Re: [OT] Che c' al cinema? C' il cinema? [messaggio #120820 è una risposta a message #120817] |
ven, 23 settembre 2011 11:27 |
Shapiro used clothes
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"L'Esattore" <vdeiuliis@NOSPAMsupereva.it> ha scritto nel messaggio
news:4e7c48b1$0$15667$4fafbaef@reader2.news.tin.it...
> eh, ti avrà dato un'idea sbagliata sugli interpreti, magari, ma la stessa
> statuetta quel noto regista apolide l'ha ricevuta per un capolavoro che
> non basterebbe una giornata per scrivergli grazie.
Quoto, e aggiungo che di capolavori ne ha firmato più di uno.
Ieri sera davano (per la seconda volta in due settimane; stranezze della
programmazione televisiva) LA Confidential, dal romanzo di Ellory, di Curtis
Hanson. Comprende un'episodio, circa a metà film, che è chiaramente
ricalcato, anche in un paio di inquadrature, sull'inizio di Chinatown. Uno
dei capolavori dell'apolide di cui sopra.
dR
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| Re: [OT] Che c' al cinema? C' il cinema? [messaggio #120821 è una risposta a message #120820] |
ven, 23 settembre 2011 11:29 |
L'Esattore
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Shapiro used clothes ha pensato forte :
> Quoto, e aggiungo che di capolavori ne ha firmato più di uno.
> Ieri sera davano (per la seconda volta in due settimane; stranezze della
> programmazione televisiva) LA Confidential, dal romanzo di Ellory, di Curtis
> Hanson. Comprende un'episodio, circa a metà film, che è chiaramente
> ricalcato, anche in un paio di inquadrature, sull'inizio di Chinatown. Uno
> dei capolavori dell'apolide di cui sopra.
>
> dR
Mi mancano entrambi (Chinatown e LA Confidential), ma sto recuperando
l'inquilino del terzo piano, grazie alla tua mail. Che merita una
risposta e l'avrà appena avrò guardato il suddetto :)
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| Re: [OT] Che c' al cinema? C' il cinema? [messaggio #120823 è una risposta a message #120817] |
ven, 23 settembre 2011 11:36 |
ptram
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L'Esattore <vdeiuliis@NOSPAMsupereva.it> wrote:
> eh, ti avrà dato un'idea sbagliata sugli interpreti, magari, ma la
> stessa statuetta quel noto regista apolide l'ha ricevuta per un
> capolavoro che non basterebbe una giornata per scrivergli grazie.
Conosco, grazie.
> forse, fatto sta che il film è, da un punto di vista registico,
> un'opera d'arte. Che tu possa pensarla diversamente, è lecito, ma
> volersene andare con la nausea mi sembra un insulto.
Non chiederò scusa. Anzi, aspetterei delle scuse per quel, diciamo così,
film.
Ciao,
Paolo
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| Re: [OT] Che c' al cinema? C' il cinema? [messaggio #120827 è una risposta a message #120823] |
ven, 23 settembre 2011 11:48 |
Shapiro used clothes
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"Paolo Tramannoni" <ptram@despammed.com> ha scritto nel messaggio
news:1k81pia.1gtuf1b1jdsj40N%ptram@despammed.com...
> Non chiederò scusa. Anzi, aspetterei delle scuse per quel, diciamo così,
> film.
Peraltro (non discuto Carnage, che non ho ancora visto) il regista in
questione non è che sia nuovo a flessioni di qualità . Nella sua filmografia
si riscontra un livello medio oggettivamente piuttosto alto, quasi sempre
onorato; ma qualche film che non gli è riuscito al meglio c'è. Non sono mai
riuscito a mettere bene a fuoco Luna di fiele, per dire, e neppure la Nona
Porta (che è peggio, imho; anche se la fotografia è assai interessante, e la
prima parte si guarda con partecipazione...la visita alla vecchia,
antipaticissima esoterista parigina è piacevolmente sinistra, e la morte
della stessa un tocco di calcolato cattivo gusto alla Dario
Argento -calcolato da Polanski, non da Argento- che mi ha divertito
parecchio). Forse sarà la presenza della moglie, che anziché ispirarlo lo
distrae.
Però poi ci sono Il coltello nell'acqua, Le Locataire, Cul de sac,
Chinatown, Rosemary...
dR
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| Re: [OT] Che c' al cinema? C' il cinema? [messaggio #120875 è una risposta a message #120827] |
ven, 23 settembre 2011 12:17 |
ptram
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Shapiro used clothes <vittoriocol@tin.it> wrote:
> Nella sua filmografia
> si riscontra un livello medio oggettivamente piuttosto alto, quasi sempre
> onorato
Ha un lato artigianale formidabile. Lima molto, è elegante, spesso
calligrafico.
> Non sono mai
> riuscito a mettere bene a fuoco Luna di fiele, per dire, e neppure la Nona
> Porta
Avrei citato gli stessi film, tra quelli che potremmo anche dimenticare.
Ora abbiamo anche un terzo titolo (che dovremmo, più che potere,
dimenticare).
> Forse sarà la presenza della moglie, che anziché ispirarlo lo
> distrae.
Che fine ha fatto la Seigner? In Frantic mi piacque molto, ma mi sembra
che poi si sia persa.
> Però poi ci sono Il coltello nell'acqua, Le Locataire, Cul de sac,
> Chinatown, Rosemary...
Ma certo. Il cattivo film di un grande autore, però, irrita di più.
Succede anche con il Woody Allen più recente, che ha (ri)fatto un suo
vecchio capolavoro con Match Point, e poi si è rimesso a far passare il
tempo.
Ciao,
Paolo
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| Re: [OT] Che c' al cinema? C' il cinema? [messaggio #120877 è una risposta a message #120875] |
ven, 23 settembre 2011 12:30 |
Shapiro used clothes
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"Paolo Tramannoni" <ptram@despammed.com> ha scritto nel messaggio
news:1k81r6f.12go2v910azcw2N%ptram@despammed.com...
> Ha un lato artigianale formidabile. Lima molto, è elegante, spesso
> calligrafico.
Sì, concordo.
> Che fine ha fatto la Seigner? In Frantic mi piacque molto, ma mi sembra
> che poi si sia persa.
Fa la cantante rock, attualmente.
La filmografia ufficiale viaggia poco sopra i dieci titoli, dal 1988 a oggi.
Con registi mediamente buoni (i più accreditati, il marito e Mario
Monicelli).
Frantic è sotto molti aspetti un film assai decoroso, direi.
> Succede anche con il Woody Allen più recente, che ha (ri)fatto un suo
> vecchio capolavoro con Match Point, e poi si è rimesso a far passare il
> tempo.
Per me il rifacimento (di Annie Hall) è Anything Else. Il modo in cui è un
rifacimento è la cosa più interessante. Non ho capito a cosa si rifacesse,
di suo, in Match Point.
Sì, gli ultimi non sono davvero gran cosa. Anche se sono meglio di Vicky
Cristina Barcellona.
dR
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| Re: [OT] Che c' al cinema? C' il cinema? [messaggio #121389 è una risposta a message #121383] |
sab, 24 settembre 2011 13:00 |
Shapiro used clothes
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"Paolo Tramannoni" <ptram@despammed.com> ha scritto nel messaggio
news:1k83mga.hrk0cc1e19j3gN%ptram@despammed.com...
> Ho rivisto il vecchio film qualche anno fa (dovrei avere il DVD, devo
> tornarci su). Più che le differenze tematiche tra le due variazioni su
> Delitto e castigo, mi piace sottolineare quelle stilistiche. Match Point
> è modernamente crudele: le giustificazioni al delitto sono rapide e
> sparse, ineffabili; in Crimini e misfatti c'è ancora la necessità di
> ideare una solida filosofia del delitto. I gaglioffi di una volta non
> esistono più.
Tutto sottoscrivibile. Aggiungo che:
- i protagonisti appartengono a tipologie umane, sociali e generazionali
assai differenti;
-Judah non elabora una filosofia del delitto così solida, a mio avviso;
-CandM è un film corale, dal punto di vista narrativo, MP no. In entrambi
però al centro dell'intreccio c'è la fortuna. Nell'insieme, CandM è assai
ironico, di un ironia cattiva e senile. MP stranamente obiettivo e
distaccato, in questo senso.
Infine: il protagonista di MP uccide suo figlio. Fatto misteriosamente
occultato anche dalla sceneggiatura, che comunque sussiste. In MP ho
l'impressione ci sia un retaggio noir, abilmente dissimulato; non puoi avere
tutte e due le ragazze...
dR
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| Re: Che c' al cinema? C' il cinema? [messaggio #121974 è una risposta a message #120763] |
dom, 25 settembre 2011 16:20 |
Karl Rossmann
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On 23 Set, 00:18, pt...@despammed.com (Paolo Tramannoni) wrote:
> Ciao,
>
> Mi lagno qui, perch nei gruppi di cinema non mi capirebbero.
>
> Ieri sera non ce l'ho fatta pi dopo mesi lontano dal cinema (l'ultima
> volta avevo visto un brutto cartone animato) ho deciso di uscire ed
> andare alla grande citt del cinema alle porte di Ancona. Era giorno di
> sconti, rischiavo poco. Magari c'era la fila, come ricordavo capitasse
> ogni mercoled , e si poteva sperare di fare qualche conoscenza
> interessante. (Interessante, e del tipo morbido e profumato).
>
> Come anticipato dai periodici specializzati su internet, non c'era
> niente che potesse interessarmi. Il passaggio di tutte le sale del
> medio-Adriatico alla multinazionale UCI non aveva cambiato nulla nella
> miseria della programmazione. Ma contrariamente alle aspettative, non
> c'era nessuno davanti alla biglietteria. Una delle tre bigliettaie
> carina. Con la scusa di fare il biglietto riesco a scambiare una battuta
> (che, naturalmente, la lascia fredda).
>
> Scelgo il film di un noto regista apolide, messo in scena da quattro
> premi Oscar. Gi l'immagine della statuetta cieca mi dava pi di un
> sospetto. Confermato pienamente. Un quartetto di attori che recitano la
> parte dei bravi attori. Su un copione che gioca a fare il bel copione.
> Spudorata artificiosit , per giustificare la storia (gi raccontata
> mille volte) dello stagnino che si vergogna del mestiere suo e della
> moglie, della moglie acida, e dell'avvocato delle multinazionali
> spietato e sempre attaccato al telefono.
>
> Nausea. Esco dalla sala, lasciandomi dietro la ventina di spettatori
> ammucchiati gi gi , in fondo all'immensa sala. (Sembrava di sentire
> l'eco dei passi in una cattedrale vuota). Mi rifugio in bagno. Fuori, i
> ragazzi del servizio percorrono i corridoi sterminati con ramazze
> gigantesche e lenti carrelli da grande magazzino. Li seguo, e mi infilo
> in una sala a caso.
>
> Danno un film di fantascienza del genere catastrofico. Meglio cos .
> Spettacolo, angoscia, catarsi finale magari con qualche esplosione.
> Macch . Trama e svolgimento scontatissimi e lentissimi, ricalcati su un
> noiosissimo sceneggiato americano di quelli che su Arte devono dare per
> forza, dall'avvento di Sarko. I politici troppo prudenti e gli
> scienziati troppo scrupolosi nel far fronte ad un contagio. Tutto va
> male, la gente muore come mosche, ma sembra di assistere alla
> preparazione della cerimonia di apertura delle scuole medie.
>
> Via, via, di nuovo al bagno. Me ne vado? No, voglio un'altra
> possibilit . Provo un'altra sala. Un film prodotto da Steven Spielberg
> _deve_ essere spettacolare. Come no. Vedo subito due ragazzini
> preconfezionati, di quelli che si abbinano perfettamente con il cibo
> premasticato. Le ferite di lei sono elegantemente colorate, e lui ha
> tutti i ciuffi in ordine, probabilmente risistemati tra un ciack e
> l'altro. Discorrono di come i genitori di lei siano morti in qualche
> episodio catastrofico, e lo fanno con il tono di un diverbio a scuola.
>
> Infilo le scale, chiedo alla ragazza del popocorn (sistemata un po' come
> la Nike di Samotracia al Louvre) da dove posso uscire. Non c' uscita.
> Devo entrare in una sala, e prendere l'uscita di sicurezza. Lo faccio.
> Come al solito, la citt del cinema mi vomita sul retro, accanto ai
> cassonetti dell'immondizia. Dev'essere la superstrada deserta a causarmi
> quel senso di vuoto che mi accompagna fino a casa.
>
> Ma perch hanno ucciso il cinema? A vedere questi pastrocchi non va
> nessuno. La mitica sala 2 della piccola multisala di Recanati (il mio
> comune di residenza), un tempo sempre stipata, non d pi nulla di
> interessante (c' una legge, mi spiegavano, che impone determinati
> titoli per ricevere certi fondi). Il vecchio gestore delle multisala
> blockbusterose fallito, Blockbuster fallita. Eppure ci si ostina a
> voler imporre al mondo questi papponi.
>
> Grandi imprenditori. Si dedicassero alla TV, e lasciassero perdere, una
> buona volta, il cinema.
>
> Ciao,
> Paolo
Non ci sono più i cinema d'una volta, signora mia.
E non parliamo dei registi!
Quando a Voghera arrivava una nuova pellicola del Luchino, nel fumo
della sala del S.O.M.S., ci potevi trovare il Garavani, l'Emiliani,
addirittura Arbasino di ritorno a casa per il fine settimana...
K. R.
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| Re: [OT] Che c' al cinema? C' il cinema? [messaggio #122785 è una risposta a message #122748] |
mar, 27 settembre 2011 03:53 |
The Squash Delivery B
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Il 9/27/11 12:34 AM, Paolo Tramannoni ha scritto:
>> Bel film e divertentissimo
>
> C'è chi gode a veder soffrire il prossimo.
Non so sei stai fingendoti ingenuo o banale. Al cinema e a teatro si
gode spessissimo a veder soffrire il prossimo - o tu soffri vedendo
Harold Lloyd appeso alle lancelle dell'orologio, o il povero Don
Pasquale cornuto e mazziato? Questo film, poi, rientra a bel titolo nel
sottogenere boccacciano e onorato dal tempo della 'beffa all'idiota' (ai
quattro idioti). Te ne saresti accorto anche tu, se la tua sensibilitÃ
esacerbata e polemica non ti avesse condotto anzitempo nelle aventine
latrine del multiplex.
> E, visto che stiamo parlando di un regista che di crudeltà se ne
> intende, penso che anche in questo caso abbia raggiunto, in un certo
> senso, lo scopo.
Sì e no. Proprio nell'ultima inquadratura il mondo è salvato da un
delizioso criceto dorato.
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| Re: [OT] Che c' al cinema? C' il cinema? [messaggio #122810 è una risposta a message #122785] |
mar, 27 settembre 2011 10:59 |
ptram
Messaggi: 458
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The Squash Delivery Boy <deliverysquash@gmail.com> wrote:
> > C'è chi gode a veder soffrire il prossimo.
> Non so sei stai fingendoti ingenuo o banale. Al cinema e a teatro si
> gode spessissimo a veder soffrire il prossimo
Evito di guardare persino Biancaneve. La strega cattiva mi fa paura! E
quei poverini deformi, che pena... No, no, no, c'è cinema cattivissimo
che urta troppo la mia sensibilità ! Come in Svezia, proibisco al bambino
che è in me di assistere a tanta crudeltà .
(Pensa che a Parigi, luogo assai più selvaggio della civilissima Svezia,
mi hanno costretto a seguire un corso intitolato 'Storia, violenza,
teatro'; non mi sono più ripreso da quell'esperienza traumatica).
> o tu soffri vedendo
> Harold Lloyd appeso alle lancelle dell'orologio, o il povero Don
> Pasquale cornuto e mazziato?
Sinceramente, un po' sì. E, come Amélie Poulain, mi viene l'ansia quando
vedo qualcuno guidare senza guardare la strada. C'è uno studio
(americano, naturalmente) che in conclusione sconsiglia agli adolescenti
ansiosi di andare al cinema o al teatro (figurarsi usare i videogames),
perché il rischio di epilessia è fortissimo.
> Te ne saresti accorto anche tu, se la tua sensibilitÃ
> esacerbata e polemica
Calma: in questo caso ero semplicemente annoiato e molto urtato da una
recitazione finta e una serie di personaggi già visti mille volte
persino in TV. La crudeltà era solo quella nei confronti dello
spettatore.
> Sì e no. Proprio nell'ultima inquadratura il mondo è salvato da un
> delizioso criceto dorato.
Roditori! Io ho orrore dei roditori!
Ciao,
Paolo
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| Re: [OT] Che c' al cinema? C' il cinema? [messaggio #122948 è una risposta a message #120763] |
mar, 27 settembre 2011 19:49 |
ptram
Messaggi: 458
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Piccola postilla.
Ho acquistato una Web TV e lettore Blu-Ray. Così mi vedo i nuovi film di
Vimeo, che sono una miniera di cose belle (o comunque molto
interessanti, fatte con coscienza e amore per il mestiere). Prima o poi
mi faccio anche il videoproiettore. Magari si ricomincia, come da
piccoli, a ritrovarsi a casa degli amici per vedere i film in cassetta.
Naturalmente senza il tanfo di popcorn.
Cito il marchio del lettore, perché magari l'esperienza con gli altri
marchi è diversa: Sony. Scelta per una serie di ragioni, ma sicuramente
anche perché dà accesso al canale dei Berliner Philarmoniker (10 euro un
concerto live, con appendice di due giorni di accesso libero
all'archivio).
Insieme arriva anche il servizio di noleggio di film "bestseller". Ho
compulsato il catalogo. Mi sono venute le convulsioni. I film hanno
tutti titoli in una lingua che non conosco e non capisco, ma dalle
figure di copertina riesco ad immaginare che i film parlino di ragazzine
stupide che hanno una qualche storiella con un ragazzino idiota (o più
di uno contemporaneamente).
Il servizio ha un nome che è un gioco di parole ridicolo (Qriocity). I
film sono cose tipo Easy Girl, Roommate, Blue Crush, Megamind, Epic
Movie. (Ma vedo anche qualche titolo in italiano: 3Ciento, oppure Amici
Amanti e..., che non so se sia solo involontariamente un, ehm, omaggio a
De Sica).
Gli ultracorpi non sono solo al centro commerciale. Eccoli anche in
rete. E pensare che per accendere un computer, una volta, ci voleva
almeno un briciolo di cervello.
Ciao,
Paolo
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| Re: [OT] Che c' al cinema? C' il cinema? [messaggio #123045 è una risposta a message #122957] |
mar, 27 settembre 2011 23:42 |
ptram
Messaggi: 458
Registrato: novembre 2010 |
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Herr von Faninal <wargh@mail.nz> wrote:
> > Ho acquistato una Web TV e lettore Blu-Ray.
> cosa sono queste diavolerie?
GRAZIE! Ora che pensavo di essere obsoleto, tagliato fuori dalla
generazione Harry-Potter, mi fai scoprire 'ggiovane e agganciato ai
tempi moderni!
Il lettore Blu-Ray è una cosa facile: è come un lettore di DVD, ma più
bello. Ci si vedono i film in alta definizione, che per definizione sono
più belli di quelli in bassa definizione (che però non definiscono bassa
definizione, ma standard; anche se ormai la definizione standard non è
più quella standard, ma quella alta).
I dischi Blu-Ray costano un botto, e il grosso del catalogo è da
destinare al macero. A me, per esempio, comprare l'ultimo film di Ezio
Greggio a trenta euro non sembra una cosa troppo sensata. E allora i
costruttori hanno pensato di far leggere ai nuovi lettori anche i vecchi
DVD. Quindi, si compra un lettore costoso, ci si accorge che i dischi in
alta definizione sono troppo costosi, e si finisce per leggerci la
vecchia discoteca in bassa definizione. Cioè standard. Che sarebbe
quella più bassa.
Per consolare il povero cliente, a questi aggeggi pressoché inservibili
ormai si aggiunge anche un'interfaccia internet. In questo modo, il
lettore di dischi Blu-Ray diventa una Internet TV. Cioè un ricevitore
televisivo che riceve i canali non dall'antenna, ma da internet. Ce ne
sono anche senza lettore di dischi, costano meno ma li comprano gli
acquirenti più furbi (non io, quindi).
Sulla Internet TV non si vedono i canali che si ricevono dall'antenna.
Si vedono alcune cose che di solito si vedono con il computer. Per
esempio, YouTube; ma comodamente sdraiati sul divano, e su un monitor un
po' più morbido di quello del computer. Oltre alle cose per computer, ci
sono anche canali dedicati. Sony, per esempio, ha un archivio di
trasmissioni Rai e il suo canale di film a noleggio. E poi ci sono i
concerti dei Berliner:
http://www.digitalconcerthall.com/info/sony/
Questi dispositivi permettono anche di leggere film da dischi rigidi,
oppure da un computer collegato in rete. Con il collegamento internet
lento che ho a casa, probabilmente userò molto il disco esterno o la
rete domestica.
Io l'ho presa soprattutto per vedere i lavori "trasmessi" dalla più
innovativa tivvù su internet - Vimeo. Il mio lettore non lo legge ancora
come Internet TV, ma qualche programma si può scaricare su disco. Su
Vimeo c'è una sterminata produzione di cinema indipendente, spesso di
qualità straordinaria. Questo è forse il mio canale preferito:
http://vimeo.com/channels/01shortfilm
La distribuzione è più facile, non c'è più la selezione operata dalle
major, convinte che il gusto del pubblico coincida con il loro (e che
per questo sono riuscite a far chiudere le sale cinematografiche e i
negozi di dischi). La selezione è basato solo su due criteri: la qualitÃ
del video, la sua essenza creativa e non commerciale.
Tutto sommato, potrei cominciare a consolarmi.
Ciao,
Paolo
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| Re: [OT] Che c' al cinema? C' il cinema? [messaggio #123124 è una risposta a message #123045] |
mer, 28 settembre 2011 11:10 |
Herr von Faninal
Messaggi: 944
Registrato: luglio 2011 |
Senior Member |
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"Paolo Tramannoni" <ptram@despammed.com> ha scritto nel messaggio
news:1k8a0mv.1jsg6gsijk5xcN%ptram@despammed.com...
> Herr von Faninal <wargh@mail.nz> wrote:
>
>> > Ho acquistato una Web TV e lettore Blu-Ray.
>> cosa sono queste diavolerie?
>
> GRAZIE! Ora che pensavo di essere obsoleto, tagliato fuori dalla
> generazione Harry-Potter, mi fai scoprire 'ggiovane e agganciato ai
> tempi moderni!
guarda, non cantar vittoria, perché con me qualsiasi cosa è all'avanguardia.
Odio tutta l'aggeggeria di video, lettori laser astronomici, telefonini che
fanno anche il caffé e similia.
>
> Il lettore Blu-Ray è una cosa facile: è come un lettore di DVD, ma più
> bello. Ci si vedono i film in alta definizione, che per definizione sono
> più belli di quelli in bassa definizione (che però non definiscono bassa
> definizione, ma standard; anche se ormai la definizione standard non è
> più quella standard, ma quella alta).
capirai.
Su uno schermo televisivo cosa vuoi vedere...ma è veramente utile?
>
> I dischi Blu-Ray costano un botto, e il grosso del catalogo è da
> destinare al macero.
ah ecco.
Ancora non avevo capito dove stava la truffa. Adesso ho capito :-)
> A me, per esempio, comprare l'ultimo film di Ezio
> Greggio a trenta euro non sembra una cosa troppo sensata. E allora i
> costruttori hanno pensato di far leggere ai nuovi lettori anche i vecchi
> DVD. Quindi, si compra un lettore costoso, ci si accorge che i dischi in
> alta definizione sono troppo costosi, e si finisce per leggerci la
> vecchia discoteca in bassa definizione. Cioè standard. Che sarebbe
> quella più bassa.
magnifico. Un bel risultato :-)
>
> Per consolare il povero cliente, a questi aggeggi pressoché inservibili
> ormai si aggiunge anche un'interfaccia internet. In questo modo, il
> lettore di dischi Blu-Ray diventa una Internet TV. Cioè un ricevitore
> televisivo che riceve i canali non dall'antenna, ma da internet. Ce ne
> sono anche senza lettore di dischi, costano meno ma li comprano gli
> acquirenti più furbi (non io, quindi).
>
> Sulla Internet TV non si vedono i canali che si ricevono dall'antenna.
> Si vedono alcune cose che di solito si vedono con il computer. Per
> esempio, YouTube; ma comodamente sdraiati sul divano, e su un monitor un
> po' più morbido di quello del computer. Oltre alle cose per computer, ci
> sono anche canali dedicati. Sony, per esempio, ha un archivio di
> trasmissioni Rai e il suo canale di film a noleggio. E poi ci sono i
> concerti dei Berliner:
>
> http://www.digitalconcerthall.com/info/sony/
>
> Questi dispositivi permettono anche di leggere film da dischi rigidi,
> oppure da un computer collegato in rete. Con il collegamento internet
> lento che ho a casa, probabilmente userò molto il disco esterno o la
> rete domestica.
ah, beh, questo è un aspetto molto più interessante, in effetti.
>
> Io l'ho presa soprattutto per vedere i lavori "trasmessi" dalla più
> innovativa tivvù su internet - Vimeo.
Vimeo...andrò a guardare.
Anche se, devo dirti, guardare non è il mio forte.
>Il mio lettore non lo legge ancora
> come Internet TV, ma qualche programma si può scaricare su disco. Su
> Vimeo c'è una sterminata produzione di cinema indipendente, spesso di
> qualità straordinaria. Questo è forse il mio canale preferito:
>
> http://vimeo.com/channels/01shortfilm
>
> La distribuzione è più facile, non c'è più la selezione operata dalle
> major, convinte che il gusto del pubblico coincida con il loro (e che
> per questo sono riuscite a far chiudere le sale cinematografiche e i
> negozi di dischi). La selezione è basato solo su due criteri: la qualità
> del video, la sua essenza creativa e non commerciale.
>
> Tutto sommato, potrei cominciare a consolarmi.
detto così, sembra in effetti una gran figata :-)
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| Re: [OT] Che c' al cinema? C' il cinema? [messaggio #123127 è una risposta a message #123124] |
mer, 28 settembre 2011 11:42 |
ptram
Messaggi: 458
Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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Herr von Faninal <wargh@mail.nz> wrote:
> > Il lettore Blu-Ray è una cosa facile: è come un lettore di DVD, ma più
> > bello. Ci si vedono i film in alta definizione
> capirai.
> Su uno schermo televisivo cosa vuoi vedere...ma è veramente utile?
Sono ostinatamente legato al mio tritubo in definizione standard, che
con i film in DVD e quelli trasmessi da Arte mi regala immagini molto
belle. Quindi no, a me non servirebbe. Ma mi preparo per un proiettore
ad alta definizione, su schermo da due metri e mezzo di larghezza. In
quel caso dovrebbe servire.
Per il resto del mondo: sembra che l'alta definizione si acquisti
soprattutto per vedere le partite su maxi-schermo. Non è una questione
di qualità , quanto di quantità .
> Vimeo...andrò a guardare.
> Anche se, devo dirti, guardare non è il mio forte.
Io ho sempre fatto convivere gusto per l'ascolto, la lettura e la
visione. (Il teatro è semplicemente visione, o devo aggiungere una
quarta categoria? Spero di aver presto modo di lavorare su questo tema).
Nell'ambito della visione ho raramente ascritto la televisione, che non
mi dà alcun piacere. Forse perché non offre quell'aspetto immersivo di
cui posso godere in teatro (o al cinema, forse giustamente confuso nei
termini in America).
Ma ultimamente, con la scomparsa del cinema, si sono moltiplicate le
occasioni di avvicinamento alla televisione. Il nostro rimarrà sempre un
rapporto di stima, ma certo non di amore.
Ciao,
Paolo
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| Re: [OT] Che c' al cinema? C' il cinema? [messaggio #142626 è una risposta a message #120763] |
dom, 27 novembre 2011 18:12 |
ptram
Messaggi: 458
Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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Ieri sono riuscito a vedere, finalmente, il Faust di Sokurov.
Incidentalmente, ora posso dire una volta di più che L'Espresso ha la
curiosa capacità di assoldare i critici cinematografici più cretini, ma
evidentemente la pratica è richiesta dalla necessità di porsi al livello
del tipico spettatore di multisala.
La sala è l'Azzurro di Ancona, un ex cinema parrocchiale rimasto
pressoché l'unico, in regione (e oltre) a proporre una programmazione di
qualità . Non ci andavo da tempo, perché il livello delle attrezzature
era precipitato. Mi ha fatto piacere trovare, invece, una sala
abbastanza comoda, con un piccolo schermo e un proiettore di qualitÃ
accettabile. È una vera sala, e non un corridoio, e i bagni sono
pulitissimi.
Niente distributori di becchime fritto e acqua sporca zuccherata
all'ingresso, niente pubblicità di esplosioni americane prima dello
spettacolo. La gente è discreta, carina e veste bene. C'è una rarefatta
atmosfera di civiltà . La sala stessa si trova in un quartiere-bene, di
decorosi palazzi post-terremoto nella zona più costosa della città .
Niente lusso, ma tutto discreto e ben curato. Dopo lo spettacolo non si
esce in una discarica, ma tra vie pulite da cui si potrebbe occhieggiare
qualche scaglia di mare.
Del film non dico nulla, perché troppo ricco, troppo complesso, troppo
bello. Sokurov descrive il marciume lasciando entusiasti. I personaggi
sono esemplarmente cattivi o depravati, eroicamente perduti,
vigorosamente inutili - li amo tutti istintivamente, come ho amato il
suo viscido Stalin che concede il veleno ad un insopportabile, petulante
Lenin. Margherita è sempre circonfusa di luce, sempre pulita e profumata
di biancheria fresca, e ne sono innamorato innamorato. (All'uscita sono
sceso al Viale, alla ricerca di un gelato mi sono invece infilato in una
birreria, e ci ho trovato quella che poteva essere la cugina di Grete,
naturalmente in compagnia di un fidanzato).
C'è ancora speranza. Poca.
Ciao,
Paolo
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