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"Roma citt [messaggio #120150] mer, 21 settembre 2011 17:52 Messaggio successivo
sunbather  è attualmente disconnesso sunbather
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Simpatico film girato immediatamente a ridosso della cacciata dei tedeschi
dall’Italia occupata. Considerato il simbolo del neorealismo, “Roma città
aperta” è in realtà abilmente costruito lungo il discrimine tra film di
genere e film edificante, ed è lecito parlare di (neo)realismo
esclusivamente considerando determinati aspetti formali (“Ossessione” di
Visconti, 1943, per esempio, risponde senzÂ’altro meglio alla definizione
in questione, per quanto essa risulti arbitraria come tutte le
categorizzazioni). La trama è infatti debitrice del genere noir, e di
quello spionistico, e tutta la parte finale — che sottolinea, in maniera
eccessiva, il tema della fedeltà ad un ideale — rappresenta forse il primo
esempio, in ambito artistico, della futura santificazione dellÂ’esperienza
partigiana. Seppure non sia una grande pietra miliare sotto lÂ’aspetto
propriamente filmico, il suo valore simbolico è inestimabile e, se non
bastasse, è reso un capolavoro dalla sola presenza di una grandissima
interpretazione della Magnani.

1945, regia di Roberto Rossellini, soggetto di Sergio Amidei,
sceneggiatura di Amidei, Rossellini, Fellini, Celeste Nagarville, con Anna
Magnani e Aldo Fabrizi.

http://qohelet.blog.tiscali.it/2011/09/21/aprite-le-finestre -e-primavera/

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Re: "Roma citt [messaggio #120188 è una risposta a message #120150] mer, 21 settembre 2011 18:08 Messaggio precedenteMessaggio successivo
SydneyBlue120d  è attualmente disconnesso SydneyBlue120d
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Il 21/09/2011 17:52, sunbather ha scritto:
> 1945, regia di Roberto Rossellini, soggetto di Sergio Amidei,
> sceneggiatura di Amidei, Rossellini, Fellini, Celeste Nagarville, con Anna
> Magnani e Aldo Fabrizi.
> http://qohelet.blog.tiscali.it/2011/09/21/aprite-le-finestre -e-primavera/

E finalmente è disponibile anche in Blu-Ray http://goo.gl/FdKwJ

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XBOX/PSN Tag: SydneyBlue120d
Sony 4K: 4 volte la risoluzione IMAX al Nexus BS http://goo.gl/xzacN
Elenco Film 2K - 4K: http://goo.gl/n7H4z
Re: "Roma citt [messaggio #120189 è una risposta a message #120150] mer, 21 settembre 2011 18:10 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Tot  è attualmente disconnesso Tot
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> *** Simpatico ***

la realtà supera sempre la fantasia..! Se ne hai delle altre di chicche
così...!

>film girato immediatamente a ridosso della cacciata dei tedeschi
> dall'Italia occupata.

ma non si eranno ritirati militarmente... ?

T&P
Re: "Roma citt [messaggio #120259 è una risposta a message #120150] mer, 21 settembre 2011 22:29 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Jake Lamotta  è attualmente disconnesso Jake Lamotta
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"sunbather" <sunbather@virgilio.it> ha scritto nel messaggio
news:j5d0e2$gsi$1@news.newsland.it...
> Simpatico film girato immediatamente a ridosso della cacciata dei tedeschi
> dall'Italia occupata.

Incipit memorabile.

Considerato il simbolo del neorealismo, "Roma città
> aperta" è in realtà abilmente costruito lungo il discrimine tra film di
> genere e film edificante,

corroborante, come il vov

ed è lecito parlare di (neo)realismo
> esclusivamente considerando determinati aspetti formali ("Ossessione" di
> Visconti, 1943, per esempio, risponde senz'altro meglio alla definizione
> in questione, per quanto essa risulti arbitraria come tutte le
> categorizzazioni). La trama è infatti debitrice del genere noir, e di
> quello spionistico, e tutta la parte finale - che sottolinea, in maniera
> eccessiva, il tema della fedeltà ad un ideale -

Praticamente stai dicendo che se non fosse stato per questa faccenda
dell'ideale sarebbe stato tutto sommato un discreto noir.

rappresenta forse il primo
> esempio, in ambito artistico, della futura santificazione dell'esperienza
> partigiana.

Sì, la solita egemonia culturale dei sinistri, magari.
Re: &quot;Roma citt [messaggio #120263 è una risposta a message #120259] mer, 21 settembre 2011 23:22 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Jake Lamotta" <raging.bull@tiscali.it> ha scritto nel messaggio
news:j5dhg8$1n8$1@dont-email.me...

> Praticamente stai dicendo che se non fosse stato per questa faccenda
> dell'ideale sarebbe stato tutto sommato un discreto noir.

Questa questioncella pone anche un interessante interrogativo. Se Rossellini
si è abbeverato alla fonte del cinema di genere, doveva trattarsi del noir
francese; non credo avesse visto granché della produzione di genere
hollywoodiana degli anni '30. Ma forse mi sbaglio io, dovrei fare un
ripassino in campo storico (è che il Brunetta proprio non riesco a
digerirlo).
Poi ci sarebbe il particolare che del noir, anche francese, stilisticamente
ci vedo poco in Roma città aperta. Boh. Darò troppa importanza alla forma.

dR
Re: &quot;Roma citt [messaggio #120266 è una risposta a message #120263] mer, 21 settembre 2011 23:57 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Shapiro used clothes" <vittoriocol@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:4e7a558b$0$44206$4fafbaef@reader1.news.tin.it...
>
> "Jake Lamotta" <raging.bull@tiscali.it> ha scritto nel messaggio
> news:j5dhg8$1n8$1@dont-email.me...
>
>> Praticamente stai dicendo che se non fosse stato per questa faccenda
>> dell'ideale sarebbe stato tutto sommato un discreto noir.
>
> Questa questioncella pone anche un interessante interrogativo. Se
> Rossellini si è abbeverato alla fonte del cinema di genere, doveva
> trattarsi del noir francese; non credo avesse visto granché della
> produzione di genere hollywoodiana degli anni '30. Ma forse mi sbaglio io,
> dovrei fare un ripassino in campo storico (è che il Brunetta proprio non
> riesco a digerirlo).
> Poi ci sarebbe il particolare che del noir, anche francese,
> stilisticamente ci vedo poco in Roma città aperta. Boh. Darò troppa
> importanza alla forma.

D'accordo con te, volevo solo sottolineare l'assurdità di una affermazione
di quel tipo. Non credo che Rossellini avesse in mente un film alla Hawks,
se pure l'avesse visto.
Vedere in "Roma città aperta" un film noir/spionistico è quasi come vedere
nell'avventura di antonioni un film vacanziero alla vanzina... Prospettiva
da una parte un tantino astorica, dall'altra semplicemente fuorviante.
Re: &quot;Roma citt [messaggio #120422 è una risposta a message #120266] gio, 22 settembre 2011 00:39 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Jake Lamotta" <raging.bull@tiscali.it> ha scritto nel messaggio
news:j5dml4$68f$1@dont-email.me...

> D'accordo con te, volevo solo sottolineare l'assurdità di una affermazione
> di quel tipo. Non credo che Rossellini avesse in mente un film alla
> Hawks, se pure l'avesse visto.

No, ho capito.
Nel frattempo mi è venuto qualche dubbio, su quel che ho affermato io. Lo
studio del cinema e della cultura cinematografica nel periodo fascista è
tutt'altro che semplice, e su "Cinema" e "Bianco e nero" era possibile
trovare articoli sulle cinematografie straniere; ci lavorava gente come
Francesco Pasinetti e Luigi Chiarini, e nel medesimo ambiente si sono
formati molti registi che poi hanno partecipato alla fase neorealista come
Fellini e lo stesso Rossellini (che peraltro di trilogie sulla guerra ne ha
fatte due, una antifascista e l'altra...diciamo di segno diverso, su
ordinazione; del resto in qualche modo doveva pure iniziare, sarebbe sciocco
rimproverarglielo, imho; allora la filmografia di Blasetti la buttiamo
tutta?*). Io forse ho inconsciamente esteso al cinema un discorso che vale
soprattutto per la letteratura, e non per tutto il periodo in questione; mi
è venuto spontaneo pensare che non fosse il prodotto americano quello che
cercavano di importare per primo, vista l'attenzione e il sostegno del
regime alle componenti ideologico propagandistiche e al prodotto nazionale.
Forse Sunbather cercava di dire che il linguaggio di Roma città aperta non è
propriamente quella neorealista nell'accezione di un Bazin. Non per caso
tutti citano sempre Paisà, a questo proposito.
Certo il noir in senso proprio, quello americano intendo, non vedo bene cosa
c'entri.

dR

*Odd-o, i film con Osvaldo Valenti sarei tentato. Anche se in un paio c'è
pure Gino Cervi...
Re: &quot;Roma citt [messaggio #120424 è una risposta a message #120422] gio, 22 settembre 2011 00:41 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Shapiro used clothes" <vittoriocol@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:4e7a6790$0$44206$4fafbaef@reader1.news.tin.it...

> No, ho capito.
> Nel frattempo mi è venuto qualche dubbio

Ho trovato.
Il primo link della lista (è una dispensa, o parte di essa, in Word)

http://www.google.it/#sclient=psy&hl=it&source=hp&am p;q=cinema+americano+fascimo&pbx=1&oq=cinema+america no+fascimo&aq=f&aqi=&aql=&gs_sm=e&gs_upl =1541l6313l0l6758l24l19l0l3l3l0l312l3687l0.6.9.1l16l0&ba v=on.2,or.r_gc.r_pw.&fp=7c91dba8dbd37660&biw=1280&am p;bih=718

dR
Re: &quot;Roma citt [messaggio #120425 è una risposta a message #120424] gio, 22 settembre 2011 00:42 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Shapiro used clothes" <vittoriocol@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:4e7a6813$0$44209$4fafbaef@reader1.news.tin.it...

> Ho trovato.

Ma sono un imbranato.
Meglio così (proviamo):

www.unipg.it/~scipol/tutor/uploads/cinema_italiano.doc
Re: &quot;Roma citt [messaggio #120443 è una risposta a message #120150] gio, 22 settembre 2011 08:42 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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sunbather <sunbather@virgilio.it> wrote:

> Simpatico film

Plonk.

--
Giocare col mondo, facendolo a pezzi...
Bambini che il sole, ha ridotto gia'... vecchi.
Re: &quot;Roma citt [messaggio #120459 è una risposta a message #120189] gio, 22 settembre 2011 09:24 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Totò & Peppino ha scritto:
> ma non si eranno ritirati militarmente... ?

Chennesò, non sono mica uno storico.

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Re: &quot;Roma citt [messaggio #120460 è una risposta a message #120259] gio, 22 settembre 2011 09:37 Messaggio precedenteMessaggio successivo
sunbather  è attualmente disconnesso sunbather
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Jake Lamotta ha scritto:
> Praticamente stai dicendo che se non fosse stato per questa faccenda
> dell'ideale sarebbe stato tutto sommato un discreto noir.

Quello che volevo dire è che in un vero film neorealistico (qualunque cosa
voglia dire), la trama o in generale l'elaborazione del tema non
dovrebbero prevalere sull'idea generale che abbiamo del film. Prendiamo
"Umberto D.": se non fosse così eccessivamente patetico, sarebbe sì lui da
prendere come modello dell'intero periodo neorealista (e non "Roma città
aperta"). Il plot non è così costruito ad hoc, ma la storia è costruita
come soprattutto come giustapposizione di momenti (tra i quali il più
riuscito è quello della ragazza in cucina che sbuccia patate, o qualcosa
del genere, guardacaso, nel quale non si racconta niente ma si limita
esclusivamente ad illustrare un momento di vita). Vedo una
contrapposizione, appunto, tra la vita reale (la cui rappresentazione
dovrebbe essere stato lo scopo primo del neorealismo) ed una storia forse
troppo meccanicamente costruita (come quella di "Roma..."): la vita è
infatti una successione di momenti casuali, solo parzialmente rispondenti
ad un filo logico, ed un film neorealista dovrebbe (avrebbe dovuto)
soprattutto puntare sull'elemento della casualità (la morte rapida della
Magnani contrapposta alla "pornografia" della tortura del fiancheggiatore
dei partigiani, ma chi se la sente di criticare un film come questo?).

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Re: &quot;Roma citt [messaggio #120461 è una risposta a message #120460] gio, 22 settembre 2011 09:56 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"sunbather" <sunbather@virgilio.it> ha scritto nel messaggio
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> Jake Lamotta ha scritto:
>> Praticamente stai dicendo che se non fosse stato per questa faccenda
>> dell'ideale sarebbe stato tutto sommato un discreto noir.
>
> Quello che volevo dire è che in un vero film neorealistico (qualunque cosa
> voglia dire), la trama o in generale l'elaborazione del tema non
> dovrebbero prevalere sull'idea generale che abbiamo del film.

E' che bisognerebbe mettersi d'accordo su cosa NON è un vero film
neorealistico... Il neorealismo è stato individuato praticamente a
posteriori, come una comunità di intenti propria di un gruppo di
intellettuali, o meglio di opere... Il comune denominatore è proprio quella
tensione morale che emerge nel modo in cui l'opera si confronta con la
realtà. Ci sono poi elementi formali di rottura con il pomposo cinema
precedente, la povertà di mezzi (la pellicola scaduta con cui Rossellini
girò), gli attori non professionisti...

Non è che quindi più trama - meno (neo)realismo. Il sentiero dei nidi di
ragno è un romanzo neorealista: è un romanzo d'azione, non descrittivo.
Re: &quot;Roma citt [messaggio #120462 è una risposta a message #120150] gio, 22 settembre 2011 10:20 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 21 Set, 17:52, sunbat...@virgilio.it (sunbather) wrote:
> Simpatico film

OK, vediamo chi riesce a fare di meglio. Comincio io con:
"Divertente film" oppure "Brillante film"

Ma mi sa che vince ancora "simpatico"

Michele
Re: &quot;Roma citt [messaggio #120467 è una risposta a message #120150] gio, 22 settembre 2011 12:00 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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sunbather ha scritto:

> Simpatico film

Sono davvero curioso: quali condizioni ambientali e psicofisiche hanno
fatto sì che tu scegliessi un aggettivo del genere applicato ad un film
come Roma città aperta? E' la prima parola che ti è venuta in mente, hai
lanciato un dado su un elenco, hai un generatore automatico di incipit
o... cosa?
E' SIMPATICO Roma città aperta? Mah...

Fab

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Re: &quot;Roma citt [messaggio #120507 è una risposta a message #120460] gio, 22 settembre 2011 12:14 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"sunbather" <sunbather@virgilio.it> ha scritto nel messaggio
news:j5enr2$u5l$1@news.newsland.it...

> "Umberto D.": se non fosse così eccessivamente patetico, sarebbe sì lui da
> prendere come modello dell'intero periodo neorealista (e non "Roma città
> aperta"). Il plot non è così costruito ad hoc, ma la storia è costruita
> come soprattutto come giustapposizione di momenti (tra i quali il più
> riuscito è quello della ragazza in cucina che sbuccia patate, o qualcosa
> del genere, guardacaso, nel quale non si racconta niente ma si limita
> esclusivamente ad illustrare un momento di vita).

A dire il vero, è abbastanza un luogo comune, non me ne volere, che Roma
città aperta sia il prototipo del neorealismo. Com'è un luogo comune che il
neorealismo sia una fase che nasce dalla rottura, totale o prevalente con
tutto il cinema precedente; il quale non è semplicemente cinema "dei
telefoni bianchi" o dei drammoni storici alla Blasetti (che poi faceva di
tutto, come ha continuato a fare dopo), così come il cinema del primo
dopoguerra non è tutto neorealista; ad esempio, Riso amaro con la sua
componente proletaria e contadina non salta fuori per caso, non è qualcosa
di mai visto prima. Ha ragione chi ti ha risposto che le etichette si sono
applicate solo a posteriori, cosa che peraltro immaginavi da solo, mi pare.
Anche quando sono etichette pregevoli, pensate da Bazin.
In Roma città aperta il découpage, per esempio, è abbastanza tradizionale,
non è certo quello di Ladri di biciclette o di Paisà. Per dirne una. E sul
fatto che Umberto D sia una giustapposizione di momenti unificati dal
protagonista, un po' come le Novelle a infilzamento di Skovskij se ti ho
capito, avrei i miei dubbi. Umberto D è in balia di forze più grandi di lui,
le cose "gli capitano" e basta? Sì, ma anche i personaggi di Rossellini non
è che abbiano tutta questa libertà di scelta. La differenza sta nel fatto
che in Roma città aperta la vicenda degli individui finisce per essere
esemplare di una tragedia storica, fino alla fine; il particolare si fa
universale. In Umberto D, no: resta la storia di un poveretto qualunque, e
l'unica vittoria morale coincide con la sopravvivenza biologica. A me non
pare un fattore di debolezza, o un momento di patetismo esasperato: è anzi
un particolare di grande umanità, in cui de Sica dà la mano a Chaplin. Se
non fosse che Chaplin con la Godard almeno sembrano avere un qualche futuro,
mentre quella di Umberto con il suo cane è proprio una sopravvivenza
minimale. La forza di Umberto D sta (imho) nel costringerci a guardare con
attenzione questo signore qualunque, privo di qualsiasi esemplarità, nel
tenerlo a fuoco semplicemente perché è un essere umano, senza preoccuparci
del patetismo. Senza per forza racchiudere la sua vicenda in una cifra
definitiva.
Ci sono delle riflessioni assai utili sul neorealismo e altri argomenti in
un libro appena ripubblicato di Antonio Costa, per Bompiani, collana
strumenti.

Resta poi da vedere cosa c'entri la riflessione che fai ora con una
struttura da noir, che è un genere organizzato meticolosamente, in cui ogni
aspetto è semantizzato.

dR
Re: &quot;Roma citt [messaggio #120510 è una risposta a message #120507] gio, 22 settembre 2011 13:03 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 22 Set, 12:14, "Shapiro used clothes" <vittorio...@tin.it> wrote:
> "sunbather" <sunbat...@virgilio.it> ha scritto nel messaggionews:j5enr2$u5l$1@news.newsland.it...
>
> universale. In Umberto D, no: resta la storia di un poveretto qualunque, e
> l'unica vittoria morale coincide con la sopravvivenza biologica. A me non
> pare un fattore di debolezza, o un momento di patetismo esasperato: anzi
> un particolare di grande umanit , in cui de Sica d la mano a Chaplin. Se

Bella questa, anzi simpatica;-)
A questo proposito (forse l'ho già scritto), qualche anno fa in
un'intervista televisiva Christian De Sica raccontò di quando suo
padre, negli anni 50, durante un lungo soggiorno a hollywood, dove
avrebbe dovuto girare qualcosa (ma alla fine non fece niente), una
sera organizzò una proiezione privata di Umberto D., dove
parteciparono quasi tutti i cineasti e divi americani più famosi.
Al termine della proiezione, il pubblico restò abbastanza freddino,
solo una persona si avvicinò a Vittorio De Sica, con le lacrime agli
occhi per la commozione, congratulandosi per il capolavoro a cui aveva
appena assistito: era Charlie Chaplin.

Michele
Re: &quot;Roma citt [messaggio #120511 è una risposta a message #120507] gio, 22 settembre 2011 13:32 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Shapiro used clothes" <vittoriocol@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:4e7b0a76$0$15671$4fafbaef@reader2.news.tin.it...
In Umberto D, no: resta la storia di un poveretto qualunque, e
> l'unica vittoria morale coincide con la sopravvivenza biologica. A me non
> pare un fattore di debolezza, o un momento di patetismo esasperato:

Credo in questa assenza di uno sviluppo di trama e personaggi ci vedesse un
adesione a un realismo - maggiore che in un Roma città aperta, che invece
svolge un intreccio drammatico vero e proprio.
Re: &quot;Roma citt [messaggio #120645 è una risposta a message #120467] gio, 22 settembre 2011 20:27 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Mordred" ha scritto
> Sono davvero curioso: quali condizioni ambientali e psicofisiche hanno
> fatto sì che tu scegliessi un aggettivo del genere

Suvvia, è un modo per affrontare i mostri sacri senza troppa riverenza.
Re: &quot;Roma citt [messaggio #120838 è una risposta a message #120645] ven, 23 settembre 2011 11:40 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"sunbather" <sunbather@virgilio.it> ha scritto nel messaggio
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> Suvvia, è un modo per affrontare i mostri sacri senza troppa riverenza.

Intento che di per sé sarebbe lecito, devo dire.

dR
Re: &quot;Roma citt [messaggio #120936 è una risposta a message #120422] ven, 23 settembre 2011 17:35 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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>Lo studio del cinema e della cultura cinematografica nel periodo fascista è
>tutt'altro che semplice

e da rivedere completamente. La definizione "fascista" vuol dire
industrialmente italiano, non di propaganda. Il cinema sovietico pre bellico
e parte di quello americano anni '50 furono cinematografie di propaganda,
quello fascista si deve intendere solo italiano nel senso più lato. Ne fu
fatto uno solo, e neanche troppo stucchevole.
La definizione "fascista" è una categorizzazione strumentalmente politica e
culturale del dopoguerra italiano, come "fascista fu il futurismo", mai
movimento più lontano dalla "reazione borghese" come fu definito il F.

Che disastro culturale è stata l'Italia culturale di sinistra. Alla luce del
niente culturale di oggi ce ne accorgiamo di più. La Cultura ha bisogno di
strutture economiche ed organizzative di un Paese al suo meglio, non al suo
peggio.

T&P
Re: &quot;Roma citt [messaggio #121007 è una risposta a message #120936] ven, 23 settembre 2011 19:39 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Totò & Peppino" <chellm@alice.it> ha scritto nel messaggio
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> La definizione "fascista" è una categorizzazione strumentalmente politica
> e culturale del dopoguerra italiano, come "fascista fu il futurismo", mai
> movimento più lontano dalla "reazione borghese" come fu definito il F.

Non è che però rivalutandolo il futurismo diventi altro da quello che era,
cioè borghese, nonchè (proto)fascista. Poi sul fatto che abbia avuto esiti
artistici anche molto interessanti è un altro discorso.
Re: &quot;Roma citt [messaggio #121008 è una risposta a message #120936] ven, 23 settembre 2011 19:39 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Totò & Peppino wrote:

> La definizione "fascista" è una categorizzazione strumentalmente
> politica e culturale del dopoguerra italiano, come "fascista fu il
> futurismo", mai movimento più lontano dalla "reazione borghese" come
> fu definito il F.

che peraltro è una dinamica neanche troppo infrequente nella storia dei
movimenti artistici, opere dal contenuto progressista, ma inesorabilmente
conservatrici se non reazionarie nei modi espressivi, e opere specchio
dell'individualismo borghese che però osano le sperimentazioni più ardite...

> Che disastro culturale è stata l'Italia culturale di sinistra. Alla
> luce del niente culturale di oggi ce ne accorgiamo di più.

gretta, miope e profondamente reazionaria, nonostante qualche spirito
indipendente (es. pasolini), visto con sospetto e tollerato a fatica...
Re: &quot;Roma citt [messaggio #121115 è una risposta a message #120936] ven, 23 settembre 2011 21:49 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Totò & Peppino" <chellm@alice.it> ha scritto nel messaggio
news:4e7ca754$0$15667$4fafbaef@reader2.news.tin.it...

> La definizione "fascista" vuol dire industrialmente italiano, non di
> propaganda.

Io direi non solo di propaganda. C'era anche quella. Magari proposta
abilmente.

>Il cinema sovietico pre bellico e parte di quello americano anni '50 furono
>cinematografie di propaganda, quello fascista si deve intendere solo
>italiano nel senso più lato.

Su questo poi non sono proprio d'accordo. A meno che non stiamo giocando a
carte truccate con due diverse definizioni di "propaganda".

> La definizione "fascista" è una categorizzazione strumentalmente politica
> e culturale del dopoguerra italiano,

Stai scherzando o che?

come "fascista fu il futurismo", mai
> movimento più lontano dalla "reazione borghese"

Anche sul piano della cultura politica il fascismo non fu monolitico. Ciò
non toglie che fosse liberticida, illiberale e che abbia semidistrutto
l'Italia.

> Che disastro culturale è stata l'Italia culturale di sinistra. Alla luce
> del niente culturale di oggi ce ne accorgiamo di più.

Il niente di oggi è di destra e di sinistra, a parer mio.

>La Cultura ha bisogno di strutture economiche ed organizzative di un Paese
>al suo meglio, non al suo peggio.

La Cultura ha bisogno di studio, di volontà e di libertà. Non credo nella
cultura di Stato.

dR
Re: &quot;Roma citt [messaggio #121116 è una risposta a message #121007] ven, 23 settembre 2011 21:55 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Jake Lamotta" <raging.bull@tiscali.it> ha scritto nel messaggio
news:j5ig9c$pf1$1@dont-email.me...

> Non è che però rivalutandolo il futurismo diventi altro da quello che era,

Quoto.

dR
Re: &quot;Roma citt [messaggio #121525 è una risposta a message #121115] sab, 24 settembre 2011 17:42 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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>> La definizione "fascista" vuol dire industrialmente italiano, non di
>> propaganda.
>
> Io direi non solo di propaganda. C'era anche quella. Magari proposta
> abilmente.

ovvio, sarebbe impossibile anche in Finlandia o in Guinea. La propaganda
richiesta uomini di cultura durante il periodo cosiddetto oggi fascista era
sorniona, direi elegante. Il fascismo come movimento politico sapeva che
l'Italia era un Paese civilissimo e di cultura antica, se fosse stato più
brutale e rozzo li avrebbe avuti contro... Fu un duello di fioretti fra
Cultura di importanza mondiale e un movimento politico che divenne solo dopo
Regime... Tu ricordi vero che Benito Mussolini stravinse le elezioni, un po'
come Bossi, ma era un "signor politico", arrivista e furbo... ?


>
>>Il cinema sovietico pre bellico e parte di quello americano anni '50
>>furono cinematografie di propaganda, quello fascista si deve intendere
>>solo italiano nel senso più lato.
>
> Su questo poi non sono proprio d'accordo. A meno che non stiamo giocando a
> carte truccate con due diverse definizioni di "propaganda".

Propaganda è l'atto di presentare idee e realtà con finalità di
partecipazione. E' altrettanto ovvio che la sottile linea fra propaganda e
indottrinamento è quasi sempre superata. Il cinema sovietico è sempre stato
di indottrinamento, quello americano spesso, quello "fascista" quasi mai...




>> La definizione "fascista" è una categorizzazione strumentalmente politica
>> e culturale del dopoguerra italiano,
>
> Stai scherzando o che?


no, perchè ? De Robertis, Blasetti, Gallone facevano inquadrature,
scrivevano, montavano, poi che il Fascismo movimento politico usasse qua e
là, si appoggiasse a queste realizzazioni, non vuol dire che i tre nomi
sopra prima leggessero i discorsi di Mussolini poi girassero... "Cinema
Fascista" è un sintagma inventato... neanche dalla sinistra, che allora
neanche esisteva, ma dall'ammiraglio Stone che disse:

Il cosiddetto cinema italiano e' stato inventato dai fascisti. Dunque, deve
essere soppresso. E devono essere soppressi anche gli strumenti che hanno
dato corpo a questa invenzione. Tutti, Cinecitta' compresa. Non c'e' mai
stata un'industria del cinema in Italia, non ci sono mai stati degli
industriali del cinema. Chi sono questi industriali? Degli speculatori,
degli avventurieri, ecco chi sono! Del resto l'Italia e' un paese agricolo,
che bisogno ha di un'industria del cinema?"

Ovvio che fu strumentale all'asservimento della nostra industria a quella di
Hollywood. 65 anni dopo i giochi sono fatti, e qualcunoi va a vedere Hugh
Grant e le avventure del giovane anglosassone e non sa niente dell'impiegato
milanese


> come "fascista fu il futurismo", mai
>> movimento più lontano dalla "reazione borghese"
>
> Anche sul piano della cultura politica il fascismo non fu monolitico. Ciò
> non toglie che fosse liberticida, illiberale e che abbia semidistrutto
> l'Italia.

quindi se non era monolitico era pluralistico... Liberticida ? per non aver
permesso il voto e le associazioni "anti italiane" ? Illiberale ? Lo è stato
l'Italia negli anni di piombo ? Lo è ora perchè neanche la chiediamo "la
libertà ? ". Le categorie morali cambiano con l'evoluzione o l'involuzione
di un Paese... Una donna di campagna del 1934 nel Sud aveva la convinzione
che lo stupratore aveva l'ergastolo o anche la fucilazione se si
aggiungevano atti deparvanti o fosse minorenne, oggi una donna che vota una
volta l'anno ha la libertà nel suo quartiere di periferia ? Studiare con
severità allora, oggi ce lo faranno pagare salatissimo, etc.

>
>> Che disastro culturale è stata l'Italia culturale di sinistra. Alla luce
>> del niente culturale di oggi ce ne accorgiamo di più.
>
> Il niente di oggi è di destra e di sinistra, a parer mio.

Sono d'accordo, la dx e la sx la fanno i diversi atteggiamenti culturali,
non essendoci più Cultura (facciamo una lista di 10 pittori o scultori o
poeti...!) non c'è più niente, sola una massa informe di consumatori di
autostrada, computer, piccoli lavori e malpagati. Quando avremo tutti 1.000
euro al mese vincerà l'economia degli acqusiti ad 1 euro, che guardacaso
vengono prodotti in una parte del mondo...



>
>>La Cultura ha bisogno di strutture economiche ed organizzative di un Paese
>>al suo meglio, non al suo peggio.
>
> La Cultura ha bisogno di studio, di volontà e di libertà. Non credo nella
> cultura di Stato.

quindi niente musei, scuole ed università, committenze nazionali, Rai,
etc..?!? Pensa a Giulio II e Michelangelo, pensa a Washington ed Hollywood,
a Parigi e la fotografia, etc. L'Arte necessita di metodo, applicazione,
denaro... Il talento viene poco dopo...

Ciao

T&P
Re: &quot;Roma citt [messaggio #121526 è una risposta a message #121008] sab, 24 settembre 2011 17:45 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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>> La definizione "fascista" è una categorizzazione strumentalmente
>> politica e culturale del dopoguerra italiano, come "fascista fu il
>> futurismo", mai movimento più lontano dalla "reazione borghese" come
>> fu definito il F.
>
> che peraltro è una dinamica neanche troppo infrequente nella storia dei
> movimenti artistici, opere dal contenuto progressista, ma inesorabilmente
> conservatrici se non reazionarie nei modi espressivi, e opere specchio
> dell'individualismo borghese che però osano le sperimentazioni più
> ardite...
>

Attenzione, Marinetti, Carrà, Boccioni, Depero si diachiaravano (e lo erano)
fascisti della prima ora, ex arditi della I Guerra Mondiale, etc.


>> Che disastro culturale è stata l'Italia culturale di sinistra. Alla
>> luce del niente culturale di oggi ce ne accorgiamo di più.
>
> gretta, miope e profondamente reazionaria, nonostante qualche spirito
> indipendente (es. pasolini), visto con sospetto e tollerato a fatica...

mai momento culturale è stato più asservito al potere, cioè al niente, pensa
a Carmelo Bene, Ferreri, etc.

T&P
Re: &quot;Roma citt [messaggio #121633 è una risposta a message #121007] sab, 24 settembre 2011 18:11 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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>> La definizione "fascista" è una categorizzazione strumentalmente politica
>> e culturale del dopoguerra italiano, come "fascista fu il futurismo", mai
>> movimento più lontano dalla "reazione borghese" come fu definito il F.
>
> Non è che però rivalutandolo il futurismo diventi altro da quello che era,
> cioè borghese, nonchè (proto)fascista. Poi sul fatto che abbia avuto
> esiti artistici anche molto interessanti è un altro discorso.

mi accorgo che non siamo nel 2011 ma nel 9011..! Tutte le categorizzazioni
che usiamo sono ormai saltate, almeno per me...
vediamo: allora movimento borghese voleva dire tranquillamente inserito
nella società e governativo. Certo il Futurismo, conoscendone i
protagonisti, non lo era, ex arditi, vizietti, serate vivaci... Oggi lo
valutiamo borghese perchè non era della frazione internazionale comunista,
che neanche esisteva fino al '22 ?
Fascismo, Futurismo, socialismo erano espressioni dell'Italia uscita
tragicamente e duramente dalla I guerra mondiale che dette forma ad
un'Italia prima agricola e silenziosa a quella che poi abbiamo conosciuto,
etc. Piaccia o non piaccia, l'ondata di nazionalismo scaturito alla fine
della I GM entusiasmò gli Italiani e li appagò della parziale vittoria ed
accordi punitivi di Parigi... Qualsiasi movimento politico che avesse
governato ed amministrato il paese avrebbe avuto i fasti ed i nefasti
avvenimenti che ebbe il F.

T&P
Re: &quot;Roma citt [messaggio #121634 è una risposta a message #121526] sab, 24 settembre 2011 18:20 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Totò & Peppino" <chellm@alice.it> ha scritto nel messaggio
news:4e7dfb2b$0$44211$4fafbaef@reader1.news.tin.it...
>>> La definizione "fascista" è una categorizzazione strumentalmente
>>> politica e culturale del dopoguerra italiano, come "fascista fu il
>>> futurismo", mai movimento più lontano dalla "reazione borghese" come
>>> fu definito il F.
>>
>> che peraltro è una dinamica neanche troppo infrequente nella storia dei
>> movimenti artistici, opere dal contenuto progressista, ma inesorabilmente
>> conservatrici se non reazionarie nei modi espressivi, e opere specchio
>> dell'individualismo borghese che però osano le sperimentazioni più
>> ardite...
>>
>
> Attenzione, Marinetti, Carrà, Boccioni, Depero si diachiaravano (e lo
> erano) fascisti della prima ora, ex arditi della I Guerra Mondiale, etc.
>
>
>>> Che disastro culturale è stata l'Italia culturale di sinistra. Alla
>>> luce del niente culturale di oggi ce ne accorgiamo di più.
>>
>> gretta, miope e profondamente reazionaria, nonostante qualche spirito
>> indipendente (es. pasolini), visto con sospetto e tollerato a fatica...
>
> mai momento culturale è stato più asservito al potere, cioè al niente,
> pensa a Carmelo Bene, Ferreri, etc.
>
> T&P
Re: &quot;Roma citt [messaggio #121635 è una risposta a message #121633] sab, 24 settembre 2011 19:50 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Totò & Peppino" <chellm@alice.it> ha scritto nel messaggio
news:4e7e0150$0$44197$4fafbaef@reader1.news.tin.it...
>>> La definizione "fascista" è una categorizzazione strumentalmente
>>> politica e culturale del dopoguerra italiano, come "fascista fu il
>>> futurismo", mai movimento più lontano dalla "reazione borghese" come fu
>>> definito il F.
>>
>> Non è che però rivalutandolo il futurismo diventi altro da quello che
>> era, cioè borghese, nonchè (proto)fascista. Poi sul fatto che abbia
>> avuto esiti artistici anche molto interessanti è un altro discorso.
>
> mi accorgo che non siamo nel 2011 ma nel 9011..! Tutte le categorizzazioni
> che usiamo sono ormai saltate, almeno per me...
> vediamo: allora movimento borghese voleva dire tranquillamente inserito
> nella società e governativo. Certo il Futurismo, conoscendone i
> protagonisti, non lo era, ex arditi, vizietti, serate vivaci... Oggi lo
> valutiamo borghese perchè non era della frazione internazionale comunista,
> che neanche esisteva fino al '22 ?

Ma stai scherzando? Borghese perchè era composto da esponenti della
borghesia, e non è che la borghesia esiste dal '22.


> Fascismo, Futurismo, socialismo erano espressioni dell'Italia uscita
> tragicamente e duramente dalla I guerra mondiale

Ma il futurismo è precedente. Il manifesto di Marinetti era del 1909.
E c'erano già certi germi tipo un certo nazionalismo, l'arditismo e l'amore
per la guerra igiene della terra.

Per questo parlavo di protofascismo, perchè anticipa certe tematiche poi dei
fascisti di san sepolcro di 10 anni dopo.


che dette forma ad
> un'Italia prima agricola e silenziosa a quella che poi abbiamo conosciuto,
> etc. Piaccia o non piaccia, l'ondata di nazionalismo scaturito alla fine
> della I GM entusiasmò gli Italiani e li appagò della parziale vittoria ed
> accordi punitivi di Parigi...

La vittoria mutilata. Insieme al biennio rosso fece la fortuna di Mussolini.

>Qualsiasi movimento politico che avesse governato ed amministrato il paese
>avrebbe avuto i fasti ed i nefasti avvenimenti che ebbe il F.

Permettimi di dissentire (anche se sembrerà superfluo ai più). Chiunque
avrebbe permesso queste cose? Dal delitto matteotti alle elezioni con un
unico partito (un plebiscito!), fino alle leggi razziali, all'asse roma
berlino e alla guerra peggiore che si sarebbe potuta combattere.
Re: &quot;Roma citt [messaggio #121637 è una risposta a message #121635] sab, 24 settembre 2011 20:28 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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> Certo il Futurismo, conoscendone i
>> protagonisti, non lo era, ex arditi, vizietti, serate vivaci... Oggi lo
>> valutiamo borghese perchè non era della frazione internazionale
>> comunista, che neanche esisteva fino al '22 ?
>
> Ma stai scherzando? Borghese perchè era composto da esponenti della
> borghesia, e non è che la borghesia esiste dal '22.

L'unico borghese per estrazione sociale era proprio marinetti, gli altri
avevano diverse estrazioni sociali, se questo può poi indirizzare unao
sviluppo artistico, una tematica...



>
>
>> Fascismo, Futurismo, socialismo erano espressioni dell'Italia uscita
>> tragicamente e duramente dalla I guerra mondiale
>
> Ma il futurismo è precedente. Il manifesto di Marinetti era del 1909.
> E c'erano già certi germi tipo un certo nazionalismo, l'arditismo e
> l'amore per la guerra igiene della terra.

ehm, non mi sfugge la nascita del Futurismo ben prima del movimento politico





> Per questo parlavo di protofascismo, perchè anticipa certe tematiche poi
> dei fascisti di san sepolcro di 10 anni dopo.

certo

>
>
> che dette forma ad
>> un'Italia prima agricola e silenziosa a quella che poi abbiamo
>> conosciuto, etc. Piaccia o non piaccia, l'ondata di nazionalismo
>> scaturito alla fine della I GM entusiasmò gli Italiani e li appagò della
>> parziale vittoria ed accordi punitivi di Parigi...
>
> La vittoria mutilata. Insieme al biennio rosso fece la fortuna di
> Mussolini.
>
>>Qualsiasi movimento politico che avesse governato ed amministrato il paese
>>avrebbe avuto i fasti ed i nefasti avvenimenti che ebbe il F.
>
> Permettimi di dissentire (anche se sembrerà superfluo ai più). Chiunque
> avrebbe permesso queste cose? Dal delitto matteotti alle elezioni con un
> unico partito (un plebiscito!), fino alle leggi razziali, all'asse roma
> berlino e alla guerra peggiore che si sarebbe potuta combattere.

Accetto il tuo dissenso che è solo "partitico" (nel senso dell'eventuale
appartenenza politica, non ho detto fazioso...)
Ma sapendo chi era Dumini, il trappolone a Benito glielo hanno fatto,
COMUNQUE non esime il capo di quel partito dalle responsabilità che si
assunse... Delitto politico... Matteotti, santino di una parte politica,
comunque una vittima... ma la vittima politica fa parte di qualsiasi potere,
dall'antica roma agli anni di piombo, dall'uccisione dei presidenti usa,
alle purghe asiatiche, etc.

Ciao
T&P
Re: &quot;Roma citt [messaggio #121691 è una risposta a message #121637] sab, 24 settembre 2011 21:22 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Totò & Peppino" <chellm@alice.it> ha scritto nel messaggio
news:4e7e2137$0$44209$4fafbaef@reader1.news.tin.it...
>> Certo il Futurismo, conoscendone i
>>> protagonisti, non lo era, ex arditi, vizietti, serate vivaci... Oggi lo
>>> valutiamo borghese perchè non era della frazione internazionale
>>> comunista, che neanche esisteva fino al '22 ?
>>
>> Ma stai scherzando? Borghese perchè era composto da esponenti della
>> borghesia, e non è che la borghesia esiste dal '22.
>
> L'unico borghese per estrazione sociale era proprio marinetti, gli altri
> avevano diverse estrazioni sociali, se questo può poi indirizzare unao
> sviluppo artistico, una tematica...

Era una avanguardia culturale, non stiamo a pretendere che fosse composto da
contado e masse operaie. Facevo solo notare che una borghesia e dei valori
borghesi in Italia esistevano da almeno un secolo.

>>> Fascismo, Futurismo, socialismo erano espressioni dell'Italia uscita
>>> tragicamente e duramente dalla I guerra mondiale
>>
>> Ma il futurismo è precedente. Il manifesto di Marinetti era del 1909.
>> E c'erano già certi germi tipo un certo nazionalismo, l'arditismo e
>> l'amore per la guerra igiene della terra.
>
> ehm, non mi sfugge la nascita del Futurismo ben prima del movimento
> politico

E ti sfugge sì, se dici che futurismo era espressione dell'italia uscita
dalla prima guerra.

>> Permettimi di dissentire (anche se sembrerà superfluo ai più). Chiunque
>> avrebbe permesso queste cose? Dal delitto matteotti alle elezioni con un
>> unico partito (un plebiscito!), fino alle leggi razziali, all'asse roma
>> berlino e alla guerra peggiore che si sarebbe potuta combattere.
>
> Accetto il tuo dissenso che è solo "partitico" (nel senso dell'eventuale
> appartenenza politica, non ho detto fazioso...)
> Ma sapendo chi era Dumini, il trappolone a Benito glielo hanno fatto,
> COMUNQUE non esime il capo di quel partito dalle responsabilità che si
> assunse... Delitto politico... Matteotti, santino di una parte politica,
> comunque una vittima... ma la vittima politica fa parte di qualsiasi
> potere, dall'antica roma agli anni di piombo, dall'uccisione dei
> presidenti usa, alle purghe asiatiche, etc.

Partitico? Storico direi. Se siamo ai trappoloni e al benaltrismo, non c'è
molto da discutere.
Re: &quot;Roma citt [messaggio #121699 è una risposta a message #121525] sab, 24 settembre 2011 23:20 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Totò & Peppino" <chellm@alice.it> ha scritto nel messaggio
news:4e7dfa65$0$44202$4fafbaef@reader1.news.tin.it...

Ho il fondato sospetto che tu sia solo un provocatore. Anche monotono; il
tuo gioco, fondato sull'equivoco semantico, è sempre lo stesso, ed è
abbastanza trito.
Sul piano politico non è davvero il caso di darti spago. Smentire sparate
gratuite è esercizio faticoso e inutile, meglio lasciarle risplendere in
tutta la loro vacuità.
Restando al cinema: il Fascismo, al massimo, ha inventato Cinecittà. Non ha
inventato il cinema italiano.
Mai sentiti nomi come Pastrone, Martoglio, Serena, Bragaglia, giusto per
fare i primi che mi vengono?
No, è evidente. E dire che basta il Brunetta (due volumi, Laterza, meno di
dieci euro ciascuno).

Cullati pure con la fiaba dell'imperialismo culturale e dell'arte di Stato,
della salvaguardia del prodotto nazionale* e via dicendo. Strano, le stesse
fesserie che si sentono nei e dai centri sociali.

dR
*Non ci sarebbero film, dal dopoguerra ad oggi, che parlano "dell'impiegato
italiano" (che grande argomento, mi viene da dire)? Devo fare una lista di
un migliaio di titoli? Frequenti solo il cinema parrocchiale, per caso?
Re: &quot;Roma citt [messaggio #121702 è una risposta a message #121526] sab, 24 settembre 2011 23:33 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Totò & Peppino" <chellm@alice.it> ha scritto nel messaggio
news:4e7dfb2b$0$44211$4fafbaef@reader1.news.tin.it...


> mai momento culturale è stato più asservito al potere, cioè al niente,
> pensa a Carmelo Bene, Ferreri, etc.

Dai che ho voglia di ridere. Spiegami un po' in che senso Ferreri e Bene
(strana coppia) fossero asserviti al potere. Sono proprio curioso.

dR
Re: &quot;Roma citt [messaggio #121704 è una risposta a message #120510] sab, 24 settembre 2011 23:37 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Once Upon a Time in IACine" <michele_libero@libero.it> ha scritto nel
messaggio
news:79043d5a-be70-4f6c-a666-8f92b4d6f386@h7g2000yqm.googlegroups.com...

>A questo proposito (forse l'ho già scritto)...

Non lo sapevo, grazie.

dR :-)
Re: &quot;Roma citt [messaggio #121711 è una risposta a message #120263] sab, 24 settembre 2011 23:53 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Shapiro used clothes" <vittoriocol@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:4e7a558b$0$44206$4fafbaef@reader1.news.tin.it...
>
> "Jake Lamotta" <raging.bull@tiscali.it> ha scritto nel messaggio
> news:j5dhg8$1n8$1@dont-email.me...
>
>> Praticamente stai dicendo che se non fosse stato per questa faccenda
>> dell'ideale sarebbe stato tutto sommato un discreto noir.
>
> Questa questioncella pone anche un interessante interrogativo. Se
> Rossellini si è abbeverato alla fonte del cinema di genere, doveva
> trattarsi del noir francese; non credo avesse visto granché della
> produzione di genere hollywoodiana degli anni '30. Ma forse mi sbaglio io,
> dovrei fare un ripassino in campo storico (è che il Brunetta proprio non
> riesco a digerirlo).
> Poi ci sarebbe il particolare che del noir, anche francese,
> stilisticamente ci vedo poco in Roma città aperta. Boh. Darò troppa
> importanza alla forma.
>
> dR

Roma un noir french style? Uhm...quoto abbestia.
Re: &quot;Roma citt [messaggio #121712 è una risposta a message #120467] sab, 24 settembre 2011 23:57 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Mordred" <mordred75NOFUCKINGSPAM@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:j5f0ea$q4v$1@news.newsland.it...
> sunbather ha scritto:
>
>> Simpatico film
>
> Sono davvero curioso: quali condizioni ambientali e psicofisiche hanno
> fatto sì che tu scegliessi un aggettivo del genere applicato ad un film
> come Roma città aperta? E' la prima parola che ti è venuta in mente, hai
> lanciato un dado su un elenco, hai un generatore automatico di incipit
> o... cosa?
> E' SIMPATICO Roma città aperta? Mah...
>
> Fab

Riporto dal defunto De Mauro:

TS filosof: in alcune correnti filosofiche del Rinascimento, l'oggetto di
una forza attrattiva di tipo vitale che lega fra loro gli esseri e li
influenza a vicenda.
Re: &quot;Roma citt [messaggio #121768 è una risposta a message #121699] dom, 25 settembre 2011 01:08 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Sandor Krasna  è attualmente disconnesso Sandor Krasna
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"Shapiro used clothes" <vittoriocol@tin.it> ha scritto:

> Ho il fondato sospetto che tu sia solo un provocatore.

Vitoz, giusto per la cronaca: stai parlando con un tizio che è riuscito a
dire, restando serio, che "la macchina da presa ad Hollywood l'ha cominciata
a muovere Hitchcock praticamente ieri", ha definito Casablanca "molto
sopravvalutato, più di sceneggiatura che regia" e ha elogiato come punto di
riferimento qualitativo Tanio Boccia. Tutto nello stesso thread.
Re: &quot;Roma citt [messaggio #121769 è una risposta a message #121768] dom, 25 settembre 2011 01:20 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Sandor Krasna" <acbgd@bfd.cfds> ha scritto nel messaggio
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> Vitoz, giusto per la cronaca: stai parlando con un tizio che è riuscito a
> dire, restando serio, che "la macchina da presa ad Hollywood l'ha
> cominciata a muovere Hitchcock praticamente ieri", ha definito Casablanca
> "molto sopravvalutato, più di sceneggiatura che regia" e ha elogiato come
> punto di riferimento qualitativo Tanio Boccia. Tutto nello stesso thread.

Grazie, non mi ero accorto.
Praticamente badarlo è fargli una grazia.
Eviteremo.

dR
Re: &quot;Roma citt [messaggio #121770 è una risposta a message #121526] dom, 25 settembre 2011 01:24 Messaggio precedenteMessaggio precedente
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"Totò & Peppino" <chellm@alice.it> ha scritto:

> Attenzione, Marinetti, Carrà, Boccioni, Depero si diachiaravano (e lo
> erano) fascisti della prima ora, ex arditi della I Guerra Mondiale, etc.

Boccioni è morto nel '16, imbecille.
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