Live Support My forum, my way! Il forum dei newsgroup: Classica » Un compositore europeo in America
My forum, my way! Il forum dei newsgroup
Fast Uncompromising Discussions.Newsgroup FUDforum will get your users talking.

Loading
Utenti      F.A.Q.    Registrati    Login    Home
Home » Musica » Classica » Un compositore europeo in America
Un compositore europeo in America [messaggio #12380] mar, 15 febbraio 2011 03:03 Messaggio successivo
ptram  è attualmente disconnesso ptram
Messaggi: 458
Registrato: novembre 2010
Senior Member
.... può capire perché Bartok si sia ammalato, Stravinsky si sia dato
all'alcool, e Schoenberg sia diventato religioso.

Diventare americani è altrettanto difficile che imparare a nutrirsi di
hamburger e salse (non so - immaginate il salmone cotto in modo da
renderlo secco e stoppaccioso, e per rimediare versarci sopra una salsa
di formaggio e uova).

La loro modernità è spigolosa: ragionano come se indossassero la
parrucca di Bach (non credo che abbiano mai digerito Beethoven), e
riescono a ridurre ogni innovazione ad un'invenzione a due voci (o ad
una canzone da barcaioli).

Incomprensione reciproca: la musica europea è "ridicoulous", perché
basata su processi, non cantabile, senza ritornello, e usa gli strumenti
in maniera indecente (per esempi, figuratevi che c'è tra di noi chi non
divide gli archi in un classico quintetto, o sposta i legni in posizioni
inconsuete!)

Su, su, mastichiamo con pazienza il fiele, magari addolcito da un po' di
sciroppo d'acero con uvetta passa.

Ciao,
Paolo
Re: Un compositore europeo in America [messaggio #12394 è una risposta a message #12380] mar, 15 febbraio 2011 09:05 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Andrea Vanacore  è attualmente disconnesso Andrea Vanacore
Messaggi: 1020
Registrato: novembre 2010
Senior Member
"Paolo Tramannoni" <ptram@despammed.com> ha scritto nel messaggio news:1jwp8ux.18pp5ab1p7xsmuN%ptram@despammed.com...


> (non so - immaginate il salmone cotto in modo da
> renderlo secco e stoppaccioso, e per rimediare versarci sopra una salsa
> di formaggio e uova).

Vado a vomitare.
Re: Un compositore europeo in America [messaggio #12416 è una risposta a message #12380] mar, 15 febbraio 2011 11:39 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Shapiro used clothes  è attualmente disconnesso Shapiro used clothes
Messaggi: 2794
Registrato: novembre 2010
Senior Member
"Paolo Tramannoni" <ptram@despammed.com> ha scritto nel messaggio
news:1jwp8ux.18pp5ab1p7xsmuN%ptram@despammed.com...

> renderlo secco e stoppaccioso

Ucciderli. Subito.

> divide gli archi in un classico quintetto, o sposta i legni in posizioni
> inconsuete!)

Eh...
Se ti consola, in campo letterario sanno essere altrettanto ottusi. Poche
volte mi è capitato di leggere cose altrettanto piattamente contenutistiche
(ci sono eccezioni, evidentemente, ma sono talenti conclamati, e per lo più
appartengono al passato). L'alternativa è l'innamoramento per Deridda.
Insomma, una via di mezzo...
Non vale per gli scrittori. Abbondano di buoni scrittori. I migliori stanno
quasi tutti fuori dei circuiti accademici.
Foster Wallace era un'eccezione.

dR
Re: Un compositore europeo in America [messaggio #12424 è una risposta a message #12380] mar, 15 febbraio 2011 13:05 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Manuel  è attualmente disconnesso Manuel
Messaggi: 57
Registrato: febbraio 2011
Member
On Mon, 14 Feb 2011 22:03:56 -0400, ptram@despammed.com (Paolo
Tramannoni) wrote:

>Incomprensione reciproca: la musica europea è "ridicoulous", perché
>basata su processi, non cantabile, senza ritornello, e usa gli strumenti
>in maniera indecente (per esempi, figuratevi che c'è tra di noi chi non
>divide gli archi in un classico quintetto, o sposta i legni in posizioni
>inconsuete!)
>
>Su, su, mastichiamo con pazienza il fiele, magari addolcito da un po' di
>sciroppo d'acero con uvetta passa.


Ma anche gli europei ogni tanto la fanno grossa... Tchaikovsky era
criticato perchè usava troppe idee musicali.

Io, da piccolo compositore qual sono, son stato considerato un
minimalista, e so benissimo l'importanza dell'idea musicale, ma
Tchaikovsky lo considero un genio e sommo maestro...

come criticarlo perchè produceva melodie all'infinito?

--
Listen to my Music Demos --> http://manuelmarino.com
Re: Un compositore europeo in America [messaggio #12430 è una risposta a message #12416] mar, 15 febbraio 2011 16:53 Messaggio precedenteMessaggio successivo
ptram  è attualmente disconnesso ptram
Messaggi: 458
Registrato: novembre 2010
Senior Member
Shapiro used clothes <vittoriocol@tin.it> wrote:

> > renderlo secco e stoppaccioso
> Ucciderli. Subito.

Ti direi che non posso perché mi nutrono. Ma forse dovrei farlo proprio
_perché_ mi nutrono...

> Se ti consola, in campo letterario sanno essere altrettanto ottusi.

Ah, sono iscritto anche al corso di scrittura creativa tenuto dalla
locale scrittrice in residenza. Grandi drammi familiari, sofferenze
stemperate dalla visione delle cascate del Niagara o altri luoghi
turistici (io ho a disposizione solo le Marmore: è chiaro che non posso
aspirare a certe vette - o, nel caso specifico, a certi precipizi). Che
posso dirti: sono sulla buona strada per diventare un autore di
Confidenze :-)

> L'alternativa è l'innamoramento per Deridda.

Sei formidabile. È proprio l'autore a cui il mio docente di composizione
ha dedicato un suo - molto mozartiano - pezzo per clarinetto e quartetto
d'archi. Devo studiare più a fondo il fenomeno, e inquietarmi per il
fatto che anch'io ho iniziato, lo scorso anno, ad interessarmi
seriamente a Deridda (e Foucault).

Ciao,
Paolo
Re: Un compositore europeo in America [messaggio #12431 è una risposta a message #12424] mar, 15 febbraio 2011 16:53 Messaggio precedenteMessaggio successivo
ptram  è attualmente disconnesso ptram
Messaggi: 458
Registrato: novembre 2010
Senior Member
Manuel <listen@to-my-music.com> wrote:

> Ma anche gli europei ogni tanto la fanno grossa... Tchaikovsky era
> criticato perchè usava troppe idee musicali.

Altra epoca. Quando Ciaikovski (evito di proposito di scriverne il nome
all'americana) componeva, la musica classica praticamente non esisteva
in America.

Ciao,
Paolo
Re: Un compositore europeo in America [messaggio #12434 è una risposta a message #12430] mar, 15 febbraio 2011 17:28 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Shapiro used clothes  è attualmente disconnesso Shapiro used clothes
Messaggi: 2794
Registrato: novembre 2010
Senior Member
"Paolo Tramannoni" <ptram@despammed.com> ha scritto nel messaggio
news:1jwqb15.fcyo87h8qzkeN%ptram@despammed.com...

> Ti direi che non posso perché mi nutrono. Ma forse dovrei farlo proprio
> _perché_ mi nutrono...

O per *come* ti nutrono. :-)
Se fanno quello che hai descritto al salmone (il salmone non si tocca) mi
ricordano un po' il paesotto di Twin Peacks. Devono essere capaci di tutto.
Attenzione. La predisposizione degli anglosassoni al gothic romance con
contorno di streghe di Blair e via dicendo non va sottovalutata.

> posso dirti: sono sulla buona strada per diventare un autore di
> Confidenze :-)

Magari è redditizio. :-)

> Sei formidabile. È proprio l'autore a cui il mio docente di composizione
> ha dedicato un suo - molto mozartiano - pezzo per clarinetto e quartetto
> d'archi. Devo studiare più a fondo il fenomeno, e inquietarmi per il
> fatto che anch'io ho iniziato, lo scorso anno, ad interessarmi
> seriamente a Deridda (e Foucault).

Io non sono un esperto. Ho sfogliato il libro sulla Grammatologia perché
citato in un vecchio libro di Galimberti che all'epoca dovevo preparare, le
cose più remote hanno un loro interesse.
Non so come si fa a fondarci una scuola critica per le discipline
letterarie, come qualcuno pretende, ma evidentemente si può.
Per Foucault è chiaramente un discorso diverso. Si è occupato anche di temi
molto diversi.

auguri

dR
Re: Un compositore europeo in America [messaggio #12444 è una risposta a message #12434] mar, 15 febbraio 2011 19:14 Messaggio precedenteMessaggio successivo
ptram  è attualmente disconnesso ptram
Messaggi: 458
Registrato: novembre 2010
Senior Member
Shapiro used clothes <vittoriocol@tin.it> wrote:

> Se fanno quello che hai descritto al salmone (il salmone non si tocca) mi
> ricordano un po' il paesotto di Twin Peacks. Devono essere capaci di tutto.
> Attenzione. La predisposizione degli anglosassoni al gothic romance con
> contorno di streghe di Blair e via dicendo non va sottovalutata.

Salem è proprio qua dietro, in Massachusetts. Dev'essere la stessa
gente. Vuoi vedere che quel cuoricino che mi hanno attaccato sulla porta
della stanza è un segno per le "streghe"?

Ciao,
Paolo
Re: Un compositore europeo in America [messaggio #12468 è una risposta a message #12444] mar, 15 febbraio 2011 22:43 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Shapiro used clothes  è attualmente disconnesso Shapiro used clothes
Messaggi: 2794
Registrato: novembre 2010
Senior Member
"Paolo Tramannoni" <ptram@despammed.com> ha scritto nel messaggio
news:1jwqi4g.sxewmafgsrrkN%ptram@despammed.com...

> Salem è proprio qua dietro, in Massachusetts. Dev'essere la stessa
> gente. Vuoi vedere che quel cuoricino che mi hanno attaccato sulla porta
> della stanza è un segno per le "streghe"?

Lol

....oppure nasconde una telecamera.


dR
Re: Un compositore europeo in America [messaggio #12611 è una risposta a message #12380] gio, 17 febbraio 2011 16:23 Messaggio precedenteMessaggio successivo
ptram  è attualmente disconnesso ptram
Messaggi: 458
Registrato: novembre 2010
Senior Member
Ho scoperto il ricettario per il buon compositore dodecafonico.

Conoscevo già il testo di George Perle ("Serial Composition and
Atonality"), che schematizza le tecniche della dodecafonia, ma che tutto
sommato tenta un'analisi nell'ottica del buon farmacista.

Nel mio soggiorno americato ho dovuto incontrare il libro di Stefan
Kostka ("Materials and Techniques of Twentieth Century Music") e,
soprattutto, l'infame libro di David Cope ("Techniques of the
Contemporary Composer"). Qualche paginetta per spiegare come si diventa
bravi compositori dodecafonici (a scelta, in Cope: che segue le tecniche
della "prima o della seconda categoria").

Sto pensando a quanto studio ho fatto negli anni sulle partiture
originali, sui saggi degli stessi compositori, su articoli di riviste,
su analisi di decine di pagine. E ora scopro che era tutto inutile: il
mondo di Schoenberg si risolve in qualche formuletta, peraltro facile da
mandare a mente. Quanto tempo ho sprecato!

Ciao,
Paolo
Re: Un compositore europeo in America [messaggio #12612 è una risposta a message #12611] gio, 17 febbraio 2011 16:47 Messaggio precedenteMessaggio successivo
noto troll senza nick  è attualmente disconnesso noto troll senza nick
Messaggi: 47
Registrato: marzo 2009
Member
Paolo Tramannoni ha scritto:
> mondo di Schoenberg si risolve in qualche formuletta
anche il mondo di Bach si risolve con qualche cadenza.
Re: Un compositore europeo in America [messaggio #12613 è una risposta a message #12611] gio, 17 febbraio 2011 17:18 Messaggio precedente
sal paradise  è attualmente disconnesso sal paradise
Messaggi: 97
Registrato: dicembre 2010
Member
Il 17/02/2011 16:23, Paolo Tramannoni ha scritto:
> Ho scoperto il ricettario per il buon compositore dodecafonico.
>
> Conoscevo già il testo di George Perle ("Serial Composition and
> Atonality"), che schematizza le tecniche della dodecafonia, ma che tutto
> sommato tenta un'analisi nell'ottica del buon farmacista.
>
> Nel mio soggiorno americato ho dovuto incontrare il libro di Stefan
> Kostka ("Materials and Techniques of Twentieth Century Music") e,
> soprattutto, l'infame libro di David Cope ("Techniques of the
> Contemporary Composer"). Qualche paginetta per spiegare come si diventa
> bravi compositori dodecafonici (a scelta, in Cope: che segue le tecniche
> della "prima o della seconda categoria").
>
> Sto pensando a quanto studio ho fatto negli anni sulle partiture
> originali, sui saggi degli stessi compositori, su articoli di riviste,
> su analisi di decine di pagine. E ora scopro che era tutto inutile: il
> mondo di Schoenberg si risolve in qualche formuletta, peraltro facile da
> mandare a mente. Quanto tempo ho sprecato!

tu ci scherzi su ma “quel” mondo di Schoenberg non si risolve realmente
a quella maniera?
(è una provocazione la mia: l'armonia si risolve forse alla maniera del
manualetto di Korsakov?)

Solo che quello non era il mondo di Schoenberg, ed era lui il primo a
rendersene conto.

Sicuramente avrai letto da quel parte quell'aneddoto: le parole riferite
dalla stesso Schoenberg a Milhaud contenuto nelle Memorie di
Castelnuovo-Tedesco, io però lo riscrivo lo stesso, magari a qualcuno
interessa:

“Sei mesi prima che Schoenberg morisse, Milhaud capitò qui a Hollywood e
c'incontrammo una sera in casa di amici comuni: poiché tornava allora
dalla Francia gli domandai per curiosità «Che genere di musica scrivono
adesso i giovani musicisti francesi?». Milhaud si misi a ridere. «Perché
ridi?» gli chiesi.
«Sai» mi rispose, «questo pomeriggio sono stato a trovare il
vecchio Schoenberg e mi ha rivolto questa stessa tua domanda; e sai
cos'è successo? Io, credendo di farlo contento, ma anche perché è la
pura verità, gli ho risposto che in Francia vi sono diversi giovani
musicisti i quali scrivono secondo il sistema dodecafonico “and in the
strictest possible way”, nel modo più stretto, o più “ortodosso” che dir
si voglia».
A questo punto il vecchio Schoenberg (senza mostrare alcuna gioia)
borbottò in tedesco: «Ach, so!... Ach, so!...».
Poi, dopo un momento di silenzio, domandò a Milhaud: «Do they also put
some Music in?»”
Argomento precedente:Re: $Beethoven ? computazionale : sintagmatico; //:S
Argomento successivo:Messa in si minore di Bach
Vai al forum:
  


Ora corrente: ven apr 19 01:33:38 CEST 2024

Tempo totale richiesto per generare la pagina: 0.11104 secondi
.:: Contatti :: Home ::.

Powered by: FUDforum 3.0.2.
Copyright ©2001-2010 FUDforum Bulletin Board Software

Live Support