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[UFV] The fall (Tarsem, 2006) [messaggio #28600] |
mar, 08 febbraio 2011 11:45 |
Roberto Messaggi: 892 Registrato: maggio 2009 |
Senior Member |
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E' la storia di uno stuntman del cinema muto che, costretto in un
letto d'ospedale a Los Angeles, dopo un incidente sul set di un film,
ritrova la voglia di vivere inventando una lunga fiaba a una
tenerissima bambina persiana col braccio ingessato.
"The fall" è un film che soffre delle sue stesse ambizioni, e non
riesce mai a spiccare il volo nonostante l'innegabile Amore di cui è
intriso (il film è in gran parte autofinanziato e pare abbiano
utilizzato 80 location sparse per il mondo, in quattro anni di
lavorazione!). Troppe cose tutte insieme: la riflessione sul potere e
sulla manipolabilità del racconto, la passione per i generi
cinematografici, il rapporto fra realtà e immaginazione, l'omaggio
agli albori del cinematografo, il contrasto fra il luogo del dolore e
della costrizione fisica (l'ospedale) e la libertà della fantasia....
eccetera. Ne viene fuori un film abbastanza soporifero, anche se non
privo di momenti degni di nota, realizzato con grande gusto della
composizione delle immagini (l'inizio è fantastico) ma destinato
inevitabilmente al fallimento commerciale. Questo è anche il suo
motivo di fascino, insieme ad una visionarietà che per una volta fa a
meno dei computer, votandosi piuttosto all'enormità degli scenari
naturali e architettonici e alla vertiginosa ampiezza dei campi
(moltissime le scene in esterni, e che esterni!), ma il film poteva
essere migliore, e Tarsem è imho ancora troppo legato al culto del
frammento e della singola (pur meravigliosa) inquadratura per gestire
adeguatamente un film così lungo e ambizioso.
Doppiaggio italiano pessimo, film cmq da recuperare, imperfetto ma
affascinante.
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Re: The fall (Tarsem, 2006) [messaggio #28662 è una risposta a message #28600] |
mer, 09 febbraio 2011 16:39 |
xkp Messaggi: 64 Registrato: novembre 2010 |
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On 8 Feb, 11:45, Roberto <robfu...@libero.it> wrote:
> E' la storia di uno stuntman del cinema muto che, costretto in un
> letto d'ospedale a Los Angeles, dopo un incidente sul set di un film,
> ritrova la voglia di vivere inventando una lunga fiaba a una
> tenerissima bambina persiana col braccio ingessato.
> "The fall" è un film che soffre delle sue stesse ambizioni, e non
> riesce mai a spiccare il volo nonostante l'innegabile Amore di cui è
> intriso (il film è in gran parte autofinanziato e pare abbiano
> utilizzato 80 location sparse per il mondo, in quattro anni di
> lavorazione!). Troppe cose tutte insieme: la riflessione sul potere e
> sulla manipolabilità del racconto, la passione per i generi
> cinematografici, il rapporto fra realtà e immaginazione, l'omaggio
> agli albori del cinematografo, il contrasto fra il luogo del dolore e
> della costrizione fisica (l'ospedale) e la libertà della fantasia....
> eccetera. Ne viene fuori un film abbastanza soporifero, anche se non
> privo di momenti degni di nota, realizzato con grande gusto della
> composizione delle immagini (l'inizio è fantastico) ma destinato
> inevitabilmente al fallimento commerciale. Questo è anche il suo
> motivo di fascino, insieme ad una visionarietà che per una volta fa a
> meno dei computer, votandosi piuttosto all'enormità degli scenari
> naturali e architettonici e alla vertiginosa ampiezza dei campi
> (moltissime le scene in esterni, e che esterni!), ma il film poteva
> essere migliore, e Tarsem è imho ancora troppo legato al culto del
> frammento e della singola (pur meravigliosa) inquadratura per gestire
> adeguatamente un film così lungo e ambizioso.
> Doppiaggio italiano pessimo, film cmq da recuperare, imperfetto ma
> affascinante.
grazie per la rece
torrentiziamente parlando non trovo una mazza pero'.
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Re: [UFV] The fall (Tarsem, 2006) [messaggio #29510 è una risposta a message #28600] |
gio, 17 marzo 2011 14:21 |
karamazov Messaggi: 356 Registrato: gennaio 2011 |
Senior Member |
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Roberto ha spiegato il 08/02/2011 :
Tarsem è imho ancora troppo legato al culto del
> frammento e della singola (pur meravigliosa) inquadratura per gestire
> adeguatamente un film così lungo e ambizioso.
> Doppiaggio italiano pessimo, film cmq da recuperare, imperfetto ma
> affascinante.
solito limite di tarsem, che dovrebbe affiancarsi
a qualcuno capace di scrivere, viste le indiscutibili
capacità visive.
le premesse di Immortals però ("modern mythological blockbuster"
"Gladiator meets 300") non sono affatto incoraggianti.
come tutti i lavori di TS comunque, la visione sarà
obbligatoria.
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