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Ho visto Habemus Papam.. [messaggio #30106] dom, 17 aprile 2011 15:04 Messaggio successivo
Andreas \"Bugatt  è attualmente disconnesso Andreas \"Bugatt
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Quando mi son seduto sulle poltroncine ho scommesso con
la mia ragazza quante volte avrei commentato "ah Nanni, Nanni",
con infantile e sdegnata ironia. Sì, perché il qui presente/assente
non è esattamente un fan del Morettone (inter)nazionale, ma devo
dire che gli "aaaah" si sono contati sulle dita di una mano, segno
che, di riffa o di raffa, il film mi ha preso, nonostante avessi in
parte uno sgranocchia pop-corn bevi succo puzzolente da
competizione, uno di quei bifolchi che vanno al cinema due volte
l'anno e che ti fan capire che se sei fortunato in amore non puoi
esserlo anche in quanto a compagni di poltroncina.
Che dire: il film si apre con la solita fotografia balorda alla Nanni.
Due o tre panoramiche e un campo lungo: io non ho mai capito
questo del cinema di Nanni: cazzo c'avesse contro la fotografia
e i movimenti di macchina a regola d'arte.
Fatto sta che l'idea di fondo del film - come hanno avuto a che
sottolineare un po' tutti - è micidiale, originale, e il film si lascia
vedere una scena dopo l'altra, strappando anche qualche sorriso
non becero, non gratuito, ben inserito nella narrazione.
Una delle note stonate... eh sì, non mi ravvedrò mai... è la
recitazione del Nostro. Alla fine diciamola: è come se si fosse
auto-ritagliato quel ruolo per fare tre o quattro battute di raccordo,
di collegamento con la propria persona e la propria cinematografia,
per narcisismo anche, ma non è che se nel film non ci fosse
stato il personaggio di quello psicoterapeuta lì in particolare, si
sarebbe perso molto. Ok, dice di se stesso che la sua condanna
è essere considerato il più bravo (ma da chi? dalla sezione reduci
del PCI di Poggibonsi?), che Darwin ci lascia il terribile dramma
della mancanza di senso...
Il ritratto volutamente metaforico di questi cardinali bambini e
alla costante ricerca di una guida per quanto discutibile è comunque
interessante, e non va certo preso alla lettera. E' una rilettura
generale che Moretti fa della Chiesa, e questo fondamentalmente
è il valore aggiunto del film. Così come il Papa che voleva far
l'attore ma che, essendo stato bocciato all'accademia si ritrova
a fare il Pontefice (ma nessuno qui ravvede delle similitudini
con Hitler che sentendosi rifiutato all'accademia si mette a far
politica? E' un modo di dire che ogni uomo politico è un
artista fallito?). Una delle scene struggenti in tal senso è quella
del Papa che sconsolato saluta da dietro i vetri dell'auto decine
e decine di fedeli, ma in quel saluto c'è una distanza, un anonimato,
una serialità, che parlano di una solitudine e di un'impossibilità
di comunicare effettivamente.
A mio avviso anche la figura del Papa è stata troppo
macchietizzata, troppo semplificata, ma è un film di maschere
in fondo, su questo percorso ha una sua riuscita originale ma
si sarebbe potuto osare anche in senso opposto.
Re: Ho visto Habemus Papam.. [messaggio #30107 è una risposta a message #30106] dom, 17 aprile 2011 15:14 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Px  è attualmente disconnesso Px
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Il 17/04/2011 15:04, Andreas "iL pInGuE" Brehme ha scritto:
> di riffa o di raffa, il film mi ha preso

Insomma, pare che ne parlino tutti bene, io vado a vederlo oggi.

Attendo con ansia il parere del nostro grande Morettiano/Veltroniano
Totò e Chellini :D
Re: Ho visto Habemus Papam.. [messaggio #30108 è una risposta a message #30106] dom, 17 aprile 2011 20:23 Messaggio precedenteMessaggio successivo
baz  è attualmente disconnesso baz
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Andreas "iL pInGuE" Brehme <andyaabbrehme@hotmail.it> wrote:

> Quando


Visto ieri.

Un film noioso, una visione della chiesa molto infantile e,appunto,
teatrale e gran parte del film verte su questa teatralità mancata. In
pratica il papa non se la sente di governare la chiesa come non se l'è
sentita quando si trattava di recitare da giovane, in perfetta linea
con le fantomatiche teorie della ex moglie, seconda/o miglior strizza
dell'universo creato. Un aggancio debole e meno male che la
sceneggiatura, a sentir la Critica era di solidità assoluta. Il papa non
appena eletto appunto papa, pressato dai cardinali, dice si ma pensa no,
e dato che ha detto si e invece pensava no si prepara al marameo finale
per 80 lunghi minuti su 104.

Piccoli inguardabile nelle scene di sbrocco, pallosissime le sequenze in
giro per la città sui mezzi pubblici, da Z movie la scena in cui il
pontefice fugge: il solito TIR che "improvvisamente" blocca tutto e
permette ad un anziano disturbato di seminare la scorta in un
millisecondo, dopo che la sicurezza ha pianificato minuziosamente su un
megaplastico stile CSI Miami (con i pupazzetti!) e l'aria grave di
circostanza, la mission impòssibol. poi sgommate/inchiodate isteriche di
autoblù, costernazioni assortite. bah...

Moretti come al solito traccia un elogio a se stesso, rifila una serie
di battutine talmente vecchie da sembrar giovani (la benzina vaticana,
la farmacia vaticana). Se penso che in sala c'era una nutrita claque che
sghignazzava per ste fesserie, dico "Aridatece Bombolo".
Poi diventa/s'inventa deus ex machina della nuova polisportiva di
cardinalvolley. Non gli sembra vero di comandare a bacchetta il clero e
di batterlo "con le chiacchiere" a scopone. Mammamia.

Geniale idea quella della controfigura: con che criterio è stata scelta?
Perchè svizzera e quindi neutrale? perchè corpulenta? I cardinali sono
così babbei da non verificare chi sia l'ombra? O forse Moretti si
aggancia ai primordi dell'arte cinematografica con una citazione? Mah.

In fondo Moretti ha fatto un grande regalo al clero con questa sua
ultima prova: la Chiesa è troppo solida e radicata e antica per essere
governata da una sfilza di babbioni farmacodipendenti come quelli
proposti, spero che qualcuno lo capisca, a Cannes: brutta storia, attori
sottotono e pessima tecnica cinematografica.
Re: Ho visto Habemus Papam.. [messaggio #30110 è una risposta a message #30108] dom, 17 aprile 2011 21:30 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Nathan  è attualmente disconnesso Nathan
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Il Sun, 17 Apr 2011 20:23:39 +0200, baz ha scritto:

> Un film noioso

PLONK


--
Massimo < Nathan > Salvioni
scottexpakula@gmail.com
http://www.anobii.com/people/natanaele/
ATTENZIONE SPOILERA LA TRAMA Re: Ho visto Habemus Papam.. (was: Ho visto Habemus Papam..) [messaggio #30111 è una risposta a message #30108] dom, 17 aprile 2011 21:31 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Nathan  è attualmente disconnesso Nathan
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Il Sun, 17 Apr 2011 20:23:39 +0200, baz ha scritto:



--
Massimo < Nathan > Salvioni
scottexpakula@gmail.com
http://www.anobii.com/people/natanaele/
Re: Ho visto Habemus Papam.. [messaggio #30112 è una risposta a message #30110] dom, 17 aprile 2011 22:38 Messaggio precedenteMessaggio successivo
baz  è attualmente disconnesso baz
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Nathan <scottexpakula@gmail.com> wrote:

> PLONK

si, plonka pure. E dopo che hai plonkato fatti un giro in una parrocchia
a scelta, magari la domenica delle palme (oggi, NdR) per capire che il
fenomeno non si può ridurre a un gruppo di cardinali che battono le mani
a ritmo di musica e accettano di fare squadra per un allenatoricchio.

Moretti farebbe bene a scendere dal trono e cercare di capire che cosa,
realmente,rappresenta quello che ha tentato di scimmiottare per la sua
claque. Perchè di ruffianata si tratta.
Re: Ho visto Habemus Papam.. [messaggio #30113 è una risposta a message #30112] dom, 17 aprile 2011 23:55 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Andreas \&quot;Bugatt  è attualmente disconnesso Andreas \&quot;Bugatt
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"baz" <baz@invalid.invalid> ha scritto nel messa
> si, plonka pure. E dopo che hai plonkato fatti un giro in una parrocchia
> a scelta, magari la domenica delle palme (oggi, NdR) per capire che il
> fenomeno non si può ridurre a un gruppo di cardinali che battono le mani
> a ritmo di musica e accettano di fare squadra per un allenatoricchio.

Ma secondo me in merito a questo punto particolare non dai il giusto
peso al fatto che Moretti ha metaforizzato, allegorizzato, situazionalizzato
la figura di questi cardinali.
Qui secondo me risiede il bello e il brutto del film: il senso di sospensione
tra realtà e allegoria, tra verità e maschere teatrali che si trascina dal
comincio alla fine.
Anche il tizio del Tg2 non è ispirato a qualcuno in particolare, perché
non c'è in giro un inviato *così* minchione che poi la volta dopo lo
mandano in onda senza tanti problemi. E' un modo di sferrare una
critica alla figura del giornalista televisivo, con in particolare riferimento
ad alcune testate riassunte dal Tg2.
Dipingere i cardinali in siffatta maniera trasmette una lettura assai
verticistica del potere ecclesiale... o forse più che del potere potremmo
parlare di "guida", di conduzione... poi io non sono nella testa di
Moretti per fortuna, ad ogni modo posso immaginare da me gli
eventi e le situazioni che l'hanno ispirato. L'elezione di Papa Ratzinger
ha testimoniato ad esempio la volontà di affidarsi a una guida forte,
solida, vigorosa. Una lettura possibile è domandarsi: "chi cerca
una guida forte? Be', chi si sente spaurito, bisognoso di sostegno,
chi si aspetta di essere illuminato lungo il cammino". E allora
zaaack!, ecco la caricatura servita sul piatto. E' una scelta, ripeto,
del resto il cinema italiano è pieno di episodi in cui realismo e
simbolismi si mescolano in un modo non sempre ortodosso:
penso a Salò di Pasolini. I ruoli in quel film sono un po' tutti
caricaturizzati. Ma nessuno si sognò di contestare la scelta di
rappresentare tutto questo mondo che era stato il fascismo
ricorrendo a un gruppuscolo di pervertiti dai gusti improbabili.
Io penso in definitiva che il film si lasci godere. Ha delle trovate
carucce, alcune idee sono veramente pregnanti e originali, prima
fra tutte il soggetto. Penso però che il film risenta né più né
meno di altre volte di quelli che sono i difetti del Moretti autore:
ad esempio il non approfondire con la stessa efficacia tutti i
temi messi sul piatto, di proporre qua e là (ri)letture a una
sola dimensione: i cardinali, appunto, vengono dipinti quali
impauriti e conseguentemente fragili, bisognosi di guida... ma
perché "solo" impauriti? Non si poteva dare un'ulteriore
dimensione (con le sue belle conseguenze) alla condizione di
questi personaggi? Ovviamente intendo una dimensione a
livello di lettura complessiva, perché poi sì, c'è il cardinale
che prende il valium, il cardinale competitivo, quello che
sembra fregarsene della carriera... altro difetto di Moretti
a mio avviso continua a essere quello di non avere una
fotografia all'altezza. In una delle ultime scene viene
inquadrata -. mi sembra - la facciata della Basilica di
San Pietro storta di 10-15 gradi... secondo me un cinema
che non si pone la questione dell'immagine rischia di
essere un surrogato di teatro e letteratura.
Re: Ho visto Habemus Papam.. [messaggio #30114 è una risposta a message #30108] lun, 18 aprile 2011 00:01 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 17/04/2011 20:23, baz ha scritto:

> Visto ieri.
>
> Un film noioso,

abbastanza, in effetti.

> da Z movie la scena in cui il
> pontefice

abbastanza, in effetti.

> Non gli sembra vero di comandare a bacchetta il clero e
> di batterlo "con le chiacchiere" a scopone. Mammamia.

e pure qua, come darti torto.

> In fondo Moretti ha fatto un grande regalo al clero con questa sua
> ultima prova: la Chiesa è troppo solida e radicata e antica per essere
> governata da una sfilza di babbioni farmacodipendenti come quelli
> proposti, spero che qualcuno lo capisca, a Cannes: brutta storia, attori
> sottotono e pessima tecnica cinematografica.

Il problema è un altro, Moretti non ha fatto un film sul clero o sul
papa, è la storia di un attore fallito e di un uomo incapace di gestire
la responsabilità. Il Vaticano è, come dici sopra, solo il teatrino dove
stavolta Moretti ha scelto di gigioneggiare. Un po' come fece con la
piscina di Palombella Rossa, ma in maniera che più fiacca e politically
correct non si poteva proprio...
Re: Ho visto Habemus Papam.. [messaggio #30115 è una risposta a message #30112] lun, 18 aprile 2011 00:36 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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>> PLONK
>
> si, plonka pure. E dopo che hai plonkato fatti un giro in una parrocchia
> a scelta, magari la domenica delle palme (oggi, NdR) per capire che il
> fenomeno non si può ridurre a un gruppo di cardinali che battono le mani
> a ritmo di musica e accettano di fare squadra per un allenatoricchio.
>
> Moretti farebbe bene a scendere dal trono e cercare di capire che cosa,
> realmente,rappresenta quello che ha tentato di scimmiottare per la sua
> claque. Perchè di ruffianata si tratta.

Non ti curare di loro, ma guarda e passa. Io sarei stato doppiamente
plonkato perché ho giudicato il film senza verlo visto dalle poche scene
mandate in onda alla tv.
Un papa che non se la sente di esserlo, tanti cardinali infantili. E'
come credere che Barack Obama non volesse essere eletto, che si sia
meritato il Nobel per la pace e che i suoi collaboratori, Brzezinski in
prima fila, non hanno nulla a che vedere con l'aggressione alla Libia.
Questo film va bene per i bambini di otto anni che vanno a catechismo.
Ovviamente Moretti è un grande, e il suo portafoglio gonfio lo dimostra.
Re: Ho visto Habemus Papam.. [messaggio #30116 è una risposta a message #30113] lun, 18 aprile 2011 08:03 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Andreas "iL pInGuE" Brehme <andyaabbrehme@hotmail.it> wrote:

> Ma

Carucce non mi sembra un termine che possa piacere alla presunzione
morettiana, ma in fondo è un termine appropriato. Se voglio vedere un
telegiornalista cialtrone,vado al cinema? Aspetto che arrivi Moretti a
spiegarmelo? Una figura come quella del cardinale Ruini ti sembra
fragile o dominatrice?

Va bene essere fan di Moretti che ha prodotto opere eccellenti, ma qui
ci si tuffa a piè pari nella cecità militante. E' un film mediocre
adattissimo a tempi mediocri condraddistinto da affanno demoralizzante
che segna nettamente l'incapacità di percepire il manifestarsi della
chiesa in italia. Santa Romana non è una sezioncella di partito di
periferia in cui sbruffoneggiare.
Re: Ho visto Habemus Papam.. [messaggio #30119 è una risposta a message #30115] lun, 18 aprile 2011 13:39 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Andreas \&quot;Bugatt  è attualmente disconnesso Andreas \&quot;Bugatt
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"oss" <oss@mmmmail.com> ha scritto nel me
> Un papa che non se la sente di esserlo, tanti cardinali infantili. E' come credere che Barack
> Obama non volesse essere eletto, che si sia meritato il Nobel per la pace e che i suoi
> collaboratori, Brzezinski in prima fila

Va be', ma che discorsi. E' come lamentarsi che i gerarchi in Salò di
Pasolini non sono realistici. O come dire a David Lynch che i personaggi
non si scambiano l'anima e la mente l'uno con l'altro.
La credibilità e la coerenza di un'opera devono essere interne. Poi
eventualmente e giustamente si giudicherà il livello del trattamento e
dell'approfondimento delle tematiche ad essa connesse.
In-finissima un ghirigoro abbastanza interessante da considerare
da Gide in poi, è la gratuità di un qualche atto o episodio all'interno
di un'opera narrativa, quale essa sia. Non mi ricordo che libro fosse,
ma credo proprio che si intitolasse "i sotterranei del Vaticano" - che
coincidenza! Be', a un certo punto un personaggio, senza che questa
data azione ci riveli niente di lui o si mostri coerente con la sua condotta
fino a lì (o comunque non in maniera decisiva), e senza che abbia
ripercussioni sulla trama, afferra un tale e lo butta giù dal treno per
rispondere all'istinto di un momento. Questo cosa dovrebbe dimostrare?
Dovrebbe dimostrare che alla fine le varie discipline per rispecchiare
o comunque ritrarre più fedelmente la vita non devono scorrere in
maniera quasi matematica, tipo azione-reazione reazione alla reazione,
è più come un susseguirsi di momenti alcuni dei quali sfociano in
qualcosa, altri invece in nulla, alcuni nascono da qualcosa, altri
invece sul momento. Dunque è credibile che un Papa non voglia
farsi eleggere? Be', è credibile uscire di casa e essere investiti
da un camion? E quella signora inglese che, ripresa dalle
telecamere, ha pigliato un gattino e l'ha infilato nel cassonetto
dei rifiuti lì in parte dopo averlo accarezzato e si è ritrovata
su tutti i giornali poiché ripresa da una telecamera? Alla fine
non sai mai cosa riserva la realtà, e di cose assurde ne accadono
un casino...
Re: Ho visto Habemus Papam.. [messaggio #30120 è una risposta a message #30119] mar, 19 aprile 2011 10:37 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Junior Member
>> Un papa che non se la sente di esserlo, tanti cardinali infantili. E'
>> come credere che Barack Obama non volesse essere eletto, che si sia
>> meritato il Nobel per la pace e che i suoi collaboratori, Brzezinski
>> in prima fila
>
> Va be', ma che discorsi. E' come lamentarsi che i gerarchi in Salò di
> Pasolini non sono realistici. O come dire a David Lynch che i personaggi
> non si scambiano l'anima e la mente l'uno con l'altro.
> La credibilità e la coerenza di un'opera devono essere interne. Poi
> eventualmente e giustamente si giudicherà il livello del trattamento e
> dell'approfondimento delle tematiche ad essa connesse.


Appunto. Anche Biancaneve è internamente coerente. Anche Love actually
lo è. Nonostante questo, Biancaneve è un buon film per bambini, Love
actually un pessimo film per adulti o un discreto film per donnicciole.
Tra Il presidente: una storia d'amore e Sesso e potere, giudico più il
senso del film che la coerenza interna.
Che poi è tutto da ridere constatare che questa coerenza interna si
traduce immancabilmente in un omaggio ossequioso e servile verso i
potenti, che devono apparire molto più simpatici di quanto materialmente
sia possibile esserlo.
Lo ribadisco: Moretti è un grande.
Io comunque rimango in attesa di un piccolo, mediocre, vigliacco e
internamente incoerente regista che faccia un film su papa Woityla e le
madri di Plaza de Majo.
Re: Ho visto Habemus Papam.. [messaggio #30121 è una risposta a message #30119] mar, 19 aprile 2011 12:07 Messaggio precedenteMessaggio successivo
baz  è attualmente disconnesso baz
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Andreas "iL pInGuE" Brehme <andyaabbrehme@hotmail.it> wrote:

> In-finissima un ghirigoro abbastanza interessante da considerare
> da Gide in poi, è la gratuità di un qualche atto o episodio all'interno
> di un'opera narrativa, quale essa sia. Non mi ricordo che libro fosse,
> ma credo proprio che si intitolasse "i sotterranei del Vaticano" - che
> coincidenza! Be', a un certo punto un personaggio, senza che questa
> data azione ci riveli niente di lui o si mostri coerente con la sua condotta
> fino a lì (o comunque non in maniera decisiva), e senza che abbia
> ripercussioni sulla trama, afferra un tale e lo butta giù dal treno per
> rispondere all'istinto di un momento. Questo cosa dovrebbe dimostrare?

Che Moretti ha letto quel libro, è completamente pervaso da Gide (con
tutti i distinguo, perbacco!) e, per sottilmente innovare, fa giocare a
volley i cardinali, e, (grande!) li arbitra in contemporanea su due
diverse partite mentre, dominus ameno ma attento, discute del più e del
meno, di altro. Si tratta appunto di istinto del momento, sicuramente
non decisivo, totalmente slegato e incoerente che non rivela
assolutamente che si tratti di prigionia anche se si sa che in prigionia
si gioca a bubalo (soccer) alla grande nell'ora d'aria ma non certo a
volley, gioco certamente più gidiano e meditato che non prevede contatto
fisico e che (però), nel film, si gioca su di un campo che rappresenta
un tentativo di araldica che viene calpestata dagli stessi araldici. Il
campo da volley araldico consente al Maestro un facile aggancio, in
seguito, quando ci mostra il momento in cui il pontefice deve scegliere
il nuovo stemma: si gioca su di un simulacro di vecchio stemma che
rappresenta il passato mentre il nuovo (stemma) viene stancamente
scelto.
Oh, ragazzi, se non è coerenza interna al film questa...

Non avevo intuito questo risvolto fondamentale, e, ora che ci penso,
lentamente riconsidero il mio atteggiamento sventato nei confronti del
Maestro. grazie.
Re: Ho visto Habemus Papam.. [messaggio #30122 è una risposta a message #30108] mar, 19 aprile 2011 13:11 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Andrea Spacca  è attualmente disconnesso Andrea Spacca
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On 17 Apr, 20:23, b...@invalid.invalid (baz) wrote:
> Un film noioso, una visione della chiesa molto infantile e,appunto,
[snip]
> sottotono e pessima tecnica cinematografica.

a due minuti (o poco piu' dall'inizio) parte una sequenza che sembra
presa paro paro da "marcia longa" degli squallor.

tanto mi basta ;)
Re: Ho visto Habemus Papam.. [messaggio #30173 è una risposta a message #30119] sab, 23 aprile 2011 19:45 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Ronin  è attualmente disconnesso Ronin
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On 18 Apr, 13:39, "Andreas \"iL pInGuE\" Brehme"
<andyaabbre...@hotmail.it> wrote:
> "oss" <o...@mmmmail.com> ha scritto nel me
>
> > Un papa che non se la sente di esserlo, tanti cardinali infantili. E' come credere che Barack
> > Obama non volesse essere eletto, che si sia meritato il Nobel per la pace e che i suoi
> > collaboratori, Brzezinski in prima fila
>
> Va be', ma che discorsi. E' come lamentarsi che i gerarchi in Salò di
> Pasolini non sono realistici. O come dire a David Lynch che i personaggi
> non si scambiano l'anima e la mente l'uno con l'altro.
> La credibilità e la coerenza di un'opera devono essere interne. Poi
> eventualmente e giustamente si giudicherà il livello del trattamento e
> dell'approfondimento delle tematiche ad essa connesse.

Mi permetto di intromettermi qui: i cardinali, e il Vaticano, ce li ho
avuti come clienti a cui vendevo servizi, quindi è un ambiente che
credo di conoscere meglio di chi un cardinale lo vede ogni tanto in TV
o quando passa per caso a dire una messa.... ho avuto clienti di tutti
i tipi, dalle grandi corporation internazionali alle piccole aziende
manifatturiere... I CARDINALI - COME CATEGORIA - SONO DI GRAN LUNGA I
PERSONAGGI PIÙ SERI, AUSTERI, ESIGENTI E POCO INCLINI AL GIOCO/SCHERZO
CHE ABBIA MAI CONOSCIUTO IN 25 ANNI DI PROFESSIONE. UNICA ECCEZIONE
PAPA GIOVANNI PAOLO I, CHE PERÒ È DURATO POCO... (e qualcuno ci ha
ricamato sopra il terzo Padrino)
Farli giocare (a volley?!?!?) è un'idea che sconfina nella
fantascienza. L'idea poi che un papa diserti mi sembra si proietti di
slancio oltre la fantascienza.
Non ho visto il film, ma se include questi elementi caricaturali e
contemporaneamente si prende sul serio, c'è qualcosa che non quadra.
Fantasia per fantasia, tanto vale vedersi Le Cronache di Narnia... o
no?

JM2C

C.
Re: Ho visto Habemus Papam.. [messaggio #30174 è una risposta a message #30173] sab, 23 aprile 2011 21:15 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 23 Apr, 19:45, Ronin <igoo...@dominomodels.com> wrote:
> L'idea poi che un papa diserti mi sembra si proietti di
> slancio oltre la fantascienza.

da celestino v in poi ce ne sono stati di casi, compreso chi il papato
se l'e' venduto e ricomprato due o tre volte ;)
Re: Ho visto Habemus Papam.. [messaggio #30181 è una risposta a message #30173] dom, 24 aprile 2011 02:50 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Ronin" <igoogle@dominomodels.com>
> Non ho visto il film, ma se include questi elementi caricaturali e
> contemporaneamente si prende sul serio, c'è qualcosa che non quadra.

Non per difendere il film di Moretti o Moretti stesso (che certamente non
è in cima alle mie preferenze cinematografiche) ma dico a te quel che ho
detto a qualcun altro: puntare su un'allegoria è una scelta autoriale che ci
può benissimo stare entro un lavoro che necessariamente pone tante
questioni in una chiave interpretativo-simbolica.
Più che citare Salò di Pasolini non so come altro farlo capire. Non esiste
solo il realismo o solo il fantastico. Posto che Moretti ha fatto una scelta
di mezzo - una scelta molto autoriale - si può discutere se abbia o meno
centrato il risultato.
Io dico che l'ha centrato a metà, e ho già spiegato come mai la vedo così.
Re: Ho visto Habemus Papam.. [messaggio #30183 è una risposta a message #30181] dom, 24 aprile 2011 08:47 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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> Più che citare Salò di Pasolini non so come altro farlo capire. Non esiste
> solo il realismo o solo il fantastico. Posto che Moretti ha fatto una
> scelta
> di mezzo - una scelta molto autoriale - si può discutere se abbia o meno
> centrato il risultato.

Io invece non l'ho detto prima. Accostare Moretti a Pasolini è
delirante. Senza offesa.
Re: Ho visto Habemus Papam.. [messaggio #30185 è una risposta a message #30183] dom, 24 aprile 2011 15:10 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"oss" <oss@mmmmail.com>
>> Più che citare Salò di Pasolini non so come altro farlo capire. Non esiste
>> solo il realismo o solo il fantastico. Posto che Moretti ha fatto una scelta
>> di mezzo - una scelta molto autoriale - si può discutere se abbia o meno
>> centrato il risultato.

> Io invece non l'ho detto prima. Accostare Moretti a Pasolini è delirante. Senza offesa.

Delirante è leggere Pasolini e Moretti sulla stessa riga e far sembrare che
ci sia chissà quale paragone artistico, di levatura o di poetica.
No: si sta dicendo che come a Pasolini non si contesta l'assenza di realismo
maniacale nel tratteggiare - ad esempio - i gerarchi fascisti in Salò, in quanto
il suo scopo non era quello di fare un documentario ma di restituire una
lettura di quel periodo, molto simbolica e simbolista e allegorica, allo
stesso modo è assurdo contestare a Moretti di non aver scelto di scavare
nella vita dei cardinali ma di averci invece restituito una chiave di lettura,
una rappresentazione allegorica e simbolica.
Non c'è di mezzo un paragone su tutta la linea tra l'uno e l'altro: c'è di
mezzo la coerenza con la quale non si può criticare preventivamente
una scelta autoriale che vira sul simbolismo e l'allegoria anziché sul realismo
quando si parla di Moretti, e invece accettarlo a braccia aperte se lo fa
Pasolini. POI si può giudicare il film, e a me quello di Moretti non ha
convinto del tutto.
Re: Ho visto Habemus Papam.. [messaggio #30214 è una risposta a message #30185] lun, 25 aprile 2011 20:08 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Andreas "iL pInGuE" Brehme <andyaabbrehme@hotmail.it> wrote:


snipz

> POI si può giudicare il film

snapz

ecco il punto. E' un film decisamente noioso e prevedibile. Qui si è
molto parlato della rinuncia, dell'impossibilità di farsi carico di
responsabilità, della difficoltà della guida. Sono gli stessi problemi
del Don Giulio de La messa è finita. Che però è un film decisamente
migliore di questo ultimo sfarzosissimo parto.

buz.
Re: Ho visto Habemus Papam.. [messaggio #30263 è una risposta a message #30174] mer, 27 aprile 2011 10:44 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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>> L'idea poi che un papa diserti mi sembra si proietti di
>> slancio oltre la fantascienza.
>
> da celestino v in poi ce ne sono stati di casi, compreso chi il papato
> se l'e' venduto e ricomprato due o tre volte ;)

Io ci ho pensato e ripensato ma da Celestino V e anche prima non riesco
a trovare un solo nome di papa che abbia rinunciato. Me li citi tu per
favore dato che pare ne conosci tanti?
Re: Ho visto Habemus Papam.. [messaggio #30264 è una risposta a message #30185] mer, 27 aprile 2011 10:52 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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> Delirante è leggere Pasolini e Moretti sulla stessa riga e far sembrare che
> ci sia chissà quale paragone artistico, di levatura o di poetica.
> No: si sta dicendo che come a Pasolini non si contesta l'assenza di
> realismo
> maniacale nel tratteggiare - ad esempio - i gerarchi fascisti in Salò,
> in quanto
> il suo scopo non era quello di fare un documentario ma di restituire una
> lettura di quel periodo, molto simbolica e simbolista e allegorica, allo
> stesso modo è assurdo contestare a Moretti di non aver scelto di scavare
> nella vita dei cardinali ma di averci invece restituito una chiave di
> lettura,
> una rappresentazione allegorica e simbolica.

Mi sforzo tantissimo ma Pasolini che fa giocare i gerarchi a pallavolo
non riesco proprio a concepirlo. Questo per dire che c'è allegoria e
allegoria. Un tipo di allegoria è solo caciara puerile e ruffiana
spacciata per allegoria.
Poi il pubblico di Moretti è composto da tante brave persone ma poco
lungimiranti, al di là dell'odio per Berlusconi non riescono a
distinguere un sasso da una ricotta (il riferimento a Pasolini non è
puramente casuale). Parlare di allegorie a questa platea è come parlare
di viaggi spaziali alle formiche.
Re: Ho visto Habemus Papam.. [messaggio #30274 è una risposta a message #30264] mer, 27 aprile 2011 13:54 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 27 Apr, 10:52, oss <o...@mmmmail.com> wrote:

> Poi il pubblico di Moretti è composto da tante brave persone ma poco
> lungimiranti, al di là dell'odio per Berlusconi non riescono a
> distinguere un sasso da una ricotta (il riferimento a Pasolini non è
> puramente casuale). Parlare di allegorie a questa platea è come parlare
> di viaggi spaziali alle formiche.

Questa generalizzazione del pubblico di Moretti è un tantino...
ingenerosa, però capisco cosa vuoi dire.

Ecco, credo che al film manchi pure questo aspetto che è abbastanza
comune alla cinematografia morettiana: quello di rivolgersi
apertamente a un determinato pubblico di "sinistra".
Anche la "brava persona poco lungimirante" (tanto per usare il tuo
eufemismo) se ci ragiona un attimo si deve rendere conto che non trova
pane per i propri denti: non c'è nessuna critica nei confronti della
gerarchia ecclesiastica (i cardinali sono tutti della brave persone,
buonissime, disponibili e un solo un pochino ingenue), c'è un
superficiale tentativo di derisione (ma senza nessuna convinzione)
della professione di psichiatra (il tentativo di tormentone sul
deficit da accudimento familiare è troppo scoperto e telefonato fin
dall'inizio, muore praticamente sul nascere), c'è un breve accenno
alla separazione familiare, motivata da eccesso di bravura (doveva far
ridere?!?), c'è la crisi di coscienza del papa (fulcro del film che
viene spiegata banalmente in una specie di paura del debutto in
palcoscenico... ma questo è diventato cardinale senza mai neanche aver
detto messa una volta???).

C'è forse qualcosa che possa provocare un brivido al pubblico
suddetto?

Io, che potrei anche rientrare per certi aspetti in questa categoria,
non ho trovato niente di tutto ciò.
Se poi consideriamo che questo è l'aspetto della cinematografia di
Moretti che mi ha sempre interessato di meno, in mancanza di battute
strepitose, invenzioni particolari (il torneo di pallavolo è veramente
poca cosa), epiloghi originali (il papa che si unisce alla turnè
teatrale e poi diventa leader del centrosinistra) resta gran poco da
stare allegri.

Michele
Re: Ho visto Habemus Papam.. [messaggio #30288 è una risposta a message #30274] mer, 27 aprile 2011 19:44 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Once Upon a Time in IACine <michele_libero@libero.it> wrote:

snup

> C'è forse qualcosa che possa provocare un brivido al pubblico
> suddetto?

dogg

Ho letto con piacere il tuo post, a differenza mia riesci a esprimere
tranquillamente un'idea: sei un osservatore attento delle opere di
Moretti ma non sei un ultras. Analizzi il film in questione e non trovi
invenzioni degne di nota.
Prendi atto che il film è scialbo, senza grinta.
Ma il nostro regista, come quasi tutti i registi, non pensa di certo al
"suo" pubblico e nemmeno al pubblico in genere. Lui porta avanti una
poetica. Stop. Non esiste nulla di più algidamente sprezzante del Nostro
nei confronti della "gente", del pubblico. Il regista ha avuto una
visione ma non è riuscito a trasporre e comunicare nel modo voluto,
qualcuno dall'ombra tira un pernacchio. Lesa maestà? eddài, non
esageriamo.
Quello che mi sorprende è il comportamento del cosiddetto pubblico
morettiano: che senso ha, in sala, ridere e sganasciarsi per battute (e
chiamiamole così, facciamoci del male) al massimo tiepide, già sentite,
con le unghie spuntate? Voglia di farsi coraggio di fronte alla
desolazione che promana dal resto del pubblico, costernato e alla
ricerca di un perchè?
Claque stile Ambra Jovinelli "mò je famo vedè..."?
Questa del pubblico morettiano in fondo è una mirabile metafora dello
stato delle cose in Italia: divisa tra destre e sinistre, sopra e sotto,
chi va al mare e chi in montagna; dividendosi compie il miracolo sempre
atteso da chi nelle divisioni, spesso feroci, prospera, e lo fa senza
merito alcuno.
In fondo perchè scaldarsi se Moretti crea un'opera che non funziona? E'
peccato mortale dirlo, magari con un poco di sarcasmo?
Sicuramente la prossima sarà fantastica, magari d'azione con lamate di
psychothrill infarcito di nanotecnologia robotomica...
Re: Ho visto Habemus Papam.. [messaggio #30291 è una risposta a message #30263] mer, 27 aprile 2011 21:56 Messaggio precedente
Andrea Spacca  è attualmente disconnesso Andrea Spacca
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On 27 Apr, 10:44, oss <o...@mmmmail.com> wrote:
> Io ci ho pensato e ripensato ma da Celestino V e anche prima non riesco
> a trovare un solo nome di papa che abbia rinunciato. Me li citi tu per
> favore dato che pare ne conosci tanti?

non ne conosco tanti, giusto tre (e controllando su wikipedia pare che
solo questi tre ci siano stati, in effetti). celestino v, appunto,
benedetto ix e gregorio vi.
questi due vanno di pari passo: benedetto fu papa tre volte (vendendo
e ricomprando il papato), gregorio si dimise riconoscendo il proprio
peccato di simonia (e a lui succedette di nuovo benedetto).

secondo me piu' che il numero quello che conta e' l'eco di questi tre
papi. celestino v lo ritengo abbastanza famoso (citato, probabilmente,
da dante nella commedia, e da dario fo nel mistero buffo). benedetto
ix vanta anche il primato di papa piu' giovane mai eletto (12 o 21
anni, secondo le fonti), cosa che lo fa spiccare tra chi ha un minimo
di interesse per la storia pontificia, o verso chi si appresta a
girare un film sull'argomento in questione.

per tornare al film di moretti, la cosa che non ho trovato credibile
(e che non ha, nemmeno volendo, l'alibi dell'allegoricita', come per i
cardinali) e che in nessun momento, da parte di un qualsiasi
personaggio (me lo sarei aspettato dal giornalista, per dire), venga
citato il fatto storico, non solo dell'esistenza (esigua, va bene) di
papi dimissionari, ma del fatto che il diritto canonico prevede le
dimissioni pontificie (fatto preparato all'epoca di celestino da
caetani/bonifacio viii).


volendo si puo' tirare in ballo anche siri, secondo la teoria che lo
vuole eletto nel 58 e costretto alla rinuncia da alcuni cardinali.


giusto per dire che, a voler fare un minimo di ricerca, del materiale
interessante ne esce. moretti sembra invece adagiarsi completamente
nel senso comune, e tutto il film ne e' una conseguenza. i cardinali
benevolmente beoti, il torneo di pallavolo, la guardia svizzera che
muove le tende, la buy samaritana e deontologicamente imbarazzante si
muovono tra il qualunquismo e la semplice banalita'.

il che non significa che habemus papam e' un film sbagliato perche'
non da' riscontri storici, ma che, secondo me, la loro assenza e' un
altro dei sintomi della pochezza della pellicola.
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