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Re: dal film al libro [messaggio #32273 è una risposta a message #32210] |
mer, 22 giugno 2011 19:22 |
gretel Messaggi: 54 Registrato: gennaio 2011 |
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On 19 Giu, 23:59, Once Upon a Time in IACine
<michele_lib...@libero.it> wrote:
> Per quanto riguarda Il Sospetto, per tutto il film Cary Grant si
> comporta e agisce come un vero bastardo figlio di puttana. Adesso solo
> perchè (spoiler)
beh, mi citi un dettaglio de gnente! :P
> Oh? Stiamo parlando di Cary Grant, quando mai ha fatto la parte del
> villain?
è appunto questo il problema: perché scegliere un attore che *non può*
interpretare la parte che deve interpretare? :D
se il protagonista deve compiere l'azione X, è meglio sceglierne uno
che lo possa fare, non cambiare il finale di un giallo! :D
il problema è che io giudico come lettrice di libri, tu come cinefilo:
abbiamo punti di vista differenti... anche il bellissimo "la scala a
chiocciola", della stessa autrice, è stato incomprensibilmente
stravolto: nell'originale la protagonista è una ragazza estremamente
in gamba e di carattere, ed è per quello che colpisce molto vederla
precipitare nel terrore... l'idea del film, in cui la protagonista è
in grave difficoltà in quanto muta, e che poi (spoiler), mi è piaciuta
moltissimo e lo rivedo sempre volentieri, ma è proprio un'altra
cosa! :)
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Re: dal film al libro [messaggio #32282 è una risposta a message #32275] |
gio, 23 giugno 2011 03:46 |
karamazov Messaggi: 356 Registrato: gennaio 2011 |
Senior Member |
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Sembra che gretel abbia detto :
> On 22 Giu, 00:27, karamazov <k...@virgilio.it> wrote:
>> sì il finale del libro è brillante anche se forzato,
> come fa a essere forzato, se è l'originale? :P
forzato nel senso che per avere il twist finale si inventa una cosa
non plausibilissima (il ragazzino omicida).
però a me i twist piacciono, anche quelli forzati, per cui va bene
così.
> cmq diciamo che un'atmosfera e un finale del genere ricordano le opere
> di cornell woolrich, hai presente? ;)
sono assolutamente un estimatore. uno dei miei gruppi preferiti
si chiama incidentalmente The Black Angels. :)
>> e giustifica di più il titolo, anche della versione originale.
> il titolo del film è lo stesso in inglese e italiano: il titolo del
> romanzo è "il sentiero dei *nome di un animale*", con riferimento alla
> ostinata ricerca dell'erede da parte della capofamiglia, cosa che
> produce tutti gli effetti a catena nel racconto
sì intendevo il titolo originale del romanzo "The Rainbird Pattern"
pattern non è il sentiero ma è uno schema che si ripete, in questo caso
intendendo l'istinto omicida che si tramanda nella famiglia Rainbird
di padre in figlio.
In questo senso il titolo sarebbe completamente incomprensibile nella
versione cinematografica col finale cambiato.
Va detto che anche Complotto di Famiglia, non è che alla fine ci
azzecchi moltissimo. Ma suona bene e ricorda vagamente il titolo del
romanzo, quindi ci sta.
Family Plot è un po' meglio perchè può giocare sul doppio significato
complotto di famiglia/ tomba di famiglia (quella
dove bruce dern scopre la finta lapide etc).
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Re: dal film al libro [messaggio #32286 è una risposta a message #32273] |
gio, 23 giugno 2011 14:06 |
Once Upon a Time in I Messaggi: 292 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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On 22 Giu, 19:22, gretel <salmosal...@gmail.com> wrote:
> On 19 Giu, 23:59, Once Upon a Time in IACine
>
> <michele_lib...@libero.it> wrote:
> > Per quanto riguarda Il Sospetto, per tutto il film Cary Grant si
> > comporta e agisce come un vero bastardo figlio di puttana. Adesso solo
> > perchè (spoiler)
>
> beh, mi citi un dettaglio de gnente! :P
>
> > Oh? Stiamo parlando di Cary Grant, quando mai ha fatto la parte del
> > villain?
>
> è appunto questo il problema: perché scegliere un attore che *non può*
> interpretare la parte che deve interpretare? :D
Eh, brava! Poteva metterci Peter Lorre così si sapeva già dall'inizio
come andava a finire. Hitch ha scelto l'attore contro la parte
(genio). Per tutto il film questo si comporta com un poco di buono e
fino all'ultima scena non sai come andrà a finire. Ma a Hitchcock i
finali sono sempre importati relativamente, a lui interessava
soprattutto la psicologia dei personaggi, vedere persone normali dover
affrontare situazioni imprevedibili e rischiose, combattere con le
loro (e le sue) paure.
In ogni caso i paragoni tra libri e film lasciano un po' il tempo che
trovano, sono due generi diversi. Il libro è normalmente sempre più
ricco e profondo del film, che è limitato principalmente dai tempi.
Spesso, come riporti tu stessa con l'ottimo esempio de "La scala a
chiocciola", operare dei cambiamenti comporta un miglioramento,
rispetto al seguire pedissequamente la trama del libro.
Michele
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Re: dal film al libro [messaggio #32288 è una risposta a message #32286] |
gio, 23 giugno 2011 17:49 |
gretel Messaggi: 54 Registrato: gennaio 2011 |
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On 23 Giu, 14:06, Once Upon a Time in IACine
<michele_lib...@libero.it> wrote:
> Eh, brava! Poteva metterci Peter Lorre così si sapeva già dall'inizio
> come andava a finire.
beh, lol, un ray milland non sarebbe andato bene?
io cary grant in quel ruolo l'ho trovato sempre fuori parte, proprio
perché troppo "gentleman" per essere credibile...
> In ogni caso i paragoni tra libri e film lasciano un po' il tempo che
> trovano, sono due generi diversi.
il fatto è che io ho fatto in tempo a leggere tutti i libri, prima di
vedere i rispettivi film, quindi sono stata più influenzabile... sto
dando la caccia a "gli uccelli" di daphne du maurier, è l'unico libro-
da-film che mi manca in quel genere :)
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Re: dal film al libro [messaggio #32323 è una risposta a message #32125] |
dom, 26 giugno 2011 03:28 |
Tafano Messaggi: 425 Registrato: luglio 2010 |
Senior Member |
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Il 16/06/2011 01:37, Vittorix ha scritto:
> mi e' sempre piaciuto "Il nome della rosa" film cosi' ho deciso di
> leggere il libro, divertente, ironico e bellissimo.
> stessa cosa per Montalbano, pur amando la serie televisiva i libri sono
> i veri capolavori.
> cosi' come per Sherlock Holmes, Agatha Christie, e i vari De Crescenzo e
> Dan Brown, che i libri siano superiori ai film e' frequente.
>
> avete altri film popolari di cui vale la pena, pur avendo visto il film,
> leggere il libro?
>
Abbiamo tutti dimenticato i gli ottimi anche se pieni di retorico
sentimentalismo Guareschi, dai quali furono tratti i sempre ottimi film.
Ve li doveva ricordare un anarcocomunista come me?
--
Linux User #529932
(questa è la mia firma da nerd)
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Re: dal film al libro [messaggio #32392 è una risposta a message #32125] |
mer, 29 giugno 2011 07:43 |
Joker Messaggi: 22 Registrato: febbraio 2011 |
Junior Member |
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Il Wed, 15 Jun 2011 18:37:38 -0500, "Vittorix" <vittorix@gmail.com> ha
inopinatamente scritto:
>mi e' sempre piaciuto "Il nome della rosa" film cosi' ho deciso di leggere
>il libro, divertente, ironico e bellissimo.
>stessa cosa per Montalbano, pur amando la serie televisiva i libri sono i
>veri capolavori.
>cosi' come per Sherlock Holmes, Agatha Christie, e i vari De Crescenzo e Dan
>Brown, che i libri siano superiori ai film e' frequente.
>
>avete altri film popolari di cui vale la pena, pur avendo visto il film,
>leggere il libro?
"1984" Orwell, film brutto libro favoloso.
Il piu' ovvio di tutti "Il signore degli anelli", per me uno dei pochi
reso a dovere in un film. I libri pero' sono altra cosa.
Non e' un libro ma un fumetto anche se definirlo "solo" fumetto e'
riduttivo, ma "Watchmen" va letto oltre che visto.
"Solomon Kane" filmetto ma ottimo personaggio creato da Howard cosi'
come "Conan" dello stesso autore.
--
_JoKeR_
From Gotham with fun.
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Re: dal film al libro [messaggio #32492 è una risposta a message #32323] |
lun, 04 luglio 2011 13:52 |
Nemo Messaggi: 225 Registrato: giugno 2008 |
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On 26 Giu, 03:28, Tafano <nikcn...@email.it> wrote:
> Il 16/06/2011 01:37, Vittorix ha scritto:> mi e' sempre piaciuto "Il nome della rosa" film cosi' ho deciso di
> > leggere il libro, divertente, ironico e bellissimo.
> > stessa cosa per Montalbano, pur amando la serie televisiva i libri sono
> > i veri capolavori.
> > cosi' come per Sherlock Holmes, Agatha Christie, e i vari De Crescenzo e
> > Dan Brown, che i libri siano superiori ai film e' frequente.
>
> > avete altri film popolari di cui vale la pena, pur avendo visto il film,
> > leggere il libro?
>
> Abbiamo tutti dimenticato i gli ottimi anche se pieni di retorico
> sentimentalismo Guareschi, dai quali furono tratti i sempre ottimi film.
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