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Home » Cinema » Film » Le jene... ieri sera su Rai4
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| Re: Le jene... ieri sera su Rai4 [messaggio #32411 è una risposta a message #32406] |
gio, 30 giugno 2011 00:41   |
 tintal
Messaggi: 17
Registrato: febbraio 2011 |
Junior Member |
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Nathan ha scritto:
> Il Wed, 29 Jun 2011 16:27:42 +0200, Lestofante ha scritto:
> > Secone me le Iene resta il miglior Tarantino.
> Discutibile. "Pulp Fiction" ha una sceneggiatura più brillante con dialoghi
> che ti inchiodano alla sedia, ed è molto meno "splatter" rispetto alle Iene
> che invece ci va giù pesante.
Chiedo scusa per aver dimenticato di rileggere l'orrendo post che ho
scritto sopra. Comunque le Iene resta un prodotto più cattivo, cinico e
sincero, quello che pone Tarantino così com'è, nel bene e nel male,
davanti allo spettatore. Dopo diventa tutto più costruito e via via più
scontato ed inoltre si palesa la pochezza del suo cervello. Insomma quando
vedo il primo film di Tarantino vedo tutto quello che lui ha da offrirmi,
dopo è tutto più o meno una ripetizone annacquata, con qualche perla qua e
là in termini di scene, ovviamente girata mirabilmente. L'attesa per un
film di Q. è andata via via scemando dopo quel film, così come l'interesse
a rivederne i prodotti successivi. Gli utlimi due in particolare (tre se
consideriamo anche la seconda parte di Kill Bill) è da una vita che non li
metto su e non ne sento alcuna necessità . Mi sembra che si stia in lui
palesando il percorso di Argento fagocitato dal suo stesso motivo di
esistere, la forma filmica del genere rinnovato. Il motivo di esistere del
loro cinema in qualche modo si è infossato quando il cinema ha assorbito
la loro innovazione e lo spettatore ne ha preso la misura ed ha scoperto
che dietro non c'era altro. Mi viene un pò in mente per un confronto
positivo il dispiegarsi della carriera di Leone e del suo cinema che dopo
la trilogia del dollaro, capendo di aver raschiato tutto il raschiabile
con l'innovazione del linguaggio, supportato per altro da una sua idea di
cinema ben precisa che non ha mai abbandonato, ed era un idea più alta di
quella di Tarantino o Argento, è mutato in qualcosa di diverso che lo ha
portato ha c'era una volta in america. Questo non è mai avvenuto in
Argento e non avverà in Tarantino.
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
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| Re: Le jene... ieri sera su Rai4 [messaggio #32462 è una risposta a message #32411] |
ven, 01 luglio 2011 12:51 |
Once Upon a Time in I
Messaggi: 292
Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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On 30 Giu, 00:41, tin...@libero.it (Lestofante) wrote:
>
> Chiedo scusa per aver dimenticato di rileggere l'orrendo post che ho
> scritto sopra. Comunque le Iene resta un prodotto più cattivo, cinico e
> sincero, quello che pone Tarantino così com'è, nel bene e nel male,
> davanti allo spettatore. Dopo diventa tutto più costruito e via via più
> scontato ed inoltre si palesa la pochezza del suo cervello. Insomma quando
> vedo il primo film di Tarantino vedo tutto quello che lui ha da offrirmi,
> dopo è tutto più o meno una ripetizone annacquata, con qualche perla qua e
> là in termini di scene, ovviamente girata mirabilmente. L'attesa per un
> film di Q. è andata via via scemando dopo quel film, così come l'interesse
> a rivederne i prodotti successivi. Gli utlimi due in particolare (tre se
> consideriamo anche la seconda parte di Kill Bill) è da una vita che non li
>  metto su e non ne sento alcuna necessità . Mi sembra che si stia in lui
> palesando il percorso di Argento fagocitato dal suo stesso motivo di
> esistere, la forma filmica del genere rinnovato. Il motivo di esistere del
> loro cinema in qualche modo si è infossato quando il cinema ha assorbito
> la loro innovazione e lo spettatore ne ha preso la misura ed ha scoperto
> che dietro non c'era altro. Mi viene un pò in mente per un confronto
> positivo il dispiegarsi della carriera di Leone e del suo cinema che dopo
> la trilogia del dollaro, capendo di aver raschiato tutto il raschiabile
> con l'innovazione del linguaggio, supportato per altro da una sua idea di
> cinema ben precisa che non ha mai abbandonato, ed era un idea più alta di
> quella di Tarantino o Argento, è mutato in qualcosa di diverso che lo ha
> portato ha c'era una volta in america. Questo non è mai avvenuto in
> Argento e non avverà in Tarantino.
Q U O T O
Michele
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| Re: Le jene... ieri sera su Rai4 [messaggio #32463 è una risposta a message #32411] |
ven, 01 luglio 2011 14:10 |
susanna
Messaggi: 309
Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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Lestofante <tintal@libero.it> ha scritto:
<omissis>
: Questo non è mai avvenuto in Argento e non avverà in Tarantino.
Il concetto e' giusto, i paralleli pertinenti, l'intervento condivisibile.
Faccio qualche distinguo.
Cio' che salva Leone dal confronto e' proprio quello che dici, ovvero la
presenza di un tema ben preciso che va aldila' della forma espressiva. In
tutti i tre casi abbiamo registi che hanno innovato il linguaggio, ma
Argento e' morto su quell'innovazione, Tarantino sembra morirci anche lui,
Leone invece ha supportato con un tema (o una poetica) quell'innovazione.
A Tarantino do maggiori opportunita', rispetto ad Argento, i cui film della
fase terminale sono praticamente inguardabili.
Tarantino non ha ancora esaurito le munizioni della sua innovazione
espressiva (tant'e' che i suoi ultimi film non sono 'inguardabili'), ma sta
pericolosamente ballando nel manico.
Inoltre ha tentato, con Jackie Brown, di svoltare verso un cinema piu'
denso, con qualcosa 'dentro'. Penso alla caratterizzazione *immensa* del
personaggio di Jackie che esce dalla semplice forma tarantiniana per
avvicinarsi alle migliori figure drammatiche del cinema contemporaneo.
Hai ancora ragione quando dici che si tratta di una questione di cervello,
di testa. Di cultura, direi. Quando ci si prende la reponsabilita' di
produrre opere espressive a grande diffusione, solo chi ha un cervello puo'
capire che cio' non si esaurisce nella semplice produzione di una merce. O
che, piu' o meno e' la stessa cosa, questo tipo di merci *devono* avere un
valore d'uso un po' piu' ampio. Ma ci vuole cervello.
susanna
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| Re: Le jene... ieri sera su Rai4 [messaggio #32465 è una risposta a message #32411] |
sab, 02 luglio 2011 01:05 |
sapo68
Messaggi: 613
Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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Lestofante <tintal@libero.it> wrote:
> Insomma quando
> vedo il primo film di Tarantino vedo tutto quello che lui ha da offrirmi,
> dopo è tutto più o meno una ripetizone annacquata, con qualche perla qua e
> là in termini di scene, ovviamente girata mirabilmente. L'attesa per un
> film di Q. è andata via via scemando dopo quel film, così come l'interesse
> a rivederne i prodotti successivi. Gli utlimi due in particolare (tre se
> consideriamo anche la seconda parte di Kill Bill) è da una vita che non li
> metto su e non ne sento alcuna necessità . Mi sembra che si stia in lui
> palesando il percorso di Argento fagocitato dal suo stesso motivo di
> esistere, la forma filmica del genere rinnovato. Il motivo di esistere del
> loro cinema in qualche modo si è infossato quando il cinema ha assorbito
> la loro innovazione e lo spettatore ne ha preso la misura ed ha scoperto
> che dietro non c'era altro. Mi viene un pò in mente per un confronto
> positivo il dispiegarsi della carriera di Leone e del suo cinema che dopo
> la trilogia del dollaro, capendo di aver raschiato tutto il raschiabile
> con l'innovazione del linguaggio, supportato per altro da una sua idea di
> cinema ben precisa che non ha mai abbandonato, ed era un idea più alta di
> quella di Tarantino o Argento, è mutato in qualcosa di diverso che lo ha
> portato ha c'era una volta in america. Questo non è mai avvenuto in
> Argento e non avverà in Tarantino.
Quotone.
--
Giocare col mondo, facendolo a pezzi...
Bambini che il sole, ha ridotto gia'... vecchi.
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| Re: Le jene... ieri sera su Rai4 [messaggio #32467 è una risposta a message #32463] |
sab, 02 luglio 2011 01:05 |
sapo68
Messaggi: 613
Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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susanna <sus4@eliminami.libero.anchequesto.it> wrote:
> Cio' che salva Leone dal confronto e' proprio quello che dici, ovvero la
> presenza di un tema ben preciso che va aldila' della forma espressiva.
Un tema inteso come storia narrante?
Se è così non saprei, anche in Leone c'e' la dilatazione infinita del
momento scenico a discapito di un "discorso" e un dialogo costruito e
pertinente.
Come il suo allievo anche Leone riesce a stare in bilico come mi piace
dire, "tra il sublime e il pecoreccio".
Tarantino storicizza (anche se solo in apparenza) i suoi clichè nel
senso che apparecchia il tutto nella contemporaneità , mentre Leone
ambienta i suoi film in un west antico e metaforico, quasi metafisico.
Leone ha il grande pregio di essere stato veramente in anticipo sui
tempi e di aver trovato un suo "canone", una cifra stilistica
inconfondibile.
Tarantino ci prova tra, l'altro dimostrando di saper maneggiare la mdp
in alcuni momenti, veramente in modo magistrale, ma il cinema non e'
solo "manico" e a Quentin manca tutto il resto.
Sopratutto in film come Inglorious Basterds tutto il film si riduce a
3/4 scene "intorno a un tavolo" come ben le definisti tolte le quali non
rimane che poco.
E anche quelle pur dirette e recitate magistralmente stanno andando
verso una ripetitività (climax-anticlimax-climax-scoppio finale) che
rischia di essere imbarazzante...
--
Giocare col mondo, facendolo a pezzi...
Bambini che il sole, ha ridotto gia'... vecchi.
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| Re: Le jene... ieri sera su Rai4 [messaggio #32549 è una risposta a message #32529] |
gio, 07 luglio 2011 00:34 |
Mobilmachung
Messaggi: 13
Registrato: giugno 2011 |
Junior Member |
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Il Tue, 05 Jul 2011 18:29:36 +0200, Arturo ha scritto:
> Mobilmachung wrote:
>> Il Thu, 30 Jun 2011 10:33:37 +0200, Arturo ha scritto:
>>
>>> Roberto Bernasconi wrote:
>>
>>>>> la discussione all'inizio delle jene sull'opportunità di dare una mancia
>>>>> alla cameriera rasenta lo stato dell'arte, non credo che Pulp abbia
>>>>> qualcosa all'altezza...
>>>> scherzi ? il massaggio ai piedi !!!
>>> per non parlare del monologo di wallace al bar.
>>
>> me lo devo rivedere, allora. Brutto segno però che io non ricordi. non
>> ricordo tutti i dialoghi, ma quelli belli sì.
>
> eri quasi arrivato ma non ce l'hai mai fatta.
> e se dovevi farcela ce l'avresti già fatta:
>
> http://www.youtube.com/watch?v=gFa5glSp1q8
no, non ci siamo. Intanto io parlavo di dialoghi e questo è un monologo
(cosa molto più facile da scrivere). Inoltre relativamente alla qualitÃ
letteraria non c'è confronto: nelle Jene la scena parte da un contesto
pacifico e solo la forza di un dialogo al calor bianco porta con
progressiva coerenza a sfiorare uno scontro. Quindi è il dialogo che crea
inizio, culmine e fine della scena. Nel brano postato da te non trovo
traccia della capacità di evocare l'azione tramite le parole, non c'è
nessuna tensione, non c'è proprio nemmeno nessuna originalità .
non ci siamo proprio con le Jene (se la qualità dei dialoghi è
rappresentata da questa scena).
Provaci ancora, Sam.
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