| UFV [messaggio #33076] |
lun, 25 luglio 2011 16:39  |
 Jake Lamotta
Messaggi: 102
Registrato: giugno 2011 |
Senior Member |
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The Shadow (Zampaglione, 2010)
Horror italiano (piuttosto mimetizzata, l'italianità, a dire il vero).
Ignorare chi sia il regista aiuta a darne un giudizio equilibrato, e nella
fattispecie ad ammettere che si tratta di uno tra i migliori prodotti
italiani nel proprio genere da parecchi anni in qua. E' tutto un entrare e
uscire dai codici, promettere e mantenere adesione all'immaginario filmico
horrorifico; talvolta si ha l'impressione che nel calderone sia finito un
po' troppo di tutto, che qualche riferimento culturale/storico sia
posticcio. Buona la fotografia, casting e direzione degli attori superiori
alla media, e un soggetto che si permette finale, controfinale e
"messaggio". (***)
127 ore (Boyle, 2010)
Boyle basa stavolta il suo cinema-spettacolo su un episodio reale
riguardante una vita umana in bilico. I precedenti al cinema di imprese di
survivors marcavano soprattutto il lato sportivo dell'impresa, alternando
thrilling e didascalia. 127 ore pigia l'acceleratore su virtuosismi di
riprese e montaggio, tanto nei primi 15' di prologo forsennato, quanto nei
rimanenti 75', quando l'azione si svolge nello spazio di un ascensore, e
l'attenzione si sposta sul cortocircuito tra uomo, natura e cultura. E'
tramite la consapevolezza che l'uomo ha di sè a risolvere in conflitto: ma
chiacchiere a parte, non mancano i 5 minuti di sangue a fiotti e
spettacolarizzazione della sofferenza. (***1/2)
Il riccio (Achache, 2009)
Commedia francese tratta da bestseller internazionale in cui qualche sparuta
buona idea di partenza (probabilmente proveniente dal libro) viene travolta
da una messinscena inconsistente, una costruzione dei personaggi risibile e
soprattutto da un intreccio nullo. (**)
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| Re: UFV [messaggio #33085 è una risposta a message #33076] |
mar, 26 luglio 2011 01:00  |
daniele
Messaggi: 600
Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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"Jake Lamotta" <raging.bull@tiscali.it> writes:
> Il riccio (Achache, 2009)
>
> Commedia francese tratta da bestseller internazionale in cui qualche
> sparuta buona idea di partenza (probabilmente proveniente dal libro)
> viene travolta da una messinscena inconsistente, una costruzione dei
> personaggi risibile e soprattutto da un intreccio nullo. (**)
per non parlare dell'incidente d'auto che anche un cieco avrebbe evitato.
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