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Home » Computer » Linux » problema icoli news server libero, server alternativi?
problema icoli news server libero, server alternativi? [messaggio #33871] dom, 28 novembre 2010 04:21 Messaggio successivo
morph  è attualmente disconnesso morph
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ho cercato un pò in rete ed ho trovato un tot di server senza bisogno di
registrazione ai quali però non riesco a connettermi, e altri che
necessitano la registrazione che ho fatto, ma mai ricevuto conferma
quindi inutilizzabili.


grazie in anticipo



Morph
Re: problema icoli news server libero, server alternativi? [messaggio #33873 è una risposta a message #33871] dom, 28 novembre 2010 06:15 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Paolo Zampiceni  è attualmente disconnesso Paolo Zampiceni
Messaggi: 2
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Junior Member
"morph" <morph@paranoici.org> ha scritto
> ho cercato un pò in rete ed ho trovato un tot di server senza bisogno di
> registrazione ai quali però non riesco a connettermi, e altri che
> necessitano la registrazione che ho fatto, ma mai ricevuto conferma quindi
> inutilizzabili.
>
Ciao, ho verificato anch'io problemi con il server news di libero e ora sto
usando nntp.aioe.org; no so per altri ng ma per icoli funziona.
Paolo

> grazie in anticipo
>
>
>
> Morph
Re: problema icoli news server libero, server alternativi? [messaggio #33875 è una risposta a message #33871] dom, 28 novembre 2010 08:17 Messaggio precedenteMessaggio successivo
RedWiz  è attualmente disconnesso RedWiz
Messaggi: 147
Registrato: novembre 2010
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Il Sun, 28 Nov 2010 04:21:32 +0100, morph ha scritto:

> ho cercato un pò in rete ed ho trovato un tot di server senza bisogno di
> registrazione ai quali però non riesco a connettermi, e altri che
> necessitano la registrazione che ho fatto, ma mai ricevuto conferma
> quindi inutilizzabili.


ciao lillo, dai un occhio a lui

http://news.cu.mi.it/
Re: problema icoli news server libero, server alternativi? [messaggio #33877 è una risposta a message #33871] dom, 28 novembre 2010 10:58 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Lem Novantotto  è attualmente disconnesso Lem Novantotto
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morph ha scritto:

> ho cercato un pò in rete ed ho trovato un tot di server senza bisogno di
> registrazione ai quali però non riesco a connettermi, e altri che
> necessitano la registrazione che ho fatto, ma mai ricevuto conferma
> quindi inutilizzabili.

Io uso Eternal September: per postare e come fallback.
--
Bye, Lem
Ceterum censeo ISLAM esse delendum
____________________________________________________________ _________
Non sprecare i cicli idle della tua CPU. Usali per qualcosa di utile.
http://orbit.psi.edu/ http://www.worldcommunitygrid.org/index.jsp
http://boinc.berkeley.edu/projects.php
Re: problema icoli news server libero, server alternativi? [messaggio #33886 è una risposta a message #33871] dom, 28 novembre 2010 15:08 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Sandro kensan  è attualmente disconnesso Sandro kensan
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morph wrote On 11/28/2010 04:21 AM:
> ho cercato un pò in rete ed ho trovato un tot di server senza bisogno di
> registrazione ai quali però non riesco a connettermi, e altri che
> necessitano la registrazione che ho fatto, ma mai ricevuto conferma
> quindi inutilizzabili.

Anche qui riscontrato problemi di ICOLI col server Libero, per fortuna
che ho anche il Wi-Fi per cui adesso viaggio col server Tin.

Il mio consiglio è la soluzione definitiva e cioè un server a pagamento
come News.individual.net dal costo di 10 euro l'anno.

--
Sandro kensan www.kensan.it geek site
Re: problema icoli news server libero, server alternativi? [messaggio #33887 è una risposta a message #33886] dom, 28 novembre 2010 16:34 Messaggio precedenteMessaggio successivo
mallin.shetland  è attualmente disconnesso mallin.shetland
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Addì domenica 28 novembre 2010 15:08 Sandro kensan scrisse:

> Il mio consiglio è la soluzione definitiva e cioè un server a pagament
> [spam] [spam] [spam] [spam] [spam] [spam] [spam] [spam]

Hai pagato la tassa per fare pubblicità.
Re: problema icoli news server libero, server alternativi? [messaggio #33889 è una risposta a message #33887] dom, 28 novembre 2010 17:24 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Alessandro Selli  è attualmente disconnesso Alessandro Selli
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Registrato: novembre 2010
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mallin.shetland ha scritto:
> Addì domenica 28 novembre 2010 15:08 Sandro kensan scrisse:
>
>> Il mio consiglio è la soluzione definitiva e cioè un server a pagament
>> [spam] [spam] [spam] [spam] [spam] [spam] [spam] [spam]
>
> Hai pagato la tassa per fare pubblicità.

O forse ha pagato la tariffa per avere corrisposto un servizio?


Ciao,


--
Alessandro Selli http://alessandro.route-add.net
AVVERTENZA: i messaggi inviati a "trappola" non mi arriveranno.
WARNING: messages sent to "trappola" will never reach me.
Re: problema icoli news server libero, server alternativi? [messaggio #33892 è una risposta a message #33889] dom, 28 novembre 2010 18:18 Messaggio precedenteMessaggio successivo
mallin.shetland  è attualmente disconnesso mallin.shetland
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Addì domenica 28 novembre 2010 17:24 Alessandro Selli scrisse:

> mallin.shetland ha scritto:
>> Addì domenica 28 novembre 2010 15:08 Sandro kensan scrisse:
>>
>>> Il mio consiglio è la soluzione definitiva e cioè un server a pagament
>>> [spam] [spam] [spam] [spam] [spam] [spam] [spam] [spam]
>>
>> Hai pagato la tassa per fare pubblicità.
>
> O forse ha pagato la tariffa per avere corrisposto un servizio?

Pagare per avere un servizio gratuito? Pagare per avere esattamente
le stesse cose che tutti gli altri offrono a gratis' E senza nessun valore
aggiunto? A Napoli questo si chiama scartiloffio.
Re: problema icoli news server libero, server alternativi? [messaggio #33893 è una risposta a message #33889] dom, 28 novembre 2010 19:26 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Sandro kensan  è attualmente disconnesso Sandro kensan
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Alessandro Selli wrote On 11/28/2010 05:24 PM:

> O forse ha pagato la tariffa per avere corrisposto un servizio?

Preciso che io ho pensato diverse volte di usare il servizio di
individual.net ma non l'ho mai fatto per vari motivi, però trovo che sia
giusto pagare un servizio, non mi fido dei servizi gratis e comunque li
uso il meno possibile. Questo perché dietro la parola gratis c'è spesso
la fregatura o il furto: nessuno ti regala nulla a questo mondo.

Penso come te che sia giusto pagare per il server offerto e 10 euro che
vanno a questo servizio offerto da una università tedesca (che in
passato era gratis) lo trovo equo e corretto.

--
Sandro kensan www.kensan.it geek site
Re: problema icoli news server libero, server alternativi? [messaggio #33896 è una risposta a message #33893] dom, 28 novembre 2010 19:59 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Addì domenica 28 novembre 2010 19:26 Sandro kensan scrisse:

> Preciso che io ho pensato diverse volte di usare il servizio di
> individual.net ma non l'ho mai fatto per vari motivi, però trovo che sia
> giusto pagare un servizio, ...

Io trovo ingiusto pagare un servizio due volte.




Addì domenica 28 novembre 2010 19:26 Sandro kensan scrisse:

> ... non mi fido dei servizi gratis e comunque li
> uso il meno possibile. Questo perché dietro la parola gratis c'è spesso
> la fregatura o il furto: nessuno ti regala nulla a questo mondo.
> ...

Stronzate, castronerie e qualunquismo. INTERNET ed i suoi servizi
come USENET, il WEB, la posta elettronica, il DNS sono sempre stati
gratuiti. Tu paghi solo il traffico telefonico al tuo operatore telefonico e
questi ti dà l'accesso ad INTERNET ed ai suoi servizi, tra cui ci sono
le news e c'è USENET. O forse mi voi dire che paghi a parte la posta
elettronica o che nella tua bolletta c'è una voce separata per la chat
ed un supplemento per il servizio DNS?




Addì domenica 28 novembre 2010 19:26 Sandro kensan scrisse:

> Penso come te che sia giusto pagare per il server offerto e 10 euro che
> vanno a questo servizio offerto da una università tedesca (che in
> passato era gratis) lo trovo equo e corretto.

Ecco, se voglio un'altra casella di posta elettronica posso sottoscriverne
gratuita tramite WEB, beccandomi la pubblicità, come mionimo, o pagare
una quota minima ed avere servizi aggiuntivi quali, accesso POP3 e IMAP,
servizio antivirus, nessun limite di spazio e sarcazzi vari. Ma prima di
pagare mi pongo la domanda:

Quale valore aggiunto mi offre questo meraviglioso servizio a pagamento?

Ok i sevizi di Alice fanno pena ma nessuno mi vieta di usare AIOE, il server
della mia università od un sarcazzo qualsiasi.

Per ritornare in tema: nel mondo esistono centinaia di migliaia di gruppi,
nessun server può propagarli tutti, al massimo ne propaga alcune miriadi,
diciamo quaranta o cinquantamila. Il tuo meraviglioso servizio a pagamento
si vanta di propagare 25000 gruppi. Alquanto scarsino.

PS ovviamente il numero di gruppi *NON* è il solo parametro da considerare.
Re: problema icoli news server libero, server alternativi? [messaggio #33898 è una risposta a message #33896] dom, 28 novembre 2010 21:19 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Sandro kensan  è attualmente disconnesso Sandro kensan
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mallin.shetland wrote On 11/28/2010 07:59 PM:

> Io trovo ingiusto pagare un servizio due volte.

Io lo pago molto spesso ma non sempre.

> Stronzate, castronerie e qualunquismo. INTERNET ed i suoi servizi
> come USENET, il WEB, la posta elettronica, il DNS sono sempre stati
> gratuiti. Tu paghi solo il traffico telefonico al tuo operatore telefonico e
> questi ti dà l'accesso ad INTERNET ed ai suoi servizi, tra cui ci sono
> le news e c'è USENET. O forse mi voi dire che paghi a parte la posta
> elettronica o che nella tua bolletta c'è una voce separata per la chat
> ed un supplemento per il servizio DNS?

Non sono molto d'accordo, io la posta elettronica la pago a parte come
puoi vedere dal from dei miei post (email attiva e controllata), non mi
fido dei servizi degli altri che in cambio di giga di posta ti
scansionano il contenuto e ti rifilano pubblicità ad hoc. Più che per la
pubblicità non mi piace affidare a terzi un servizio così importante,
voglio gestirlo io.

Per usenet molti server offerti (come incluso nel prezzo) dagli ISP
stanno chiudendo, quelli gratis vanno e vengono quindi imho per avere un
servizio stabile occorre pagarselo altrimenti si erra tra un server e un
altro con gruppi che ci sono e che non ci sono e tra servizi che vanno e
vengono.

Per il web si paga per intero perché quasi tutti hanno la pubblicità che
è una forma di pagamento (i prodotti che si comprano includono questa
"tassa"), i DNS li paghi quando paghi la connessione, è un servizio
offerto dagli ISP e anche i DNS di google li paghi indirettamente in
qualche modo.

> Ecco, se voglio un'altra casella di posta elettronica posso sottoscriverne
> gratuita tramite WEB, beccandomi la pubblicità, come mionimo, o pagare
> una quota minima ed avere servizi aggiuntivi quali, accesso POP3 e IMAP,
> servizio antivirus, nessun limite di spazio e sarcazzi vari. Ma prima di
> pagare mi pongo la domanda:
>
> Quale valore aggiunto mi offre questo meraviglioso servizio a pagamento?

Io ho scelto e di pagare e mi trovo bene, se il mio mail server va giù
so con chi prendermela, se google va off line o ti toglie un servizio o
te ne aggiunge uno di non voluto ti attacchi.

> Ok i sevizi di Alice fanno pena ma nessuno mi vieta di usare AIOE, il server
> della mia università od un sarcazzo qualsiasi.

Il server della tua università lo paghi con le tasse universitarie, nel
caso di individual net lo pagavano gli studenti tedeschi ma visto il
costo eccessivo l'hanno messo a pagamento. Però se vuoi usare i servizi
gratis fallo. Io se ne avrò bisogno opterò per quelli a pagamento in
quanto ritengo siano molto più affidabili.
>
> Per ritornare in tema: nel mondo esistono centinaia di migliaia di gruppi,
> nessun server può propagarli tutti, al massimo ne propaga alcune miriadi,
> diciamo quaranta o cinquantamila. Il tuo meraviglioso servizio a pagamento
> si vanta di propagare 25000 gruppi. Alquanto scarsino.

Di servizi a pagamento ce ne sono tanti, io sono affezionato a quello
perché è di una università e perché è un vecchio servizio ma c'è libertà
di scelta.

> PS ovviamente il numero di gruppi *NON* è il solo parametro da considerare.

Infatti, ci sono tanti altri parametri anche non oggettivi da considerare.

--
Sandro kensan www.kensan.it geek site
Re: problema icoli news server libero, server alternativi? [messaggio #33899 è una risposta a message #33898] dom, 28 novembre 2010 20:51 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Woland  è attualmente disconnesso Woland
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[ it.comp.os.linux.iniziare ] replica a Sandro kensan:

> Per il web si paga per intero perché quasi tutti hanno la pubblicità che
> è una forma di pagamento (i prodotti che si comprano includono questa
> "tassa"), i DNS li paghi quando paghi la connessione, è un servizio
> offerto dagli ISP e anche i DNS di google li paghi indirettamente in
> qualche modo.
>
Quoto questa frase perchè denota confusione, i DNS sono una somma di RFC
per implementare un database distribuito dei nomi di dominio e sono gratuiti.
Anche internet in se per semplificare, compreso il www, sono l'implementazione
di una serie di RFC e internet esiste *solo* perchè è gratuita.
Distinguiamo quindi il livello della rete con il livello aggiunto
di chi fa legittimo business con la rete. I motori di ricerca si
finanziano con la pubblicità e il data mining? Buon per loro.
Ma pagare per il semplice usenet feed mi sembra troppo. Poi ognuno fa
quello che vuole con i suoi soldi, siamo d'accordo. Ha più senso invece
pagare un servizio di email su un server, ma paghi l'hosting mica l'RFC5321
dell'smtp.

ciao


--
echo 997815340342174608858027011961866P | dc
Rammarico: problema icoli news server libero, server alternativi? [messaggio #33900 è una risposta a message #33898] dom, 28 novembre 2010 21:01 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Addì domenica 28 novembre 2010 21:19 Sandro kensan scrisse:

> Io lo pago molto spesso ma non sempre.
> ...

Mi ritorna in mente la vicenda di uno studente ventiduenne che
circa venti anni fa per questioni di libertà di ricerca, libertà di
studio e libertà di poter modificare il codice, uno studente
ventiduenne entrò in polemica con un famoso professore
universitario.

INTERNET è stata sempre gratuita ed è stata sempre uno
strumento di ricerca, se tu vuoi pagare vai altrove.
Re: problema icoli news server libero, server alternativi? [messaggio #33901 è una risposta a message #33899] dom, 28 novembre 2010 21:04 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Addì domenica 28 novembre 2010 20:51 Woland scrisse:

> Quoto questa frase perchè denota confusione,
> ...
> ma paghi l'hosting mica l'RFC5321 dell'smtp.

Approvo ogni singola parola.

Anzi anche le singole lettere e persino la punteggiatura. :-D
Re: problema icoli news server libero, server alternativi? [messaggio #33902 è una risposta a message #33899] dom, 28 novembre 2010 21:40 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Copyleft  è attualmente disconnesso Copyleft
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Woland wrote:


>
>> Per il web si paga per intero perché quasi tutti hanno la pubblicità che
>> è una forma di pagamento (i prodotti che si comprano includono questa
>> "tassa"), i DNS li paghi quando paghi la connessione, è un servizio
>> offerto dagli ISP e anche i DNS di google li paghi indirettamente in
>> qualche modo.
>>
> Quoto questa frase perchè denota confusione, i DNS sono una somma di RFC
> per implementare un database distribuito dei nomi di dominio e sono
> gratuiti.
> Anche internet in se per semplificare, compreso il www, sono
> l'implementazione
> di una serie di RFC e internet esiste *solo* perchè è gratuita.
> Distinguiamo quindi il livello della rete con il livello aggiunto
> di chi fa legittimo business con la rete. I motori di ricerca si
> finanziano con la pubblicità e il data mining? Buon per loro.
> Ma pagare per il semplice usenet feed mi sembra troppo. Poi ognuno fa
> quello che vuole con i suoi soldi, siamo d'accordo. Ha più senso invece
> pagare un servizio di email su un server, ma paghi l'hosting mica
> l'RFC5321 dell'smtp.

Quoto tutto,ma quello che mi ha lasciato (molto) perplesso e' la sua
sfiducia verso risorse e servizi gratuiti,allora non dovrebbe usare nemmeno
linux e la sua distribuzione,mah!

--
last-kernel-inside
Re: problema icoli news server libero, server alternativi? [messaggio #33903 è una risposta a message #33899] dom, 28 novembre 2010 22:40 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Woland wrote On 11/28/2010 08:51 PM:

> Quoto questa frase perchè denota confusione, i DNS sono una somma di RFC
> per implementare un database distribuito dei nomi di dominio e sono gratuiti.
> Anche internet in se per semplificare, compreso il www, sono l'implementazione
> di una serie di RFC e internet esiste *solo* perchè è gratuita.
> Distinguiamo quindi il livello della rete con il livello aggiunto
> di chi fa legittimo business con la rete. I motori di ricerca si
> finanziano con la pubblicità e il data mining? Buon per loro.
> Ma pagare per il semplice usenet feed mi sembra troppo. Poi ognuno fa
> quello che vuole con i suoi soldi, siamo d'accordo. Ha più senso invece
> pagare un servizio di email su un server, ma paghi l'hosting mica l'RFC5321
> dell'smtp.

Scusa cosa c'entra il protocollo con l'implementazione fisica del
protocollo? Il protocollo non è certo a pagamento ma i server sono
materiali e qualcuno li deve pagare, se uno te li offre gratis si fa
pagare in qualche modo. I DNS sono dei server che accettano un nome a
dominio in ingresso e danno un IP number in uscita, sono fatti di rame,
silicio, plastica e metallo, non sono gratis. Poi consumano energia e
qualcuno la bolletta la paga, se te li danno gratis, vuol dire che i
soldi vengono da un'altra parte.

--
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Re: problema icoli news server libero, server alternativi? [messaggio #33904 è una risposta a message #33902] dom, 28 novembre 2010 22:44 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Sandro kensan  è attualmente disconnesso Sandro kensan
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Copyleft wrote On 11/28/2010 09:40 PM:

> Quoto tutto,ma quello che mi ha lasciato (molto) perplesso e' la sua
> sfiducia verso risorse e servizi gratuiti,allora non dovrebbe usare nemmeno
> linux e la sua distribuzione,mah!

Secondo me dietro un server c'è qualcuno che paga, dietro una distro c'è
qualcuno che ha voglia di fare vedere quanto vale o comunque ci sono
motivi non economici.

--
Sandro kensan www.kensan.it geek site
Re: Rammarico: problema icoli news server libero, server alternativi? [messaggio #33905 è una risposta a message #33900] lun, 29 novembre 2010 08:39 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Davide Bianchi  è attualmente disconnesso Davide Bianchi
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Member
On 2010-11-28, mallin.shetland <nobody@nowhere.es> wrote:
> INTERNET è stata sempre gratuita ed è stata sempre uno
> strumento di ricerca, se tu vuoi pagare vai altrove.

Dissento.

Internet non e' MAI stata gratuita. E' stata creata come progetto di
ricerca del dipartimento di difesa americano e pagata con il loro
budget, e' stata uno "strumento di ricerca" allo stesso modo come lo
sono i telescopi ed i satelliti e come tale e' sempre stata pagata da
qualche ente/azienda (con o senza profitto). Il fatto che alcune
societa' (non tutte) forniscano certi servizi "gratuitamente" non
significa che l'infrastruttura sia gratuita e se tale societa' decide di
cessare di fornire un servizio gratuito non e' possibile appellarsi alla
'gratuiticita' dello stesso come un diritto acquisito.

Note: follow-up impostato su 'dibattiti' (anche se non c'entra un tubo
con i S.O.

Davide

--
I never forget a face, but in your case I'll be glad to make an exception.
-- Julius Henry "Groucho" Marx (http://en.wikiquote.org/wiki/Groucho_Marx)
Re: Rammarico: problema icoli news server libero, server alternativi? [messaggio #33906 è una risposta a message #33900] lun, 29 novembre 2010 13:26 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Alessandro Selli  è attualmente disconnesso Alessandro Selli
Messaggi: 242
Registrato: novembre 2010
Senior Member
mallin.shetland ha scritto:

> INTERNET è stata sempre gratuita

I protocolli, le specifiche e diverse implementazioni si. La connessione
mai. Anche la cosiddetta connessione Internet Gratis si è sempre pagata.

> ed è stata sempre uno
> strumento di ricerca, se tu vuoi pagare vai altrove.

Fintanto che è uno strumento di ricerca vada che la pagano gl'istituti di
ricerca, ma anche in questo caso non vedo perché chi non lavora per il
centro di ricerca debba usare quel servizio gratuitamente.

Ma quando un servizio o un protocollo smette di essere di ricerca ma è
utilizzato in campo professionale e commerciale, allora è un'altra storia.

Il software libero è quasi sempre gratis, ma perché ci sono quelli che lo
pagano, e che pagano quelli che lo sviluppano. Tu forse non hai mai pagato
nulla di quello che hai usato delle varie distribuzioni che ti sei
installato, io si, più volte, perché ci lavoro professionalmente e non
vorrei vedere i miei strumenti di lavoro fare la fine della Mandriva o dei
tanti progetti liberi che si sono arenati o sono scomparsi per mancanza di
fondi.

Il servizio NNTP è obsoleto e sempre più Internet Provider non lo offrono
più, neanche a pagamento, o se lo offrono ancora lo fanno passivamente,
lasciandolo a lungo incustodito e lasciando che la sua qualità si degradi
senza intervenire. Perché questo? Perché è un servizio che non si ripaga,
che non fa entrare soldi in cassa. Tutti i servizi gratuiti su Internet
sono gratuiti finché riescono a far fare soldi a chi li eroga in rete per
qualche via, direttamente o indirettamente, altrimenti sono offerti solo a
pagamento oppure, se nel frattempo sono diventati anche obsoleti, sono
lasciati cadere in /dev/null. Cosa fare per tenerli in vita? Darsi da fare
per tenere in vita un server ad accesso gratuito di buona qualità, ossia
mantenuto per aggiornarne la lista dei gruppi e delle funzioni di filtro dei
feed. Se non se ne ha la possibilità, come nel mio caso che non lavoro in
una server-farm dove posso mettere su un tale servizio, un'altra maniera di
farlo è di mettere mano al portafoglio per contribuire a tenere attivo un
qualche altro server di cui si apprezza la qualità del servizio. Al più la
discussione potrebbe essere su come scegliere i server da finanziare, ma
scrivere che finanziare un certo server/servizio in se è sbagliato perché ci
sono altri server/servizi gratuiti è senza senso e miope. Questa è una
concezione della libertà (free as in free beer) che potrebbe portare alla
fine di diversi progetti liberi di valore ma che non si è riuscito a
finanziare adeguatamente.

In altri termini, avrei capito se il punto fosse stato "non dare i soldi
alla individual.net ma alla eternal-september.org perché [valida motivazione
aggiunta]". Ma scrivere "Pagare per avere un servizio gratuito? Pagare per
avere esattamente le stesse cose che tutti gli altri offrono a gratis' E
senza nessun valore aggiunto?" è falso e molto miope. La connessione ad
Interenet non è mai gratuita, e i cosiddetti servizi gratuiti fanno in
realtà parte della tariffa che si paga per la connessione. I servizi
"gratuiti" lo sono se conviene tenerli tali, altrimenti diventano a
pagamento o scompaiono. Che fine ha fatto il Gopher? Com'è possibile oggi
avere un server Gopher grtuito ad Internet? Toh, non si può, quel servizio
è scomparso, nessun Internet provider lo fornisce, neanche a pagamento. E i
server pubblici FTP in scrittura? Finiti anche quelli! La loro gestione,
la dotazione di spazio d'archiviazione e la banda occupata sempre crescenti,
il monitoraggio e il filtraggio dei file in arrivo per impedire che fossero
usati per lo scambio di file protetti dai diritti d'autore era troppo
costoso, i soldi non arrivavano da nessuna parte e sono tutti stati chiusi,
anche quelli universitari. Il tuo ragionamento è la migliore garanzia che i
server NNTP rimasti facciano presto la fine dei server Gopher e FTP aperti.

La libertà costa, sia in termini di attivismo, di contributi materiali che
di soldi. Quando tutti non fanno altro che lamentarsi che vogliono di più e
meglio senza però mai dare nulla in cambio allora non c'è da sorpendersi se
la libertà diminuisce, se le scelte diventano meno numerose e se alla fine
restano in piedi soltanto i servizi, i protocolli e i formati proprietari.

Ah, a proposito: news.individual.net ha 25.000 gruppi, mentre
/eternal-september solo 8000. Aioe quasi 46.000 gruppi, ma limita l'uso a
25 messaggi al giorno, è pesantemente filtrato (filtra i messaggi anche in
base al rapporto tra righe di quoting/messaggio nuovo) e blocca l'invio di
articoli per 24 ore dopo il terzo messaggio scartato, limita il crosspost a
massimo tre gruppi e al massimo si possono indicare tre gruppi di follow-up.
Inoltre limita la dimensione dei messaggi a 32 KB per articolo e a 2KB per
le intestazioni, ammette solo due connessioni simultanee dallo stesso IP e
al massimo 400 connessioni totali per giorno per IP.

Se per te un tale servizio è migliore perché è gratuito, bene, usalo. Io
ambisco ad avere di meglio, e non mi fa schifo spendere 10 Euro l'anno per
un servizio che ho trovato impeccabile nei miei molti anni di uso, anzi, mi
fa piacere contribuire con così poco a tenere in vita un servizio obsoleto,
in via di estinzione ma cui sono ancora legato per ragioni "sentimentali",
se mi si passa l'espressione. Sono un professionista informatico, e per
primo capisco quanto è bene che chi fa il mio lavoro sia pagato
adeguatamente, anche quando lavora su server che erogano servizi gratuiti.

Ultime righe: tutte le cose che gli utenti usano free as in free beer e
che si basano su protocolli e implementazioni free as in free speech non
esistono solo perché alcuni studenti universitari si sono messi a litigare
con il loro professore universitario decenni fa, ma soprattutto perché molta
gente ha messo le mani tanto sulla tastiera quanto al portafoglio per dare
forza al loro lavoro "free", riconoscendone il valore nelle parole e nei fatti.


Ciao,


--
Alessandro Selli, http://alessandro.route-add.net
AVVERTENZA: i messaggi inviati a "trappola" non mi arriveranno.
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Re: Rammarico: problema icoli news server libero, server alternativi? [messaggio #33908 è una risposta a message #33906] lun, 29 novembre 2010 15:40 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Sandro kensan  è attualmente disconnesso Sandro kensan
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Alessandro Selli wrote On 11/29/2010 01:26 PM:
> mallin.shetland ha scritto:
>
>> INTERNET è stata sempre gratuita
>
> I protocolli, le specifiche e diverse implementazioni si. La connessione
> mai. Anche la cosiddetta connessione Internet Gratis si è sempre pagata.

Ho letto tutto il lungo intervento, ho letto con pieno assenso e anch'io
penso che mettere mano al portafoglio sia un atto d'affetto per la
libertà in Internet e verso quei servizi cui siamo affezionati.

--
Sandro kensan www.kensan.it geek site
Re: Rammarico: problema icoli news server libero, server alternativi? [messaggio #33909 è una risposta a message #33906] lun, 29 novembre 2010 16:13 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Lem Novantotto  è attualmente disconnesso Lem Novantotto
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Alessandro Selli ha scritto:

> La connessione ad Interenet non è mai gratuita

Beh, a volte sì, lo è: cioè a volte l'utente finale non la paga
direttamente né per intero: vedi aree wifi pubbliche (che sono
finanziate colle tasse, e quindi pagate in gran parte anche da
chi non le usa).

Ovvio che c'è sempre qualcuno che sostiene i costi, che non sono mai
nulli, e che ben raramente costui lo fa per spirito di liberalità. :)
Su questo siamo d'accordo.

> Ah, a proposito: news.individual.net ha 25.000 gruppi, mentre
> /eternal-september solo 8000.

Uhm...

$ nc news.eternal-september.org 119 | wc -l
con list me ne dà 30200 e passa.
--
Bye, Lem
Ceterum censeo ISLAM esse delendum
____________________________________________________________ _________
Non sprecare i cicli idle della tua CPU. Usali per qualcosa di utile.
http://orbit.psi.edu/ http://www.worldcommunitygrid.org/index.jsp
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Re: Rammarico: problema icoli news server libero, server alternativi? [messaggio #33914 è una risposta a message #33908] lun, 29 novembre 2010 18:02 Messaggio precedenteMessaggio successivo
M_M  è attualmente disconnesso M_M
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Sandro kensan <kensan@kensan.it> ha scritto:

> Ho letto tutto il lungo intervento, ho letto con pieno assenso e anch'io
> penso che mettere mano al portafoglio sia un atto d'affetto per la
> libertà in Internet e verso quei servizi cui siamo affezionati.

Per come la vedo io la liberta` di Internet ha poco a che vedere con il mettere
o no mano al portafoglio.
La struttura di Internet la si puo` suddividere in tre strati: il primo e`
quello fisico, la rete fatta di cavi, fibre, server, satelliti, ecc., ed e` del
tutto privato; il secondo strato e` software, i vari protocolli che ci
permettono di usare l'e-mail, l'HTTP, l'FTP, IRC, ecc., ed e` del tutto libero;
il terzo e` costituito dai contenuti veicolati e questi sono in parte privati ed
in parte pubblici.
La liberta` di Internet pero` risiede essenzialmente nella sua architettura che
e` di tipo E2E, end-to-end, cioe` non c'e` nessun organo centrale che controlla
ma la sua "intelligenza" sta` alla periferia, cioe` sui nostri computer. Non
c'e` nessuno quindi che mi vieta di mettere in rete una qualunque applicazione
scritta da me, e nessuno che vieti qualcun altro di utilizzarla se lo vuole.
Andare invece come si sta tentando di fare ora verso il cloud-computing a me
sembra un modo per mettere in discussione questo tipo di architettura e quindi
la liberta` stessa di Internet, cosa che non ha prezzo.
Re: Rammarico: problema icoli news server libero, server alternativi? [messaggio #33916 è una risposta a message #33906] lun, 29 novembre 2010 18:35 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Rama  è attualmente disconnesso Rama
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Il 11/29/2010 01:26 PM, Alessandro Selli ha scritto:
>
> I protocolli, le specifiche e diverse implementazioni si. La connessione
> mai. Anche la cosiddetta connessione Internet Gratis si Ú sempre pagata.

OT per OT: mi sembra di aver letto che c'è già un progetto avviato per
creare una rete del tutto svincolata dai server e realmente
indipendente, basata su WiFi di piccolo raggio;
credo sia ispirata a p2p serveless tipo Kademlia o Ant;

r

--

Io pagare le puttane? mica son giudici.
[Silvio "Portafogli in mano" Berlusconi]

Un Minuto Per Favore:
Home Page, The Pentangle, I Salon di Baudelaire: http://www.umpf.net
Re: Rammarico: problema icoli news server libero, server alternativi? [messaggio #33921 è una risposta a message #33914] lun, 29 novembre 2010 20:06 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Davide Bianchi  è attualmente disconnesso Davide Bianchi
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On 2010-11-29, M_M <21639invalid@mynewsgate.net> wrote:
> quello fisico, la rete fatta di cavi, fibre, server, satelliti,
> ecc., ed e` del tutto privato

Il 90% dell'infrastruttura e' pubblico (nel senso che e' in mano ad
enti governativi o statali), almento in Italia ed in molti altri paesi
del mondo.

> permettono di usare l'e-mail, l'HTTP, l'FTP, IRC, ecc., ed e` del tutto
> libero;

Stai confondendo un PROTOCOLLO che e' la definizione di come un qualche
cosa dovrebbe funzionare con un SOFTWARE che ne e' l'implementazione.
SMTP e' un protocollo, Exchange e' l'implementazione, ti pare gratuito?

> il terzo e` costituito dai contenuti veicolati e questi sono in parte
> privati ed in parte pubblici.

No, sono sempre privati, nel senso che la proprieta' (Copyright) e'
sempre di qualcuno.

> e` di tipo E2E, end-to-end, cioe` non c'e` nessun organo centrale che
> controlla

Che controlla cosa? L'assegnamento degli IP? Ce ne sono diversi, a
livello nazionale. L'assegnamento dei domini? Ce ne e' uno a livello
mondiale...

> ma la sua "intelligenza" sta` alla periferia, cioe` sui nostri computer.

Sicuramente non sta' seduta davanti al computer, dove dovrebbe stare...

> c'e` nessuno quindi che mi vieta di mettere in rete una qualunque
> applicazione scritta da me

Fintanto che facendolo non violi il copyright di qualcun altro.

Davide

--
Starting your usenet experience with this group is like starting your
drug experiences with 500 mikes of acid with an amphetamine chaser.
--Rebecca Ore
Re: problema icoli news server libero, server alternativi? [messaggio #33932 è una risposta a message #33903] mar, 30 novembre 2010 08:35 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Woland  è attualmente disconnesso Woland
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[ it.comp.os.linux.iniziare ] replica a Sandro kensan:

> Woland wrote On 11/28/2010 08:51 PM:
>
>> Quoto questa frase perchè denota confusione, i DNS sono una somma di RFC
>> per implementare un database distribuito dei nomi di dominio e sono gratuiti.
>> Anche internet in se per semplificare, compreso il www, sono l'implementazione
>> di una serie di RFC e internet esiste *solo* perchè è gratuita.
>> Distinguiamo quindi il livello della rete con il livello aggiunto
>> di chi fa legittimo business con la rete. I motori di ricerca si
>> finanziano con la pubblicità e il data mining? Buon per loro.
>> Ma pagare per il semplice usenet feed mi sembra troppo. Poi ognuno fa
>> quello che vuole con i suoi soldi, siamo d'accordo. Ha più senso invece
>> pagare un servizio di email su un server, ma paghi l'hosting mica l'RFC5321
>> dell'smtp.
>
> Scusa cosa c'entra il protocollo con l'implementazione fisica del
> protocollo? Il protocollo non è certo a pagamento ma i server sono
> materiali e qualcuno li deve pagare, se uno te li offre gratis si fa
> pagare in qualche modo. I DNS sono dei server che accettano un nome a
> dominio in ingresso e danno un IP number in uscita, sono fatti di rame,
> silicio, plastica e metallo, non sono gratis. Poi consumano energia e
> qualcuno la bolletta la paga, se te li danno gratis, vuol dire che i
> soldi vengono da un'altra parte.
>

Continui a non capire, non riesci a distinguere tra la rete fisica e
internet. Non paghi X€ al mese per la connessione? Telecom o chicchessia non
incassano $$$ tutti i mesi? Con una parte di questi soldi provvedono al
funzionamento dei servizi e delle infrastrutture (server DNS SMTP...)
per quello che loro compete e senza i quali non ci farebbero business.
La rete fisica (il rame) almeno lo sai a chi appartiene? Dai un piccolo
sforzo e ci sei...

ciao


--
echo 997815340342174608858027011961866P | dc
Re: problema icoli news server libero, server alternativi? [messaggio #33933 è una risposta a message #33904] mar, 30 novembre 2010 08:42 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Woland  è attualmente disconnesso Woland
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[ it.comp.os.linux.iniziare ] replica a Sandro kensan:

> Copyleft wrote On 11/28/2010 09:40 PM:
>
>> Quoto tutto,ma quello che mi ha lasciato (molto) perplesso e' la sua
>> sfiducia verso risorse e servizi gratuiti,allora non dovrebbe usare nemmeno
>> linux e la sua distribuzione,mah!
>
> Secondo me dietro un server c'è qualcuno che paga, dietro una distro c'è
> qualcuno che ha voglia di fare vedere quanto vale o comunque ci sono
> motivi non economici.
>

sei tu che paghi ogni mese che il signore manda in terra puntualmente
(altrimenti ti staccano la connessione). Anzi, tu paghi 2 volte, perchè
paghi anche i servizi gratuiti tipo il news feed con lo slogan del
"se è gratis è una fregatura". Poi ribadisco ancora una volta che con i
tuoi soldi puoi farci quello che vuoi.

--
echo 997815340342174608858027011961866P | dc
Re: Rammarico: problema icoli news server libero, server alternativi? [messaggio #33952 è una risposta a message #33916] mar, 30 novembre 2010 13:26 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Rama ha scritto:
> Il 11/29/2010 01:26 PM, Alessandro Selli ha scritto:
>>
>> I protocolli, le specifiche e diverse implementazioni si. La
>> connessione
>> mai. Anche la cosiddetta connessione Internet Gratis si Ú sempre
>> pagata.
>
> OT per OT: mi sembra di aver letto che c'è già un progetto avviato per
> creare una rete del tutto svincolata dai server e realmente
> indipendente, basata su WiFi di piccolo raggio;
> credo sia ispirata a p2p serveless tipo Kademlia o Ant;

L'unico tale progetto di cui so è ancora in fase di sviluppo e
sperimentazione.
Si tratta di Netsukuku:
http://www.big-bug.net/2009/netsukuku-una-rete-oltre-la-rete /#more-420

Ma andiamo con ordine. Netsukuku (informalmente Ntk) è un
progetto sperimentale di rete libera, totalmente
decentralizzata e anonima. È progettata per funzionare su
doppino in rame, fibra ottica, collegamento laser,
piccione viaggiatore… ok, quest’ultimo no. Ad ogni modo,
come avrete già immaginato, il sistema preferito per il
collegamento fisico è l’IEEE 802.11, comunemente detto WiFi.

Tutta la documentazione relativa a netsukuku è reperibile
all’indirizzo http://netsukuku.freaknet.org


Aprendo questa URL però si vede che il progetto è fermo dal settempbre del
2009. Non so se qualcuno stia portando avanti un progetto derivato.


Ciao,


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Re: Rammarico: problema icoli news server libero, server alternativi? [messaggio #33953 è una risposta a message #33921] mar, 30 novembre 2010 13:28 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Davide Bianchi ha scritto:
> On 2010-11-29, M_M <21639invalid@mynewsgate.net> wrote:

>> c'e` nessuno quindi che mi vieta di mettere in rete una qualunque
>> applicazione scritta da me
>
> Fintanto che facendolo non violi il copyright di qualcun altro.

....o i brevetti...


Ciao,


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Alessandro Selli, http://alessandro.route-add.net
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Re: Rammarico: problema icoli news server libero, server alternativi? [messaggio #33954 è una risposta a message #33909] mar, 30 novembre 2010 13:48 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Lem Novantotto ha scritto:
> Alessandro Selli ha scritto:
>
>> La connessione ad Interenet non è mai gratuita
>
> Beh, a volte sì, lo è: cioè a volte l'utente finale non la paga
> direttamente né per intero: vedi aree wifi pubbliche (che sono
> finanziate colle tasse, e quindi pagate in gran parte anche da
> chi non le usa).

Giusto, però in questi casi hai solo la connessione, non ottieni nessuna
casella di posta elettronica, nessuno spazio web, nessun dominio personale ecc.

> Ovvio che c'è sempre qualcuno che sostiene i costi, che non sono mai
> nulli, e che ben raramente costui lo fa per spirito di liberalità. :)
> Su questo siamo d'accordo.
>
>> Ah, a proposito: news.individual.net ha 25.000 gruppi, mentre
>> /eternal-september solo 8000.
>
> Uhm...
>
> $ nc news.eternal-september.org 119 | wc -l
> con list me ne dà 30200 e passa.

Orpo! :-) Avevo capito male il testo della pagina del sito: gli 8.000
gruppi sono relativi alla sola gerarchia alt. Sta nella colonna delle
informazioni generiche, al centro, a sinistra del bottone "PayPal Donate"! :-)


Ciao,


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Re: Rammarico: problema icoli news server libero, server alternativi? [messaggio #33955 è una risposta a message #33952] mar, 30 novembre 2010 14:09 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Roberto  è attualmente disconnesso Roberto
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Alessandro Selli ha scritto:
-cut-
> Ma andiamo con ordine. Netsukuku (informalmente Ntk) è un
> progetto sperimentale di rete libera, totalmente
> decentralizzata e anonima. È progettata per funzionare su
> doppino in rame, fibra ottica, collegamento laser,
> piccione viaggiatore… ok, quest’ultimo no. Ad ogni modo,

E perché no?
http://www.ietf.org/rfc/rfc1149.txt

Ha una latenza un po' altina, se poi servisse il QOS:
http://www.ietf.org/rfc/rfc2549.txt


--
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Ciao |Save wildlife!
roberto |For your E-MAIL use ONLY recycled Bytes !!
|roberto poggi rpoggi@softhome.net
Re: Rammarico: problema icoli news server libero, server alternativi? [messaggio #33984 è una risposta a message #33906] mer, 01 dicembre 2010 19:49 Messaggio precedenteMessaggio successivo
mallin.shetland  è attualmente disconnesso mallin.shetland
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Addì lunedì 29 novembre 2010 13:26 Alessandro Selli scrisse:

> Fintanto che è uno strumento di ricerca vada che la pagano gl'istituti
> di ricerca, ma anche in questo caso non vedo perché chi non lavora
> per il centro di ricerca debba usare quel servizio gratuitamente.

Per il bene della ricerca; la scienza è fondamentalmente uno scambio
di informazioni,. Limitare questo scambio di informazioni è come
autocastrarsi (in fondo questo è lo stesso discorso di Stallman). Inoltre
la ricerca (sia quella di base che quella industriale) trae benefici dal
libero accesso alle informazioni, non solo da parte dei ricercatori ma
anche degli studenti, dei curiosi e delle persone comuni.
Forse per questo l'accesso ad prima ad APANET e poi ad INTERNET
è libero (a meno del costo della telefonata al provider).



Addì lunedì 29 novembre 2010 13:26 Alessandro Selli scrisse:

> Ma quando un servizio o un protocollo smette di essere di ricerca ma è
> utilizzato in campo professionale e commerciale, allora è un'altra storia.

Perché?



Addì lunedì 29 novembre 2010 13:26 Alessandro Selli scrisse:

> Il software libero è quasi sempre gratis, ma perché ci sono quelli che
> lo pagano, e che pagano quelli che lo sviluppano. Tu forse non hai mai
> pagato nulla [...]

Ci sono molti modi per collaborare, tradurre documentazione, fare il debug
o il beta tester, partecipare ad un LUG, installare Linux ai propri clienti
e molti altri. Puoi scegliere quello più compatibile con il tuo tempo
libero, le tue tasche e le tue capacità professionali.





Addì lunedì 29 novembre 2010 13:26 Alessandro Selli scrisse:

> ... non vorrei vedere i miei strumenti di lavoro fare la fine della
> Mandriva o dei tanti progetti liberi che si sono arenati o sono
> scomparsi per mancanza di fondi.

Non alzerei un dito per salvare la Mandriva o Utuntu. A proposito hai
già fatto una donazione per Wikipedia? :-)




Addì lunedì 29 novembre 2010 13:26 Alessandro Selli scrisse:

> Il servizio NNTP è obsoleto e sempre più Internet Provider non lo
> offrono più, neanche a pagamento, o se lo offrono ancora lo fanno
> passivamente, lasciandolo a lungo incustodito e lasciando che la sua
> qualità si degradi senza intervenire. Perché questo? Perché è un
> servizio che non si ripaga, ...

O perché la gente si è spostata sui forum WEB? Sì, non sono la stessa
cosa ma neanche GOPHER e WEB non sono la stessa cosa ma il WEB
ha soppiantato GOPHER ed i motivi sono due:
- i browser WEB includevano il supporto a GOPHER (e molti lo
includono ancora)
- Gopher ha una struttura gerarchica rigida, HTTP è un ipertesto
a formato libero

In più, come ciliegina sulla torta, i creatori di GOPHER decisero di far
pagare un diritto per l'implemetazione dei server GOPHER.

Tornando a noi USENET sta morendo perché la gente si è spostata
sui forum WEB, perché la gente non conosce USENET e perché
USENET non sta sul WEB. Se tu non chiedi al tuo provider di propagare
il tuo gruppo preferito il tuo provider non lo propagherà. Se molta gente
non chiede di usare USENET alla fine il provider spegnerà il server.
È la legge della domanda e dell'offerta. La soluzione non è pagare per
il servizio, cosa che farebbe accelerare il declino di USENET, ma di
chiedere a gran voce il servizio USENET.




Addì lunedì 29 novembre 2010 13:26 Alessandro Selli scrisse:

> ...
> In altri termini, avrei capito se il punto fosse stato "non dare i soldi
> alla individual.net ma alla eternal-september.org perché [valida
> motivazione aggiunta]". Ma scrivere "Pagare per avere un servizio
> gratuito? Pagare per avere esattamente le stesse cose che tutti gli altri
> offrono a gratis'
> ...

Se il punto fosse questo allora la sopravvivenza di USENET sarebbe il
valore aggiunto per cui io pagherei volentieri.

No, qua il punto è accettare supinamente, pagare e far morire USENET
o protestare per il disservizio, propagandare l'uso, aumentare il numero
di utenti.
Poco ci credo, USENET non è obsoleto ma la gente preferisce i forum.
Sta a noi fare in modo che continui ad esistere così come GOPHER contina
ad esistere con circa duecento server ed una folta comunità di appassionati
che lo usa e lo sostiene. Ma per il momento e per USENET non si è ancora
a questo punto, per il mometo un server a pagamento serve solo ad
accelerare la morte di USENET.

E finiamola qua.
Re: Rammarico: problema icoli news server libero, server alternativi? [messaggio #33985 è una risposta a message #33984] mer, 01 dicembre 2010 23:40 Messaggio precedente
Alessandro Selli  è attualmente disconnesso Alessandro Selli
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mallin.shetland ha scritto:
> Addì lunedì 29 novembre 2010 13:26 Alessandro Selli scrisse:
>
>> Fintanto che è uno strumento di ricerca vada che la pagano gl'istituti
>> di ricerca, ma anche in questo caso non vedo perché chi non lavora
>> per il centro di ricerca debba usare quel servizio gratuitamente.
>
> Per il bene della ricerca; la scienza è fondamentalmente uno scambio
> di informazioni,.

Anche, ma non solo. I paesi che hanno una sana e robusta cost...
*ricerca*! :-) hanno anche una florida economia che si può permettere di
spendere in ricerca. Ad esempio, non so se è ancora così ma non ho
letto che le cose siano cambiate, le università statunitensi che
conducono ricerche finanziate con soldi federali (non so se anche
statali) devono per legge rilasciare i risultati di queste loro ricerche
nel pubblico dominio, così che aziende private possano sfruttarle per le
loro attività commerciali.

Le pubblicazioni delle università rimangono liberamente accessibili a
tutti, ma le aziende possono sfruttarle per vendere i loro prodotti
proprietari, aperte all'eventuale concorrenza di chi sia capace di
sfruttare quelle stesse conoscenze meglio di loro.

Ora, che ci possano essere dei casi in cui chiunque possa usufruire
dei servizi di un'università senza pagare può essere possibile, ad
esempio quando un centro di ricerca sta sperimentando nuove soluzioni o
tecnologie di rete e ha bisogno di mettere il sistema sperimentale alla
prova del fuoco, oppure nei casi in cui al servizio sia associato uno
studio di scienze sociali, dinamiche nelle interazioni interpersonali o
utente-macchina. Ma francamente non vedo perché le università debbano
farsi carico del pesante lavoro di mettere a disposizione di tutti,
anche a chi non ha nulla a che vedere con l'università e con le sue
attività, né direttamente né indirettamente, un servizio telematico
offerto a pagamento dall'industria nazionale delle telecomunicazioni
oppure di tenere artificiosamente in vita un protocollo obsoleto di
nessuna rilevanza tecnologica o sociale. Le attività delle università
devono essere a favore dell'innovazione, della ricerca e della libero
scambio delle informazioni, certo, ma non devono andare a discapito
dell'economia per di più gravando sulle disponibilità finanziarie,
materiali e umane degli stessi istituti di ricerca, non devono impedire
un ritorno economico alle attività imprenditoriali private, tutt'altro.
Questo per il bene anche delle università.

Il National Center for Supercomputing Applications dell'università
dell'Illinois ha prodotto uno dei primi e migliori web browser della
storia, Mosaic. Poi, quando questo campo di ricerca non era più di
ricerca ma era un ambiente di applicazione di mercato di una tecnologia
ormai matura e diffusa, è passato a lavorare su altri progetti
innovativi e ha abbandonato lo sviluppo di Mosaic. Ovvio: il contrario
sarebbe stato uno spreco di risorse per l'università, che sarebbero
state utilizzate non per produrre nuove tecnologie o per sperimentare
metodi e concetti innovativi, ma per sottrarre all'economia nazionale la
possibilità di creare indotto e ritorno monetario su quello che era
stato già inventato, acquisito, stabilizzato e comprovato in ogni modo
possibile. Quandop una tecnologia è matura è bene, è doveroso che le
università si facciano da parte e che lascino il campo libero
all'industria privata e al mercato. Altrimenti le buone invenzioni non
creano indotto, non creano ricchezza, l'economia non si sviluppa e le
stesse università alla lunga ne risentono.

> Limitare questo scambio di informazioni è come
> autocastrarsi

Ma chi ha parlato di limitare lo scambio di informazioni?
Una cosa è limitare questa libertà, che non ho proposto e che non
difendo, un'altra è far pesare sulle università una responsabilità che
non sta a loro di prendersi carico, quella di permettere a bau bau e
hoink hoink di connettersi ad Internet gratis o almeno a basso costo:
garantire questo sta alla politica, alle istituzioni, che in certi casi
possono richiedere questo all'industria come controparte dell'avergli
messo a disposizione i frutti delle ricerche che le università pubbliche
hanno condotto.

[...]

> Forse per questo l'accesso ad prima ad APANET e poi ad INTERNET
> è libero (a meno del costo della telefonata al provider).

Devo ricordarti che "libero" non vuol dire "gratis"! Questo lo scrive
anche Stallman! :-)

> Addì lunedì 29 novembre 2010 13:26 Alessandro Selli scrisse:
>
>> Ma quando un servizio o un protocollo smette di essere di ricerca ma è
>> utilizzato in campo professionale e commerciale, allora è un'altra storia.
>
> Perché?

Perché una ricerca e un'università fiorenti sono possibili dove c'è
anche un'economia fiorente. Ma se qualsiasi cosa che le università
inventano o producono deve restare sempre gratuito e disponibile a
tutti, succede che:

1) l'economia nazionale non fiorisce, e quindi diminuiscono i fondi a
disposizione delle università e della ricerca;
2) che i fondi, le strutture e il personale che le università hanno a
disposizione saranno occupati più a gestire le tecnologie oramai mature
o vecchie per renderle accessibili gratuitamente al pubblico che a
condurre nuove ricerche e sperimentazioni in campi nuovi della
tecnologia per produrre innovazione.

Questo non è bene, ci rimettono tutti, tanto le università quanto
l'industria e quindi l'economia nazionale.

> Addì lunedì 29 novembre 2010 13:26 Alessandro Selli scrisse:
>
>> Il software libero è quasi sempre gratis, ma perché ci sono quelli che
>> lo pagano, e che pagano quelli che lo sviluppano. Tu forse non hai mai
>> pagato nulla [...]
>
> Ci sono molti modi per collaborare, tradurre documentazione, fare il debug
> o il beta tester, partecipare ad un LUG, installare Linux ai propri clienti
> e molti altri. Puoi scegliere quello più compatibile con il tuo tempo
> libero, le tue tasche e le tue capacità professionali.

Tutte cose degne e lodevoli, ma che non tolgono che i servizi che
costano debbano essere finanziati un qualche modo, da chi li usa in
primis. A meno che non siano ritenuti di rilevanza strategica per la
nazione, nel qual caso dovrebbero essere sostenuti con fondi elargiti
dallo stato, direttamente (rifondendo alle famiglie che usano quei
servizi le spese da sostenere per poterne usufruire) o indirettamente
(finanziando le università perché provvedano a rendere tali servizi
accessibili gratuitamente nell'ambito delle loro ricerche), ma
francamente non direi che i server NNTP rientrano in questa categoria.

> Addì lunedì 29 novembre 2010 13:26 Alessandro Selli scrisse:
>
>> ... non vorrei vedere i miei strumenti di lavoro fare la fine della
>> Mandriva o dei tanti progetti liberi che si sono arenati o sono
>> scomparsi per mancanza di fondi.
>
> Non alzerei un dito per salvare la Mandriva o Utuntu.

E invece io ho alzato dieci dita per la Freie Universität Berlin! :-)

> A proposito hai
> già fatto una donazione per Wikipedia? :-)

No e non ho la minima intenzione di farlo.

> Addì lunedì 29 novembre 2010 13:26 Alessandro Selli scrisse:
>
>> Il servizio NNTP è obsoleto e sempre più Internet Provider non lo
>> offrono più, neanche a pagamento, o se lo offrono ancora lo fanno
>> passivamente, lasciandolo a lungo incustodito e lasciando che la sua
>> qualità si degradi senza intervenire. Perché questo? Perché è un
>> servizio che non si ripaga, ...
>
> O perché la gente si è spostata sui forum WEB?

E perché la gente si è spostata sul web? Perché il web era
innovativo, flessibile, ricco in nuove possibilità, perché in confronto
il Gopher era vecchio, obsoleto, povero. Così come oggi lo è Usenet.

> Sì, non sono la stessa
> cosa ma neanche GOPHER e WEB non sono la stessa cosa ma il WEB
> ha soppiantato GOPHER ed i motivi sono due:
> - i browser WEB includevano il supporto a GOPHER (e molti lo
> includono ancora)
> - Gopher ha una struttura gerarchica rigida, HTTP è un ipertesto
> a formato libero

Appunto: la gente ha abbandonato il Gopher perché era una tecnologia
superata, obsoleta. Così come oggi lo è Usenet.

> In più, come ciliegina sulla torta, i creatori di GOPHER decisero di far
> pagare un diritto per l'implemetazione dei server GOPHER.

Questo è stato prima o dopo che il server Gopher della Universtità del
Minnesota è stato rilasciato sotto la GPL? :-)

[...]

> Se tu non chiedi al tuo provider di propagare
> il tuo gruppo preferito il tuo provider non lo propagherà.

Il mio provider non mi propaga nulla perché è uno dei sempre più
numerosi provider che *non* ha più (da anni) un server NNTP, neanche lo
offre come un servizio aggiuntivo a pagamento.

> Se molta gente
> non chiede di usare USENET alla fine il provider spegnerà il server.

Infatti! I newsgroup stanno facendo lentamente la fine del Gopher. E
questo non perché gii Internet provider sono cattivi, non perché le
università italiane sono gestite da fannulloni che non vogliono fare
ricerca, ma per una semplice legge tecnologico-mercantile: i newsgroup
sono un prodotto tecnologico superato, obsoleto, sempre meno usato che
non ha più senso, commercialmente parlando, tenere attivo. Sarebbe
un'attività in perdita, sia per le aziende che vivono di connessione
Internet che per le università, che hanno ben altro su cui impiegare le
loro infrastrutture e personale tecnico.

> È la legge della domanda e dell'offerta. La soluzione non è pagare per
> il servizio, cosa che farebbe accelerare il declino di USENET, ma di
> chiedere a gran voce il servizio USENET.

E io non solo lo chiedo, ma metto il portafoglio dove sta la mia
lingua. Sei libero di dissentire, sei libero di pensare che stia
sprecando i miei soldi; io invece penso di essere uno di quelli che sta
effettivamente rallentando la scomparsa graduale del protocollo NNTP da
Internet.

> Addì lunedì 29 novembre 2010 13:26 Alessandro Selli scrisse:
>
>> ...
>> In altri termini, avrei capito se il punto fosse stato "non dare i soldi
>> alla individual.net ma alla eternal-september.org perché [valida
>> motivazione aggiunta]". Ma scrivere "Pagare per avere un servizio
>> gratuito? Pagare per avere esattamente le stesse cose che tutti gli altri
>> offrono a gratis'
>> ...
>
> Se il punto fosse questo allora la sopravvivenza di USENET sarebbe il
> valore aggiunto per cui io pagherei volentieri.

Io sto già pagando la sopravvivenza di USENET.

> No, qua il punto è accettare supinamente, pagare e far morire USENET
> o protestare per il disservizio, propagandare l'uso, aumentare il numero
> di utenti.

Nessuno, neanche le università (e giustamente) terrebbero
artificiosamente in vita USENET contro ogni buon senso. Farlo sarebbe
antieconomico e sottrarrebbe fondi, strutture, energie e personale ad
altri usi proficui (monetariamente per le aziende, in termini di ricerca
e sperimentazione condotta per le università). La Freie Universität
Berlin s'è prestata a farlo, ma giustissimamente lo fa in modo da almeno
non rimetterci soldi, che non è suo scopo istituzionale tenere in vita
servizi Internet inessenziali e obsoleti in perdita per fare felici
alcuni dinosauri nostalgici della Internet di quindi anni fa.

> Poco ci credo, USENET non è obsoleto ma la gente preferisce i forum.

Che differenza fa? Che differenza ci sarebbe tra USENET e il web in
confronto al Gopher e il web?

> Sta a noi fare in modo che continui ad esistere così come GOPHER contina
> ad esistere con circa duecento server

Che sai bene sono nulla, uno zero, sia in numero assoluto di server
attivi che, soprattutto, in termini di utenti dei loro servizi, del
servizio reso alla comunità Inernet, al valore delle informazioni
fornite, all'aggiornamento delle stesse, del traffico generato e del
valore indotto confronto a qualsiasi servizio erogato sul web.

> ed una folta comunità di appassionati
> che lo usa e lo sostiene. Ma per il momento e per USENET non si è ancora
> a questo punto, per il mometo un server a pagamento serve solo ad
> accelerare la morte di USENET.

Al contrario. Non ci fosse più nessuno disposto a tirare fuori un
euro per tenere in vita questo servizio inessenziale, obsoleto e sempre
meno usato, USENET morirebbe in questione di giorni.

> E finiamola qua.

Se vuoi... ;-)


Ciao,


--
Alessandro Selli http://alessandro.route-add.net
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