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Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #35247] dom, 23 gennaio 2011 14:15 Messaggio successivo
Archaeopteryx  è attualmente disconnesso Archaeopteryx
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L'ho appena installato perché devo ammettere di essere
stato sconfitto da Debian - ma non finirà qui :D perché mi
serve - e ho pensato che con un'altra distribuzione
sarebbe andata bene. Direi che potrei mettere il mio
modesto voto di novizio nell'urna di Mandriva, nel caso
altri lurkassero e fossero indecisi; ha riconosciuto
immediatamente tutto l'hardware, mi ha connesso in rete
eccetera. L'interfaccia è ottima (non ricordo quale ho
scelto ma è quella con la barra in basso che somiglia a
Windows) e per ora pare una meraviglia.

Ma ho postato anche perché volevo ringraziare tutti quelli
che hanno tentato di darmi una mano con Debian; ho messo
da parte i post e ci riproverò, visto che vorrei una
distribuzione ultrastabile a 64 bit per virtualizzare, e
penso che Mandriva sia un buon entry point.

BTW per ora non rompe le scatole come faceva ubuntu...

Grazie ancora a tutti!

Apx.
Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #35248 è una risposta a message #35247] dom, 23 gennaio 2011 14:19 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Fandango  è attualmente disconnesso Fandango
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Il giorno Sun, 23 Jan 2011 14:15:48 +0100
Archaeopteryx <cor.bonukFANCULOSPAM@libero_NOMAIL_.it> ha scritto:

> BTW per ora non rompe le scatole come faceva ubuntu...

ma Ubuntu non rompe le scatole :-D

--
senza firma
Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #35250 è una risposta a message #35248] dom, 23 gennaio 2011 14:30 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Archaeopteryx  è attualmente disconnesso Archaeopteryx
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Il 23/01/2011 14:19, Fandango ha scritto:
> Il giorno Sun, 23 Jan 2011 14:15:48 +0100
> Archaeopteryx<cor.bonukFANCULOSPAM@libero_NOMAIL_.it>
> ha scritto:
>
>> BTW per ora non rompe le scatole come faceva
>> ubuntu...
>
> ma Ubuntu non rompe le scatole :-D
>

Veramente a suo tempo mi rese la vita informatica
insopportabile riportandomi ai peggiori incubi con Vista
(con cui, sottolineo, dovevo interfacciarmi per sistemare
i PC degli amici): per ogni minima operazione occorreva
autenticarsi come root e alla fine l'ho disinstallato;
forse è cambiato qualcosa da un anno fa, non so.

Sono sicuro che se fossi stato più smanettoso avrei potuto
facilmente configurarlo diversamente ma almeno agli inizi,
un SO dovrebbe dare una mano all'utente...

ciao!

Apx
Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #35252 è una risposta a message #35247] dom, 23 gennaio 2011 14:56 Messaggio precedenteMessaggio successivo
dross  è attualmente disconnesso dross
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Il 23/01/2011 14:15, Archaeopteryx ha scritto:

>
> BTW per ora non rompe le scatole come faceva ubuntu...
>
> Grazie ancora a tutti!
>
> Apx.
>

verò, è la distro del niubbo che non vuole troppa roba, ma mi pare che
abbia troppo approccio da gui (nel senso che certe cose da terminale non
le ho trovate immediatamente) e quindi non è il top per imparare, ma non
l'ho usata abbastanza
Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #35253 è una risposta a message #35248] dom, 23 gennaio 2011 15:50 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Addì domenica 23 gennaio 2011 14:19 Fandango scrisse:


> ma Ubuntu non rompe le scatole :-D

LOL Questa la mandiamo a la sai l'ultima.

PS temo che sia vecchia, molto vecchia ;-)
Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #35254 è una risposta a message #35247] dom, 23 gennaio 2011 16:01 Messaggio precedenteMessaggio successivo
mallin.shetland  è attualmente disconnesso mallin.shetland
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Addì domenica 23 gennaio 2011 14:15 Archaeopteryx scrisse:

> ... Direi che potrei mettere il mio
> modesto voto di novizio nell'urna di Mandriva, nel caso
> altri lurkassero e fossero indecisi; ha riconosciuto
> immediatamente tutto l'hardware, mi ha connesso in rete
> ...

Nonostante io stia usando una Mandriva nonostante che abbia
uno dei migliori sistemi di riconoscimento hardware, nonostante
abbia i repository più completi, nonostante sia una distribuzione
facile l principianti ha molti gravi punti oscuri, per i quali non la
sto più installando.

1) È molto facile per i principianti
2) TENDE AD IMITARE WINDOWS
3) La società sta passando dei guai finanziari
4) il sistema di pacchettizzazione tende a trascurare le
versioni e non supporta gli aggiornamenti per versioni
vecchie (e per vecchia intendo la versione dell'anno
scorso)

Soprattutto per l'ultimo punto non la sto installando:i richiede un
aggiornamento continuo e rende difficile i backporting: se trascuri
uno o due aggiornamenti sei costretto a reinstallare tutto il
sistema daccapo.
Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #35261 è una risposta a message #35253] dom, 23 gennaio 2011 18:16 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il giorno Sun, 23 Jan 2011 15:50:07 +0100
"mallin.shetland" <nobody@nowhere.es> ha scritto:

> Addì domenica 23 gennaio 2011 14:19 Fandango scrisse:
>
>
> > ma Ubuntu non rompe le scatole :-D
>
> LOL Questa la mandiamo a la sai l'ultima.
>
> PS temo che sia vecchia, molto vecchia ;-)
>
>

io non ho avuto il minimo problema con il nuovo pc

--
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Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #35263 è una risposta a message #35250] dom, 23 gennaio 2011 18:17 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il giorno Sun, 23 Jan 2011 14:30:10 +0100
Archaeopteryx <cor.bonukFANCULOSPAM@libero_NOMAIL_.it> ha scritto:

> per ogni minima operazione occorreva
> autenticarsi come root

bastava loggarti come root e non ti chiedeva più nulla

--
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Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #35268 è una risposta a message #35263] dom, 23 gennaio 2011 18:34 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Fandango wrote:


>> per ogni minima operazione occorreva
>> autenticarsi come root

Falso.

>
> bastava loggarti come root e non ti chiedeva più nulla

Questo la dice lunga sulla tua preparazione...
Nel caso non l'avessi notato,una distribuzione linux e' *MOLTO* diversa da
windows,quindi e' bene domandarsi "perche' non mi viene proposto di loggarmi
come root di default?"

Propio non ci arrivi he?


--
last-kernel-inside
Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #35284 è una risposta a message #35263] dom, 23 gennaio 2011 21:43 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 23/01/2011 18:17, Fandango ha scritto:
> Il giorno Sun, 23 Jan 2011 14:30:10 +0100
> Archaeopteryx<cor.bonukFANCULOSPAM@libero_NOMAIL_.it>
> ha scritto:
>
>> per ogni minima operazione occorreva autenticarsi
>> come root
>
> bastava loggarti come root e non ti chiedeva più nulla
>

Veramente è la prima cosa che ho provato a fare, ma senza
riuscirci.

E detto come nota a margine, se anche or ora sono riuscito
a installare debian, non me lo permette manco lui. Per
editare il file di configurazione di grub ho dovuto aprire
terminale root, cambiargli il proprietario, modificarlo e
restituirlo a root. So bene che ha la sua logica e lo
capisco, ma al momento è noioso e per me, in questo
momento mandriva è l'unica distribuzione da cui non mi
sono sento "respinto" da un comportamento poco
user-friendly...

ciao!

Apx.
Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #35287 è una risposta a message #35284] dom, 23 gennaio 2011 22:20 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Copyleft  è attualmente disconnesso Copyleft
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Archaeopteryx wrote:


> Veramente è la prima cosa che ho provato a fare, ma senza
> riuscirci.

Indovina perche'.

>
> E detto come nota a margine, se anche or ora sono riuscito
> a installare debian, non me lo permette manco lui.
Come sopra.
Le distribuzioni tendono a scoraggiare il login grafico come root,e le
ragioni sono molte,la principale e' evitare che il "fenomeno" di turno possa
fare danni irreparabili tramite un mouse,andando poi ad urlare ai 4 venti
che linux fa' schifo,non puoi fare una mazza,e altre scemenze del genere.

> Per
> editare il file di configurazione di grub ho dovuto aprire
> terminale root, cambiargli il proprietario, modificarlo e
> restituirlo a root.

Usare sudo,gksu,kdesu pareva brutto? a parte il fatto che potevi
tranquillamente editare qualsiasi file da shell,apri un terminale qualsiasi
digita su - (INVIO) password di root,ora puoi usare vi,vim,emacs,nano
esempio "nano /etc/resolv.conf" senza virgolette naturalmente,oppure sempre
da terminale ma come utente "kdesu kwrite /etc/resolv.conf",lo stesso con
sudo,gksu,questo mi/vi permette di non fare *MAI* login come root,non
serve,non serve *MAI*,io utilizzo archlinux,slackware,debian e non faccio
*MAI* login come root,sono un mago? no,ho studiato/cercato la soluzione
(5 minuti di google).

> So bene che ha la sua logica e lo
> capisco, ma al momento è noioso e per me, in questo
> momento mandriva è l'unica distribuzione da cui non mi
> sono sento "respinto" da un comportamento poco
> user-friendly...

Spassionatamente,usi/usate linux da 5 minuti e gia' vi sentite in grado di
fare delle critiche,cominciate a studiarlo e ad usarlo nel modo corretto
(non alla windows) e vedrete che e' anni luce avanti rispetto agli OS
commerciali...

PS consiglio caldamente di fare pratica con vim,io uso solo quello per
configurare le mie distro.

PPSS nelle *buntu root non ha password,in 10 secondi potete dargliene una.


--
last-kernel-inside
Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #35289 è una risposta a message #35287] dom, 23 gennaio 2011 23:05 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 01/23/2011 10:20 PM, Copyleft wrote:



>
> Usare sudo,gksu,kdesu pareva brutto? a parte il fatto che potevi
> tranquillamente editare qualsiasi file da shell,apri un terminale qualsiasi
> digita su - (INVIO) password di root,ora puoi usare vi,vim,emacs,nano
> esempio "nano /etc/resolv.conf" senza virgolette naturalmente,oppure sempre
> da terminale ma come utente "kdesu kwrite /etc/resolv.conf",lo stesso con
> sudo,gksu,questo mi/vi permette di non fare *MAI* login come root,non
> serve,non serve *MAI*,io utilizzo archlinux,slackware,debian e non faccio
> *MAI* login come root,sono un mago? no,ho studiato/cercato la soluzione
> (5 minuti di google).

anche se la sessione di root (x slack) ti consente un po' di
smanettamenti preliminari all'uso che post-installazione servono come il
pane. però le distribuzioni "niubbofile" (anche se fedora non è
niubbofila di primo acchitto x esempio), non lo consentono facilmente
per evitare cappelle controproducenti. ma opensuse che forse vuole
somigliare in questo a windows per accattivarsi i microsoftisti lo fa.
certo, yast2 con una sola immissione della password ti apre una serie di
opportunità devastanti, quindi ha poco senso nascondere root. la cosa
seccante (per alcune distro) è non avere sudo di default nel primo
utente creato, che di solito è quello dell'"amministratore" della macchina

>
>> So bene che ha la sua logica e lo
>> capisco, ma al momento è noioso e per me, in questo
>> momento mandriva è l'unica distribuzione da cui non mi
>> sono sento "respinto" da un comportamento poco
>> user-friendly...
>
> Spassionatamente,usi/usate linux da 5 minuti e gia' vi sentite in grado di
> fare delle critiche,cominciate a studiarlo e ad usarlo nel modo corretto
> (non alla windows) e vedrete che e' anni luce avanti rispetto agli OS
> commerciali...
>
> PS consiglio caldamente di fare pratica con vim,io uso solo quello per
> configurare le mie distro.
>
> PPSS nelle *buntu root non ha password,in 10 secondi potete dargliene una.
>
>

ma ha senso una pw di root per un pc da cameretta?
Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #35292 è una risposta a message #35289] dom, 23 gennaio 2011 23:54 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Copyleft  è attualmente disconnesso Copyleft
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Senior Member
dross wrote:


>> PPSS nelle *buntu root non ha password,in 10 secondi potete dargliene
>> una.
>>
>>
>
> ma ha senso una pw di root per un pc da cameretta?

Ha senso rm -rf /* ?

--
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Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #35294 è una risposta a message #35287] lun, 24 gennaio 2011 00:35 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Andrea B.  è attualmente disconnesso Andrea B.
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Il 23/01/2011 22:20, Copyleft ha scritto:

> Spassionatamente,usi/usate linux da 5 minuti e gia' vi sentite in grado di
> fare delle critiche

Parole sante
Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #35296 è una risposta a message #35292] lun, 24 gennaio 2011 07:38 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 01/23/2011 11:54 PM, Copyleft wrote:
> dross wrote:
>
>
>>> PPSS nelle *buntu root non ha password,in 10 secondi potete dargliene
>>> una.
>>>
>>>
>>
>> ma ha senso una pw di root per un pc da cameretta?
>
> Ha senso rm -rf /* ?
>

e pensi che una pw diversa da quella dell'utente riesca davvero a
fermare tutto questo? :-D
un mio amico programmatore mi ha raccontato che un suo collega l'ha
fatto *al lavoro*, x dire che certe cose sono relativissime
cmq se si leggessero le cose che vengono chieste durante l'installazione
del s.o. o dei pacchetti (quelle poche volte che un pacchetto vuole
essere configurato durante l'installazione), molti discorsi neanche
verrebbero fatti
Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #35297 è una risposta a message #35287] lun, 24 gennaio 2011 07:55 Messaggio precedenteMessaggio successivo
ValeRyo Saeba  è attualmente disconnesso ValeRyo Saeba
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Member
"Copyleft" <Copyleft@fasullo.org> ha scritto nel messaggio
news:4d3c9b98$0$6839$5fc30a8@news.tiscali.it

>> So bene che ha la sua logica e lo
>> capisco, ma al momento è noioso e per me, in questo
>> momento mandriva è l'unica distribuzione da cui non mi
>> sono sento "respinto" da un comportamento poco
>> user-friendly...
>
> Spassionatamente,usi/usate linux da 5 minuti e gia' vi sentite in
> grado di fare delle critiche,cominciate a studiarlo e ad usarlo nel
> modo corretto (non alla windows) e vedrete che e' anni luce avanti
> rispetto agli OS commerciali...

Però con questa logica non si capisce mai dove si sbaglia.
Le critiche dovrebbero essere sempre ascoltate, dando loro poi
il giusto peso. Sono d'accordo che l'opinione di uno che installa
una distro per 10 minuti, non capisce come fare login, formatta
con win e dice che linux fa schifo, vale quasi zero.
(*quasi*...)
Uno che installa tre distro e dice 'questa non m'è piaciuta perché
X, quest'altra perché Y, con la terza mi trovo bene... beh, se io
fossi uno dei maintainer di X e Y un appuntino lo prenderei.

O vogliamo solo leggere messaggi del tipo
- Ho installato Ubuntu: figata!
- Grande Mandriva!
- openSuSE forever! (questo sono io :-) )

non credo, no?
--
ValeRyo
XT600 "Katoki Pajama" - http://www.slimmit.com/go.asp?7Y9
GamerTag: http://card.mygamercard.net/IT/nxe/ValeRyo76.png
Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #35298 è una risposta a message #35287] lun, 24 gennaio 2011 08:05 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Archaeopteryx  è attualmente disconnesso Archaeopteryx
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Registrato: agosto 2011
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Il 23/01/2011 22:20, Copyleft ha scritto:
> Spassionatamente,usi/usate linux da 5 minuti e gia' vi
> sentite in grado di fare delle critiche,cominciate a
> studiarlo e ad usarlo nel modo corretto (non alla
> windows) e vedrete che e' anni luce avanti rispetto
> agli OS commerciali...

Tu non sai nulla di me :) Sono ben in grado di apprezzare
l'architettura e le qualità di Linux, e non lo uso da 5
minuti. Il fatto è che strumenti come vi/vim sono per me
altamente controintuitivi e sono stati proprio vi ed emacs
a tenermi lontano da Linux, da sempre. Al massimo si può
rimproverare a qualcuno di avere un blocco mentale verso
qualcosa, se mai questa è una colpa.

Nessuno, o almeno io, pretende che Linux sia come o meglio
di Windows, e non mi sono messo a criticare niente. Ma
chiunque si sieda davanti a un desktop o un terminale,
dopo 5 min ha già delle idee, e questo è inevitabile.

Tanto per dirne un'altra, sia con Debian che con Mandriva
come mi sono arrivati dopo l'installazione, le utilities
di installazione pacchetti pretendono il DVD/CD di
installazione per poter funzionare. Ci sarà un'ottima
ragione ma dal mio punto di vista il PC è connesso a
Internet, uno straccio di file log contenente le info
sulla versione installata dovrebbe esistere, quindi
all'apparenza ci sono tutti gli elementi per non dover
chiedere il dischetto.

Infine, l'accesso alla documentazione è meno facile di
quanto sembri a un esperto, per via delle ormai tante
distribuzioni e modi di fare le cose. Ci si mette gugl :D
a complicare le cose per chi non sa già esattamente cosa
cercare.

Sono solo impressioni di un utente, mica giudizi. So
benissimo che alle spalle di Linux ci sono le migliori
menti dell'informatica, ci sarà una ragione per tutto ma
l'effetto finale è che apro Linux e per ragioni diverse ho
la stessa sensazione che ho con MS: "cosa andrà storto
questa volta?" :) Ancora sono titubante a tentare di
reinstallare il driver della scheda grafica sotto Debian....

Penso siano cose fisiologiche, spero che questo
disorientamento passerà presto e di poter migrare; per ora
non ci sono riuscito.

ciao!

Apx.
Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #35304 è una risposta a message #35298] lun, 24 gennaio 2011 12:11 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Copyleft  è attualmente disconnesso Copyleft
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Archaeopteryx wrote:

> Il 23/01/2011 22:20, Copyleft ha scritto:
>> Spassionatamente,usi/usate linux da 5 minuti e gia' vi
>> sentite in grado di fare delle critiche,cominciate a
>> studiarlo e ad usarlo nel modo corretto (non alla
>> windows) e vedrete che e' anni luce avanti rispetto
>> agli OS commerciali...
>
> Tu non sai nulla di me :)
Vero,ma da cio' che scrivi dai propio questa impressione,se usi linux da >5
min. allora e' anche piu' grave,vuol dire che non ti sei preoccupato di
imparare .

> Sono ben in grado di apprezzare
> l'architettura e le qualità di Linux, e non lo uso da 5
> minuti. Il fatto è che strumenti come vi/vim sono per me
> altamente controintuitivi e sono stati proprio vi ed emacs
> a tenermi lontano da Linux, da sempre.

Che trovi di "perverso" nell'editare un file con nano,vi/vim,emacs piuttosto
che con kwrite o altro editor non testuale?
(esiste anche gvim!)
hai mai lanciato vimtutor ?

============================================================ ===================
= Benvenuto alla G u i d a all'Editor V I M - Versione 1.7
=
============================================================ ===================

Vim è un Editor molto potente ed ha parecchi comandi, troppi per
spiegarli tutti in una guida come questa. Questa guida serve a
descrivere quei comandi che ti permettono di usare facilmente
Vim come Editor di uso generale.

Il tempo necessario per completare la guida è circa 25-30 minuti,
a seconda di quanto tempo dedichi alla sperimentazione.

ATTENZIONE!
I comandi nelle lezioni modificano questo testo. Fai una copia di
questo
file per esercitarti (se hai usato "vimtutor", stai già usando una
copia).

E' importante non scordare che questa guida vuole insegnare tramite
l'uso. Questo vuol dire che devi eseguire i comandi per impararli
davvero. Se leggi il testo e basta, dimenticherai presto i comandi!

> Al massimo si può
> rimproverare a qualcuno di avere un blocco mentale verso
> qualcosa, se mai questa è una colpa.

Pensa,perfino quei cazzoni di microsoft stanno rivalutando la shell
(powershell ti dice nulla?) http://www.powershell.it/ .

>
> Nessuno, o almeno io, pretende che Linux sia come o meglio
> di Windows, e non mi sono messo a criticare niente. Ma
> chiunque si sieda davanti a un desktop o un terminale,
> dopo 5 min ha già delle idee, e questo è inevitabile.

Certo,e immancabilmente sono errate,come puoi pretendere di dare giudizi su
di una marea di software(mediamente >4Giga) dopo soli 5 min. ?
>
> Tanto per dirne un'altra, sia con Debian che con Mandriva
> come mi sono arrivati dopo l'installazione, le utilities
> di installazione pacchetti pretendono il DVD/CD di
> installazione per poter funzionare. Ci sarà un'ottima
> ragione ma dal mio punto di vista il PC è connesso a
> Internet, uno straccio di file log contenente le info
> sulla versione installata dovrebbe esistere, quindi
> all'apparenza ci sono tutti gli elementi per non dover
> chiedere il dischetto.

Per debian basta leggere /etc/apt/sources.list e ti svela l'arcano
http://www.debian.org/doc/manuals/apt-howto/ch-basico.it.htm l

>
> Infine, l'accesso alla documentazione è meno facile di
> quanto sembri a un esperto, per via delle ormai tante
> distribuzioni e modi di fare le cose. Ci si mette gugl :D
> a complicare le cose per chi non sa già esattamente cosa
> cercare.

Ok,*TU* hai difficolta' a reperire informazioni,il resto del mondo pare di
no,http://www.debian.org/doc/manuals/

>
> Sono solo impressioni di un utente, mica giudizi. So
> benissimo che alle spalle di Linux ci sono le migliori
> menti dell'informatica, ci sarà una ragione per tutto ma
> l'effetto finale è che apro Linux e per ragioni diverse ho
> la stessa sensazione che ho con MS: "cosa andrà storto
> questa volta?" :) Ancora sono titubante a tentare di
> reinstallare il driver della scheda grafica sotto Debian....

Questo perche sai di non sapere,e' giusto che ti preoccupi prima di fare
qualcosa su cui non ti sei adeguatamente documentato.

>
> Penso siano cose fisiologiche, spero che questo
> disorientamento passerà presto e di poter migrare; per ora
> non ci sono riuscito.

Non avere fretta,nessuno ti corre dietro,un consiglio:
impara ad affrontare un problema alla volta,una volta risolto quello passi
al prossimo.


PS su mandriva non mi esprimo perche' l'abbandonai quando ancora si chiamava
mandrake,e quella mi disgusto' a tal punto da spingermi verso slackware...

--
last-kernel-inside
Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #35310 è una risposta a message #35298] lun, 24 gennaio 2011 13:03 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Rama  è attualmente disconnesso Rama
Messaggi: 226
Registrato: novembre 2010
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Il 01/24/2011 08:05 AM, Archaeopteryx ha scritto:
>
>Il fatto è che strumenti come vi/vim sono per me
> altamente controintuitivi e sono stati proprio vi ed emacs
> a tenermi lontano da Linux, da sempre.

anch'io fui traumatizzato la prima volta che usai vim, tanto che non
l'ho più usato;
ma non mi ci volle molto a scoprire editor più umani e mo' uso mcedit -e
mc come file manager da shell;

> Ma
> chiunque si sieda davanti a un desktop o un terminale,
> dopo 5 min ha già delle idee, e questo è inevitabile.

sì, ma deve considerare che per lui è tutto nuovo e quindi documentarsi
un pocolino e/o non lagnarsi se combina guai andando a tentoni;

> Tanto per dirne un'altra, sia con Debian che con Mandriva
> come mi sono arrivati dopo l'installazione, le utilities
> di installazione pacchetti pretendono il DVD/CD di
> installazione per poter funzionare.

perché sarà impostato come repo il dvd, in fase d'installazione ci sarà
la possibilità di scegliere il web;
non ne sono del tutto sicuro perché da anni per Debian uso il
netinstaller e Mandriva non l'uso da un due anni, su questa macchina non
c'è verso di installarla;

> Infine, l'accesso alla documentazione è meno facile di
> quanto sembri a un esperto, per via delle ormai tante
> distribuzioni e modi di fare le cose.

non so, da sempre ho come punto di riferimento il sito della distro e i man;
difficilmente devo ricorrere a Google o al ng;

>ma
> l'effetto finale è che apro Linux e per ragioni diverse ho
> la stessa sensazione che ho con MS: "cosa andrà storto
> questa volta?" :)

uhm, non so, la Slack da questo punto di vista è una noia mortale, tanto
che spesso fo delle scappatelle con altre distro;

> Penso siano cose fisiologiche, spero che questo
> disorientamento passerà presto e di poter migrare; per ora
> non ci sono riuscito.

Mandriva sembra andare, no?
tienti ad essa e non cambiare alla prima difficoltà;

r

--

The seven is the number of the young light
it forms when darkness is increased by one
[Syd Barrett]

tutto sui Pentangle: http://umpf.net/
Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #35320 è una risposta a message #35298] lun, 24 gennaio 2011 15:32 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Andrea B.  è attualmente disconnesso Andrea B.
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Il 24/01/2011 08:05, Archaeopteryx ha scritto:

> Nessuno, o almeno io, pretende che Linux sia come o meglio
> di Windows, e non mi sono messo a criticare niente. Ma
> chiunque si sieda davanti a un desktop o un terminale,
> dopo 5 min ha già delle idee, e questo è inevitabile.
>
> Tanto per dirne un'altra, sia con Debian che con Mandriva

Tanto per dirne un'altra qui sei OT
it.comp.os.dibattiti è per di là --->
Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #35326 è una risposta a message #35320] lun, 24 gennaio 2011 16:57 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Archaeopteryx  è attualmente disconnesso Archaeopteryx
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Il 24/01/2011 15:32, Andrea B. ha scritto:
> Tanto per dirne un'altra qui sei OT
> it.comp.os.dibattiti è per di là --->

dopo di te, accomodati. Pensa per gli affari tuoi e, BTW,
se questo è diventato un dibattito non sono stato io a
dargli questa piega.
Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #35328 è una risposta a message #35284] lun, 24 gennaio 2011 17:28 Messaggio precedenteMessaggio successivo
M_M  è attualmente disconnesso M_M
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Archaeopteryx <cor.bonukFANCULOSPAM@libero_NOMAIL_.it> ha scritto:

> E detto come nota a margine, se anche or ora sono riuscito
> a installare debian, non me lo permette manco lui. Per
> editare il file di configurazione di grub ho dovuto aprire
> terminale root, cambiargli il proprietario, modificarlo e
> restituirlo a root. So bene che ha la sua logica e lo
> capisco, [CUT]

No, scusa ma non hai proprio capito.
Il file di configurazione "/boot/grub/grub.cfg" e` un file impostato in sola
lettura e non va mai modificato direttamente, manco da root.
Se lo apri per leggerlo, troverai che nella prima riga in maiuscolo c'e`
scritto:
# DO NOT EDIT THIS FILE
frase che mi sembra sia abbastanza comprensibile anche da chi non sa l'inglese.
Nel caso per qualche motivo occorra modificarlo, bisogna agire a secona dei casi
sul file "/etc/default/grub" o sui file presenti nella directory "/etc/grub.d";
da terminale occorre poi dare un "sudo update-grub", cosi` da trasferire le
modifiche fatte nel file "grub.cfg".
Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #35330 è una risposta a message #35287] lun, 24 gennaio 2011 17:56 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Alessandro Selli  è attualmente disconnesso Alessandro Selli
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Copyleft ha scritto:
> Archaeopteryx wrote:

>> Per
>> editare il file di configurazione di grub ho dovuto aprire
>> terminale root, cambiargli il proprietario, modificarlo e
>> restituirlo a root.
>
> Usare sudo,gksu,kdesu pareva brutto?

A me pare molto brutto che un ipotetico utente che abbia cinque minuti di
esperienza su GNU/Linux (come tu erroneamente supponi abbia Archeo) debba
sapere già dell'esistenza, della funzione e dell'uso di questi comandi.

> a parte il fatto che potevi
> tranquillamente editare qualsiasi file da shell,apri un terminale qualsiasi
> digita su - (INVIO) password di root,ora puoi usare vi,vim,emacs,nano
> esempio "nano /etc/resolv.conf" senza virgolette naturalmente,

Senti, Nembo Kid , tu (ed altri) potresti anche essere il Mega-Whizz-Bang
Wizard della situazione e ti farei tanto di cappello, ma mi ricordo i miei
inizi su GNU/Linux, e delle cose di cui scrivi ho preso confidenza dopo mesi
di uso quasi quotidiano. Non dopo cinue minuti. E comunque, foss'anche un
certo nuovo utente ignaro della disponibilità e dell'uso di questi
strumenti, questa non è per niente una buona ragione per attaccarlo dandogli
contro come fosse un povero fesso che si sarebbe permesso chisacché che non
gli compete (come l'esprimere le proprie opinioni).

> oppure sempre
> da terminale ma come utente "kdesu kwrite /etc/resolv.conf",lo stesso con
> sudo,gksu,questo mi/vi permette di non fare *MAI* login come root,non
> serve,non serve *MAI*,io utilizzo archlinux,slackware,debian e non faccio
> *MAI* login come root,sono un mago? no,ho studiato/cercato la soluzione
> (5 minuti di google).

In poche parole: queste cose sono "ovvie" a chi usa il PC perché gli piace
smanettare sui PC e con i SO, non a chi il PC lo accende solo o
principalmente per usarlo per fare un certo lavoro, come strumento, come
"elettrodomestico". So che questo termine fa storcere il naso ai puristi,
ai maghi elitisti, ma la realtà è che i PC e gli OS sono oggi prodotti e
venduti con quel mercato in mente, altrimenti, si pensasse che "secondo me
GNU/Linux è uno strumento elitario e non deve essere messo nelle mani di chi
con il PC ci deve fare uno spreadsheet" (opinione per me molto opinabile ma
legittima) lo si dica chiaramente ma con gentilezza. L'arroganza e la
supponenza non si addicono neanche nei (rari) casi in cui si ha totalmente
ragione.

Questo a prescindere dall'uso che Archeo intende fare del suo PC e da
quanto lo usa. So ad esempio che già usa Windows cone server FTP e che i
suoi primi tentativi di uso di GNU/Linux sono di anni fa. Mi complimento
con lui per l'insistenza e per aver voluto provare di nuovo oggi, e gli
auguro di voler continuare ad insistere nonostante i facili, gratuiti e
indegni insulti che gli si rivolgono con tanta spocchia qui dentro.

Non mi ricordo chi lo scrisse, ma era Uno Dei Grandi®: "A strillare
insulti contro chi non riesce a fare cose banali sono i niubbi che sono
riusciti per la prima volta dieci minuti fa a concatenare un cat con un
grep."(1)

>> So bene che ha la sua logica e lo
>> capisco, ma al momento è noioso e per me, in questo
>> momento mandriva è l'unica distribuzione da cui non mi
>> sono sento "respinto" da un comportamento poco
>> user-friendly...
>
> Spassionatamente,usi/usate linux da 5 minuti

Ti ricordi tu quanti (milioni) di minuti ti ci son voluti per riuscire ad
usare vi? È un editor altamente controintuitivo, soprattutto per via
dell'unicità della sua doppia modalità 'inserimento' e 'comando'. L'ho
odiato per anni, finendo col preferirlo solo quanto sono diventato bravo
nello scripting e nell'uso delle espressioni regolari, cose su cui imparo
cose nuove ancora oggi dopo quattordici anni di uso e "militanza".

Il tuo giudizio (perché il tuo lo è, mentre quello di Archeo è solo
l'espressione di sue sensazioni personali, la noia per una modalità d'uso e
la sensazione di maggiore amichevolezza di una certa distribuzione) è fuori
luogo e decisamente ingiustificato. Pretendere che un nuovo utente dopo
cinque minuti sappia:

1) cosa sono i repository dei pacchetti e come si configurano e si usano;
2) come si usa VI;
3) come si configura e usa sudo e le sue interfacce grafiche;
4) perché (secondo filosofia e tecnica) GNU/Linux è diverso da windows, con
quali vantaggi e svantaggi;
ecc. è veramente da lamer.

In breve, frasi come:
«Questo la dice lunga sulla tua preparazione...»
«Nel caso non l'avessi notato,una distribuzione linux e' *MOLTO* diversa da
windows»
e analoghe che ho letto, anche da altre persone, oltre ad essere banali,
vanitose e inconcludenti, sono degli insulti gratuiti e stupidi (e infatti
sparati da pseudonimi anonimi, chissà mai perché), da persone o incapaci
nelle basilari tecniche di rapporti e comunicazione interpersonale, o
immature, o entrambe le cose.

> e gia' vi sentite in grado di
> fare delle critiche,

Da quando in qua scrivere che un certo metodo di configurare il sistema
(via interfaccia testuale, che Archeo ha saputo usare correttamente
nonostante i suoi presunti "cinque minuti di esperienza") si prova noioso è
una critica? È una sensazione personale, perfettamente comprensibile e
accettabile, per quanto la propria sensazione sia diversa (vogliamo
rispolverare le guerre "Vi vs. EMACS", "Gnome vs. KDE" o "Debian vs.
Slackware"?). Lo stesso per quanto riguarda la sensazione che una certa
distribuzione sia più amichevole ad un nuovo utente di un'altra (e guarda
caso la Mandriva era nata proprio con questo obiettivo in mente!).

> cominciate a studiarlo e ad usarlo nel modo corretto

Questo è vero a prescindere dai gusti personali e dall'esperienza. Dopo
tanti anni di uso sia personale che professionale non ho che l'imbarazzo
dell'ambiente su cui approfondire o inaugurare le mei conoscenze, per cui
non mi azzarderei mai di sbattere pesci in faccia alla gente sentenze così
sprezzanti come leggo diversi scrivere qui dentro (manco fosse
it.comp.os.linux.superguru).

> (non alla windows) e vedrete che e' anni luce avanti rispetto agli OS
> commerciali...

GNU/Linux non sarebbe commerciale? Ma hai idea di che stupidagine hai
scritto? No, sospetto di no.


Ciao,


________________________
1) Frase tanto vera quanto ironica, perché chiunque abbia qualche anno di
esperienza di shell alle spalle sa che concatenare un cat con un grep è un
"Uso Inutile di Cat", e delinea un'esperienza da niubbo.


--
Alessandro Selli, http://alessandro.route-add.net
AVVERTENZA: i messaggi inviati a "trappola" non mi arriveranno.
WARNING: messages sent to "trappola" will never reach me.
Chiave PGP/GPG: EC885A8B
Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #35333 è una risposta a message #35330] lun, 24 gennaio 2011 18:35 Messaggio precedenteMessaggio successivo
ValeRyo Saeba  è attualmente disconnesso ValeRyo Saeba
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"Alessandro Selli" <trappola@route-add.net> ha scritto nel messaggio
news:8q5p94F3nuU1@mid.individual.net

> ________________________
> 1) Frase tanto vera quanto ironica, perché chiunque abbia qualche
> anno di esperienza di shell alle spalle sa che concatenare un cat con
> un grep è un "Uso Inutile di Cat", e delinea un'esperienza da niubbo.

Eppure io che devo continuamente fare bzcat |grep ormai faccio anche
cat | grep :-)


--
ValeRyo
XT600 "Katoki Pajama" - http://www.slimmit.com/go.asp?7Y9
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Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #35343 è una risposta a message #35330] lun, 24 gennaio 2011 20:06 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Copyleft  è attualmente disconnesso Copyleft
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Senior Member
Alessandro Selli wrote:


>>> Per
>>> editare il file di configurazione di grub ho dovuto aprire
>>> terminale root, cambiargli il proprietario, modificarlo e
>>> restituirlo a root.
>>
>> Usare sudo,gksu,kdesu pareva brutto?
>
> A me pare molto brutto che un ipotetico utente che abbia cinque minuti
> di
> esperienza su GNU/Linux (come tu erroneamente supponi abbia Archeo) debba
> sapere già dell'esistenza, della funzione e dell'uso di questi comandi.

Quindi giocare con i permessi per modificare un file e' "la via" secondo te?

>
>> a parte il fatto che potevi
>> tranquillamente editare qualsiasi file da shell,apri un terminale
>> qualsiasi digita su - (INVIO) password di root,ora puoi usare
>> vi,vim,emacs,nano esempio "nano /etc/resolv.conf" senza virgolette
>> naturalmente,
>
> Senti, Nembo Kid ,
Dica Sig. Professore

> tu (ed altri) potresti anche essere il
> Mega-Whizz-Bang
> Wizard della situazione e ti farei tanto di cappello, ma mi ricordo i miei
> inizi su GNU/Linux, e delle cose di cui scrivi ho preso confidenza dopo
> mesi
> di uso quasi quotidiano.

Certo,ma suppongo si parli di diversi anni fa' e parecchie versioni fa'
della/e distro che usi/usavi,con una diffusione delle info inversamente
proporzionali a quelle che puoi trovare in rete ora,sbaglio?

> Non dopo cinue minuti. E comunque, foss'anche
> un certo nuovo utente ignaro della disponibilità e dell'uso di questi
> strumenti, questa non è per niente una buona ragione per attaccarlo
> dandogli contro come fosse un povero fesso che si sarebbe permesso
> chisacché che non gli compete (come l'esprimere le proprie opinioni).

Quando leggo Cit. "bastava loggarti come root e non ti chiedeva più nulla"
(Fandango) Lo attacco eccome! infatti e' partito da li il mio (inutile)
intervento,come al solito quando si cerca di reprimere certe pessime
abitudini "alla windows" c'e' sempre qualcuno che ha da ridire...

Ma hai letto tutto il trehad,oppure solo in parte?

>
>> oppure sempre
>> da terminale ma come utente "kdesu kwrite /etc/resolv.conf",lo stesso con
>> sudo,gksu,questo mi/vi permette di non fare *MAI* login come root,non
>> serve,non serve *MAI*,io utilizzo archlinux,slackware,debian e non faccio
>> *MAI* login come root,sono un mago? no,ho studiato/cercato la soluzione
>> (5 minuti di google).
>
> In poche parole: queste cose sono "ovvie" a chi usa il PC perché gli
> piace
> smanettare sui PC e con i SO,

Vero in parte,se ti "affacci" su di OS che non conosci,il minimo che puoi
fare e' informarti su cosa e come modificarlo per ottenere cio' che ti
serve,sbaglio?

> non a chi il PC lo accende solo o
> principalmente per usarlo per fare un certo lavoro, come strumento, come
> "elettrodomestico".

Se uno vuole "l'elettrodomestico" usa windows o Mac OS X,cioe' cio' che
trova preinstallato sull'hardware che ha comprato.

> So che questo termine fa storcere il naso ai puristi,
> ai maghi elitisti, ma la realtà è che i PC e gli OS sono oggi prodotti e
> venduti con quel mercato in mente, altrimenti,

Per me ognuno puo' farci quello che preferisce,anche solo far girare lo
screensaver...

> si pensasse che "secondo me
> GNU/Linux è uno strumento elitario e non deve essere messo nelle mani di
> chi con il PC ci deve fare uno spreadsheet" (opinione per me molto
> opinabile ma
> legittima) lo si dica chiaramente ma con gentilezza.
Mai scritto nulla del genere,ma se cosi fosse,non vedo il problema,in
pochissimo tempo linux ripudierebbe "l'eretico" smettendo di funzionare
grazie alle "furbate" messe in atto dallo stesso.

> L'arroganza e la
> supponenza non si addicono neanche nei (rari) casi in cui si ha totalmente
> ragione.

In questo ti do' ragione al 200% e' un mio limite,la diplomazia sta a me
come l'umilta' sta a $ilvio.

>
> Questo a prescindere dall'uso che Archeo intende fare del suo PC e da
> quanto lo usa. So ad esempio che già usa Windows cone server FTP e che i
> suoi primi tentativi di uso di GNU/Linux sono di anni fa. Mi complimento
> con lui per l'insistenza e per aver voluto provare di nuovo oggi, e gli
> auguro di voler continuare ad insistere nonostante i facili, gratuiti e
> indegni insulti che gli si rivolgono con tanta spocchia qui dentro.

Fammi rileggere (ti prego!) dove e come lo avrei insultato.

>
> Non mi ricordo chi lo scrisse, ma era Uno Dei Grandi®: "A strillare
> insulti contro chi non riesce a fare cose banali sono i niubbi che sono
> riusciti per la prima volta dieci minuti fa a concatenare un cat con un
> grep."(1)
>
>>> So bene che ha la sua logica e lo
>>> capisco, ma al momento è noioso e per me, in questo
>>> momento mandriva è l'unica distribuzione da cui non mi
>>> sono sento "respinto" da un comportamento poco
>>> user-friendly...
>>
>> Spassionatamente,usi/usate linux da 5 minuti
>
> Ti ricordi tu quanti (milioni) di minuti ti ci son voluti per riuscire
> ad
> usare vi?

Pochi, molto pochi e io non sono certo una "mente eccelsa".

> È un editor altamente controintuitivo, soprattutto per via
> dell'unicità della sua doppia modalità 'inserimento' e 'comando'. L'ho
> odiato per anni, finendo col preferirlo solo quanto sono diventato bravo
> nello scripting e nell'uso delle espressioni regolari, cose su cui imparo
> cose nuove ancora oggi dopo quattordici anni di uso e "militanza".

A parte tutto,ho citato anche nano (dimmi che e' difficile anche quello) e
ho dimenticato di citare l'ottimo mc (come ricordato da Rama),non sono certo
gli editor di testo che mancano...

>
> Il tuo giudizio (perché il tuo lo è, mentre quello di Archeo è solo
> l'espressione di sue sensazioni personali, la noia per una modalità d'uso
> e la sensazione di maggiore amichevolezza di una certa distribuzione) è
> fuori
> luogo e decisamente ingiustificato.
Questa invece e' la *TUA* sensazione.

> Pretendere che un nuovo utente dopo
> cinque minuti sappia:
>
> 1) cosa sono i repository dei pacchetti e come si configurano e si usano;
Visto che ci manca "windows update",credo che informarsi sul sistema di
pacchettizzazione sia il minimo.

> 2) come si usa VI;
questo e' stato consigliato,come e' stato citato nano.

> 3) come si configura e usa sudo e le sue interfacce grafiche;
> 4) perché (secondo filosofia e tecnica) GNU/Linux è diverso da windows,
> con quali vantaggi e svantaggi;
> ecc. è veramente da lamer.

Sempre *TUA* sensazione.

>
> In breve, frasi come:
> «Questo la dice lunga sulla tua preparazione...»
> «Nel caso non l'avessi notato,una distribuzione linux e' *MOLTO* diversa
> da windows»
> e analoghe che ho letto, anche da altre persone, oltre ad essere banali,
> vanitose e inconcludenti, sono degli insulti gratuiti e stupidi (e infatti
> sparati da pseudonimi anonimi, chissà mai perché), da persone o incapaci
> nelle basilari tecniche di rapporti e comunicazione interpersonale, o
> immature, o entrambe le cose.

Hai perfettamente ragione,infatti se fai una ricerca,vedrai che scrivo
pochissimo su questo NG,e la ragione principale e' che dopo diversi anni
>10,
mi sono reso conto che i nuovi arrivati pretendono che funzioni tutto e
subito senza fare la minima fatica per capire come si devono fare le cose a
seconda della distro scelta.

Credo che i miei interventi diventeranno sempre piu rari con estrema
soddisfazione tua e loro.

>
>> e gia' vi sentite in grado di
>> fare delle critiche,
>
> Da quando in qua scrivere che un certo metodo di configurare il sistema
> (via interfaccia testuale, che Archeo ha saputo usare correttamente
> nonostante i suoi presunti "cinque minuti di esperienza") si prova noioso
> è
> una critica?

Non lo e'? e cosa sarebbe?

> È una sensazione personale, perfettamente comprensibile e
> accettabile, per quanto la propria sensazione sia diversa (vogliamo
> rispolverare le guerre "Vi vs. EMACS", "Gnome vs. KDE" o "Debian vs.
> Slackware"?). Lo stesso per quanto riguarda la sensazione che una certa
> distribuzione sia più amichevole ad un nuovo utente di un'altra (e guarda
> caso la Mandriva era nata proprio con questo obiettivo in mente!).

Ed ha miseramente fallito,quanti di noi l'hanno usata e abbandonata?


>
>> cominciate a studiarlo e ad usarlo nel modo corretto
>
> Questo è vero a prescindere dai gusti personali e dall'esperienza. Dopo
> tanti anni di uso sia personale che professionale non ho che l'imbarazzo
> dell'ambiente su cui approfondire o inaugurare le mei conoscenze, per cui
> non mi azzarderei mai di sbattere pesci in faccia alla gente sentenze così
> sprezzanti come leggo diversi scrivere qui dentro (manco fosse
> it.comp.os.linux.superguru).
>
>> (non alla windows) e vedrete che e' anni luce avanti rispetto agli OS
>> commerciali...
>
> GNU/Linux non sarebbe commerciale? Ma hai idea di che stupidagine hai
> scritto? No, sospetto di no.

Non hai veramente capito il senso o stai cercando la lite?



--
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Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #35347 è una risposta a message #35343] lun, 24 gennaio 2011 22:42 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Alessandro Selli  è attualmente disconnesso Alessandro Selli
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Copyleft ha scritto:
> Alessandro Selli wrote:
>
>
>>>> Per
>>>> editare il file di configurazione di grub ho dovuto aprire
>>>> terminale root, cambiargli il proprietario, modificarlo e
>>>> restituirlo a root.
>>>
>>> Usare sudo,gksu,kdesu pareva brutto?
>>
>> A me pare molto brutto che un ipotetico utente che abbia cinque minuti
>> di
>> esperienza su GNU/Linux (come tu erroneamente supponi abbia Archeo) debba
>> sapere già dell'esistenza, della funzione e dell'uso di questi comandi.
>
> Quindi giocare con i permessi per modificare un file e' "la via" secondo te?

Ho scritto che «a me pare molto brutto che un ipotetico utente che
abbia cinque minuti di esperienza su GNU/Linux [...] debba sapere già
dell'esistenza, della funzione e dell'uso di questi comandi». Ma tu,
evidentemente incapace di rispondere a tono sul tema, ti inventi frasi
che non ho mai scritto.

>>> a parte il fatto che potevi
>>> tranquillamente editare qualsiasi file da shell,apri un terminale
>>> qualsiasi digita su - (INVIO) password di root,ora puoi usare
>>> vi,vim,emacs,nano esempio "nano /etc/resolv.conf" senza virgolette
>>> naturalmente,
>>
>> Senti, Nembo Kid ,
> Dica Sig. Professore
>
>> tu (ed altri) potresti anche essere il
>> Mega-Whizz-Bang
>> Wizard della situazione e ti farei tanto di cappello, ma mi ricordo i miei
>> inizi su GNU/Linux, e delle cose di cui scrivi ho preso confidenza dopo
>> mesi
>> di uso quasi quotidiano.
>
> Certo,ma suppongo si parli di diversi anni fa' e parecchie versioni fa'
> della/e distro che usi/usavi,con una diffusione delle info inversamente
> proporzionali a quelle che puoi trovare in rete ora,sbaglio?

Non sbagli. Dove sicuramente sbagli è nel dare ad intendere che
queste cose abbiano pur lontanamente a che vedere con il *fatto* che
solo scoprire dell'esistenza dei vari strumenti disponibili sulla riga
di comando, tanto più per diventare abili e competenti nel loro uso, ci
vogliono ordini di grandezza di minuti più di cinque.

>> Non dopo cinue minuti. E comunque, foss'anche
>> un certo nuovo utente ignaro della disponibilità e dell'uso di questi
>> strumenti, questa non è per niente una buona ragione per attaccarlo
>> dandogli contro come fosse un povero fesso che si sarebbe permesso
>> chisacché che non gli compete (come l'esprimere le proprie opinioni).
>
> Quando leggo Cit. "bastava loggarti come root e non ti chiedeva più nulla"
> (Fandango) Lo attacco eccome!

E questa è una risposta fuori luogo su ICOLI (oltre che fuori tono a
prescindere). Anche perché dava per scontato che Fandango intendesse
che il login fosse da effettuarsi sull'interfaccia grafica. Il che
probabilmente è vero, ma si fosse anche sicuri del suo errore, la gente
che su *.icoli (ma secondo me su qualsiasi NG ICOL*) sbaglia non va
aggredita con frasette saccenti e presuntuose come "Questo la dice lunga
sulla tua preparazione...". Lui si è dimostrato un novizio, certo, ma
lo si è o lo si è stati tutti; tu ti sei dimostrato altro invece, cosa
che non è invece né naturale né necessario essere in nessuna fase della
propria vita.

> infatti e' partito da li il mio (inutile)
> intervento,come al solito quando si cerca di reprimere certe pessime
> abitudini "alla windows" c'e' sempre qualcuno che ha da ridire...

Tu credi che i professionisti ultradecennali di sistemi critici e di
produzione non facciano mai login di root?

"Reprimere" le cattive abitudini è sbagliato: dalle cattive abitudini
si *insegna*, con motivazioni chiare e documentate, ad astenersi. Una
persona che vede che una certa maniera di fare è obiettivamente migliore
di un'altra prima o poi cambia le proprie abitudini (pur con certe
eccezioni patologiche, certo). Tentare di reprimere un'abitudine ha
spesso un effetto contrario, perché a nessuno piace riconoscere che una
persona che ti ha preso pubblicamente a pesci in faccia abbia ragione.

> Ma hai letto tutto il trehad,oppure solo in parte?

Ho letto, ho letto. Infatti ho obiettato sul metodo, non sul
contenuto. Non ho scritto che qualche cosa che tu hai scritto sia
sbagliata dal punto di vista tecnico. Ho scritto invece cose di questo
tenore:

«questa non è per niente una buona ragione per attaccarlo dandogli
contro come fosse un povero fesso che si sarebbe permesso chisacché che
non gli compete»

«lo si dica chiaramente ma con gentilezza. L'arroganza e la supponenza
non si addicono neanche nei (rari) casi in cui si ha totalmente ragione.»

«Il tuo giudizio [...] è fuori luogo e decisamente ingiustificato. »

ecc.


>> In poche parole: queste cose sono "ovvie" a chi usa il PC perché gli
>> piace
>> smanettare sui PC e con i SO,
>
> Vero in parte,se ti "affacci" su di OS che non conosci,il minimo che puoi
> fare e' informarti su cosa e come modificarlo per ottenere cio' che ti
> serve,sbaglio?

No, non sbagli, su quello che non si conosce ci si informa.

E ora la domanda da un milione di... /dev/null: su che newsgroup
siamo? Non ha forse Archeopteryx più e più volte scritto su questo NG
chiedendo informazioni?

http://groups.google.com/group/it.comp.os.linux.iniziare/sea rch?hl=it&group=it.comp.os.linux.iniziare&q=Archeopt eryx&qt_g=Cerca+in+questo+gruppo

>> non a chi il PC lo accende solo o
>> principalmente per usarlo per fare un certo lavoro, come strumento, come
>> "elettrodomestico".
>
> Se uno vuole "l'elettrodomestico" usa windows o Mac OS X,

E questo chi te l'ha detto? E tutte quelle distribuzioni che si
spacciano altrettanto facili, immediate e intuitive quanto lo sono
Windows e MacOS-X che sono? Campagne di marketing menzognere di
commercianti che non si fanno scrupolo di ingannare i loro poveri
clienti e utenti consegnandogli strumenti informatici non all'altezza di
un uso desktop che da anni è da molti sbandierato come un ambito d'uso
su cui GNU/Linux non ha da invidiare ai sistemi proprietari?

http://www.linfo.org/linux_myths.html#59456

Myth 1: Linux is too difficult for ordinary people to use.

http://www.slideshare.net/subhodipb/myths-about-linux-busted -with-fedora-10

Hai scoperto che sono tutte balle? Hai mai letto di persone che il
primo PC che hanno usato in vita loro aveva GNU/Linux e che si sentivano
spaesate di fronte ad un Windows?

> cioe' cio' che
> trova preinstallato sull'hardware che ha comprato.

Ti informo di una notizia bomba: ci sono PC con GNU/Linux
preinstallato! Ci sono associazioni che forniscono scuole, istituti e
altre realtà sociali (anche commerciali) di PC di recupero linuxati.

Una persona che inizia le sue esperienze informatiche su un tale PC
secondo te sarà un povero frustrato? Per esperienza personale ti posso
garantire di no.

>> So che questo termine fa storcere il naso ai puristi,
>> ai maghi elitisti, ma la realtà è che i PC e gli OS sono oggi prodotti e
>> venduti con quel mercato in mente, altrimenti,
>
> Per me ognuno puo' farci quello che preferisce,anche solo far girare lo
> screensaver...

E per far girare un salvaschermo bisogna essere un mago di
amministrazione avanzata di sistemi operativi di nicchia che gli utenti
indegni di essere considerati degli überguru non devono azzardarsi
neanche a voler installare da soli? Oppure vorresti dire che nessuna
distribuzione GNU/Linux è abbastanza facile da poter essere usata per
far girare un salvaschermo da chi non sappia almeno descrivere la
differenza tra il multithreading e il multiprocessing? Oppure non sai
cosa rispondere alla mia osservazione e spari a vuoto?

>> si pensasse che "secondo me
>> GNU/Linux è uno strumento elitario e non deve essere messo nelle mani di
>> chi con il PC ci deve fare uno spreadsheet" (opinione per me molto
>> opinabile ma
>> legittima) lo si dica chiaramente ma con gentilezza.
>
> Mai scritto nulla del genere,

Haemm, in *questo* tuo ultimo, cui sto rispondendo, hai scritto: «Se
uno vuole "l'elettrodomestico" usa windows o Mac OS X».

Comunque, a prescindere: per quali ragioni, secondo la tua esperienza,
un'ipotetica persona a digiuno di esperienze informatiche che dovesse
usare un PC per aprire uno spreadsheet, non potrebbe usare a questo
scopo un sistema GNU/Linux?

> ma se cosi fosse,non vedo il problema,

Così fosse cosa? Non ho scritto che GNU/Linux debba o non debba
essere considerato un sistema operativo elitario (per quanto sia
ovviamente convinto che non lo sia), ma che chi lo pensi lo dica
chiaramente (per poter essere smentito, ovvio! :-)

> in
> pochissimo tempo linux ripudierebbe "l'eretico" smettendo di funzionare
> grazie alle "furbate" messe in atto dallo stesso.

Uh? Che diavolo vuol dire questo? Io scrivo che chi ritenga
GNU/Linux uno strumento elitario lo dovrebbe dichiarare chiaramente, e
tu rispondi che «linux ripudierebbe "l'eretico"»? Ma che senso ha
questa risposta?

Tra parentesi, il mio PC di casa, quello che uso anche per lavoro, lo
condivido con familiari che non hanno mai usato un PC prima in vita
loro. Il mio GNU/Linux (Fedora 14) non ha ripudiato nessuno.

>> Questo a prescindere dall'uso che Archeo intende fare del suo PC e da
>> quanto lo usa. So ad esempio che già usa Windows cone server FTP e che i
>> suoi primi tentativi di uso di GNU/Linux sono di anni fa. Mi complimento
>> con lui per l'insistenza e per aver voluto provare di nuovo oggi, e gli
>> auguro di voler continuare ad insistere nonostante i facili, gratuiti e
>> indegni insulti che gli si rivolgono con tanta spocchia qui dentro.
>
> Fammi rileggere (ti prego!) dove e come lo avrei insultato.

Humm, vero, è solo stato preso per i fondelli (sei un pivello degli
ultimi cinque minuti; indovina perché linux fa così, se ci arrivi; ti
consiglio di informarti prima di parlare; usare gli ultra-sysadmin-tools
ti pare brutto? ecc.).

>> È un editor altamente controintuitivo, soprattutto per via
>> dell'unicità della sua doppia modalità 'inserimento' e 'comando'. L'ho
>> odiato per anni, finendo col preferirlo solo quanto sono diventato bravo
>> nello scripting e nell'uso delle espressioni regolari, cose su cui imparo
>> cose nuove ancora oggi dopo quattordici anni di uso e "militanza".
>
> A parte tutto,ho citato anche nano (dimmi che e' difficile anche quello)

No, ti dico che le distribuzioni che conosco io non lo installano di
default e anche che, anche quando è installato, gli strumenti su riga di
comando che usano un editor implicitamente (ad es. visudo e vipw) usano
VI di default.

> e
> ho dimenticato di citare l'ottimo mc (come ricordato da Rama),non sono certo
> gli editor di testo che mancano...

E non l'ho mai detto. Solo che per usarli si devono già avere delle
conoscenze sistemistiche:

1) saper installare pacchetti opzionali;
2) saper configurare il sistema per usarli come editor di default.

>> Il tuo giudizio (perché il tuo lo è, mentre quello di Archeo è solo
>> l'espressione di sue sensazioni personali, la noia per una modalità d'uso
>> e la sensazione di maggiore amichevolezza di una certa distribuzione) è
>> fuori
>> luogo e decisamente ingiustificato.
> Questa invece e' la *TUA* sensazione.

Certo. Anche la presenza della sedia sotto il mio sedere è solo una
*mia* sensazione.

>> Pretendere che un nuovo utente dopo
>> cinque minuti sappia:
>>
>> 1) cosa sono i repository dei pacchetti e come si configurano e si usano;
> Visto che ci manca "windows update",credo che informarsi sul sistema di
> pacchettizzazione sia il minimo.

Non ho visto nessun utente Windows degli ultimi cinque minuti saper
usare Windows Update, che pure si usa e basta, non si configura, al
contrario dei tool di gestione e aggiornamento delle varie
distribuzioni. In ogni caso, Archeo ha scritto una cosa precisa:

«Tanto per dirne un'altra, sia con Debian che con
Mandriva come mi sono arrivati dopo l'installazione,
le utilities di installazione pacchetti pretendono
il DVD/CD di installazione per poter funzionare.»

Non uso Debian da anni, ma ricordo che se la si installava da CD
configurava il sources.list a puntare alla directory dove si monta il
CD, non ai repository di rete. Per configurare questi si doveva
intervenire direttamente su questo file e sostituire le linee:

deb cdrom:[Debian GNU/Linux 5.0.7 _Lenny_ - Official i386 NETINST
Binary-1 20101128-01:05]/ lenny main

in:

deb http://ftp.it.debian.org/debian/ lenny main

ecc., cosa non proprio ovvia, immediata e spontanea a pensare.

>> 2) come si usa VI;
> questo e' stato consigliato,come e' stato citato nano.
>
>> 3) come si configura e usa sudo e le sue interfacce grafiche;
>> 4) perché (secondo filosofia e tecnica) GNU/Linux è diverso da windows,
>> con quali vantaggi e svantaggi;
>> ecc. è veramente da lamer.
>
> Sempre *TUA* sensazione.

Ovvio, come pure i click della mia tastiera sono solo una *mia*
sensazione.

> se fai una ricerca,vedrai che scrivo
> pochissimo su questo NG,e la ragione principale e' che dopo diversi anni
>> 10,
> mi sono reso conto che i nuovi arrivati pretendono che funzioni tutto e
> subito senza fare la minima fatica per capire come si devono fare le cose a
> seconda della distro scelta.

Anch'io mi sono reso conto di questo, ma reagisco in modo estremamente
diverso. Comprendo che il desiderio che funzioni tutto alla prima botta
senza dover imparare niente è naturale, che a gridare in faccia a quelli
che pretendono che così funzioni GNU/Linux è controproducente (anche per
la mia serenità e "pace dei sensi", <gh>) e quindi procedo a tentare un
intervento educativo. Diverse volte non ci riesco, che la persona si
rivela troppo pigra e pretenziosa per voler imparare nulla di nuovo, ma
almeno non mi arrabbio, né faccio arrabbiare gli altri :^)

> Credo che i miei interventi diventeranno sempre piu rari con estrema
> soddisfazione tua e loro.

No, nessuna tale soddisfazione da parte mia. Preferirei ci siano più
interventi qualificati, non meno. Come che ci siano più interventi
cortesi, non meno.

>> Da quando in qua scrivere che un certo metodo di configurare il sistema
>> (via interfaccia testuale, che Archeo ha saputo usare correttamente
>> nonostante i suoi presunti "cinque minuti di esperienza") si prova noioso
>> è
>> una critica?
>
> Non lo e'? e cosa sarebbe?

La constatazione di una sensazione personale. Una cosa è dire che
"questo gelato non mi piace minimamente, mi ricorda il tofu". Un'altra
è dire "questo gelato è stato fatto con il polistirolo condito con il
catrame". Archeo ha scritto che eseguire certe procedure sistemistiche
da terminale lo annoia. Questa è una critica? O non è forse la
constatazione di una sua sensazione personale (tra l'altro per me
facilmente comprensibile)?

>> È una sensazione personale, perfettamente comprensibile e
>> accettabile, per quanto la propria sensazione sia diversa (vogliamo
>> rispolverare le guerre "Vi vs. EMACS", "Gnome vs. KDE" o "Debian vs.
>> Slackware"?). Lo stesso per quanto riguarda la sensazione che una certa
>> distribuzione sia più amichevole ad un nuovo utente di un'altra (e guarda
>> caso la Mandriva era nata proprio con questo obiettivo in mente!).
>
> Ed ha miseramente fallito,

Dici? Ma hai letto la riga di oggetto? Hai letto il suo primo
messaggio della discussione? Cito:

«Direi che potrei mettere il mio modesto voto di
novizio nell'urna di Mandriva, [...] L'interfaccia
è ottima [...] e per ora pare una meraviglia.»

«BTW per ora non rompe le scatole come faceva ubuntu...»

Dove lo vedi il fallimento?

> quanti di noi l'hanno usata e abbandonata?

"La cuoca pigra e ottusa
Il forno sempre accusa"
(detto popolare)

>>> (non alla windows) e vedrete che e' anni luce avanti rispetto agli OS
>>> commerciali...
>>
>> GNU/Linux non sarebbe commerciale? Ma hai idea di che stupidagine hai
>> scritto? No, sospetto di no.
>
> Non hai veramente capito il senso o stai cercando la lite?

Non so, spiegami tu il vero, autentico senso di: «vedrete che [Linux]
e' anni luce avanti rispetto agli OS commerciali...».

Domanda: GNU/Linux è o non è un SO commerciale?


Ciao,


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Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #36213 è una risposta a message #35330] dom, 27 febbraio 2011 22:56 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On Mon, 24 Jan 2011 17:56:01 +0100, Alessandro Selli wrote:

> mi ricordo i miei
> inizi su GNU/Linux, e delle cose di cui scrivi ho preso confidenza dopo
> mesi di uso quasi quotidiano

Ah, ancora ricordo quando nemmeno sapevo come si faceva da linux a
leggere un floppy e quanto mi sembrasse strano il fatto che il nome degli
eseguibili non terminasse con un .exe o .com o .bat (senza considerare il
fatto che per installare un software di certe dimensioni non dovessi
riavviare)...

Un Enrico catapultato nel 1997 :°)
Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #36215 è una risposta a message #35330] dom, 27 febbraio 2011 23:31 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On Mon, 24 Jan 2011 17:56:01 +0100, Alessandro Selli wrote:

> GNU/Linux non sarebbe commerciale? Ma hai idea di che stupidagine hai
> scritto? No, sospetto di no.

Linux non e` commerciale, ma il suo sviluppo e` indirizzato da esponenti
che ne vogliono trarre profitto. Per fare un paragone simile, e` come il
mercato che sta dietro all'acqua

Enrico
P.S. so che questa temperata di cazzo me la sarei potuta risparmiare, ma
se non si vuole generalizzare e` bene evitarlo su tutti i fronti
Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #36216 è una risposta a message #35328] dom, 27 febbraio 2011 23:39 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On Mon, 24 Jan 2011 16:28:58 +0000, M_M wrote:

> Il file di configurazione "/boot/grub/grub.cfg" e` un file impostato in
> sola lettura e non va mai modificato direttamente, manco da root.

Ah, che bello vedere che la gente si imbatte negli automatismi della
distribuzione che usa (nel caso di M_M Ubuntu) e manco se ne accorge... :D

Enrico
Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #36217 è una risposta a message #36216] dom, 27 febbraio 2011 23:49 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Enrico 'Henryx' Bianchi <enrico.bianchi@gmail.com_INVALID_> ha scritto:

> On Mon, 24 Jan 2011 16:28:58 +0000, M_M wrote:
>
> > Il file di configurazione "/boot/grub/grub.cfg" e` un file impostato in
> > sola lettura e non va mai modificato direttamente, manco da root.
>
> Ah, che bello vedere che la gente si imbatte negli automatismi della
> distribuzione che usa (nel caso di M_M Ubuntu) e manco se ne accorge... :D

Io uso Debian ... ma in qualunque caso cosa centra os-prober con il file in sola
lettura?
Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #36220 è una risposta a message #36217] lun, 28 febbraio 2011 00:14 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On Sun, 27 Feb 2011 22:49:17 +0000, M_M wrote:

> Io uso Debian ... ma in qualunque caso cosa centra os-prober con il file
> in sola lettura?

C'entra che l'alert relativo all'evitare la modifica diretta di grub.cfg
e` dovuta ad un automatismo di Debian (e quindi di Ubuntu), che entra in
funzione nel momento in cui avviene qualche aggiornamento relativo al
kernel o ai componenti ad esso piu` vicini (e.g. grub stesso).
Ovviamente, supporre che tale automatismo sia presente in tutte le
distribuzioni e` errato e fuorviante, tanto che porta ad errori come
quello fatto da te (e come quello fatto da me, affibbiandoti l'etichetta
di "ubuntuaro", ovvero di uno che e` talmente nuovo nel mondo linux che
non capisce la differenza tra una distribuzione e l'altra)

Enrico
Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #36221 è una risposta a message #36215] lun, 28 febbraio 2011 00:14 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Enrico 'Henryx' Bianchi ha scritto:
> On Mon, 24 Jan 2011 17:56:01 +0100, Alessandro Selli wrote:
>
>> GNU/Linux non sarebbe commerciale? Ma hai idea di che stupidagine hai
>> scritto? No, sospetto di no.
>
> Linux non e` commerciale,

Falso. Prove indiziarie:

http://www.debian.org/CD/vendors/
https://www.redhat.com/apps/store/desktop/

Prova definitiva:

http://www.gnu.org/philosophy/selling.html

Many people believe that the spirit of the GNU Project
is that you should not charge money for distributing
copies of software, or that you should charge as little
as possible - just enough to cover the cost. This is a
misunderstanding.

Actually, we encourage people who redistribute free
software to charge as much as they wish or can. If this
seems surprising to you, please read on.

Ossia:

Molta gente crede che lo spirito del Progetto GNU
sia che non si debba pagare denaro per distribuire
copie del software, o che si debba far pagare il meno
possibile, appena quanto basta per rientrare delle
spese sostenute. Questo è un fraintendimento.

In realtà incoraggiamo chi redistribuisce il
software libero a farsi pagare quanto più desiderano o
gli riesce. Se questo vi sorprende, continuate a leggere.

> ma il suo sviluppo e` indirizzato da esponenti
> che ne vogliono trarre profitto. Per fare un paragone simile, e` come il
> mercato che sta dietro all'acqua

No, per niente: la libertà di imporre un prezzo qualsiasi è una di
quelle che ha dato al software libero il suo nome. È infatti
esplicitamente garantita dalla licenza GPL, oltre che incoraggiata dalla
Free Software Foundation, come si legge sopra.


Ciao,


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Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #36248 è una risposta a message #36221] lun, 28 febbraio 2011 22:29 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On Mon, 28 Feb 2011 00:14:13 +0100, Alessandro Selli wrote:

>> Linux non e` commerciale,
> Falso. Prove indiziarie:

Ok, correggo il tiro: Linux e` "diversamente commerciale", ovvero non e`
solo il proprietario (o meglio, il principale sviluppatore) a deciderne
il prezzo, ma chiunque ne abbia sotto mano una copia. In questo senso,
analizzando la situazione attuale, Linux e`:

- Non commerciale, in quanto il principale sviluppatore non e`
interessato a trarne profitto;
- Commerciale, in quanto vari terzi hanno interesse a monetizzare il
lavoro svolto su linux.

Cosi` mi sembra piu` chiaro

> No, per niente: la libertà di imporre un prezzo qualsiasi è una di
> quelle che ha dato al software libero il suo nome. È infatti
> esplicitamente garantita dalla licenza GPL, oltre che incoraggiata dalla
> Free Software Foundation, come si legge sopra.

Non c'entra nulla con quello che intendevo. La maggior parte dei
contributi a Linux viene da aziende che hanno interesse a far crescere
una determinata porzione del kernel necessaria ai propri scopi. Per fare
un esempio, Red Hat ha tutte le motivazioni per portare avanti lo
sviluppo di KVM (e` parte portante del suo pacchetto relativo alla
virtualizzazione). Qua la situazione e` riportata meglio:
http://www.kroah.com/log/linux/lpc_2008_keynote.html

Enrico
Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #36250 è una risposta a message #35326] lun, 28 febbraio 2011 22:57 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 24/01/2011 16:57, Archaeopteryx ha scritto:
> Il 24/01/2011 15:32, Andrea B. ha scritto:
>> Tanto per dirne un'altra qui sei OT
>> it.comp.os.dibattiti è per di là --->
>
> dopo di te, accomodati. Pensa per gli affari tuoi e, BTW,
> se questo è diventato un dibattito non sono stato io a
> dargli questa piega.
>

Invece si e se non lo capisci è un tuo problema. Adieu.
Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #36252 è una risposta a message #36248] mar, 01 marzo 2011 12:58 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Enrico 'Henryx' Bianchi ha scritto:

[...]

> In questo senso,
> analizzando la situazione attuale, Linux e`:
>
> - Non commerciale, in quanto il principale sviluppatore non e`
> interessato a trarne profitto;

Mi spieghi come puoi accomodare questa frase con quest'altra che hai
scritto dopo?

> Per fare un esempio, Red Hat ha tutte le motivazioni per portare
> avanti lo sviluppo di KVM (e` parte portante del suo pacchetto
> relativo alla virtualizzazione).

Secondo te la RedHat o i suoi sviluppatori non sarebbero interessati a
trarre profitto dallo sviluppo di KVM? Lo fanno spinti da cosa, allora?
Filantropia? Spirito di sacrificio? Ideologia anticapitalista?


Ciao,


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Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #36260 è una risposta a message #36252] mar, 01 marzo 2011 19:44 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Alessandro Selli wrote:

> Enrico 'Henryx' Bianchi ha scritto:
>
> [...]
>
>> In questo senso,
>> analizzando la situazione attuale, Linux e`:
>>
>> - Non commerciale, in quanto il principale sviluppatore non e`
>> interessato a trarne profitto;
>
> Mi spieghi come puoi accomodare questa frase con quest'altra che hai
> scritto dopo?
>
>> Per fare un esempio, Red Hat ha tutte le motivazioni per portare
>> avanti lo sviluppo di KVM (e` parte portante del suo pacchetto
>> relativo alla virtualizzazione).
>
> Secondo te la RedHat o i suoi sviluppatori non sarebbero interessati a
> trarre profitto dallo sviluppo di KVM? Lo fanno spinti da cosa, allora?
> Filantropia? Spirito di sacrificio? Ideologia anticapitalista?

Bah, a mio parere linux in se non è commerciale, semmai è commerciale quello
che ci gira attorno. Per esempio Dell fa i driver per linux perché così uno
se vuole usare linux si puo' comperare un Dell invece di un altro hardware.
Dell supporta RedHat perché quelli l'hanno testata sui server Dell e se
c'era da fare qualche adattamento l'hanno fatto. Magari se metti su ubuntu
ti devi smazzare qualche rogna (già capitato) che di solito risolvi con una
patch che pero' esce in ritardo, invece quelli di RedHat hanno già il kernel
patchato.

Nicola.

--
chi va pian va san e va lontan
Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #36263 è una risposta a message #35297] mar, 01 marzo 2011 21:01 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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ValeRyo Saeba ha spiegato il 24/01/2011 :

> Uno che installa tre distro e dice 'questa non m'è piaciuta perché
> X, quest'altra perché Y, con la terza mi trovo bene... beh, se io
> fossi uno dei maintainer di X e Y un appuntino lo prenderei.

verissimo, ma non e' questo il caso, visto che gli appunti "negativi"
non erano argomentati

Adriano
Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #36268 è una risposta a message #36252] mer, 02 marzo 2011 00:25 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On Tue, 01 Mar 2011 12:58:32 +0100, Alessandro Selli wrote:

> Mi spieghi come puoi accomodare questa frase con quest'altra che hai
> scritto dopo?

Concettualmente il proprietario (od il principale sviluppatore) di Linux
e` Linus Torvalds o la Linux Foundation (dipende da come si vogliono
vedere le cose), Red Hat e` un contributore minore (per modo di dire), e
di conseguenza e` da vedere come un terzo che vuole monetizzare il lavoro
svolto su Linux (che, tra l'altro, e` il secondo punto che ho scritto nel
mio post, e che tu non hai riportato). Se poi vuoi temperare fino in
fondo il cazzo, allora l'unica che rimane e` che Linux e` di tutti (dove
tutti e` un insieme grande come l'intera popolazione mondiale) e come
conseguenza e` sia commerciale (in quanto un sottoinsieme di "tutti" e`
interessato a trarne profitto), sia non commerciale (in quanto un altro
sottoinsieme non e` interessato a Linux o non gli interessa percepire del
denaro grazie ad esso)

Enrico
P.S. in tutto questo vorrei ricordare che marchio Linux e` di proprieta`
di Linus Torvalds, di conseguenza se qualcun altro vuole arrogarsi il
diritto di affermare di essere il proprietario di Linux ha come unica
strada, secondo me, il fork del progetto, con tutto quello che ne consegue
Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #36289 è una risposta a message #36263] gio, 03 marzo 2011 11:24 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Alessandro Selli  è attualmente disconnesso Alessandro Selli
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adriano ha scritto:
> ValeRyo Saeba ha spiegato il 24/01/2011 :
>
>> Uno che installa tre distro e dice 'questa non m'è piaciuta perché
>> X, quest'altra perché Y, con la terza mi trovo bene... beh, se io
>> fossi uno dei maintainer di X e Y un appuntino lo prenderei.
>
> verissimo, ma non e' questo il caso, visto che gli appunti "negativi"
> non erano argomentati

Cosa c'è di non argomentato in questo?

E detto come nota a margine, se anche or ora sono
riuscito a installare debian, non me lo permette
manco lui [il login da root]. Per editare il file
di configurazione di grub ho dovuto aprire
terminale root, cambiargli il proprietario,
modificarlo e restituirlo a root. So bene che ha
la sua logica e lo capisco, ma al momento è noioso
e per me, in questo momento mandriva è l'unica
distribuzione da cui non mi sono sento "respinto"
da un comportamento poco user-friendly...


Ciao,


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Re: Mandriva, la pace dei sensi? [messaggio #36312 è una risposta a message #36289] gio, 03 marzo 2011 20:27 Messaggio precedente
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Alessandro Selli ci ha detto :

> Cosa c'è di non argomentato in questo?
>
mi riferivo piu' che altro ad un altro passo, dove diceva:
"BTW per ora non rompe le scatole come faceva ubuntu..."
riferendosi a:
"Veramente a suo tempo mi rese la vita informatica
insopportabile riportandomi ai peggiori incubi con Vista
(con cui, sottolineo, dovevo interfacciarmi per sistemare
i PC degli amici): per ogni minima operazione occorreva
autenticarsi come root e alla fine l'ho disinstallato;
forse è cambiato qualcosa da un anno fa, non so."

....che non e' una argomentazione valida, dato che non conosceva ne' il
motivo per il quale e' a volte richiesta l'autenticazione come
amministratore (cosa che capita ormai anche con vista/win7) ne' il sudo
su.

Adriano
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