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E' strano [messaggio #7350] lun, 29 novembre 2010 09:25 Messaggio successivo
egmontXYZ  è attualmente disconnesso egmontXYZ
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Perdonate la domanda démodé ma c'è qualcuno tra voi che, disprezzando
fondamentalmente tutti gli esecutori (siano essi pianisti, cantanti,
violinisti etc.), come me, ritiene Maria Callas la più grande cantante del
secolo passato?

E non solo: c'è qualcuno tra voi che, come me, ritiene tutti gli altri
cantanti a dir poco imparagonabili alla Callas per voce (intesa come dote
naturale), tecnica vocale, musicalità ed interpretazione?

Perchè quando ascolto la Callas degli anni d'oro, con la partitura alla
mano, rimango sempre a bocca aperta per il prodigio di perfezione che si
compie (in tutti i sensi), mentre ascoltando gli altri non riesco
praticamente mai ad essere soddisfatto?

E' tutto incredibile di questa interprete. Non solo la sua genialità
appunto "interpretativa", ma anche l'assurda perfezione con cui studiava e
seguiva ogni minimo dettaglio della partitura. Cose che le costavano una
fatica e un impegno immani.

Passando da Kundry a I Puritani, cosa che non ha MAI fatto nessuna, che io
sappia.

E' divertente poi notare i cosiddetti "passaggi difficili", vale a dire i
punti tecnicamente impervi di taluni brani in cui praticamente ogni altra
esecutrice fallisce miseramente. Di esempi concreti me ne vengono in mente
tantissimi...

Di persone così ne nascono una al secolo.

--

questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad abuse@newsland.it
Re: E' strano [messaggio #7355 è una risposta a message #7350] lun, 29 novembre 2010 09:39 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Josef K.  è attualmente disconnesso Josef K.
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On 29 Nov, 09:25, egmont...@email.it (egmont) wrote:
> Perdonate la domanda d mod ma c' qualcuno tra voi che, disprezzando
> fondamentalmente tutti gli esecutori (siano essi pianisti, cantanti,
> violinisti etc.), come me, ritiene Maria Callas la pi grande cantante del
> secolo passato?
>
> E non solo: c' qualcuno tra voi che, come me, ritiene tutti gli altri
> cantanti a dir poco imparagonabili alla Callas per voce (intesa come dote
> naturale), tecnica vocale, musicalit ed interpretazione?
>
> Perch quando ascolto la Callas degli anni d'oro, con la partitura alla
> mano, rimango sempre a bocca aperta per il prodigio di perfezione che si
> compie (in tutti i sensi), mentre ascoltando gli altri non riesco
> praticamente mai ad essere soddisfatto?
>
> E' tutto incredibile di questa interprete. Non solo la sua genialit
> appunto "interpretativa", ma anche l'assurda perfezione con cui studiava e
> seguiva ogni minimo dettaglio della partitura. Cose che le costavano una
> fatica e un impegno immani.
>
> Passando da Kundry a I Puritani, cosa che non ha MAI fatto nessuna, che io
> sappia.
>
> E' divertente poi notare i cosiddetti "passaggi difficili", vale a dire i
> punti tecnicamente impervi di taluni brani in cui praticamente ogni altra
> esecutrice fallisce miseramente. Di esempi concreti me ne vengono in mente
> tantissimi...
>
> Di persone cos ne nascono una al secolo.
>
> --
>
> questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuitohttp://www.newsland.it/newssegnala gli abusi ad ab...@newsland.it

Buon giorno.
Direi che sarebbe strana la coincidenza delle due condizioni:
disprezzare fondamentalmente tutti gli esecutori e far classifiche di
cantanti attribuendo un primo posto senza relativizzare rispetto a
ruoli, generi, attitudini. Però, contento tu...
J. K
Re: E' strano [messaggio #7356 è una risposta a message #7355] lun, 29 novembre 2010 09:55 Messaggio precedenteMessaggio successivo
egmontXYZ  è attualmente disconnesso egmontXYZ
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Josef K. ha scritto:

> On 29 Nov, 09:25, egmont...@email.it (egmont) wrote:
> > Perdonate la domanda d mod ma c' qualcuno tra voi che, disprezzando
> > fondamentalmente tutti gli esecutori (siano essi pianisti, cantanti,
> > violinisti etc.), come me, ritiene Maria Callas la pi grande cantante del
> > secolo passato?
> >
> > E non solo: c' qualcuno tra voi che, come me, ritiene tutti gli altri
> > cantanti a dir poco imparagonabili alla Callas per voce (intesa come dote
> > naturale), tecnica vocale, musicalit ed interpretazione?
> >
> > Perch quando ascolto la Callas degli anni d'oro, con la partitura alla
> > mano, rimango sempre a bocca aperta per il prodigio di perfezione che si
> > compie (in tutti i sensi), mentre ascoltando gli altri non riesco
> > praticamente mai ad essere soddisfatto?
> >
> > E' tutto incredibile di questa interprete. Non solo la sua genialit
> > appunto "interpretativa", ma anche l'assurda perfezione con cui studiava e
> > seguiva ogni minimo dettaglio della partitura. Cose che le costavano una
> > fatica e un impegno immani.
> >
> > Passando da Kundry a I Puritani, cosa che non ha MAI fatto nessuna, che io
> > sappia.
> >
> > E' divertente poi notare i cosiddetti "passaggi difficili", vale a dire i
> > punti tecnicamente impervi di taluni brani in cui praticamente ogni altra
> > esecutrice fallisce miseramente. Di esempi concreti me ne vengono in mente
> > tantissimi...
> >
> > Di persone cos ne nascono una al secolo.
> >
> > --
> >
> > questo articolo e` stato inviato via web dal servizio
gratuitohttp://www.newsland.it/newssegnala gli abusi ad ab...@newsland.it

> Buon giorno.
> Direi che sarebbe strana la coincidenza delle due condizioni:
> disprezzare fondamentalmente tutti gli esecutori e far classifiche di
> cantanti attribuendo un primo posto senza relativizzare rispetto a
> ruoli, generi, attitudini. Però, contento tu...

Una classifica è tale se c'è un primo, un secondo, un terzo posto etc.
Per me non c'è nessun secondo posto, nè un terzo etc.
Di conseguenza non c'è classifica, nè contraddizione.



--

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Re: E' strano [messaggio #7360 è una risposta a message #7350] lun, 29 novembre 2010 10:26 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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egmont ci ha detto :
> Perdonate la domanda démodé ma c'è qualcuno tra voi che, disprezzando
> fondamentalmente tutti gli esecutori (siano essi pianisti, cantanti,
> violinisti etc.), come me

brividi.
Re: E' strano [messaggio #7361 è una risposta a message #7356] lun, 29 novembre 2010 10:50 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Josef K.  è attualmente disconnesso Josef K.
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On 29 Nov, 09:55, egmont...@email.it (egmont) wrote:
> Josef K. ha scritto:
>
>
>
>
>
> > On 29 Nov, 09:25, egmont...@email.it (egmont) wrote:
> > > Perdonate la domanda d mod ma c' qualcuno tra voi che, disprezzando
> > > fondamentalmente tutti gli esecutori (siano essi pianisti, cantanti,
> > > violinisti etc.), come me, ritiene Maria Callas la pi grande cantante del
> > > secolo passato?
>
> > > E non solo: c' qualcuno tra voi che, come me, ritiene tutti gli altri
> > > cantanti a dir poco imparagonabili alla Callas per voce (intesa come dote
> > > naturale), tecnica vocale, musicalit ed interpretazione?
>
> > > Perch quando ascolto la Callas degli anni d'oro, con la partitura alla
> > > mano, rimango sempre a bocca aperta per il prodigio di perfezione che si
> > > compie (in tutti i sensi), mentre ascoltando gli altri non riesco
> > > praticamente mai ad essere soddisfatto?
>
> > > E' tutto incredibile di questa interprete. Non solo la sua genialit
> > > appunto "interpretativa", ma anche l'assurda perfezione con cui studiava e
> > > seguiva ogni minimo dettaglio della partitura. Cose che le costavano una
> > > fatica e un impegno immani.
>
> > > Passando da Kundry a I Puritani, cosa che non ha MAI fatto nessuna, che io
> > > sappia.
>
> > > E' divertente poi notare i cosiddetti "passaggi difficili", vale a dire i
> > > punti tecnicamente impervi di taluni brani in cui praticamente ogni altra
> > > esecutrice fallisce miseramente. Di esempi concreti me ne vengono in mente
> > > tantissimi...
>
> > > Di persone cos ne nascono una al secolo.
>
> > > --
>
> > > questo articolo e` stato inviato via web dal servizio
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>
> > Buon giorno.
> > Direi che sarebbe strana la coincidenza delle due condizioni:
> > disprezzare fondamentalmente tutti gli esecutori e far classifiche di
> > cantanti attribuendo un primo posto senza relativizzare rispetto a
> > ruoli, generi, attitudini. Per , contento tu...
>
> Una classifica tale se c' un primo, un secondo, un terzo posto etc.
> Per me non c' nessun secondo posto, n un terzo etc.
> Di conseguenza non c' classifica, n contraddizione.
>
> --
>
> questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuitohttp://www.newsland.it/newssegnala gli abusi ad ab...@newsland.it- Nascondi testo citato
>
> - Mostra testo citato -

Cedo.
J. K
Re: E' strano [messaggio #7363 è una risposta a message #7360] lun, 29 novembre 2010 11:08 Messaggio precedenteMessaggio successivo
egmontXYZ  è attualmente disconnesso egmontXYZ
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L'Esattore ha scritto:

> egmont ci ha detto :
> > Perdonate la domanda démodé ma c'è qualcuno tra voi che, disprezzando
> > fondamentalmente tutti gli esecutori (siano essi pianisti, cantanti,
> > violinisti etc.), come me

> brividi.


l'espressione mia sarà forte ma ritengo che non ci sia nulla di
musicalmente meno intelligente e preparato degli interpreti.
Se ne salvano due o tre al secolo.
Tutti gli altri possono avere dei bei momenti, qualche esecuzione di
pregio, tutto quello che vuoi, ma stai pur certo che son sempre pronti a
fare il disastro, più spesso di quanto non si possa immaginare.
L'interprete, senza una valida guida (sia esso un direttore o un
compositore) che gli tenga il ciuccio, è come una scheggia impazzita di
nonsenso.
Quando la Callas canta, non ha bisogno di alcun direttore d'orchestra che
le spieghi il senso musicale e teatrale di ogni singola nota. Ci pensa lei
stessa.
Sfido qualsiasi altro cantante del '900 a fare altrettanto.
Io penso che un compositore o un direttore d'orchestra guadagnerebbe tanto
ascoltando con attenzione le interpretazioni della Callas.
Un cantante, invece, dovrebbe ascoltare la Callas limitandosi
autonomamente a cogliere certi particolari di mera tecnica vocale, siano
essi un respiro, o il modo di eseguire un pianissimo o una scala; per
tutti gli altri aspetti, musicale in senso stretto e più generalmente
interpretativo, c'è comunque bisogno dell'aiuto di un compositore, o a un
direttore d'orchestra (preparati) che faccia da tramite tramite tra il
cantante e la Callas.

Non so, io la penso così.
Ogni volta che ascolto la Callas puntualmente rimango a bocca aperta, non
è neanche pensabile un paragone con gli altri cantanti, in ogni singolo
aspetto.
Una personalità così assurda non poteva poi che fare una fine altrettanto
assurda.






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Re: E' strano [messaggio #7365 è una risposta a message #7360] lun, 29 novembre 2010 11:18 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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L'Esattore ha scritto:

> egmont ci ha detto :
> > Perdonate la domanda démodé ma c'è qualcuno tra voi che, disprezzando
> > fondamentalmente tutti gli esecutori (siano essi pianisti, cantanti,
> > violinisti etc.), come me

> brividi.


l'espressione mia sarà forte ma ritengo che non ci sia nulla di
musicalmente meno intelligente e preparato degli interpreti.
Se ne salvano due o tre al secolo.
Tutti gli altri possono avere dei bei momenti, qualche esecuzione di
pregio, tutto quello che vuoi, ma stai pur certo che son sempre pronti a
fare il disastro, più spesso di quanto non si possa immaginare.
L'interprete, senza una valida guida (sia esso un direttore o un
compositore) che gli tenga il ciuccio, è come una scheggia impazzita di
nonsenso.
Quando la Callas canta, non ha bisogno di alcun direttore d'orchestra che
le spieghi il senso musicale e teatrale di ogni singola nota. Ci pensa lei
stessa.
Sfido qualsiasi altro cantante del '900 a fare altrettanto.
Io penso che un compositore o un direttore d'orchestra guadagnerebbe tanto
ascoltando con attenzione le interpretazioni della Callas.
Un cantante, invece, dovrebbe ascoltare la Callas limitandosi
autonomamente a cogliere certi particolari di mera tecnica vocale, siano
essi un respiro, o il modo di eseguire un pianissimo o una scala; per
tutti gli altri aspetti, musicale in senso stretto e più generalmente
interpretativo, c'è comunque bisogno dell'aiuto di un compositore, o a un
direttore d'orchestra (preparati) che faccia da tramite tramite tra il
cantante e la Callas.

Non so, io la penso così.
Ogni volta che ascolto la Callas puntualmente rimango a bocca aperta, non
è neanche pensabile un paragone con gli altri cantanti, in ogni singolo
aspetto.
Una personalità così assurda non poteva poi che fare una fine altrettanto
assurda.






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Re: E' strano [messaggio #7366 è una risposta a message #7363] lun, 29 novembre 2010 11:19 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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egmont ha spiegato il 29/11/2010 :

> l'espressione mia sarà forte ma ritengo che non ci sia nulla di
> musicalmente meno intelligente e preparato degli interpreti.
> Se ne salvano due o tre al secolo.
> Tutti gli altri possono avere dei bei momenti, qualche esecuzione di
> pregio, tutto quello che vuoi, ma stai pur certo che son sempre pronti a
> fare il disastro, più spesso di quanto non si possa immaginare.
> L'interprete, senza una valida guida (sia esso un direttore o un
> compositore) che gli tenga il ciuccio, è come una scheggia impazzita di
> nonsenso.

Allora, posto che non mi interessa il caso specifico, ma il discroso in
generale, penso che la tua uscita sia veramente tremenda e, scusa se te
lo dico, fondamentalmente stupida. Non puoi permetterti, secondo me, di
buttare merda su un'intera categoria di gente che dedica la vita (molti
con sacrifici non da poco) alla musica. Mi sembri quel fesso del
loggionista della scala che grida "Povero Verdi! Sembra una banda!"
durante l'Otello diretto da Kleiber. Bell'idiota, il tizio. Ci potranno
essere interpreti che fanno quello che dici tu, ma dire che se ne
salvino due tre al secolo è da pazzi. Ce ne sono a decine e decine di
artisti che non riescono a guadagnare la notorietà di altri che invece
suonano da Dio e approfondiscono davvero con passione e competenza ciò
che studiano. Poi, fammi capire una cosa: ti poni mai il dubbio di
avere tu idee sbagliate su un brano? Perché devono essere sempre gli
altri ad avere un'idea distorta? C'è gente che ha studiato una vita un
brano, per fornirne un'interpretazione, e tu come ti senti autorizzato
a demolirlo così, in quattro e quattr'otto, senza conoscere cosa c'è
dietro quell'idea?
Faccio un esempio: Cabassi. Ti spiego perché lo tiro in mezzo. Io ho un
compositore che mi crea problemi: Schumann. Mi piacciono alcune cose,
ma non lo amo, anzi, moltissime delle sue cose davvero non le capisco.
Una di queste, della quale percepivo la bellezza, ma senza amarla, è il
Carnaval. Poi, ieri, ho ascoltato la sua interpretazione, e tutto è
cambiato. Può darsi che la sua non fosse una lettura davvero fedele
alla partitura (anche se conoscendolo direi il contrario), questo non
so giudicarlo, ma lui, che è un interprete, ha fatto esattamente quello
che si chiede ad un interprete: fare da tramite tra il compositore e il
pubblico, dare vita alla musica pensata e poi scritta dal compositore,
che senza il ruolo dell'interprete non avrebbe assolutamente vita. E
anche chi sa leggere alla perfezione una partitura non può prescindere
dal ruolo dell'interprete, perché la musica è fatta di suoni, non di
note scritte su un foglio.
L'interprete, soprattutto in concerto, deve creare quella magia che ti
fa innamorare della musica e ti fa pensare che l'esecuzione che stai
ascoltando è la più bella che tu abbia mai ascoltato, che quasi non ce
ne possa essere un'altra. E alcuni ci riescono, e sono molti più che
2-3 a secolo. Poi, intendiamoci, magari ingannano me che di musica non
ne so nulla, ma francamente a volte ritengo questo quasi un vantaggio,
a giudicare dalle enormi (ma spesso stupide) sovrastrutture che
dominano chi invece ne sa più di me.
Mi sembra quasi un discorso da conservatorio, col tizio che va a
sentire gli esami con lo spartito per controllare che lo studente suoni
tutto quello che c'è scritto, alla perfezione. Poi gli chiedi se gli è
piaciuta l'interpretazioe, e ti risponde con un giudizio tecnico.
E sticazzi, voglio dire, quello che conta davvero, soprattutto, è
l'atmosfera che si crea in concerto, dal vivo. Poi sui dischi ti puoi
sbizzarrire a demolire chi vuoi, nessun problema, anche se in generale
ci andrei piano col dire che un tizio che dedica la vita a quello che
fa è "musicalmente [poco] intelligente, [poco] preparato" e "senza una
valida guida che gli tenga il ciuccio, è come una scheggia impazzita di
nonsenso".

Brividi.
Re: E' strano [messaggio #7370 è una risposta a message #7366] lun, 29 novembre 2010 11:42 Messaggio precedenteMessaggio successivo
alecs  è attualmente disconnesso alecs
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Il 29/11/10 11:19, L'Esattore ha scritto:


> Faccio un esempio: Cabassi.

come è andato il concerto? che aspetti a recensire???? mi aspetto
quantomeno una disamina!



alecs
Re: E' strano [messaggio #7371 è una risposta a message #7366] lun, 29 novembre 2010 11:46 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 29 Nov, 11:19, L'Esattore <vdeiul...@NOSPAMsupereva.it> wrote:

> Allora, posto che non mi interessa il caso specifico
[...]
> Brividi.

Sottoscrivo tutto.
Raramente mi sono trovato in accordo così totale, profondo, con quanto
sostenuto da un'altra persona.
Re: E' strano [messaggio #7373 è una risposta a message #7371] lun, 29 novembre 2010 11:48 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Scriveva cap lunedì, 29/11/2010:

> Sottoscrivo tutto.
> Raramente mi sono trovato in accordo così totale, profondo, con quanto
> sostenuto da un'altra persona.

Guarda, non sono omosessuale, ma posso imparare.

scherzo, anzi, mi fa molto piacere quello che dici! :)
Re: E' strano [messaggio #7374 è una risposta a message #7370] lun, 29 novembre 2010 11:53 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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alecs ha detto questo lunedì :
> come è andato il concerto? che aspetti a recensire???? mi aspetto quantomeno
> una disamina!

recensirò, recensirò. Giuro (davvero) che non lo dico perché
leccaculismo, tutt'altro, ma Cabassi suona DA DIO, SOPRATTUTTO dal
vivo. Ha un volume e una chiarezza di suono veramente invidiabili per
qualsiasi pianista che io abbia ascoltato. E' versatilissimo (passa da
Soler a Mussorgskij), ha una gamma dinamica incredibile che va dal più
leggero pianissimo ad un fortissimo davvero notevole, e poi quando
canna ride. Che fa sempre piacere. Tra l'altro è simpaticissimo e
infatti poi ci sposiamo.

Recensirò, recensirò.
Re: E' strano [messaggio #7375 è una risposta a message #7374] lun, 29 novembre 2010 11:54 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 29/11/2010, L'Esattore ha detto :

> perché leccaculismo

il dramma dell'ingegnere.
Re: E' strano [messaggio #7377 è una risposta a message #7374] lun, 29 novembre 2010 11:58 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 29 Nov, 11:53, L'Esattore <vdeiul...@NOSPAMsupereva.it> wrote:

> E' versatilissimo (passa da Soler a Mussorgskij)

Per non dir di Bartók :)
Re: E' strano [messaggio #7379 è una risposta a message #7373] lun, 29 novembre 2010 12:07 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 29 Nov, 11:48, L'Esattore <vdeiul...@NOSPAMsupereva.it> wrote:

> Guarda, non sono omosessuale, ma posso imparare.

Per quel che mi riguarda, puoi tranquillamente risparmiarti la
fatica :)

> scherzo, anzi, mi fa molto piacere quello che dici! :)

Certo, è sempre bello scoprire che le nostre opinioni sono condivise.
Re: E' strano [messaggio #7383 è una risposta a message #7350] lun, 29 novembre 2010 12:10 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"egmont" <egmontXYZ@email.it> ha scritto nel messaggio
news:icvneu$cie$1@news.newsland.it...
> Perdonate la domanda démodé ma c'è qualcuno tra voi che, disprezzando
> fondamentalmente tutti gli esecutori (siano essi pianisti, cantanti,
> violinisti etc.), come me, ritiene Maria Callas la più grande cantante del
> secolo passato?

assolutamente sì, ma non disprezzo affatto gli esecutori
>
> E non solo: c'è qualcuno tra voi che, come me, ritiene tutti gli altri
> cantanti a dir poco imparagonabili alla Callas per voce (intesa come dote
> naturale), tecnica vocale, musicalità ed interpretazione?



>
> Perchè quando ascolto la Callas degli anni d'oro, con la partitura alla
> mano, rimango sempre a bocca aperta per il prodigio di perfezione che si
> compie (in tutti i sensi), mentre ascoltando gli altri non riesco
> praticamente mai ad essere soddisfatto?

idem

>
> E' tutto incredibile di questa interprete. Non solo la sua genialità
> appunto "interpretativa", ma anche l'assurda perfezione con cui studiava e
> seguiva ogni minimo dettaglio della partitura. Cose che le costavano una
> fatica e un impegno immani.
>
> Passando da Kundry a I Puritani, cosa che non ha MAI fatto nessuna, che io
> sappia.
>
> E' divertente poi notare i cosiddetti "passaggi difficili", vale a dire i
> punti tecnicamente impervi di taluni brani in cui praticamente ogni altra
> esecutrice fallisce miseramente. Di esempi concreti me ne vengono in mente
> tantissimi...
>
> Di persone così ne nascono una al secolo.

quoto
Re: E' strano [messaggio #7384 è una risposta a message #7366] lun, 29 novembre 2010 12:28 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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L'Esattore ha scritto:

> egmont ha spiegato il 29/11/2010 :

> > l'espressione mia sarà forte ma ritengo che non ci sia nulla di
> > musicalmente meno intelligente e preparato degli interpreti.
> > Se ne salvano due o tre al secolo.
> > Tutti gli altri possono avere dei bei momenti, qualche esecuzione di
> > pregio, tutto quello che vuoi, ma stai pur certo che son sempre pronti a
> > fare il disastro, più spesso di quanto non si possa immaginare.
> > L'interprete, senza una valida guida (sia esso un direttore o un
> > compositore) che gli tenga il ciuccio, è come una scheggia impazzita di
> > nonsenso.

> Allora, posto che non mi interessa il caso specifico,


questo è legittimo, ma è sciocco.
Perchè ad ascoltare la Callas c'è in ogni caso un enorme guadagno, in
termini di comprensione musicale, a prescindere dal livello, per tutti.
Anche per te, dunque.
E non mi riferisco banalmente all'opera o al canto.


> ma il discroso in
> generale, penso che la tua uscita sia veramente tremenda e, scusa se te
> lo dico, fondamentalmente stupida. Non puoi permetterti, secondo me, di
> buttare merda su un'intera categoria di gente che dedica la vita (molti
> con sacrifici non da poco) alla musica. Mi sembri quel fesso del
> loggionista della scala che grida "Povero Verdi! Sembra una banda!"
> durante l'Otello diretto da Kleiber.

Se avessi letto meglio, prima di rispondere, avresti notato che ho escluso
dal mio discorso i bravi direttori d'orchestra.
Dunque il paragone non è calzante.


Bell'idiota, il tizio. Ci potranno
> essere interpreti che fanno quello che dici tu, ma dire che se ne
> salvino due tre al secolo è da pazzi. Ce ne sono a decine e decine di
> artisti che non riescono a guadagnare la notorietà di altri che invece
> suonano da Dio e approfondiscono davvero con passione e competenza ciò
> che studiano.


Un interprete può passare anche un intera vita a studiare e cercare di
approfondire.
Può farlo con tutta la dedizione che vuoi: sta' tranquillo che riuscirà
rarissimamente ad entrare nei meandri strutturali della musica.
Perchè non è sua competenza e non ha i mezzi, non perchè non sia una
persona dotata di talento.
Certo ci sono, per dire, i pianisti che intendono anche la composizione,
ma purtroppo i due aspetti, nel cervello, confliggono per qualche
misteriosa ragione.
Magari, ad esempio, nel secolo passato c'era un Francaix, un Rachmaninov
ed altri, ma purtroppo non sono riusciti ad equilibrare mirabilmente le
due tendenze.
Francaix ha eseguito cose mirabili, proprio con l'equilibrio, l'eleganza e
lo spirito interpretativo di chi padroneggia gli elementi strutturali
della composizione: ma alla fine non ha creato nessun fenomeno;
e c'è qualcosa che gli manca complessivamente come "interprete", non
saprei dire esattamente cosa, ma ciò è ben avvertibile.
Restano dunque gli interpreti di cui parlavo all'inizio...
Secondo te capiscono qualcosa di quello che suonano? Pura utopia.
Secondo te la Argerich "entra" nelle note di Chopin? Ma fammi il piacere.
Horowitz ci entra. Ma il come ci riesca non è spiegabile nè con lo studio,
e neanche con il talento (che, ripeto, hanno in tanti); si tratta invece
di una forma diversa di intelligenza.


Poi, fammi capire una cosa: ti poni mai il dubbio di
> avere tu idee sbagliate su un brano? Perché devono essere sempre gli
> altri ad avere un'idea distorta?


Io, al contrario di quello che pensi, difficilmente ho delle idee precise
su un brano, se non dopo aver speso un sacco di tempo a studiarlo.
Ora, siccome il tempo a disposizione per noi tutti è poco, posso farmi
delle idee precise solo sull'interpretazione di un certo, limitato
repertorio.
Faccio presente peraltro che, nel caso dell'interpretazione, non si parla
di idee giuste o sbagliate, concetto questo assolutamente fasullo per la
musica.
Quando dunque ascolto la Callas, non verifico certo se l'artista
corrisponda alla mia idea (che, figurati, molto spesso non c'è, proprio
per questioni di tempo o per limiti miei), ma cerco di capire quello che
diavolo sta facendo.
Quando qualcosa, nel mio piccolo, credo di averla afferrata, ringrazio la
signora Meneghini-Callas di avermela _spiegata_: probabilmente non ci
sarei arrivato da solo.
L'altro giorno ascoltavo il finale dell'atto primo dei Puritani che,
malgrado talune evidenti qualità musicali, mi è sempre risultato
inafferrabile.
In quel finale c'è un paio di particolari che danno senso al tutto.
Si può curare di tutto, in quel finale: equilibrio delle voci, dolcezza,
intonazione, orchestra, addirittura espressività, ma se elusi,
quei due particolari fanno sgretolare il numero come pasta frolla; l'unico
modo per farli emergere è sbattere il cranio contro la partitura per
giorni e giorni, senza tregua
avendo però quel tipo di intelligenza musicale a cui facevo riferimento,
che è estranea al talento e che non compete agli interpreti.
Non a caso, in simili circostanze, interviene il direttore d'orchestra che
spiega.
Con la Callas si verificava l'esatto contrario.



> L'interprete, soprattutto in concerto, deve creare quella magia che ti
> fa innamorare della musica e ti fa pensare che l'esecuzione che stai
> ascoltando è la più bella che tu abbia mai ascoltato, che quasi non ce
> ne possa essere un'altra. E alcuni ci riescono, e sono molti più che
> 2-3 a secolo. Poi, intendiamoci, magari ingannano me che di musica non
> ne so nulla, ma francamente a volte ritengo questo quasi un vantaggio,
> a giudicare dalle enormi (ma spesso stupide) sovrastrutture che
> dominano chi invece ne sa più di me.

quello di cui parli tu è l'interprete _normale_, magari anche bravissimo,
sensibile, di talento e tecnicamente preparato.
Io sto parlando di interprete _eccezionale_, concetto ben diverso, se
permetti.


> ci andrei piano col dire che un tizio che dedica la vita a quello che
> fa è "musicalmente [poco] intelligente, [poco] preparato" e "senza una
> valida guida che gli tenga il ciuccio, è come una scheggia impazzita di
> nonsenso".

confermo e ribadisco quello che ho detto. Non sta al normale interprete
capire la musica.
L'interprete normale deve, come hai detto tu, trasmettere emozioni, creare
l'evento, appassionare etc.
Tutte cose che mi interessano relativamente, scusami.




--

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Re: E' strano [messaggio #7386 è una risposta a message #7383] lun, 29 novembre 2010 12:33 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Zaz! ha scritto:

> "egmont" <egmontXYZ@email.it> ha scritto nel messaggio
> news:icvneu$cie$1@news.newsland.it...
> > Perdonate la domanda démodé ma c'è qualcuno tra voi che, disprezzando
> > fondamentalmente tutti gli esecutori (siano essi pianisti, cantanti,
> > violinisti etc.), come me, ritiene Maria Callas la più grande cantante del
> > secolo passato?

> assolutamente sì, ma non disprezzo affatto gli esecutori
> >
> > E non solo: c'è qualcuno tra voi che, come me, ritiene tutti gli altri
> > cantanti a dir poco imparagonabili alla Callas per voce (intesa come dote
> > naturale), tecnica vocale, musicalità ed interpretazione?

> sì

> >
> > Perchè quando ascolto la Callas degli anni d'oro, con la partitura alla
> > mano, rimango sempre a bocca aperta per il prodigio di perfezione che si
> > compie (in tutti i sensi), mentre ascoltando gli altri non riesco
> > praticamente mai ad essere soddisfatto?

> idem

> >
> > E' tutto incredibile di questa interprete. Non solo la sua genialità
> > appunto "interpretativa", ma anche l'assurda perfezione con cui studiava e
> > seguiva ogni minimo dettaglio della partitura. Cose che le costavano una
> > fatica e un impegno immani.
> >
> > Passando da Kundry a I Puritani, cosa che non ha MAI fatto nessuna, che io
> > sappia.
> >
> > E' divertente poi notare i cosiddetti "passaggi difficili", vale a dire i
> > punti tecnicamente impervi di taluni brani in cui praticamente ogni altra
> > esecutrice fallisce miseramente. Di esempi concreti me ne vengono in mente
> > tantissimi...
> >
> > Di persone così ne nascono una al secolo.

> quoto


azz, mi hai spiazzato, e sono contentissimo che tu possa dare la tua
testimonianza, anche perchè non ti ho mai sentito parlar della Callas.
E' chiaro che cogli bene la differenza tra interprete normale ed
interprete _eccezionale_ .
Sull'espressione "disprezzo", faccio retromarcia: l'ho usata solo per dare
grinta al discorso.




--

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Re: E' strano [messaggio #7389 è una risposta a message #7363] lun, 29 novembre 2010 12:11 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"egmont" <egmontXYZ@email.it> ha scritto nel messaggio
news:icvtft$t8v$1@news.newsland.it...
> L'Esattore ha scritto:
>
>> egmont ci ha detto :
>> > Perdonate la domanda démodé ma c'è qualcuno tra voi che, disprezzando
>> > fondamentalmente tutti gli esecutori (siano essi pianisti, cantanti,
>> > violinisti etc.), come me
>
>> brividi.
>
>
> l'espressione mia sarà forte ma ritengo che non ci sia nulla di
> musicalmente meno intelligente e preparato degli interpreti.

non dire stupidaggini.
FAccio due nomi a caso: Boulez e Pollini.
Sono più intelligenti di te, me e tutti quelli di questo NG messi assieme.
In quanto alla preparazione, lasciamo perdere, è inutile persino discuterne.
Re: E' strano [messaggio #7390 è una risposta a message #7366] lun, 29 novembre 2010 12:20 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"L'Esattore" <vdeiuliis@NOSPAMsupereva.it> ha scritto nel messaggio
news:4cf37e3a$0$6557$4fafbaef@reader4.news.tin.it...

> Faccio un esempio: Cabassi. Ti spiego perché lo tiro in mezzo.

è una mania, la tua...ma ti paga, che ne parli a ogni post? :-)
Re: E' strano [messaggio #7391 è una risposta a message #7374] lun, 29 novembre 2010 12:20 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"L'Esattore" <vdeiuliis@NOSPAMsupereva.it> ha scritto nel messaggio
news:4cf38633$0$6557$4fafbaef@reader4.news.tin.it...

>Tra l'altro è simpaticissimo e infatti poi ci sposiamo.

ah ecco, adesso ho capito.
Auguri!!!!
Re: E' strano [messaggio #7395 è una risposta a message #7390] lun, 29 novembre 2010 12:32 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Scriveva Zaz! lunedì, 29/11/2010:

> è una mania, la tua...ma ti paga, che ne parli a ogni post? :-)

sì, lautamente.
Re: E' strano [messaggio #7396 è una risposta a message #7389] lun, 29 novembre 2010 12:49 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Zaz! ha scritto:

> "egmont" <egmontXYZ@email.it> ha scritto nel messaggio
> news:icvtft$t8v$1@news.newsland.it...
> > L'Esattore ha scritto:
> >
> >> egmont ci ha detto :
> >> > Perdonate la domanda démodé ma c'è qualcuno tra voi che, disprezzando
> >> > fondamentalmente tutti gli esecutori (siano essi pianisti, cantanti,
> >> > violinisti etc.), come me
> >
> >> brividi.
> >
> >
> > l'espressione mia sarà forte ma ritengo che non ci sia nulla di
> > musicalmente meno intelligente e preparato degli interpreti.

> non dire stupidaggini.
> FAccio due nomi a caso: Boulez e Pollini.
> Sono più intelligenti di te, me e tutti quelli di questo NG messi assieme.
> In quanto alla preparazione, lasciamo perdere, è inutile persino discuterne.

premesso che sia io che te siamo stupidi, e probabilmente anche tutti gli
altri, Boulez (ho più di una sospetto) e Pollini compresi, faccio anche
qui retromarcia sul termine "preparazione". E' usato effettivamente a
sproposito e non a caso l'ho io stesso successivamente contraddetto. Il
fatto è che il discorso era un po' complesso, ed è normale commettere
errori e contraddizioni (come del resto capita anche a te).
Io tendo spesso a _correggermi_ man mano che ragiono, e sarebbe bello se
anche gli altri lo facessero.
Ma il senso è del mio intervento è credo preciso, e spero che alla fine
emerga.



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Re: E' strano [messaggio #7398 è una risposta a message #7384] lun, 29 novembre 2010 12:43 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Sembra che egmont abbia detto :

> questo è legittimo, ma è sciocco.
> Perchè ad ascoltare la Callas c'è in ogni caso un enorme guadagno, in
> termini di comprensione musicale, a prescindere dal livello, per tutti.
> Anche per te, dunque.
> E non mi riferisco banalmente all'opera o al canto.

Non ho scritto che non ascolto la Callas e che non mi interessa,
anzi...
Ho scritto che volevo fare un discorso generale sulla figura
dell'interprete, visto che tu la merda l'hai buttata addosso in
generale.

> Se avessi letto meglio, prima di rispondere, avresti notato che ho escluso
> dal mio discorso i bravi direttori d'orchestra.
> Dunque il paragone non è calzante.

punti di vista, direi. Molti grandi direttori d'orchestra hanno avuto
prima una formazione puramente da interprete. E comunque, in stricto
sensu, sono interpreti. Che poi facciano un lavoro a volte diverso, è
un'altra questione.

E inoltre invece molti grandi interpreti pian piano tendono ad
approfondire anche la direzione d'orchestra. Non che gli studi contino
molto, ma ce ne sono alcuni che per completezza si diplomano anche in
composizione e direzione d'orchestra, per poi prendere la strada
dell'interpretazione strumentale.

> Perchè non è sua competenza e non ha i mezzi, non perchè non sia una
> persona dotata di talento.

ma come fai a dire una cosa del genere?
Sembra veramente di sentir parlare un antisemita! Il livello di
argomentazione è lo stesso.

> e c'è qualcosa che gli manca complessivamente come "interprete", non
> saprei dire esattamente cosa, ma ciò è ben avvertibile.

E' avvertibile, evidentemente, in maniera del tutto soggettiva.

> Restano dunque gli interpreti di cui parlavo all'inizio...
> Secondo te capiscono qualcosa di quello che suonano? Pura utopia.
> Secondo te la Argerich "entra" nelle note di Chopin? Ma fammi il piacere.

Cristo, che cazzate scrivi. E con che leggerezza.

> quello di cui parli tu è l'interprete _normale_, magari anche bravissimo,
> sensibile, di talento e tecnicamente preparato.

Se fa quello che deve fare, cioè trasmettere la bellezza della musica
con fedeltà ed onestà, allora c'è poco da buttare merda sulla categoria
degli interpreti "normali", come hai fatto tu.

> Io sto parlando di interprete _eccezionale_, concetto ben diverso, se
> permetti.

certo, va benissimo, non nego che di tanto in tanto capiti di ascoltare
interpreti che danno davvero l'impressione di aprirti un mondo nuovo.

> confermo e ribadisco quello che ho detto. Non sta al normale interprete
> capire la musica.
> L'interprete normale deve, come hai detto tu, trasmettere emozioni, creare
> l'evento, appassionare etc.
> Tutte cose che mi interessano relativamente, scusami.

E questo, per quanto lecito, mi porta ancor di più a pensare che forse
davvero non è completamente un male essere musicalmente ignoranti e
affidarsi solo alle emozioni.
Re: E' strano [messaggio #7408 è una risposta a message #7398] lun, 29 novembre 2010 13:08 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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L'Esattore ha scritto:


> > Se avessi letto meglio, prima di rispondere, avresti notato che ho escluso
> > dal mio discorso i bravi direttori d'orchestra.
> > Dunque il paragone non è calzante.

> punti di vista, direi. Molti grandi direttori d'orchestra hanno avuto
> prima una formazione puramente da interprete.

ma cosa vuol dire su, esattore...
Non aggiungo altro, già mi sono sgranchito a sufficienza le dita.


> E inoltre invece molti grandi interpreti pian piano tendono ad
> approfondire anche la direzione d'orchestra. Non che gli studi contino
> molto, ma ce ne sono alcuni che per completezza si diplomano anche in
> composizione e direzione d'orchestra, per poi prendere la strada
> dell'interpretazione strumentale.

ma va?


> > Perchè non è sua competenza e non ha i mezzi, non perchè non sia una
> > persona dotata di talento.

> ma come fai a dire una cosa del genere?
> Sembra veramente di sentir parlare un antisemita! Il livello di
> argomentazione è lo stesso.


avrò il diritto di dire che ad un esecutore (pianista, violinista o
cantante che sia) non compete penetrare strutturalmente la musica o ci
vuole il tuo placet?


> > e c'è qualcosa che gli manca complessivamente come "interprete", non
> > saprei dire esattamente cosa, ma ciò è ben avvertibile.

> E' avvertibile, evidentemente, in maniera del tutto soggettiva.


Ovviamente è un pensiero mio, non voglio certo convincere su una cosa del
genere.
Certo invece è che Francaix, elegantissimo pianista e fine conoscitore
delle strutture musicali, non ha dato alcuno scossone alla storia
dell'interpretazione.


> > Restano dunque gli interpreti di cui parlavo all'inizio...
> > Secondo te capiscono qualcosa di quello che suonano? Pura utopia.
> > Secondo te la Argerich "entra" nelle note di Chopin? Ma fammi il piacere.

> Cristo, che cazzate scrivi. E con che leggerezza.


Hai ragione, mi hai convinto: la Argerich capisce musicalmente quello che
suona.



> > quello di cui parli tu è l'interprete _normale_, magari anche bravissimo,
> > sensibile, di talento e tecnicamente preparato.

> Se fa quello che deve fare, cioè trasmettere la bellezza della musica
> con fedeltà ed onestà, allora c'è poco da buttare merda sulla categoria
> degli interpreti "normali", come hai fatto tu.

leggi altro post, l'espressione era forte solo per dare "grinta" (sebbene
poi il disprezzo subentri per il fatto che 'sti tipi si atteggino a divi
intellettuali, vale a dire nel 99% dei casi)



> > confermo e ribadisco quello che ho detto. Non sta al normale interprete
> > capire la musica.
> > L'interprete normale deve, come hai detto tu, trasmettere emozioni, creare
> > l'evento, appassionare etc.
> > Tutte cose che mi interessano relativamente, scusami.

> E questo, per quanto lecito, mi porta ancor di più a pensare che forse
> davvero non è completamente un male essere musicalmente ignoranti e
> affidarsi solo alle emozioni.

Questo lo quoto e sottoscrivo (finalmente una frase intelligente dopo un
cumulo di retorica)



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Re: E' strano [messaggio #7412 è una risposta a message #7408] lun, 29 novembre 2010 13:07 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Dopo dura riflessione, egmont ha scritto :

> Questo lo quoto e sottoscrivo (finalmente una frase intelligente dopo un
> cumulo di retorica)

Meglio la retorica che stroncare, aprioristicamente e senza un briciolo
di argomentazione degna di nota, l'impegno e la passione di persone che
vivono solo per la musica e che ogni volta che escono su un
palcoscenico mettono in piazza tutto questo per poi essere sottoposti
al giudizio di chi, avendo pagato per ascoltarli, parla di quello che
non sa o che pensa di sapere.

Parlo di me per primo, intendiamoci.
Re: E' strano [messaggio #7413 è una risposta a message #7398] lun, 29 novembre 2010 13:21 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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L'Esattore ha scritto:


> > Se avessi letto meglio, prima di rispondere, avresti notato che ho escluso
> > dal mio discorso i bravi direttori d'orchestra.
> > Dunque il paragone non è calzante.

> punti di vista, direi. Molti grandi direttori d'orchestra hanno avuto
> prima una formazione puramente da interprete.

ma cosa vuol dire su, esattore...
Non aggiungo altro, già mi sono sgranchito a sufficienza le dita.


> E inoltre invece molti grandi interpreti pian piano tendono ad
> approfondire anche la direzione d'orchestra. Non che gli studi contino
> molto, ma ce ne sono alcuni che per completezza si diplomano anche in
> composizione e direzione d'orchestra, per poi prendere la strada
> dell'interpretazione strumentale.

ma va?


> > Perchè non è sua competenza e non ha i mezzi, non perchè non sia una
> > persona dotata di talento.

> ma come fai a dire una cosa del genere?
> Sembra veramente di sentir parlare un antisemita! Il livello di
> argomentazione è lo stesso.


avrò il diritto di dire che ad un esecutore (pianista, violinista o
cantante che sia) non compete penetrare strutturalmente la musica o ci
vuole il tuo placet?


> > e c'è qualcosa che gli manca complessivamente come "interprete", non
> > saprei dire esattamente cosa, ma ciò è ben avvertibile.

> E' avvertibile, evidentemente, in maniera del tutto soggettiva.


Ovviamente è un pensiero mio, non voglio certo convincere su una cosa del
genere.
Certo invece è che Francaix, elegantissimo pianista e fine conoscitore
delle strutture musicali, non ha dato alcuno scossone alla storia
dell'interpretazione.


> > Restano dunque gli interpreti di cui parlavo all'inizio...
> > Secondo te capiscono qualcosa di quello che suonano? Pura utopia.
> > Secondo te la Argerich "entra" nelle note di Chopin? Ma fammi il piacere.

> Cristo, che cazzate scrivi. E con che leggerezza.


Hai ragione, mi hai convinto: la Argerich capisce musicalmente quello che
suona.



> > quello di cui parli tu è l'interprete _normale_, magari anche bravissimo,
> > sensibile, di talento e tecnicamente preparato.

> Se fa quello che deve fare, cioè trasmettere la bellezza della musica
> con fedeltà ed onestà, allora c'è poco da buttare merda sulla categoria
> degli interpreti "normali", come hai fatto tu.

leggi altro post, l'espressione era forte solo per dare "grinta" (sebbene
poi il disprezzo subentri per il fatto che 'sti tipi si atteggino a divi
intellettuali, vale a dire nel 99% dei casi)



> > confermo e ribadisco quello che ho detto. Non sta al normale interprete
> > capire la musica.
> > L'interprete normale deve, come hai detto tu, trasmettere emozioni, creare
> > l'evento, appassionare etc.
> > Tutte cose che mi interessano relativamente, scusami.

> E questo, per quanto lecito, mi porta ancor di più a pensare che forse
> davvero non è completamente un male essere musicalmente ignoranti e
> affidarsi solo alle emozioni.

Questo lo quoto e sottoscrivo (finalmente una frase intelligente dopo un
cumulo di retorica)



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Re: E' strano [messaggio #7414 è una risposta a message #7386] lun, 29 novembre 2010 13:14 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"egmont" <egmontXYZ@email.it> ha scritto nel messaggio
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> azz, mi hai spiazzato, e sono contentissimo che tu possa dare la tua
> testimonianza, anche perchè non ti ho mai sentito parlar della Callas.

me la fece conoscere mia madre, che era una fan incondizionata della Callas
medesima, avendo anche avuto l'occasione, per motivi anagrafici, di
ascoltarla dal vivo più e più volte.
Mi raccontava di quanto brava fosse anche come attrice in scena.
Insomma, ho ascoltato la Callas fin dalla più tenera infanzia.
Mi basta mezzo secondo per riconoscere quella voce fra tutte.
Non so se tu abbia ragione sulla questione tecnica: la Tebaldi aveva una
tecnica perfetta, in alcuni casi più sciolta e pulita di quella della
Callas.
Credo che sia una questione di timbro, forse.
Il colore di quella voce è unico, non si è mai sentito e temo non si sentirà
mai più.
Ovviamente ogni voce ha un colore suo, ma quello della Callas è incredibile.
I passaggi di registro, anche se non puliti, forse proprio per questo sono
impressionanti, così come l'estensione.
Le agilità sono da brivido, e l'intonazione è perfetta.
Ci sono autori, come Bellini, che non sopporto se non cantati dalla Callas.
In quel caso si capisce esattamente cosa doveva essere il belcanto italiano,
e cosa voleva esattamente Bellini quando scriveva così.
Ma cantato da altri per me è intollerabile.

> E' chiaro che cogli bene la differenza tra interprete normale ed
> interprete _eccezionale_ .

vabbè, la Callas nemmeno è eccezionale, è di più.
E' un miracolo.
Re: E' strano [messaggio #7416 è una risposta a message #7412] lun, 29 novembre 2010 13:30 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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L'Esattore ha scritto:

> Dopo dura riflessione, egmont ha scritto :

> > Questo lo quoto e sottoscrivo (finalmente una frase intelligente dopo un
> > cumulo di retorica)

> Meglio la retorica che stroncare, aprioristicamente e senza un briciolo
> di argomentazione degna di nota, l'impegno e la passione di persone che
> vivono solo per la musica e che ogni volta che escono su un
> palcoscenico mettono in piazza tutto questo per poi essere sottoposti
> al giudizio di chi, avendo pagato per ascoltarli, parla di quello che
> non sa o che pensa di sapere.

> Parlo di me per primo, intendiamoci.

No, non c'è nulla di peggio della retorica, sia intesa nell'accezione
strettamente etimologica che nel significato comune.
Quello che invece sarebbe meglio, almeno secondo me, è cercare di
comprendere a fondo - cosa che tu non hai fatto - i nodi problematici di
un discorso senza lasciarsi fuorviare dalla puerile logica dell'aver
ragione o torto.








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Re: E' strano [messaggio #7425 è una risposta a message #7408] lun, 29 novembre 2010 13:46 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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> ad un esecutore (pianista, violinista o cantante che sia) non compete
> penetrare strutturalmente la musica

???
Re: E' strano [messaggio #7426 è una risposta a message #7416] lun, 29 novembre 2010 13:47 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 29 Nov, 13:30, egmont...@email.it (egmont) wrote:

> No, non c' nulla di peggio della retorica, sia intesa
> nell'accezione strettamente etimologica che nel
> significato comune.

???
(Solo Paganini non ripete.)
Re: E' strano [messaggio #7430 è una risposta a message #7416] lun, 29 novembre 2010 13:53 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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egmont ha usato la sua tastiera per scrivere :
> No, non c'è nulla di peggio della retorica, sia intesa nell'accezione
> strettamente etimologica che nel significato comune.
> Quello che invece sarebbe meglio, almeno secondo me, è cercare di
> comprendere a fondo - cosa che tu non hai fatto - i nodi problematici di
> un discorso senza lasciarsi fuorviare dalla puerile logica dell'aver
> ragione o torto.

che bello, mi hai appena dato dell'interprete.
Re: E' strano [messaggio #7431 è una risposta a message #7414] lun, 29 novembre 2010 14:06 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Zaz! ha scritto:

> "egmont" <egmontXYZ@email.it> ha scritto nel messaggio
> news:id02fg$9cr$1@news.newsland.it...

> > azz, mi hai spiazzato, e sono contentissimo che tu possa dare la tua
> > testimonianza, anche perchè non ti ho mai sentito parlar della Callas.

> me la fece conoscere mia madre, che era una fan incondizionata della Callas
> medesima, avendo anche avuto l'occasione, per motivi anagrafici, di
> ascoltarla dal vivo più e più volte.
> Mi raccontava di quanto brava fosse anche come attrice in scena.
> Insomma, ho ascoltato la Callas fin dalla più tenera infanzia.
> Mi basta mezzo secondo per riconoscere quella voce fra tutte.
> Non so se tu abbia ragione sulla questione tecnica: la Tebaldi aveva una
> tecnica perfetta, in alcuni casi più sciolta e pulita di quella della
> Callas.
> Credo che sia una questione di timbro, forse.


Infatti non è questione di tecnica, ma di timbro


> Il colore di quella voce è unico, non si è mai sentito e temo non si sentirà
> mai più.

concordo

> Ovviamente ogni voce ha un colore suo, ma quello della Callas è incredibile.
> I passaggi di registro, anche se non puliti, forse proprio per questo sono
> impressionanti, così come l'estensione.

concordo, quei passaggi di registro sono impressionanti.
Il fatto che non sembrino puliti dipende secondo me unicamente
dall'anomalia *fisica* che una simile voce poteva avere, dunque
dall'anomalia del timbro.
Non mi riferisco ai suoi problemi con il peso, ma penso proprio alla
conformazione delle corde vocali, della cassa toracica etc.


> Le agilità sono da brivido, e l'intonazione è perfetta.

ecco, qui si pone un aspetto interessante.
Tempo fa, per mera curiosità, ascoltavo le sue Kundry e Isolde.
La Callas oggi viene generalmente indicata come interprete wagneriana
senza alcun pregio; forse sarà vero, non so ma, Dio mio, in quella guerra
di intervalli ostici che è il Parsifal, non ne sbagliava uno.
Idem per Isolde.
Una tale cura dell'intonazione non solo presuppone una dote naturale
(musicalità), ma richiede uno studio disperato, nota per nota, in un'opera
come il Parsifal.
La Nilsson, generalmente indicata come interprete wagneriana per
eccellenza non aveva neanche un quarto di quell'intonazione, proprio in
Wagner. E probabilmente (qui mi affido alle testimonianze di chi ha
sentito la Callas dal vivo) neanche un quarto della potenza e pienezza
della voce.


> Ci sono autori, come Bellini, che non sopporto se non cantati dalla Callas.
> In quel caso si capisce esattamente cosa doveva essere il belcanto italiano,
> e cosa voleva esattamente Bellini quando scriveva così.
> Ma cantato da altri per me è intollerabile.

concordo totalmente, E questo è un peccato perchè purtroppo, per quel che
riguarda anche me, non riesco ad ascoltare altre interpretazioni di opere
che in sè mi piacerebbero moltissimo.
Andare a teatro, e sentire Norma o Lucia, è stata puntualmente una
delusione o un'insoddisfazione per me.
Purtroppo questi casi "eccezionali" sono una fortuna e una sciagura per
siffatti motivi.


> > E' chiaro che cogli bene la differenza tra interprete normale ed
> > interprete _eccezionale_ .

> vabbè, la Callas nemmeno è eccezionale, è di più.
> E' un miracolo.

infatti quello che è davvero assurdo, e irripetibile, è la combinazione
dei tre elementi: naturale, tecnico e interpretativo. Tutti e tre
all'ennesima potenza.
Non saprei come altro definire il tutto se non come congiuntura astrale.
Una specie di risultato del superenalotto delle voci.
Torno anche a ripetere che una morte come quella che ha avuto non è per
nulla strana in una persona così fuori dalla normalità.

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Re: E' strano [messaggio #7432 è una risposta a message #7431] lun, 29 novembre 2010 14:10 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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egmont ha scritto:

> qui mi affido alle testimonianze di chi ha
> sentito la Callas dal vivo

Interessante questa testimonianza di Joan Sutherland

* [Hearing Callas in Norma in 1952] was a shock, a wonderful shock.
You just got shivers up and down the spine. It was a bigger sound in those
earlier performances, before she lost weight. I think she tried very hard
to recreate the sort of “fatness” of the sound which she had when she was
as fat as she was. But when she lost the weight, she couldnÂ’t seem to
sustain the great sound that she had made, and the body seemed to be too
frail to support that sound that she was making. Oh, but it was oh so
exciting. It was thrilling. I donÂ’t think that anyone who heard Callas
after 1955 really heard the Callas voice.

* [Backstage] she was wonderful; she was marvelous. She was easy-going
and a worker. Oh my goodness! She rehearsed and rehearsed; always
full-voice, never pushing the sound, but she would work till she got what
was wanted. And of course had very poor eyesight. She used to pace out how
many steps she would go, and there were steps and different levels on
stage, as they were, in Norma. And she knew how many paces she could take
before she had to take a step, because she was blind as a bat. She had
terrible eyesight and, of course, couldnÂ’t wear contact lenses at the
stage. She did later.

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Re: E' strano [messaggio #7434 è una risposta a message #7408] lun, 29 novembre 2010 14:03 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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> Hai ragione, mi hai convinto: la Argerich capisce musicalmente quello che
> suona.

beh, di fatto hai preso un esempio infelice.
Spesso non capisce nulla, in effetti
Però è una grande pianista :-))))
Re: E' strano [messaggio #7435 è una risposta a message #7431] lun, 29 novembre 2010 14:07 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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> concordo, quei passaggi di registro sono impressionanti.
> Il fatto che non sembrino puliti dipende secondo me unicamente
> dall'anomalia *fisica* che una simile voce poteva avere, dunque
> dall'anomalia del timbro.
> Non mi riferisco ai suoi problemi con il peso, ma penso proprio alla
> conformazione delle corde vocali, della cassa toracica etc.

forse hai proprio ragione....

>

> infatti quello che è davvero assurdo, e irripetibile, è la combinazione
> dei tre elementi: naturale, tecnico e interpretativo. Tutti e tre
> all'ennesima potenza.
> Non saprei come altro definire il tutto se non come congiuntura astrale.
> Una specie di risultato del superenalotto delle voci.
> Torno anche a ripetere che una morte come quella che ha avuto non è per
> nulla strana in una persona così fuori dalla normalità.

concordo con tutto quanto scrivi.
Per me è sempre da brivido ascoltare la Callas.
Re: E' strano [messaggio #7436 è una risposta a message #7432] lun, 29 novembre 2010 14:08 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"egmont" <egmontXYZ@email.it> ha scritto nel messaggio
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> egmont ha scritto:
>
>> qui mi affido alle testimonianze di chi ha
>> sentito la Callas dal vivo
>
> Interessante questa testimonianza di Joan Sutherland
>
> * [Hearing Callas in Norma in 1952] was a shock, a wonderful shock.
> You just got shivers up and down the spine. It was a bigger sound in those
> earlier performances, before she lost weight. I think she tried very hard
> to recreate the sort of "fatness" of the sound which she had when she was
> as fat as she was. But when she lost the weight, she couldn't seem to
> sustain the great sound that she had made, and the body seemed to be too
> frail to support that sound that she was making. Oh, but it was oh so
> exciting. It was thrilling. I don't think that anyone who heard Callas
> after 1955 really heard the Callas voice.
>
> * [Backstage] she was wonderful; she was marvelous. She was easy-going
> and a worker. Oh my goodness! She rehearsed and rehearsed; always
> full-voice, never pushing the sound, but she would work till she got what
> was wanted. And of course had very poor eyesight. She used to pace out how
> many steps she would go, and there were steps and different levels on
> stage, as they were, in Norma. And she knew how many paces she could take
> before she had to take a step, because she was blind as a bat. She had
> terrible eyesight and, of course, couldn't wear contact lenses at the
> stage. She did later.

molto interessante.
Fra l'altro la Sutherland è l'unica che si possa avvicinare alla Callas in
alcuni aspetti (le agilità, ad esempio)
Re: E' strano [messaggio #7440 è una risposta a message #7432] lun, 29 novembre 2010 14:24 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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egmont ha scritto:

> egmont ha scritto:

> > qui mi affido alle testimonianze di chi ha
> > sentito la Callas dal vivo

> Interessante questa testimonianza di Joan Sutherland

altrettanto interessanti sono le parole di Natalye Dessay, che mostrano,
osservando bene, proprio quel concetto di divismo balordo che mi rende
insopportabili certi interpreti, oggi:


Natalie Dessay:

* I used to listen again and again to recordings by Maria Callas. She
was so musical and so theatrical at the same time. That is rare! I admire
the way she cares for the words, so that everything comes from the text.
She takes everything from the text and the music to elaborate a character
and make her really interesting and impressive. She brings her own nature
to the part — what she is, her passion, her fragility, doubts, feelings,
violence — everything she is. And she never betrays the text or the music.
We're very different, thank goodness, and I am happy with my own voice.
But I feel very close to her in terms of discipline — trying to be as
disciplined as she. She is an example to follow! Maybe in the past, people
were more interested in voice and beautiful sounds. Maria Callas changed
that. She arrived, brought a new way of doing opera, opened the way for
us. We don't have any excuse now for not doing it!


Forse sono esagerato io, ma costei non si rende neanche conto di quello
che dice:

"We're very different, thank goodness, and I am happy with my own voice"

Cioè, la Sutherland (persona umilissima) diceva di rimanere shockata di
fronte al fenomeno, mentre costei è contenta, anzi ringrazia Dio del fatto
che sia diversa dalla Callas, come se fosse paragonabile!
'Sti cialtroni non hanno manco mezza idea dei loro limiti. Anzi, basano
tutta la loro carriera su questa inconsapevolezza.
E fanno felici le folle.

p.s) qui un interessante elenco di citazioni:
http://en.wikiquote.org/wiki/Maria_Callas



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Re: E' strano [messaggio #7441 è una risposta a message #7434] lun, 29 novembre 2010 14:15 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Zaz! ha detto questo lunedì :
> Spesso non capisce nulla, in effetti

probabilmete dopo queste due vostre opinioni si accorgerà di non aver
capito mai nulla di musica e si toglierà la vita.
Re: E' strano [messaggio #7443 è una risposta a message #7426] lun, 29 novembre 2010 14:40 Messaggio precedenteMessaggio precedente
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cap ha scritto:

> On 29 Nov, 13:30, egmont...@email.it (egmont) wrote:

> > No, non c' nulla di peggio della retorica, sia intesa
> > nell'accezione strettamente etimologica che nel
> > significato comune.

> ???
> (Solo Paganini non ripete.)


!!!

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