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Scienza o moralismo ? [messaggio #102240] |
mar, 04 marzo 2008 21:59 |
Solania Messaggi: 85 Registrato: marzo 2008 |
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Dove sono le confutazioni a Freud, Jung, Adler , Klein, Winnicott, Bion,
Ferenczi, Reich eccetera eccetera...che l'omosessualità non è una malattia
mentale ?
Si confuta o si censura perchè non politicall correct ?
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Re: Scienza o moralismo ? [messaggio #102245 è una risposta a message #102240] |
mer, 05 marzo 2008 00:38 |
John Messaggi: 187 Registrato: dicembre 2010 |
Senior Member |
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Solania schrieb:
> Dove sono le confutazioni a Freud, Jung, Adler , Klein, Winnicott, Bion,
> Ferenczi, Reich eccetera eccetera...che l'omosessualità non è una malattia
> mentale ?
>
> Si confuta o si censura perchè non politicall correct ?
>
>
In natura, nella biologia, esistono delle 'deviazioni'. Capitano.
Perche' queste cose capitano in questa vita, su questo pianeta.
Un embrione puo' nascere gia' 'malato', ad esempio senza una gamba.
Allora si dira' che quella persona, una volta nata, *ha dei problemi*.
Gli manca una gamba.
Cioe' non si fa l'inverso. Non si teorizza un mondo biologico 'giusto'
in cui alcuni animali con una gamba sola sono 'normali'.
No. Si dice 'poveretti, quelli hanno una gamba sola'. Sono sfortunati.
Ovviamente tutti col loro diritto a vivere, ad esistere, ad essere felici.
Ora, l'omosessualita', biologicamente parlando, e' una 'deviazione'.
Cioe' un corpo che, per una questione genetica, si sviluppa con una
'deviazione', molte volte ormonale, e per conseguenza portando anche
variazioni a livello psicologico, cioe' un uomo che 'non si sente bene'
nel suo corpo e si sente piu' portato a voler vivere 'da donna' e'
vittima di una 'deviazione' ed ha un problema.
Ad un certo punto egli scegliera' il sesso per cui si sente piu'
portato. Magari ricorrera' alla chirurgia.
Questa cosa si chiama 'tzranssessualita'.
Ma questo e' solo un aspetto dell'omosessualita'. Che poi, strettamente
parlando, questa descritta NON E' omosessualita'.
L'omosessualita' alla quale io penso tu ti riferisci e' quella
'psicologica'.
Qui la faccenda diventa piu' complesa e si puo' dire che questa
deviazione e' anch'esa molte volte, dovuta al 'destino'.
In una clinica un giorno incontrai un omosessuale, trentenne.
Egli disse che fu 'iniziato' alla omosessualita' dal fratello maggiore,
quando aveva otto anni. Vivere in quell'ambiente gli diede gia' una
impronta, una direzione, dalla quale gli fu difficile staccarsi in
seguito, nella maturita'.
Questo sembra essere in linea con quello che si scrive nel nuovo
testamento : 'ci sono degli eunuchi che sono nati cosi' per volonta' di
Dio, altri che sono diventati cosi' per volonta' degli uomini'.
Poi esiste la 'bisessualita', ma questa appartiene ad un'altra categoria.
Essa e' solo una 'variazione del piacere sessuale'. Cioe', uno resta
quello che e', anche psicologocamente, uomo o donna, che sia, pero'
vuole togliersi lo 'sfizio' di pratiocare sesso sia con uomini che con
donne. E qui si tratta semplicemente di 'gusti sessuali'. Sono
deviazioni, ma non piu' di praticare sesso anale eterosessuale, e non
sono IMHO condannabili. Ognuno nella vita e' libero di fare quello che
vuole.
Piu' difficile e' invece la situazione di persone che riescono a
relazionare 'solamente' con persone dello stesso sesso. Anche
indipendentemente dalla sessualita'.
Cioe' che quasi 'odiano' il sesso al quale appartengono.
Questi sono i casi piu' difficili. Questa e' gente talvolta molto
infelice, purtroppo.
La battaglia che queste persone fanno per il 'riconosciomento' della
loro identita' omosessuale, IMHO, non e' altro che un tentativo di
'cambiare i parametri' della societa', in modo da includere il loro
stato non nell'ambito di una 'deviazione' ma nell'ambito della 'normalita'.
Ma e' un tentativo inutile. Perche' NON SARANNO MAI compresi dagli
eterosessuali. Anche se le leggi dovessere ufficialmente stabilire che
l'omosessualita' e' una condizione normale, gli eterosessuali non
sentiranno MAI questa cosa come 'normale'.
Tra l'altro, insistendo su questa strada, queste persone dimostrano di
aver gia' deciso che loro con cambieranno mai, e non contemplano nemmeno
minimamente una possibilita', anche remota, di 'cambiare rotta'
accettando relazioni etrerosessuali.
La colpa di tutto cio' senzaltro e' l'evoluzione sociale degli ultimi 50
anni, non ultima la filosofia di 'relativismo geneerale' e la
deregulation in tutti i campi che ha impreganto la vita degli ultimi
decenni.
In certe cose ci voleva, una deregulation. Le religioni, sempre IMHO,
hanno troppo esagerato nel voler dettare quello che e' giusto e quello
che e' sbagoliato, fino a rendere impossibile all'essere umano vivere
normaölmente in pace con la propria coscienza, anche vivendo 'normalmente'.
D'altra parte il non riconoscere un minimo di validita' nemmeno alle
leggi 'biologiche' volendo piegare perfino la biologia alla filosofia
degli esseri umani, questo e' esagerato nell'altro senso.
Gli uomini sono uomini e le donne sono sonne.
Un uomo che si sente piu' *donna* e vuole vivere da donna NON E'
NORMALE. Una donna che si sente piu' uomo e vuole vivere da uomo, NON
E' NORMALE.
Fermo restando il suo diritto a fare cio' che vuole e vivere felice.
Ciao.
John.
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Re: Scienza o moralismo ? [messaggio #102249 è una risposta a message #102248] |
mer, 05 marzo 2008 11:25 |
John Messaggi: 187 Registrato: dicembre 2010 |
Senior Member |
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Solania schrieb:
> ...niente da dire sul tuo intervento. amico John, ma non hai risposto alla
> mia domanda.
> Io ho chiesto CONFUTAZIONI ALLA PSICOANALISI....CHE NON CI SONO.
>
> Certo, il tuo discorso lo condivido totalmente, primo fra tutti il rispetto
> per queste persone, BASTA CHE NON CI PROVINO a pretendere adozioni o
> affidamenti.
>
> Ripeto, comunque, che saltari a piedi pari la psicoanalisi è ridicolo.
> Dico questo perchè essendo psicoanalista nessuno mi ha mai spiegato perchè
> dovrei abolire ciò che mi hanno insegnato.
> Che non ci provino poi ad ORDINARMELO che mi incazzo come una belva.
>
> A presto....
>
>
Il fatto e', caro Solania, che io sono troppo ignorante di
psicoanalisi, per poter dare una opinione.
Anche se ne ero appassionato da giovane e passavo tutti i sabati
pomeriggio in bibliotewca a leggermi l'introduzione allo studio della
psicoanalisi di Freud.
Ma a parte Freud e qualche autore tedesco (Mitscherlich, solo perche'
esiste l'istituto qui a Francoforte) non ho mai letto molto altro di
psicoanalisi. Voglio dire che le mie letture in materia sono molto
'random' e non sistematiche, come qualcuno che deve dare un esame.
Mi auguro che qualcuno piu' esperto di me legga questo NG e possa darti
una risposta.
Ciao.
John.
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Re: Scienza o moralismo ? [messaggio #102250 è una risposta a message #102249] |
mer, 05 marzo 2008 11:43 |
Solania Messaggi: 85 Registrato: marzo 2008 |
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....è veramente un piacere parlare con te.
Vieni su "it.cultura.filosofia.moderato" che ci son sempre
Anche a "it.cultura.filosofia" son sempre, ma lì faccio l'asino mentre
sull'altro son serio.
Ti mando anche il mio blog...che , spero, si parli di psicoanalisi ma con un
linguaggio accessibile a tutti.
Io, poi, son della linea che "sempliciter sigillum veri", che la "semplicità
sia il sigillo della verità" quindi, se ti è rimasto ancora un po' d'amore
per la psicoanalisi magari ti diverti un po'.
Io son junghiano, ma ritengo che un bravo psicoanalista sia eclettico. Odio
essere etichettato
Spero ci risentiremo
....il blog te lo mando più tardi che mia moglie è uscita e non riesco a
sbloccare stò coso ! >8o(((
PS...chi son quelle MERDE di moderatori a "it.discussioni.psicologia"
Devono essere della peggior specie "politicall correct"
Mi fanno incazzare come una belva.
Come si permettono, quegli straccioni, di censurare me che son stato tra i
primissimi laureati di psicologia in italia.
Cristo come mi fanno arrabbiare !!!! >8o(((((
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Re: Scienza o moralismo ? [messaggio #102258 è una risposta a message #102250] |
mer, 05 marzo 2008 21:01 |
Federico Spano' Messaggi: 483 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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On Wed, 05 Mar 2008 10:43:05 GMT, "Solania" <solania@cheapnet.it> wrote:
>
>...è veramente un piacere parlare con te.
>Vieni su "it.cultura.filosofia.moderato" che ci son sempre
>Anche a "it.cultura.filosofia" son sempre, ma lì faccio l'asino mentre
>sull'altro son serio.
>Ti mando anche il mio blog...che , spero, si parli di psicoanalisi ma con un
>linguaggio accessibile a tutti.
>Io, poi, son della linea che "sempliciter sigillum veri", che la "semplicitÃ
>sia il sigillo della verità " quindi, se ti è rimasto ancora un po' d'amore
>per la psicoanalisi magari ti diverti un po'.
>Io son junghiano, ma ritengo che un bravo psicoanalista sia eclettico. Odio
>essere etichettato
>
>Spero ci risentiremo
>
>...il blog te lo mando più tardi che mia moglie è uscita e non riesco a
>sbloccare stò coso ! >8o(((
>
>PS...chi son quelle MERDE di moderatori a "it.discussioni.psicologia"
>Devono essere della peggior specie "politicall correct"
>Mi fanno incazzare come una belva.
>Come si permettono, quegli straccioni, di censurare me che son stato tra i
>primissimi laureati di psicologia in italia.
>Cristo come mi fanno arrabbiare !!!! >8o(((((
>
Caro dottore,
mi auguro che Lei conosca il codice penale quel minimo che basta per
rendersi conto delle possibili conseguenze di quello che ha scritto.
Cordialmente,
uno dei moderatori di IDPsi
--
Federico Spano`
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Re: Scienza o moralismo ? [messaggio #102259 è una risposta a message #102258] |
mer, 05 marzo 2008 22:22 |
Solania Messaggi: 85 Registrato: marzo 2008 |
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....senta, Spano, già non avevo nessuna simpatia per il suo omonimo sociologo
degl'anni '70, ne ne ho per lei se vuol fare lo sbruffoncello per
intimidire.
Visto che la sua è una carica ridicola in questo buffo mondo virtuale dove,
unico caso nella storia, al contrario delle favole, i principi si
trasformano in ranocchi...trovo, e lo ribadisco, che i criteri di selezione
dei post non siano affatto democratici e anzi , ho la netta impressione che
siano prevalentemente accapparrati da persone con titoli molto molto
aleatori e criteri molto molto partigiani.
Vogliamo sollevare la questione con l'Albo degli psicologi ?
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Re: Scienza o moralismo ? [messaggio #102268 è una risposta a message #102267] |
gio, 06 marzo 2008 12:16 |
John Messaggi: 187 Registrato: dicembre 2010 |
Senior Member |
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che e' successo del thread originale ?? :-=)
Vediamo se riesce di riprendere il filo.
Solania aveva scritto :
> Dove sono le confutazioni a Freud, Jung, Adler , Klein, Winnicott, >Bion,
> Ferenczi, Reich eccetera eccetera...che l'omosessualità non è una
malattia
> mentale ?
>
Prima bisognerebbe definire cosa si intende per 'malattia mentale',
perche' questo e' tuttaltro che un concetto chiaro.
Filosoficamente parlando, bisogna prima appurare se la 'malattia
mentale' esiste veramente.
Oggi le neuroscienze ci permettono di fare il parallelo :
psiche (o mente) = software e soma = hardware.
Inoltre, il significato che si da alla parola 'malattia' e' quello di
'patologia' (pathos) nel senso di sofferenza.
Quindi uno e' malato se soffre.
Ma se non soffre ?
E se magari non soffre lui ma magari soffre la societa' ?
Ecco che qui subentra la morale. 'Chiamata' in causa' per ragioni
morali. Cioe' ragioni che determinano una priorita' ed una decisione :
in questo caso deve avere la precedenza la salvaguardia della societa'.
Nel senso che la societa' e' piu' importante del singolo.
Visto da questo punto di vista, cioe' della 'sociologia', la
psicoanalisi non avrebbe diritto di dire una pippa, dal punto di vista
morale, sulla omosessualita'.
Cioe' la morale non dovrebbe essere una cosa che riguarda la
psicoanalisi, ma la sociologia.
La omosessualita' danneggia la societa' ?
La risposta, come la vedo io, sarebbe questa : se essa e' un fenomeno
isolato di una minima parte della popolazione, allora puo' anche
esistere parallelamente alla eterosessualita', che non sucede niente di
grave.
La se la omosessualita' la si assurgesse a 'legge universale' (cioe' se
esistessero solo omosessuali al mondo) ecco che potrebbe avere
conseguenze estreme, arrivando anche alla estinzione della specie
dell'essere umano.
Ecco quindi che 'socialmente' la omosessualita' e' un fenomeno che deve
restare limitato altrimenti, ignorandola, la societa' mette a
repentaglio la sua sopravvivenza.
Quindi una volta che un fenomeno psichico singolo influisce sulla
societa' (ad es. un serial killer) ecco che la societa' deve prendere
provvedimenti. Glielo impone la 'morale'.
Ma la psicoanalisi, che ci azzecca con la morale ??
A mio modesto avviso, proprio niente.
La psicoanalisi e' un 'osservatore neutro'. Essa, *spiega* solamente.
Cioe' essa ci puo' dire l'eziologia e la evoluzione di un certo
pensiero, di un certo comportamento, di certe emozioni. E si ferma li.
A questo punto, ripeto, da laico, agli psicoanalisti la domanda :
Che ci azzecca la psicoanalisi con la morale ?
Grazie delle risposte.
John.
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Re: Scienza o moralismo ? [messaggio #102271 è una risposta a message #102265] |
gio, 06 marzo 2008 20:07 |
John Messaggi: 187 Registrato: dicembre 2010 |
Senior Member |
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Solania schrieb:
> Se subissi le angherie non li onorerei come meritano che è da vigliacchi
> pretender la libertà da chi ti ama e, per troppo amore magari non osa
> impedirtela per poi subire dal primo idiota di passaggio. No, mai !
> Comunque non voglio annoiarti e termino qui.
Grazie della tua presentazione.
Io non ho molto da dire su di me, salvo che compiero' 61 anni il mese
prossimo e mi scoccia da morire.
A me il numero '6' come prima cifra dell'eta' mi ha stravolto l'universo
psichico.
Ma era gia' da anni che vivevo nel 'terrore del 6'.
Io ho sempre diviso la vita in quattro periodi : il primo il secondo, il
terzo, e il quarto.
Il primo : quando non puoi decidere un fico secco. Decidono tutto gli
altri per te.
Il secondo : quello in cui ti puoi divertire a far cazzate, perche' sei
finalmente libero di organizzarti la vita (come il destino(*) ti permette)
Il terzo : quando devi vedere ti correggere le cazzate che hai fatto
prima che sia troppo tardi
Il quarto : quando e' troppo tardi e puoi solo vivere alla giornata,
aspettando il tuo turno di chiamata per altri universi.
Io mi trovo al quarto ma non mi ci trovo bene e mi ribello.
Se qualcuno mi ricorda che sono vecchio gli do un libro sulla testa.
Se e' lo specchio che me lo ricorda, mi incazzo da morire e non ci passo
piu' davanti nemmeno per pulirmi i denti o farmi la barba.
Ecco. Questa e' la mia vita :-))))
Sono comunque contento che ho avuto la mia piccola soddisfazione :
rompere talmente le palle su it-alt.config affinche' creassero questo
NG, che si puo' anche unsare come 'sfogo' per la frustrazione di essere
censurati su IDPSI.
Ma come un caro amico mi scriveva (anche lui assiduo frequentatore di
IDPSI, sarebbe bello che questo NG cominciasse a brillare diluce propri,
non solamente per 'scappare' da IDPSI.
Un po' di colpa ce l'hanno i server piu' noti (linufan, berlino) che non
hanno ancora reso questo NG visibile.
Ma spero tanto che le cose cambino in futuro.
(*) i sostantivi 'destino' e 'Dio' sono perfettamente intercambiabili)
> Ciao
> Tiziano....che Solania e il nick di mia moglie e deriva da SOfia e meLANIA,
> le nostre figlie.
>
>
OK. Ciao Tiziano.
John
(Antonio Gianfranco<John> De Padova)
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Re: Scienza o moralismo ? [messaggio #102272 è una risposta a message #102270] |
gio, 06 marzo 2008 21:52 |
Solania Messaggi: 85 Registrato: marzo 2008 |
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....ciao carissimo Dorian
Sai che quest'estate vengo in Sardegna
Ovviamente noi vippes andiamo dove , si spera, non ci sian comunisti, anche
se, quando andai a Porto Cervo dieci anni fa, ricordo che rimasi
scandalizzato che dal giornalaio c'era una pila di "Repubblica" che superava
tutte le altre.
Va' a finire che gli straccioni siam noi di destra.
Lo so' , lo so'...i very vippes sono chic..
I comunisti ricchi li impiccherei per i piedi.
Hai capito benissimo, comunque, quello Spano era un comunista di ultima.
Comunque quando facevo l'università, per un vent'otto ero un camaleonte che
non te lo immagini neanche.
Sul parallelo Freud-Marx c'ho rimediato una laure quasi gratis.
Sant'Antonio ha fatto il resto !
Per quanto riguarda questa discussione si stà sviluppando in modo
interessante su "filosofia moderato"
Vedremo come si conclude.
Io mi son già attaccato con certo Mr K che....detto qui
sottovoce.....miiiiiiii stàààààààà sui maroooooooooniiiiiiiiiiiii che non ti
dico..........
PS...il moderatore se non mi dimostra di essere laureato almeno con più di
cento, visto che era il mio voto, non lo cago neanche.
Che poi io son psicoanalista..........azzoooooooooo...........che a fare il
"pataca" non mi batte nessuno.
Ciao Dorian 8o)))
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Re: Scienza o moralismo ? [messaggio #102273 è una risposta a message #102271] |
gio, 06 marzo 2008 21:52 |
Solania Messaggi: 85 Registrato: marzo 2008 |
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....ma infatti, se non sbaglio, fino a poco tempo fa questo ng non c'era.
Mi piace, mi piace, penso che piantero la tendina.
Io, modestamente, ho un ng PERSONALE !! 8oO
Vai a "free.it.psicoanalisi"
Ci son solo io
hihihihi
Son arrivato che era deserto come l'isola di Robinson Crusoe...e me lo sono
accaparrato come deposito momentaneo di ciò che di interessante recupero
navigando in internet.
Ogni tanto passa qualcuno poi torna a scomparire
Comunque siam della stessa "razza"
Io compio i 59 fra un mese.
Sarà che ho una figlia piccola di 7 anni, non posso permettermi il lusso di
considerarmi vecchio.
Da un lato invidio un po' i miei coetanei che possono tirare i remi in barca
e andar con la corrente,...ma forse, a giudicar da come li vivi male i 61
forse son fortunato.
Certo è meglio che te ne fai una ragione
Qui, poco poco culo che abbiamo ci stiam almeno ancora una ventina d'anni.
Sara meglio trovar qualcosa per far sere :-))
Una volta vidi un programma di Sergio Zavoli che intervistava nostri
coetanei
Un pastore.........mi annoio, mi annoio
Un muratore.....mi annoio...mi annoio
Un'altro ancora....idem
Poi intervistò un riccone che non aveva mai fatto un cazzo nella vita.
"Lei si annoia ?" chiese Zavoli
"Io ?...scherzerà....dunque..oggi devo andare al rotary....poi a
tennis...poi a caccia...poi di qua e di la"
Insomma, morale della favola:
A NON FARE UN CAZZO BISOGNA ESSER CAPACI....è una vera e propria nuova
professione che chi è allenato...è bravissimo.
Hobby e interessi, passioni intellettuali, artistiche ecc...e la vita passa
in un'attimo
Non pensare al bicchiere mezzo vuoto
Pensa a quello mezzo pieno....o per meglio dire, al contrario.
Pensa al futuro...che il nostro cervello è una macchinetta
E' bombardato da pensieri positivi e negativi in alternanza.
Se selezioni solo quelli negativi ti deprimi
THINK POSITIVE... che non significa quello che dice quell'idiota di
Jovannotti, ma PREVILEGIARE quelli positivi e quelli negativi tenerli sotto
controllo, ma nel cassetto.
Ciao, a presto...
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