Afganistan [messaggio #102573] |
lun, 21 settembre 2009 14:21 |
Pier Messaggi: 11 Registrato: gennaio 2011 |
Junior Member |
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Vorrei capire lo scopo di tanta insistenza a voler
continuare a chiamare EROI i 6 deceduti
anzichè Vittime come sarebbe giusto.
Sono eroi anche quelli che muoiono al sabato sera
ubriachi in auto ?
Se così facilmente si travisano le parole, e poi le idee,
e poi la cultura, dove approderemo ?
e Perchè ?
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Re: Afganistan [messaggio #102574 è una risposta a message #102573] |
lun, 21 settembre 2009 22:03 |
John Messaggi: 187 Registrato: dicembre 2010 |
Senior Member |
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Pg schrieb:
> Vorrei capire lo scopo di tanta insistenza a voler
> continuare a chiamare EROI i 6 deceduti
> anzichè Vittime come sarebbe giusto.
> Sono eroi anche quelli che muoiono al sabato sera
> ubriachi in auto ?
> Se così facilmente si travisano le parole, e poi le idee,
> e poi la cultura, dove approderemo ?
> e Perchè ?
>
>
Penso che la differenza la facciano le motivazioni che spingevano coloro
che sono morti ad essere là , in quelle circostanze, proprio in quel
momento e che cosa stavano facendo.
Cosa ci si puo' vedere di eroismo in una persona che si ubriaca e poi si
mette alla guida di un auto, sapendo benissimo di mettere in pericolo la
propria vita e quella deglialtri ?
Quella si chiama 'delinquenza' o, volendo essere più benevoli,
'incoscienza' e 'irrespondsablità '.
Viceversa, da quello che emerge dalle interviste di questi giorni ai
famigliari dei caduti in guerra e ai loro compagni sopravissuti, emerge
una grande motivazione, una professionalità , ed un grande coraggio
nell'espletare un compito difficile, cioè quello militare, avente come
movente unicamente quello di servire la Patria, il che implica andare
là dove la patria li manda, indipendentemente dalle motivazioni
politico-filosofiche dell'intervento, ma sempre nell'ambito delle
convenzioni internazionali.
Lo so che parlo come un politico, anche se non lo sono. Ma la veritá è
questa.
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Re: Afganistan [messaggio #102584 è una risposta a message #102583] |
lun, 14 dicembre 2009 02:04 |
John Messaggi: 187 Registrato: dicembre 2010 |
Senior Member |
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MarcoM schrieb:
> John ha scritto:
>
>> una grande motivazione, una professionalità , ed un grande coraggio
>> nell'espletare un compito difficile, cioè quello militare, avente come
>> movente unicamente quello di servire la Patria,
>
> Non so se davvero sia l'unico movente, bisognerebbe vedere quanto
> influisce la paga.
> Sono pagati, no?
> Marco
>
>
Ho perso il filo del discorso, perchè non ho traccia del thread
'Afghnistan'.
Comunque sia, ora io fosse il presidente del Consiglio, (ma anche se
fossi Obama) considererei chiusa la 'campagna di Afghanistan', che dura
ormai da otto anni.
Non ha più senso ed ha dimostrato che in Afganistan nessuno vince,
tanbto meno le grandi potenze, che ci fanno una figura barbina, tipo
Vietnam per gli americani, tanto per intenderci. Non dimentichiamo
l'esperienza russa.
Io lascerei l'Afghanistan al suo destino. Non si possono 'accelerare
artificialmente' i processi storici. Almeno non come lo sta faendo la
comunità internazionale.
Lo si puo' fare solo 'dall'interno', come hanno fatto i dittatori :
Hitler, Mussolini, Saddam Husseyin.
Io spero che l'occidente rinsavisca e se ne vada dall'Afghanistan e
dall'Iraq, e pensi solo ad incrementare il benessere interno.
Altrimenti non solo perderà la faccia, ma il conflitto potrebbe
allargarsi ed escalare.
Se si vuole combattere Al-Qaeda, lo si deve fare in un altro modo. Con
la loro stessa tecnica di 'interventi isolati e localizzati'.
Non cercando di tenere sotto controllo due interi paesi come l'Iraq e
l'Afghanistan.
Perchè allora sarà la fine della pace.
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