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Dr Culo, Psicoterapeuta [messaggio #102586] ven, 19 febbraio 2010 00:32
John  è attualmente disconnesso John
Messaggi: 187
Registrato: dicembre 2010
Senior Member
Questo thread ha il titolo volutamente provocatorio per introdurre il
concetto di 'guarigione per culo', ossia a causa di quell'insieme di
circostanze fortunate che innescano meccanismi psicologici del profondo,
i quali causano certe emozioni e certi pensieri i quali a loro volta
provocano quell'insieme di comportamenti 'positivi' che avviano
un processo terapoeutico che, sempre perdurando la fortuna (= il culo)
portano poi ad una guarigione 'completa'. Almeno tanto quanto lo si
potrebbe ottenere con la 'terapia ideale' assistita da un esperto
psicoterapeuta che abbia abbastanza tempo e dedizione.

Conosco un signore ultrasessantenne, italiano emigrato all'estero, il
quale negli ultimi 25 anni si era praticamente chiuso in casa, uscendo
raramente.
Poteva farlo perchè aveva una buona pensione. Viveva solo, e quindi non
aveva nessuna 'motivazione' per uscire di casa. Viveva in 'cattivitá'.
Cioè non nel suo ambiente nativo, perchè viveva all'estero.
Con la ex-moglie ed i figli aveva un ottimo rapporto. Passavano ogni
Natale, pasqua e compleanni insieme. Ormai era separato da 15 anni e
gli antichi diverbi e diatribe, cause della separazione, avevano perso
la loro attualità.

Insomma viveva una vita tranquilla, ma isolata, appunto per la sua
abitudine di non uscire mai.
Si potrebbe chiamare 'depressione', 'agorafobia', DAP, quello che
volete. Intanto sono tutte sindromi 'sorelle'.

Poi un giorno finì all'ospedale per un formicolio alle braccia. Soffriva
da tempo di ipertensione grave (240/130 qusi giornalmente) mai curata
con farmaci. Una TAC rivelò una piccolissima emorragia cerebrale. Dieci
giorni di ricovero, poi a casa con una cura di antiipertensivi. E da
quel momento la sua ipertensione fu sotto controllo. (Botta di Culo nr.
1). Perchè botta di culo ? Perchè lui non avrebbe MAI accettato a
prendere farmaci per l'ipertensione. Aveva troppa paura, ed era convinto
di potercela fare 'con mezzi naturali'. Il rischio perciò che potesse
avere un ictus più grave, era reale. Invece ebbe un sintomo lieve che lo
spinse a finalmente curarsi.

Ancora in convalescenza,, su consiglio del medico, provò dei
betabloccanti. Erano farmaci che anni prima si rifiutava di prendere
perchè 'provocavano dei sintomi che lo spaventavano'.
Cominciò con una dose minima di betabloccanti. E si accorse che essi
erano 'la medicina ideale' per i suoi sbalzi di pressione arteriosa.
(Botta di Culo nr. 2).

Si accorse anche che stabilizzavano la sua tensione anche quando li
prendeva 'situativamente' (oltre agli altri ipertensivi giornalieri).
Poco a poco, grazie ai betabloccanti, riacquistò la sua mobilità e
cominciò ad uscire più spesso.

Un giorno decise che avrebbe continuato a studiare e si iscrisse
all'università. Trovò per caso in internet un corso Master di un anno,
in una università italiana, che avrebbe potuto seguire facilmente 'a
distanza' (Botta di Culo nr. 2).
Si iscrisse e seguì i corsi via piattaforma e-learning e fece alcuni
esami e tesine via videoconferenza. Anche la tesi la fece 'a distanza'
comunicando coi relatori per video-conferenza e via email. Poi venne il
giorno della discussione della tesi, e lì non si potè più sottrarre.
Doveva andare nella cittá sede dell'università.

La città era a 800 Km di distanza.

Si scelse come accompagnatrici due gentili signore, vicine di casa. Si
fece coraggio e dopo 23 anni dall'ultima volta, salì su un treno.

Arrivò nella città universitaria e discusse la tesi. Master di I.
livello in e-Medicine. Lo conseguì von il voto di 96/110. Non male per
un 59enne.

Ritornò felice e contento del suo successo. Il quale contribuì ad
aumentare il suo senso di autostima. (Botta di Culo nr. 3)

Ma il suo sogno ultimo, che voleva realizzare a tutti i costi,
era un dottorato di ricerca. Ma la strada era ancora lunga.
Doveva passare necessariamente per una laurea 'nagistrale'.
Nel frattempo le leggi unoiversitarie erano cambiate e
si erano instaurate le 'regole di Bologna'.

Quando fu invitato a dare un seminario in Italia, dall'università della
sua città (non quella dove fece il Master) accettò volentieri, e così si
fece ancora un bel viaggetto. la seconda volta che saliva su un treno
dopo 24 anni. Le cose cominciavano a cambiare.

Nella sua cittá decise di iscriversi all'università per una laurea
magistrale. Bioingegneria. Specializzazione Neuroingegneria.

Alla stessa stregua di Kandel, il famoso neuroscienziato, Nobel per la
medicina nel 2000, l'interazione biochimica-psiche lo aveva sempre
affascinato, fin dai tempi in cui 18enne, andava a passare i sabati
pomeriggio in biblioteca a leggersi l'Introduzione alla Psicoanalisi di
Freud.

Decise che non avrebbe mollato fino a che non ci avesse 'visto più
chiaro' nella materia.

Ma come fare ora ? Un Master di I livello si puo' anche fare a distanza.
ma una laurea magistrale ? Cioè un Master of Science, 120 crediti ECTS,
due anni di studio, con quasi una ventina di esami, sono un'altra cosa.

Ci voleva una motivazione per 'spostarsi' e ritornare nella 'sua cittá',
dopo 40 anni di 'esilio' in terra straniera.

L'occasione si presentò : il visto per la sua governante di casa era
arrivato, ma ella non poteva muoversi dall'Italia.
poteva solo restare e lavorare in Italia, non nel paese dove lui abitava
da 40 anni e dove vivevano ex-moglie e figli.

Prese una decisione : sarebbe rientrato in patria.
Questa decisione si sarebbe rivelata in seguito la più
'psicoterapeutica' di tutte le decisioni che aveva preso e le terapie
che aveva fatto in vita sua. (Botta di Culo nr. 4)

Riscoprì, dopo 40 anni, l'ambiente della sua cittá, completamente nuovo
questo provocoò in lui un cambiamento. Ebbe motivazione a uscire, ogni
giorno. A camminare anche per lunghi tratti, sebbene col bastone per
via di un incidente che gli aveva rotto due menischi due anni prima.

Dopo pochi mesi spontaneamente cominciò a riprendere gli autobus. Dopo
un anno di permanenza nella sua cittá, poteva muoversi dappertutto, in
macchina, o in autobus. Anche da solo.

Alcune volte ritornavano gli attacchi di ansia. Ma erano rari e si
risolvevano tutti felicemente, concludendosi sempre a casa, e non al
pronto soccorso, come sarebbe successo solo un paio di anni prima.

L'appartamento che aveva trovato era bellissimo (Culo nr. 5).
Bellissima vista sulla cittá. Spazioso abbastanza da poter avere un suo
ufficio, ed una stanza separata per lui e la colf.

Cominciò a dare degli esami. Al secondo anno scelse il tema della sua
tesi. I suoi sogni si stavano avverando : trovò un relatore per la sua
tesi all'Istituo di Neurofisiologia Clinica. (Botta di Culo Nr. 6).

Ora è là, felice e contento, nella sua città, che da 63enne si sta
facendo la sua tesi in Bioingegneria (indirizzo Neuroingegneria).

Di questi cambiamenti deve solo ringraziare il 'culo'.

Lui preferisce dire che deve ringraziare Gesù Cristo e la Madonna, ai
quale ha sempre pregato con costanza e devozione.

Comunque sia, o 'Dr Culo' o 'Padreterno', trattasi di una impresa
psicoterapeutica notevole, nata e progredita 'spontaneamente' senza
intervento umano, se non quello del libero arbitrio di quella persona.

La quale, guardando la cosa da un punto di vista 'psicoterapeutico'
non ha 'agito' nell'ambito di una 'motivazione a guarire' da un disagio
psicologico, bensì ha solo 'reagito' alle circostanze della vita.

Spesso i malati con disagi psicologici, anzi più esattamente 'quasi
tutti' i malati di questo tipo 'intraprendono' qualcosa, una azione in
una certa direzione, con la speranza che questo li aiuti 'a guarire' dal
loro disagio. Spesso non ci riescono. Spesso fanno errori di
valutazione. Fanno dei piani perchè partono da certi presupposti. I
quali magari poi si rivelano sbagliati. Non necessariamente perchè
hanno 'aspettative irrealistiche', bensì molto spesso perchè hanno
semplicemente *sfiga*. Cioè il contrario del *culo*.

Per questo mi è sembrato doveroso 'dare a Cesare quel che è di Cesare'
e riportare questo caso clinico, osservandolo da un punto di vista
'esterno', cioé non terapeutico.

Talvolta il destino (Dr Culo) o, per quelli che hanno una fede
religiosa, il Padreterno, agiscono esattamente come un 'psicoterapeuta
ideale' che guida silenziosamente, senza farsene accorgere, l'essere
umano verso la guarigione, mettendolo davanti a scelte 'ovvie' per la
sua personalitá, che lui segue 'naturalmente' per ritrovarsi un giorno,
senza accorgersene, alla tanto desiderata, quanto inaspettata, felicità.


John.
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