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"Questioni di cuore" di Francesca Archibugi, 2008 [messaggio #121806] dom, 25 settembre 2011 10:41 Messaggio successivo
sunbather  è attualmente disconnesso sunbather
Messaggi: 332
Registrato: novembre 2010
Senior Member
Il cinema della Archibugi - una delle piú snobbate registe italiane - è
sovente abitato da suggestive riflessioni sul destino*. In "Questione di
cuore", il personaggio interpretato da Albanese, di mestiere sceneggiatore
cinematografico, ad un certo punto è posto di fronte ad un bivio: accettare
o no il passaggio di testimone come compagno della futura vedova del
moribondo Rossi Stuart? La decisione è negativa, e Albanese sceglie di
tornare al suo rapporto problematico con la compagna precedente. Ma la
decisione è tutt'altro che morale, ovvero non consiste nel rifiuto di unirsi
alla moglie di un amico (come ipocritamente avvertono i Pooh nella loro
celebre canzone), in stato interessante perdipiú. Le carte messe sul tavolo
dalla Archibugi fino a questo momento concorrono, invece, a suggerire che il
diniego sia determinato da ragioni, per cosí dire, 'tecniche': la sua
professione lo porta ad osservare le vite degli altri e a rappresentarle, e
a deciderne le sorti, ma tutto ciò avviene sempre all'interno di un contesto
virtuale, fittizio, come quello del cinema. Nel momento in cui si rende
conto che la strada che sta intraprendendo è fortemente indirizzata da parte
dello stesso amico, desideroso di garantire un futuro alla sua famiglia, si
determina il rifiuto di diventare l'interprete di una storia scritta da
altri, non nella finzione - in questo caso - ma nella vita. Il film,
insomma, oltre ad essere una contemplazione della ragione esistenziale del
cinema e delle arti rappresentative in genere, è una riflessione sul destino
e sulla libertà di decidere le nostre sorti, dove i condizionamenti della
morale contano poco, o comunque valgono meno del discernimento personale
rispetto ai fattori che influenzano i nostri percorsi.

* Si pensi a "Mignon è partita" o al "Grande cocomero", per esempio.

2008, scritto e diretto da Francesca Archibugi, da un romanzo di Umberto
Contarello, con Antonio Albanese, Kim Rossi Stuart, Micaela Ramazzotti,
Chiara Noschese, piú una serie di comparsate di personalità del cinema
italiano (Verdone, Virzí, Sorrentino, Villaggio, .)

http://qohelet.blog.tiscali.it/2011/09/25/cuestioni-di-quore /
Re: "Questioni di cuore" di Francesca Archibugi, 2008 [messaggio #123102 è una risposta a message #121806] mer, 28 settembre 2011 00:31 Messaggio precedente
Bazarov  è attualmente disconnesso Bazarov
Messaggi: 85
Registrato: dicembre 2010
Member
> altri, non nella finzione - in questo caso - ma nella vita. Il film,
> insomma, oltre ad essere una contemplazione della ragione esistenziale
> del cinema e delle arti rappresentative in genere, è una riflessione sul
> destino e sulla libertà di decidere le nostre sorti, dove i
> condizionamenti della morale contano poco, o comunque valgono meno del
> discernimento personale rispetto ai fattori che influenzano i nostri
> percorsi.

Bellissima riflessione. Non ci avevo proprio pensato. Ma il film
comunque rimane davvero brutto.
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