| [RECE]_BloodStory [messaggio #125924] |
gio, 06 ottobre 2011 09:21 |
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Già dal fatto che sto per scrivere il mitico prendiamola da lontano, il
lettore potrà intuire come questa pellicola mi ha fatto cagare
pescatori polinesiani dal culo. Però occhio, non mi ha preso male come,
che ne so, Contagion, no no, qui la questione è un pochettino diversa,
soprattutto perché, se uno non ha visto l’opera originale, troverà
graziosissimo questo lungometraggio. Ma andiamo con ordine.
Prendiamola da lontano, dicevo. Nel grottesco e sempre mirabile
battibecco riguardante il senso della vita dei remake, si arriva spesso
e volentieri a questa conclusione: l’unico obiettivo che deve avere un
remake è quello di colmare i gap della pellicola originale o rileggerla
in maniera originale o nazionale una storia. Ma sta di fatto che nella
bella maggior parte di queste opere, ci si ritrova di fronte a semplici
copie. Spudoratamente identiche, assolutamente inutili. E il caso di
film come, per esempio Funny Games dove addirittura il regista e lo
stesso -, o Rec. Per non parlare di Solaris che mi ha addirittura
fatto incazzare un pochino.
Ma se io, dico, voglio colmare qualche gap di un opera, non posso
prendere gioiellini come Lasciami entrare o addirittura Old Boy del
quale ho letto l’intenzione di farne un remake perché è chiaro che sarà
un’impresa titanica dare un [nuovo] senso ad una pellicola che prende
origine da titoli come questi impresa che, statisticamente, finirà in
merda. Ha molto più senso prendere l’amatorialissimo e tedechissimo The
burning moon - opera figherrima dello sconosciuto Olaf Ittenbach e
dare una spruzzata di budget ad una creaturina così casalinga ma
divertentissima per chi ama il genere, sia chiaro.
Ora tornando a Blood story, questo film compie entrambi gli errori dei
quali ho appena parlato: non da nulla di nuovo rispetto all’originale
anzi, alcune inquadrature sono addirittura identiche -, e prende spunto
da un’opera, quella del bravo Tomas Alfredson, che tanto si è impegnato
per rendere il suo lungometraggio qualcosa di speciale.
In conclusione, il film è diretto, recitato e strutturato bene dato che
è identico all’originale mantenendo inalterata persino l’eccellente
fotografia e l’ambientazione ottimale. Ma ripeto, a questo punto, se
siete indecisi, urlate Viva la Svezia e date audience all’opera
originale.
Voto: 0 (inutile, dato che l’originale è identico).
fonte:
http://michaelkane.splinder.com/post/25635640/il-film-della- settimana-blood-story
D
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(“Vasco è una persona squisita”
ha dichiarato Gianni Morandi.)
www.spinoza.it
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