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Home » Computer » Linux » [OT?] Stallman su jobs
Re: [OT?] Stallman su jobs [messaggio #127910 è una risposta a message #127612] mer, 12 ottobre 2011 00:34 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Enrico 'Henryx' Bianc  è attualmente disconnesso Enrico 'Henryx' Bianc
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Alessandro Selli wrote:

> Leggessi quello che ha scritto Stallman scopriresti che invece è il
> punto focale del discorso

Che comunque non c'entra nulla con il discorso fatto da THe_ZiPMaN

Enrico
Re: [OT?] Stallman su jobs [messaggio #127911 è una risposta a message #127610] mer, 12 ottobre 2011 01:11 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Enrico 'Henryx' Bianc  è attualmente disconnesso Enrico 'Henryx' Bianc
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Alessandro Selli wrote:

> Ma l'hai letto?

Si, e all'epoca lo commentai in modo piu` o meno esauriente:
http://tinyurl.com/java-trap

> Cito l'incipit:

Letto anche questo, che ritengo in linea con il resto del documento (tanto
per citarmi: una manica di minchiate[1])

Enrico
[1] senza contare che e` tradotto a cazzo Per dire, "the source code Sun
freed is included in that. So that is the one you should use." e` diventato
"L'ambiente Java libero si chiama IcedTea e comprende il codice sorgente
rilasciato da Sun. Dovete quindi usare IcedTea". Ora, io non sono un
madrelingua, ma un qualsiasi dizionario il termine "should" me lo traduce in
"dovreste", non "dovete"
Re: [OT?] Stallman su jobs [messaggio #127912 è una risposta a message #127909] mer, 12 ottobre 2011 02:05 Messaggio precedenteMessaggio successivo
THe_ZiPMaN  è attualmente disconnesso THe_ZiPMaN
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On 10/12/2011 12:25 AM, Alessandro Selli wrote:
> Io continuo a non aver letto o sentito Stallman parlare in termini
....
> Colpa di Stallman?
....
> E ritengo che anche lui sarebbe d'accordo su questo, solo che Stallman
....
> Che non vedo, ovunque si scrive o si parla di Stallman
....
> E questa presunta idolatria sarebbe colpa sua?
....
> Cos'altro ha fatto, fa e invita a fare Stallman oltre al proselitismo?

Non noti nulla di strano?

> Adesso si potrebbe dare del talebano a te.

Su questo aspetto sì. Ovviamente parlo di imposizione di formati aperti
per gli ambiti di applicazione pubblica, quindi essenzialmente nella PA.

>> Di per sè è anche questa un'inesattezza. Anche nel software libero e nei
>> formati liberi ci sono restrizioni.
>
> Non ho scritto di restrizioni, ma di costrizioni. Non mi viene in
> mente nessun campo o caso dove esista un'effettiva costrizione all'uso
> di software libero, la sua adozione è ovunque il risultato di una libera
> scelta e dell'effettiva possibilità di scelta. Scelta che spesso non
> esiste nel campo proprietario e chiuso.

Ma anche no. Portami esempi di costrizione nell'uso di software
proprietario...

>> E' tra l'altro una delle frecce
>> nell'arco dei detrattori della GPL.
>
> Come dire che neanche in democrazia c'è vera libertà perché tante cose
> sono proibite per legge.

Che è corretto. Democrazia: tre lupi ed un agnello che decidono cosa c'è
per cena.

>> Per quello non ho nemmeno mai visto nemmeno nessuno costretto ad
>> utilizzare software Microsoft o Apple contro la propria volontà.
>
> E invece in tantissimi casi io questa costrizione l'ho vista. Penso
> alla sola impossibilità ad usare in ambiente GNU/Linux fogli di calcolo
> che contengono macro o bitcode proprietari,

Mica sei obbligato ad usarli.

> o all'impossibilità (almeno
> legale) di sviluppare applicativi che leggano i formati chiusi dei file
> prodotti da AutoCAD

Non esiste tale impossibilità in europa.

> o tanti altri applicativi diffusi, tanti casi in
> cui, nonostante la buona volontà a migrare verso piattaforme libere, si
> è costretti a rimanere su quelle proprietarie perché non si può
> obbligare i propri clienti e fornitori a effettuare la stessa migrazione
> verso le proprie soluzioni.

Non è un obbligo ad utilizzare software proprietari, è solo una mancanza
di alternative libere. Ma nessuno ti vieta di scrivertele.

> A volte ci sono anche obblighi contrattuali
> che rescindere per effettuare la migrazione avrebbe lasciato l'azienda
> in mutande (ad es. l'uso di costosissimo hardware proprietario per certi
> servizi essenziali critici utilizzabile solo con il SO certificato dal
> produttore).

E in questo caso però se quel costosissimo hardware proprietario fosse
utilizzabile solo con il SO libero certificato dal produttore ti
troveresti nell'obbligo di utilizzo di quel software libero, senza
nemmeno avere la possibilità di modificarlo anche se teoricamente
sarebbe un tuo diritto. Ma in questi casi non è un imposizione dell'uso
del software dato che il software è funzionale ad un hardware.

> Tante volte non c'è una vera costrizione, ma effettuare la
> migrazione sarebbe un salto nel vuoto dall'esito difficile da prevedere,

Ma non c'è una costrizione..

> il cui fallimento comporterebbe conseguenze disastrose per l'azienda
> coinvolta. In queste situazioni il software proprietario sguazza
> felice, conscio di poter sopravvivere non per merito, ma per necessità.

Anche alcuni software liberi sguazzano nella medesima pozza. Tutti
quelli per cui non vi sia molta expertise.

--
Flavio Visentin

Scientists have finally discovered what's wrong with the female brain:
on the
left side, there's nothing right, and on the right side, there's nothing
left.
Re: [OT?] Stallman su jobs [messaggio #127943 è una risposta a message #127844] mer, 12 ottobre 2011 10:48 Messaggio precedenteMessaggio successivo
fatti  è attualmente disconnesso fatti
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THe_ZiPMaN ha scritto:

> On 10/11/2011 11:01 AM, Alessandro Selli wrote:
> > Come dire: "Viva Hitler, senza di lui non avremmo avuto la democrazia!"
> > (So che il parallelo è estremo e immeritato, ma il ragionamento è lo
stesso).

> Nel suo estremismo non è molto distante dal vero.

IMHO abbiate perso un po' il senso del post.. Se non fosse esistito
Hitler, tanti ebrei non sarebbero morti ammazzati e questo nessuno può
negarlo..

Quello che è il pensiero di Stallman è sottinteso su wikipedia.. Stallman
si batte per il software al quale si possa accedere per personalizzarselo
secondo le proprie esigenze.. Ecco perché in un altro post ho menzionato
il riferimento apple = audi..

Gran parte di noi, quando si parla di software closed fanno il paragone
con l'auto acquistata senza la possibilità di aprire il cofano.. Quello
che sembrava quasi paradossale, Audi lo ha reso parzialmente reale, perché
in alcuni modelli hai solo l'accesso per vedere i livelli di acqua e
olio..

Chiusa questa parentesi e tornando nel tema; Stallman non è per il
software gratis, ma per il software open, che è diverso.. Non la pensa
così invece Bill Gates e non la pensava così Steve Jobs.. Metteteci il
fatto che la diaspora tra i "due contro uno" non è stata affatto "soft" in
tutti questi anni, passata in tanti Tribunali e sottoposta al giudizio di
ogni Giudice dove per ogni sconfitta subita da una delle parti si gridava
al complotto.. richieste di risarcimenti eccetera eccetera, il risultato è
quello che stiamo commentando.. Si è preso una frase di Stallman, si è
tolto il contesto, ed è stata data in pasto ai lettori nel modo più
cruento possibile.. Però noi che Stallman lo conosciamo più di molti altri
che sono là fuori, dovevamo saperlo e comprendere il suo messaggio..
Perché la frase di Stallman comprendeva anche..

Roma – Una velocissima citazione cronologica sul sito di Richard Stallman
a proposito della scomparsa di Steve Jobs ha suscitato un discreto
clamore. In breve il celebre hacker, citando le parole del Mayor di
Chicago Harold Washington, ne sposa la tesi: “non sono contento che sia
morto, ma sono contento che sia finito”.

“Nessuno – continua il mini paragrafo di Stallman – merita di dover
morire, né Jobs, né Mr. Bill, neppure persone colpevoli di macchie più
gravi delle loro. Ma tutti ci meritiamo la fine della malvagia influenza
di Jobs sul computing della gente”, questa la frustata di Stallman.

Che chiude affermando: “Purtroppo, tale influenza continua, nonostante la
sua assenza. Possiamo solo sperare che i suoi successori, man mano che
tentano di proseguire il suo percorso, siano meno influenzanti”.

Fonte da:
http://nbtimes.it/prime/12609/stallman-su-jobs-mi-spiace-per -la-morte-mi-rallegro-per-la-fine.html

Davide.

--
Il problema del capitalismo è che il padrone è troppo ingordo..

questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad abuse@newsland.it
Re: [OT?] Stallman su jobs [messaggio #127967 è una risposta a message #127456] mer, 12 ottobre 2011 12:24 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Giacomo Boffi  è attualmente disconnesso Giacomo Boffi
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Member
maxy04polvere40yxam@yahoo.it (Massimo M.) writes:

> credi davvero che jobs abbia inventato (si fa per dire) cose tipo
> l'ipad, l'i-quellochevuoi perche' era tanto buono, o solo per avere
> in banca quei 43 miliardi di euro?

poiché ha continuato a fare il suo mestiere dopo averne messi via 21.5
ed essersi ammalato di cancro, penso che le sue motivazioni, giuste o
sbagliate, fossero un poco più complesse di come le rappresenti

--
per crimini come l'umanita'.
MMAX, in IPI+IHC
Re: [OT?] Stallman su jobs [messaggio #127970 è una risposta a message #127669] mer, 12 ottobre 2011 13:48 Messaggio precedenteMessaggio successivo
sapo68  è attualmente disconnesso sapo68
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Rama <ramalinux@slackware64_13.37> wrote:

> ma ora è davvero così?

Si, ma è il progetto globale che conta, non i singoli componenti.

Non è sufficiente fare la sommatoria matematica di cosa c'e' dentro un
PC per farne un buon progetto: a parità di componenti potremmo avere un
PC (parlo sopratutto di portatili) ingegnerizzato male e quindi
inefficiente oppure un PC ingegnerizzato al meglio.

Nel caso di Apple non si tratta solo di cio' che si pensa normalmente
(il design come fattore puramente "estetico"), ma come progetto pensato
e istruito nelle sue componenti e persino nelle varie fasi della sua
realizzazione.

Penso al fattore unibody che è una caratteristica praticamente unica che
rende il portatile molto piu resistente della media dei laptop, penso
alla costruzione della motherboard a partire dalla forma, dalla ricerca
delle massima dispersione del calore per rendere efficiente il prodotto
e un MILIONE di altri accorgimenti che normalmente si mettono in campo e
che fanno effettivamente la differenza.

--
Giocare col mondo, facendolo a pezzi...
Bambini che il sole, ha ridotto gia'... vecchi.
Re: [OT?] Stallman su jobs [messaggio #127988 è una risposta a message #127970] mer, 12 ottobre 2011 16:26 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 10/12/2011 01:48 PM, SAP wrote:

> Penso al fattore unibody che è una caratteristica praticamente unica che
> rende il portatile molto piu resistente della media dei laptop, penso
> alla costruzione della motherboard a partire dalla forma, dalla ricerca
> delle massima dispersione del calore per rendere efficiente il prodotto
> e un MILIONE di altri accorgimenti che normalmente si mettono in campo e
> che fanno effettivamente la differenza.

Giudizio imparziale eh:

User-Agent: MacSOUP/2.8.3 (unregistered for 774 days)

Mah.
Re: [OT?] Stallman su jobs [messaggio #127989 è una risposta a message #127988] mer, 12 ottobre 2011 16:42 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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El Che <fidel.castro@cubba.nett> wrote:

> Giudizio imparziale eh:
> User-Agent: MacSOUP/2.8.3 (unregistered for 774 days)
> Mah.

E quindi?

Dal tuo user agent dovrei dedurre che sei un talebano Linux?

Ma si può essere piu idioti di cosi'? Nell'incasellare le persone
esclusivamente in base a cosa usano o non usano?

Il mio lavoro tra l'altro è fare il sistemista in ambienti misti,
gestisco un data center di un ISP con milioni di mail di traffico e
centinaia di domini e arriva il primo cazzetto che siccome uso Apple
allora non sono imparziale.

Scusa detto proprio fuori dai denti: mavaccaghèr.

--
Giocare col mondo, facendolo a pezzi...
Bambini che il sole, ha ridotto gia'... vecchi.
Re: [OT?] Stallman su jobs [messaggio #127990 è una risposta a message #127593] mer, 12 ottobre 2011 16:53 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 11/10/2011 01:15:17, SAP <sapo68@gmail.com> wrote:

>> Nessuno commenta questa?
>
> L'altra faccia della medaglia: critica il markettaro e gli apple-adepti
> quando lui stesso forgia orde di integralisti suicidi.

BUM! Addirittura suicidi. Stai parlando di Stallman, non di qualche
fetente turbantato di hamas...


--
s.

What's the difference between a priest and acne?
Acne waits 'til you're a teen to come on your face.
Re: [OT?] Stallman su jobs [messaggio #127992 è una risposta a message #127989] mer, 12 ottobre 2011 17:07 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 10/12/2011 04:42 PM, SAP wrote:

> E quindi?

Quindi, premesso che ciò che usi sono affaracci tuoi, mi fa un po'
sorridere leggere le lodi di Apple tessute dai suoi fedeli. L'idea che
mi son fatto è che sentano il bisogno di (auto)giustificare l'aver speso
gli N K€ spesi in più per avere qualcosa che... fa le stesse robe di
qualcos'altro che costa N/2 K€.

> Dal tuo user agent dovrei dedurre che sei un talebano Linux?

Deduci un po' quello che ti pare. Cosa mi cambia?

> Ma si può essere piu idioti di cosi'? Nell'incasellare le persone
> esclusivamente in base a cosa usano o non usano?

Non mi pare di aver espresso giudizi sulla tua persona.

> Il mio lavoro tra l'altro è fare il sistemista in ambienti misti,
> gestisco un data center di un ISP con milioni di mail di traffico e
> centinaia di domini

Ti risponderei citando un noto capo indiano, ma non ne vale la pena.

> e arriva il primo cazzetto che siccome uso Apple
> allora non sono imparziale.

Imho no. È forse reato il pensarlo?

> Scusa detto proprio fuori dai denti: mavaccaghèr.

Ci vediamo lì.
Re: [OT?] Stallman su jobs [messaggio #127993 è una risposta a message #127990] mer, 12 ottobre 2011 17:22 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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steinfeld <email.falsa@aol.it> wrote:

> BUM! Addirittura suicidi. Stai parlando di Stallman, non di qualche
> fetente turbantato di hamas...

L'intransigenza e l'ortodossisimo sono piu o meno le stesse.

Io sono un agnostico, preferisco la pace dei sensi a chi si mette in
guerra...

--
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Re: [OT?] Stallman su jobs [messaggio #127994 è una risposta a message #127992] mer, 12 ottobre 2011 17:22 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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El Che <fidel.castro@cubba.nett> wrote:

> Quindi, premesso che ciò che usi sono affaracci tuoi

Allora non farteli i fatti miei, pezzo di idiota.

> mi fa un po'
> sorridere leggere le lodi di Apple tessute dai suoi fedeli.

No, sei solo accecato dall'odio, sei peggio un un fanboy: sei soltanto
un altro applehater, perche' non hai avuto neanche l'onestà
intellettuale di entrare nel merito del prodotto del quale ho elencato
le specifiche fattualmente riscontrabili e le specificità di progetto
che ne fanno un oggetto un passo avanti ala concorrenza.

Come al solito se ne esce il primo stronzo che, ovviamente neanche ha
visto da lontano l'oggetto di cui si parla e per buttarla in caciara
pensa bene di criticare l'utilizzo personale che faccio del prodotto
stesso. E' un trucchetto dialettico e polemico vecchio come il mondo che
ti smonto in tre secondi.

Oltrettutto e' ovvia la malafede di chi da del "fedele" a qualcuno sulla
base esclusiva dell'user agent.

Complimentoni, bell'argomento.

> L'idea che mi son fatto è che sentano il bisogno di (auto)giustificare
> l'aver speso gli N K€ spesi in più per avere qualcosa che... fa le stesse
> robe di qualcos'altro che costa N/2 K€.

Non sai di che parli, spargi soltanto letame sperando di far caciara, è
ovvio che non conosci le cose, cioè sei IGNORANTE nello specifico.
Parla di cio che conosci che fai piu bella figura.

> > Dal tuo user agent dovrei dedurre che sei un talebano Linux?
> Deduci un po' quello che ti pare. Cosa mi cambia?

No, deduco solo che sei un idiota.

> > Ma si può essere piu idioti di cosi'? Nell'incasellare le persone
> > esclusivamente in base a cosa usano o non usano?
> Non mi pare di aver espresso giudizi sulla tua persona.

"fedele" a chi?
Dai giudizi e poi ti rimangi quel che dici nello stesso post?
Vuoi che ti consigli uno bravo?

> Ti risponderei citando un noto capo indiano, ma non ne vale la pena.

Fai pure tanto sei in completa malafede.
Sei peggio di un soldatino: appena ti citano un prodotto Apple
specificandone i punti di forza, salti sull'attenti pronto alla
battaglia.
Ridicolo, penoso.

> Imho no. È forse reato il pensarlo?

Il primo a non essere imparziale sei tu perche' NON SAI DI CHE STAI
PARLANDO ed è autoevidente.

> > Scusa detto proprio fuori dai denti: mavaccaghèr.
> Ci vediamo lì.

Fammi strada, prego, conosci sicuramente il luogo meglio di me.

--
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Re: [OT?] Stallman su jobs [messaggio #127996 è una risposta a message #127994] mer, 12 ottobre 2011 17:37 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Marco  è attualmente disconnesso Marco
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On Wed, 12 Oct 2011 17:22:01 +0200, sapo68@gmail.com (SAP) wrote:

> Complimentoni, bell'argomento.

Comunque anche incazzarsi per delle minchiate potrebbe essere segno di coda
di paglia. Poi tu fai come vuoi ovviamente.


--
Cio' che si vede, e'.
Re: [OT?] Stallman su jobs [messaggio #128017 è una risposta a message #127970] mer, 12 ottobre 2011 18:07 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Guglielmo  è attualmente disconnesso Guglielmo
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Il 12/10/2011 13:48, SAP ha scritto:

> Nel caso di Apple non si tratta solo di cio' che si pensa normalmente
> (il design come fattore puramente "estetico"), ma come progetto pensato
> e istruito nelle sue componenti e persino nelle varie fasi della sua
> realizzazione.
>
> Penso al fattore unibody che è una caratteristica praticamente unica che
> rende il portatile molto piu resistente della media dei laptop, penso
> alla costruzione della motherboard a partire dalla forma, dalla ricerca
> delle massima dispersione del calore per rendere efficiente il prodotto
> e un MILIONE di altri accorgimenti che normalmente si mettono in campo e
> che fanno effettivamente la differenza.
>

Certamente libero di pensarla come vuoi, poi però si va sui forum degli
appassionati della Mela e si scopre che il tanto decantato hardware ha i
suoi bravi casini e problemi esattamente come gli altri, e che i centri
di assistenza Apple non è che stanno propriamente con le mani in mano.

Con l'aggravante che sui "tradizionali" PC (anche notebook) puoi avere
speranza che se qualcosa si guasta lo apri e sostituisci il pezzo, sugli
apple la cosa mi pare (per esperienza personale) sia un tantinello
diversa e l'assistenza sia molto meno facoltativa.

Infine anch'io mi permetto di rimarcare... no, faccio prima e
copio-incollo la frase di un altro post condividendola:


Sì sì, come dici tu. Gli altri, la concorrenza, montano i laptop in
discarica, con pezzi provenienti dalla stessa e seguendo schemi
disegnati da ingegneri al primo anno di Università.

[cit. El Che
Message-ID: <j74c7c$n3d$1@tdi.cu.mi.it>]



--
Ciao, Guglielmo.
Re: [OT?] Stallman su jobs [messaggio #128018 è una risposta a message #127996] mer, 12 ottobre 2011 18:57 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Marco <nonusare@questo.invalid> wrote:

> Comunque anche incazzarsi per delle minchiate potrebbe essere segno di coda
> di paglia. Poi tu fai come vuoi ovviamente.

No, mi sono solo rotto del pressappochismo del cazzo come quelli che
parlano dell'open software senza sapere neanche per sogno cosa sia.


--
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Re: [OT?] Stallman su jobs [messaggio #128019 è una risposta a message #128017] mer, 12 ottobre 2011 19:01 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Guglielmo <mmemmoTOGLIQUESTO@tiscali.it.invalid> wrote:

> Certamente libero di pensarla come vuoi, poi però si va sui forum degli
> appassionati della Mela e si scopre che il tanto decantato hardware ha i
> suoi bravi casini e problemi esattamente come gli altri, e che i centri
> di assistenza Apple non è che stanno propriamente con le mani in mano.

Nei forum troverai (ma è una ovvieta' talmente banale che mi imbarazza
barlarne) SEMPRE una maggioranza di utenti con problemi, cosi' come in
questo NG troverai molte richieste di aiuto.
Non troverai altrettanto ovviamente il lungo elenco degli utenti
soddisfatti.

Ma dove li trovate questi argomenti, sui baci perugina?

> Con l'aggravante che sui "tradizionali" PC (anche notebook) puoi avere
> speranza che se qualcosa si guasta lo apri e sostituisci il pezzo, sugli
> apple la cosa mi pare (per esperienza personale) sia un tantinello
> diversa e l'assistenza sia molto meno facoltativa.

In realtà è altrettanto semplice (risposta breve).
La risposta lunga solo se interessa.

> Infine anch'io mi permetto di rimarcare... no, faccio prima e
> copio-incollo la frase di un altro post condividendola:
> Sì sì, come dici tu. Gli altri, la concorrenza, montano i laptop in
> discarica, con pezzi provenienti dalla stessa e seguendo schemi
> disegnati da ingegneri al primo anno di Università.

Bravi, complimenti.

Qualcun'altro che si vuole aggiungere scrivendo "mi piace", "+1" e
dandosi di gomito come alle elementari?

--
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Re: [OT?] Stallman su jobs [messaggio #128024 è una risposta a message #127992] mer, 12 ottobre 2011 20:57 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Luca  è attualmente disconnesso Luca
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On 2011-10-12, El Che <fidel.castro@cubba.nett> wrote:
> On 10/12/2011 04:42 PM, SAP wrote:
>> Scusa detto proprio fuori dai denti: mavaccaghèr.
>
> Ci vediamo lì.

Quando si dice una riunione di gabinetto.
Re: [OT?] Stallman su jobs [messaggio #128076 è una risposta a message #128024] mer, 12 ottobre 2011 21:08 Messaggio precedenteMessaggio successivo
sapo68  è attualmente disconnesso sapo68
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luca <luca@black.ocean.sea> wrote:

> Quando si dice una riunione di gabinetto.

LOL.

--
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Re: [OT?] Stallman su jobs [messaggio #128080 è una risposta a message #127911] mer, 12 ottobre 2011 23:13 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Alessandro Selli  è attualmente disconnesso Alessandro Selli
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Enrico 'Henryx' Bianchi ha scritto:
> Alessandro Selli wrote:
>
>> Ma l'hai letto?
>
> Si, e all'epoca lo commentai in modo piu` o meno esauriente:
> http://tinyurl.com/java-trap

Una lettura sconfortante. Uno sparo alzo zero di insulti e
denigrazioni gratuite («1) personalmente ritengo quel documento una
manica di minchiate buone solo per un integralista») giustificate con il
cerchiobottismo bello e buono («nel mondo esterno io scelgo solo in base
alle mie esigenze ed alle mie possibilita', poco mi importa se queste
scelte mi portano a dover scende a dei compromessi»). Che Stallman non
sia minimamente propenso ai compromessi è cosa nota, come pure che la
grande maggioranza della gente invece lo è. Ma trovo decisamente
biasimevole che si sfrutti questa differenza di comportamento e di
inclinazione personale come un pretesto per riversare tanta bile in modo
così sguaiato e volgare contro una persona che ha, al di là del suo
carattere personale (che non ho però rilevato volgare o sguaiato),
numerosi e notevoli qualità, non solo tecniche.

«2) quel documento e' vecchio (2004) e rioporta una situazione ben
differente da quella attuale» Il fatto di non aver aggiornato un
documento on-line opportunamente datato non è, ai miei occhi, alcuna
valida giustificazione per insultare chicchessia, tanto meno una persona
dall'indubbio valore come Stallman. E con quale giustificazione? «Sun
e' ad un passo dal rilasciare Java completamente sotto GPL e il GCJ e'
oramai una realta' in molti ambiti» Con un fatto allora non ancora
successo (quante volte la Sun Microsystems ha fatto promesse su Linux e
il supporto del software libero poi non mantenute, qualcuno ha tenuto il
conto?) e una realtà targata... GNU! Tra l'altro, criticare Stallman
per via dell'esistenza di un'implementazione libera di un compiatore
Java GNU è completamente fuori strada: la critica di Stallman non non
aveva a che vedere con l'assenza di un compilatore libero Java. Infatti
scrive chiaramente: «Per fortuna, quella licenza permette di distribuire
un'implementazione come software libero». Critica piuttosto il fatto
che «Sun continua a sviluppare nuove librerie aggiuntive Java
"standard", quasi tutte non libere». È questa la trappola: indurre gli
sviluppatori ad adottare Java come piattaforma di sviluppo attratti
dall'apparente apertura dello standard, mentre così facendo si ritrovano
ad usare librerie che sono implementazioni chiuse e proprietarie di uno
standard apparentemente aperto (come scrive Mike Loukides in
http://onjava.com/pub/a/onjava/2001/10/10/osjava.html "It appears,
however, that Sun wants the appearance of openness without the
substance."). Questo è quello che vuol dire quel pezzo di cui il punto (5).

«6) della libreria standard di Java vi sono anche i sorgenti, tutte le
altre librerie sono da considerare come librerie aggiuntive, ognuna con
la propria licenza» Infatti: la selva di librerie "ognuna con la
propria licenza", molte delle quali proprietarie, sono la trappola.

«quel documento, implicitamente, _denigra_ un'intera classe di software
liberi in circolazione ("Per esempio un programma che funziona solo su
Microsoft Windows è chiaramente inutile nel Mondo Libero.")» Oltre al
buffo concetto che si possa denigrare del software, il fatto che "un
programma che funziona solo su Microsoft Windows è chiaramente inutile
nel Mondo Libero" non solo non è minimamente offensivo per nessuno
(tanto meno per del software), ma è un'ovvia constatazione di un fatto.
È come dire che porre una coppa di unguento contro le scottature ai
piedi al centro di una fontana piena d'acqua bollente la rende
chiaramente inutile.

«a differenza di quanto si voglia far credere, esiste un consorzio
capeggiato da Sun dedito allo sviluppo della piattaforma Java» Questa è
da un lato la scoperta dell'acqua calda (la Sun che partecipa
attivamente allo sviluppo di una sua piattaforma), dall'altra è un
pupazzo di paglia: dove Stallman sosterrebbe il contrario? Di questo
consorzio sono ben a conoscenza tutti, Stallman compreso, ma le opinioni
che questo consorzio aveva raccolto non erano proprio entusiaste:
http://arstechnica.com/old/content/2006/05/6854.ars

Sun has attempted to maintain its ownership of Java in other ways as
well. Unlike Microsoft's .NET development platform, Java standards are
not established by international organizations like ECMA or ISO. Sun
attempted to deflect criticism while retaining control by creating its
own standards body, the Java Community Process (JCP). Krugle chief
architect John D. Mitchell is one of many prominent Java developers
voicing criticism of the JCP:

"The simple fact is that Sun controls the definition of
Java through both its founder veto and through leading all
of the core JSRs. Oh yeah, I forgot to mention that the
Spec. Lead organization cannot ever be forcibly ousted. So,
Sun has the power and has it forever (or until they give it
up)."

«7) quel documento riporta notizie false e tendenziose. Prima di Linux
c'era *BSD (anche se erano bloccati dalla causa intentata da AT&T).»
È noto che per Stallman la licenza BSD originale è libera ma non
copyleft, gravata dal difetto della "obnoxious advertising clause" che
la rende di uso pratico problematico nonché incompatibile con la GPL.
Si può dissentire sul valore che questa licenza può avere, ma le
opinioni dei dissenzienti non per questo solo fatto può essere detto
superiore a quello di Stallman, né quindi bollare le conseguenze della
sua opinione personale come propagante "notizie false e tendenziose".
Tendenziose forse si, ma false non proprio, c'è una tonnellata di
soggettività in questo giudizio. Inoltre, proprio l'esistenza della
causa con la AT&T e USL dovrebbe far riflettere un minuto prima di
affermare che il kernel BSD fosse libero prima che nascesse quello
Linux. Sicuramente non lo era al 100%, visto che a qualcosa hanno
dovuto rinunciare con la conclusione della causa.


>> Cito l'incipit:
>
> Letto anche questo, che ritengo in linea con il resto del documento (tanto
> per citarmi: una manica di minchiate[1])

Tanto per confermare la supremazia del tuo stile confronto a quello di
Stallman.

> Enrico
> [1] senza contare che e` tradotto a cazzo

Sicuramente colpa di Stallman anche questo.


Ciao,


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Re: [OT?] Stallman su jobs [messaggio #128169 è una risposta a message #127591] gio, 13 ottobre 2011 00:08 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Enrico 'Henryx' Bianchi <enrico.bianchi@gmail.com_INVALID_> wrote:

> Quando fate cosi` voi fanboy siete proprio carini e pucciosi... :3

LOL.

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Eric S. Raymond difende Stallman [messaggio #128170 è una risposta a message #126657] gio, 13 ottobre 2011 00:33 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Eric S. Raymond difende Stallman su Steve Jobs

– 12 ottobre 2011

Eric S Raymond, uno dei leader del mondo Open Source ha difeso Richard
Stallman, il “padre” del movimento Free Software, che a quanto pare è
stato frainteso dalla stampa. Eric ha scritto sul suo blog per fornire
un quadro più chiaro di Steve Jobs. Vediamo, in sunto, le sue parole…


Secondo quanto scrive Raymond, Steve Jobs non ha inventato il personal
computer, ma lo ha reso “cool” due volte. La prima nel 1976 quando venne
presentato l’Apple II, la seconda nel 1984 quando venne presentato il
Mac. Per non parlare poi dell’ottimo lavoro svolto con Pixar, uno dei
principali studios d’animazione hollywoodiana. Non bisogna però
dimenticare che il Mac è stato anche un modello negativo, ripetuto in
maniera ancora più evidente in seguito. Innanzitutto, va ricordato come
il Mac abbia semplicemente “reimpacchettato” idee di altri
(l’interfaccia Xerox PARC WIMP, ad esempio), il che non è di per sé
cattivo. Peccato che poi Jobs abbia arrogato su di se la paternità di
queste innovazioni, facendo dimenticare i veri pionieri che l’avevano
realizzata.

In secondo luogo, non va neanche dimenticato che quando Jobs predicava
la liberazione dall’impero delle scatole grigie (i PC) non faceva altro
che tirare acqua al suo mulino, che a sua volta era fatto di hardware e
software ancora più chiusi. La vera genialità di Jobs si riflette
nell’aver fatto passare questa contraddizione come il segno di una sorta
di integrità artistica, ottenendo così elogi al posto di accuse di
ipocrisia. La stessa cosa è avvenuta anni dopo, con l’iPhone,
considerato una rivoluzione nel mondo della telefonia mobile, tanto da
far dimenticare che i veri innovatori nel campo degli smartphone sono
coloro che hanno realizzato il Danger Hiptop. Oltretutto l’ecosistema
iPhone è diventato famoso non solo per il grado di controllo operato su
di esso da Apple, ma anche per la vaghezza kafkiana e l’arbitrarietà
delle regole imposte da Apple. Sul suo blog Eric Raymond si sofferma
anche su come Jobs sia riuscito a creare una sorta di prigione che però
piace, creando un enorme seguito di persone che addirittura lodano
questa “prigione”.



A proposito di Stallman e delle sue dichiarazioni, Eric afferma che
quest’ultimo è stato “brutalmente onesto”. Ha, in pratica, detto quello
che molti pensano, anche se lo ha fatto in modo rude, intemperante e in
un momento in cui si sarebbe potuto risparmiare di scrivere quello che
ha scritto. Tuttavia Eric non dissente da quanto Stallman ha scritto, e
nel voler dire perché è d’accordo con Stallman, Eric prende a spunto un
articolo di Mike Dasey, nel quale quest’ultimo afferma che per la
libertà, l’amore incondizionato dei fan Apple creato dal mito di Jobs,
questa sorta di ipnosi collettiva di milioni di persone, a lungo termine
è ancora più pericoloso del corporativismo brutale e poco attraente di
Bill Gates. La gente teme e rispetta Microsoft, ma ama e ha il culto di
Apple, e questo è il nocciolo del problema, la ragione per cui il lavoro
di Jobs, alla fine, può fare molto più male che bene.

Questa sorta di idolatria nei confronti di una specie di tirannia nelle
piccole cose come gli Smartphone può avere implicazioni analoghe nei
confronti della tirannia verso le grandi cose. In pratica, secondo Eric,
se ci abituiamo ad amare una serie di regole imposte su uno smartphone e
il suo ecosistema, possiamo aspettarci di vedere lo stesso atteggiamento
trasposto anche quando si tratterà di regole ben diverse e imposte su
scala molto più grande. Questo Stallman lo aveva intuito, e anche per
questo, probabilmente, ha perso le staffe. Infine, su un ultimo punto
occorre nuovamente dare ragione a Stallman, ovvero quando spera che i
successori di Jobs siano bravi nel tenere le cose buone fatte da lui, ma
meno bravi nel portare avanti quelle negative. Tim Cook non ha il
carisma o la grande visione di Steve Jobs, e per questo è da supporre
che l’assenza di quest’ultimo possa far scemare un po’ il “culto” verso
Apple, facendo al contempo migliorare la voglia di libertà attorno ad
essa. Voi cosa ne pensate?


--
Sandro kensan www.kensan.it geek site
Re: [OT?] Stallman su jobs [messaggio #128171 è una risposta a message #127912] gio, 13 ottobre 2011 00:34 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Alessandro Selli  è attualmente disconnesso Alessandro Selli
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THe_ZiPMaN ha scritto:
> On 10/12/2011 12:25 AM, Alessandro Selli wrote:
>> Io continuo a non aver letto o sentito Stallman parlare in termini
> ...
>> Colpa di Stallman?
> ...
>> E ritengo che anche lui sarebbe d'accordo su questo, solo che Stallman
> ...
>> Che non vedo, ovunque si scrive o si parla di Stallman
> ...
>> E questa presunta idolatria sarebbe colpa sua?
> ...
>> Cos'altro ha fatto, fa e invita a fare Stallman oltre al proselitismo?
>
> Non noti nulla di strano?

No. Spiegati.

>> Adesso si potrebbe dare del talebano a te.
>
> Su questo aspetto sì. Ovviamente parlo di imposizione di formati aperti
> per gli ambiti di applicazione pubblica, quindi essenzialmente nella PA.

E perché qualcosa che sarebbe di fondamentale importanza per la PA
sarebbe al contempo irrilevante per tutto il resto: per la finanza, la
medicina, la ricerca scientifica, l'istruzione, la cultura, il
commercio, l'impresa e l'industria privata ecc.? Perché fare il
talebano sarebbe accettabile solo se lo si fa nella PA?

>>> Di per sè è anche questa un'inesattezza. Anche nel software libero e nei
>>> formati liberi ci sono restrizioni.
>>
>> Non ho scritto di restrizioni, ma di costrizioni. Non mi viene in
>> mente nessun campo o caso dove esista un'effettiva costrizione all'uso
>> di software libero, la sua adozione è ovunque il risultato di una libera
>> scelta e dell'effettiva possibilità di scelta. Scelta che spesso non
>> esiste nel campo proprietario e chiuso.
>
> Ma anche no. Portami esempi di costrizione nell'uso di software
> proprietario...

Ne avevo dettagliato alcuni nello stesso messaggio cui hai risposto.

>>> E' tra l'altro una delle frecce
>>> nell'arco dei detrattori della GPL.
>>
>> Come dire che neanche in democrazia c'è vera libertà perché tante cose
>> sono proibite per legge.
>
> Che è corretto. Democrazia: tre lupi ed un agnello che decidono cosa c'è
> per cena.

Se hai un modello sociale che garantisca la libertà meglio della
democrazia, oltre che un modello di licenza software che garantisca la
libertà del codice meglio della GPL, faccelo sapere. Molta gente
sarebbe ben felice d'implementare entrambe.

>>> Per quello non ho nemmeno mai visto nemmeno nessuno costretto ad
>>> utilizzare software Microsoft o Apple contro la propria volontà.
>>
>> E invece in tantissimi casi io questa costrizione l'ho vista. Penso
>> alla sola impossibilità ad usare in ambiente GNU/Linux fogli di calcolo
>> che contengono macro o bitcode proprietari,
>
> Mica sei obbligato ad usarli.

Ah certo, posso lasciare ogni attività informatica e darmi alla
floricoltura, certo. Fino a quando un qualche fornitore o cliente non
mi manda un ordine o un rendiconto allegato ad una email in formato Exel.

>> o all'impossibilità (almeno
>> legale) di sviluppare applicativi che leggano i formati chiusi dei file
>> prodotti da AutoCAD
>
> Non esiste tale impossibilità in europa.

Vorresti darmi a bere che in Europa non ci sono leggi a tutela della
proprietà intellettuale, niente legislazione su copyright e diritto
d'autore, che in Europa le licenze proprietarie si possono infrangere
allegramente senza temere nulla? Prima di rispondere prendi nota che in
Europa è più difficile proteggere il reverse-engineering (va sotto il
nome di furto di segreto industiale e commerciale). In Europa non ci
sono clausole di esclusione come negli USA c'è la fair use exemption, le
esenzioni sono limitate ai casi di documentata necessità e tutti da
dimostrare a carico di chi decompila.

>> o tanti altri applicativi diffusi, tanti casi in
>> cui, nonostante la buona volontà a migrare verso piattaforme libere, si
>> è costretti a rimanere su quelle proprietarie perché non si può
>> obbligare i propri clienti e fornitori a effettuare la stessa migrazione
>> verso le proprie soluzioni.
>
> Non è un obbligo ad utilizzare software proprietari, è solo una mancanza
> di alternative libere. Ma nessuno ti vieta di scrivertele.

Quindi concordi che l'assenza di alternative libere, rese estremamente
difficili e dispendiose dalle protezioni legali del software
proprietario, rendono il software propritario un obbligo pratico.

>> A volte ci sono anche obblighi contrattuali
>> che rescindere per effettuare la migrazione avrebbe lasciato l'azienda
>> in mutande (ad es. l'uso di costosissimo hardware proprietario per certi
>> servizi essenziali critici utilizzabile solo con il SO certificato dal
>> produttore).
>
> E in questo caso però se quel costosissimo hardware proprietario fosse
> utilizzabile solo con il SO libero certificato dal produttore ti
> troveresti nell'obbligo di utilizzo di quel software libero,

E se mio nonno avesse tre palle sarebbe un flipper.
Mi sai citare un esempio di qualche hardware enterprise utilizzabile
solo con software libero?

> senza
> nemmeno avere la possibilità di modificarlo anche se teoricamente
> sarebbe un tuo diritto.

Allora il software che ci gira *non* è libero. Stai facendo
confusione tra le clausole contrattuali che coprono solo un certo SO
(come la RedHat richiede ai suoi clienti) che fanno decadere il diritto
di assistenza e la garanzia (su un software che è e rimane libero) con
il fatto che esiste hardware su cui non ci girano SO liberi.

> Ma in questi casi non è un imposizione dell'uso
> del software dato che il software è funzionale ad un hardware.

È proprio l'essere "il software" "funzionale ad un hardware" che lo
rende d'obbligo.

>> Tante volte non c'è una vera costrizione, ma effettuare la
>> migrazione sarebbe un salto nel vuoto dall'esito difficile da prevedere,
>
> Ma non c'è una costrizione..

Si che c'è:

costringere [co-strìn-ge-re]
[...] Indurre a una soluzione non voluta

(il mondo non è solo bianco o nero)

>> il cui fallimento comporterebbe conseguenze disastrose per l'azienda
>> coinvolta. In queste situazioni il software proprietario sguazza
>> felice, conscio di poter sopravvivere non per merito, ma per necessità.
>
> Anche alcuni software liberi sguazzano nella medesima pozza. Tutti
> quelli per cui non vi sia molta expertise.

Non conosco casi di impieghi di software libero che hanno reso
talmente rischiosa la migrazione ad una soluzione proprietaria da
costringere qualche azienda o individuo a restare con il software libero
controvoglia, leggerei volentieri a proposito di tali casi.


Ciao,


--
Alessandro Selli http://alessandro.route-add.net
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Re: [OT?] Stallman su jobs [messaggio #128172 è una risposta a message #127844] gio, 13 ottobre 2011 00:50 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Alessandro Selli  è attualmente disconnesso Alessandro Selli
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THe_ZiPMaN ha scritto:
> On 10/11/2011 11:01 AM, Alessandro Selli wrote:
>> Come dire: "Viva Hitler, senza di lui non avremmo avuto la
>> democrazia!"
>> (So che il parallelo è estremo e immeritato, ma il ragionamento è
>> lo stesso).
>
> Nel suo estremismo non è molto distante dal vero. Spesso è solo grazie a
> cose negative che si riescono a raddrizzare situazioni storte.
>
> Per esempio spesso è solo dopo gravi incidenti che vengono prese
> contromisure per evitarli (Barletta?); è solo dopo epidemie che si
> approntano contromisure ... e via dicendo.

Ah beh, allora speriamo che ci sia presto un crollo epocale della
struttura socio-economica mondiale con qualche guerra non convenzionale
qua e la per il pianeta, più un ventennio di guerre "civili" a macchia
di leopardo. *Dopo* staranno tutti molto meglio, non ci sarà
disoccupazione e nessuno si preoccuperà della prossima manovra
finanziaria. Ringrazieranno tutti la grande stura ai problemi del
mondo, non per nulla siamo la specie Homo Sapiens Sapiens.

>> Inoltre il passo è sbagliato anche da un punto di vista storico:
>> non era
>> in risposta ai sistemi Apple che Stallman ha voluto iniziare la sua lotta
>> per il software libero.
>
> La storia del software libero la conosco a menadito, non serve che me la
> ricordi. Il problema è che non hai compreso che quanto ho affermato non
> riguarda assolutamente la nascita del software libero ma riguarda la sua
> diffusione.
>
> E la diffusione *significativa* del SL è indubbio che sia da collocarsi
> in prevalenza nella seconda metà degli anni novanta, più verso il 2000
> che verso il 1995, incidentalmente (o no?) proprio gli anni della
> rinascita di Apple.

Ma non vedo il nesso causa-effetto. Nella storia dell'evoluzione dei
sistemi GNU, BSD e Linux non leggo mai la Apple come un catalizzatore di
qualche grande progetto.

> Anzi, IMHO se proprio vogliamo dirla tutta, noi utenti Linux dobbiamo
> molto a Apple anche per un altro motivo, ovvero perché ha sottratto
> significative fette di utenti al mondo Microsoft, erodendo il monopolio
> de facto che vigeva da oltre un decennio. Calando la quota di dominio di
> Microsoft molti sviluppatori si sono trovati a doversi confrontare con i
> Mac in continua ascesa e quindi hanno dovuto interessarsi anche
> dell'interoperabilità (prima manco sapevano cos'era), e di questo se ne
> sono avvantaggiati anche i terzi incomodi.

Qui non trovo da argomentare contro. La varietà, anche quando
proprietaria, è sempre preferibile alla monocoltura.


Ciao,


--
Alessandro Selli http://alessandro.route-add.net
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Re: [OT?] Stallman su jobs [messaggio #128190 è una risposta a message #128019] gio, 13 ottobre 2011 08:41 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Guglielmo  è attualmente disconnesso Guglielmo
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Il 12/10/2011 19:01, SAP ha scritto:

> Nei forum troverai (ma è una ovvieta' talmente banale che mi imbarazza
> barlarne) SEMPRE una maggioranza di utenti con problemi, cosi' come in
> questo NG troverai molte richieste di aiuto.
> Non troverai altrettanto ovviamente il lungo elenco degli utenti
> soddisfatti.
>
> Ma dove li trovate questi argomenti, sui baci perugina?

Perfetto, quindi se una parte di utenti ed acquirenti si lamenta,
esattamente come si lamenta un parte di acquirenti HP, Acer, Sony, Asus,
MSI ecc. ecc. questo fantomatico milione di accorgimenti che fanno
effettivamente la differenza in che fanno differire? Nel non poter
tenere il notebook sulle ginocchia pena scottature? :)

(pregasi notare che è frase ironica, nessun tentativo di mettere in
dubbio la presunta utilità del corpo usato come maxiradiatore. Chissà
perché come tutti gli altri ci mettono pure le ventole all'interno però...)


>> Con l'aggravante che sui "tradizionali" PC (anche notebook) puoi avere
>> speranza che se qualcosa si guasta lo apri e sostituisci il pezzo, sugli
>> apple la cosa mi pare (per esperienza personale) sia un tantinello
>> diversa e l'assistenza sia molto meno facoltativa.
>
> In realtà è altrettanto semplice (risposta breve).
> La risposta lunga solo se interessa.

In realtà non è altrettanto semplice, come chiunque ha praticato
entrambi i "mondi" sa bene. Risposta breve, lunga e che non ammette
repliche da baci perugina.


>> Infine anch'io mi permetto di rimarcare... no, faccio prima e
>> copio-incollo la frase di un altro post condividendola:
>> Sì sì, come dici tu. Gli altri, la concorrenza, montano i laptop in
>> discarica, con pezzi provenienti dalla stessa e seguendo schemi
>> disegnati da ingegneri al primo anno di Università.
>
> Bravi, complimenti.
>
> Qualcun'altro che si vuole aggiungere scrivendo "mi piace", "+1" e
> dandosi di gomito come alle elementari?


Sì c'hai preso. È tutto un gomblotto ordito per sminuire e nascondere
sotto un mucchio di parole il fantastico mondo di Alic...ops Appleusers
nel paese delle meraviglie. Tutta invidia naturalmente.


--
Ciao, Guglielmo.
Re: [OT?] Stallman su jobs [messaggio #128217 è una risposta a message #128190] gio, 13 ottobre 2011 09:58 Messaggio precedenteMessaggio successivo
sapo68  è attualmente disconnesso sapo68
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Guglielmo <mmemmoTOGLIQUESTO@tiscali.it.invalid> wrote:

> > Ma dove li trovate questi argomenti, sui baci perugina?

> Perfetto, quindi se una parte di utenti ed acquirenti si lamenta,
> esattamente come si lamenta un parte di acquirenti HP, Acer, Sony, Asus,
> MSI ecc. ecc. questo fantomatico milione di accorgimenti che fanno
> effettivamente la differenza in che fanno differire? Nel non poter
> tenere il notebook sulle ginocchia pena scottature? :)

Spiace continuare a leggere imprecisioni, e vera e propria
disinformazione.
Sei rimasto un po addietro: il mio portatile (di un paio di anni fa) NON
scalda.

> (pregasi notare che è frase ironica, nessun tentativo di mettere in
> dubbio la presunta utilità del corpo usato come maxiradiatore. Chissà
> perché come tutti gli altri ci mettono pure le ventole all'interno però...)

Ovviamente nei Mac le ventole all'interno ci sono eccome, ma mi
raccomando, informarsi è un optional.
Sarebbe come se venissi qui a parlare di Linux dicendo castronerie.
Chissà perchè ciò non è tollerabile ma è tollerabile dire le stesse
castronerie a proposito di cio che non si conosce affatto.

> In realtà non è altrettanto semplice, come chiunque ha praticato
> entrambi i "mondi" sa bene. Risposta breve, lunga e che non ammette
> repliche da baci perugina.

Semplicissimo invece, sono 4 viti e ti cambi HD e ram con estrema
semplcità.
Ovviamente è un'operazione che Apple sconsiglia perchè si rivolge ad una
utenza mainstream.
Ma io non ho avuto problemi a fare tutto cio'.
In passato mi sono cimentato anche nell' overclock di un PowePC pensa
te.
Accadeva ovviamente quando avevo tempo da buttare.

> > Qualcun'altro che si vuole aggiungere scrivendo "mi piace", "+1" e
> > dandosi di gomito come alle elementari?
> Sì c'hai preso. È tutto un gomblotto ordito per sminuire e nascondere
> sotto un mucchio di parole il fantastico mondo di Alic...ops Appleusers
> nel paese delle meraviglie. Tutta invidia naturalmente.

Ovviamente la replica infantile e puerile che mi aspettavo è arrivata.
Bene, bravo, bis.

--
Giocare col mondo, facendolo a pezzi...
Bambini che il sole, ha ridotto gia'... vecchi.
Re: [OT?] Stallman su jobs [messaggio #128218 è una risposta a message #128190] gio, 13 ottobre 2011 10:03 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 10/13/2011 08:41 AM, Guglielmo wrote:
> Perfetto, quindi se una parte di utenti ed acquirenti si lamenta,
> esattamente come si lamenta un parte di acquirenti HP, Acer, Sony, Asus,
> MSI ecc. ecc. questo fantomatico milione di accorgimenti che fanno
> effettivamente la differenza in che fanno differire? Nel non poter
> tenere il notebook sulle ginocchia pena scottature? :)

Tutti i prodotti possono avere difetti, compresi gli Apple, ma sono
tendenzialmente meno dei prodotti di fascia più bassa e gli stessi di
prodotti di analoga fascia. C'è anche da dire che la clientela Apple è
spesso più esigente verso determinate caratteristiche, e quindi quel che
può essere difetto per un Mac può non esserlo per un Dell.

C'è inoltre da pensare che p.es. un Mac Book Air ha delle dimensioni di
molto inferiori a quasi tutti i concorrenti a parità di performance, e
tutti gli accorgimenti sono serviti proprio a raggiungere questo
obbiettivo. Senza tali misure un NB tradizionale di quelle dimensioni
non durerebbe acceso 3 ore.

> (pregasi notare che è frase ironica, nessun tentativo di mettere in
> dubbio la presunta utilità del corpo usato come maxiradiatore. Chissà
> perché come tutti gli altri ci mettono pure le ventole all'interno però...)

La ventola c'è, ma si accende molto meno. Il che vuol dire che nell'uso
quotidiano sarà una macchina molto più silenziosa dell'analoga
concorrenza; e in certi ambienti la silenziosità è certamente una
qualità apprezzata, utile e talvolta anche indispensabile.

Certo che se lo usi in una fabbrica di stampaggio lamiere probabilmente
non apprezzerai questa qualità.

>>> Con l'aggravante che sui "tradizionali" PC (anche notebook) puoi avere
>>> speranza che se qualcosa si guasta lo apri e sostituisci il pezzo, sugli
>>> apple la cosa mi pare (per esperienza personale) sia un tantinello
>>> diversa e l'assistenza sia molto meno facoltativa.
>>
>> In realtà è altrettanto semplice (risposta breve).
>> La risposta lunga solo se interessa.
>
> In realtà non è altrettanto semplice, come chiunque ha praticato
> entrambi i "mondi" sa bene. Risposta breve, lunga e che non ammette
> repliche da baci perugina.

Non necessariamente questo è da considerarsi difetto. Lo è per un target
di utenza che tendenzialmente già di suo non prende un Mac. Questo è un
modo per diminuire il rischio di fare danni dettato anche dalla
difficoltà di svolgere certe operazioni da parte di un'utenza non
adeguatamente preparata su un prodotto che è stato ingegnerizzato in un
certo modo (in particolare per essere compatto). Dal punto di vista
dell'azienda questa politica consente di ridurre i costi di supporto,
riducendo sensibilmente le probabilità di guasti in seguito ad upgrade
hardware.
Dal punto di vista degli utenti troviamo una grandissima fetta di utenti
che non necessitano di questo tipo di interventi (la maggior parte dei
sistemi nasce e muore con analoga configurazione hardware), una grande
fetta di utenti che per incapacità comunque si rivolgerebbe ad una terza
parte per fare il lavoro, una parte di utenti per cui è comunque una
soluzione buona per le garanzie che offre a fronte di un costo
aggiuntivo contenuto in rapporto al costo del prodotto.
Resta solo una frazione di utenti che avrebbe sia la capacità che la
volontà di fare da sè l'attività, e costoro effettivamente si
troverebbero in difficoltà. Incidentalmente però si tratta della stessa
fascia di utenza che già di suo non comprerebbe un Mac :-)
Fino ad oggi di questa questione ho sentito lamentarsi prevalentemente
utenti che il Mac non l'avevano (con le dovute eccezioni ovviamente).

--
Flavio Visentin

Scientists have finally discovered what's wrong with the female brain:
on the
left side, there's nothing right, and on the right side, there's nothing
left.
Re: Eric S. Raymond difende Stallman [messaggio #128219 è una risposta a message #128170] gio, 13 ottobre 2011 10:06 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Sandro kensan <kensan@kensan.it> wrote:

> Secondo quanto scrive Raymond, Steve Jobs non ha inventato il personal
> computer, ma lo ha reso "cool" due volte. La prima nel 1976 quando venne
> presentato l'Apple II

Questa secondo me è una mezza baggianata: l'Apple II si impose sul
mercato per una gestione migliore e piu semplice delle periferiche (si è
parlato per anni dello stato dell'arte delle routine di gestione dei
drive implementate da Wozniak) e un ottimo linguaggio basic.

Il "cool" è una parola totalmente fuori luogo per l'Apple II.

--
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Bambini che il sole, ha ridotto gia'... vecchi.
Re: A cosiiii!, ma icod vi fa propio schifo?! [messaggio #128220 è una risposta a message #126657] gio, 13 ottobre 2011 10:08 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Come sopra,se volete continuare a schiaffeggiarvi,spostatevi su icod,a molti
di noi non frega un'emerita cippa di stallman,jobs etc,etc.
Re: [OT?] Stallman su jobs [messaggio #128222 è una risposta a message #128171] gio, 13 ottobre 2011 10:36 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 10/13/2011 12:34 AM, Alessandro Selli wrote:
>> Non noti nulla di strano?
>
> No. Spiegati.

Non ce n'è bisogno.

>> Su questo aspetto sì. Ovviamente parlo di imposizione di formati aperti
>> per gli ambiti di applicazione pubblica, quindi essenzialmente nella PA.
>
> E perché qualcosa che sarebbe di fondamentale importanza per la PA
> sarebbe al contempo irrilevante per tutto il resto: per la finanza, la
> medicina, la ricerca scientifica, l'istruzione, la cultura, il
> commercio, l'impresa e l'industria privata ecc.? Perché fare il
> talebano sarebbe accettabile solo se lo si fa nella PA?

Quale parte di APPLICAZIONE PUBBLICA non è chiaro?
La ricerca, la cultura, la medicina, la finanza *pubblica* sono
applicazioni pubbliche. Non lo sono le industrie private o il commercio.
Il perché negli uni e non negli altri è talmente ovvio che mi sembra una
presa per i fondelli spiegarlo...
Se sono obbligato a rapportarmi con istituzioni pubbliche devo poterlo
fare in modo aperto perché il pubblico, essendo di tutti, non deve porre
limiti arbitrari.

Il privato invece deve essere libero di fare quel che vuole nei rapporti
con altri privati.

>> Ma anche no. Portami esempi di costrizione nell'uso di software
>> proprietario...
>
> Ne avevo dettagliato alcuni nello stesso messaggio cui hai risposto.

Ma anche no. Quelle non sono costrizioni di uso di sw proprietario.

>> Che è corretto. Democrazia: tre lupi ed un agnello che decidono cosa c'è
>> per cena.
>
> Se hai un modello sociale che garantisca la libertà meglio della
> democrazia,

L'anarchia garantisce maggiore libertà della democrazia. Che poi
l'anarchia abbia altri svantaggi rispetto alla democrazia è cosa ovvia.

> oltre che un modello di licenza software che garantisca la
> libertà del codice meglio della GPL, faccelo sapere.

La BSD, l'Apache License e il public domain garantiscono tutte maggiore
libertà del codice rispetto alla GPL.

> Molta gente sarebbe ben felice d'implementare entrambe.

Difatti molta gente le implementa.

>>> E invece in tantissimi casi io questa costrizione l'ho vista. Penso
>>> alla sola impossibilità ad usare in ambiente GNU/Linux fogli di calcolo
>>> che contengono macro o bitcode proprietari,
>>
>> Mica sei obbligato ad usarli.
>
> Ah certo, posso lasciare ogni attività informatica e darmi alla
> floricoltura, certo. Fino a quando un qualche fornitore o cliente non
> mi manda un ordine o un rendiconto allegato ad una email in formato Exel.

E se ti mandasse il documento in un formato libero ma che tu non hai
strumenti per gestirlo cosa fai? Spendi migliaia di euro per farti
sviluppare il software per gestirlo?

>> Non esiste tale impossibilità in europa.
>
> Vorresti darmi a bere che in Europa non ci sono leggi a tutela della
> proprietà intellettuale, niente legislazione su copyright e diritto
> d'autore, che in Europa le licenze proprietarie si possono infrangere
> allegramente senza temere nulla?

Ci sono norme e limiti di applicazione della stessa.

> Prima di rispondere prendi nota che in
> Europa è più difficile proteggere il reverse-engineering (va sotto il
> nome di furto di segreto industiale e commerciale). In Europa non ci
> sono clausole di esclusione come negli USA c'è la fair use exemption, le
> esenzioni sono limitate ai casi di documentata necessità e tutti da
> dimostrare a carico di chi decompila.

Anche in Europa.

>> Non è un obbligo ad utilizzare software proprietari, è solo una mancanza
>> di alternative libere. Ma nessuno ti vieta di scrivertele.
>
> Quindi concordi che l'assenza di alternative libere, rese estremamente
> difficili e dispendiose dalle protezioni legali del software
> proprietario, rendono il software propritario un obbligo pratico.

No, non hai proprio capito nulla del discorso. Non sono un obbligo, sono
solo una comodità. Il problema non è del software proprietario ma è
dell'utenza.

>> E in questo caso però se quel costosissimo hardware proprietario fosse
>> utilizzabile solo con il SO libero certificato dal produttore ti
>> troveresti nell'obbligo di utilizzo di quel software libero,
>
> E se mio nonno avesse tre palle sarebbe un flipper.
> Mi sai citare un esempio di qualche hardware enterprise utilizzabile
> solo con software libero?

Che c'entra la disponibilità con la possibilità? Negli anni '90 non
esistevano suite per l'ufficio libere; era colpa di Microsoft?

>> senza
>> nemmeno avere la possibilità di modificarlo anche se teoricamente
>> sarebbe un tuo diritto.
>
> Allora il software che ci gira *non* è libero.

Le palle. Un fornitore di hardware può importi l'uso del software
fornito a corredo se per esempio è richiesto il rispetto di altre
normative. Quindi il produttore che ti vende la fresa a controllo
numerico può senza problemi vincolare il rispetto delle norme di
sicurezza del dispositivo alla presenza di software da lui prodotto.
Tu potresti tecnicamente modificarlo ma a quel punto il tuo hardware non
può più essere usato legalmente dato che non rispetta più la normativa
di sicurezza. E non c'è licenza software che tenga.

> Stai facendo confusione

Direi piuttosto che non capisci o non vuoi capire quanto dico.

>> Ma non c'è una costrizione..
>
> Si che c'è:
>
> costringere [co-strìn-ge-re]
> [...] Indurre a una soluzione non voluta
>
> (il mondo non è solo bianco o nero)

Cambia vocabolario.

costrizione[co-stri-zió-ne] s.f.
Coercizione fisica o morale

coercizione[co-er-ci-zió-ne] s.f.
Imposizione operata sulla volontà altrui, spec. con l'uso della forza o
del ricatto SIN costrizione

>>> il cui fallimento comporterebbe conseguenze disastrose per l'azienda
>>> coinvolta. In queste situazioni il software proprietario sguazza
>>> felice, conscio di poter sopravvivere non per merito, ma per necessità.
>>
>> Anche alcuni software liberi sguazzano nella medesima pozza. Tutti
>> quelli per cui non vi sia molta expertise.
>
> Non conosco casi di impieghi di software libero che hanno reso
> talmente rischiosa la migrazione ad una soluzione proprietaria

Il fatto che tu non li conosca non vuo dire che non esistano.

> da
> costringere qualche azienda o individuo a restare con il software libero
> controvoglia, leggerei volentieri a proposito di tali casi.

Invece io ho avuto proprio un caso pratico, vissuto in prima persona, di
un'azienda che aveva un CRM open source sviluppato da un'azienda poi
fallita. Pur essendo open source non hanno trovato nessuno disponibile a
manutenere il software e i costi di migrazione ad altre soluzioni erano
talmente alti che hanno preferito mantenere lo storico sul vecchio
sistema, partire con un nuovo sistema e ripopolare tutte le anagrafiche
manualmente. Stessi identici problemi che avrebbero avuto con un CRM
closed source basato su dati aperti.

--
Flavio Visentin

Scientists have finally discovered what's wrong with the female brain:
on the
left side, there's nothing right, and on the right side, there's nothing
left.
Re: [OT?] Stallman su jobs [messaggio #128223 è una risposta a message #128218] gio, 13 ottobre 2011 10:36 Messaggio precedenteMessaggio successivo
sapo68  è attualmente disconnesso sapo68
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THe_ZiPMaN <spam@zipman.it> wrote:

> Tutti i prodotti possono avere difetti, compresi gli Apple, ma sono
> tendenzialmente meno dei prodotti di fascia più bassa e gli stessi di
> prodotti di analoga fascia. C'è anche da dire che la clientela Apple è
> spesso più esigente verso determinate caratteristiche, e quindi quel che
> può essere difetto per un Mac può non esserlo per un Dell.

Giusto.
Comunque è proprio l'esempio sbagliato: sarebbe come dire che siccome
qui ci sono un sacco di richiese di aiuto su Linux allora Linux e' una
merda.

[snip]

> Non necessariamente questo è da considerarsi difetto. Lo è per un target
> di utenza che tendenzialmente già di suo non prende un Mac. Questo è un
> modo per diminuire il rischio di fare danni dettato anche dalla
> difficoltà di svolgere certe operazioni da parte di un'utenza non
> adeguatamente preparata su un prodotto che è stato ingegnerizzato in un
> certo modo (in particolare per essere compatto). Dal punto di vista
> dell'azienda questa politica consente di ridurre i costi di supporto,
> riducendo sensibilmente le probabilità di guasti in seguito ad upgrade
> hardware.

Esatto.
E' l'economia di scala che in generale impone certe scelte.

> Dal punto di vista degli utenti troviamo una grandissima fetta di utenti
> che non necessitano di questo tipo di interventi (la maggior parte dei
> sistemi nasce e muore con analoga configurazione hardware), una grande
> fetta di utenti che per incapacità comunque si rivolgerebbe ad una terza
> parte per fare il lavoro, una parte di utenti per cui è comunque una
> soluzione buona per le garanzie che offre a fronte di un costo
> aggiuntivo contenuto in rapporto al costo del prodotto.
> Resta solo una frazione di utenti che avrebbe sia la capacità che la
> volontà di fare da sè l'attività, e costoro effettivamente si
> troverebbero in difficoltà. Incidentalmente però si tratta della stessa
> fascia di utenza che già di suo non comprerebbe un Mac :-)
> Fino ad oggi di questa questione ho sentito lamentarsi prevalentemente
> utenti che il Mac non l'avevano (con le dovute eccezioni ovviamente).

Quoto tutto di nuovo.

A me paiono discorsi di buon senso e improntati al realismo, ma vedo che
comunque anche a parlare cosi' si rischia di beccarsi del fanboy
aggratis.
Mah.

--
Giocare col mondo, facendolo a pezzi...
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Re: [OT?] Stallman su jobs [messaggio #128225 è una risposta a message #128222] gio, 13 ottobre 2011 10:43 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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THe_ZiPMaN <spam@zipman.it> wrote:

> Invece io ho avuto proprio un caso pratico

[snip]

Scusa lo snip del post, ma sto seguendo la discussione con quel misto di
sbigottimento e tristezza che mi prende sempre quando trovo persone che
non capiscono la complessità del mondo che li circonda e vorrebbero
avere l'ambizione e l'arroganza di aver trovato l'uovo di colombo: cioè
una soluzione valida per ogni problema.

Questa non è libertà, è solo dogmatismo.

--
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Re: [OT?] Stallman su jobs [messaggio #128226 è una risposta a message #128222] gio, 13 ottobre 2011 10:43 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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THe_ZiPMaN <spam@zipman.it> wrote:

> > oltre che un modello di licenza software che garantisca la
> > libertà del codice meglio della GPL, faccelo sapere.
> La BSD, l'Apache License e il public domain garantiscono tutte maggiore
> libertà del codice rispetto alla GPL.

Personalmente concordo...

--
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Re: Eric S. Raymond difende Stallman [messaggio #128227 è una risposta a message #128170] gio, 13 ottobre 2011 10:45 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Alessandro Selli  è attualmente disconnesso Alessandro Selli
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Sandro kensan ha scritto:
> http://www.hwjournal.net/articoli/eric-s-raymond-difende-sta llman-su-steve-jobs-8579
>
>
> Licenza CC
>
> Eric S. Raymond difende Stallman su Steve Jobs
>
> – 12 ottobre 2011
>
> Eric S Raymond, uno dei leader del mondo Open Source ha difeso Richard
> Stallman, il “padre” del movimento Free Software, che a quanto pare è
> stato frainteso dalla stampa.

E non è stato l'unico a vedere il mito di Jobs sotto un'altra luce:
http://gawker.com/5847344/what-everyone-is-too-polite-to-say -about-steve-jobs

Strano effetto, quello che una persona diventata ricchissima mentre
propagava le idee sull'essere anticonformisti e sul non seguire la massa
lasciandosi standardizzare
(http://www.youtube.com/watch?v=fihw7uj3NNA) poi crea un ecosistema
chiuso, cristallizzato, reazionario e violento contro ogni tentativo di
deviare dalla "retta via". Pochi si ricordano di eventi quali la causa
intentata dalla Apple contro un blogger diciannovenne, Nick Ciarelli,
"colpevole" d'aver (correttamente) anticipato l'uscita del Mac Mini.

> Questa sorta di idolatria nei confronti di una specie di tirannia nelle
> piccole cose come gli Smartphone può avere implicazioni analoghe nei
> confronti della tirannia verso le grandi cose. In pratica, secondo Eric,
> se ci abituiamo ad amare una serie di regole imposte su uno smartphone e
> il suo ecosistema, possiamo aspettarci di vedere lo stesso atteggiamento
> trasposto anche quando si tratterà di regole ben diverse e imposte su
> scala molto più grande.

Sottoscrivo, grande Eric! Mi fa piacere che per le cose che veramente
contano la vede alla stessa maniera di Stallman.


Ciao,


--
Alessandro Selli http://alessandro.route-add.net
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Re: [OT?] Stallman su jobs [messaggio #128230 è una risposta a message #128217] gio, 13 ottobre 2011 11:19 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Guglielmo  è attualmente disconnesso Guglielmo
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Il 13/10/2011 09:58, SAP ha scritto:

> Spiace continuare a leggere imprecisioni, e vera e propria
> disinformazione.

Dovrebbe spiacerti di più rileggerti in tutti i post di questo thread e
notare che dai del tutto l'impressione di stare sul pulpito a dare
lezioni e indicare dogmi a destra e manca, l'umiltà deve essere merce
rara dalle tue parti.

> Sei rimasto un po addietro: il mio portatile (di un paio di anni fa) NON
> scalda.

Si ma a qualcuno scaldava nonostante i millemilioni di accorgimenti ecc.
ecc. loro la fregatura l'hanno presa. Possibile che non riesci a
rendertene conto?

>> (pregasi notare che è frase ironica, nessun tentativo di mettere in
>> dubbio la presunta utilità del corpo usato come maxiradiatore. Chissà
>> perché come tutti gli altri ci mettono pure le ventole all'interno però...)
>
> Ovviamente nei Mac le ventole all'interno ci sono eccome, ma mi
> raccomando, informarsi è un optional.

E io che ho detto? Rileggi meglio prego, ho proprio scritto che
nonostante l'ideale radiatore ci vuole sempre la ventola con annessi e
connessi. Vediamo se mi sono spiegato meglio ora e se capisci anche il
perché l'ho scritto.

> Sarebbe come se venissi qui a parlare di Linux dicendo castronerie.
> Chissà perchè ciò non è tollerabile ma è tollerabile dire le stesse
> castronerie a proposito di cio che non si conosce affatto.

Naturalmente tu stabilisci chi conosce e chi no, gli altri tacciano.
Vedi a proposito del pulpito e dell'umiltà.

>
>> In realtà non è altrettanto semplice, come chiunque ha praticato
>> entrambi i "mondi" sa bene. Risposta breve, lunga e che non ammette
>> repliche da baci perugina.
>
> Semplicissimo invece, sono 4 viti e ti cambi HD e ram con estrema
> semplcità.

E se devi cambiare la scheda video? Apri e cambi allo stesso modo? E il
display? Con la stessa semplicità trovi il ricambio a prezzi ragionevoli
e fai da te? Chiedo perché non so, eh l'hai scritto tu che invece sai tutto.

> Ovviamente è un'operazione che Apple sconsiglia perchè si rivolge ad una
> utenza mainstream.

un LOL! ci sta tutto consentimi.


>>> Qualcun'altro che si vuole aggiungere scrivendo "mi piace", "+1" e
>>> dandosi di gomito come alle elementari?
>> Sì c'hai preso. È tutto un gomblotto ordito per sminuire e nascondere
>> sotto un mucchio di parole il fantastico mondo di Alic...ops Appleusers
>> nel paese delle meraviglie. Tutta invidia naturalmente.
>
> Ovviamente la replica infantile e puerile che mi aspettavo è arrivata.
> Bene, bravo, bis.

Se non vuoi essere replicato da infante evita di dare impressione di
esserlo. A me pare lapalissiano.


--
Ciao, Guglielmo.
Re: [OT?] Stallman su jobs [messaggio #128232 è una risposta a message #128222] gio, 13 ottobre 2011 11:23 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Alessandro Selli  è attualmente disconnesso Alessandro Selli
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THe_ZiPMaN ha scritto:
> On 10/13/2011 12:34 AM, Alessandro Selli wrote:
>>> Non noti nulla di strano?
>>
>> No. Spiegati.
>
> Non ce n'è bisogno.

A ecco, il bluff non ti è riuscito.

>>> Su questo aspetto sì. Ovviamente parlo di imposizione di formati aperti
>>> per gli ambiti di applicazione pubblica, quindi essenzialmente nella PA.
>>
>> E perché qualcosa che sarebbe di fondamentale importanza per la PA
>> sarebbe al contempo irrilevante per tutto il resto: per la finanza, la
>> medicina, la ricerca scientifica, l'istruzione, la cultura, il
>> commercio, l'impresa e l'industria privata ecc.? Perché fare il
>> talebano sarebbe accettabile solo se lo si fa nella PA?
>
> Quale parte di APPLICAZIONE PUBBLICA non è chiaro?

Nessuna. Quello che non è chiaro, lo ripeto, è perché questa sarebbe
"sacra" mentre le altre irrilevanti.

> La ricerca, la cultura, la medicina, la finanza *pubblica* sono
> applicazioni pubbliche.

Ma no? E il pesce *rosso* è rosso!

> Non lo sono le industrie private o il commercio.
> Il perché negli uni e non negli altri è talmente ovvio che mi sembra una
> presa per i fondelli spiegarlo...
> Se sono obbligato a rapportarmi con istituzioni pubbliche devo poterlo
> fare in modo aperto perché il pubblico, essendo di tutti, non deve porre
> limiti arbitrari.

E sta proprio qui la trappola: la PA deve interfacciarsi con il mondo
industriale, commerciale, imprenditoriale ecc. privato. Fintanto che in
questi campi troneggiano i formati proprietari e inoperabili, non sarà
possibile imporre alla PA staccarsi dal "mondo reale" adottando standard
che solo lei saprà utilizzare. Per farlo dovrà anche imporre che quelle
realtà esterne utilizzino i suoi stessi stadard, e quindi cade la
presunta libertà dell'imprenditoria privata di fare quello che vuole con
la piattaforma di sua scelta.

> Il privato invece deve essere libero di fare quel che vuole nei rapporti
> con altri privati.
>
>>> Ma anche no. Portami esempi di costrizione nell'uso di software
>>> proprietario...
>>
>> Ne avevo dettagliato alcuni nello stesso messaggio cui hai risposto.
>
> Ma anche no. Quelle non sono costrizioni di uso di sw proprietario.

Ma proprio si. Quelle sono costrizioni di uso di sw proprietario.

>>> Che è corretto. Democrazia: tre lupi ed un agnello che decidono cosa c'è
>>> per cena.
>>
>> Se hai un modello sociale che garantisca la libertà meglio della
>> democrazia,
>
> L'anarchia garantisce maggiore libertà della democrazia. Che poi
> l'anarchia abbia altri svantaggi rispetto alla democrazia è cosa ovvia.

No. È cosa nota che non c'è libertà dove non c'è un potere centrale
(lo stato come garante della giustizia) capace di impedire ai singoli
potenti (aristocrazia feudale, proprietari terrieri, monopolisti ecc.)
di prevaricare i singoli che sono privi del loro potere e mezzi, sia
materiali che finanziari. Nei regimi anarchici si finisce presto ad
avere il sorgere di prepotenti che localmente tiranneggiano chi non è
capace di rispondere al loro potere con una forza sufficiente.

>> oltre che un modello di licenza software che garantisca la
>> libertà del codice meglio della GPL, faccelo sapere.
>
> La BSD, l'Apache License e il public domain garantiscono tutte maggiore
> libertà del codice rispetto alla GPL.

Ma anche no. La libertà di sottrarre dalla libertà non è nulla che
chiamerei più libero di quello che garantisce la libertà oggi come domani.

>> Molta gente sarebbe ben felice d'implementare entrambe.
>
> Difatti molta gente le implementa.

Riprovaci.

>>>> E invece in tantissimi casi io questa costrizione l'ho vista. Penso
>>>> alla sola impossibilità ad usare in ambiente GNU/Linux fogli di calcolo
>>>> che contengono macro o bitcode proprietari,
>>>
>>> Mica sei obbligato ad usarli.
>>
>> Ah certo, posso lasciare ogni attività informatica e darmi alla
>> floricoltura, certo. Fino a quando un qualche fornitore o cliente non
>> mi manda un ordine o un rendiconto allegato ad una email in formato Exel.
>
> E se ti mandasse il documento in un formato libero ma che tu non hai
> strumenti per gestirlo cosa fai? Spendi migliaia di euro per farti
> sviluppare il software per gestirlo?

No, ti scarichi e ti installi il software che vuoi. Ah certo, puoi
anche dedicare, se ti conviene, le tue risorse interne per sviluppare
quello che non c'è già pronto, contrariamente alla grande maggioranza
dei casi di software proprietario.

>>> Non esiste tale impossibilità in europa.
>>
>> Vorresti darmi a bere che in Europa non ci sono leggi a tutela della
>> proprietà intellettuale, niente legislazione su copyright e diritto
>> d'autore, che in Europa le licenze proprietarie si possono infrangere
>> allegramente senza temere nulla?
>
> Ci sono norme e limiti di applicazione della stessa.

Di cui avevo scritto.

>> Prima di rispondere prendi nota che in
>> Europa è più difficile proteggere il reverse-engineering (va sotto il
>> nome di furto di segreto industiale e commerciale). In Europa non ci
>> sono clausole di esclusione come negli USA c'è la fair use exemption, le
>> esenzioni sono limitate ai casi di documentata necessità e tutti da
>> dimostrare a carico di chi decompila.
>
> Anche in Europa.

Che cosa non hai capito di "In Europa non ci sono clausole di
esclusione come negli USA c'è la fair use exemption, le esenzioni sono
limitate ai casi di documentata necessità e tutti da dimostrare a carico
di chi decompila"? Purtroppo non ho il tempo di farti un disegnino in
ASCII art.

>>> Non è un obbligo ad utilizzare software proprietari, è solo una mancanza
>>> di alternative libere. Ma nessuno ti vieta di scrivertele.
>>
>> Quindi concordi che l'assenza di alternative libere, rese estremamente
>> difficili e dispendiose dalle protezioni legali del software
>> proprietario, rendono il software propritario un obbligo pratico.
>
> No, non hai proprio capito nulla del discorso. Non sono un obbligo, sono
> solo una comodità. Il problema non è del software proprietario ma è
> dell'utenza.

No, non hai proprio capito nulla del discorso. Sono un obbligo, non
sono solo una comodità. Il problema è del software proprietario e delle
garanzie legali che ha in più confronto al software libero, non è
dell'utenza.

>>> E in questo caso però se quel costosissimo hardware proprietario fosse
>>> utilizzabile solo con il SO libero certificato dal produttore ti
>>> troveresti nell'obbligo di utilizzo di quel software libero,
>>
>> E se mio nonno avesse tre palle sarebbe un flipper.
>> Mi sai citare un esempio di qualche hardware enterprise utilizzabile
>> solo con software libero?
>
> Che c'entra la disponibilità con la possibilità? Negli anni '90 non
> esistevano suite per l'ufficio libere; era colpa di Microsoft?

Alla domanda: "Mi sai citare un esempio di qualche hardware enterprise
utilizzabile solo con software libero?" il teste non risponde.

>>> senza
>>> nemmeno avere la possibilità di modificarlo anche se teoricamente
>>> sarebbe un tuo diritto.
>>
>> Allora il software che ci gira *non* è libero.
>
> Le palle. Un fornitore di hardware può importi l'uso del software
> fornito a corredo se per esempio è richiesto il rispetto di altre
> normative. Quindi il produttore che ti vende la fresa a controllo
> numerico può senza problemi vincolare il rispetto delle norme di
> sicurezza del dispositivo alla presenza di software da lui prodotto.

Software che se è distribuito con una licenza che ne vieta le
modifiche e la redistribuzione o l'uso per scopi diversi da quello del
produttore originale non è software libero. A te mancano le basi.

>> Stai facendo confusione
>
> Direi piuttosto che non capisci o non vuoi capire quanto dico.

Sei molto confuso.

>>> Ma non c'è una costrizione..
>>
>> Si che c'è:
>>
>> costringere [co-strìn-ge-re]
>> [...] Indurre a una soluzione non voluta
>>
>> (il mondo non è solo bianco o nero)
>
> Cambia vocabolario.

Cambia mondo.

> costrizione[co-stri-zió-ne] s.f.
> Coercizione fisica o morale
>
> coercizione[co-er-ci-zió-ne] s.f.
> Imposizione operata sulla volontà altrui, spec. con l'uso della forza o
> del ricatto SIN costrizione

Qualcuno spieghi al talebano linguistico che in tutte le lingue gli
stessi termini vogliono dire più cose, e che un certo significato non
annulla tutti gli altri.

>> Non conosco casi di impieghi di software libero che hanno reso
>> talmente rischiosa la migrazione ad una soluzione proprietaria
>
> Il fatto che tu non li conosca non vuo dire che non esistano.

Illuminami.

>> da
>> costringere qualche azienda o individuo a restare con il software libero
>> controvoglia, leggerei volentieri a proposito di tali casi.
>
> Invece io ho avuto proprio un caso pratico, vissuto in prima persona, di
> un'azienda che aveva un CRM open source sviluppato da un'azienda poi
> fallita. Pur essendo open source non hanno trovato nessuno disponibile a
> manutenere il software e i costi di migrazione ad altre soluzioni erano
> talmente alti che hanno preferito mantenere lo storico sul vecchio
> sistema, partire con un nuovo sistema e ripopolare tutte le anagrafiche
> manualmente. Stessi identici problemi che avrebbero avuto con un CRM
> closed source basato su dati aperti.

Io ho visto, io ho letto, io so di Tizio, io ho sentito di Sempronio,
a mio zio è successo che...

Purtroppo l'economia e gli ecosistemi informatico non girano intorno
ai casi singoli non documentati.

Francamente, i casi sono totalmente non confrontabili, quello di un
software che memorizza i dati in formati aperti e reimplementabili (come
necessariamente fanno i software liberi) e quelli proprietari dove tocca
spendere tempi biblici in reverse engineering nella speranza di non
subire una citazione in giudizio per violazione di segreto industriale,
copyright e violazione di meccanismi di sicurezza informatica (come
prevede la DMCA). Non è questione di possibilità, è questione di
comodità del cliente.


Ciao,


--
Alessandro Selli http://alessandro.route-add.net
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Re: A cosiiii!, ma icod vi fa propio schifo?! [messaggio #128233 è una risposta a message #128220] gio, 13 ottobre 2011 11:24 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 13/10/2011 10:08, Copyleft ha scritto:

> Come sopra,se volete continuare a schiaffeggiarvi,spostatevi su icod,a molti
> di noi non frega un'emerita cippa di stallman,jobs etc,etc.

Hai ragione, per quanto mi riguarda porgo le scuse e la smetto.

--
Ciao, Guglielmo.
Re: Eric S. Raymond difende Stallman [messaggio #128234 è una risposta a message #128170] gio, 13 ottobre 2011 11:32 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 10/13/2011 12:33 AM, Sandro kensan wrote:
> Eric S. Raymond difende Stallman su Steve Jobs
>
> – 12 ottobre 2011
>
> Eric S Raymond, uno dei leader del mondo Open Source ha difeso Richard
> Stallman, il “padre” del movimento Free Software, che a quanto pare è
> stato frainteso dalla stampa. Eric ha scritto sul suo blog per fornire
> un quadro più chiaro di Steve Jobs. Vediamo, in sunto, le sue parole…

Non direi proprio che l'ha difeso, anzi direi che in buona parte ha
espresso le stesse istanze di chi ha condannato l'uscita di RSM ... ha
espresso alcune idee concordi con la visione Stallmaniana, ma come al
solito ESR ha dimostrato che si può essere critici in modo costruttivo,
riconoscendo meriti e demeriti altrui, soprattutto senza apparire cretini.

--
Flavio Visentin

Scientists have finally discovered what's wrong with the female brain:
on the
left side, there's nothing right, and on the right side, there's nothing
left.
Re: [OT?] Stallman su jobs [messaggio #128236 è una risposta a message #128230] gio, 13 ottobre 2011 11:40 Messaggio precedenteMessaggio successivo
sapo68  è attualmente disconnesso sapo68
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Guglielmo <mmemmoTOGLIQUESTO@tiscali.it.invalid> wrote:

> > Spiace continuare a leggere imprecisioni, e vera e propria
> > disinformazione.
> Dovrebbe spiacerti di più rileggerti in tutti i post di questo thread e
> notare che dai del tutto l'impressione di stare sul pulpito a dare
> lezioni e indicare dogmi a destra e manca, l'umiltà deve essere merce
> rara dalle tue parti.

Invece dalle tue parti si presentano le persone cospargendosi il capo di
cenere?
Ma di cosa stiamo parlando?
Non ti piace il mio "atteggiamento"?
Siamo alle medie?
Rimani al merito.

> > Sei rimasto un po addietro: il mio portatile (di un paio di anni fa) NON
> > scalda.
> Si ma a qualcuno scaldava nonostante i millemilioni di accorgimenti ecc.
> ecc. loro la fregatura l'hanno presa. Possibile che non riesci a
> rendertene conto?

Certo che me ne rendo conto.
Mi rendo conto anche di tutti gli altri che si trovano bene e non
pensano di avere avuto una fregatura.
Dovresti spiegarmi altrimenti perchè Apple è al primo posto come
soddisfazione espressa dai suoi utenti.
Giustificami questo invece di straparlare a vanvera:

http://www.informationweek.com/news/hardware/handheld/227500 661

http://news.cnet.com/8301-13506_3-20108336-17/apple-tops-in- customer-sat
isfaction-for-8th-year/

Saranno tutti pecoroni vero?

> E io che ho detto? Rileggi meglio prego, ho proprio scritto che
> nonostante l'ideale radiatore ci vuole sempre la ventola con annessi e
> connessi. Vediamo se mi sono spiegato meglio ora e se capisci anche il
> perché l'ho scritto.

La spiegazione te l'ha data Zipman in un altro post, leggi e ritorna.

> Naturalmente tu stabilisci chi conosce e chi no, gli altri tacciano.
> Vedi a proposito del pulpito e dell'umiltà.

Noto il pressappochismo e non lo sopporto, parli di avere avuto prodotti
Apple e sono prodotti di svariati -parecchi- anni fa.

> > Semplicissimo invece, sono 4 viti e ti cambi HD e ram con estrema
> > semplcità.
> E se devi cambiare la scheda video? Apri e cambi allo stesso modo? E il
> display?

Stavamo parlando di PORTATILI.
Aripijate.
Cambiare scheda video, display in un portatile?

Anche qui ha risposto in modo molto esteso Zipman nello stesso post che
citavo sopra: la necessità di fare quel tipo di interventi è molto bassa
in prodotti di una determinata fascia, di solito chi si lamenta di
queste mancanze infatti non utilizza quei prodotti.

> Con la stessa semplicità trovi il ricambio a prezzi ragionevoli
> e fai da te? Chiedo perché non so, eh l'hai scritto tu che invece sai tutto.

Ho portato il mio iMac da 4GB di RAM a 12 GB con 67€, fai te e ci ho
messo un HD da 2 TB con ca. 100€.
Sono prezzi irragionevoli?
Fai te.

> > Ovviamente è un'operazione che Apple sconsiglia perchè si rivolge ad una
> > utenza mainstream.
> un LOL! ci sta tutto consentimi.

Ridi ridi mi sembra sai fare solo quello.

> > Ovviamente la replica infantile e puerile che mi aspettavo è arrivata.
> > Bene, bravo, bis.
> Se non vuoi essere replicato da infante evita di dare impressione di
> esserlo. A me pare lapalissiano.

Infantile io?
E' veramente ridicolo sentirsi dare dell'infantile da chi scrive:

"Sì c'hai preso. È tutto un gomblotto ordito per sminuire e nascondere
sotto un mucchio di parole il fantastico mondo di Alic...ops Appleusers
nel paese delle meraviglie."

Non c'e' male: come rigiratore di frittate avresti un futuro.

--
Giocare col mondo, facendolo a pezzi...
Bambini che il sole, ha ridotto gia'... vecchi.
Re: [OT?] Stallman su jobs [messaggio #128258 è una risposta a message #128232] gio, 13 ottobre 2011 12:02 Messaggio precedenteMessaggio successivo
THe_ZiPMaN  è attualmente disconnesso THe_ZiPMaN
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On 10/13/2011 11:23 AM, Alessandro Selli wrote:
> THe_ZiPMaN ha scritto:
>> On 10/13/2011 12:34 AM, Alessandro Selli wrote:
>>>> Non noti nulla di strano?
>>>
>>> No. Spiegati.
>>
>> Non ce n'è bisogno.
>
> A ecco, il bluff non ti è riuscito.

No, nessun bluff. Semplicemente reputavo tempo perso spiegare cose
evidenti, ma visto che non ci arrivi perdiamo anche questi 2 minuti.

Nei tuoi post appari esattamente come gli idolatri che io condannavo,
quelli che non hanno un pensiero proprio ma si devono omologare al guru
di turno, che sia Jobs o Stallman non fa differenza.
Adesso puoi anche sperticarti in tentativi di dissimulare questa tua
situazione, ma i post che hai scritto parlano da soli.

> Nessuna. Quello che non è chiaro, lo ripeto, è perché questa sarebbe
> "sacra" mentre le altre irrilevanti.

Perché la cosa pubblica è diversa da quella privata.

>> Se sono obbligato a rapportarmi con istituzioni pubbliche devo poterlo
>> fare in modo aperto perché il pubblico, essendo di tutti, non deve porre
>> limiti arbitrari.
>
> E sta proprio qui la trappola: la PA deve interfacciarsi con il mondo
> industriale, commerciale, imprenditoriale ecc. privato.

No. E' il mondo industriale, commerciale, imprenditoriale, privato che
deve interfacciarsi con la PA, non il contrario. Non perdo altro tempo a
spiegarti cose banali.

> Fintanto che in
> questi campi troneggiano i formati proprietari e inoperabili, non sarà
> possibile imporre alla PA staccarsi dal "mondo reale" adottando standard
> che solo lei saprà utilizzare.

Cazzate. Dove la PA ha imposto una soluzione questa è stata adottata
dagli altri, ed è anche ovvio come chiunque sa.

> Per farlo dovrà anche imporre che quelle
> realtà esterne utilizzino i suoi stessi stadard, e quindi cade la
> presunta libertà dell'imprenditoria privata di fare quello che vuole con
> la piattaforma di sua scelta.

No. Uno può ugualmente fare quel che vuole, semplcemente dovrà adeguarsi
nelle comunicazioni con la PA. AKA il software proprietario tratterà
formati aperti nelle comunicazioni con la PA mentre farà quel che vuole
per il resto.

>>>> Che è corretto. Democrazia: tre lupi ed un agnello che decidono cosa c'è
>>>> per cena.
>>>
>>> Se hai un modello sociale che garantisca la libertà meglio della
>>> democrazia,
>>
>> L'anarchia garantisce maggiore libertà della democrazia. Che poi
>> l'anarchia abbia altri svantaggi rispetto alla democrazia è cosa ovvia.
>
> No.

Sì. Continui a confondere causa ed effetto e continui a confondere i
termini.

> È cosa nota che non c'è libertà dove non c'è un potere centrale

Le stesse idee che aveva SJ...

> (lo stato come garante della giustizia) capace di impedire ai singoli
> potenti (aristocrazia feudale, proprietari terrieri, monopolisti ecc.)
> di prevaricare i singoli che sono privi del loro potere e mezzi, sia
> materiali che finanziari.

E il potere centrale non è una prevaricazione?

> Nei regimi anarchici si finisce presto ad
> avere il sorgere di prepotenti che localmente tiranneggiano chi non è
> capace di rispondere al loro potere con una forza sufficiente.

Che quindi cessano di essere regimi anarchici e diventano oligarchici o
dittatoriali, ecc.ecc.. Stessa cosa che accade in una democrazia quando
un partito o un gruppo, pur col consenso popolare, prende la maggioranza
assoluta e quindi il potere.

>>> oltre che un modello di licenza software che garantisca la
>>> libertà del codice meglio della GPL, faccelo sapere.
>>
>> La BSD, l'Apache License e il public domain garantiscono tutte maggiore
>> libertà del codice rispetto alla GPL.
>
> Ma anche no.

Ma anche sì.

> La libertà di sottrarre dalla libertà non è nulla che
> chiamerei più libero di quello che garantisce la libertà oggi come domani.

La BSD non sottrae alcuna libertà né all'utente né allo sviluppatore, al
contrario della GPL. Rileggiti le licenze. Finché spari cretinate di
questo tono non è possibile nemmeno iniziare discussioni.

>> E se ti mandasse il documento in un formato libero ma che tu non hai
>> strumenti per gestirlo cosa fai? Spendi migliaia di euro per farti
>> sviluppare il software per gestirlo?
>
> No, ti scarichi e ti installi il software che vuoi.

Eh no caro... software libero non vuol dire che chiunque può scaricarlo
e installarlo. Rileggiti le licenze.

> Ah certo, puoi
> anche dedicare, se ti conviene, le tue risorse interne per sviluppare
> quello che non c'è già pronto, contrariamente alla grande maggioranza
> dei casi di software proprietario.

Anche col software proprietario puoi farlo.

> Purtroppo non ho il tempo di farti un disegnino in ASCII art.

Provaci. Forse ti riesce meglio che discutere di argomenti che non conosci.

>> No, non hai proprio capito nulla del discorso. Non sono un obbligo, sono
>> solo una comodità. Il problema non è del software proprietario ma è
>> dell'utenza.
>
> No, non hai proprio capito nulla del discorso. Sono un obbligo, non
> sono solo una comodità.

COL CAZZO. Mi sto anche rompendo un attimino i coglioni di rispiegare ad
ogni post concetti tanto banali; se vuoi capirli bene, altrimenti
prosegui pure per la tua strada coi paraocchi. Non sono pagato per
tentare di far ragionare chi non vuole farlo.

>> Invece io ho avuto proprio un caso pratico, vissuto in prima persona, di
>> un'azienda che aveva un CRM open source sviluppato da un'azienda poi
>> fallita. Pur essendo open source non hanno trovato nessuno disponibile a
>> manutenere il software e i costi di migrazione ad altre soluzioni erano
>> talmente alti che hanno preferito mantenere lo storico sul vecchio
>> sistema, partire con un nuovo sistema e ripopolare tutte le anagrafiche
>> manualmente. Stessi identici problemi che avrebbero avuto con un CRM
>> closed source basato su dati aperti.
>
> Io ho visto, io ho letto, io so di Tizio, io ho sentito di Sempronio,
> a mio zio è successo che...

Quale parte di «ho avuto proprio un caso pratico, vissuto in prima
persona» non era chiara? Ora continua pure a sparar cazzate e a pensarla
come vuoi, visto che neghi anche l'evidenza.

Per quanto mi riguarda nel momento stesso in cui ti permetti di mettere
in dubbio anche quanto mi è personalmente capitato puoi andare
direttamente a it.fan.culo dove imposto il F/U.

--
Flavio Visentin

Se g'ho da seitar a parlar coi cojoni parlo coi mei che i'è pu vizini...
Re: [OT?] Stallman su jobs [messaggio #128259 è una risposta a message #128172] gio, 13 ottobre 2011 12:04 Messaggio precedenteMessaggio precedente
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On 10/13/2011 12:50 AM, Alessandro Selli wrote:
> Ah beh, allora speriamo che ci sia presto un crollo epocale della
> struttura socio-economica mondiale con qualche guerra non convenzionale
> qua e la per il pianeta, più un ventennio di guerre "civili" a macchia
> di leopardo. *Dopo* staranno tutti molto meglio, non ci sarà
> disoccupazione e nessuno si preoccuperà della prossima manovra
> finanziaria. Ringrazieranno tutti la grande stura ai problemi del
> mondo, non per nulla siamo la specie Homo Sapiens Sapiens.

Un metodo di ragionare molto simile a quello del tuo "padrone", fatto di
estremismi.

--
Flavio Visentin

Scientists have finally discovered what's wrong with the female brain:
on the
left side, there's nothing right, and on the right side, there's nothing
left.
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