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Home » Cinema » Film » "Contact", di Robert Zemeckis [RECE-SPOILER]
"Contact", di Robert Zemeckis [RECE-SPOILER] [messaggio #128073] mer, 12 ottobre 2011 23:18 Messaggio successivo
MiT  è attualmente disconnesso MiT
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[SPOILER]



Stordito da robottoni giganti, approssimative invasioni aliene, impalpabili
sceneggiature ed un vasto campionario di inutili remake e prequel, ho
rispolverato il dvd di "Contact" ed ho riassaporato il gusto di ammirare una
bella storia di fantascienza cinematografica. In questi anni tanto si e'
parlato di questo film, oggi raccolgo quelle riflessioni sparse che avevo
pubblicato ed aggiungo qualche nuova considerazione per celebrare quello
che, a mio modesto avviso, rimane uno dei piu' bei film di fantascienza.

"Contact" e' il romanzo dell'astronomo Carl Sagan da cui Robert Zemeckis ne
ha tratto un ottimo film dove il rapporto scienza-fede e' sempre ben
presente senza pero' mai sfociare in integralismi di parte. Merito di un
grande Sagan che, purtroppo, non riusci' in tempo a godersi la trasposizione
del suo romanzo al cinema.

Il film e' incentrato sulla *fede*: fede in DIO e fede nella scienza. La
speranza della scienziata Ellie Arroway di trovare-contattare altri esseri
e' fede allo stato puro, speranza in cio' che crede. Da bambina con un
baracchino riesce a contattare Pensacola (Florida), ed e' felice e si
emoziona nel parlare; crescendo vuole "sentire" qualcosa-qualcuno che sia
davvero "alieno" da se stessa. La frase di suo padre "se non ci fosse
nessuno sarebbe uno spreco di spazio" non postula principi matematici e su
quella frase Ellie costruira' la sua vita. Crede in altre intelligenze ne'
più ne' meno come il reverendo Palmer Joss crede in DIO: non riuscire a
provare l'esistenza di DIO (o di alieni) non equivale al loro *non
esistere*.
L'indimostrabilita' di un fatto, di un concetto o di una semplice sensazione
non toglie nulla alla sua veridicita': alla domanda "tu volevi bene a tuo
padre?" - "Allora dimostralo", Ellie ha un sussulto perche' sa che le
sensazioni sono indimostrabili.
Ogni suo studio sulla ricerca di vita aliena si base su principi
probabilistici: nulla e' dimostrabile oggi almeno fino a quando
qualcuno-qualcosa non venga a bussare alla sua/nostra porta.
L'E.T. di Ellie ed il DIO di Joss sono le due facce della stessa medaglia:
l'alieno da cercare/trovare.

Il film e' un racconto sulla difficile ricerca di cio' in cui crediamo.
L'alieno di "Contact" _non appare_, c'e' ma non e' visibile nel suo aspetto,
c'e' solo come "ricordo di Ellie", c'e' non come immagine ma come *parola*.
L'alieno di "Contact" parla con Ellie e con noi: ci sono frasi, c'e' il
suono del mare e delle parole. Le immagini sono solo *ricordi* e *speranze*,
l'immagine e' solo scena. Lo "sconvolgimento" di Ellie e' normale e
naturale, sarebbe sorprendente se non ci fosse stato, anzi, e' proprio
questo "sconvolgimento" che le permette di pensare che _l'altro da se_ può
essere anche _parte di se_

Ellie crede nell'esistenza di altre forme di vita perche' parte da una
*probabilita'* come fa ogni scienziato: la teoria si basa non su certezze
stabilite a priori (non avrebbe senso) ma su calcoli probabilistici, poi
questa teoria *deve* essere provata. Ellie, utilizzando i radio-telescopi
del SETI, riesce a _provare_ che cio' in cui ha creduto era _dimostrabile_
Ellie non fa altro che applicare il "metodo scientifico".
Diverso e' il discorso per il reverendo Joss: anche lui "crede" in un
"alieno" chiamato DIO _ma_ la sua fede e' *indimostrabile* su base
scientifica (ma questo non vuol dire che non sia "vera")
Due atteggiamenti di fede, pero' con sfumature diverse e significative.
Questo accade per buona parte del film, poi si giunge al finale e qui si
cambia registro: Ellie si ritrova a dover spiegare cosa ha visto e sentito
nel suo viaggio spazio-temporale, e cio' sara' _impossibile_ come lo e' per
Joss spiegare perche' crede in DIO e giungiamo quindi, ma solo adesso, alla
fine del film, alla conclusione: non e' un film sui vari tipi di fede, ma un
film sull'approdo alla fede.

Cio' che la scienziata Ellie Arroway ed il reverendo Joss condividono e'
l'impossibilita' di dimostrare scientificamente sensazioni ed emozioni.
La "fede" in E.T., originariamente dimostrabile con il messaggio ricevuto,
diventa indimostrabile nel momento in cui devi spiegare com'era E.T. chi era
E.T. cosa ha detto E.T. .... Solo in quel preciso momento E.T. diventa DIO e
DIO e' come E.T., un 'entita' indimostrabile scientificamente (anche se
sappiamo dalla registrazione della telecamera che nel caso di E.T. qualcosa
_potrebbe_ essere dimostrata)

Carl Sagan con "Contact" ha narrato il cammino di una donna (o di lui
stesso) verso l'accettazione con fede di eventi che non possono essere
spiegati in nessun altro modo, Robert Zemeckis e' stato il brillante
direttore d'orchestra e Jodie Foster una magnifica interprete di quel
viaggio attraverso le tortuose strade dell'esistenza.
Re: "Contact", di Robert Zemeckis [RECE-SPOILER] [messaggio #128212 è una risposta a message #128073] gio, 13 ottobre 2011 10:38 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Once Upon a Time in I  è attualmente disconnesso Once Upon a Time in I
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On 12 Ott, 23:18, "MiT" <mitfiles-n...@yahoo.it> wrote:

> L'indimostrabilita' di un fatto, di un concetto o di una semplice sensazione
> non toglie nulla alla sua veridicita': alla domanda "tu volevi bene a tuo
> padre?" - "Allora dimostralo", Ellie ha un sussulto perche' sa che le
> sensazioni sono indimostrabili.

Si è fatta abbindolare abbastanza facilmente per essere una
scienziata. Un conto è dimostrare l'amore nei confronti di qualcuno
(il padre), un altro dimostrare l'esistenza di qualcuno (dio).
La Hack se lo magnava come un tortellino quel prete


> L'E.T. di Ellie ed il DIO di Joss sono le due facce della stessa medaglia:
> l'alieno da cercare/trovare.

E.T. magari un giorno lo trovano... DIO non credo proprio, anche
perchè dovrebbe fornire una lunga serie di spiegazioni su questo mondo
di merda che non so se se la caverebbe...


Michele
Re: &quot;Contact&quot;, di Robert Zemeckis [RECE-SPOILER] [messaggio #128213 è una risposta a message #128073] gio, 13 ottobre 2011 11:59 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Roberto  è attualmente disconnesso Roberto
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MiT ha detto questo mercoledì :

<omesso>

capolavoro. L'ultimo film di fantascienza di grande concezione, basato
su *idee* e su un autentico senso della meraviglia. Blu-ray
obbligatorio.


R.
Re: &quot;Contact&quot;, di Robert Zemeckis [RECE-SPOILER] [messaggio #128256 è una risposta a message #128073] gio, 13 ottobre 2011 14:49 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Giacomo \&quot;Gwilbo  è attualmente disconnesso Giacomo \&quot;Gwilbo
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In data Wed, 12 Oct 2011 23:18:03 +0200, MiT ha scritto:

> [SPOILER]

> Merito di un
> grande Sagan che, purtroppo, non riusci' in tempo a godersi la trasposizione
> del suo romanzo al cinema.

Mi sembra però che il film introduca delle differenze rispetto al libro.
Quindi non so quanto il film possa rispecchiare le idee e le intenzioni
di Sagan.

> Crede in altre intelligenze ne'
> più ne' meno come il reverendo Palmer Joss crede in DIO: non riuscire a
> provare l'esistenza di DIO (o di alieni) non equivale al loro *non
> esistere*.

Dovrei rivedermi il film. Ma mi sembra di ricordare una differenza: il
reverendo crede in dio in quanto pretende di sapere che esiste, la
scienziata invece ha una speranza che gli alieni esistano.

Voglio dire c'è una grossa differenza fra le due proposizioni:

"A me piace pensare che gli alieni esistano".
"Io so che gli alieni esistono".

Quale delle due descrive Ellie? E, sostituendo dio a agli alieni, quale
delle due descrive il reverendo? (non sono domande retoriche, è che
proprio non ricordo il film)

> L'indimostrabilita' di un fatto, di un concetto o di una semplice sensazione
> non toglie nulla alla sua veridicita': alla domanda "tu volevi bene a tuo
> padre?" - "Allora dimostralo", Ellie ha un sussulto perche' sa che le
> sensazioni sono indimostrabili.

Come già detto da Once Upon etc., è un esempio un po' scorretto. Inoltre
direi che si tratta di una impossibilità pratica, non teorica. Esempi in
cui è possibile dimostrare l'amore tra due persone sono facili da fare.
Io ricordo questo caso di cronaca:

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_dicembre_9/a utista-bus-scarica-passeggeri-18142459815.shtml

Un gesto del genere mi sembra una buona prova empirica del sentimento di
amore.

> Ellie crede nell'esistenza di altre forme di vita perche' parte da una
> *probabilita'* come fa ogni scienziato: la teoria si basa non su certezze
> stabilite a priori (non avrebbe senso) ma su calcoli probabilistici, poi
> questa teoria *deve* essere provata.

Mi sembra una bella differenza con la religione! Non sono sicuro che
questo meriti il nome di "fede".

> Ellie si ritrova a dover spiegare cosa ha visto e sentito
> nel suo viaggio spazio-temporale, e cio' sara' _impossibile_ come lo e' per
> Joss spiegare perche' crede in DIO e giungiamo quindi, ma solo adesso, alla
> fine del film, alla conclusione: non e' un film sui vari tipi di fede, ma un
> film sull'approdo alla fede.

Ma non c'è quella linea di dialogo in cui il giudice fa notare a
qualcuno (non mi ricordo chi) che il registratore, pur non registrando
nulla, ha funzionato per ore, dimostrando così che il viaggio c'è stato?

> Cio' che la scienziata Ellie Arroway ed il reverendo Joss condividono e'
> l'impossibilita' di dimostrare scientificamente sensazioni ed emozioni.
> La "fede" in E.T., originariamente dimostrabile con il messaggio ricevuto,
> diventa indimostrabile nel momento in cui devi spiegare com'era E.T. chi era
> E.T. cosa ha detto E.T. .... Solo in quel preciso momento E.T. diventa DIO e
> DIO e' come E.T., un 'entita' indimostrabile scientificamente (anche se
> sappiamo dalla registrazione della telecamera che nel caso di E.T. qualcosa
> _potrebbe_ essere dimostrata)

A me sembra fondamentale questa differenza: da un lato (dio)
l'impossibilità di dimostrare è teorica, dall'altro (alieni) è solo di
carattere pratico, e quindi risolvibile.

--
Giacomo "Gwilbor" Boschi
http://gwilbor.wordpress.com/
"Strano gioco. L'unica mossa vincente è non giocare" - Wargames (John
Badham)
Re: &quot;Contact&quot;, di Robert Zemeckis [RECE-SPOILER] [messaggio #128320 è una risposta a message #128212] gio, 13 ottobre 2011 16:11 Messaggio precedenteMessaggio successivo
bazzyMUTANDE  è attualmente disconnesso bazzyMUTANDE
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Il 13/10/2011, Once Upon a Time in IACine ha detto :
> La Hack se lo magnava come un tortellino quel prete

lol! e dopo faceva anche un bel rutto, seguito dal moccolo di
ordinanza!! :-P

(che donna!! che donna!!)

--
[ b a z ]
"Scettico io? Ne dubito!"
" La coerenza è l'ultimo rifugio delle persone prive di immaginazione"
- socio MSTC - Responsabile Gruppi Antanati Gomito/Piede
- SnS pf - socio sostenitore n°16506
- Mister Vistracàonpetto
Re: &quot;Contact&quot;, di Robert Zemeckis [RECE-SPOILER] [messaggio #128322 è una risposta a message #128256] gio, 13 ottobre 2011 16:43 Messaggio precedenteMessaggio successivo
MiT  è attualmente disconnesso MiT
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"Giacomo "Gwilbor" Boschi" <gwilbor@email.it> ha scritto nel messaggio
news:67ggpwk94kj4$.dlg@gwilbor.gwilbor.it...
> Mi sembra però che il film introduca delle differenze rispetto al libro.
> Quindi non so quanto il film possa rispecchiare le idee e le intenzioni
> di Sagan.

Ci sono alcune differenze con il libro (che dovrei andare a rileggere) pero'
la sceneggiatura rispecchia sostanzialmente le idee di Sagan il quale
collaboro', insieme alla moglie, alla stesura del film a cui e' dedicato.

>> Crede in altre intelligenze ne'
>> più ne' meno come il reverendo Palmer Joss crede in DIO: non riuscire a
>> provare l'esistenza di DIO (o di alieni) non equivale al loro *non
>> esistere*.

> Dovrei rivedermi il film. Ma mi sembra di ricordare una differenza: il
> reverendo crede in dio in quanto pretende di sapere che esiste, la
> scienziata invece ha una speranza che gli alieni esistano.
> Voglio dire c'è una grossa differenza fra le due proposizioni:
> "A me piace pensare che gli alieni esistano".
> "Io so che gli alieni esistono".

Vero. Infatti durante tutto il film la differenza tra le due posizioni e'
molto rimarcata. Ellie segue il *metodo scientifico* nella ricerca di altre
forme di vita, Joss accetta, invece, con fede cio' che non puo' in nessun
altro modo spiegare... Questo avviene, pero', fino alla scena finale dove
poi i ruoli si intrecciano...

>> Ellie crede nell'esistenza di altre forme di vita perche' parte da una
>> *probabilita'* come fa ogni scienziato: la teoria si basa non su certezze
>> stabilite a priori (non avrebbe senso) ma su calcoli probabilistici, poi
>> questa teoria *deve* essere provata.

> Mi sembra una bella differenza con la religione! Non sono sicuro che
> questo meriti il nome di "fede".

Ed infatti lo e'! Ellie e' contro ogni forma di "fede", accetta solo cio'
che puo' vedere e solo cio' che puo' dimostrare scientificamente; ma, come
sottolineavo in precedenza, questo atteggiamento muta con il finale del
film.

>> Ellie si ritrova a dover spiegare cosa ha visto e sentito
>> nel suo viaggio spazio-temporale, e cio' sara' _impossibile_ come lo e'
>> per Joss spiegare perche' crede in DIO e giungiamo quindi, ma solo
>> adesso, alla fine del film, alla conclusione: non e' un film sui vari
>> tipi di fede, ma un film sull'approdo alla fede.

> Ma non c'è quella linea di dialogo in cui il giudice fa notare a
> qualcuno (non mi ricordo chi) che il registratore, pur non registrando
> nulla, ha funzionato per ore, dimostrando così che il viaggio c'è stato?

Nel finale Ellie si trova nell'impossibilita' di dimostrare cio' che ha
vissuto e chiede alla commissione che indaga un'accettazione con "fede" di
quello che lei sta affermando. Ed eccoci, quindi, giunti al finale
sorprendente: Ellie non puo' dimostrare che il viaggio spazio-temporale sia
avvenuto, non puo' nemmeno dimostrare il suo incontro con l'alieno, non ha
alcuna prova scientifica che il suo racconto non sia frutto di
un'allucinazione, Ellie, alla fine del film, si trova nella stessa posizione
del reverendo Joss che non riesce a dimostrare l'esistenza di Dio
nonostante, dice lui, ne abbia sensazione della sua presenza... Noi
spettatori, pero', sappiamo che una differenza tra le due posizioni esiste
perche' ci viene detto che il registratore di bordo ha
registrato 45 minuti di "vuoto" di un viaggio che invece era durato appena
45 secondi. Ergo, il viaggio e' effettivamente avvenuto, la prova
"scientifica" esiste, noi lo sappiamo ma Ellie no: a lei tocchera' solo
accettare con "fede" il viaggio che ha percorso.

> A me sembra fondamentale questa differenza: da un lato (dio)
> l'impossibilità di dimostrare è teorica, dall'altro (alieni) è solo di
> carattere pratico, e quindi risolvibile.

Giusto! Ma ad Ellie, rimasta all'oscuro della prova del registratore, le
rimane solo di accettare con fede quello che in altro modo per lei non e'
spiegabile.
Re: &quot;Contact&quot;, di Robert Zemeckis [RECE-SPOILER] [messaggio #128491 è una risposta a message #128213] gio, 13 ottobre 2011 21:40 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Maranga  è attualmente disconnesso Maranga
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"Roberto" <returning@alice.it> ha scritto nel messaggio
news:j76cpk$ar5$1@solani.org...
> MiT ha detto questo mercoledì :
>
> <omesso>
>
> capolavoro. L'ultimo film di fantascienza di grande concezione, basato su
> *idee* e su un autentico senso della meraviglia. Blu-ray obbligatorio.

Io ho il dvd.
Dici che il blu-ray è così nettamente superiore?
Cioè so che il BD è superiore al dvd (ci mancherebbe), ma purtroppo non
potendo comprare tutto per ora evito di comprare in BD cose che ho già in
dvd salvo una trasposizione da urlo.
Re: &quot;Contact&quot;, di Robert Zemeckis [RECE-SPOILER] [messaggio #128494 è una risposta a message #128491] gio, 13 ottobre 2011 22:42 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Roberto  è attualmente disconnesso Roberto
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Maranga ci ha detto :

> Io ho il dvd.
> Dici che il blu-ray è così nettamente superiore?
> Cioè so che il BD è superiore al dvd (ci mancherebbe), ma purtroppo non
> potendo comprare tutto per ora evito di comprare in BD cose che ho già in
> dvd salvo una trasposizione da urlo.

il bd di CONTACT è un bd "di catalogo", cioè pubblicato su blu-ray
senza squilli di tromba, restauri prodigiosi e scatole luccicanti, come
è ovvio per i bei film che interessano a pochi. Cmq, nonostante il
"trattamento standard", il bd di CONTACT è decisamente migliore alla
controparte dvd, che è sempre stata decisamente scarsa (parliamo di uno
dei primi dvd usciti in assoluto, mai rieditato). Nitidezza e colori
sono *assai* superiori. Solo le scene finali sulla "spiaggia" sono un
po' deludenti, con i colori sparati e una resa dei volti un po'
plasticosa. Dipende dai filtri di riduzione rumore utilizzati, ma anche
dalle particolari tecniche digitali con cui furono realizzate quelle
scene.

Complessivamente, però, l'upgrade è doveroso, anche perché il bd in
questione costa ormai una decina di euro, e se non si prende CONTACT in
bd allora è la fine, non resta che arrendersi a quelli che sparano a
tutto volume i TRANSFORMERS e i PIRATI DEI CARAIBI, titoli che fanno il
99% del mercato dell'alta definizione e della (sic) "passione per il
cinema". L'alta definizione, specialmente in Italia, è soprattutto per
loro. Avere CONTACT in bd, inserirlo nel lettore di tanto in tanto,
godere delle tante scene meravigliose che offre, dell'idea di
intrattenimento intelligente e serio che lo pervade, è una questione di
rispetto per se stessi, per le cose belle.

D'altra parte di questo film non credo usciranno mai edizioni
"definitive", quindi tanto vale "accontentarsi" di un prodotto cmq
ottimo.

Quel suono, quel suono basso, intermittente, spaventosamente *alieno*,
che fa sobbalzare Ellie quando si avvicina all'amplificatore... potenza
del cinema. E quando Ellie sente il segnale in cuffia la prima volta,
gli occhi chiusi che si aprono improvvisamente, la corsa forsennata
fino al laboratorio (Alan Silvestri che spinge con il suo incalzante
"Ellie's boogey")... di fronte a tanta padronanza tecnica e narrativa
devo trattenere le lacrime ogni volta, giuro. Qui Zemeckis è veramente
ispiratissimo, qui e in CAST/AWAY, altra splendida riflessione
spazio-temporale da leggere tutt'uno proprio con CONTACT, un dittico
che imho costituisce il vertice di questo regista.

R.
Re: &quot;Contact&quot;, di Robert Zemeckis [RECE-SPOILER] [messaggio #128567 è una risposta a message #128212] ven, 14 ottobre 2011 07:16 Messaggio precedenteMessaggio successivo
seoman  è attualmente disconnesso seoman
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Once Upon a Time in IACine ha pensato forte :
> E.T. magari un giorno lo trovano... DIO non credo proprio, anche
> perchè dovrebbe fornire una lunga serie di spiegazioni su questo mondo
> di merda che non so se se la caverebbe...

ti diranno, "il progetto di dio è incomprensibile ai mortali" però
quanti preti, imam ecc si affannano a spiegartelo....
Re: &quot;Contact&quot;, di Robert Zemeckis [RECE-SPOILER] [messaggio #128592 è una risposta a message #128567] ven, 14 ottobre 2011 09:32 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 14 Ott, 07:16, seoman <crrub...@favainwind.it> wrote:
> Once Upon a Time in IACine ha pensato forte :
>
> > E.T. magari un giorno lo trovano... DIO non credo proprio, anche
> > perchè dovrebbe fornire una lunga serie di spiegazioni su questo mondo
> > di merda che non so se se la caverebbe...
>
> ti diranno, "il progetto di dio è incomprensibile ai mortali" però
> quanti preti, imam ecc si affannano a spiegartelo....

Già...
Tornando al film, vedo con sorpresa che viene considerato un
capolavoro. Purtroppo ne ho un ricordo abbastanza sbiadito, ma
all'epoca non mi fece questa grande impressione. Anzi, dopo un prima
parte molto buona, a un certo punto ebbi delle impressioni negative,
specialmente quando cominciarono le questioni teologiche, che mi
sembrarono affrontate con la solita superficialità "americana"
destinata a un pubblico di "americani"... ma dovrei rivederlo.

Michele
Re: &quot;Contact&quot;, di Robert Zemeckis [RECE-SPOILER] [messaggio #128593 è una risposta a message #128592] ven, 14 ottobre 2011 09:45 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Once Upon a Time in IACine ha spiegato il 14/10/2011 :

> Anzi, dopo un prima
> parte molto buona, a un certo punto ebbi delle impressioni negative,
> specialmente quando cominciarono le questioni teologiche, che mi
> sembrarono affrontate con la solita superficialità "americana"
> destinata a un pubblico di "americani"... ma dovrei rivederlo.

sì, l'accusa di new age è la più frequente verso questo film.
Superabilissima, imho.

R.
Re: &quot;Contact&quot;, di Robert Zemeckis [RECE-SPOILER] [messaggio #128595 è una risposta a message #128494] ven, 14 ottobre 2011 10:23 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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> Complessivamente, però, l'upgrade è doveroso, anche perché il bd in

Doveroso?

> questione costa ormai una decina di euro, e se non si prende CONTACT in
> bd allora è la fine, non resta che arrendersi a quelli che sparano a
> tutto volume i TRANSFORMERS e i PIRATI DEI CARAIBI, titoli che fanno il
> 99% del mercato dell'alta definizione e della (sic) "passione per il
> cinema". L'alta definizione, specialmente in Italia, è soprattutto per
> loro. Avere CONTACT in bd, inserirlo nel lettore di tanto in tanto,
> godere delle tante scene meravigliose che offre, dell'idea di
> intrattenimento intelligente e serio che lo pervade, è una questione di
> rispetto per se stessi, per le cose belle.

Dissento. Il BR è fatto proprio per film come Transformers, dove a parte
l'impatto visivo e gli effetti speciali c'è poco o nulla. I film
intelligenti, o di senso, le storie vere, quelle possono essere viste
anche in VHS.
A me comunque Contact non disse nulla.

> Quel suono, quel suono basso, intermittente, spaventosamente *alieno*,
> che fa sobbalzare Ellie quando si avvicina all'amplificatore... potenza
> del cinema. E quando Ellie sente il segnale in cuffia la prima volta,
> gli occhi chiusi che si aprono improvvisamente, la corsa forsennata fino
> al laboratorio (Alan Silvestri che spinge con il suo incalzante "Ellie's
> boogey")... di fronte a tanta padronanza tecnica e narrativa devo

Proprio quella scena mi irritò profondamente. Un po' come cercare un ago
in un pagliaio, e poi, dopo averlo trovato, correre a perdifiato
chiedendo di spostare il pagliaio per non perde l'ago.
Il mio è un giudizio di parte, come quelli di tutti del resto, ma per me
Contact è una gran cagata.
Re: &quot;Contact&quot;, di Robert Zemeckis [RECE-SPOILER] [messaggio #128819 è una risposta a message #128593] ven, 14 ottobre 2011 20:27 Messaggio precedenteMessaggio successivo
seoman  è attualmente disconnesso seoman
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Roberto ha detto questo venerdì :
> sì, l'accusa di new age è la più frequente verso questo film.
> Superabilissima, imho.

lo trovai non male, la superficialità con cui gli americani affrontano
i loro argomenti non ricordo fosse fastidiosa.
Re: &quot;Contact&quot;, di Robert Zemeckis [RECE-SPOILER] [messaggio #128954 è una risposta a message #128593] sab, 15 ottobre 2011 01:53 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Claudio Bianchini  è attualmente disconnesso Claudio Bianchini
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"Roberto" <returning@alice.it> ha scritto nel messaggio

> sì, l'accusa di new age è la più frequente verso questo film.
> Superabilissima, imho

ELLAPEPPA!!! I newager come i nazisti dell'Illinois?!?! Non ti sembra di
esagerare?
Re: &quot;Contact&quot;, di Robert Zemeckis [RECE-SPOILER] [messaggio #129014 è una risposta a message #128212] sab, 15 ottobre 2011 10:51 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Joe Silver  è attualmente disconnesso Joe Silver
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On 13 Ott, 10:38, Once Upon a Time in IACine
<michele_lib...@libero.it> wrote:
> On 12 Ott, 23:18, "MiT" <mitfiles-n...@yahoo.it> wrote:
>
> > L'indimostrabilita' di un fatto, di un concetto o di una semplice sensazione
> > non toglie nulla alla sua veridicita': alla domanda "tu volevi bene a tuo
> > padre?" - "Allora dimostralo", Ellie ha un sussulto perche' sa che le
> > sensazioni sono indimostrabili.
>
> Si è fatta abbindolare abbastanza facilmente per essere una
> scienziata. Un conto è dimostrare l'amore nei confronti di qualcuno
> (il padre), un altro dimostrare l'esistenza di qualcuno (dio).
> La Hack se lo magnava come un tortellino quel prete
>
> > L'E.T. di Ellie ed il DIO di Joss sono le due facce della stessa medaglia:
> > l'alieno da cercare/trovare.
>
> E.T. magari un giorno lo trovano... DIO non credo proprio, anche
> perchè dovrebbe fornire una lunga serie di spiegazioni su questo mondo
> di merda che non so se se la caverebbe...
>
> Michele

Curioso tra l'altro che una storia così sia uscita dalla penna di
Sagan che, a quanto ne so, non era tipo da misticismi d'accatto. Ma è
anche possibile che Zemeckis o chi per lui abbiano stravolto il
romanzo.


--
Joe
Re: &quot;Contact&quot;, di Robert Zemeckis [RECE-SPOILER] [messaggio #129138 è una risposta a message #129014] sab, 15 ottobre 2011 15:35 Messaggio precedenteMessaggio successivo
il pucca  è attualmente disconnesso il pucca
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> Curioso tra l'altro che una storia così sia uscita dalla penna di
> Sagan che, a quanto ne so, non era tipo da misticismi d'accatto. Ma è
> anche possibile che Zemeckis o chi per lui abbiano stravolto il
> romanzo.

Il romanzo è molto più complesso, e si conclude con un evento che mette
un po' tutti d'accordo. Questo non significa che si abbandoni al misticismo.
Re: &quot;Contact&quot;, di Robert Zemeckis [RECE-SPOILER] [messaggio #129540 è una risposta a message #128256] dom, 16 ottobre 2011 14:45 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 13 Ott, 14:49, "Giacomo \"Gwilbor\" Boschi" wrote:

> Dovrei rivedermi il film. Ma mi sembra di ricordare una differenza: il
> reverendo crede in dio in quanto pretende di sapere che esiste, la
> scienziata invece ha una speranza che gli alieni esistano.
>
> Voglio dire c' una grossa differenza fra le due proposizioni:
>
> "A me piace pensare che gli alieni esistano".
> "Io so che gli alieni esistono".

Mbe', allora sarebbe stata meglio la seconda perche', se ricordo bene,
e' sulla base di questa "speranza" che si è fatta finanziare
l'ambizioso progetto di ricerca sul radiotelescopio. Un progetto
fortemente gravoso nei confronti dei contribuenti.
Re: &quot;Contact&quot;, di Robert Zemeckis [RECE-SPOILER] [messaggio #129547 è una risposta a message #129540] dom, 16 ottobre 2011 19:11 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Giacomo \&quot;Gwilbo  è attualmente disconnesso Giacomo \&quot;Gwilbo
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In data Sun, 16 Oct 2011 05:45:10 -0700 (PDT), popinga ha scritto:

> Mbe', allora sarebbe stata meglio la seconda perche', se ricordo bene,
> e' sulla base di questa "speranza" che si è fatta finanziare
> l'ambizioso progetto di ricerca sul radiotelescopio. Un progetto
> fortemente gravoso nei confronti dei contribuenti.

Cioè, se io chiedo dei soldi è meglio mentire dicendo di sapere qualcosa
che in realtà è solo possibile?

--
Giacomo "Gwilbor" Boschi
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Re: &quot;Contact&quot;, di Robert Zemeckis [RECE-SPOILER] [messaggio #129550 è una risposta a message #129547] dom, 16 ottobre 2011 21:02 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 16 Ott, 19:11, "Giacomo \"Gwilbor\" Boschi" wrote:

> > Mbe', allora sarebbe stata meglio la seconda perche', se ricordo bene,
> > e' sulla base di questa "speranza" che si è fatta finanziare
> > l'ambizioso progetto di ricerca sul radiotelescopio. Un progetto
> > fortemente gravoso nei confronti dei contribuenti.
>
> Cioè, se io chiedo dei soldi è meglio mentire dicendo di sapere qualcosa
> che in realtà è solo possibile?

Se il suo obiettivo era infinocchiare la commissione (e i
contribuenti) per ottenere i finanziamenti, allora OK, ha adottato la
strategia giusta. Il punto non e' mentire o meno; il reverendo, per
dire, non era in malafede. Ma a lui mica glie l'avrebbero fatto usare,
il telescopio.
Intendevo dire che Ellie, nonostante la distinzione che fai, non usa
un approccio scientifico basanto su considerazioni razionali (anche
probabilistiche). Altrimenti l'avrebbe usato per altri scopi, il
telescopio.
Re: &quot;Contact&quot;, di Robert Zemeckis [RECE-SPOILER] [messaggio #129580 è una risposta a message #129550] lun, 17 ottobre 2011 18:22 Messaggio precedente
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In data Sun, 16 Oct 2011 12:02:57 -0700 (PDT), popinga ha scritto:

> Altrimenti l'avrebbe usato per altri scopi, il
> telescopio.

Ah, ok, anch'io nella realtà la penso così.

Però è un film, che diamine! :-)

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Giacomo "Gwilbor" Boschi
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