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Gli album o la band? [messaggio #147792] lun, 12 dicembre 2011 02:08 Messaggio successivo
Andrea Lo  è attualmente disconnesso Andrea Lo
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Credo di essere un intenditore di musica e d'averla seguita per anni, fino
a - grosso modo - il 2006. Poi mi sono "accontentato" della mia collezione
di cd e di canzoni, e ho iniziato a coltivare economicamente e a livello di
tempo passioni che non mi hanno più consentito di seguire il "presente".
Ci tengo a questa premessa per non essere scambiato con un fan di questi o
di quelli stile niubboni che postano di tanto in tanto e che ammorbavano il
newsgroup in passato quando ci scrivevo anch'io.

In questi giorni mi sono ritrovato a riascoltare due album che quando
uscirono non trovarono - né qui né altrove - molti sostenitori. Ne cito
appositamente uno controverso e uno apparentemente inascoltabile per dar
sostegno al ragionamento che farò.

Il primo album è Adore degli Smashing Pumpkins. Che molti non trovarono
all'altezza dei predecessori. Ma che pure conteneva ben 15 canzoni per 73
minuti lindi lindi di musica. All'album, effettivamente, venivano
riconosciuti dei meriti dovuti alla presenza di pezzi come "To Sheila",
"Daphne Descends", "Once upon a time", "Tear", "The tale of Dusty and Pistol
Pete", "Annie-dog", "Shame" e l'epicissima "For Martha". Un pezzo che
sembrava la diretta evoluzione di un capolavoro immortale come Spirit of
Eden dei Talk Talk. Poi ovviamente c'è chi preferirà un'altra canzone a
quelle che ho citato e ne escluderà qualcuna dal novero, ma in generale
conteneva 7 o 8 pezzi che fin lì rappresentavano quanto di più maturo
(musicalmente parlando) i Pumpkins fossero riusciti a creare. Sì, c'erano
dei bassi, nell'album, ma anche tanti pezzi validissimi. E 73 minuti di
musica. Uscito anche Machina si iniziò a parlare di declino dei Pumpkins...

Il secondo album, innominabile, è Made in Heaven dei Queen. A mio parere
l'album più personale mai sfornato dalla band. Quasi un concept album sul
vivere e il morire, sul lutto e sull'Aids ("Too much love will kill you",
"Mother Love", "You don't fool me"). Sicuramente sovraprodotto, ma
contenente 7 o 8 canzoni che potevano essere lanciate come singolo.

Il ragionamento è questo. A volte si bocciano gli album - o comunque non li
si promuovono - e si fa 1+1+1=3... cioè album sufficiente, più album
mediocre, più album così e così= band mediocre.
Analogamente di fronte a lavoro discreto + lavoro sufficiente + lavoro
discreto si dice di essere di fronte a una "band onesta e discreta".
Allora qui mi vengono in aiuto proprio i Queen o i Pumpkins. I quali, anche
su album generalmente non graditi, possono sempre vantare quei 2-4 pezzi (a
seconda se si vuole essere generosi o severi) davvero buoni. Be', per band
come i Queen o i Pumpkins (che hanno una discografia immensa) a fine
carriera fanno 20-30 grandi canzoni scritte. Be': una band con 30 grandi
canzoni non è una grande band, alla fine? Non è una band che si sentirebbe
volentieri dal vivo?
Specialmente oggi che siamo in epoca di Ipods e sarcazzi ha sempre meno
"senso" giudicare la bravura in base a quanto un album è curato nel
complesso. Contano di più i grandi pezzi.
Opinions?
Re: Gli album o la band? [messaggio #148876 è una risposta a message #147792] gio, 15 dicembre 2011 21:03 Messaggio precedenteMessaggio successivo
MM  è attualmente disconnesso MM
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Il 12/12/2011 2.08, Andrea Lo ha scritto:
> Credo di essere un intenditore di musica

Lo credono un po' tutti. Magari nel tuo caso e' vero.

> Il primo album è Adore degli Smashing Pumpkins.

Non e' malvagio.

> Il secondo album, innominabile, è Made in Heaven dei Queen.

Orribile. I queen non sono certo famosi per le produzioni essenziali, ma
su sto disco hanno esagerato oltre ogni modo. Se vuoi sentire un bel
disco dei queen comprati Innuendo.

> Specialmente oggi che siamo in epoca di Ipods e sarcazzi ha sempre meno
> "senso" giudicare la bravura in base a quanto un album è curato nel
> complesso. Contano di più i grandi pezzi.
> Opinions?

I grandi album sono collezioni di grandi pezzi. Non vedo perche' dovrei
preferire dischi o band che per il 70 percento del tempo non sono
all'altezza, solo perche' di tanto in tanto ne imbroccano una.

MM
Re: Gli album o la band? [messaggio #148984 è una risposta a message #148876] ven, 16 dicembre 2011 13:16 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Andrea Lo  è attualmente disconnesso Andrea Lo
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"MM" ha scritto nel messaggio new
Il 12/12/2011 2.08, Andrea Lo ha scritto:
>> Credo di essere un intenditore di musica

>Lo credono un po' tutti. Magari nel tuo caso e' vero.

Forse ho scelto male le parole. Però, anche un po' pedissequamente, partendo
dalla mia esperienza di quando parlo di musica con qualcun altro, sebbene le
cose siano molto meno nette e più sfumate,
solitamente mi trovo di fronte o gente che è molto orientata dalla
classifica e che tutto sommato conosce e compera solamente gruppi o artisti
di chiara fama e magari pure un po' nazional popolari, oppure gente che
tutto sommato è andata oltre (anche se ci sono molti livelli in questo
oltre) e che ha approfondito sia il presente sia la storia della musica.
Molto spesso nella prima categoria trovi la persona che ragiona in termini
di "tizio è il miglior cantante/chitarrista della storia e nessuno è come
lui"; nella seconda categoria tendi a essere più realista, a riconoscere il
dovuto a tanta gente e a trovare fuori luogo l'ansia di graduatorie
assolutiste.
Io per intenditore di musica tutto sommato intendo le persone che
appartengono alla seconda categoria. Non tanto il talent scout della
situazione o quello che ha un gusto assoluto. Anche perché capita spesso che
gente cui in genere è riconosciuto il fatto di intendersi di musica (o di
qualsiasi altra arte) abbia delle simpatie o delle idiosincrasie legittime
tali per cui apprezzerà un album o un artista che ad altri non dicono nulla
oppure boccerà dei lavori che in quel momento han fatto drizzare le orecchie
a tutti.
Sia chiaro comunque che non ne faccio una questione di intelligenza o di
distinzione antropologica. Voglio dire: se Jurgen Habermas (il filosofo
tedesco) venisse a dirmi che per lui i Kraftwerk o i Tangerine Dream fanno
solo rumore, non penserei che è un coglione. Né gli direi che doveva
leggersi meno Platone e più Pitcthforkmedia. Per assurdo a volte mi vien da
pensare che tanta gente ne ricaverebbe di più a leggersi un libro non banale
piuttosto che passare ore e ore ad ascoltarsi bootleg o demo di qualche
sconosciuta band neozelandese, ma il mondo è brutto perché è vario.

>> Il secondo album, innominabile, è Made in Heaven dei Queen.

>Orribile. I queen non sono certo famosi per le produzioni essenziali, ma su
>sto disco hanno esagerato oltre ogni modo. Se vuoi sentire un bel disco dei
>queen comprati Innuendo.

Innuendo ce l'avevo all'epoca in cui andavano ancora tanto le musicassette.
Poi quando i cd hanno iniziato a monopolizzare l'hardware, non l'ho
ricomprato, "accontentandomi" di possedere dei Queen i Greatest Hits e un
album che secondo me è molto bello: "Queen II", il secondo lavoro della loro
discografia. Tanto so sempre che casomai mi venisse voglia di ascoltare un
loro album, su Youtube si trovano tutte le loro canzoni in pregevole
qualità.
Ad ogni modo è vero che Made in Heaven è sovraprodotto. Ma molti album
generalmente giudicati positivamente lo sono. Penso a "Mellon Collie" degli
Smashing Pumpkins. O per come me lo ricordo, a "Thirteen tales from Urban
Bohemia" dei Dandy Warhols". O a quanto sia leccato "Making movies" dei Dire
Straits. Dunque per come la vedo io non per forza averci dato dentro con la
produzione è un difetto. Se i pezzi sono buoni, che l'album sia
eccessivamente curato mi sembra più accettabile rispetto a un album che
avrebbe potuto essere interessante ma che è uscito ancora acerbo (penso a
Pop degli U2, sparato fuori dalla casa discografica per obblighi
contrattuali quando non era ancora pronto).
Dopodiché come fai presente anche tu i Queen sono sempre stati
caratterizzati da arrangiamenti e produzioni pompose e da numerose
sovraincisioni vocali. Lo stesso Innuendo che tu citi non è poi tanto da
meno da questo punto di vista. Lì, però, a un abbondanza di produzione
corrispondeva talvolta una certa fretta - o così mi pare - di terminare la
lavorazione, e così si abbondava di tastiere e di sintetizzatori per dare
corpo al sound anziché scrivere - ad esempio - nuove parti di chitarra da
sovraincidere. Ma in definitiva che una band abbia un proprio sound
caratteristico e una propria cifra stilistica, un proprio marchio di
fabbrica, mi sembra positivo.
Rispetto a Innuendo, Made in Heaven forse ha qualche picco in meno, qua e là
spunta un sono troppo da "AOR", ma non ha riempitivi. Tutti i pezzi sono
melodicamente e "arrangiativamente" allo stesso livello. E persino la ghost
track strumentale di 20 minuti in fondo mi sembra interessante - mi ricorda
qualcosa di Deca, non so se lo conoscete... è un musicista italiano che
propone musica perlopiù strumentale, non disdegnando l'oscurità di certi
Tangerine Dream.
Last but not least Made in Heaven mi sembra il lavoro più sincero e sentito
dei Queen, da un punto di vista dei testi. Personalmente io ai testi bado
molto. Mi piace che siano curati e sentiti. In questo senso Made in Heaven è
quasi un concept album sulla voglia di vivere, su una morte imminente di cui
si è consapevoli, sulla malattia, sulla componente distruttiva dell'amore.
Solo Innuendo mi pare altrettanto sincero, per quel che concerne la
produzione dei Queen. Infine un altro valore aggiunto che intravvedo
nell'album è la voce di Freddie Mercury, che per me ha un bellissimo timbro,
una buona cifra interpretativa, e possibilità "tecniche" quasi illimitate.

>I grandi album sono collezioni di grandi pezzi. Non vedo perche' dovrei
>preferire dischi o band che per il 70 percento del tempo non sono
>all'altezza, solo perche' di tanto in tanto ne imbroccano una.

E' vero, i grandi album, i grandissimi album, sono collezioi di grandissimi
pezzi. Ma quanti grandissimi album esistono, veramente? Quanti ne escono di
grandissimi e imprescindibili (destinanti a far la storia) ogni anno?
Mi pare dunque che in genere ci troviamo a che fare con ottimi album, album
buoni, album discreti, album che si salvano, album mediocri, album orribili.
Da questo punto di vista non so se preferisco un album discreto ma con
pochissimi picchi, a un album che ha tanti sfondoni ma anche (come Adore o
Mellon Collie) molti (ma molti) momenti di grande musica. Insomma: mettendo
insieme gli 8 o 9 grandi pezzi di Adore, anche se 5 o 6 non sono
all'altezza, hai comunque 50 minuti di grande musica. Praticamente dieci
minuti in più di quanto dura "Making movies" dei Dire Straits.
Così là fuori mi sembra che ci siano molte band che hanno realizzato lavori
discreti ma con pochi picchi. Con pochi pezzi che meritano un posto d'onore
nell'ipod o che possano venire aggiunti alla tua personale Playlist del
mese.
Oggi poi che la tecnologia ti permette di programmare i brani che vuoi
ascoltare di un cd, oppure di ascoltare sull'ipod più che album interi dei
singoli brani in rapida successione, oggi che c'è Youtube e ci sono
programmi tipo Winamp nei quali tutto sommato aggiungi canzone per canzone
più che album per album, penso che l'aver sfornato molti pezzi memorabili
abbia un proprio valore a prescindere da come si sono giudicati gli album in
cui questi pezzi erano presenti. Senza contare inoltre che se devo prendermi
biglietti per un concerto, quasi quasi vedo più volentieri gli U2 della
situazione, che nel proprio repertorio possono pescare 30 canzoni di grande
livello a prescindere da quanto mi siano piaciuti o meno gli ultimi due o
tre album, piuttosto che una band che ha esordito con un lavoro più che
discreto ma che non ha 30 pezzi di quel livello - e forse non ce li avrà
mai.
Re: Gli album o la band? [messaggio #150825 è una risposta a message #148984] gio, 22 dicembre 2011 03:26 Messaggio precedenteMessaggio successivo
MM  è attualmente disconnesso MM
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Il 16/12/2011 13.16, Andrea Lo ha scritto:

> Forse ho scelto...

Nel nome di nostro signore ti conferisco il dono della sintesi.

> secondo me è molto bello: "Queen II", il secondo
> lavoro della loro discografia.

Per essere banale: derivativo.

> su Youtube si trovano tutte le loro
> canzoni in pregevole qualità.

Staccati da quell'arnese infernale.

> Ad ogni modo è vero che Made in Heaven è sovraprodotto. Ma molti album
> generalmente giudicati positivamente lo sono. Penso a "Mellon Collie"
> degli Smashing Pumpkins.

Sovraprodotto si applica laddove la sovraproduzione è fine a sè stessa o
volta a coprire la pochezza dell'album. Non è decisamente il caso di
Mellon Collie. Che, per inciso, è uno dei migliori album degli anni 90.

O per come me lo ricordo, a "Thirteen tales
> from Urban Bohemia" dei Dandy Warhols".

Sconosco.

O a quanto sia leccato "Making
> movies" dei Dire Straits.

I Dire Straits avevano detto tutto quello che avevano da dire col primo
album, gli vanno fatti i complementi per aver costruito una carriera
gigantesca sul nulla.

>(penso a Pop degli U2, sparato fuori dalla casa
> discografica per obblighi contrattuali quando non era ancora pronto).

Qualcuno avrebbe sentito la mancanza del loro contributo se fossero
tutti deceduti dopo The Joshua Tree?

> Dopodiché come fai presente anche tu i Queen sono sempre stati
> caratterizzati da arrangiamenti e produzioni pompose e da numerose
> sovraincisioni vocali. Lo stesso Innuendo che tu citi non è poi tanto da
> meno da questo punto di vista. Lì, però, a un abbondanza di produzione
> corrispondeva talvolta una certa fretta - o così mi pare - di terminare
> la lavorazione, e così si abbondava di tastiere e di sintetizzatori per
> dare corpo al sound anziché scrivere - ad esempio - nuove parti di
> chitarra da sovraincidere. Ma in definitiva che una band abbia un
> proprio sound caratteristico e una propria cifra stilistica, un proprio
> marchio di fabbrica, mi sembra positivo.

Non ci siamo. Innuendo e' un gran disco perche' e' l'unico disco dei
queen che sembri un disco dei queen e non una cazzo di rielaborazione
studiata nei minimi dettagli di idee altrui.

> Infine un altro
> valore aggiunto che intravvedo nell'album è la voce di Freddie Mercury,
> che per me ha un bellissimo timbro, una buona cifra interpretativa, e
> possibilità "tecniche" quasi illimitate.

Se parliamo di tecnica i queen sono una delle band piu' attrezzate e
meglio assortite nella storia.

> E' vero, i grandi album...

No, sul serio, devi essere piu' sintetico, ho una certa eta', lo sforzo
potrebbe uccidermi.

MM
Re: Gli album o la band? [messaggio #150860 è una risposta a message #150825] gio, 22 dicembre 2011 09:15 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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MM wrote:

>> (penso a Pop degli U2, sparato fuori dalla casa
>> discografica per obblighi contrattuali quando non era ancora pronto).
>
> Qualcuno avrebbe sentito la mancanza del loro contributo se fossero
> tutti deceduti dopo The Joshua Tree?

La risposta è "si".
Achtung Baby e Zooropa sono migliori di Joshua Tree.
Re: Gli album o la band? [messaggio #150861 è una risposta a message #150825] gio, 22 dicembre 2011 11:36 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 22/12/2011 03:26, MM ha scritto:

> Non ci siamo. Innuendo e' un gran disco perche' e' l'unico disco dei
> queen che sembri un disco dei queen e non una cazzo di rielaborazione
> studiata nei minimi dettagli di idee altrui.

Se non è una battuta è schizofrenia.
Il migliore disco dei Queen sarebbe l'ultimo, dominato da suoni e
melodie di una bruttezza rara solo perché sarebbe meno "derivativo"?
Re: Gli album o la band? [messaggio #151079 è una risposta a message #150861] gio, 22 dicembre 2011 23:04 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 22/12/2011 11.36, Px ha scritto:
> Il 22/12/2011 03:26, MM ha scritto:
>
>> Non ci siamo. Innuendo e' un gran disco perche' e' l'unico disco dei
>> queen che sembri un disco dei queen e non una cazzo di rielaborazione
>> studiata nei minimi dettagli di idee altrui.
>
> Se non è una battuta è schizofrenia.
> Il migliore disco dei Queen sarebbe l'ultimo,

Penultimo, se vogliamo contare made in heaven.

dominato da suoni e
> melodie di una bruttezza rara solo perché sarebbe meno "derivativo"?

Non esattamente. Non e' che sia solo "meno" derivativo degli altri, e'
proprio che gli altri sono copie iperprodotte di idee altrui, mentre
Innuendo non assomiglia a niente se non a se' stesso. Peraltro dove le
senti le melodie orribili e' un mistero. Sui suoni posso concordare che
siano meno curati rispetto alla media dei queen, ma suvvia, ti sembra il
caso di metterti a fare il critico dei suoni di un disco come Innuendo
considerando quello che solitamente riesci ad acoltare tu?

PS: non avrei mai creduto che tu avessi dei dischi dei queen. Propongo
la radiazione dalla comunita' indie.

MM
Re: Gli album o la band? [messaggio #151080 è una risposta a message #151079] gio, 22 dicembre 2011 23:22 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 22/12/2011 23:04, MM ha scritto:

> Non esattamente. Non e' che sia solo "meno" derivativo degli altri, e'
> proprio che gli altri sono copie iperprodotte di idee altrui, mentre
> Innuendo non assomiglia a niente se non a se' stesso.

Diciamo che, tecnicamente, tutto ciò andrebbe dimostrato perché non mi
sembra così lampante, per mi rendo conto che sia arduo in poche righe :D

Peraltro dove le
> senti le melodie orribili e' un mistero. Sui suoni posso concordare che
> siano meno curati rispetto alla media dei queen, ma suvvia, ti sembra il
> caso di metterti a fare il critico dei suoni di un disco come Innuendo
> considerando quello che solitamente riesci ad acoltare tu?

Non mi riferivo alla cura del suono ma proprio alla sua estetica così
orribilmente plasticosa con uso ridondante del falsetto e di tempi
lenti, per lo più amorfi (title-track esclusa, ovviamente, secondo me
hanno imbastito l'album come contorno dedicando ogni energia a quella
canzone).

> PS: non avrei mai creduto che tu avessi dei dischi dei queen. Propongo
> la radiazione dalla comunita' indie.

L'ho detto mille volte, io dal '91 al '95 (12-17 anni circa) ho
ascoltato solo i Queen, sapevo a memoria ogni singola canzone.
Re: Gli album o la band? [messaggio #151174 è una risposta a message #151080] ven, 23 dicembre 2011 00:14 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 22/12/2011 23.22, Px ha scritto:

> Diciamo che, tecnicamente, tutto ciò andrebbe dimostrato perché non mi
> sembra così lampante, per mi rendo conto che sia arduo in poche righe :D

Se vuoi ti faccio una lista dei riferimenti a cui hanno attinto
(espressione generosa) i queen, ma dubito usciresti vivo dall'ascolto
anche solo dei primi tre gruppi che mi passano per la mente.

> Non mi riferivo alla cura del suono ma proprio alla sua estetica così
> orribilmente plasticosa con uso ridondante del falsetto e di tempi
> lenti, per lo più amorfi (title-track esclusa, ovviamente, secondo me
> hanno imbastito l'album come contorno dedicando ogni energia a quella
> canzone).

Non facciamo casino: il tempo con il suono non c'entra una mazza. Poi
non e' che tutti i pezzi siano cosi' lenti (ma te loricordi bene sto
disco?). Per quanto riguarda il falsetto mi tocca ripetermi: ma te lo
ricordi bene sto disco? Perche' per come me lo ricordo io il falsetto
c'e' solo in Delilah e Don't try so hard ed Innuendo e' il disco dei
queen che ho ascoltato di piu', per cui non dovrei sbagliarmi.

> L'ho detto mille volte, io dal '91 al '95 (12-17 anni circa) ho
> ascoltato solo i Queen, sapevo a memoria ogni singola canzone.

Ma sei sicuro?

MM
Re: Gli album o la band? [messaggio #151175 è una risposta a message #151174] ven, 23 dicembre 2011 00:26 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 23/12/2011 00:14, MM ha scritto:

> Se vuoi ti faccio una lista dei riferimenti a cui hanno attinto
> (espressione generosa) i queen

Che oltretutto non sarebbe un difetto in sé, più che altro mi
incuriosisce come abbiano fatto a diventare così originali di colpo...

> Non facciamo casino: il tempo con il suono non c'entra una mazza. Poi
> non e' che tutti i pezzi siano cosi' lenti (ma te loricordi bene sto
> disco?).

Sì lo sono, anche quelli hard sono "lenti" :)

>Per quanto riguarda il falsetto mi tocca ripetermi: ma te lo
> ricordi bene sto disco? Perche' per come me lo ricordo io il falsetto
> c'e' solo in Delilah e Don't try so hard ed Innuendo e' il disco dei
> queen che ho ascoltato di piu', per cui non dovrei sbagliarmi.

Dimentichi il pezzo "forte" l'irritante These are the days of our lives
e sono quasi certo che ci sia anche in I can't live with you e in Bijoux

>> L'ho detto mille volte, io dal '91 al '95 (12-17 anni circa) ho
>> ascoltato solo i Queen, sapevo a memoria ogni singola canzone.
>
> Ma sei sicuro?

Ti ricordi il tizio a Scommettiamo che che indovinava i pezzi in un
decimo di secondo? Li indovinavo anch'io :)
Re: Gli album o la band? [messaggio #154552 è una risposta a message #151175] dom, 01 gennaio 2012 18:09 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 23/12/2011 0.26, Px ha scritto:
> Che oltretutto non sarebbe un difetto in sé, più che altro mi
> incuriosisce come abbiano fatto a diventare così originali di colpo...

La mia ipotesi è che probabilmente il capo non fosse in condizioni
fisiche tali da imporre la sua linea ed i musicisti abbiano potuto
suonare quello che gli pareva per la prima volta.

> Dimentichi il pezzo "forte" l'irritante These are the days of our lives
> e sono quasi certo che ci sia anche in I can't live with you e in Bijoux

Ho riascoltato appositamente Bijoux e these are the... e non c'è traccia
di falsetto. I can't live with you non mi piace, quindi non la
riascolto, ma scommetterei che non c'è manco li.

> Ti ricordi il tizio a Scommettiamo che che indovinava i pezzi in un
> decimo di secondo? Li indovinavo anch'io :)

Non so di chi parli, ma mi fido.

MM
Re: Gli album o la band? [messaggio #171360 è una risposta a message #151174] lun, 20 febbraio 2012 13:06 Messaggio precedente
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"MM" ha scritto nel messaggio new
>Se vuoi ti faccio una lista dei riferimenti a cui hanno attinto
>(espressione generosa) i queen, ma dubito usciresti vivo dall'ascolto anche
>solo dei primi tre gruppi che mi passano per la mente.

Ma nel 2012 a te chettifrega se hanno attinto da qualcuno?
Un conto è se tu, nel 1973 o quel che è, ti vai a comprare il disco dei
Queen e dici: eh, ma sto sound l'ho già sentito nei Led Zeppelin o nei T-Rex
sei mesi fa (ammesso che si facciano ragionamenti di sto tipo).
Ma tu nel 2012 ti vai a comprare il disco e te l'ascolti. Se è bello è
bello, se è brutto è brutto. Ma non sei obbligato a possedere tutta la
discografia musicale precedente a quell'uscita, né a fare valutazioni in
base a ciò che è uscito prima.
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