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Re: Funziona ancora questo coso? Lode al P2P, abbasso faccialibro! [messaggio #153656 è una risposta a message #153549] |
ven, 30 dicembre 2011 10:22 |
Andrea Spacca Messaggi: 64 Registrato: aprile 2011 |
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On 30 Dic, 01:43, "susanna" <s...@eliminami.libero.anchequesto.it>
wrote:
> :siccome il p2p fa piangere gesu' bambino da piccolo
> Piano in curva, Soylent: senza mulo, es., Actas de Marusia me lo sognavo.
> Oppure L'armata a cavallo, per rimanere in tema.
https://groups.google.com/group/it.arti.cinema/msg/245a5d01b 35ff356?hl=it
> Cartone animato e India, un'accoppiata della morte, per me.
> Pero' sembra interessante, intanto scarico, dato che e' pure lecito.
potrebbe essere ancora piu' mortale il contenuto di femminile
servilita', ma resta un bel film, poi vedi tu :)
> :e' pura mimesi, se non ci fossero stati gli anni ottanta, joe dante e
> :quella gente li' non sarebbe potuto esistere e molto probabilmente
> :nemmeno essere cosi' buono.
> :ma appunto, imho e' buono, ha due soli brevi punti di svacco sul
> :patetismo e riesce quasi a infilarci l'alternativa inedita sul
> :concetto del "diverso ma piu' uguale" tipico del filone
> Esce, e' gia' uscito, dove lo si trova?
e' uscito al cinema a settembre, purtroppo e' di jj abrams, ma per
fortuna imita qualcun altro
> :killing joe, a cui accennava qualcuno non si trova ancora,
> L'hai visto a Venezia, Soyl?
niente venezia quest'anno, ma alla retrospettiva veneziana di milano
insieme a 4:44 di abel ferrara. che se finiva che poi il mondo non
finiva e tutti si guardavano imbarazzati sarebbe stato da 9
> :ps: con certi prerequisiti mi piacerebbe farti un regalo di natale, se
> :vuoi scrivimi :)
> Chi cazzo sei?
in effetti la frase suonava male. sono requisiti squisitamente tecnici
(e un regalo del tutto disinteressato, se non per il piacere di chi
apprezzerebbe)
sono quello di watchmen, cmq
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Re: Funziona ancora questo coso? Lode al P2P, abbasso faccialibro! [messaggio #153755 è una risposta a message #153550] |
ven, 30 dicembre 2011 18:57 |
tintal Messaggi: 17 Registrato: febbraio 2011 |
Junior Member |
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susanna ha scritto:
> Ma io c'ho anche l'audio originale italiano (tranne che nelle scene
> originali, ovviamente).
Ecco questo particolare mi fa un pò rosicare...
> Per il resto, come butta, Lesto?
si vivacchia, al momento libero da pensieri filmici da concretizzare, non
contento di lavorare 8 ore al giorno e di insegnare pugilato la sera mi
sono iscritto all'università e mi sto facendo un pippone con Kant e
l'etica razionale. Va bè.
Senti, scusa la domanda estemporanea, ma perchè tu non ha mai parlato di
Bela Tarr? L'ultimo film dell'ungherese passato di recente su fuori orario
è, insieme all'ultimo Trier, il più bel film sull'apocalisse. E il resto
della sua filmografia è decisamente di rillievo.
Comunque sono assai lieto di rileggerti. Pensavo fossi definitivamente
migrata su facebook.
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad abuse@newsland.it
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Re: Funziona ancora questo coso? Lode al P2P, abbasso faccialibro! [messaggio #153963 è una risposta a message #153579] |
sab, 31 dicembre 2011 01:14 |
Boh Messaggi: 253 Registrato: gennaio 2011 |
Senior Member |
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"susanna" <sus4@eliminami.libero.anchequesto.it> wrote:
> Ne avevi gia' visto uno di troppo, quindi.
Solo perché mi ero fidato di qualcuno mi aveva detto - esattamente come te
col terzo capitolo - che il secondo era di gran lunga superiore... e invece
mi ha fatto un effetto soporifero tipico da ubriacatura di effetti speciali
fini a se stessi.
> No. Le citazioni non sono dotte, sono citazioni ad altri film di
> fantascienza, e sono cosi' palesi che non scadono nello snobismo. Ora
> ricordo anche Dune, con quella specie di robot rotante che si mangia il
> palazzo.
Sul serio credi che il regista abbia voluto citare un brano di Dune che in
pochissimi hanno visto e ancor meno ricordano?? Mi sembra quantomeno
improbabile. Propenderei più per il fattore caso…
> :Lodare l'eccesso di effetti speciali poi... ma allora fermiamoci ai corti
> :dimostrativi in CG o alle intro dei videogiochi della Playstation!
> :Questo per me non è Cinema... non ho visto questo, ripeto, ma posso
> :giudicare i precedenti.
>
> Discorso solo apparentemente assurdo, come e' apparentemente assurdo
> giudicare un film che non si e' visto.
L'ho premesso per onestà (e mi aspettavo una strumentalizzazione)... e
difatti preciso che mi riferisco ai primi due ma fidandomi delle
impressioni da te riportate credo che si possa tranquillamente estendere il
discorso al terzo.
> Questo 3 e' nettamente meglio dei precedenti, che rimangono solo dei banali
> baracconi come tanti altri. Diciamo che sono andata a vederli per motivi
> 'professionali'.
Ah, ecco
> Non sto lodando l'eccesso di effetto speciale, ho lodato gli effetti
> speciali di Trasformers 3 che sono di grande qualita' e quantita' (cose che
> assieme fanno misura, come si diceva in Germania nell'ottocento).
> Questo 3 raggiunge la sua funzione filmica: abbandona quasi del tutto
> l'impianto narrativo standard (per queste operazioni, ovvero quel misto di
> verosimiglianza e coerenza narrativa che ha il solo scopo di sorreggere lo
> spettacolo), e si abbandona paurosamente a cio' che effettivamente e': un
> baraccone totale.
> Vengono annullati anche gli attori (mentre nei primi due il ragazzotto e la
> belloccia facevano parte delle funzioni attrattive della pellicola).
alla faccia del cinema... impianto narrativo quasi nullo, annulla pure gli
attori... c'è da gioire!
Il problema è che trovo grossa difficoltà a conciliare il concetto di
"baraccone totale" con quello di film.
> Quindi si concentra in questo enorme lavoro (lo chiamo lavoro) di
> costruzione di sequenze in CG che fa letteralmente impressione. Le
> trasformazioni metalliche di questi robi sono un capolavoro tecnico
> sopraffino.
>
> Sforzati e vedi.
Sicuramente lo vedrò, consapevole di vedere una costosissima demo costruita
a regola d'arte e ciò che dici rafforza in me questa convinzione.
Se voglio dedicare due ore alla visione di un film, però, scelgo altro…
come credo faresti anche tu se non fossi mossa da motivi "professionali".
> Ps.
> Uno che si vede i due Trasformers aspettandosi chissa' cosa e poi parla di
> cinema con la C maiuscola mi incuriosisce. Dimmi un titolo di Cinema che hai
> visto recentemente.
Lungi da me passare per lo snob della situazione… a me piace anche
l'intrattenimento ma quello offerto da signori come Bay e Emmerich non
riesco proprio a farmelo piacere.
Ma non voglio dribblare la tua domanda e ti rispondo con gli ultimi titoli
visti in home-video che ho gradito molto:
The Tree of Life
127 ore
Biutiful
Il cigno nero
The Fighter
Il Grinta
Hereafter
Rabbit Hole
The Social Network
Ma anche:
Rango
Source Code
X-Men: L'inizio
Dragon Trainer
Toy Story 3
per citare prodotti un po' più di entertainment.
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Re: Funziona ancora questo coso? Lode al P2P, abbasso faccialibro! [messaggio #154501 è una risposta a message #153107] |
dom, 01 gennaio 2012 15:52 |
Joe Silver Messaggi: 117 Registrato: gennaio 2011 |
Senior Member |
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On 29 Dic 2011, 02:51, "susanna"
<s...@eliminami.libero.anchequesto.it> wrote:
> Come dicevo, il P2P, l'invenzione del secolo.
> Almeno da quando ho trovato Cruising in mkv, con 20 minuti in piu' della
> versione italiana che avevo in vhs.
> Oppure da quando ho scaricato Scarpette rosse, a cui ho attaccato anche
> l'audio italiano ripulito dal fruscio. E Actas de marusia, che cercavo
> praticamente dal 1978?
>
> Sono sei mesi che non trovo un film decente al cine, escluso un Lars, un
> Polanski, un Tranformers III e poco altro; qualcuno mi dia una dritta.
"The Artist". Niente di stratosferico ma è più che decente, con tante
idee di cinema buone.
Il "Faust" di Sokurov è tosto ma sicuramente da vedere.
Invece "Drive" è proprio una robina rifritta, dove il regista pensa
che basti infarcire il film di silenzi per dargli un tono
"all'europea", con il solo risultato di non rendere non dico
credibile, ma minimamente interessante la storia d'amore tra i due
protagonisti, anche perché Gosling, vista la stitichezza degli
sceneggiatori, si limita a fare facce. Per cui questo pseudo-
romanticismo noir dei perdenti si risolleva solo in qualche
accelerazione nella seconda parte (cioè quando arrivano gli
ammazzamenti) senza che gli autori abbiano almeno le palle per far
finire il film nell'unico modo in cui sarebbe dovuto finire, e
purtroppo senza nemmeno risparmiarsi i peggiori luoghi comuni del
genere (sì, genere, perché il pregio del film, secondo taluni, sarebbe
proprio il fatto che "tutti gli stereotipi di genere sono incastrati
alla perfezione", sai che bello).
--
Joe
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Re: Funziona ancora questo coso? Lode al P2P, abbasso faccialibro! [messaggio #155097 è una risposta a message #153282] |
mar, 03 gennaio 2012 00:44 |
sapo68 Messaggi: 613 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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Soylent Green Is People <andrea.spacca@gmail.com> wrote:
> e' pura mimesi, se non ci fossero stati gli anni ottanta, joe dante e
> quella gente li' non sarebbe potuto esistere e molto probabilmente
> nemmeno essere cosi' buono.
> ma appunto, imho e' buono, ha due soli brevi punti di svacco sul
> patetismo e riesce quasi a infilarci l'alternativa inedita sul
> concetto del "diverso ma piu' uguale" tipico del filone
Non mi è dispiaciuto.
L'ho visto proprio ierisera, probabilmente hanno giocato a favore le
aspettative pressoche' nulle, ma ci ho visto dentro molto Spielberg di
quello buono, di quello insomma che gira con la camera ad altezza "occhi
di bambino" che son sempre bei ricordi.
--
Giocare col mondo, facendolo a pezzi...
Bambini che il sole, ha ridotto gia'... vecchi.
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Re: Funziona ancora questo coso? Lode al P2P, abbasso faccialibro! [messaggio #157708 è una risposta a message #153615] |
mar, 10 gennaio 2012 16:53 |
susanna Messaggi: 309 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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"Roberto" ha scritto nel messaggio news:jdk380$slk$1@weretis.net...
:Scriveva susanna venerdì, 30/12/2011:
:
:> No. Le citazioni non sono dotte, sono citazioni ad altri film di
:> fantascienza, e sono cosi' palesi che non scadono nello snobismo. Ora
ricordo
:> anche Dune, con quella specie di robot rotante che si mangia il palazzo.
:più che citazioni direi luoghi comuni della fantascienza, intendendo la
:locuzione nel senso buono, cioè come tòpoi che prima o poi nel genere
:ritornano, difficile farne a meno.
D'accordo.
:Penso che almeno la metà delle
:citazioni di Trans3 siano involontarie, sostenere che qualcuno abbia
:scientemente voluto citare "Dune", un film che nessuno conosce e che a
:quasi nessuno piace, mi pare un po' azzardato.
Non e' così importante la puntuale volontà dell'autore, almeno a questi
livelli.
Di sicuro molte 'citazioni' sono volontarie (es. Star Trek), e questo basta
per dedurre che l'autore vuole citare (anche solo nel senso che dicevi),
ovvero che in questo film ci sono citazioni (mentre nel primo della saga, ad
esempio, non ci sono).
Quelle piu' recondite, quindi, non possono essere imputate al caso, di
casuale in produzioni del genere non c'è nulla.
Capricorn One è un film dimenticato più di Dune, ma c'e'. Quella e' gente di
cinema, mica cretini di passaggio. Che facciano cinema commerciale o
baraccone o demenziale o di massa non toglie che sia gente che
*necessariamente* conosce il cinema.
Pensare che le citazioni di T3 siano citazioni "di senso", invece, è
sbagliato.
:> e si abbandona paurosamente a cio' che effettivamente e': un
:> baraccone totale.
:
:sì, in un certo senso è quello che si diceva nell'alto thread: è
:l'"autorialità" di Bay, la sua poetica, spinta al vertice più elevato.
:Il punto è: se questa poetica segna la fine definitiva e senza appello
:del racconto, dei personaggi, della storia, della suggestione, delle
:emozioni, del pathos, della tensione, degli attori, se distrugge tutte
:queste cose nel modo più violento e roboante mai visto, devo
:apprezzarla comunque? Per la sua forza? Per i suoi muscoli?
Questa 'poetica' non distrugge niente. Si limita a smerciare un prodotto che
ha, nel suo valore d'uso, la semplice spettacolarità, qui realizzata tramite
tecniche di CG. Nella storia del cinema si sono viste decine di filoni di
'merci' apparentemente distruttive o soverchianti, dotate di contenuti
poveri e di alto tasso di exploit.
E non sei 'costretto' ad apprezzare, benchè realizzazioni tecniche così
potenti siano comunque degne di attenzione e anche di ammirazione.
Altro discorso quello latente: quanto cinema c'è dentro? Questo cinema
merita meno dell'altro?
susanna
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Re: Funziona ancora questo coso? Lode al P2P, abbasso faccialibro! [messaggio #157709 è una risposta a message #153963] |
mar, 10 gennaio 2012 17:09 |
susanna Messaggi: 309 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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"Boh" ha scritto nel messaggio
news:1441885234346963503.530601someone-somewhere.net@nntp.aioe.org...
:
:"susanna" <sus4@eliminami.libero.anchequesto.it> wrote:
:> Ne avevi gia' visto uno di troppo, quindi.
:
:Solo perché mi ero fidato di qualcuno mi aveva detto - esattamente come te
:col terzo capitolo - che il secondo era di gran lunga superiore... e invece
:mi ha fatto un effetto soporifero tipico da ubriacatura di effetti speciali
:fini a se stessi.
E' leggermente diverso, lasciami precisare.
Io vado a vedere i baracconi per servizio, a prescindere. So che sono
filmacci, lo so prima di vederli. Ho visto pure Scontro tra titani, per
dire.
Ripeto: ne avevi visto uno di troppo.
:> No. Le citazioni non sono dotte, sono citazioni ad altri film di
:> fantascienza, e sono cosi' palesi che non scadono nello snobismo. Ora
:> ricordo anche Dune, con quella specie di robot rotante che si mangia il
:> palazzo.
:
:Sul serio credi che il regista abbia voluto citare un brano di Dune che in
:pochissimi hanno visto e ancor meno ricordano?? Mi sembra quantomeno
:improbabile. Propenderei più per il fattore caso…
Certo che ci credo, anzi, l'ha fatto davvero. Il caso non esiste, con gente
che fa cinema dagli anni '80.
Quello che vuoi dire tu è: davvero credi che Bay abbia citato Dune affinchè
potesse essere inteso come qualcosa di significativo per il film
Transformers 3?
No, a questo non credo; la citazione è semplice, così come il film è
semplice.
:> :Lodare l'eccesso di effetti speciali poi... ma allora fermiamoci ai
corti
:> :dimostrativi in CG o alle intro dei videogiochi della Playstation!
:> :Questo per me non è Cinema... non ho visto questo, ripeto, ma posso
:> :giudicare i precedenti.
:>
:> Discorso solo apparentemente assurdo, come e' apparentemente assurdo
:> giudicare un film che non si e' visto.
:
:L'ho premesso per onestà (e mi aspettavo una strumentalizzazione)... e
:difatti preciso che mi riferisco ai primi due ma fidandomi delle
:impressioni da te riportate credo che si possa tranquillamente estendere il
:discorso al terzo.
Non strumentalizzo, tranquillo. Sono una credente assoluta della censura
preventiva (cioè della legittimità di giudicare film anche senza averli
visti).
E' per questo che dico: hai visto un Transformers di troppo (per la
precisione, il secondo).
:> Non sto lodando l'eccesso di effetto speciale, ho lodato gli effetti
:> speciali di Trasformers 3 che sono di grande qualita' e quantita' (cose
che
:> assieme fanno misura, come si diceva in Germania nell'ottocento).
:> Questo 3 raggiunge la sua funzione filmica: abbandona quasi del tutto
:> l'impianto narrativo standard (per queste operazioni, ovvero quel misto
di
:> verosimiglianza e coerenza narrativa che ha il solo scopo di sorreggere
lo
:> spettacolo), e si abbandona paurosamente a cio' che effettivamente e': un
:> baraccone totale.
:> Vengono annullati anche gli attori (mentre nei primi due il ragazzotto e
la
:> belloccia facevano parte delle funzioni attrattive della pellicola).
:
:alla faccia del cinema... impianto narrativo quasi nullo, annulla pure gli
:attori... c'è da gioire!
Ma è per questo che ti chiedevo: quali film apprezzi (o hai visto)
recentemente?
Io ti dimostrero' che e' meglio un film in cui l'impianto narrativo e
attoriale e' NULLO (come T3), di un film in cui l'impianto narrativo e
attoriale e' insulso.
:Il problema è che trovo grossa difficoltà a conciliare il concetto di
:"baraccone totale" con quello di film.
Questo e' discutibile.
:Sicuramente lo vedrò, consapevole di vedere una costosissima demo costruita
:a regola d'arte e ciò che dici rafforza in me questa convinzione.
:Se voglio dedicare due ore alla visione di un film, però, scelgo altro…
:come credo faresti anche tu se non fossi mossa da motivi "professionali".
Vero. Pero' T3 lo avrei visto volentieri (raro caso di fallimento della
censura preventiva).
:Lungi da me passare per lo snob della situazione… a me piace anche
:l'intrattenimento ma quello offerto da signori come Bay e Emmerich non
:riesco proprio a farmelo piacere.
Vero.
:Ma non voglio dribblare la tua domanda e ti rispondo con gli ultimi titoli
:visti in home-video che ho gradito molto:
:The Tree of Life
:127 ore
:Biutiful
:Il cigno nero
:The Fighter
:Il Grinta
:Hereafter
:Rabbit Hole
:The Social Network
Bravo.
:Ma anche:
:Rango
:Source Code
:X-Men: L'inizio
:Dragon Trainer
:Toy Story 3
:per citare prodotti un po' più di entertainment.
Meno bravo.
susanna
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Re: Funziona ancora questo coso? Lode al P2P, abbasso faccialibro! [messaggio #157710 è una risposta a message #153606] |
mar, 10 gennaio 2012 17:13 |
susanna Messaggi: 309 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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"SAP" ha scritto nel messaggio
news:1kd30b2.lfxo7q1apurp5N%sapo68@gmail.com...
:> Io mi aspettavo un baraccone come gli altri due, e cosi' e' stato. Meglio
:> degli altri due, perche' questo e' un baraccone colossale, qui ci hanno
:> lavorato di brutto, io ho visto il risultato di un lavoro immenso.
:
:Purtroppo Susy ti hanno fregata.
:Si tratta di un lavoro potente, si, ma di copia-incolla.
:Hai presente il coso e il computer?
:Qui ci hanno dato dentro di ctrl+c e ctrl+v.
:
:http://www.bestmovie.it/news/transformers-3-michael-bay-cop ia-michael-ba
:y/100874/
:
:Insomma, detto tra noi, bastava una scimmia ben ammaestrata...
Questo non significa nulla. Uno, due minuti di film 'copiati' (con
rielaborazione) da un film proprio è veramente irrilevante e veramente
irrilevabile. Decine di registi lo fanno, anche grandi registi. Solo che in
quei casi sono autocitazioni.
susanna
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Re: Funziona ancora questo coso? Lode al P2P, abbasso faccialibro! [messaggio #157897 è una risposta a message #157710] |
mer, 11 gennaio 2012 12:13 |
sapo68 Messaggi: 613 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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susanna <sus4@eliminami.libero.anchequesto.it> wrote:
> Questo non significa nulla. Uno, due minuti di film 'copiati' (con
> rielaborazione) da un film proprio è veramente irrilevante e veramente
> irrilevabile. Decine di registi lo fanno, anche grandi registi. Solo che in
> quei casi sono autocitazioni.
Nel caso di transformers invece si tratta di processo puramente
industriale.
Credo che persino la regia in queste operazioni assuma un connotato meno
invasivo per non dire marginale.
Ciò non significa che dietro non ci sia un progetto e un prodotto,
questo mi pare ovvio.
Ma andiamo sul terreno ideologico: cosa stiamo ammirando nel caso di T3?
La potenza espressiva del capitale e dell'industrializzazione
cinamtografica alla massima potenza e realizzazione?
Oppure il suo completo disvelamento rispetto ad altri prodotti che
contengono offuscati gli stessi valori "dentro"?
Beh, nel primo caso direi che si cade in quella che chiamo "fascinazione
del maligno"... :-D
Il secondo caso purtroppo, vista l'accoglienza assolutamente prona del
pubblico direi che lo vediamo solo noi o chi ha gia capito certi
meccanismi.
Forse può essere un caso pedagogico piu interessante perchè piu facile
da trattare ma sottoporsi a questa estenuante visione IMHO anche per
scopi professionali come dici tu, è una esperienza terribile.
Anche la quantità e la qualità degli effetti in CGI risulta ridondante e
sovraccarica a tal punto da essere letteralmente pedante e quindi
(nonostante tecnicamente perfetti,) persino pedestre.
Abbiamo l'impressione di assistere a una Demo Reel prolungata fino ad
estendersi ai tempi filmici ma sfiancante, martellante come solo un
maglio pnematico può essere.
Non siamo piu neanche nel territorio del baraccone, il baraccone per
essere tale DEVE mantenere almeno le forme del cinema, DEVE almeno
contentere una forma narrativa di quel tipo senza la quale non stiamo
piu assistendo neanche a un baraccone hollywoodiano nel termine storico
nel quale lo conosciamo, ma probabilmente a un esperimento, come dicevo
prima, una demo di effetti CGI su grande schermo, montata in stile cura
Ludovico.
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Giocare col mondo, facendolo a pezzi...
Bambini che il sole, ha ridotto gia'... vecchi.
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Re: Funziona ancora questo coso? Lode al P2P, abbasso faccialibro! [messaggio #157898 è una risposta a message #157850] |
mer, 11 gennaio 2012 14:05 |
susanna Messaggi: 309 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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"Boh" ha scritto nel messaggio
news:807195811347957394.979741someone-somewhere.net@nntp.aioe.org...
:
:"susanna" <sus4@eliminami.libero.anchequesto.it> wrote:
:> "Boh" ha scritto nel messaggio
:> E' leggermente diverso, lasciami precisare.
:> Io vado a vedere i baracconi per servizio, a prescindere. So che sono
:> filmacci, lo so prima di vederli. Ho visto pure Scontro tra titani, per
:> dire.
:>
:> Ripeto: ne avevi visto uno di troppo.
:
:Ripeto: dicevano che era molto meglio del primo
Segui il ragionamento:
Natale in India e' un cinepanettone.
Transformer 1 e' un baraccone.
Vado a vedere Natale in New York: ho verificato che e' un cinepanettone.
Vado a vedere Transformer 1: ho *verificato* che e' un baraccone.
Conclusione (ad uso della censura preventiva):
NON mi piacciono i cinepanettoni, NON li vado a vedere.
Mi dicono che Natale a Rio e' meglio, NON vado a vederlo lo stesso (e' un
cinepanettone).
NON mi piacciono i baracconi, NON li vado a vedere.
Mi dicono che T2 e' meglio, NON lo vado a vedere (e' un baraccone e non mi
piacciono).
Vedi perche' ne hai visto uno di troppo?
Facciamo pure l'ipotesi che ti piacciano i baracconi, ma non ti e' piaciuto
Transformer 1. A maggior ragione, conosci i baracconi (perche' ti
piacciono), hai verificato che il baraccone tipo Transformer NON ti piace,
NON vai a vedere il T2, dello stesso regista, con gli stessi attori, nemmeno
se ti dicono che e' meglio.
Se no, a cosa serve la censura preventiva?
Se ti dicono che Natale a Rio e' meglio di Natale a NY, stesso regista,
stessi attori, ci credi, forse?
Vedi perche' ne hai visto uno di troppo?
:> :Ma anche:
:> :Rango
:> :Source Code
:> :X-Men: L'inizio
:> :Dragon Trainer
:> :Toy Story 3
:> :per citare prodotti un po' più di entertainment.
:>
:> Meno bravo.
:
:Chiaro che sono un gradino sotto la prima lista ma imho tutti almeno una
:spanna sopra la serie Transformers :)
:Perché non ti son piaciuti?
Non e' esatto dire che non mi sono piaciuti. Non sono film che andrei a
vedere, a causa della censura preventiva, ovviamente.
Poi finisce che li vedo lo stesso, magari a casa.
Ma so a cosa vado incontro e, generalmente, non mi piace. E, una volta
visti, non ne saro' delusa.
Dico "meno bravo" perche' si tratta di cinema oggettivamente meno
interessante di quello contenuto nella lista precedente, conclusione dedotta
dal genere e dai registi relativi.
susanna
--
susanna
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Re: Funziona ancora questo coso? Lode al P2P, abbasso faccialibro! [messaggio #157994 è una risposta a message #157897] |
mer, 11 gennaio 2012 20:57 |
susanna Messaggi: 309 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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"SAP" ha scritto nel messaggio
news:1kdpfpq.14oks9h1rkqtz4N%sapo68@gmail.com...
:
:susanna <sus4@eliminami.libero.anchequesto.it> wrote:
:
:> Questo non significa nulla. Uno, due minuti di film 'copiati' (con
:> rielaborazione) da un film proprio è veramente irrilevante e veramente
:> irrilevabile. Decine di registi lo fanno, anche grandi registi. Solo che
in
:> quei casi sono autocitazioni.
:
:Nel caso di transformers invece si tratta di processo puramente
:industriale.
Ok, ma non snobilita il film, se sono 2 minuti (impercettibili) su 150.
Insomma, non mi hanno "fregata".
:Credo che persino la regia in queste operazioni assuma un connotato meno
:invasivo per non dire marginale.
:Ciò non significa che dietro non ci sia un progetto e un prodotto,
:questo mi pare ovvio.
La regia di questi cosi c'e', ed e' importante. E' una regia diversa da
quella 'tradizionale', che privilegia certi aspetti e ne tralascia altri, ma
e' altrettanto determinante. Pensa solo al lavoro di montaggio (che e' una
bella parte del lavoro di regia anche tradizionale).
:Ma andiamo sul terreno ideologico: cosa stiamo ammirando nel caso di T3?
:La potenza espressiva del capitale e dell'industrializzazione
:cinematografica alla massima potenza e realizzazione?
Anche detto in senso lato, non ci sarebbe nulla di male.
Ti ricordo che uno dei maggiori cantori delle meraviglie del capitalismo fu
Marx.
E non e' uno scherzo.
:Oppure il suo completo disvelamento rispetto ad altri prodotti che
:contengono offuscati gli stessi valori "dentro"?
:Beh, nel primo caso direi che si cade in quella che chiamo "fascinazione
:del maligno"... :-D
:Il secondo caso purtroppo, vista l'accoglienza assolutamente prona del
:pubblico direi che lo vediamo solo noi o chi ha gia' capito certi
:meccanismi.
Non c'e' alcun segreto nascosto, che possa essere scorto solo da illuminati.
Quel "disvelamento completo" e' semplicemente quello che e': spettacolo
costruito con la forza della tecnica e dell'investimento. Nessuno e'
obbligato a subire fascinazioni, ne' si puo' parlare di imbambolamento
collettivo.
Non e' la somministrazione dei prodotti che ne determina l'assuefazione: e'
la *decisione* di consumare determinati prodotti che indica l'ideologia di
chi consuma.
:Forse può essere un caso pedagogico piu interessante perchè piu facile
:da trattare ma sottoporsi a questa estenuante visione IMHO anche per
:scopi professionali come dici tu, è una esperienza terribile.
Non sempre. Per T3, almeno nel mio caso (ma sono pronta a spiegare
analiticamente perchè), l'esperienza è stata positiva.
Molto peggio gli altri due della saga, ad esempio, in cui il rozzo tentativo
di fornire una impianto narrativo simil-drammaturgico introduceva temi
stereotipati e insulsi (es. la ragazzotta con le grosse tette e il relativo
tran tran di scemate adolescenziali annesse) che annebbiavano l'effettiva
qualità del film, ovvero la resa tecnica e cinematografica delle
trasformazioni dei robot.
:Anche la quantità e la qualità degli effetti in CGI risulta ridondante e
:sovraccarica a tal punto da essere letteralmente pedante e quindi
:(nonostante tecnicamente perfetti,) persino pedestre.
:Abbiamo l'impressione di assistere a una Demo Reel prolungata fino ad
:estendersi ai tempi filmici ma sfiancante, martellante come solo un
:maglio pneumatico può essere.
In effetti T3 e' zeppo di sequenze in CG, ma, almeno personalmente, io non
ne vedo molte nella vita quotidiana (es. non uso giochi di questo tipo, nè
sono una appassionata di tecniche grafiche al calcolatore). Queste che ho
visto in T3 sono veramente l'apice di cio' che ho visto nel settore,
realmente spettacolari.
:Non siamo piu neanche nel territorio del baraccone, il baraccone per
:essere tale DEVE mantenere almeno le forme del cinema, DEVE almeno
:contentere una forma narrativa di quel tipo senza la quale non stiamo
:piu assistendo neanche a un baraccone hollywoodiano nel termine storico
:nel quale lo conosciamo, ma probabilmente a un esperimento, come dicevo
:prima, una demo di effetti CGI su grande schermo, montata in stile cura
:Ludovico.
Dissento.
Un baraccone e' un baraccone. L'impianto narrativo e' si' importante (e
c'e', in T3), ma non e' determinante affinche' un baraccone sia tale. Anzi.
Il baraccone storico per antonomasia, il circo, e' uno spettacolo senza
narrazione (ed infatti quando la si introduce abbiamo gli spettacoli
circensi più ridicoli).
T3 e' stata una buona visita al circo degli effetti speciali, senza
l'inquinamento delle insulsaggini del genere, e con qualche (piccola)
strizzatina d'occhio allo spettatore. Piu' che sufficiente per i miei 5
euro.
susanna
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Re: Funziona ancora questo coso? Lode al P2P, abbasso faccialibro! [messaggio #158060 è una risposta a message #157898] |
mer, 11 gennaio 2012 21:03 |
Boh Messaggi: 253 Registrato: gennaio 2011 |
Senior Member |
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"susanna" <sus4@eliminami.libero.anchequesto.it> wrote:
> Segui il ragionamento:
> Vedi perche' ne hai visto uno di troppo?
>
Il punto è che tendo ad evitare pregiudizi, specie basati sul genere,
perché talvolta ho avuto piacevoli sorprese bypassando i preconcetti che
avevo. Un tempo avevo una repulsione per i film di guerra o western, dopo
aver visto esponenti validi mi sono ricreduto. In particolar modo non evito
assolutamente un film basandomi sul suo genere.
Diciamo che do due possibilità anziché bocciare al primo tentativo. Così ho
fatto ad esempio con la serie Harry Potter, che ho abbandonato dopo il
secondo episodio per manifesta avversione a quel complesso di
bambinate-che-vogliono-prendersi-sul-serio. Anche in quel caso l'effetto
soporifero ha fatto da eloquente segnalatore.
> Non e' esatto dire che non mi sono piaciuti. Non sono film che andrei a
> vedere, a causa della censura preventiva, ovviamente.
> Poi finisce che li vedo lo stesso, magari a casa.
> Ma so a cosa vado incontro e, generalmente, non mi piace. E, una volta
> visti, non ne saro' delusa.
>
> Dico "meno bravo" perche' si tratta di cinema oggettivamente meno
> interessante di quello contenuto nella lista precedente, conclusione dedotta
> dal genere e dai registi relativi.
Ecco qui, per i motivi su esposti, non mi trovi assolutamente d'accordo.
Non mi aspettavo che avessi un'avversione per cinema fantastico o di
animazione. Non mi dirai che non hai gradito nulla di Pixar, ad esempio?
Visto Up? O Wall-E? Monsters & co, poi, ha del filosofico!
Per quanto concerne i registi, è un aspetto che davvero non da nessuna
garanzia. Avresti mai detto che Ridley Scott dopo grandi opere come Alien,
Blade Runner, mettiamoci pure Thelma & Louise, si adagiasse sugli allori
per sfornardo solenni cazzate come Robin Hood? Anche questo è un
preconcetto (nel bene o nel male) che ho superato.
PS: Moon (regista di Source Code) non t'è piaciuto?
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Re: Funziona ancora questo coso? Lode al P2P, abbasso faccialibro! [messaggio #158061 è una risposta a message #157994] |
mer, 11 gennaio 2012 22:12 |
Roberto Messaggi: 892 Registrato: maggio 2009 |
Senior Member |
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Il 11/01/2012, susanna ha detto :
> l'effettiva
> qualità del film, ovvero la resa tecnica e cinematografica delle
> trasformazioni dei robot.
che beninteso sono spudoratamente fraudolente, e rappresentano un grave
errore concettuale (e poi tecnico) di questi film. I robot infatti NON
si trasformano, *mutano*, in forma e dimensioni, miracolosamente e in
spregio alla fisica. Nonostante le apparenze, non ci sono parti che si
spostano/incastrano per formare il modello finale, non c'è nulla da
ammirare. Sembrano cose vive che si auto-generano, una specie di
moltiplicazione cellulare della lamiera. Il T1000 liquido di Cameron,
almeno, non barava, non giocava sporco. Qui il concetto è lo stesso,
travestito di qualcosa di apparentemente diverso.
> Queste che ho visto in
> T3 sono veramente l'apice di cio' che ho visto nel settore, realmente
> spettacolari.
quoto sulla qualità, ma sulla spettacolarità c'è da discutere. Non
accetto che le due cose coincano necessariamente e non vedo nulla di
spettacolae in una baraonda sfrenata dove non si capisce nulla e la
stessa cosa è ripetuta un miliardo di volte, su scale sempre più
esasperate e quasi impossibili da abbracciare con lo sguardo. Che
genere di spettatore presuppone, questo film?
R.
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Re: Funziona ancora questo coso? Lode al P2P, abbasso faccialibro! [messaggio #158100 è una risposta a message #158060] |
gio, 12 gennaio 2012 00:20 |
susanna Messaggi: 309 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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"Boh" ha scritto nel messaggio
news:2101521237348003660.368280someone-somewhere.net@nntp.aioe.org...
:
:"susanna" <sus4@eliminami.libero.anchequesto.it> wrote:
:> Segui il ragionamento:
:> Vedi perche' ne hai visto uno di troppo?
:>
:Il punto è che tendo ad evitare pregiudizi, specie basati sul genere,
:perché talvolta ho avuto piacevoli sorprese bypassando i preconcetti che
:avevo.
I pregiudizi li hanno tutti, ed e' giusto cosi'; e' inutile tendere a non
averne.
I pregiudizi sul genere invece non sono pregiudizi, e' gusto personale. Se
lo si elegge a giudizio si sbaglia.
:Un tempo avevo una repulsione per i film di guerra o western, dopo
:aver visto esponenti validi mi sono ricreduto. In particolar modo non evito
:assolutamente un film basandomi sul suo genere.
Giusto.
:Diciamo che do due possibilità anziché bocciare al primo tentativo. Così ho
:fatto ad esempio con la serie Harry Potter, che ho abbandonato dopo il
:secondo episodio per manifesta avversione a quel complesso di
:bambinate-che-vogliono-prendersi-sul-serio. Anche in quel caso l'effetto
:soporifero ha fatto da eloquente segnalatore.
Per questo ti dissi ne avevi visto uno di troppo. C'e' troppa quantita' in
giro per concedere due opportunita' allo stesso regista che usa gli stessi
attori sullo stesso soggetto.
:> Dico "meno bravo" perche' si tratta di cinema oggettivamente meno
:> interessante di quello contenuto nella lista precedente, conclusione
dedotta
:> dal genere e dai registi relativi.
:
:Ecco qui, per i motivi su esposti, non mi trovi assolutamente d'accordo.
:Non mi aspettavo che avessi un'avversione per cinema fantastico o di
:animazione.
Infatti non ce l'ho.
:Non mi dirai che non hai gradito nulla di Pixar, ad esempio?
:Visto Up? O Wall-E? Monsters & co, poi, ha del filosofico!
Ho visto pochi film Pixar, Wall-E e' un piccolo capolavoro.
Anche in questi casi abbiamo una stupefacente realizzazione tecnica che,
spesso, copre la banalità del contenuto.
Pero' dicevo 'meno interessanti', non cazzate.
E' indubbio come i cartoni animati Pixar siano del tutto ininteressanti,
dato lo stereotipo fondamentale dei loro contenuti e del loro stile
(realizzazione tecnica a parte). L'animazione ha possibilita' espressive
enormi (vedi Svankmajer) e la Pixar tende a confezionare prodotti per la
vendita sfruttando l'effetto seriale e la melensaggine dei soggetti, come e'
evidente. Insomma, una Walt Disney del 2000, tecnicamente ineccepibile ma
anche pericolosamente banale. Anche questi li vedo per 'servizio'.
:Per quanto concerne i registi, è un aspetto che davvero non da nessuna
:garanzia. Avresti mai detto che Ridley Scott dopo grandi opere come Alien,
:Blade Runner, mettiamoci pure Thelma & Louise, si adagiasse sugli allori
:per sfornardo solenni cazzate come Robin Hood?
Si'. Perche' conosco il regista.
E lo vado a vedere comunque a scatola chiusa. E' sano pregiudizio.
Pero' ora dimmi: lo sei andato a vedere perche' ti hanno detto che era bello
o perche' era di Ridley?
:Anche questo è un preconcetto (nel bene o nel male) che ho superato.
E fai male, perche' significa che non conosci il cinema.
:PS: Moon (regista di Source Code) non t'è piaciuto?
No, m'e' sfuggito. Mi fido?
susanna
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Re: Funziona ancora questo coso? Lode al P2P, abbasso faccialibro! [messaggio #158101 è una risposta a message #158061] |
gio, 12 gennaio 2012 00:47 |
susanna Messaggi: 309 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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"Roberto" ha scritto nel messaggio news:jektvu$phf$1@solani.org...
:Il 11/01/2012, susanna ha detto :
:> l'effettiva
:> qualità del film, ovvero la resa tecnica e cinematografica delle
:> trasformazioni dei robot.
:
:che beninteso sono spudoratamente fraudolente, e rappresentano un grave
:errore concettuale (e poi tecnico) di questi film. I robot infatti NON
:si trasformano, *mutano*, in forma e dimensioni, miracolosamente e in
:spregio alla fisica. Nonostante le apparenze, non ci sono parti che si
:spostano/incastrano per formare il modello finale, non c'è nulla da
:ammirare. Sembrano cose vive che si auto-generano, una specie di
:moltiplicazione cellulare della lamiera.
Quando prendi queste dritte sei molto caro, Roberto.
Tu, lo strenuo sostenitore cameroniano di Aliens, che accetta addirittura le
contraddizioni interne all'universo narrativo (universo narrativo che ha
sempre ragione, anche sulla fisica), fai queste obiezioni?
Gli Aliens che muoiono a decine nel secondo della saga, che al posto di
acido che buca astronavi hanno il Viakal, vanno bene. I trasformers che
mutano invece di trasformarsi sono fraudolenti.
:Il T1000 liquido di Cameron,
:almeno, non barava, non giocava sporco. Qui il concetto è lo stesso,
:travestito di qualcosa di apparentemente diverso.
Un bagaglio di metallo liquido piu' e piu' volte mostrato come
indistruttibile che perde l'equilibrio e si fa liquefare in fonderia come un
cerchione della Tipo, invece, e' leale.
Lassa perde', Rob.
:> Queste che ho visto in
:> T3 sono veramente l'apice di cio' che ho visto nel settore, realmente
:> spettacolari.
:
:quoto sulla qualità, ma sulla spettacolarità c'è da discutere. Non
:accetto che le due cose coincano necessariamente e non vedo nulla di
:spettacolae in una baraonda sfrenata dove non si capisce nulla e la
:stessa cosa è ripetuta un miliardo di volte, su scale sempre più
:esasperate e quasi impossibili da abbracciare con lo sguardo. Che
:genere di spettatore presuppone, questo film?
Uno spettatore abbacinato, che cerca di seguire queste mirabilie su uno
schermo enorme in cui succedono cose che non aveva mai visto.
Tu vuoi arrivare da un'altra parte, una destinazione presumibilmente
condivisibile, ma sei sulla strada sbagliata.
susanna
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Re: Funziona ancora questo coso? Lode al P2P, abbasso faccialibro! [messaggio #158103 è una risposta a message #153755] |
gio, 12 gennaio 2012 01:01 |
susanna Messaggi: 309 Registrato: novembre 2010 |
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"Lestofante" ha scritto nel messaggio news:jdkstl$p9c$1@news.newsland.it...
:susanna ha scritto:
:
:> Ma io c'ho anche l'audio originale italiano (tranne che nelle scene
:> originali, ovviamente).
:
:Ecco questo particolare mi fa un pò rosicare...
Ora ti do il link del mulo. Cioe' te lo faccio dare.
:> Per il resto, come butta, Lesto?
:
:si vivacchia, al momento libero da pensieri filmici da concretizzare, non
:contento di lavorare 8 ore al giorno e di insegnare pugilato la sera mi
:sono iscritto all'università e mi sto facendo un pippone con Kant e
:l'etica razionale. Va bè.
Uau.
:Senti, scusa la domanda estemporanea, ma perchè tu non ha mai parlato di
:Bela Tarr? L'ultimo film dell'ungherese passato di recente su fuori orario
:è, insieme all'ultimo Trier, il più bel film sull'apocalisse. E il resto
:della sua filmografia è decisamente di rillievo.
Gli ungheresi, di norma, sanno fare cinema. Kovacs e Jancso', maestri.
Tarr e' difficile, Lesto. E i suoi film, difficili. Ed e'difficile parlare
di film difficili. L'ultima volta che ci ho provato non sono rimastra
soddisfatta (Infinitas, che ancora oggi mi assilla e che diventa sempre piu'
grande piu' ci penso).
Se ci provo, pero' ti voglio.
:Comunque sono assai lieto di rileggerti. Pensavo fossi definitivamente
:migrata su facebook.
No, quella roba non mi ha mai interessato, e' deleteria.
susanna
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Re: Funziona ancora questo coso? Lode al P2P, abbasso faccialibro! [messaggio #158145 è una risposta a message #158100] |
gio, 12 gennaio 2012 08:18 |
Boh Messaggi: 253 Registrato: gennaio 2011 |
Senior Member |
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"susanna" <sus4@eliminami.libero.anchequesto.it> wrote:
> I pregiudizi sul genere invece non sono pregiudizi, e' gusto personale. Se
> lo si elegge a giudizio si sbaglia.
Però chi incasella un film in in un genere applica un criterio spesso
opinabile. Se ci si fida ciecamente e per partito preso si salta la visione
di un film per questo mi sembra un peccato.
Tendo a pensare che la bontà di un film travalica il genere e che sia
sbagliato perderselo perché normalmente non piace un determinato genere,
ecco.
> Ho visto pochi film Pixar, Wall-E e' un piccolo capolavoro.
> Anche in questi casi abbiamo una stupefacente realizzazione tecnica che,
> spesso, copre la banalità del contenuto.
Banale? Ma se la parte iniziale è quasi cinema espressionista! E che dire
della satira feroce dell'umanità ridotta ad esseri mollicci e inetti che
socializzano solo attraverso uno schermo? E la scorrazzata nello spazio?
Per favore, non mi banalizzare Wall-E.
> Pero' dicevo 'meno interessanti', non cazzate.
> E' indubbio come i cartoni animati Pixar siano del tutto ininteressanti,
> dato lo stereotipo fondamentale dei loro contenuti e del loro stile
> (realizzazione tecnica a parte). L'animazione ha possibilita' espressive
> enormi (vedi Svankmajer) e la Pixar tende a confezionare prodotti per la
> vendita sfruttando l'effetto seriale e la melensaggine dei soggetti, come e'
> evidente. Insomma, una Walt Disney del 2000, tecnicamente ineccepibile ma
> anche pericolosamente banale. Anche questi li vedo per 'servizio'.
Ripeto, hai visto Monsters & Co?
Tutto fuorché banale.
> E fai male, perche' significa che non conosci il cinema.
Attenzione, è chiaro che esistono registi che generalmente producono buone
cose e quando viene pubblicato un loro film ho un attenzione particolare e
cerco di andarlo a vedere, ma non mi piace il concetto di fiducia cieca.
Nei film non conta solo la regia. Sceneggiatura, recitazione, fotografia
possono rovinare la migliore delle regie. Ogni film è storia a sé.
Non mi dirai che siccome esercito il mio giudizio a prescindere dal regista
non conosco il cinema?
>
>
> :PS: Moon (regista di Source Code) non t'è piaciuto?
>
> No, m'e' sfuggito. Mi fido?
Direi di sì. Davvero una piacevole sorpresa per me.
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Re: Funziona ancora questo coso? Lode al P2P, abbasso faccialibro! [messaggio #158177 è una risposta a message #157994] |
gio, 12 gennaio 2012 11:38 |
sapo68 Messaggi: 613 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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susanna <sus4@eliminami.libero.anchequesto.it> wrote:
> :Nel caso di transformers invece si tratta di processo puramente
> :industriale.
> Ok, ma non snobilita il film, se sono 2 minuti (impercettibili) su 150.
> Insomma, non mi hanno "fregata".
Va bene, il mio "ti hanno fregata" era un po esagerato, serviva ad
attirare l'attenzione sull'operazione copiaincolla che comunque pur
essendo limitata nel tempo indica una tendenza al riciclo pericolosa,
imho.
> :Credo che persino la regia in queste operazioni assuma un connotato meno
> :invasivo per non dire marginale.
> :Ciò non significa che dietro non ci sia un progetto e un prodotto,
> :questo mi pare ovvio.
> La regia di questi cosi c'e', ed e' importante. E' una regia diversa da
> quella 'tradizionale', che privilegia certi aspetti e ne tralascia altri, ma
> e' altrettanto determinante. Pensa solo al lavoro di montaggio (che e' una
> bella parte del lavoro di regia anche tradizionale).
Ma il montaggio di questi cosi si fa davanti a un pc e non sono piu
tanto sicuro che la supervisione del regista sia cosi' presente.
E' una sensazione ovviamente, non ho nessuna prova.
Il regista mi appare in questi casi sempre piu' come un produttore, uno
che muove masse di quattrini e delega a figure di fiducia.
Insomma, ci si allontana sempre di piu' dal prodotto e dalla produzione
in un processo di astrazione abbastanza tipico...
> :Ma andiamo sul terreno ideologico: cosa stiamo ammirando nel caso di T3?
> :La potenza espressiva del capitale e dell'industrializzazione
> :cinematografica alla massima potenza e realizzazione?
> Anche detto in senso lato, non ci sarebbe nulla di male.
> Ti ricordo che uno dei maggiori cantori delle meraviglie del capitalismo fu
> Marx.
> E non e' uno scherzo.
Lo ha studiato compiutamente, parlare di "ammirazione" nel caso di Marx
mi pare improprio.
> Non c'e' alcun segreto nascosto, che possa essere scorto solo da illuminati.
> Quel "disvelamento completo" e' semplicemente quello che e': spettacolo
> costruito con la forza della tecnica e dell'investimento. Nessuno e'
> obbligato a subire fascinazioni, ne' si puo' parlare di imbambolamento
> collettivo.
> Non e' la somministrazione dei prodotti che ne determina l'assuefazione: e'
> la *decisione* di consumare determinati prodotti che indica l'ideologia di
> chi consuma.
Questo è un punto interessante.
In generale sono daccordo per il semplice motivo che l'ideologia è
dettata sempre dalla prassi.
Ma non sono cosi' sicuro che dietro ogni scelta ci sia un atto cosciente
e ragionato. La massa degli individui nella nostra società spesso si
muove anche bovinamente seguando il sentiero che gli è stato indicato.
O almeno spesso ho questa impressione.
> Non sempre. Per T3, almeno nel mio caso (ma sono pronta a spiegare
> analiticamente perchè), l'esperienza è stata positiva.
> Molto peggio gli altri due della saga, ad esempio, in cui il rozzo tentativo
> di fornire una impianto narrativo simil-drammaturgico introduceva temi
> stereotipati e insulsi (es. la ragazzotta con le grosse tette e il relativo
> tran tran di scemate adolescenziali annesse) che annebbiavano l'effettiva
> qualità del film, ovvero la resa tecnica e cinematografica delle
> trasformazioni dei robot.
Ma l'esile impianto simil-drammaturgico pur se insulso e apparentemente
inutile, assolve a una funziona primaria in un racconto: quella di
creare le pause in un discorso, quelle di creare l'anticlimax che porta
alla successiva esplosione di tecnica metallica.
Insomma è quello che dicevo nel post precedente: una forma ancorche'
vuota, sterile di narrazione IMHO deve esistere, almeno nel cinema da
blockbuster, altrimenti si contravviene a una regola di linguaggio IMHO.
> In effetti T3 e' zeppo di sequenze in CG, ma, almeno personalmente, io non
> ne vedo molte nella vita quotidiana (es. non uso giochi di questo tipo, nè
> sono una appassionata di tecniche grafiche al calcolatore). Queste che ho
> visto in T3 sono veramente l'apice di cio' che ho visto nel settore,
> realmente spettacolari.
OK.
> :Non siamo piu neanche nel territorio del baraccone, il baraccone per
> :essere tale DEVE mantenere almeno le forme del cinema, DEVE almeno
> :contentere una forma narrativa di quel tipo senza la quale non stiamo
> :piu assistendo neanche a un baraccone hollywoodiano nel termine storico
> :nel quale lo conosciamo, ma probabilmente a un esperimento, come dicevo
> :prima, una demo di effetti CGI su grande schermo, montata in stile cura
> :Ludovico.
> Dissento.
> Un baraccone e' un baraccone. L'impianto narrativo e' si' importante (e
> c'e', in T3), ma non e' determinante affinche' un baraccone sia tale.
Ok, non è determinante, ma come dico poco sopra è essenziale per
ricreare una parvenza di forma narrativa, un discorso che possa essere
seguito.
> Anzi.
> Il baraccone storico per antonomasia, il circo, e' uno spettacolo senza
> narrazione (ed infatti quando la si introduce abbiamo gli spettacoli
> circensi più ridicoli).
Esiste non una narrazione circense, ma la creazione della tensione e
successiva distensione, climax/anticlimax, inspira/ispira, metti la
cera/leva la cera.
Si tratta di una roba essenziale IMHO.
> T3 e' stata una buona visita al circo degli effetti speciali, senza
> l'inquinamento delle insulsaggini del genere, e con qualche (piccola)
> strizzatina d'occhio allo spettatore. Piu' che sufficiente per i miei 5
> euro.
Mi fa piacere, io ne ho visto uno e mezzo e ho deciso di rinunciare
volentieri al circo di Bay, ma vabbe', mi fa piacere che non ti sei
annoiata.
--
Giocare col mondo, facendolo a pezzi...
Bambini che il sole, ha ridotto gia'... vecchi.
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Re: Funziona ancora questo coso? Lode al P2P, abbasso faccialibro! [messaggio #158225 è una risposta a message #158101] |
gio, 12 gennaio 2012 14:31 |
Joe Silver Messaggi: 117 Registrato: gennaio 2011 |
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Il 12/01/2012 00:47, susanna ha scritto:
> Quando prendi queste dritte sei molto caro, Roberto.
> Tu, lo strenuo sostenitore cameroniano di Aliens, che accetta
> addirittura le contraddizioni interne all'universo narrativo (universo
> narrativo che ha sempre ragione, anche sulla fisica), fai queste obiezioni?
> Gli Aliens che muoiono a decine nel secondo della saga, che al posto di
> acido che buca astronavi hanno il Viakal, vanno bene.
A dire il vero queste mi sembrano incongruenze facilmente aggirabili:
gli alieni muoiono a decine sotto il fuoco di marines armati a puntino,
un tizio viene ferito dall'acido e alla fin fine si potrebbe sempre
obiettare che a bucare l'astronave era stato il sangue del facehugger,
che è una creatura diversa dall'alieno adulto.
Semmai le leggi della fisica e della biologia vengono messe a dura prova
nel primo film, questo sì, dove un animaletto delle dimensioni di un
pugno diventa un marcantonio di due e metri e mezzo nel giro di 24 ore e
comunque nutrendosi di aria.
--
Vado a risolvere il teorema del grande Fermat. Mi ci vorranno dagli
8 ai 17 minuti
Joe
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Re: Funziona ancora questo coso? Lode al P2P, abbasso faccialibro! [messaggio #158226 è una risposta a message #158145] |
gio, 12 gennaio 2012 14:36 |
susanna Messaggi: 309 Registrato: novembre 2010 |
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"Boh" ha scritto nel messaggio
news:1090333293348043846.323913someone-somewhere.net@nntp.aioe.org...
:
:"susanna" <sus4@eliminami.libero.anchequesto.it> wrote:
:> I pregiudizi sul genere invece non sono pregiudizi, e' gusto personale.
Se
:> lo si elegge a giudizio si sbaglia.
:
:Però chi incasella un film in in un genere applica un criterio spesso
:opinabile. Se ci si fida ciecamente e per partito preso si salta la visione
:di un film per questo mi sembra un peccato.
I generi esistono oggettivamente, e l'incasellamento e', spesso, normale.
Es. T3 e' un film di genere, perche' rispetta i canoni stilistici, narrativi
ed estetici di una determinata tipologia di racconto cinematografico. Il suo
incasellamento e' necessario e normale.
Non tutti i film sono di genere o, che piu' o meno e' la stessa cosa, un
film puo' appartenere a generi differenti e/o quindi a nessun genere, ma
questo va da se'.
:Tendo a pensare che la bontà di un film travalica il genere e che sia
:sbagliato perderselo perché normalmente non piace un determinato genere,
:ecco.
Certo.
Ma il film di genere non travalica il suo genere, cioe' non si puo' omettere
dal giudizio di un film di genere il giudizio generale sul suo genere.
:> Ho visto pochi film Pixar, Wall-E e' un piccolo capolavoro.
:> Anche in questi casi abbiamo una stupefacente realizzazione tecnica che,
:> spesso, copre la banalità del contenuto.
:
:Banale? Ma se la parte iniziale è quasi cinema espressionista!
Hai uno strano concetto di espressionismo. Il riferimento cinematografico
della prima parte di Wall-E, volendolo proprio individuare, e' di tipo
chapliniano (e anche keatoniano, ora che ci penso), non espressionista.
Cogli bene pero' che e' la prima parte di Wall-E che e' capolavoro, e
proprio perche' non viene proposto uno stereotipo (quello fiabesco, per
intenderci) ma un racconto originale.
La seconda parte invece ricade nello stereotipo ed e' banale, si'.
:E che dire della satira feroce dell'umanità ridotta ad esseri mollicci e
:inetti che socializzano solo attraverso uno schermo?
Che e' una banalita'. Perche' e' un luogo comune, ovvero una ragione ben
nota, immediatamente condivisibile, non problematica.
:Per favore, non mi banalizzare Wall-E.
E', per un bel pezzo, banale.
:> Pero' dicevo 'meno interessanti', non cazzate.
:> E' indubbio come i cartoni animati Pixar siano del tutto ininteressanti,
:> dato lo stereotipo fondamentale dei loro contenuti e del loro stile
:> (realizzazione tecnica a parte). L'animazione ha possibilita' espressive
:> enormi (vedi Svankmajer) e la Pixar tende a confezionare prodotti per la
:> vendita sfruttando l'effetto seriale e la melensaggine dei soggetti, come
e'
:> evidente. Insomma, una Walt Disney del 2000, tecnicamente ineccepibile ma
:> anche pericolosamente banale. Anche questi li vedo per 'servizio'.
:
:Ripeto, hai visto Monsters & Co?
:Tutto fuorché banale.
Censura preventiva. Se pensi che non rientri nello stereotipo della fiaba
alla Disney (di cui ho gia' fatto il pieno), provo a guardarmelo.
:> E fai male, perche' significa che non conosci il cinema.
:
:Attenzione, è chiaro che esistono registi che generalmente producono buone
:cose e quando viene pubblicato un loro film ho un attenzione particolare e
:cerco di andarlo a vedere, ma non mi piace il concetto di fiducia cieca.
A nessuno piace. Ma cio' non significa che esista la fiducia, che e'
necessaria.
:Nei film non conta solo la regia. Sceneggiatura, recitazione, fotografia
:possono rovinare la migliore delle regie. Ogni film è storia a sé.
:Non mi dirai che siccome esercito il mio giudizio a prescindere dal regista
:non conosco il cinema?
Si', lo dico. Nel giudizio di un film non si prescinde dal regista (tranne
eccezioni).
:> :PS: Moon (regista di Source Code) non t'è piaciuto?
:>
:> No, m'e' sfuggito. Mi fido?
:
:Direi di sì. Davvero una piacevole sorpresa per me.
Ok, lo metto in lista. Poi ti dico.
susanna
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Re: Funziona ancora questo coso? Lode al P2P, abbasso faccialibro! [messaggio #158276 è una risposta a message #158225] |
gio, 12 gennaio 2012 15:01 |
Roberto Messaggi: 892 Registrato: maggio 2009 |
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Joe Silver ha spiegato il 12/01/2012 :
>> Gli Aliens che muoiono a decine nel secondo della saga, che al posto di
>> acido che buca astronavi hanno il Viakal, vanno bene.
>
> A dire il vero queste mi sembrano incongruenze facilmente aggirabili: gli
> alieni muoiono a decine sotto il fuoco di marines armati a puntino, un tizio
> viene ferito dall'acido e alla fin fine si potrebbe sempre obiettare che a
> bucare l'astronave era stato il sangue del facehugger, che è una creatura
> diversa dall'alieno adulto.
infatti, il patto narrativo è chiaro, il film è coerente con sé stesso
(non con la realtà, chi se ne frega della realtà). Invece Transformers
promette robot che si trasformano, si rifanno ad un franchise in cui i
robot si trasformavano e invece vai al cinema e cosa trovi? Robot
mutaforma, robot con parti metalliche che germogliano, che nascono e si
fondono e si duplicano per gemmazione. Ma lasciamo perdere, di questo
passo si arriva alle solite: e cioè che i blockbuster sono tutti
uguali, che Cameron è uguale a Bay, che "Terminator 2" ha lo stesso
spessore cinematografico di "Transformers 3" ecc... inaccettabile!
;-)
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Re: Funziona ancora questo coso? Lode al P2P, abbasso faccialibro! [messaggio #158278 è una risposta a message #158100] |
gio, 12 gennaio 2012 15:13 |
Roberto Messaggi: 892 Registrato: maggio 2009 |
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susanna ha detto questo giovedì :
> :Non mi dirai che non hai gradito nulla di Pixar, ad esempio?
> :Visto Up? O Wall-E? Monsters & co, poi, ha del filosofico!
>
> Ho visto pochi film Pixar, Wall-E e' un piccolo capolavoro.
> Anche in questi casi abbiamo una stupefacente realizzazione tecnica che,
> spesso, copre la banalità del contenuto.
> Pero' dicevo 'meno interessanti', non cazzate.
> E' indubbio come i cartoni animati Pixar siano del tutto ininteressanti, dato
> lo stereotipo fondamentale dei loro contenuti e del loro stile (realizzazione
> tecnica a parte). L'animazione ha possibilita' espressive enormi (vedi
> Svankmajer) e la Pixar tende a confezionare prodotti per la vendita
> sfruttando l'effetto seriale e la melensaggine dei soggetti, come e'
> evidente. Insomma, una Walt Disney del 2000, tecnicamente ineccepibile ma
> anche pericolosamente banale. Anche questi li vedo per 'servizio'.
Direi perfetto.
> :Per quanto concerne i registi, è un aspetto che davvero non da nessuna
> :garanzia. Avresti mai detto che Ridley Scott dopo grandi opere come Alien,
> :Blade Runner, mettiamoci pure Thelma & Louise, si adagiasse sugli allori
> :per sfornardo solenni cazzate come Robin Hood?
>
>
> Si'. Perche' conosco il regista.
> E lo vado a vedere comunque a scatola chiusa. E' sano pregiudizio.
perfetto anche qui. Ridley è Ridley, un Robin Hood di Ridley, girato
con la mano sinistra e senza il minimo interesse da parte del regista
(se non per il dettaglio delle frecce scoccate e, ovviamente, per la
scena dello sbarco) vale 100 blockbuster di chiunque altro. Per me lo
stesso discorso vale per Cameron, Spielberg, Zhag Yimou e altri che non
sto qui ad elencare. E' un acquisto a scatola chiusa, sono mostri della
cinepresa, bisogna vederli a prescindere e se pure il film non è
obiettivamente salvabile (Robin Hood) ci sarà sempre la splendida mano
del suo regista a giustificare il prezzo del biglietto. Grande cinema,
anche quando delude. E un giorno bisognerà tornare seriamente su "Le
crociate".
> Pero' ora dimmi: lo sei andato a vedere perche' ti hanno detto che era bello
> o perche' era di Ridley?
Per Ridley, ovvio! Per Ridley mi precipitero a vedere Prometheus, anche
se sarà un brodino new-age. Però Ridley che torna alla fantascienza è
un pensiero che dà godimento.
> :PS: Moon (regista di Source Code) non t'è piaciuto?
>
> No, m'e' sfuggito. Mi fido?
un piccolo film, assai sopravvalutato, che fa un figurone in un periodo
di magra per la fantascienza ma che forse in altri tempi avrebbe
destato meno entusiasmo. Source code è un po' più ambizioso, anche se
il materiale (il circolo chiuso, l'"anello di Moebius", il deja-vu) è
abbastanza risaputo. Cmq Jones è un regista che almeno ci prova, gli
esiti sono interessanti, mi piacerebbe che non si perdesse per strada.
R.
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Re: Funziona ancora questo coso? Lode al P2P, abbasso faccialibro! [messaggio #158279 è una risposta a message #158227] |
gio, 12 gennaio 2012 15:32 |
Joe Silver Messaggi: 117 Registrato: gennaio 2011 |
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Il 12/01/2012 14:39, SAP ha scritto:
> Joe Silver<joe.silver@gmail.com> wrote:
>
>> A dire il vero queste mi sembrano incongruenze facilmente aggirabili:
>> gli alieni muoiono a decine sotto il fuoco di marines armati a puntino
>
> Non è coerente con l'alieno descritto nel primo film descritto come una
> creatura praticamente perfetta, resistente persino al motore della
> navetta di Ripley che deve metterlo al massimo per sbarazzarsene.
Ma quando mai è perfetto... Non hanno un'arma-una per affrontarlo,
tranne un lanciafiamme artigianale che in realtà viene usato solo per
aprirsi la strada. E' resistente al motore della navetta *spento*.
Beh pure io lo sono.
>> un tizio viene ferito dall'acido
>
> E con una bendatura è a posto mentre sappiamo che l'acido corrode ogni
> tipo di lega.
E chi lo dice? Gli acidi più potenti devono pur essere inefficaci sui
materiali di cui sono fatti i contenitori nei quali vengono
immagazzinati. L'acido non corrode i tessuti biologici dell'alieno. Hai
quantificato i ml di acido che vengono spruzzati sul soldato ferito? La
sua interazione con i liquidi?
>> e alla fin fine si potrebbe sempre obiettare che a bucare l'astronave era
>> stato il sangue del facehugger, che è una creatura diversa dall'alieno
>> adulto.
> Beeeep, errore: l'acido che corrode il pavimeno dell'astronave madre in
> aliens (preludio al duello finale) è il modo con il quale si annuncia la
> regina (esemplare adulto) a Ripley.
Sì, fa un buchetto su una superficie porosa che sembra qualsiasi cosa
tranne metallo. Mentre quello del facehugger scava due o tre piani del
Nostromo. E rimane sempre la variabile quantità.
>
> Aliens è un film molto debole, molto piu debole del primo e con parecchi
> problemi di squilibrio anche narrativo con una prima parte non in linea
> con la seconda, ma ho gia dato in un post apposito...
>
ecchissene
Qui facevo la punta al cazzo sulla consistenza con le leggi
fisiche-biologiche in Aliens. L'embrione che centuplica le proprie
dimensioni in poche ore è una "violazione" paragonabile a quella dei
robottoni.
--
Vado a risolvere il teorema del grande Fermat. Mi ci vorranno dagli
8 ai 17 minuti
Joe
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Re: Funziona ancora questo coso? Lode al P2P, abbasso faccialibro! [messaggio #158280 è una risposta a message #158227] |
gio, 12 gennaio 2012 15:38 |
Roberto Messaggi: 892 Registrato: maggio 2009 |
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Scriveva SAP giovedì, 12/01/2012:
>> A dire il vero queste mi sembrano incongruenze facilmente aggirabili:
>> gli alieni muoiono a decine sotto il fuoco di marines armati a puntino
>
> Non è coerente con l'alieno descritto nel primo film descritto come una
> creatura praticamente perfetta, resistente persino al motore della
> navetta di Ripley che deve metterlo al massimo per sbarazzarsene.
Aliens NON è il sequel di Alien, se non assai vagamente. E' più una
rilettura, alla Cameron, come Alien 3 e Alien 4 lo sono,
rispettivamente, alla Fincher e alla Jeunet. E' il motivo d'interesse
principale della saga, universalmente riconosciuto, dai registi e dai
fan. Certo ci sono punti in comune fra i film, ma anche differenze
abissali. Sono diverse version dello stesso film e il fatto che spesso
in questi film si facci riferimento ad eventi accaduti nei film
precedenti è il minimo sindacale, un contentino per le aspettative
seriali del pubblico, le intenzioni erano altre (dare fiducia a giovani
registi visionari, dalla forte impronta personale, lasciare che
facessero la *loro* versione della storia), e infatti "sequel" così
nessuno li fa più.
R.
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Re: Funziona ancora questo coso? Lode al P2P, abbasso faccialibro! [messaggio #158281 è una risposta a message #158177] |
gio, 12 gennaio 2012 15:38 |
susanna Messaggi: 309 Registrato: novembre 2010 |
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"SAP" ha scritto nel messaggio
news:1kdqg5c.1xiy5s21bcomkwN%sapo68@gmail.com...
:> La regia di questi cosi c'e', ed e' importante. E' una regia diversa da
:> quella 'tradizionale', che privilegia certi aspetti e ne tralascia altri,
ma
:> e' altrettanto determinante. Pensa solo al lavoro di montaggio (che e'
una
:> bella parte del lavoro di regia anche tradizionale).
:
:Ma il montaggio di questi cosi si fa davanti a un pc e non sono piu
:tanto sicuro che la supervisione del regista sia cosi' presente.
Temo che la maggior parte delle pellicole odierne siano montate con Avid al
Pc, non solo T3.
E tutto il cinema classico (e gran parte di quello Usa moderno) non e' mai
stato supervisionato dal regista (nemmeno John Ford, per dire), bensi' dai
produttori.
Insomma, descrivi una realta' che non e' quella specifica di T3, ma del
cinema in generale.
:Insomma, ci si allontana sempre di piu' dal prodotto e dalla produzione
:in un processo di astrazione abbastanza tipico...
Che e' (ed e' stato) tale in rare occasioni, per il cinema d'autore europeo
ad esempio.
Ma non e' T3 che mina il cinema d'autore.
:> Anche detto in senso lato, non ci sarebbe nulla di male.
:> Ti ricordo che uno dei maggiori cantori delle meraviglie del capitalismo
fu
:> Marx.
:> E non e' uno scherzo.
:Lo ha studiato compiutamente, parlare di "ammirazione" nel caso di Marx
:mi pare improprio.
Dal primo testo sottomano (in realta' il piu' famoso di tutti):
La borghesia ha avuto nella storia una parte sommamente rivoluzionaria.
[...]
Essa ha compiuto ben altre meraviglie che le piramidi egiziane, acquedotti
romani e cattedrali gotiche, ha portato a termine ben altre spedizioni che
le migrazioni dei popoli e le crociate. [...]
Durante il suo dominio di classe appena secolare la borghesia ha creato
forze produttive in massa molto maggiore e più colossali che non avessero
mai fatto tutte insieme le altre generazioni del passato. Il soggiogamento
delle forze naturali, le macchine, l'applicazione della chimica
all'industria e all'agricoltura, la navigazione a vapore, le ferrovie, i
telegrafi elettrici, il dissodamento d'interi continenti, la navigabilità
dei fiumi, popolazioni intere sorte quasi per incanto dal suolo -quale dei
secoli antecedenti immaginava che nel grembo del lavoro sociale stessero
sopite tali forze produttive? [...]
:> Non c'e' alcun segreto nascosto, che possa essere scorto solo da
illuminati.
:> Quel "disvelamento completo" e' semplicemente quello che e': spettacolo
:> costruito con la forza della tecnica e dell'investimento. Nessuno e'
:> obbligato a subire fascinazioni, ne' si puo' parlare di imbambolamento
:> collettivo.
:> Non e' la somministrazione dei prodotti che ne determina l'assuefazione:
e'
:> la *decisione* di consumare determinati prodotti che indica l'ideologia
di
:> chi consuma.
:
:Questo è un punto interessante.
:In generale sono daccordo per il semplice motivo che l'ideologia è
:dettata sempre dalla prassi.
Ora mi fai felice. Tu sei uno che impara, e imparare e' la cosa piu'
difficile.
:Ma non sono cosi' sicuro che dietro ogni scelta ci sia un atto cosciente
:e ragionato. La massa degli individui nella nostra società spesso si
:muove anche bovinamente seguando il sentiero che gli è stato indicato.
:O almeno spesso ho questa impressione.
E' una impressione. Gli uomini non sono scimmie a pelo corto. Certo, l'atto
cosciente e ragionato di un 14nne non e' l'atto cosciente e ragionato di un
adulto, per una banale questione biologica.
Il fatto e' che l'adulto compie atti coscienti e ragionati spesso piu'
estremi del 14nne. Perche' l'ideologia dell'adulto e' ormai compiuta e
solidificata.
:Ma l'esile impianto simil-drammaturgico pur se insulso e apparentemente
:inutile, assolve a una funziona primaria in un racconto: quella di
:creare le pause in un discorso, quelle di creare l'anticlimax che porta
:alla successiva esplosione di tecnica metallica.
Bravo, bene, bis. Il fatto e' proprio questo: l'impianto narrativo di questo
cinema NON e' in grado di produrre il climax e il suo anti, perche' non gli
interessa.
E' questo aspetto che, in genere, viene criticato (giustamente). La poverta'
di questi racconti (e la loro insulsaggine, aggiungo) risulta deleteria. T3
'spure' (e' una parola grossa, capisco) questo problema riducendo il
racconto a niente o poco piu', mettendo in evidenza la propria sostanza
effettiva.
:> Un baraccone e' un baraccone. L'impianto narrativo e' si' importante (e
:> c'e', in T3), ma non e' determinante affinche' un baraccone sia tale.
:
:Ok, non è determinante, ma come dico poco sopra è essenziale per
:ricreare una parvenza di forma narrativa, un discorso che possa essere
:seguito.
Certo, ma l'impianto non e' assente, in T3. E' solo ridotto, svuotato.
Inoltre l'incipit e' anche geniale, vivendo di quella citazione a Capricorn
One.
:Esiste non una narrazione circense, ma la creazione della tensione e
:successiva distensione, climax/anticlimax, inspira/ispira, metti la
:cera/leva la cera.
:Si tratta di una roba essenziale IMHO.
E qui ti sbagli, anche se ora la cosa e' interessante. Lo spettacolo puro
(es. il circo) non necessita ne' di racconto, ne' di discorso. Lo spettacolo
viene ottenuto semplicemente mostrando i risultati di una tecnica (dal
trapezista al giocoliere, passando per il domatore).
Il cinema ha la necessita' perlomeno di un racconto (altrimenti si rischia
di non parlare nemmeno di cinema ma di qualcos'altro), pero' ora serve
capire il grado di quel racconto. In T3 il grado e' vicino allo zero (non
assente) e il grado massimo se lo aggiudica la tecnica, come al circo.
Ora: il film T3 e' un buon film per questa ragione.
susanna
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Re: Funziona ancora questo coso? Lode al P2P, abbasso faccialibro! [messaggio #158282 è una risposta a message #158279] |
gio, 12 gennaio 2012 15:50 |
sapo68 Messaggi: 613 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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Joe Silver <joe.silver@gmail.com> wrote:
> Ma quando mai è perfetto... Non hanno un'arma-una per affrontarlo,
> tranne un lanciafiamme artigianale che in realtà viene usato solo per
> aprirsi la strada. E' resistente al motore della navetta *spento*.
> Beh pure io lo sono.
Si, ma è fuori nello spazio (un ambientino comodo) e non mi pare proprio
spento.
Poi quando lo "accende" l'affare resiste un bel po prima di schiodarsi.
Insomma in aliens li sterminano a decine, è una banalizzazione che
distrugge il pathos.
> E chi lo dice? Gli acidi più potenti devono pur essere inefficaci sui
> materiali di cui sono fatti i contenitori nei quali vengono
> immagazzinati. L'acido non corrode i tessuti biologici dell'alieno. Hai
> quantificato i ml di acido che vengono spruzzati sul soldato ferito? La
> sua interazione con i liquidi?
Va bene, hai vinto tu, in realtà è brodo lesso.
> Sì, fa un buchetto su una superficie porosa che sembra qualsiasi cosa
> tranne metallo.
Superfice porosa sulla quale camminano i soldati e sulla quale poggia la
navetta col quale sono appena arrivati.
Sarà mica che il marzapane ha una resistenza insospettabile e non me
n'ero accorto?
> Mentre quello del facehugger scava due o tre piani del
> Nostromo. E rimane sempre la variabile quantità.
E vabbe' come dicesti tu, chissene.
Aliens rimene comunque una merdina secca, sopravvalutatissimo anche
senza scomodare il precedente.
> > Aliens è un film molto debole, molto piu debole del primo e con parecchi
> > problemi di squilibrio anche narrativo con una prima parte non in linea
> > con la seconda, ma ho gia dato in un post apposito...
> ecchissene
Oh beh, peccato, pensavo ti interessasse discuterne, mi sbagliavo.
> Qui facevo la punta al cazzo sulla consistenza con le leggi
> fisiche-biologiche in Aliens. L'embrione che centuplica le proprie
> dimensioni in poche ore è una "violazione" paragonabile a quella dei
> robottoni.
Su questo sono daccordo, i problemi di Aliens sono casomai di coerenza
interna e di racconto.
--
Giocare col mondo, facendolo a pezzi...
Bambini che il sole, ha ridotto gia'... vecchi.
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Re: Funziona ancora questo coso? Lode al P2P, abbasso faccialibro! [messaggio #158283 è una risposta a message #158225] |
gio, 12 gennaio 2012 16:04 |
susanna Messaggi: 309 Registrato: novembre 2010 |
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"Joe Silver" ha scritto nel messaggio news:jemng6$9qh$1@tdi.cu.mi.it...
:Il 12/01/2012 00:47, susanna ha scritto:
:A dire il vero queste mi sembrano incongruenze facilmente aggirabili:
:gli alieni muoiono a decine sotto il fuoco di marines armati a puntino,
:un tizio viene ferito dall'acido e alla fin fine si potrebbe sempre
:obiettare che a bucare l'astronave era stato il sangue del facehugger,
:che è una creatura diversa dall'alieno adulto.
'zzo e' un facehugger?
Sai, in questo modo si puo' aggirare anche l'ipertrofico sviluppo dell'Alien
considerando che un Linguafoeda acheronsis potrebbe cibarsi di materiale
ferroso (presente in grandi quantita' nelle astronavi terrestri) e che,
avendo un metabolismo decuplicato, possa svilupparsi cosi' velocemente anche
a causa della particolare dieta metallica.
In realta', come e' noto, cio' che conta e' l'universo del racconto, non
della realta' o della fisica.
Se il racconto introduce un proprio universo cio' che il lettore/spettatore
e' tenuto a fare e' cosi' semplice che anche i bambini sono estremamente
competenti in questo:
a) non deve contraddirsi
b) deve essere sufficientemente logico (internamente)
Ora, uno dei problemi di Aliens (che come film condivide l'universo del
racconto del suo predecessore) e' proprio questo, barare sull'universo del
racconto precedente.
Questo e' fraudolento, espressivamente parlando.
Lecito, ma fraudolento.
Se nell'universo di Alien l'alieno e' pressoche' imbattibile, non puoi farne
cadere a decine sotto i colpi delle pistole, perche' stai distruggendo
l'universo del racconto che tu stesso hai selezionato.
Pero' lo puoi fare, in nome di un universo del racconto NUOVO, che, a
livello espressivo, possa dare qualcosa in piu', magari.
Purtroppo Cameron non ci riesce: distrugge ma non costruisce. Il risultato
e' uno sparatutto ben fatto, con cinque caratteri simpatici e un nuovo
mostro solo quantitativamente diverso, un film che potrebbe aver girato il
famoso Joe Alves.
Ed e' la ragione per cui invecchia male, come ha ben detto qualcuno qui,
cosi' come invecchieranno male T3 e i baracconi, mentre non invecchiera' del
tutto Alien. Perche' in Alien il film non e' il mostro, ma il racconto e la
capacita' che ha questo racconto di suscitare un tipico risultato
dell'espressivita' cinematografica, ovvero la suspence (detta anche, da me,
l'ansia per il seguito).
susanna
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Re: Funziona ancora questo coso? Lode al P2P, abbasso faccialibro! [messaggio #158284 è una risposta a message #158276] |
gio, 12 gennaio 2012 16:24 |
susanna Messaggi: 309 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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"Roberto" ha scritto nel messaggio news:jemp41$aku$1@solani.org...
:Joe Silver ha spiegato il 12/01/2012 :
:infatti, il patto narrativo è chiaro, il film è coerente con sé stesso
:(non con la realtà, chi se ne frega della realtà).
Bravo, bene, ma vedi la mia precisazione in altro intervento.
:Invece Transformers
:promette robot che si trasformano, si rifanno ad un franchise in cui i
:robot si trasformavano e invece vai al cinema e cosa trovi?
Robot che si trasformano, Rob. Nulla piu' e nulla meno.
Robot che hanno una forma antropomorfa e che si trasformano in oggetti
meccanici nel modo e nella qualita' di cui non ci deve interessare
esattamente NULLA, perche' lo decide l'autore, e' un suo diritto. E che,
dopo le trasformazioni, riprendono la versione antropomorfa.
Ti faccio notare che le mutazioni, per definizione, sono irreversibili; le
trasformazioni invece sono quelle che vedi in T3.
:Robot
:mutaforma, robot con parti metalliche che germogliano, che nascono e si
:fondono e si duplicano per gemmazione. Ma lasciamo perdere, di questo
:passo si arriva alle solite: e cioè che i blockbuster sono tutti
:uguali, che Cameron è uguale a Bay, che "Terminator 2" ha lo stesso
:spessore cinematografico di "Transformers 3" ecc... inaccettabile!
:;-)
Cameron non e' Bay, lo sai bene e nessuno credo possa sostenerlo.
Cameron sa raccontare (anche se, per quanto mi riguarda, lo dimostra
compiutamente solo con Avatar); forse anche Bay sa farlo, ma ce lo dimostra
rarissimamente. Cameron ogni tanto fa cinema, Bay fa spettacolo.
susanna
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