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[rumenta] Paul, I Gardiani del Destino, Frozen, 127 Ore, Pirati dei Caraibi, Il Rito, Contagion, Com [messaggio #167474] mer, 08 febbraio 2012 13:31 Messaggio successivo
Roberto  è attualmente disconnesso Roberto
Messaggi: 892
Registrato: maggio 2009
Senior Member
un po' di mainstream recupertato in dvd nelle ultime settimane.

Paul (Mottola, 2011)
Gradevole commedia on-the road incentrata sull'incontro fra due nerd
appassionati fantascienza e un alieno vero. La novità divertente è che
questo alieno è disinibito, sboccato, vizioso. Per il resto si segue il
solito iter: l'incontro, il confronto, l'amicizia, la fuga, l'addio col
disco volante che decolla. Qui però la carta vincente è il tono
dissacrante che rende accettabili le infinite citazioni di cui è
costellato il film. Assai deludente, piuttosto, lo stile piatto e
risaputo. Il solito modo di girare, le solite scene. Molto, molto
mainstream, sebbene lo spirito del filmetto sia caustico e non troppo
benevolo nei confronti di questi eterni adolescenti che a quarant'anni
ancora collezionano i pupazzetti di Star Wars.

I Guardiani del destino (Nolfi, 2011)
Ideuzza-uzza-uzza, mi aspettavo decisamente di più. Siamo nel
territorio della riflessione sulla natura della realtà, e non a caso il
filmetto è tratto da Dick, e alcune cose in effetti funzionano. Il
cast, per esempio, con un sempre bravo Matt Damon e una splendida Emily
Blunt. Ma il contenuto "filosofico" (un'elementare riflessione sul
destino e sul libero arbitrio) è veramente robetta, una cosuccia
spalmata su due ore di film. Inoltre alcuni elementi "fantascientifici"
fanno semplicemente ridere (i cappelli). Anche qui: messa in scena
manstream che più mainstream non si può.

Frozen
Tre ragazzi isolati su una funivia mentre risalgono (a sbafo) una pista
da sci. Il film è tutto qui. Rispetto ad altri film analoghi, però,
questo film funziona per la fisicità rappresentata. Anche i dialoghi
sono meglio del solito, e i personaggi non sono i soliti ragazzi odiosi
che prima muoiono meglio è. Freddo intenso.

127 Ore (Boyle, 2011)
Anche qui, un tizio va a divertirsi (stavolta non sugli sci, ma a piedi
e in bicicletta, nel deserto) ma la Natura trasforma un'attività ludica
in una prova di sopravvivenza. Un'errore, una distrazione e... ops!
Rispetto a Frozen, però, qui è più marcata la caratterizzazione del
protagonista, con la sua presunzione e il suo innato senso di
solitudine. Boyle complica il discorso, anche visivo, con una serie di
flashback e visioni che da un lato rendono meno noiosa l'unità di tempo
e di luogo del film e dall'altro gli consentono di sbizzarrirsi con i
suoi consueti frizzi e lazzi registici. Alla fine lo spirito umano ci
fa un figurone, ma tutto sommato il film è piacevole.

Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare (Marshall, 2011)
E' stato molto criticato, ma davvero non si capisce perché. Tutti hanno
puntato il dito sulla presunta inadeguatezza del regista, ma davvero
non vedo cosa manchi a quest'avventura godibile e virtualmente priva di
difetti, realizzata con ampio spiegamento di mezzi ma senza soccombere
sotto gli effetti speciali, difetto comune ad almeno due dei tre film
precedenti. Sì, d'accordo, Jack Sparrow è in gran parte depotenziato
rispetto al primo film, ma sinceramente non mi è sembrato peggio di
quanto visto negli episodi 2 e 3, tutt'altro. Le recensioni sono ormai
fatte per luoghi comuni e con il copia/incolla, questo film è
spettacolare e divertente, ci sono alcune buone idee (le lacrime della
sirena, le navi in bottiglia...) e specialmente chi ama il mare e i
velieri lo apprezzerà senza dubbio.

Il Rito (Hafstrom, 2011)
Ennesima variazione sul tema dell'esorcismo, niente di particolarmente
rilevante. Ovviamente il contrasto fra fede e ragione che sostiene la
prima parte del film (la più interessante) crolla miseramente in favore
del primo termine, nella seconda parte del film, che sembra davvero un
film "altro", malamente giustapposto a quello che credevi di vedere.
Ovviamente sono sempre le donne ad avere le scene-madri della
possessione. Ovviamente "qualcosa c'è, là fuori". Ma il
sacerdote-Hopkins che passa dall'altra parte è una forzatura narrativa
rispetto a quanto visto in precedenza, che serve solo a consentirgli
una delle sue prove istrioniche. Buona fotografia, belle alcune
inquadrature (gli ombrelli neri ripresi dall'alto stagliati sul bianco
nevoso durante il funerale), ma lo stile è tritissimo.

Come l'acqua per gli elefanti (Lawrence, 2011).
Altro film massacrato da tutti, forse per la presenza dell'odiato
Pattinson, ma che in verità non è malaccio. Se non altro è cinema di
altri tempi, sia nel soggetto (no, dico, un film sul circo!) sia nello
stile. Il problema maggiore è il cast. Freddi, troppo freddi 'sti due
cosi chiamati Robert Pattinson e Reese Winterspoon. Per contro, troppa
verve in questo Christopher Waltz. Poi davvero il vecchietto che si
ferma a raccontare la storia, sopo Titanic, non è più proponibile. Cmq
il film si lascia guardare, e l'elefante è stupendo (anche se dubito
possa fare quello che all'impresario alla fine!).

Contagion (Soderberg, 2011)
Pacco all-star confezionato col solito, risaputo mestiere da un regista
che continuo a ritenere un oggetto non identificato dell'industria
hollywoodiana. Il suo problema maggiore, imho, è che è hollywoodiano
fino al midollo, ma fa di tutto per nasconderlo. Questo Contagion ne è
un buon esempio. Molteplicità dei punti di vista, realismo, tante
stelle (da Jude Law, a Kate Winslet, da Matt Damon e Gwineth Paltrow)
che si prestano in amicizia per una causa nobile ma che, alla fine, si
rivela il solito campionario di buonismo, faciloneria e star-system.
Buono il finale, con l'origine del contagio. Ma complessivamente sono
due ore di vuoto spinto, e nella forma, e nel contenuto. Il bello è che
sembra una roba importante!
Re: [rumenta] Paul, I Gardiani del Destino, Frozen, 127 Ore, Pirati dei Caraibi, Il Rito, Contagion, [messaggio #167475 è una risposta a message #167474] mer, 08 febbraio 2012 14:02 Messaggio precedente
Blow Giobbe  è attualmente disconnesso Blow Giobbe
Messaggi: 140
Registrato: dicembre 2010
Senior Member
Roberto wrote:

> due ore di vuoto spinto, e nella forma, e nel contenuto. Il bello è che
> sembra una roba importante!

Ah beh, meglio allora gli zombie. ROTFL
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