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Hugo Cabret [messaggio #168893] lun, 13 febbraio 2012 09:27 Messaggio successivo
bazzyMUTANDE  è attualmente disconnesso bazzyMUTANDE
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Ieri sono finalmente andatoa vedere Hugo Cabret, in 3D (per la mia
prima volta).

Riconfermo tutti i miei pregiudizi, il film è un film da ragazzini,
emozionante per carità, ricco di citazioni per gli amanti del cinema,
ma la sensazione di sapere già chi erano e cosa avrebbero detto/fatto i
personaggi mi ha abbastanza deluso.

3D, non ricordo chr sistema era, ma se quello è lo standard, IMHO, non
mi interessa assolutamente il 3D!!! che poi, le prime scene
effettivamente lo fruttavano, ma man mano il film non sembrava più
fatto per il 3D e mi sembra venisse usato nel solito modo banale...

--
[ b a z ]
"Scettico io? Ne dubito!"
" La coerenza è l'ultimo rifugio delle persone prive di immaginazione"
- socio MSTC - Responsabile Gruppi Antanati Gomito/Piede
- SnS pf - socio sostenitore n°16506
- Mister Vistracàonpetto
Re: Hugo Cabret [messaggio #169025 è una risposta a message #168893] lun, 13 febbraio 2012 20:48 Messaggio precedenteMessaggio successivo
TorquemadA  è attualmente disconnesso TorquemadA
Messaggi: 40
Registrato: novembre 2010
Member
[ b a z ] ha usato la sua tastiera per scrivere :
> Ieri sono finalmente andatoa vedere Hugo Cabret, in 3D (per la mia prima
> volta).
>
> Riconfermo tutti i miei pregiudizi, il film è un film da ragazzini,
> emozionante per carità, ricco di citazioni per gli amanti del cinema, ma la
> sensazione di sapere già chi erano e cosa avrebbero detto/fatto i personaggi
> mi ha abbastanza deluso.

Mi ci voleva portare la donna per rappresaglia dopo averla portata a
vedere Mission Impossible IV, meno male che è venuto giù un metro di
neve e la macchina è sepolta da 10 giorni :D

> 3D, non ricordo chr sistema era, ma se quello è lo standard, IMHO, non mi
> interessa assolutamente il 3D!!! che poi, le prime scene effettivamente lo
> fruttavano, ma man mano il film non sembrava più fatto per il 3D e mi sembra
> venisse usato nel solito modo banale...

Tranne Favatar, tutti gli altri film in 3D che ho visto mi hanno fatto
cagare a spruzzo, a meno che il 3D non sia nativo (e non so se Hugo
Cabret lo è) l'impressione è parecchio posticcia.

--

Donne? Non mi fido di una cosa che sanguina per cinque giorni e che non
muore...
Re: Hugo Cabret [messaggio #169026 è una risposta a message #169025] lun, 13 febbraio 2012 20:49 Messaggio precedenteMessaggio successivo
bazzyMUTANDE  è attualmente disconnesso bazzyMUTANDE
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Registrato: novembre 2010
Senior Member
TorquemadA ha usato la sua tastiera per scrivere :
> Tranne Favatar, tutti gli altri film in 3D che ho visto mi hanno fatto cagare
> a spruzzo, a meno che il 3D non sia nativo (e non so se Hugo Cabret lo è)
> l'impressione è parecchio posticcia.

non me ne intendo, ma mentre nella prima parte qualche scena bucava
veramente lo schermo, nella seconda avevo la sensazione di vedere delle
sagome invece che un vero 3d

--
[ b a z ]
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Re: Hugo Cabret [messaggio #169176 è una risposta a message #169025] mar, 14 febbraio 2012 09:54 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Roberto  è attualmente disconnesso Roberto
Messaggi: 892
Registrato: maggio 2009
Senior Member
TorquemadA scriveva il 13/02/2012 :

> Tranne Favatar, tutti gli altri film in 3D che ho visto mi hanno fatto cagare
> a spruzzo, a meno che il 3D non sia nativo (e non so se Hugo Cabret lo è)

certo che lo è. L'errore sta nel credere alla propaganda
dell'"esperienza immersiva" che ci propinano Cameron e altri.

R.
Re: Hugo Cabret [messaggio #169182 è una risposta a message #169026] mar, 14 febbraio 2012 11:38 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Jake Lamotta  è attualmente disconnesso Jake Lamotta
Messaggi: 102
Registrato: giugno 2011
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"[ b a z ]" <bazzyMUTANDE@email.it> ha scritto nel messaggio
news:mn.6ce17dc2b0fa8422.122386@email.it...
> TorquemadA ha usato la sua tastiera per scrivere :
>> Tranne Favatar, tutti gli altri film in 3D che ho visto mi hanno fatto
>> cagare a spruzzo, a meno che il 3D non sia nativo (e non so se Hugo
>> Cabret lo è) l'impressione è parecchio posticcia.
>
> non me ne intendo, ma mentre nella prima parte qualche scena bucava
> veramente lo schermo, nella seconda avevo la sensazione di vedere delle
> sagome invece che un vero 3d

A me è piaciuto molto questo 3d, il problema è che funziona molto meglio
sulle parti dinamiche che sulle scene statiche, in cui si potrebbe
verificare l'effetto che denunci tu (le sagome che si stagliano sullo
sfondo).

Poi c'è l'inevitabile stanchezza che dopo un po' prevale sulla curiosità
nell'andare a seguire ogni dettaglio della profondità. Ma la sala in cui
sono stato (circuito the space, occhiali regalati, molto comodi leggeri)
devo dire che proiettava molto bene.

Insomma i difetti ci sono, ma dire che sticazzi, che il cinema è in due
dimensioni e basta - mi pare riduttivo. Ci sono scene molto belle che
suggeriscono che a livello espressivo il 3d può dare un contributo
assolutamente importante al cinema.

Il film mi è sostanzialmente piaciuto, dicevo, al netto delle ingenuità che
un testo così inevitabilmente comporta. Ma non lo derubricherei a film per
ragazzini, con tutti i temi - quello metacinematografico, ma anche la poesia
della tecnica, il concetto di modernità - che comunque tira in ballo.

Abbastanza interessante, per esempio, il cortocircuito creato dal rivedere
prima "L'arrivèe d'un train en gare de La Ciotat" proiettato dai Lumiere al
pubblico terrorizzato del 1900 e poi, ancora, attraverso la lente del sogno
del protagonista, quello stesso treno deflagrare tridimensionalmente
attraverso la stazione e lo schermo. Si celebra e si esalta un epoca nel
momento stesso in cui la si supera, in un'operazione simile a quella di The
Artist, curiosamente film coevo in questa deriva "passatista" e avversario
di Hugo agli oscar. Anche in The Artist, solo e soltanto nel sogno, e anche
qui in un incubo del protagonista, il sonoro "passa" attraverso il film.
Niente di nuovo, si dirà, d'altra parte, questo aspetto di "rêverie" del
cinema era stato programmaticamente dichiarato da Sergio Leone, di certo non
estraneo ai film in questione...

Chiaramente, non siamo dalle parti di capolavori come Raging bull o Casino
(purtroppo...), però c'è un grande spettacolo, e un lavoro di grande talento
e passione; secondo me da vedere, e da vedere in 3d.
Re: Hugo Cabret [messaggio #169184 è una risposta a message #169182] mar, 14 febbraio 2012 11:44 Messaggio precedenteMessaggio successivo
bazzyMUTANDE  è attualmente disconnesso bazzyMUTANDE
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Registrato: novembre 2010
Senior Member
Sembra che Jake Lamotta abbia detto :
> Poi c'è l'inevitabile stanchezza che dopo un po' prevale sulla curiosità
> nell'andare a seguire ogni dettaglio della profondità.

ecco, questa è un altra cosa che non mi piace del 3D

> Insomma i difetti ci sono, ma dire che sticazzi, che il cinema è in due
> dimensioni e basta - mi pare riduttivo. Ci sono scene molto belle che
> suggeriscono che a livello espressivo il 3d può dare un contributo
> assolutamente importante al cinema.

assolutamente d'accordo, ma se mi metti davanti ad una bella foto o ad
un bel poster garafico, il mio gusto mi fare propendere per preferire
il secondo..

>
> Il film mi è sostanzialmente piaciuto, dicevo, al netto delle ingenuità che
> un testo così inevitabilmente comporta. Ma non lo derubricherei a film per
> ragazzini, con tutti i temi - quello metacinematografico, ma anche la poesia
> della tecnica, il concetto di modernità - che comunque tira in ballo.
>
> Abbastanza interessante, per esempio, il cortocircuito creato dal rivedere
> prima "L'arrivèe d'un train en gare de La Ciotat" proiettato dai Lumiere al
> pubblico terrorizzato del 1900 e poi, ancora, attraverso la lente del sogno
> del protagonista, quello stesso treno deflagrare tridimensionalmente
> attraverso la stazione e lo schermo.

ecco, anche qui, io non ho avuto quasta sensazione, anzi, mi sembrava
che li il 3D fosse proprio sfruttato poco..


>Si celebra e si esalta un epoca nel
> momento stesso in cui la si supera, in un'operazione simile a quella di The
> Artist, curiosamente film coevo in questa deriva "passatista" e avversario di
> Hugo agli oscar. Anche in The Artist, solo e soltanto nel sogno, e anche qui
> in un incubo del protagonista, il sonoro "passa" attraverso il film. Niente
> di nuovo, si dirà, d'altra parte, questo aspetto di "rêverie" del cinema era
> stato programmaticamente dichiarato da Sergio Leone, di certo non estraneo ai
> film in questione...

IMHO, The Artist mi è piaciuto molto, molto di più

--
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Re: Hugo Cabret [messaggio #169223 è una risposta a message #169184] mar, 14 febbraio 2012 12:10 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Jake Lamotta  è attualmente disconnesso Jake Lamotta
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"[ b a z ]" <bazzyMUTANDE@email.it> ha scritto nel messaggio
news:mn.72c07dc29b7839c2.122386@email.it...
> Sembra che Jake Lamotta abbia detto :
>> Poi c'è l'inevitabile stanchezza che dopo un po' prevale sulla curiosità
>> nell'andare a seguire ogni dettaglio della profondità.
>
> ecco, questa è un altra cosa che non mi piace del 3D

Avresti preferito andare a vedere "meno", direttamente in 2D?

>> Insomma i difetti ci sono, ma dire che sticazzi, che il cinema è in due
>> dimensioni e basta - mi pare riduttivo. Ci sono scene molto belle che
>> suggeriscono che a livello espressivo il 3d può dare un contributo
>> assolutamente importante al cinema.
>
> assolutamente d'accordo, ma se mi metti davanti ad una bella foto o ad un
> bel poster garafico, il mio gusto mi fare propendere per preferire il
> secondo..

Questa non l'ho capita

>>
>> Il film mi è sostanzialmente piaciuto, dicevo, al netto delle ingenuità
>> che un testo così inevitabilmente comporta. Ma non lo derubricherei a
>> film per ragazzini, con tutti i temi - quello metacinematografico, ma
>> anche la poesia della tecnica, il concetto di modernità - che comunque
>> tira in ballo.
>>
>> Abbastanza interessante, per esempio, il cortocircuito creato dal
>> rivedere prima "L'arrivèe d'un train en gare de La Ciotat" proiettato dai
>> Lumiere al pubblico terrorizzato del 1900 e poi, ancora, attraverso la
>> lente del sogno del protagonista, quello stesso treno deflagrare
>> tridimensionalmente attraverso la stazione e lo schermo.
>
> ecco, anche qui, io non ho avuto quasta sensazione, anzi, mi sembrava che
> li il 3D fosse proprio sfruttato poco..
>
>
>>Si celebra e si esalta un epoca nel momento stesso in cui la si supera, in
>>un'operazione simile a quella di The Artist, curiosamente film coevo in
>>questa deriva "passatista" e avversario di Hugo agli oscar. Anche in The
>>Artist, solo e soltanto nel sogno, e anche qui in un incubo del
>>protagonista, il sonoro "passa" attraverso il film. Niente di nuovo, si
>>dirà, d'altra parte, questo aspetto di "rêverie" del cinema era stato
>>programmaticamente dichiarato da Sergio Leone, di certo non estraneo ai
>>film in questione...
>
> IMHO, The Artist mi è piaciuto molto, molto di più

Amen, ma se dovessimo parlare di cinema in termini mi piace / non mi piace
faremmo prima a produrre codice binario :)
Re: Hugo Cabret [messaggio #169225 è una risposta a message #169223] mar, 14 febbraio 2012 13:06 Messaggio precedenteMessaggio successivo
bazzyMUTANDE  è attualmente disconnesso bazzyMUTANDE
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Jake Lamotta ci ha detto :
>
> "[ b a z ]" <bazzyMUTANDE@email.it> ha scritto nel messaggio
> news:mn.72c07dc29b7839c2.122386@email.it...
>> Sembra che Jake Lamotta abbia detto :
>>> Poi c'è l'inevitabile stanchezza che dopo un po' prevale sulla curiosità
>>> nell'andare a seguire ogni dettaglio della profondità.
>>
>> ecco, questa è un altra cosa che non mi piace del 3D
>
> Avresti preferito andare a vedere "meno", direttamente in 2D?

no, ma per un po' c'ho pensato...

>
>>> Insomma i difetti ci sono, ma dire che sticazzi, che il cinema è in due
>>> dimensioni e basta - mi pare riduttivo. Ci sono scene molto belle che
>>> suggeriscono che a livello espressivo il 3d può dare un contributo
>>> assolutamente importante al cinema.
>>
>> assolutamente d'accordo, ma se mi metti davanti ad una bella foto o ad un
>> bel poster garafico, il mio gusto mi fare propendere per preferire il
>> secondo..
>
> Questa non l'ho capita
>

intendo dire che già per i miei gusti personali preferisco giocare a
"sottrarre", un po' come nella musica, quindi ad un film in 3D
iperealistico posso preferire un bel fumetto disegnato in bianco e
nero...
(ovviamente trama/sceneggiatura escluse)

--
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Re: Hugo Cabret [messaggio #169226 è una risposta a message #169225] mar, 14 febbraio 2012 13:22 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"[ b a z ]" <bazzyMUTANDE@email.it> ha scritto nel messaggio
news:mn.73127dc2c7f7644d.122386@email.it...
> Jake Lamotta ci ha detto :
>>
>> "[ b a z ]" <bazzyMUTANDE@email.it> ha scritto nel messaggio
>> news:mn.72c07dc29b7839c2.122386@email.it...
>>> Sembra che Jake Lamotta abbia detto :
>>>> Poi c'è l'inevitabile stanchezza che dopo un po' prevale sulla
>>>> curiosità nell'andare a seguire ogni dettaglio della profondità.
>>>
>>> ecco, questa è un altra cosa che non mi piace del 3D
>>
>> Avresti preferito andare a vedere "meno", direttamente in 2D?
>
> no, ma per un po' c'ho pensato...
>
>>
>>>> Insomma i difetti ci sono, ma dire che sticazzi, che il cinema è in due
>>>> dimensioni e basta - mi pare riduttivo. Ci sono scene molto belle che
>>>> suggeriscono che a livello espressivo il 3d può dare un contributo
>>>> assolutamente importante al cinema.
>>>
>>> assolutamente d'accordo, ma se mi metti davanti ad una bella foto o ad
>>> un bel poster garafico, il mio gusto mi fare propendere per preferire il
>>> secondo..
>>
>> Questa non l'ho capita
>>
>
> intendo dire che già per i miei gusti personali preferisco giocare a
> "sottrarre", un po' come nella musica, quindi ad un film in 3D
> iperealistico posso preferire un bel fumetto disegnato in bianco e nero...
> (ovviamente trama/sceneggiatura escluse)

Adesso l'ho capita, ma io intendevo a livello espressivo, quindi
indipendentemente dal realismo o meno... Anzi è possibile immaginare anche
un film minimale, che però sfrutti la profondità dei volumi pieni e vuoti
per esempio in senso "autoriale".

E' chiaro che all'inizio si cerca di valorizzare la cosa nel modo più
eclatante, anche per coprire eventuali magagne... il primo film sonoro si
intitolava il cantante di jazz, se non sbaglio, e ma poi non è che si sono
fatti solo musical.
Re: Hugo Cabret [messaggio #169227 è una risposta a message #169226] mar, 14 febbraio 2012 13:31 Messaggio precedente
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Scriveva Jake Lamotta martedì, 14/02/2012:
> Adesso l'ho capita, ma io intendevo a livello espressivo, quindi
> indipendentemente dal realismo o meno... Anzi è possibile immaginare anche un
> film minimale, che però sfrutti la profondità dei volumi pieni e vuoti per
> esempio in senso "autoriale".
>
> E' chiaro che all'inizio si cerca di valorizzare la cosa nel modo più
> eclatante, anche per coprire eventuali magagne... il primo film sonoro si
> intitolava il cantante di jazz, se non sbaglio, e ma poi non è che si sono
> fatti solo musical.

speriamo, diciamo che per ora* questo 3D mi ha abbastanza deluso...

*Hugo era il primo film che vedevo in 3D

--
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Argomento precedente:HELP - Titolo film con ragazza brava in prigione
Argomento successivo:perche' non ci pensano a fare una cosa del genere?
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