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| UFV: After Life [messaggio #171369] |
lun, 20 febbraio 2012 13:36  |
 Jake Lamotta
Messaggi: 102
Registrato: giugno 2011 |
Senior Member |
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Thriller con più di qualche pretesa, di quelli che corrono sul filo del
sovrannaturale, e sulla gestione di tale ambiguità giocano la propria
riuscita. Fotografia e montaggio dopati (illuminazioni abbacinanti,
cromatismi anche raffinati sui vestiti della protagonista e su altri oggetti
feticcio, inquadrature spezzettate e accelerate) dipanano una vicenda parca
di eventi e di motivazioni. Il finale arriva, abbondantemente strombazzato,
sullo sfondo di una riflessione etica che vorrebbe destare inquietudine ma
lascia perplessi. Perplessità anche su alcune punti della trama, che
rimangono piuttosto oscuri.
Potenzialmente e sulla carta interessante (l'ombra dei film di
Shyamalan...), ma non convince e a tratti irrita.
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| Re: UFV: After Life [messaggio #174227 è una risposta a message #171369] |
gio, 01 marzo 2012 00:04  |
SR2
Messaggi: 150
Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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Il 20/02/2012 13:36, Jake Lamotta ha scritto:
> Thriller con più di qualche pretesa, di quelli che corrono sul filo del
> sovrannaturale, e sulla gestione di tale ambiguità giocano la propria
> riuscita. Fotografia e montaggio dopati (illuminazioni abbacinanti,
> cromatismi anche raffinati sui vestiti della protagonista e su altri
> oggetti feticcio, inquadrature spezzettate e accelerate) dipanano una
> vicenda parca di eventi e di motivazioni. Il finale arriva,
> abbondantemente strombazzato, sullo sfondo di una riflessione etica che
> vorrebbe destare inquietudine ma lascia perplessi. Perplessità anche su
> alcune punti della trama, che rimangono piuttosto oscuri.
>
> Potenzialmente e sulla carta interessante (l'ombra dei film di
> Shyamalan...), ma non convince e a tratti irrita.
Però che angoscia che mette... :-((
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| Re: UFV: After Life [messaggio #174356 è una risposta a message #174227] |
gio, 01 marzo 2012 16:41 |
Nick Molise
Messaggi: 41
Registrato: febbraio 2012 |
Member |
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"SR2" <blank.alphasoft@blank.libero.it> ha scritto nel messaggio
news:4f4eaee1$0$1382$4fafbaef@reader2.news.tin.it...
> Il 20/02/2012 13:36, Jake Lamotta ha scritto:
>> Thriller con più di qualche pretesa, di quelli che corrono sul filo del
>> sovrannaturale, e sulla gestione di tale ambiguità giocano la propria
>> riuscita. Fotografia e montaggio dopati (illuminazioni abbacinanti,
>> cromatismi anche raffinati sui vestiti della protagonista e su altri
>> oggetti feticcio, inquadrature spezzettate e accelerate) dipanano una
>> vicenda parca di eventi e di motivazioni. Il finale arriva,
>> abbondantemente strombazzato, sullo sfondo di una riflessione etica che
>> vorrebbe destare inquietudine ma lascia perplessi. Perplessità anche su
>> alcune punti della trama, che rimangono piuttosto oscuri.
>>
>> Potenzialmente e sulla carta interessante (l'ombra dei film di
>> Shyamalan...), ma non convince e a tratti irrita.
>
> Però che angoscia che mette... :-((
D'accordo, ma è fondamentalmente la stessa sensazione per tutto il film.
C'era sufficiente mestiere e ambizioni per fare di meglio secondo me. Visto
Martyrs? Una delle cose più potenti viste negli ultimi anni.
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| Re: UFV: After Life [messaggio #174871 è una risposta a message #174356] |
sab, 03 marzo 2012 07:38 |
Roberto
Messaggi: 892
Registrato: maggio 2009 |
Senior Member |
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Nick Molise ha spiegato il 01/03/2012 :
> D'accordo, ma è fondamentalmente la stessa sensazione per tutto il film.
> C'era sufficiente mestiere e ambizioni per fare di meglio secondo me. Visto
> Martyrs? Una delle cose più potenti viste negli ultimi anni.
vabbe', che c'entra, non puoi fare Martyrs al di fuori del cinema "di
frontiera" (produzione minuscola, francese, attori sconosciuti, girato
in 16 mm...). "After life" è pur sempre un film del sistema
hollywoodiano, con una star e mezzi maggiori, ma anche così è
interessante, ben fatto e abbastanza originale. Non si può paragonare
tutto a "Martyrs", è un confronto ingeneroso, "Martyrs" è cinema
estremo, un episodio isolato, l'eccezione.
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| Re: UFV: After Life [messaggio #174947 è una risposta a message #174871] |
sab, 03 marzo 2012 12:47 |
Nick Molise
Messaggi: 41
Registrato: febbraio 2012 |
Member |
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"Roberto" <returning@alice.it> ha scritto nel messaggio
news:jisegp$95c$1@solani.org...
> Nick Molise ha spiegato il 01/03/2012 :
>
>> D'accordo, ma è fondamentalmente la stessa sensazione per tutto il film.
>> C'era sufficiente mestiere e ambizioni per fare di meglio secondo me.
>> Visto Martyrs? Una delle cose più potenti viste negli ultimi anni.
>
> vabbe', che c'entra, non puoi fare Martyrs al di fuori del cinema "di
> frontiera" (produzione minuscola, francese, attori sconosciuti, girato in
> 16 mm...). "After life" è pur sempre un film del sistema hollywoodiano,
> con una star e mezzi maggiori, ma anche così è interessante, ben fatto e
> abbastanza originale. Non si può paragonare tutto a "Martyrs", è un
> confronto ingeneroso, "Martyrs" è cinema estremo, un episodio isolato,
> l'eccezione.
Hai ragione, ma non era un confronto tecnico/estetico, ma rispetto a quello
che diceva SR2 sull'angoscia. Ecco, a livello di angoscia, ma anche per un
certo tipo di situazione ricreata (vittima e carnefice in uno spazio/tempo
annullati) e anche per il cotê filosofico filosofico/spirituale (il limbo,
l'area inesplorata del ante-mortem).
Tecnicamente e da un punto di vista produttivo After Life lo accosterei più
ai film di Shyamalan. L'ho trovato anch'io interessante, ma l'avrei
preferito con meno pretese e più sostanza di script, che alla fine è il vero
punto debole del film.
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