Live Support My forum, my way! Il forum dei newsgroup: Film » Johnny Groove
My forum, my way! Il forum dei newsgroup
Fast Uncompromising Discussions.Newsgroup FUDforum will get your users talking.

Loading
Utenti      F.A.Q.    Registrati    Login    Home
Home » Cinema » Film » Johnny Groove
Johnny Groove [messaggio #177073] sab, 10 marzo 2012 11:42 Messaggio successivo
nando  è attualmente disconnesso nando
Messaggi: 7
Registrato: giugno 2008
Junior Member
Il film di Johnny Groove non è un film: è un'operazione culturale
coraggiosissima e azzardata. Pensateci: così, per come si presenta,
Johnny Groove vorrebbe essere una caricatura di costume, la critica del
discotecaro tutto tunz tunz. Ma fatta ad uso e consumo di chi non trae
alcun piacere dai discorsi sul costume, né è dotato di facoltà critiche.
Un po' come se domani la Simmenthal producesse una nuova carne in
scatola pensata per i Vegan. Operazione coraggiosa, certo. Di sicuro
possiamo definirla tale.
Il personaggio Johnny Groove, poi, merita comprensione e appoggio,
perché è la principale vittima del suo inventore ed autore. Mai come
prima d'ora si era lanciato un personaggio così piatto. Composto di
continue conferme e privo di sorprese. E' come se l'autore/interprete
del personaggio di Johnny Groove, una battuta dopo l'altra, ci volesse
passare questi messaggi:
"Ehi ragazzi, Johnny Groove è scemo!" (primi 30 secondi di una qualsiasi
esibizione)
"Cioè, ma guardate quanto è scemo!" (successivi 30 secondi)
"Ahah e parla pure da scemo!" (successivi 30 secondi)
"Certo che è proprio scemo!" (successivi 30 secondi...)
"Bella lì ma quanto è scemo!" (successivi 30 secondi, e via così fino
alla fine dell'esibizione).
Insomma è un personaggio che non ha alcuna dialettica interna (per
questo l'autore, presumo, ha dovuto ricorrere nel film al vecchissimo e
frustissimo espediente dei "gemelli" dal carattere opposto e dei
relativi equivoci, che risale almeno a Plauto). Non ha mai alternanze
tra momenti "candidi" e momenti "di alzata d'ingegno" come invece altri
cabarettisti che hanno interpretato il ruolo dello sciocco (basti citare
Faletti col suo personaggio dei "giumbotti" o Zalone, modello
irraggiungibile per Johnny Groove, o l'Epifanio del grande Antonio
Albanese).
Johnny Groove è una pianura infinita, di sterminati silenzi e
profundissima quiete leopardiana. E' il grado zero del grado zero. La
sua piattezza, ad un vero esteta, può suggerire brividi di assoluto. Un
Ceronetti, per esempio, potrebbe trovare l'impronta di Dio nella
linearissima e costante perfezione del suo encefalogramma, mai turbato
dall'imperfezione euclidea di un qualsiasi picco.
A sottolineare il concetto - per le poche forme di vita che non avessero
afferrato l'unico concetto che l'autore vuole trasmetterci, ossia che
"ragazzi, guardate che il personaggio Johhny Groove è scemo" - ci si
mette la terribile, imbarazzante "parlata" di Johnny Groove. Che
vorrebbe essere divertente. Ma perché dovrebbe esserlo? Prendete la
"tirata" nel trailer del film sul "Colosseo, perché non lo abbattono per
fare una bella discoteca": è recitata con una cadenza e un accento
talmente inesistenti in Italia da rivelare all'istante la sua ragion
d'essere: la forzatura, la finzione, il tentativo disperato di attirare
l'attenzione che già tutti noi abbiamo vissuto a dodici anni quando il
compagno di scuola più in cerca di attenzione imitava - male - le voci
dei professori e che solo per il fatto di fare qualcosa di "diverso" da
ciò che si fa abitualmente a scuola, guadagnava popolarità.
Per l'autore di Johnny Groove quella parlata imbarazzante (nemmeno nelle
peggiori vanzinate si era mai sentita una parlata così senza senso)
dovrebbe essere una parlata "un po' divertente". Cosicché dalla somma di
elementi - la parlata "un po' divertente", i pantaloni muccati "un po'
divertenti", gli slogan "un po' divertenti", venga fuori qualcosa di "un
po' divertente". Però poi alla gente non si chiede di pagare "un po' di
biglietto" per entrare a vedere il film, ma il biglietto tutto intero.
Ma torniamo alla parlata distintiva di JG: non è nemmeno una caricatura
della realtà, perché nessuno in Italia negli anni 2000 ha mai detto cose
come "Ti stimo fratello": si tratta di una parlata artificiale e
artificiosa. Ma se non è una parlata che "cattura" il passato (come
un'inflessione dialettale che riecheggia di tradizione) o il presente
(come una variazione su un gergo effettivamente usato oggi, come
"Scialla"), allora questa parlata a che cosa si rivolge?
E' chiaro: è una parlata che si rivolge al futuro.
Si propone come la caricatura di qualcosa che verrà.
E' una profezia auto-avverante: una caricatura preventiva e "generativa"
degli scemi che andranno in giro a dire "ti stimo fratello" PROPRIO
PERCHE' lo dice Johhny Groove, e non PRIMA che lo dicesse JG. In questo
senso Johhny Groove è una caricatura perfettamente ricorsiva, fortemente
identitaria e in ultimo tautologica di "quanto sono scemi i fan di
Johnny Groove" creati dalla caricatura stessa. Per questo Johnny Groove
merita rispetto e anche un bel po' di ammirazione: perché alla fine,
anche inconsapevolmente, risulta il più impietoso critico del suo stesso
personaggio e dei suoi fan.
Re: Johnny Groove [messaggio #179506 è una risposta a message #177073] dom, 18 marzo 2012 00:55 Messaggio precedente
Tafano  è attualmente disconnesso Tafano
Messaggi: 425
Registrato: luglio 2010
Senior Member
Il 10/03/2012 11:42, Nando ha scritto: una recensione che cutto

Bella recensione

--
Linux User #529932
(questa è la mia firma da nerd)
Argomento precedente:[UFV - 3 righe] Lonely hearts (Robinson, 2006)
Argomento successivo:il trono di spade
Vai al forum:
  


Ora corrente: ven apr 19 15:12:36 CEST 2024

Tempo totale richiesto per generare la pagina: 0.00795 secondi
.:: Contatti :: Home ::.

Powered by: FUDforum 3.0.2.
Copyright ©2001-2010 FUDforum Bulletin Board Software

Live Support