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assante, springsteen e le recensioni [messaggio #178738] gio, 15 marzo 2012 16:51
nembo kid  è attualmente disconnesso nembo kid
Messaggi: 10
Registrato: agosto 2009
Junior Member
Riporto un pezzo di Assante, giornalista di Repubblica.

Lo riporto perchè voglio capire se è un'impressione mia, o veramente ad ogni
album di Springsteen (o di Dylan, o dell'animaccia di chi gli pare) dica la
stessa cosa: non è un capolavoro, ma è il migliore da tanti anni in qua, gli
altri dischi si sono dimenticati. Vorrei dirgli, e assante, questo disco,
invece, tra 4-5 anni??? Quando ne sarà uscito un altro come questo, quello
sì sarà non un capolavoro ma il migliore da tanti anni in qua.


Bruce Springsteen: Wrecking Ball da Media-Trek di assante
Il nuovo album di Springsteen è il milgliore da molti anni in qua. Non foss'altro
perché Springsteen sembra muoversi liberamente in un universo musicale che
gli appartiene, fatto di rock, folk, country, gospel, blues e canzone, i
mattoni fondanti del suo immaginario americano, senza sbandare o uscirne.
No, nulla di nuovo sotto il sole, ma del resto è proprio questo quello che
ci si attende da lui, una volta indossati i panni del "greatest american
folksinger". Ed è meglio così, perché, ed è il caso di dirlo, negli ultimi
dieci anni almeno la vena creativa del Boss non è stata particolarmente
fruttifera, anzi, gran parte delle canzoni degli ultimi dischi erano, nei
casi migliori, rapidamente dimenticabili e sono state rapidamente
dimenticate. "Wrecking Ball", invece, pur non avendo al suo interno dei
"capolavori assoluti", pur non proponendo canzoni che possano reggere il
confronto con i brani di un tempo, è un disco vero e onesto, un disco in cui
Springsteen, mettendo insieme la sua passione per la tradizione e
rinvigorendola con una notevole dose di elettricità e attualità, prova a
raccontare gli Usa e se stesso così come avrebbe fatto Johnny Cash, con quel
pizzico di amarezza e quel tanto di energia che rendono ancora vero, per
molti, il sogno di un paese in grado di reinventarsi ogni volta. Springsteen
suona e canta con passione, non scava nell'universo dei potenziali "hit
single", non pensa di poter competere con i divi del momento, non entra
nemmeno in campo. E si concede un giro senza tempo, tra ballate e canzoni,
tra rock e r'n'b, mettendo a segno alcuni brani davvero encomiabili, alcuni
più "antichi" come quello che da il titolo al disco
altri decisamente diversi, dai pezzi più rock (e meno interessanti) come "We
take care of our own", a canzoni (ancora una volta dal passato) come "Land
of Hope and Dreams",
dal folk irlandese di "Shackled and Drawn", alla marching music di "Death to
My Hometown" al bellissimo gospel di "Rocky Ground", ci sono meno chitarre e
più voci, tantissime voci, accanto a fisarminiche e violini, penny whistle e
tamburi.
Ma c'è soprattutto il racconto dell'America, del mondo di oggi, con dolore e
passione. E con canzoni come questa "This depression", in cui c'è tutto il
meglio di Springsteen, aggiornato ai tempi, un brano magnificamente moderno
nei suoi e non finto nei colori
Insomma, finalmente il Boss è tornato. E tanto basta
Argomento precedente:il ritorno del glam in italia ? mi dite x favore qualche bands da consigliarmi ????!!!
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