Re: Ravel concerto in sol Bollani-Chailly [messaggio #183729] |
mer, 28 marzo 2012 23:03 |
jan pieterszoon Messaggi: 69 Registrato: novembre 2010 |
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daniel pennac \(portatile\) wrote:
> Bollani lo vidi in TV con l'Orchestra di Santa Cecilia, nella Rapsodia in
> blue, mi ricordo anche la gag del disco incantato su Per Elisa... lo andrò a
> sentire nelle prove aperte con Chailly alla Scala e mi aspetto di
> divertirmi... a mio avviso un certo tipo di esecuzione può rendere molto più
> dal vivo, soprattutto con un interprete, come Bollani, che interagisce e
> scherza con pubblico e orchestra, piuttosto che in disco.
Ben venga Bollani (che trovo molto simpatico) o gente come lui a
svecchiare il cliché dell'interprete classico ingessato che non si
degna di interagire col pubblico neanche per annunciare i bis. E se
dal suo contributo - intelligente e comunque rispettoso della musica
che esegue - può derivare un ampliamento dela platea degli
appassionati di musica classica sono disposto anche ad acettare
qualche compromesso in termini di livello interpretativo in senso
stretto. Io so bene che il concerto di Ravel o la Rapsodia in blu non
si possono ridurre all'esecuzione di Bollani e che ci sono altri
approcci, spesso molto più azzeccati. Ma so anche che gente come
Bollani - e perché no, Jarrett, Corea e altri - svolgono un
importantissimo ruolo di cavallo di Troia per mettere un pubblico del
tutto digiuno di musica classica in rapporto con i più grandi
compositori. Conosco diverse persone che grazie a Jarrett hanno
scoperto Sciostakovich e Bach e che ora sono in grado di giudicare
povere e generiche le esecuzioni del loro ex idolo dopo aver scoperto
pianisti come Gould, Richter, Tureck o Nikolayeva.
jps
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