| UFV: La strategia del ragno (B. Bertolucci, 1970) [messaggio #184145] |
mer, 04 aprile 2012 12:03  |
 Nick Molise
Messaggi: 41
Registrato: febbraio 2012 |
Member |
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Sabbioneta, borgo rinascimentale della bassa padana, ribatezzato Tara, è il
paese "di vecchi, di pazzi e di vecchi pazzi" in cui Bertolucci ambienta
questo apologo alquanto visionario di derivazione borgesiana. Il testo è
infatti liberamente ispirato al Tema del traditore e dell'eroe, calato in
questo caso nel contesto dell'antifascismo e di ciò che ne è rimasto.
La costruzione è fitta di rimandi al passato, e l'attore Giulio Brogi
interpreta anche suo padre nei numerosi flashback e negli squarci onirici
che si aprono in continuazione e sviluppano un'interessante dialettica tra i
diversi "doppi" che investono la psicanalisi, ovviamente, ma anche una
riflessione politica e forse autobiografica.
L'inquietudine di certi scenari della bassa, dei filari di alberi nel
paesaggio immobile, la ritroveremo nel gotico-rurale del Pupi Avati di poco
successivo.
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| Re: UFV: La strategia del ragno (B. Bertolucci, 1970) [messaggio #184213 è una risposta a message #184145] |
mer, 04 aprile 2012 19:03  |
tintal
Messaggi: 17
Registrato: febbraio 2011 |
Junior Member |
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Nick Molise ha scritto:
> La costruzione è fitta di rimandi al passato, e l'attore Giulio Brogi
> interpreta anche suo padre nei numerosi flashback
sono ancora esterrefatto e commosso per quanto ha saputo fare Bertolucci
in quel film, la gestione dei flashback ovvero il momento in cui il
passato penetra nel presente è puro genio creativo, la sceneggiatura è un
Totem alla scrittura. A 28 anni molto scarsi tirare fuori una roba del
genere è da non credere.
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