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[OT] Hereafter, di Clint Eastwood [messaggio #10288] |
sab, 08 gennaio 2011 13:43 |
L'Esattore Messaggi: 608 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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qualcuno l'ha visto?
A me è piaciuto molto, lo trovo un film stupendo.
Mai come in questo caso la critica si è divisa: c'è chi ne parla come
di un film mediocre, chi grida al capolavoro. Lo stesso può dirsi del
giudizio del pubblico.
La chiave di lettura di questa divisione, secondo me, va ricercata
nello stile di Eastwood. Hereafter condivide con altri film di Eastwood
la capacità di saper coinvolgere con una grande semplicità narrativa.
Semplicità che non viene mai tradita neppure nell'uso della macchina da
presa: è difficile trovare un'inquadratura discutibile, sembra tutto
perfettamente funzionale alla narrazione. Dirò di più: in questo film
più che in altri mi sono trovato, sorprendentemente, ad apprezzare
alcune scelte del regista. Anche le musiche, dello stesso Eastwood,
sono semplici, minimalistiche, ma davvero efficaci. Uno dei temi
ricorrenti è una "elaborazione" del tema iniziale del secondo movimento
del Concerto n.2 di Rachmaninov.
Il film, dato l'argomento, può apparire irrisolto ad una lettura
cinematografica superificiale come quelle alle quali ci abituano molti
dei film che spopolano nelle sale. Eppure raramente ho visto una
conclusione così bella e lirica, nella sua apparente irrisolutezza.
Apparente, davvero apparente, perché invece a me pare che il senso del
film sia tutto lì in quelle ultime scene.
Insomma, il film parla dell'aldilà , ma spero davvero che ad Eastwood
tocchi scoprire la verità il più tardi possibile :)
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Re: [OT] Hereafter, di Clint Eastwood [messaggio #10290 è una risposta a message #10288] |
sab, 08 gennaio 2011 16:08 |
box Messaggi: 2384 Registrato: dicembre 2010 |
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"L'Esattore" ha scritto nel messaggio
news:4d285be8$0$1367$4fafbaef@reader2.news.tin.it...
qualcuno l'ha visto?
A me è piaciuto molto, lo trovo un film stupendo.
Mai come in questo caso la critica si è divisa: c'è chi ne parla come
di un film mediocre, chi grida al capolavoro. Lo stesso può dirsi del
giudizio del pubblico.
La chiave di lettura di questa divisione, secondo me, va ricercata
nello stile di Eastwood. Hereafter condivide con altri film di Eastwood
la capacità di saper coinvolgere con una grande semplicità narrativa.
Semplicità che non viene mai tradita neppure nell'uso della macchina da
presa: è difficile trovare un'inquadratura discutibile, sembra tutto
perfettamente funzionale alla narrazione. Dirò di più: in questo film
più che in altri mi sono trovato, sorprendentemente, ad apprezzare
alcune scelte del regista. Anche le musiche, dello stesso Eastwood,
sono semplici, minimalistiche, ma davvero efficaci. Uno dei temi
ricorrenti è una "elaborazione" del tema iniziale del secondo movimento
del Concerto n.2 di Rachmaninov.
Il film, dato l'argomento, può apparire irrisolto ad una lettura
cinematografica superificiale come quelle alle quali ci abituano molti
dei film che spopolano nelle sale. Eppure raramente ho visto una
conclusione così bella e lirica, nella sua apparente irrisolutezza.
Apparente, davvero apparente, perché invece a me pare che il senso del
film sia tutto lì in quelle ultime scene.
Insomma, il film parla dell'aldilà , ma spero davvero che ad Eastwood
tocchi scoprire la verità il più tardi possibile :)
-----
E' la prima volta che sento parlare di questo film ma me l'annoto. Trovo
comunque che gli americani siano molto superiori a noi europei nel cinema.
Dovremmo toglierci quella boria tipicamente sinistroide, metterci delal
cenere nei capelli e cercare di fare film apparentemente leggeri come
Un'ottima annata e altri
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Re: [OT] Hereafter, di Clint Eastwood [messaggio #10293 è una risposta a message #10292] |
sab, 08 gennaio 2011 18:26 |
Federico Spano' Messaggi: 483 Registrato: novembre 2010 |
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On Sat, 08 Jan 2011 18:09:23 +0100, Benedetto Zaccaria
<xxxxxx@xxxx.com> wrote:
>Il Sat, 8 Jan 2011 16:08:32 +0100, "box" <lapp_ci@italy.com> ha
>scritto:
>
>
>>Dovremmo toglierci quella boria tipicamente sinistroide,
>
>Devi essere nuovo da queste parti : ti avverto CHE STAI BESTEMMIANDO e
>che ti sei autoclassificato berlusconiano, fascistoide, e certamente
>razzista.
>
>Auguri....
Ho grande stima di Eastwood, ma non capisco due cose:
1. come si può fare un film che io trovi ottimo se si sceglie di
trattare "l'aldilà ";
2. perché parliamo di cinema su iamc.
Accetto volentieri spiegazioni per entrambi i dubbi :)
--
Federico Spano'
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Re: [OT] Hereafter, di Clint Eastwood [messaggio #10295 è una risposta a message #10293] |
sab, 08 gennaio 2011 18:40 |
Federico Spano' Messaggi: 483 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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On Sat, 08 Jan 2011 18:26:26 +0100, Federico Spano'
<fspano@tiscali.it> wrote:
>On Sat, 08 Jan 2011 18:09:23 +0100, Benedetto Zaccaria
><xxxxxx@xxxx.com> wrote:
>
>>Il Sat, 8 Jan 2011 16:08:32 +0100, "box" <lapp_ci@italy.com> ha
>>scritto:
>>
>>
>>>Dovremmo toglierci quella boria tipicamente sinistroide,
>>
>>Devi essere nuovo da queste parti : ti avverto CHE STAI BESTEMMIANDO e
>>che ti sei autoclassificato berlusconiano, fascistoide, e certamente
>>razzista.
>>
>>Auguri....
>
>Ho grande stima di Eastwood, ma non capisco due cose:
>1. come si può fare un film che io trovi ottimo se si sceglie di
>trattare "l'aldilà ";
ps. letto risposta laica di Eastwood a un'intervista. In pratica ha
accettato di dirigere un drammone sulla gente che non vuole accettare
che l'aldilà non esiste. Probabilmente buon film.
>2. perché parliamo di cinema su iamc.
>
>Accetto volentieri spiegazioni per entrambi i dubbi :)
--
Federico Spano'
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Re: [OT] Hereafter, di Clint Eastwood [messaggio #10309 è una risposta a message #10290] |
sab, 08 gennaio 2011 22:24 |
Shapiro used clothes Messaggi: 2794 Registrato: novembre 2010 |
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"box" <lapp_ci@italy.com> ha scritto nel messaggio
news:ig9ull$809$1@speranza.aioe.org...
> E' la prima volta che sento parlare di questo film ma me l'annoto.
E' appena uscito.
Di Clint Eastwood hai sentito parlare?
>Trovo
> comunque che gli americani siano molto superiori a noi europei nel cinema.
E' un'affermazione, come dire, un tantino generica.
Quali americani? Griffith, Ford, Welles, o de Mille?
> Dovremmo toglierci quella boria tipicamente sinistroide, metterci delal
> cenere nei capelli e cercare di fare film apparentemente leggeri come
> Un'ottima annata e altri
Non capisco il discorso sulla cenere, ma sarà qualche strana pratica
tricologica.
Ridley Scott non sarà de Mille, ma non è neppure Welles, eh.
dR
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Re: [OT] Hereafter, di Clint Eastwood [messaggio #10310 è una risposta a message #10309] |
sab, 08 gennaio 2011 22:31 |
ptram Messaggi: 458 Registrato: novembre 2010 |
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Shapiro used clothes <vittoriocol@tin.it> wrote:
> Ridley Scott non sarà de Mille, ma non è neppure Welles, eh.
Non è nemmeno americano, se proprio vogliamo dirla tutta. A parte il
film modestino scelto come termine di paragone, forse il nostro yankee
puro e duro avrebbe potuto scegliersi un regista (e una coppia di
attori) un po' più occidentali di quelli che ha scelto come alfieri
dell'americanità .
Ma, ormai, forse è vero, tutto il mondo è America.
Ciao,
un Paolo in partenza per il Continente Molto Superiore
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Re: [OT] Hereafter, di Clint Eastwood [messaggio #10316 è una risposta a message #10311] |
sab, 08 gennaio 2011 23:11 |
Shapiro used clothes Messaggi: 2794 Registrato: novembre 2010 |
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"Paolo Tramannoni" <ptram@despammed.com> ha scritto nel messaggio
news:1jusrxh.1clwhzp1xqvl1cN%ptram@despammed.com...
> Eastwood è "molto umano", e mi sembra che trasmetta questa sua umanitÃ
> in film dalla sintassi elementare (certamente non scorretta), e forse
> per questo di universale comprensibilità .
Quoto.
Se si confrontano le cose dirette negli anni Settanta, ha fatto passi da
gigante; le ultime cose da regista sono in effetti oneste e pulite, toccanti
proprio perché prive di ricercatezze superflue e piene di buon mestiere.
Nell'insieme è una bella carriera, che si è concretizzata anche grazie a Don
Siegel (forse non grande artista, ma comunque un professionista) e Sergio
Leone.
Credo gli vada riconosciuta anche l'intelligenza di non essersi posto come
continuatore dei due.
Quanto all'americanismo, o all'americanità , è una cosa strana.
Ridley Scott infatti è inglese, di nascita. Ma da un certo punto di vista è
americanissimo, anzi, amerikano.
Prima di risponderti ho scorso la filmografia; di film che amo veramente ce
n'è soltanto uno, il primo, ed è il meno americano di tutti. Assomiglia per
certi versi a Barry Lyndon, film assai europeo, nel gusto e nei temi, di un
regista americanissimo. Che più americano non si può, anche se amava
lavorare in Inghilterra.
Poi ho pensato: E gente come David Lynch, dove la mettiamo?
Sarei curioso di sentire l'opinione di Box.
dR
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Re: Hereafter, di Clint Eastwood [messaggio #10319 è una risposta a message #10316] |
sab, 08 gennaio 2011 23:39 |
cap Messaggi: 659 Registrato: novembre 2010 |
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On 8 Gen, 23:11, "Shapiro used clothes" <vittorio...@tin.it> wrote:
> di film che amo veramente ce n'è soltanto uno, il primo, ed è il
> meno americano di tutti.
I duellanti? Tratto, per inciso, da uno splendido racconto di Conrad:
http://www.readbookonline.net/readOnLine/2481/
Uno dei migliori film di quegli anni, ricordo che uscii dal cinema
molto soddisfatto :)
Ho poi avuto occasione di rivederlo in v.o. grazie al compositore che
ne aveva scritto la colonna sonora, Howard Blake (un tipo alquanto
singolare). In effetti un gran bel film, anche a me ha ricordato il
capolavoro di Kubrick (girato un paio d'anni prima, mi pare).
Degli altri film di Scott non mi è sembrato male American gangster,
mentre mi pare decisamente sopravvalutato Blade runner.
Ciao!
c.
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Re: Hereafter, di Clint Eastwood [messaggio #10324 è una risposta a message #10322] |
dom, 09 gennaio 2011 00:27 |
cap Messaggi: 659 Registrato: novembre 2010 |
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On 9 Gen, 00:04, "vogon" <carlogere...@NOSPAMtiscali.it> wrote:
> > ...mentre mi pare decisamente sopravvalutato Blade runner.
>
> argh ...
:)
Se non ricordo male fu anche massacrato dal produttore: può darsi che,
se Scott avesse potuto far di testa propria, il risultato sarebbe
stato ben diverso. comunque, come vecchio fruitore (non-vogon ;) di sf
mi sarei aspettato qualcosa di più.
> quoto invece sui duellanti, un film memorabile, per diversi aspetti
Non esclusa la prova interpretativa dei due protagonisti, in
particolare Keitel - mentre Carradine dà il proprio apporto
essenzialmente con la prestanza fisica...
> A me piacque molto anche il gladiatore, pensa te ... per non parlare
> del vecchio Alien.
Sì, non c'è dubbio, ma del resto anche Black rain e Thelma e Louise
non sono da buttare. Mi sembra invece assai debole nella commedia
sentimentale - forse anche perché è un genere che proprio non riesco
ad apprezzare. Un'ottima annata m'è parso uno dei suoi film meno
riusciti.
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Re: Hereafter, di Clint Eastwood [messaggio #10326 è una risposta a message #10324] |
dom, 09 gennaio 2011 01:09 |
ptram Messaggi: 458 Registrato: novembre 2010 |
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cap <clamarcap@gmail.com> wrote:
> > > ...mentre mi pare decisamente sopravvalutato Blade runner.
> Se non ricordo male fu anche massacrato dal produttore
Punti di vista: l'inclusione del voice-over (voluta dal produttore) è un
elemento che rafforza l'atmosfera noir del film - che non per caso si
svolge a Los Angeles, è pieno di tipi ambigui con addosso tutto il
fascino del male, il protagonista è un investigatore che indossa
l'impermeabile, ci sono la pupa bionda e quella mora.
A me piace di più la versione rimontata dal regista, senza lieto fine.
Purtroppo, con la fastidiosa inclusione di uno spezzone di Legend
(l'unicorno bianco), che però a Dick sarebbe probabilmente piaciuto (il
tema della mancanza di animali è ossessivo nel romanzo).
> > A me piacque molto anche il gladiatore
Una versione moderna di Ben Hur, con delle prove attoriali strepitose.
Il tipico film che non si vuole amare, ma che tiene schiacciati sulla
poltrona.
> > del vecchio Alien.
La miglior rappresentazione, a mio modo di vedere, del terrore della
"cosa in noi". Lo guardo e lo riguardo, per esorcizzare. È il film meno
amato da Veltroni, e per questo non posso non ritenerlo un
personalissimo simbolo identitario.
Ciao,
Paolo
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Re: Hereafter, di Clint Eastwood [messaggio #10328 è una risposta a message #10319] |
dom, 09 gennaio 2011 01:58 |
Shapiro used clothes Messaggi: 2794 Registrato: novembre 2010 |
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"cap" <clamarcap@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:3d16a3a9-3125-4ead-b804-d70cb8679834@j1g2000vbl.googlegroups.com...
>Uno dei migliori film di quegli anni, ricordo che uscii dal cinema
>molto soddisfatto :)
Eh, sì.
>Ho poi avuto occasione di rivederlo in v.o. grazie al compositore che
>ne aveva scritto la colonna sonora, Howard Blake (un tipo alquanto
>singolare).
Mi sembra bella, la musica. Ricordo un bell'assolo di flauto che si sente
già sui titoli di testa, mi pare almeno.
>In effetti un gran bel film, anche a me ha ricordato il
>capolavoro di Kubrick (girato un paio d'anni prima, mi pare).
Esattamente.
Non volevo dire che ci fosse chissà quale rapporto. Ma una certa comunanza
di atmosfere, di gusto per l'ambientazione e la fotografia (che comunque in
BL arriva a virtuosismi difficilmente superabili), sì.
dR :-)
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Re: Hereafter, di Clint Eastwood [messaggio #10329 è una risposta a message #10324] |
dom, 09 gennaio 2011 02:15 |
Shapiro used clothes Messaggi: 2794 Registrato: novembre 2010 |
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"cap" <clamarcap@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:9e4fac95-86a2-4946-84d5-fbc80f1b5c52@q18g2000vbk.googlegroups.com...
>Se non ricordo male fu anche massacrato dal produttore: può darsi che,
>se Scott avesse potuto far di testa propria, il risultato sarebbe
>stato ben diverso.
E' una delle questione più dibattute, e con più gusto, dai cinefili.
Come sai esiste un director's cut, che in sostanza differisce nel finale.
Direi che della voce over si fa volentieri a meno e conosco parecchia gente
che trova il director's cut più debole; non sono più di tanto d'accordo,
perché la sua idea di cinema e il suo linguaggio sono in fondo quelli, la
cosa più vistosa è il commento over con conseguente focalizzazione del
discorso narrativo sul protagonista, mentre un po' di ambiguità gioverebbe.
Insomma, mi verrebbe da dire che le varianti sono meramente di contenuto e
neppure tanto importanti (davvero siete rimasti convinti che i due siano
umani, e possano avere un futuro? io no, neppure all'epoca), a parte quanto
detto sopra. L'intervento della produzione non è paragonabile ai dissesti
operati su certi film di Welles, tanto per sparare grosso. O alla violenza
vera e propria praticata da de Laurentis sul più bel Godard di sempre.
E' un film piacevole e interessante, ma non mi è mai parso così originale
(se non negli effetti speciali, e ovviamente mi riferisco a quel che si
vedeva in media all'epoca).
Non è che apprezzi molto (sarò indubbiamente io) i fratelli Scott. Al limite
mi diverte più Tony, che almeno ha idee originali come Deja vu. Anche la
serie di Alien l'ho vista più volte, pure con divertimento, ma non mi prende
più di tanto.
Diciamo che un solo episodio di Elephant man, che ho rivisto l'altra sera, è
assai più inquietante di tutta la saga di Alien. Imho, ovviamente.
Negli ultimi giorni ho colmato un po' di buchi con Iris. Ad esempio ho visto
La macchia umana (non granché, ma Hopkins e la Kidman valgono la pena,
almeno una volta) e Ghost world (piccolo capolavoro, imho).
Ho registrato anche Muholland Drive, per provare a capirci qualcosa.
E' matto, ma sa cosa sia il cinema, quel tipo.
Non l'ho mai perdonato per Twin Peaks, né mai lo farò.
Però sa cosa sia il cinema.
dR
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Re: Hereafter, di Clint Eastwood [messaggio #10344 è una risposta a message #10342] |
dom, 09 gennaio 2011 15:08 |
Shapiro used clothes Messaggi: 2794 Registrato: novembre 2010 |
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"Zaz!" <zaz@zaz.com> ha scritto nel messaggio
news:igcd19$sn9$2@nnrp-beta.newsland.it...
> non toccatemi Ben Hur che è un mito!
Quello è un bel filmone storico della Hollywood che fu. Da bambino l'ho
visto cinque o sei volte, ci diventavo matto, alla fine l'ho imparato quasi
a memoria (e naturalmente avevo divorato anche il libro). Anche se il
protagonista è un mezzo ciocco (l'attore, intendo; battuto solo da Glenn
Ford. Il caso, celeberrimo, di Robert Mitchum è un'altra cosa).
No, Ben Hur bene o male il suo posto ce l'ha. Anche se i capolavori del
genere sono altri (c'è anche un melodrammone egizio girato da Hawks).
Il gladiatore è un altro discorso, è assai più manierato. Imho,
naturalmente.
dR
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Re: Hereafter, di Clint Eastwood [messaggio #10349 è una risposta a message #10344] |
dom, 09 gennaio 2011 16:43 |
ptram Messaggi: 458 Registrato: novembre 2010 |
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Shapiro used clothes <vittoriocol@tin.it> wrote:
> Il gladiatore è un altro discorso, è assai più manierato. Imho,
> naturalmente.
Non prendere il confronto tra Ben Hur e Il gladiatore in senso
letterale. Ma ho l'impressione, molto netta, che Scott abbia voluto fare
un film che occupasse ai giorni d'oggi lo stesso posto occupato da Ben
Hur ai suoi tempi.
Un filmone storico, con personaggi memorabili, sottilmente politico,
molto spettacolare.
Ciao,
Paolo
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Re: Hereafter, di Clint Eastwood [messaggio #10352 è una risposta a message #10349] |
dom, 09 gennaio 2011 17:41 |
Shapiro used clothes Messaggi: 2794 Registrato: novembre 2010 |
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"Paolo Tramannoni" <ptram@despammed.com> ha scritto nel messaggio
news:1juu6e6.zz5v6tc7jfwgN%ptram@despammed.com...
> Non prendere il confronto tra Ben Hur e Il gladiatore in senso
> letterale.
No, infatti.
Ma ho l'impressione, molto netta, che Scott abbia voluto fare
> un film che occupasse ai giorni d'oggi lo stesso posto occupato da Ben
> Hur ai suoi tempi.
>
> Un filmone storico, con personaggi memorabili, sottilmente politico,
> molto spettacolare.
Sì, può essere.
Mica tanto sottilmente, se posso permettermi.
dR
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