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Macbeth [messaggio #12498] mer, 16 febbraio 2011 10:03 Messaggio successivo
turdusmerula  è attualmente disconnesso turdusmerula
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Riordinando le mie disordinate registrazioni, ho ritrovato e rivisto un
Macbeth.
Mi ha colpito l'inizio del 4 atto, più o meno questo ( il mio baritono è
però Nucci).

http://www.youtube.com/watch?v=RJo2h1KPq_Y&feature=relat ed

Chissà perchè mi fa pena il despota.
Chissà perchè trovo attuale la situazione.
Grande Verdi!
--
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turdusmerula
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Re: Macbeth [messaggio #12499 è una risposta a message #12498] mer, 16 febbraio 2011 10:09 Messaggio precedenteMessaggio successivo
cap  è attualmente disconnesso cap
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On 16 Feb, 10:03, "turdusmerula" <merfratur...@fastwebnet.it> wrote:

> Chissà perchè mi fa pena il despota.

E' umano. Ed è un sentimento in cui confidano molto i despoti,
inumani.
Re: Macbeth [messaggio #12503 è una risposta a message #12498] mer, 16 febbraio 2011 10:48 Messaggio precedenteMessaggio successivo
egmontXYZ  è attualmente disconnesso egmontXYZ
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turdusmerula ha scritto:

> Riordinando le mie disordinate registrazioni, ho ritrovato e rivisto un
> Macbeth.
> Mi ha colpito l'inizio del 4 atto, più o meno questo ( il mio baritono è
> però Nucci).

> http://www.youtube.com/watch?v=RJo2h1KPq_Y&feature=relat ed

> Chissà perchè mi fa pena il despota.
> Chissà perchè trovo attuale la situazione.
> Grande Verdi!


Rifletti: ti colpisce la situazione o la musica?
La musica secondo me è qui di una bruttezza infame, anche se teatralmente
la scena "funziona".


--

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Re: Macbeth [messaggio #12516 è una risposta a message #12503] mer, 16 febbraio 2011 11:47 Messaggio precedenteMessaggio successivo
turdusmerula  è attualmente disconnesso turdusmerula
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"egmont" <egmontXYZ@email.it> ha scritto nel messaggio
news:ijg5js$st3$1@news.newsland.it...
> turdusmerula ha scritto:
>
>> Riordinando le mie disordinate registrazioni, ho ritrovato e rivisto un
>> Macbeth.
>> Mi ha colpito l'inizio del 4 atto, più o meno questo ( il mio baritono è
>> però Nucci).
>
>> http://www.youtube.com/watch?v=RJo2h1KPq_Y&feature=relat ed
>
>> Chissà perchè mi fa pena il despota.
>> Chissà perchè trovo attuale la situazione.
>> Grande Verdi!
>
>
> Rifletti: ti colpisce la situazione o la musica?
> La musica secondo me è qui di una bruttezza infame, anche se teatralmente
> la scena "funziona".
>


Evidentemente mi riferivo, anche un poco maliziosamente, alla situazione,
ovvero l'infelicità del despota rinchiuso nella gabbia costruitasi con le
proprie mani.
Quanto alla scena come regia, ne ho citato una a caso tra quelle sul tubo,
la mia registrazione è del Regio di Parma rimandata da Rai5, ho altre reg
solo audio. So che ce ne sono, ma non sono un collezionista.
La musica, nel complesso dell'opera, è di un Verdi non ancora alla maturità
di Otello o Falstaff ma, da semplice ascoltatore, mi pare espressiva del
dramma di Shakespeare, compresa appunto, nel brano citato, l'infelicità del
despota, che lo imprigiona senza scampo.
Analisi più profonde non so fare e non mi sembra utile citare quelle che
posso aver lette.
Comunque mi interessa l'argomento.
--
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turdusmerula
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Re: Macbeth [messaggio #12534 è una risposta a message #12516] mer, 16 febbraio 2011 12:45 Messaggio precedenteMessaggio successivo
egmontXYZ  è attualmente disconnesso egmontXYZ
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turdusmerula ha scritto:

>
> la mia registrazione è del Regio di Parma rimandata da Rai5, ho altre reg
> solo audio.

Anche se il Macbeth secondo me ha senso solo se visto di persona a teatro,
ti consiglio di ascoltare una qualsiasi registrazione dell'opera nella
versione del 1847. A mio avviso è molto più bella del rimaneggiamento del
1865, anzi, direi che è la sola versione ascoltabile. Se non hai link,
fammi sapere.

A proposito del Regio di Parma che hai citato, vorrei segnalare la
desolante situazione musicale della città emiliana, che da anni si
impossessa della figura di Verdi per questioni di puro tornaconto
economico e per nulla culturali.
Verdi ebbe nella sua vita poco o nulla a che fare con la città di Parma:
non a caso, neanche una sua opera fu data in prima esecuzione al Teatro
Regio. Tutto il lato "autoctono" di Verdi è legato senz'altro al
piacentino, mentre quello musicale fu distribuito tra Milano, Roma,
Napoli, Parigi, Venezia etc.

Niente a che vedere col Parmigiano, nonostante pullulino ovunque per la
città manifesti verdiani, opuscoli verdiani, gadgets verdiani, ritratti
verdiani, trattorie verdiane, passeggiate per fantomatici luoghi verdiani
etc.
Insomma, un marketing musicale d'accatto da far venire i brividi, con
stagioni di opere e concerti sciattamente ed inevitabilmente monotematici.
E' inconcepibile, secondo me, che un teatro d'opera caratterizzato da
notevole importanza storica, come il Regio di Parma, proponga ogni anno
stagioni interamente concentrate su Verdi (con spettacoli mediocrissimi),
non c'è nessuna ragione che tenga se non appunto una miseria culturale di
fondo assai camuffata dall'eccellente vivibilità della città.
Ma a questo la gente non fa caso.

Del resto a parma si verificano strane illusioni ottiche.
Non so se qualcuno di voi ha mai osservato la piazza in cui si trova il
Teatro Regio.
La piazza è dominata da uno dei più brutti (e sfortunati) palazzi
seicenteschi della storia dell'architettura; un imponente, vero e proprio
mostro architettonico d'altri tempi chiamato "Palazzo della Pilotta".
Un pugno all'occhio per qualsiasi osservatore delle forme.
Ma quando si va in "gita" a Parma nessuno ci fa caso, anche se quella
costruzione è enorme. Così come nessuno fa caso al fenomeno musicale
descritto prima.











So che ce ne sono, ma non sono un collezionista.




> La musica, nel complesso dell'opera, è di un Verdi non ancora alla maturità
> di Otello o Falstaff ma, da semplice ascoltatore, mi pare espressiva del
> dramma di Shakespeare, compresa appunto, nel brano citato, l'infelicità del
> despota, che lo imprigiona senza scampo.
> Analisi più profonde non so fare e non mi sembra utile citare quelle che
> posso aver lette.
> Comunque mi interessa l'argomento.


--

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Re: Macbeth [messaggio #12551 è una risposta a message #12534] mer, 16 febbraio 2011 14:12 Messaggio precedenteMessaggio successivo
noto troll senza nick  è attualmente disconnesso noto troll senza nick
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egmont ha scritto:
> Ma quando si va in "gita" a Parma nessuno ci fa caso, anche se quella
> costruzione è enorme. Così come nessuno fa caso al fenomeno musicale
> descritto prima.
Non sono assolutamente d'accordo sulla Pilotta, interessante opera
incompiuta. Sono assolutamente daccordo sul teatro su Verdi ecc., che
brutta fine...
Re: Macbeth [messaggio #12555 è una risposta a message #12551] mer, 16 febbraio 2011 15:02 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Tino ha scritto:

> egmont ha scritto:
> > Ma quando si va in "gita" a Parma nessuno ci fa caso, anche se quella
> > costruzione è enorme. Così come nessuno fa caso al fenomeno musicale
> > descritto prima.
> Non sono assolutamente d'accordo sulla Pilotta, interessante opera
> incompiuta.

Guarda,
capisco che i gusti sono gusti, ma davvero ti piace quest'obbrobrio?

http://it.wikipedia.org/wiki/File:Pilotta_parme_2.JPG

Io non ho mai visto un palazzo d'epoca più brutto ed opprimente, peraltro
distrutto a più fasi e pure bombardato.
Non tutto ciò che è antico è di pregio: per me un palazzo del genere
andrebbe in gran parte demolito, ma se non altro urge davvero un'opera di
completamento architettonico. Ad onor del vero, quell'area, cuore della
città, è tutta un disastro estetico. Dopo i bombardamenti è stato lasciato
uno spazio verde assolutamente sproporzionato ed irrisolto, tanto più
considerando che appena dietro c'è il giardino ducale. La ciliegina sulla
torta è poi, sempre nello spazio verde, il monumento a Giuseppe Verdi

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/8/8c/Parma_-_m onumento_a_Giuseppe_Verdi.jpg

che secondo me è semplicemente incommentabile.

Tuttavia, il disastro estetico non è facilmente percepibile, perchè
l'ordine, la pulizia, l'organizzazione, l'illuminazione e la civiltà della
città camuffano tante cose.



> Sono assolutamente daccordo sul teatro su Verdi ecc., che
> brutta fine...

vogliamo poi parlare della fine che sta facendo il Teatro Comunale di
Bologna? Roba da far accapponare la pelle.



--

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Re: Macbeth [messaggio #12556 è una risposta a message #12534] mer, 16 febbraio 2011 14:47 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"egmont" <egmontXYZ@email.it> ha scritto nel messaggio
news:ijgcge$l0r$1@news.newsland.it...


> A proposito del Regio di Parma che hai citato, vorrei segnalare la
> desolante situazione musicale della città emiliana, che da anni si
> impossessa della figura di Verdi per questioni di puro tornaconto
> economico e per nulla culturali.


Condivido le considerazioni su Parma.
Aggiungo che, essendo la prima città della rossa Emilia a passare il
Rubicone (Silvio), venne premiata in una comica diatriba coi nordici finnici
per l'attribuzione della sede della Agenzia Europea per l'Alimentazione, per
via dell'ottimo Culatello di Zibello, bel paesotto a cinquecento o poco più
di un kilometro da villa Verdi a S.Agata e a cinquecento metri sud via aria
da dove il piccolo turdus faceva il bagnetto sull'altra sponda del Po,
quando era ancora balneabile e pieno di lucci e altro pescame, Peccato solo
che l'attuale prosciutto marchio "Parma " sia di ben dubbia provenienza, se
non conosci di persona il porcaro.

Aggiungo una notizia fresca di pochi giorni:
- un onorevole parlamentare, lega, ha proposto un emendamento a una delle
tante leggine apparentemente innocue
..(forse approvato? devo verificare) in cui si tolgono i finanziamenti
all'ente dedicato a segnalare le violazioni ai diritti umani su base
razziale o etnica o religiosa, cosa inutile perchè chi lo fa è "eletto dal
popolo" e il cui corrispondente va favore dell'ente lirico "Teatro Regio Di
Parma-iniziative verdiane"

>
> Anche se il Macbeth secondo me ha senso solo se visto di persona a teatro,
> ti consiglio di ascoltare una qualsiasi registrazione dell'opera nella
> versione del 1847. A mio avviso è molto più bella del rimaneggiamento del
> 1865, anzi, direi che è la sola versione ascoltabile. Se non hai link,
> fammi sapere.
>

Condivido sul teatro, purtroppo da pensionato devo "tagliare" parecchio.
Accetto volentieri i links. Suppongo che le mie versioni siano 1865.
Alla tua cortesia chiederei anche di segnalare i punti critici da osservare
per capire le differenze.
Sembra facile a chi lo fa di mestiere, ma non è cosi facile ai turdus
scoprirli da se.

--
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turdusmerula
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Re: Macbeth [messaggio #12580 è una risposta a message #12534] mer, 16 febbraio 2011 19:24 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"egmont" <egmontXYZ@email.it> ha scritto nel messaggio
news:ijgcge$l0r$1@news.newsland.it...
> turdusmerula ha scritto:
>
>>
>> la mia registrazione è del Regio di Parma rimandata da Rai5, ho altre reg
>> solo audio.
>
> Anche se il Macbeth secondo me ha senso solo se visto di persona a teatro,
> ti consiglio di ascoltare una qualsiasi registrazione dell'opera nella
> versione del 1847. A mio avviso è molto più bella del rimaneggiamento del
> 1865, anzi, direi che è la sola versione ascoltabile. Se non hai link,
> fammi sapere.
>
> A proposito del Regio di Parma che hai citato, vorrei segnalare la
> desolante situazione musicale della città emiliana, che da anni si
> impossessa della figura di Verdi per questioni di puro tornaconto
> economico e per nulla culturali.

beh, basti sapere che il fautore di questa "riscoperta", soprattutto in
termini finanziari, fu il fu ministro delle infratrutture Lunardi, parmense.
A quanto si dice l'Arcus (che ancora imperversa http://www.arcusonline.org/)
fu creata per sottrarre fondi da quel ministero e poterli riversare sul
progetto "Parma capitale della musica".
Infatti sta scritto nel loro regolamento:
IL MINISTRO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI di
concerto con IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI
TRASPORTIeccetera...Mi ricordo benissimo che Romano Prodi, in campagna
elettorale, aveva distribuito un libbricino (mica tanto poi ino, era
anchebello nutrito) che spiegava per filo e per segno il suo programma
politico.
Nel capitolo cultura, una voce diceva: "Abolizione dell'Arcus".
Ovviamente l'Arcus è ancora lì.
Poi dovremmo credere alla sinistra, quando ci dice che si interessa di
cultura?
Sì, il festival del cinema come giocattolone per Veltroni...queste cose qui
son capaci di fare.

> Verdi ebbe nella sua vita poco o nulla a che fare con la città di Parma:
> non a caso, neanche una sua opera fu data in prima esecuzione al Teatro
> Regio. Tutto il lato "autoctono" di Verdi è legato senz'altro al
> piacentino, mentre quello musicale fu distribuito tra Milano, Roma,
> Napoli, Parigi, Venezia etc.
>
> Niente a che vedere col Parmigiano, nonostante pullulino ovunque per la
> città manifesti verdiani, opuscoli verdiani, gadgets verdiani, ritratti
> verdiani, trattorie verdiane, passeggiate per fantomatici luoghi verdiani
> etc.
> Insomma, un marketing musicale d'accatto da far venire i brividi, con
> stagioni di opere e concerti sciattamente ed inevitabilmente monotematici.
> E' inconcepibile, secondo me, che un teatro d'opera caratterizzato da
> notevole importanza storica, come il Regio di Parma, proponga ogni anno
> stagioni interamente concentrate su Verdi (con spettacoli mediocrissimi),
> non c'è nessuna ragione che tenga se non appunto una miseria culturale di
> fondo assai camuffata dall'eccellente vivibilità della città.
> Ma a questo la gente non fa caso.
>
> Del resto a parma si verificano strane illusioni ottiche.
> Non so se qualcuno di voi ha mai osservato la piazza in cui si trova il
> Teatro Regio.
> La piazza è dominata da uno dei più brutti (e sfortunati) palazzi
> seicenteschi della storia dell'architettura; un imponente, vero e proprio
> mostro architettonico d'altri tempi chiamato "Palazzo della Pilotta".
> Un pugno all'occhio per qualsiasi osservatore delle forme.
> Ma quando si va in "gita" a Parma nessuno ci fa caso, anche se quella
> costruzione è enorme. Così come nessuno fa caso al fenomeno musicale
> descritto prima.
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
> So che ce ne sono, ma non sono un collezionista.
>
>
>
>
>> La musica, nel complesso dell'opera, è di un Verdi non ancora alla
>> maturità
>> di Otello o Falstaff ma, da semplice ascoltatore, mi pare espressiva del
>> dramma di Shakespeare, compresa appunto, nel brano citato, l'infelicità
>> del
>> despota, che lo imprigiona senza scampo.
>> Analisi più profonde non so fare e non mi sembra utile citare quelle che
>> posso aver lette.
>> Comunque mi interessa l'argomento.
>
>
> --
>
> questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
> http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad abuse@newsland.it
>
>
Re: Macbeth [messaggio #12586 è una risposta a message #12556] gio, 17 febbraio 2011 00:38 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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turdusmerula <merfraturdus@fastwebnet.it> wrote:

> Aggiungo che, essendo la prima città della rossa Emilia a passare il
> Rubicone (Silvio)

con ottimi risultati
http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/emiliaromagna/2011/02 /12/visualiz
za_new.html_1588707348.html

--
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Re: Macbeth [messaggio #12587 è una risposta a message #12534] gio, 17 febbraio 2011 00:56 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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egmont <egmontXYZ@email.it> wrote:

> Non so se qualcuno di voi ha mai osservato la piazza in cui si trova il
> Teatro Regio.

Mi spiace contraddirti, ma il teatro non dà su nessuna piazza ma su via
Garibaldi, una larga via che va da via Mazzini fino alla Stazione
ferroviaria.

> La piazza è dominata da uno dei più brutti (e sfortunati) palazzi
> seicenteschi della storia dell'architettura; un imponente, vero e proprio
> mostro architettonico d'altri tempi chiamato "Palazzo della Pilotta".


La piazza, come hai giustamente rilevato è del tutto artificiale, e
creata dai bombardamenti che hanno distrutto il palazzo ducale dove
risiedeva Maria Luigia, dove c'era il teatro intestato a Paganini, ecc.
La piazza è ancora là così come è venuta fuori dall guerra e dai
bombardamenti a tappeto (ben due subiti dalla città). Si sono fatti
decine di progetti: dal cosiddetto com'era dov'era (cioè la
ricostruzione della piazza come era prima della guerra: si sono
conservati tutti i progetti, per cui è possibile la ricostruzione) a
concorsi per idee nei quali molti architetti , anche di fama
internazionale, hanno presentato i più svariati progetti, poi mai
accolti, e tantomeno realizzati. La situazione non si è mai potuta
risolvere perché attorno a quella piazza ci sono stati (e forse ci sono
ancora) le più esasperate ed esasperanti discussioni.

Il monumento a Verdi data, credo, dai primi del Novecento, ed era molto
più complicato, circondato da un colonnato con statue che
rappresentavano personaggi delle opere di Verdi. Era collocato davanti
alla stazione ferroviaria. Successivamente, nei primi anni Cinquanta
(non ricordo esattamente quando) è stato liberato dal colonnato e
trasferito nelle fantomatica piazza, collocato in un posto defilato, in
attesa della collocazione definitiva (che non è mai arrivata).
Poi nella piazza, ma molto lateralmente, ai bordi di via Garibaldi è
stato costruito il monumento al Partigiano, creato da Lusignoli e
Mazzacurati, inaugurato a metà degli anni Cinquanta.


> Un pugno all'occhio per qualsiasi osservatore delle forme.
> Ma quando si va in "gita" a Parma nessuno ci fa caso, anche se quella
> costruzione è enorme.

Sul Palazzo della Pilotta non mi esprimo. Per uno che ha vissuto a Parma
per 40 anni, questo palazzo è uno dei simboli della città. Non si può
dare un giudizio estetico su una cosa che hai sotto gli occhi
quotidianamente per 40 anni! Posso dire che è la sede della Pinacoteca,
della biblioteca, del museo di antichità e che contiene uno di più bei
gioielli che esistono in Italia: il teatro Farnese, mai urtilizzato per
ragioni di sicurezza (non ha vie d'uscita che diano all'esterno).

Un altro palazzo, anteriore alla Pilotta, si trova in Piazza Garibaldi
ed è la sede del comune.

Sul festival verdiano concordo. Mi rimane da aggiungere che il Teatro
Regio di Parma si era fatto, nei primi decenni del Novecento, la fama di
teatro terribile per i cantanti. Questa fama, anche grazie a politiche
comunali degli assesori al teatro, si è cercato di prolungarla almeno
fino a tutti gli anni Settanta (dopo non so). Secondo me si tratta di
una fama usurpata. Ma qui c'entra un po' la mia insofferenza per certi
modi di apprezzare l'opera lirica tipici dei loggionisti di ogni paese.

Ciao

Rudy

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Re: Macbeth [messaggio #12590 è una risposta a message #12556] gio, 17 febbraio 2011 02:04 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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turdusmerula <merfraturdus@fastwebnet.it> wrote:


> Condivido le considerazioni su Parma.
> Aggiungo che, essendo la prima città della rossa Emilia a passare il
> Rubicone (Silvio),

Sì, purtroppo! Proprio Parma, che invece fu l'ultima città italiana a
cedere al fascismo.

Si ricorda un evento fantastico: quando ormai Mussolini era al governo,
si preoccupò di avere sotto controllo le città. Le squadracce
imperversavano ovunque, e la resistenza dei pochi antifascisti rimasti
venne rapidamente fiaccata.
L'unica città che resistette a lungo fu Parma. Balbo arrivò con le sue
truppe ma fu ripetutamente respinto, soprattutto dalla città vecchia, il
mitico oltretorrente. Dalle finestre delle case le donne, le "resdore"
gettavano sulle camice nere di tutto, comprea l'acqua bollente.
Sulle case che si affacciano sulla sponda del torrente comparve un
grande striscione, in dialetto parmigiano: Balbo! Hai attraversato
l'Atlantico, ma la Parma no! (A Parma il torrente Parma viene chiamato
al femminile, la Parma, non so il perché).

Ciao

Rudy

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rodolfo.canaletti@tin.it
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Re: Macbeth [messaggio #12591 è una risposta a message #12556] gio, 17 febbraio 2011 08:41 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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turdusmerula ha scritto:

> "egmont" <egmontXYZ@email.it> ha scritto nel messaggio

> >

> Condivido sul teatro, purtroppo da pensionato devo "tagliare" parecchio.
> Accetto volentieri i links. Suppongo che le mie versioni siano 1865.
> Alla tua cortesia chiederei anche di segnalare i punti critici da osservare
> per capire le differenze.

Ti metterò a disposizione volentieri il materiale. E aggiungerò qualche
nota.
Pazienta solo qualche giorno.




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Re: Macbeth [messaggio #12592 è una risposta a message #12586] gio, 17 febbraio 2011 09:02 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Luca Logi" <llogi@dada.it> ha scritto nel messaggio
news:1jwt5jw.wax7leyejawgN%llogi@dada.it...
> turdusmerula <merfraturdus@fastwebnet.it> wrote:
>
>> Aggiungo che, essendo la prima città della rossa Emilia a passare il
>> Rubicone (Silvio)
>
> con ottimi risultati
> http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/emiliaromagna/2011/02 /12/visualiz
> za_new.html_1588707348.html
>

Che vuoi farci, nessuno è perfetto, neanche il celtico di razza.
Mi spiace, mi cade un mito sull'Emilia. Non tanto se rossa o no, ma
efficiente.
Anche Cremona era efficiente, soprattutto nei sevizi sociali. Vedremo quanto
ci mettono a demolire.
Piacenza non è mai stata molto rossa, ma anche li i celti han fatto
conquista. Ho li qualche informatore riservato (non il Rudy che se deve dire
lo fa in pubblico) e mi pare che qualcosa stia cambiando, non in meglio.

Ma io sono un anziano brontolone all'antica, che ne so di nuovo che "avanza"
?. Son rimasto all' "avanzo" che puzza.

--
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turdusmerula
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Re: Macbeth [messaggio #12593 è una risposta a message #12580] gio, 17 febbraio 2011 09:04 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Zaz! ha scritto:

>
> fu creata per sottrarre fondi da quel ministero e poterli riversare sul
> progetto "Parma capitale della musica".
> Infatti sta scritto nel loro regolamento:
> IL MINISTRO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI di
> concerto con IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI
> TRASPORTIeccetera...Mi ricordo benissimo che Romano Prodi, in campagna
> elettorale, aveva distribuito un libbricino (mica tanto poi ino, era
> anchebello nutrito) che spiegava per filo e per segno il suo programma
> politico.
> Nel capitolo cultura, una voce diceva: "Abolizione dell'Arcus".
> Ovviamente l'Arcus è ancora lì.
> Poi dovremmo credere alla sinistra, quando ci dice che si interessa di
> cultura?
> Sì, il festival del cinema come giocattolone per Veltroni...queste cose qui
> son capaci di fare.

girovagando sul sito che hai segnalato ho effettivamente trovato il
progetto
"Parma Capitale della musica".

http://www.arcusonline.org/modules/wfsection/article.php?art icleid=19

Quando mai Parma sarebbe stata capitale della musica, per tradizione,
storia o che so io, in Italia?
La cosa che più mi dispiace è che questo "vampiro" rimarrà lì a far danni
immani per i prossimi decenni: purtroppo, si tratta di un tipo di
corruzione molto, molto subdola. Insomma, quando vedi l'ecomostro c'è
sempre qualcuno che lo segnala, gente che si mobilita e poi qualcuno
pronto ad abbatterlo (magari ci vogliono anni, ma il processo inizia);
qui, invece, è tutto regolare, perfetto, pulito, civile.
Chi mai avrebbe qualcosa da dire?

--

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Re: Macbeth [messaggio #12594 è una risposta a message #12587] gio, 17 febbraio 2011 09:34 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Rudy ha scritto:

> egmont <egmontXYZ@email.it> wrote:

> > Non so se qualcuno di voi ha mai osservato la piazza in cui si trova il
> > Teatro Regio.

> Mi spiace contraddirti, ma il teatro non dà su nessuna piazza ma su via
> Garibaldi, una larga via che va da via Mazzini fino alla Stazione
> ferroviaria.

Hai ragione.
Il teatro è comunque a pochissimi metri e risulta in qualche modo,
visivamente, dominato se non schiacciato dalla piazza stessa.


> La piazza, come hai giustamente rilevato è del tutto artificiale, e
> creata dai bombardamenti che hanno distrutto il palazzo ducale dove
> risiedeva Maria Luigia, dove c'era il teatro intestato a Paganini, ecc.
> La piazza è ancora là così come è venuta fuori dall guerra e dai
> bombardamenti a tappeto (ben due subiti dalla città). Si sono fatti
> decine di progetti: dal cosiddetto com'era dov'era (cioè la
> ricostruzione della piazza come era prima della guerra: si sono
> conservati tutti i progetti, per cui è possibile la ricostruzione) a
> concorsi per idee nei quali molti architetti , anche di fama
> internazionale, hanno presentato i più svariati progetti, poi mai
> accolti, e tantomeno realizzati. La situazione non si è mai potuta
> risolvere perché attorno a quella piazza ci sono stati (e forse ci sono
> ancora) le più esasperate ed esasperanti discussioni.

E' ben strano, però, che la situazione sia rimasta invariata.
Insomma, un fiore all'occhiello per l'Italia, in quanto a sviluppo,
risorse, civiltà, servizi, come Parma, che si tiene la piazza in quelle
condizioni.
Ricordo bene tutte le mobilitazioni e manifestazioni fatte per Aung San
Suu Kyi, come in nessun altra città d'Italia. Per non parlare dei servizi
sociali: la città, ad esempio, mette a disposizione gratuitamente
psicologi in pieno centro. Non l'ho mai visto fare in nessun altro posto.
Come mai una città simile è affogata in una tale miseria culturale?

A Berlino, pochi anni fa, hanno buttato giù il Palazzo della Repubblica
(quello sovietico anni '70) e tra breve ricostruiranno edifici storici
sullo spazio ricavato, secondo gli antichi progetti. Idem per il centro
storico di Potsdam.
Berlino ha un sacco di debiti eppure investe freneticamente in opere di
ricostruzione architettonica.
Parma ha molti debiti in meno di Berlino ma lascia i giardini della
Pilotta in quello stato: pulitissimi ma esteticamente orribili. Tu dici
che sei troppo abituato alla vista del palazzo della Pilotta per poterlo
giudicare, ma converrai almeno che le due ali tagliate (sembra con una
gigantesca sega) o bombardate, che danno sul giardino, sono un pugno
all'occhio?

Non ci vorrebbe tanto a risistemare almeno quelle due parti.
Così come sono, sono letteralmente inguardabili. E, purtroppo, dominano
un'area troppo vasta per essere messa in secondo piano.

Già i due bombardamenti hanno compromesso tanto del patrimonio.
Da alcuni anni a Parma stanno facendo opere imponenti per la stazione
ferroviaria: finite le opere, i turisti si ritroveranno una stazione di
lusso che li porterà a vedere cosa? Le fiere dell'alimentazione??

ciao
E.

--

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Re: Macbeth [messaggio #12596 è una risposta a message #12503] gio, 17 febbraio 2011 09:58 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 16 Feb, 10:48, egmont...@email.it (egmont) wrote:
> turdusmerula ha scritto:
>
> > Riordinando le mie disordinate registrazioni, ho ritrovato e rivisto un
> > Macbeth.
> > Mi ha colpito l'inizio del 4 atto, più o meno questo ( il mio baritono è
> > però Nucci).
> > http://www.youtube.com/watch?v=RJo2h1KPq_Y&feature=relat ed
> > Chissà perchè mi fa pena il despota.
> > Chissà perchè trovo attuale la situazione.
> > Grande Verdi!
>
> Rifletti: ti colpisce la situazione o la musica?
> La musica secondo me è qui di una bruttezza infame, anche se teatralmente
> la scena "funziona".

Minchia, sei troooooppo un esteta, ma che dico esteta, un vate, ma che
dico vate........

E.
Re: Macbeth [messaggio #12597 è una risposta a message #12596] gio, 17 febbraio 2011 10:08 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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enrico ha scritto:

>

> Minchia, sei troooooppo un esteta, ma che dico esteta, un vate, ma che
> dico vate........

Tu invece sei banalmente un incompetente.


--

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Re: Macbeth [messaggio #12598 è una risposta a message #12587] gio, 17 febbraio 2011 10:08 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 17 Feb, 00:56, rodolfo.canale...@tin.it (Rudy) wrote:
> Mi rimane da aggiungere che il Teatro
> Regio di Parma si era fatto, nei primi decenni del Novecento, la fama di
> teatro terribile per i cantanti. Questa fama, anche grazie a politiche
> comunali degli assesori al teatro, si è cercato di prolungarla almeno
> fino a tutti gli anni Settanta (dopo non so). Secondo me si tratta di
> una fama usurpata. Ma qui c'entra un po' la mia insofferenza per certi
> modi di apprezzare l'opera lirica tipici dei loggionisti di ogni paese.

Per fortuna ci sono i capiscioni, per i quali l'opera si può anche
cantare dimmerda, basta che un regista di grido si inventi qualche
cazzata che ci permetta di scrivere 100 righe sul blog.
Sai credo che fossero meglio i loggionisti...

E.
Re: Macbeth [messaggio #12599 è una risposta a message #12594] gio, 17 febbraio 2011 10:33 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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egmont <egmontXYZ@email.it> wrote:

> E' ben strano, però, che la situazione sia rimasta invariata.
> Insomma, un fiore all'occhiello per l'Italia, in quanto a sviluppo,
> risorse, civiltà, servizi, come Parma, che si tiene la piazza in quelle
> condizioni.


Devi pensare che nell'attesa di non si sa quale soluzione definitiva, la
piazza è stata per lunghissimi anni utilizzata come parcheggio di
automobili! Dapprima gratuito, poi addirittura organizzato a pagamento!
Comunque credo che le vicende di quella piazza rispecchino un po' la
mentalità dei parmigiani che amano la loro città al punto che ogni
piccola modifica solleva discussioni infinite e alla fine è molto
probabile che la modifica non si faccia.

Ciao

Rudy

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Re: Macbeth [messaggio #12601 è una risposta a message #12597] gio, 17 febbraio 2011 11:35 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 17 Feb, 10:08, egmont...@email.it (egmont) wrote:
> enrico ha scritto:
>
>
>
> > Minchia, sei troooooppo un esteta, ma che dico esteta, un vate, ma che
> > dico vate........
>
> Tu invece sei banalmente un incompetente.

Hai ragione, a cazzate non posso competere con te.
Re: Macbeth [messaggio #12603 è una risposta a message #12580] gio, 17 febbraio 2011 12:50 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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> Sì, il festival del cinema come giocattolone per Veltroni...

Esatto. Meglio di così non si può dire.
Non si può non amare questa donna.

dR
Re: Macbeth [messaggio #12605 è una risposta a message #12591] gio, 17 febbraio 2011 13:01 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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> turdusmerula ha scritto:
>
>> "egmont" <egmontXYZ@email.it> ha scritto nel messaggio
>
>
> Ti metterò a disposizione volentieri il materiale. E aggiungerò qualche
> nota.
> Pazienta solo qualche giorno.
>


Grazie.

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Re: Macbeth [messaggio #12623 è una risposta a message #12593] ven, 18 febbraio 2011 12:51 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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> girovagando sul sito che hai segnalato ho effettivamente trovato il
> progetto
> "Parma Capitale della musica".
>
> http://www.arcusonline.org/modules/wfsection/article.php?art icleid=19
>
> Quando mai Parma sarebbe stata capitale della musica, per tradizione,
> storia o che so io, in Italia?

beh, che domanda. Da quando Lunardi è diventato ministro!!!!
Re: Macbeth [messaggio #12627 è una risposta a message #12603] ven, 18 febbraio 2011 12:52 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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>
>> Sì, il festival del cinema come giocattolone per Veltroni...
>
> Esatto. Meglio di così non si può dire.
> Non si può non amare questa donna.

Grazie. Oggi sei di buon umore, vedo :-)
Re: Macbeth [messaggio #12633 è una risposta a message #12627] ven, 18 febbraio 2011 14:59 Messaggio precedente
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> Grazie. Oggi sei di buon umore, vedo :-)

Non troppo.

Ma quando ci vuole, ci vuole.

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