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[RECE] The tree of life [messaggio #31438] gio, 26 maggio 2011 00:17 Messaggio successivo
susanna  è attualmente disconnesso susanna
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Da 1 a 10: 5.
Delude questo Malick, da quasi ogni punto di vista. Il punto di vista che
offre maggior delusione e' quello rispetto a La sottile linea rossa,
ovviamente, capolavoro (reazionario) assoluto e anche, rispetto a The new
world.

La peggior cosa, da cui deriva il resto, e' l'evidente abiura del suo nucleo
poetico (e ideologico). Con l'incipit sulla frase tratta dal libro di
Giobbe, in effetti, ho avuto un chiaro presentimento, poi avvalorato dalla
visione.
Malick rinuncia alla sua visione del mondo e delle cose, ampiamente
dibattutta in un thread storico su The thin red line, per appiattirsi su un
atteggiamento penosamente consolatorio e anelante di speranza e di
irrazionalismo religioso.

Ecco, persa la bussola del discorso, viene a perdersi anche la bussola del
linguaggio e dell'estetica del discorso. Quindi, ad esempio, le sue famose
'contro-plongee arboree' (50 in La sottile linea rossa, 100 in The new
world, 10000 in questo) rimangono solo stucchevoli e banalmente ripetitive,
perdendo il significato cristallino originale.
Poi la grevita' delle metafore: la maschera che si inabissa, la soffitta con
l'uomo grande e l'uomo piccolo, addirittura la porta per il paradiso (per
non parlare del ponte sull'ultima immagine): siamo dalle parti del
dilettantismo.
Il ridicolo lo si raggiunge con il didascalismo. Se l'opera puo' essere
vista come quattro blocchi, tutti introdotti dalla fiammella dell'anima, il
secondo e' letteralmente *terrificante*. Tra Alberto Angela e Douglas
Trunbull di 2001: mi fa vedere perfino l'asteroide che colpisce la terra e i
girini che annunciano la vita. Ci sono anche i pesce-martello che girano in
tondo, come in Discovery Channel.
Velo pietoso sui dinosauri in CG.
In ogni caso, per 'pezzare' la svolta, Malick ci fa vedere perfino una
frenetica camera a mano e questo strano montaggio dentro la sequenza, con
questi tagli di inquadratura improvvisi a rompere la linearita' della
ripresa, effetti che non sono da lui.

Perche' tutto questo?
Secondo me, perche' sta morendo, cioe' ha paura di morire e si e' accorto
che fare lo sbruffone non regala il paradiso.
Se le idiozie heideggeriane ed emersoniane sono state la forza brutale con
cui ha sfornato La sottile linea rossa; se, seppur idiozie, si trattava di
una visione delle cose del tutto ricca di spessore e complessita', tale da
permettergli una messa in scena *fenomenale* (quei campi verde pisello sono
una immagine ineludibile per la storia del cinema); ora, con questa
incredibile calata di braghe, The tree of life viene trascinato in una
narrazione e in un linguaggio senza pezze d'appoggio, morto e a tratti
addirittura banale.

Se le idiozie heideggeriane ed emersoniane potevano sostenere un discorso
che cinematograficamente il maestro e' riuscito a tradurre con una efficacia
quasi totale, questa roba qua, compreso il paradiso e l'offerta del figlio a
dio, e' materiale ben piu' complicato e frequentato dalla cultura. Solo
sommi sono riusciti a farlo digerire con grandi risultati (es. Tarkovskij),
ma solo perche' *quello* era il loro discorso originale.

Malick non riesce a fare il Tarkovskij, questo e' il risultato. E quando si
sbraga su queste cose, il fallimento e' quasi totale.

Cosa c'e' di buono? C'e' abbastanza.
Prima di tutto il coraggio di filmare a proprio modo, senza compromessi e
con i soldi di Pitt, direi. Quindi nessuna concessione allo stereotipo, alla
normalizzazione, ai tempi scontati dell'enunciazione cinematografica
standard. Un senso dell'inquadratura magistrale e un senso del tempo dentro
la sequenza che non ti fa mai perdere il desiderio di guardare anche la
grossa cazzata che sta filmando. L'uso degli attori, dei figuranti, cioe';
la bravura di questa ragazza e dei ragazzini, varie intuizioni sparse sulle
dinamiche famigliari, altrove peraltro scadenti (anche il compesso d'edipo
ci vuol mettere, imbarazzante).

Domanda: perche' ci mette tre fratelli, se il discorso vale per due? Anche
questo e' sintomo del problema.


susanna
Re: [RECE] The tree of life [messaggio #31439 è una risposta a message #31438] gio, 26 maggio 2011 07:47 Messaggio precedenteMessaggio successivo
AP  è attualmente disconnesso AP
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Il 26/05/2011 00:17, susanna ha scritto:
> Domanda: perche' ci mette tre fratelli, se il discorso vale per due? Anche
> questo e' sintomo del problema.

ciao susanna, ci volevi tu per farmi tornare, vediamo cos'e'...



Questa dei tre figli mi e' sembrata anche questa una metafora religiosa
grossolana, la natura triplice della Grazia, di cui uno si sacrifica per
i peccati del mondo. Un presepe un po' sbiadito, con tanto di maddalena
sofferente e silente.

Dio da e Dio prende, come viene spiegato con grande enfasi anche per gli
spettatori piu' distratti.

E su questi due termini antitetici, la via della grazia e la via della
natura, i soliti due termini del cinema di Malick, ci costruisce sopra
un pippone che cerca di essere lirico con i soliti svolazzi di camera e
i cambi di inquadratura e con i troppo lunghi inserti in cgi.

Ma se volessi sentire un sermone andrei in chiesa, cosa che non faccio,
da un regista talentuoso mi aspetto che siano le immagini a parlarmi e
qui e' il lato, come dici giustamente, piu' debole.

Anzi, come ho scritto agli amici di Facebook, tutta la zuppa dei girini
ovvero, la filogenesi ricapitola l'ontogenesi, la nascita dell'uomo
ricapitola la nascita della terra, era stata MERAVIGLIOSAMENTE descritta
in un documentario, GENESIS, al quale rimando per vedere come si possa
fare la cosa senza disegnare nebulose che sembrino vagine o dinosauri
che camminano sull'acqua.

Altro rimando obbligatorio e' l'Herzog di Blue Yonder, per le sequenze
acquatiche, con una colonna sonora originale e eccezionale, non i soliti
brani di classica stranoti.

Per la provincia americana, beh, qui Mendes ha fatto degli affreschi
meravigliosi.



ciao compagna.
Re: [RECE] The tree of life [messaggio #31448 è una risposta a message #31438] gio, 26 maggio 2011 13:36 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Giacomo \"Gwilbo  è attualmente disconnesso Giacomo \"Gwilbo
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In data Thu, 26 May 2011 00:17:31 +0200, susanna ha scritto:

> Malick rinuncia alla sua visione del mondo e delle cose, ampiamente
> dibattutta in un thread storico su The thin red line, per appiattirsi su un
> atteggiamento penosamente consolatorio e anelante di speranza e di
> irrazionalismo religioso.

Probabilmente è una domanda stupida (perché non sono esperto della
visione del mondo di Malick), ma perché dici che rinuncia alla sua
visione? Non potrebbe essere che la sua impostazione è appunt questa,
penosamente consolatoria, anelante di speranza eccetera?

> Quindi, ad esempio, le sue famose
> 'contro-plongee arboree' (50 in La sottile linea rossa, 100 in The new
> world, 10000 in questo) rimangono solo stucchevoli e banalmente ripetitive,
> perdendo il significato cristallino originale.

Vero

> Poi la grevita' delle metafore: la maschera che si inabissa, la soffitta con
> l'uomo grande e l'uomo piccolo, addirittura la porta per il paradiso (per
> non parlare del ponte sull'ultima immagine): siamo dalle parti del
> dilettantismo.

Molto vero. La spiaggia piena di gente che cammina a casaccio col
sorriso ebete come metafora dell'aldilà... in quel momento ho pensato
che era meglio "Al di là dei sogni" (quello con Robin Williams, ed è
tutto dire)

> Il ridicolo lo si raggiunge con il didascalismo. Se l'opera puo' essere
> vista come quattro blocchi, tutti introdotti dalla fiammella dell'anima, il
> secondo e' letteralmente *terrificante*. Tra Alberto Angela e Douglas
> Trunbull di 2001: mi fa vedere perfino l'asteroide che colpisce la terra e i
> girini che annunciano la vita. Ci sono anche i pesce-martello che girano in
> tondo, come in Discovery Channel.

Terrificante come inserto di un film filosofico, io in realtà ci vedrei
bene un rimontaggio del film che taglia via tutto lasciando solo il
documentario. Mica capita spesso di vedere delle belle foto astronomiche
animate e proiettate in una sala cinematografica.

Il pignolo che è in me fa notare che probabilmente con "girini" ti
riferisci a quelle che in realtà dovevano essere delle spirochete :-)

> Velo pietoso sui dinosauri in CG.

Davvero! Ma per comunicare cosa poi? Che i dinosauri cacciano in modo
simile alla mia gatta quando vede una lucertola?

> Domanda: perche' ci mette tre fratelli, se il discorso vale per due?

Credo che ce lo stiamo chiedendo tutti effettivamente.

--
Giacomo "Gwilbor" Boschi
http://gwilbor.wordpress.com/
"Strano gioco. L'unica mossa vincente è non giocare" - Wargames (John
Badham)
Re: [RECE] The tree of life [messaggio #31449 è una risposta a message #31439] gio, 26 maggio 2011 13:54 Messaggio precedenteMessaggio successivo
susanna  è attualmente disconnesso susanna
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AP <duccio@iaciners.org> ha scritto:


: ciao susanna, ci volevi tu per farmi tornare, vediamo cos'e'...

Bello AP.

: Questa dei tre figli mi e' sembrata anche questa una metafora
: religiosa grossolana, la natura triplice della Grazia, di cui uno si
: sacrifica per i peccati del mondo. Un presepe un po' sbiadito, con
: tanto di maddalena sofferente e silente.
: Dio da e Dio prende, come viene spiegato con grande enfasi anche per
: gli spettatori piu' distratti.

Il terzo fratello seve per non confondere la dinamica complessiva tra i
membri della famiglia. Senza il terzo fratello, la scomparsa del medio
sarebbe diventata l'effetto del rapporto tra i due fratelli (un rapporto di
antagonismo) e avrebbe introdotto un tema lontano da Malick, cioe' il senso
di colpa. Il terzo fratello serve come generalizzazione.
Infatti il medio, morendo, non e' sacrificato a dio, e' molto di piu', e'
come in Giobbe: l'Essere dispone senza che sia necessario capirne il
perche', *deve* bastare la sua esistenza e la fede nella sua esistenza.
E' una cosa rivoluzionaria, e' uno dei nuclei di questa religione
maledettissima e potentissima (assieme alla parabola della pecorella
smarrita e del figliol prodigo).


: E su questi due termini antitetici, la via della grazia e la via della
: natura, i soliti due termini del cinema di Malick, ci costruisce sopra
: un pippone che cerca di essere lirico con i soliti svolazzi di camera
: e i cambi di inquadratura e con i troppo lunghi inserti in cgi.

<omissis>

Naturalmente sono d'accordo.
Anche se il tema della *grazia* e' il problema di questo film. Perche' ne La
sottile linea rossa la via era solo laica (seppur paragonabile, come
intenti), mentre qui, oltre agli alberi che si proiettano verso il cielo,
abbiamo varie mani congiunte o a conchiglietta. Qui al discorso laico si
aggiunge pesantemente il divino, un divino ben preciso e ben poco propenso a
farsi maneggiare solo poeticamente.


susanna







:
: ciao compagna.
Re: [RECE] The tree of life [messaggio #31451 è una risposta a message #31448] gio, 26 maggio 2011 14:23 Messaggio precedenteMessaggio successivo
susanna  è attualmente disconnesso susanna
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Registrato: novembre 2010
Senior Member
Giacomo "Gwilbor" Boschi gwilbor@email.it ha scritto:

: In data Thu, 26 May 2011 00:17:31 +0200, susanna ha scritto:
:
:: Malick rinuncia alla sua visione del mondo e delle cose, ampiamente
:: dibattutta in un thread storico su The thin red line, per
:: appiattirsi su un atteggiamento penosamente consolatorio e anelante
:: di speranza e di irrazionalismo religioso.
:
: Probabilmente è una domanda stupida (perché non sono esperto della
: visione del mondo di Malick), ma perché dici che rinuncia alla sua
: visione? Non potrebbe essere che la sua impostazione è appunt questa,
: penosamente consolatoria, anelante di speranza eccetera?

Abbiamo tre film precedenti che ce lo dicono (La rabbia giovane e' un film
mediocre, infatti). La visione del mondo di Malick e' puramente
intellettuale, ispirata agli unici pensatori occidentali che sono riusciti a
laicizzare la religione storica mondiale (quella cattolica). Tolta di mezzo
l'ingombrante sagoma di una entita' mitologica, al suo posto ci sbattono
questo 'senso di natura' imperscrutabile; tolti di mezzo il paradiso e
l'inferno, metafore troppo rozze per un intellettuale medio, ci sabttono
dentro l'uomo estraniato dalla storia e con autoinculcate capacita'
sovrumane (o 'curatrici'). Come ben vedi, cazzate.

Qui, invece, inizia con Giobbe e poi sai anche tu dove va a parare, dalla
spiaggia in su'.


<omissis>

: Il pignolo che è in me fa notare che probabilmente con "girini" ti
: riferisci a quelle che in realtà dovevano essere delle spirochete :-)

Bravo, la pignoleria non e' mai sufficiente.



:: Velo pietoso sui dinosauri in CG.
:
: Davvero! Ma per comunicare cosa poi? Che i dinosauri cacciano in modo
: simile alla mia gatta quando vede una lucertola?

Quella scena, aldila' del ridicolo del decor, e' abbastanza interessante.
La supernatura non e' ne' matrigna ne' patrigna. Il dinosaurone non finisce
il dinosaurino, ne' lo salva. Ne' e', sostanzialmente, indifferente. Questo
era il nucleo di LSLR.



susanna
Re: [RECE] The tree of life [messaggio #31453 è una risposta a message #31451] gio, 26 maggio 2011 15:08 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Giacomo \&quot;Gwilbo  è attualmente disconnesso Giacomo \&quot;Gwilbo
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In data Thu, 26 May 2011 14:23:12 +0200, susanna ha scritto:

> Abbiamo tre film precedenti che ce lo dicono (La rabbia giovane e' un film
> mediocre, infatti). La visione del mondo di Malick e' puramente
> intellettuale, ispirata agli unici pensatori occidentali che sono riusciti a
> laicizzare la religione storica mondiale (quella cattolica). Tolta di mezzo
> l'ingombrante sagoma di una entita' mitologica, al suo posto ci sbattono
> questo 'senso di natura' imperscrutabile; tolti di mezzo il paradiso e
> l'inferno, metafore troppo rozze per un intellettuale medio, ci sabttono
> dentro l'uomo estraniato dalla storia e con autoinculcate capacita'
> sovrumane (o 'curatrici'). Come ben vedi, cazzate.

Ok, effettivamente mi serviva un ripasso delle cazzate. Ora è chiaro.

--
Giacomo "Gwilbor" Boschi
http://gwilbor.wordpress.com/
"Strano gioco. L'unica mossa vincente è non giocare" - Wargames (John
Badham)
Re: [RECE] The tree of life [messaggio #31454 è una risposta a message #31438] gio, 26 maggio 2011 15:33 Messaggio precedenteMessaggio successivo
baz  è attualmente disconnesso baz
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susanna <sus4@eliminami.libero.anchequesto.it> wrote:

> Cosa c'e' di buono? C'e' abbastanza.

> coraggio di filmare a proprio modo*nessuna concessione allo stereotipo*Un
> senso dell'inquadratura magistrale*L'uso degli attori, dei figuranti*

Quindi di buono c'è tutto quello che è cinema. Il problema siete voi,
con le vostre pippe su "contro-plongee", il didascalismo (che solo voi
vedete sempre e ovunque in agguato), il costante riferimento ad una
cultura letteraria "alta" in riferimento ad un'opera visiva. Che DUE
palle. Ma andate al cinema a guardare con gli occhi, diosanto.

I campi di TRL non sono verde pisello e non sono ineludibili, non sai
manco che colore abbia un pisello, mai hai visto in vita tua che è un
rampicante, che per fortuna non tenta di farlo sugli specchi come te.

Dovrebbero raccogliere le firme per un referendum che abroghi la critica
pseudocolta del cinema.
Re: [RECE] The tree of life [messaggio #31455 è una risposta a message #31454] gio, 26 maggio 2011 15:48 Messaggio precedenteMessaggio successivo
sapo68  è attualmente disconnesso sapo68
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baz <baz@invalid.invalid> wrote:

> Dovrebbero raccogliere le firme per un referendum che abroghi la critica
> pseudocolta del cinema.

Diobono che esagerato.

Non posso entrare nel merito non avendo visto il film, ma tutti i
contributi -se adeguatamente motivati- sono molto piu che benvenuti,
almeno per me anche se radicalmente opposti.


--
Giocare col mondo, facendolo a pezzi...
Bambini che il sole, ha ridotto gia'... vecchi.
Re: The tree of life [messaggio #31458 è una risposta a message #31451] gio, 26 maggio 2011 16:16 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Roberto  è attualmente disconnesso Roberto
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On 26 Mag, 14:23, "susanna" <s...@eliminami.libero.anchequesto.it>
wrote:

> Quella scena, aldila' del ridicolo del decor, e' abbastanza interessante.
> La supernatura non e' ne' matrigna ne' patrigna. Il dinosaurone non finisce
> il dinosaurino, ne' lo salva. Ne' e', sostanzialmente, indifferente. Questo
> era il nucleo di LSLR.

altri dicono che il dinosaurone, desideroso in un primo momento di
uccidere il dinosaurino, alla fine desiste, manifestando una sorta di
preistorico senso di pietà, forse per la prima volta nella storia
dell'Universo. Altro che indifferenza! E allora come la mettiamo?
Io direi che proprio perché a "Tree of life" si potrebbe mettere in
bocca tutto e il contrario di tutto, proprio per questo fallisce.


R.
Re: The tree of life [messaggio #31460 è una risposta a message #31458] gio, 26 maggio 2011 16:49 Messaggio precedenteMessaggio successivo
susanna  è attualmente disconnesso susanna
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Roberto robfurio@libero.it ha scritto:

:: Quella scena, aldila' del ridicolo del decor, e' abbastanza
:: interessante. La supernatura non e' ne' matrigna ne' patrigna. Il
:: dinosaurone non finisce il dinosaurino, ne' lo salva. Ne' e',
:: sostanzialmente, indifferente. Questo era il nucleo di LSLR.
:
: altri dicono che il dinosaurone, desideroso in un primo momento di
: uccidere il dinosaurino, alla fine desiste, manifestando una sorta di
: preistorico senso di pietà, forse per la prima volta nella storia
: dell'Universo. Altro che indifferenza! E allora come la mettiamo?


La mettiamo che gli *altri* interpretano (cioe' superinterpretano)
inventandosi cose che nel film (e in quella scena) NON CI SONO, come ad
esempio la pieta'.
Io invece RIPORTO cio' che c'e' in quella scena, ovvero cio' che dice il
regista.
1. Il dinosaurone si accorge del dinosaurino e si avvicina.
2. Una volta raggiunto esita sul da farsi, anche in piena posizione di
dominio.
3. Se ne va, cioe' lascia le cose come stanno, cioe' E' INDIFFERENTE.

Se poi qualcuno *superinterpreta* spiegando che avrebbe potuto uccidere il
dinosaurino e non l'ha fatto, e che quindi questo significa *pieta'*, io
rilancio e dico che il dinosaurone avrebbe potuto scostare dall'acqua il
dinosaurino, mostrando pieta' e, non avendolo fatto, dimostra *empieta'*.

Perche' il dinosaurone, dominante nella scena, ha tre opzioni:
a. Non interferire.
b. Sopraffare.
c. Aiutare.

E vale solo la a., Roberto.



: Io direi che proprio perché a "Tree of life" si potrebbe mettere in
: bocca tutto e il contrario di tutto, proprio per questo fallisce.

No, gli si mette in bocca quello che dice, perche' lo dice chiaramente, a
partire dall'incipit su Giobbe.
Quello non e' *tutto*, quella e' la metafora di Giobbe, una delle metafore
piu' potenti della nostra cultura.



susanna
Re: [RECE] The tree of life [messaggio #31462 è una risposta a message #31454] gio, 26 maggio 2011 17:18 Messaggio precedenteMessaggio successivo
susanna  è attualmente disconnesso susanna
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baz baz@invalid.invalid ha scritto:

: susanna <sus4@eliminami.libero.anchequesto.it> wrote:
:
:: Cosa c'e' di buono? C'e' abbastanza.
:
:: coraggio di filmare a proprio modo*nessuna concessione allo
:: stereotipo*Un senso dell'inquadratura magistrale*L'uso degli attori,
:: dei figuranti*
:
: Quindi di buono c'è tutto quello che è cinema.


No, come ho spiegato. Il cinema non e' solo coraggio, originalita' e bravura
tecnica. Questo e' necessario spesso, ma non sufficiente.

Malick delude perche' nel sostenere un determinato tema usa mezzi errati, e
a volte molto errati. Non solo: sbaglia soprattutto rispetto a cio' che ha
dimostrato di saper fare in passato.

Tutta la parte documentaristica e', registicamente, sbagliata. Ed e' un bel
pezzone di film. Sbaglia quando pensa che la rappresentazione del flusso
dell'universo e della vita sulla terra possa essere sintetizzata con una
serie di sequenze trite e ritrite, degne solo della documentaristica
didattica di un corso da terza media, rifacendo cose che altri hanno gia'
fatto in modo molto piu' efficace (es. su tutti, Godfrey Reggio).

Sbaglia quando vuole reinnestare in un altro discorso (questo di TTOL) le
stesse soluzioni espressive altrove ineccepibili (le riprese dal basso verso
l'alto, tanto per non farti incazzare).

Sbaglia quando, per raccontare questo nuovo discorso, si affida all'enigma,
alla metafora criptica e simbolica, sbattendo sullo schermo solo l'effetto a
sorpresa.

E sbaglia quando, non essendo propria la materia, si serve di strumenti
ridicoli, dalla CG alla camera a mano. va atentoni, nulla di paragonabile
con la lucidita' assoluta de La sottile linea rossa.




: Il problema siete voi,
: con le vostre pippe su "contro-plongee", il didascalismo (che solo voi
: vedete sempre e ovunque in agguato), il costante riferimento ad una
: cultura letteraria "alta" in riferimento ad un'opera visiva. Che DUE
: palle. Ma andate al cinema a guardare con gli occhi, diosanto.

"Noi" non so chi siamo. Io ho visto il film e questo che ho scritto c'e'
dentro, che tu voglia o non voglia.
Cosi' come c'e' dentro tutta una serie di riferimenti letterari-filosofici
ben precisi, cosi' come c'e' dentro un pesantissimo didascalismo in un bel
pezzone di film.
Se queste cose non le vedi, siete "voi" che siete cecati, non io, caro baz.



: I campi di TRL non sono verde pisello e non sono ineludibili, non sai
: manco che colore abbia un pisello, mai hai visto in vita tua che è un
: rampicante, che per fortuna non tenta di farlo sugli specchi come te.

Il pisello del "verde pisello" non e' un rampicante, ma un ortaggio, quella
piccola cosa sferica dal colore caratteristico, verde, per l'appunto.
Il verde scintillante de LSLR e' un colpo di genio cinematogafico, perche'
e' uno strumento perfetto per mettere in risalto gran parte del discorso di
quel film. L'impatto cromatico fortissimo di quel colore E' la supernatura
di Malick, una sintesi cinematografica perfetta *per immagine* di cio' che
dice in quel film.


: Dovrebbero raccogliere le firme per un referendum che abroghi la
: critica pseudocolta del cinema.

Insomma, cosa non ti va, esattamente, di cio' che ho scritto?
Il problema e' li': non ti va il *modo* o non ti vanno *i contenuti* del mio
testo?




susanna
Re: The tree of life [messaggio #31464 è una risposta a message #31460] gio, 26 maggio 2011 17:26 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Roberto  è attualmente disconnesso Roberto
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On 26 Mag, 16:49, "susanna" <s...@eliminami.libero.anchequesto.it>
wrote:

> No, gli si mette in bocca quello che dice, perche' lo dice chiaramente, a
> partire dall'incipit su Giobbe.

sono d'accordo, anch'io penso che il dinosauro sia indiferente e
basta, ma, correggimi se sbaglio, "La sottile linea rossa" non dava
adito a dubbi del genere, si prestava meno alla sovraintepretazione e
non lo si osannava per quello che gli si metteva in bocca questo o
quel critico.
Tree of life va bene per tutti, per gli atei, per i cattolici e per
tutti gli altri. Lo stesso Malick, se non erro, dice di essersi
ispirato a chissà quante diverse correnti religiose.
Re: [RECE] The tree of life [messaggio #31465 è una risposta a message #31462] gio, 26 maggio 2011 17:27 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Boromir  è attualmente disconnesso Boromir
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Junior Member
susanna wrote:
> serie di sequenze trite e ritrite, degne solo della documentaristica
> didattica di un corso da terza media, rifacendo cose che altri hanno gia'
> fatto in modo molto piu' efficace (es. su tutti, Godfrey Reggio).

Baraka lo hai visto?
Re: [RECE] The tree of life [messaggio #31467 è una risposta a message #31465] gio, 26 maggio 2011 17:58 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Boromir <Boromir@c.com> ha scritto:

: susanna wrote:
:: serie di sequenze trite e ritrite, degne solo della documentaristica
:: didattica di un corso da terza media, rifacendo cose che altri hanno
:: gia' fatto in modo molto piu' efficace (es. su tutti, Godfrey
:: Reggio).
:
: Baraka lo hai visto?



No, non lo conosco. Ma leggo ora del regista, che e' un discepolo di Reggio.
Quindi sara' un mezzo capolavoro anche questo.


susanna
Re: The tree of life [messaggio #31468 è una risposta a message #31464] gio, 26 maggio 2011 18:09 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Roberto <robfurio@libero.it> ha scritto:


:: No, gli si mette in bocca quello che dice, perche' lo dice
:: chiaramente, a partire dall'incipit su Giobbe.
:
: sono d'accordo, anch'io penso che il dinosauro sia indiferente e
: basta, ma, correggimi se sbaglio, "La sottile linea rossa" non dava
: adito a dubbi del genere, si prestava meno alla sovraintepretazione e
: non lo si osannava per quello che gli si metteva in bocca questo o
: quel critico.

Si', La sottile linea rossa e' un film molto piu' "difficile" di questo,
proprio perche' molto piu' coerente. Non vorrei che baz se la prendesse di
nuovo, il risultato puramente registico e' sempre un belvedere spesso anche
in TTOL, ma La sottile linea rossa e' perfetto, questo e' sbagliato.


: Tree of life va bene per tutti, per gli atei, per i cattolici e per
: tutti gli altri. Lo stesso Malick, se non erro, dice di essersi
: ispirato a chissà quante diverse correnti religiose.

Se era questo quello che volevi dire prima, sono abbastanza d'accordo.
Ma non e' un film ambiguo o polivalente; e', semplicemente, piu'
'qualunquista', tanto per rimanere in metafora.
Non sono d'accordo con il commento di quella tizia, la Battistini che si
limita ad un giudizio puramente ideologico e dimentica i problemi del piano
estetico.
Il giudizio ideologico su TTOL e' abbastanza agevole, e quindi non del tutto
necessario; il suo tema e' esplicito, lo spettatore non ha problemi ad
individuarlo e problematizzarlo, anche per errate scelte di regia, come nel
finale.

Molto diverso il peso del giudizio ideologico su La sottile linea rossa, ove
il tema e' tutt'altro che alla portata dello spettatore, ove il regista
inscena una ideologia molto raffinata e limitata. La lucidita' e l
perfezione con cui il mezzo espressivo mette in scena quella ideologia lo
rende un film veramente "difficile".

Certo, se uno guarda i film per la maestria tecnica dell'espressione, puo'
fottersene di tutto questo, anche se non ha alcun diritto di sfanculare chi
invece approfondisce e cerca di capire.



susanna
Re: [RECE] The tree of life [messaggio #31470 è una risposta a message #31467] gio, 26 maggio 2011 18:18 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Boromir  è attualmente disconnesso Boromir
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susanna wrote:
> : Baraka lo hai visto?
>
> No, non lo conosco. Ma leggo ora del regista, che e' un discepolo di Reggio.
> Quindi sara' un mezzo capolavoro anche questo.

Imho migliore di Koyaanisqatsi (è anche uno dei migliori blu ray in
circolazione, tecnicamente)
Re: [RECE] The tree of life [messaggio #31476 è una risposta a message #31438] gio, 26 maggio 2011 23:11 Messaggio precedenteMessaggio successivo
rober1 \(U-N-O\)  è attualmente disconnesso rober1 \(U-N-O\)
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Replico un pò solo su alcuni punti, in attesa che il thread diventi
eventualmente più corposo, una chiacchera a due/tre sinceramente non mi
attira.

a The new
> world.

Giusto per la cronaca, io considero "the new world" anche superiore alla
linea rossa, mi piace credere che piaccia meno perchè la seconda guerra
mondiale tira di più, o perchè lo stile del secondo è più estremisticamente
e follemente poetico.

Curiosità: hai visto l'extended cut, la versione di quasi tre ore?

> Ecco, persa la bussola del discorso, viene a perdersi anche la bussola
del > linguaggio e dell'estetica del discorso. Quindi, ad esempio, le sue
famose
> 'contro-plongee arboree' (50 in La sottile linea rossa, 100 in The new >
> world, 10000 in questo) rimangono solo stucchevoli e banalmente
> ripetitive,
> perdendo il significato cristallino originale.

A me son sembrate quasi poche, invece, ma lo rivedrò sicuramente (a dire il
vero non vedo l'ora)
Spesso il punto di vista dal basso è quello dei bambini che cercano il sole,
ma anche - parallelamente - quello di cellule e bestiole varie che fanno lo
stesso (inclusi i pescecani visti dal sotto, che mi hanno vagamente
ricordato certe ascensioni pittoriche).
Nel complesso mi è parso invece un gran bel "dire" cinematografico.

> Il ridicolo lo si raggiunge con il didascalismo. Se l'opera puo' essere
> vista come quattro blocchi, tutti introdotti dalla fiammella dell'anima,
> il
> secondo e' letteralmente *terrificante*. Tra Alberto Angela e Douglas
> Trunbull di 2001: mi fa vedere perfino l'asteroide che colpisce la terra e
> i
> girini che annunciano la vita. Ci sono anche i pesce-martello che girano
> in
> tondo, come in Discovery Channel.

Ecco, qui già ti/vi perdo decisamente.
Immagini da discovery channel, ma boh!
Il punto mi pare questo, vediamo se riesco a spiegarmi (dubito): le immagini
evolutive non vogliono sembrare particolarmente nuove o originali, nè sono
banalmente documentarie, ma hanno una forte componente "soggettiva", perchè
sono associate alle voci
aleggianti della madre e di s.penn che letteralmente "solcano spazio e
tempo" ponendo domande.
Sembrano visioni letteralmente "generate", evocate, dalla voce e dal dolore
di j.chastain.
Ne nasce (per me) un pathos incredibile, quello di un "lacrimosa" materno
che commenta la nascita dolorosa delle stelle e di tutto il resto, e scusa
se è poco.

Tra l'altro è questa la funzione della sequenza iniziale, è per questo che
malick non comincia subito con la tirata cosmica (come fa kubrick): è
necessario che prima ci renda edotti del lutto di j.chastain, proprio per
sottrarre alla sequenza evolutiva ogni carattere piattamente documentario.
Il blocco si caratterizza perciò come la "visione" di una madre che va in
cerca del figlio perduto, quasi si chiedesse "che fine ha fatto?" "come
posso riaverlo?"; e alla fine (l'inizio del terzo blocco) se lo ritrova tra
le braccia, in una fusione inestricabile di memoria evolutiva/ricordo
personale/recupero estatico del tempo perduto - e ri-scusa se è poco.

> Velo pietoso sui dinosauri in CG.

Vero, qui concordo, si vede che non avevano poi così tanti soldi a
disposizione.

varie intuizioni sparse sulle
> dinamiche famigliari, altrove peraltro scadenti (anche il compesso d'edipo
> ci vuol mettere, imbarazzante).

E perchè mai?
La storia anni '50 vuole porsi come esemplare di certe dinamiche familiari
generali, perciò ci sta, tra altre cose, anche il complesso di edipo
(bellissima la scena in cui ruba la sottana della vicina, per poi
nasconderla e gettarla via)

Sul resto per ora mi astengo, anche se ridurre il film all'illustrazione
della parabola giobbiana con tanto di
consolazione-finale-raccolta-dalle-mani-di
un-dio-dagli-intenti-imperscrutabili, o al tentativo (ovviamente fallito!)
di imitare tarkovskj, mi pare una semplificazione a dir poco - ma vediamo
cosa ne pensano, eventualmente, gli altri.

Curiosità bis in chiusura: che ne pensi di Hereafter?
Re: [RECE] The tree of life [messaggio #31479 è una risposta a message #31476] ven, 27 maggio 2011 01:24 Messaggio precedenteMessaggio successivo
susanna  è attualmente disconnesso susanna
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rober1 (U-N-O) <titiros1@libero.it> ha scritto:

: Replico un pò solo su alcuni punti, in attesa che il thread diventi
: eventualmente più corposo, una chiacchera a due/tre sinceramente non
: mi attira.

Mi offendo, cosi'.


: a The new world.
:
: Giusto per la cronaca, io considero "the new world" anche superiore
: alla linea rossa, mi piace credere che piaccia meno perchè la seconda
: guerra mondiale tira di più, o perchè lo stile del secondo è più
: estremisticamente e follemente poetico.
: Curiosità: hai visto l'extended cut, la versione di quasi tre ore?


Non ricordo quanto dura la versione che ho in Dvd. Anche a me piace di piu'
The new world, pero' e' migliore La sottile linea rossa.



:: Quindi, ad esempio, le sue famose
:: 'contro-plongee arboree' (50 in La sottile linea rossa, 100 in The
:: new > world, 10000 in questo) rimangono solo stucchevoli e banalmente
:: ripetitive, perdendo il significato cristallino originale.
:
: A me son sembrate quasi poche, invece, ma lo rivedrò sicuramente (a
: dire il vero non vedo l'ora)


Decine. E non dico altro.



: Spesso il punto di vista dal basso è quello dei bambini che cercano
: il sole, ma anche - parallelamente - quello di cellule e bestiole
: varie che fanno lo stesso


Quella speciale inquadratura indica uno sguardo verso l'alto, molto spesso
verso il sole, attraverso, ancora piu' spesso, le fronde di alberi
lussureggianti. E' uno sguardo in soggettiva che descrive le dimensioni di
un rapporto con una supercosa.



: (inclusi i pescecani visti dal sotto, che
: mi hanno vagamente ricordato certe ascensioni pittoriche).

Tu non hai mai visto documentari naturalistici; i misteri dello squalo
martello sono un appuntamento obbligato da sempre.



: Ecco, qui già ti/vi perdo decisamente.
: Immagini da discovery channel, ma boh!
: Il punto mi pare questo, vediamo se riesco a spiegarmi (dubito): le
: immagini evolutive non vogliono sembrare particolarmente nuove o
: originali, nè sono banalmente documentarie, ma hanno una forte
: componente "soggettiva", perchè sono associate alle voci
: aleggianti della madre e di s.penn che letteralmente "solcano spazio
: e tempo" ponendo domande.
: Sembrano visioni letteralmente "generate", evocate, dalla voce e dal
: dolore di j.chastain.
: Ne nasce (per me) un pathos incredibile, quello di un "lacrimosa"
: materno che commenta la nascita dolorosa delle stelle e di tutto il
: resto, e scusa se è poco.


Non e' poco, e' pochissimo. Cosi' come le voci che dici accompagnare questo
documentario.
La musica invece c'e', tra l'altro di Preisner, uno che di religione se ne
intende. In realta' questa seconda parte e', evidentemente, la premessa allo
svolgimento successivo. Cosi' come la prima parte espone la tesi (la
sofferenza cieca come parte integrante della vita).
Con estrema precisione il regista ci spiega la genesi malickiana, intinta di
dolore cieco e indifferenza (il dinosaurone gigante che agonizza sulla
spiaggia e quell'altro che non si perturba davanti al dinosaurino mezzo
morto).
Qui non ci sono voci, qui c'e' solo didascalia.

Pensa all'enorme differenza cinematografica tra queste didascalie e la scena
in cui, nelLa sottile linea rossa, il battaglione incrocia gli indigeni.
Entrambe le scene vogliono dire la stessa cosa (cioe' la supercosa naturale
se ne fotte di storia e sofferenza, ma passa e va).
Non c'e' paragone: una e' un capolavoro di regia; l'altra e' una ripetizione
a settembre.




: Tra l'altro è questa la funzione della sequenza iniziale, è per
: questo che malick non comincia subito con la tirata cosmica (come fa
: kubrick):

Piano con gli accostamenti e le tirate. Kubrick non fa tirate, in 2001.
Kubrick non si prende la responsabilita' di *spiegare* com'e' la vita, egli
parte da una evidente ed esplicitatissima ipotesi personale, quella del
monolito.
Proprio per evitare di raccontare una concezione assoluta, ci mette un
elemento di totale estraneita' e arbitrarieta'. K. gioca a carte scoperte.




: è necessario che prima ci renda edotti del lutto di
: j.chastain, proprio per sottrarre alla sequenza evolutiva ogni
: carattere piattamente documentario.


Concordo. Il lutto misterioso, tra l'altro forse la migliore parte del film,
e' la premessa fondamentale per il resto, e deve essere accostata alla
citazione (altra premessa).


: Il blocco si caratterizza perciò
: come la "visione" di una madre che va in cerca del figlio perduto,
: quasi si chiedesse "che fine ha fatto?" "come posso riaverlo?"; e
: alla fine (l'inizio del terzo blocco) se lo ritrova tra le braccia,
: in una fusione inestricabile di memoria evolutiva/ricordo
: personale/recupero estatico del tempo perduto - e ri-scusa se è poco.

Qui non concordo.
Il secondo blocco, il documentario, e' del tutto oggettivo, e' solo un
grosso spiegone. Dice: occhio, che le cose cominciano cosi' e sono cosi':
C'e' questa supercosa (la grande Nature), che c'ha le sue regole misteriose
e incomprensibili, dentro la quale noi ci si agita.
E' una cosa supergrossa, che fa tanti scoppi, tanti fuoconi e tanto casino.
Ed e' anche molto bella e colorata, ma puo' essere anche poco ragionevole.
E il terzo blocco e' sempre lo spiegone di come vanno le cose quando la
supercosa genera, bonta' sua, l'essere umano.



:: Velo pietoso sui dinosauri in CG.
:
: Vero, qui concordo, si vede che non avevano poi così tanti soldi a
: disposizione.

Io non critico la fattura di queste scene, di cui non mi frega molto. Per me
poteva anche farla a passo uno. Quello che non mi spiego e' per quale motivo
deve usare un effetto speciale. E' una cosa del tutto estranea al suo stile
(e anche allo stile del film stesso), e' proprio un corpo estraneo.
Voleva i rettili? In La sottile linea rossa usa i coccodrilli in modo
magistrale. Qui, con le idee confuse, si riduce all'effetto. Perche' la sua
tesi e' forzata e ottenibile solo con una forzatura espressiva.


<omissis>


: Sul resto per ora mi astengo, anche se ridurre il film
: all'illustrazione della parabola giobbiana con tanto di
: consolazione-finale-raccolta-dalle-mani-di
: un-dio-dagli-intenti-imperscrutabili, o al tentativo (ovviamente
: fallito!) di imitare tarkovskj, mi pare una semplificazione a dir
: poco - ma vediamo cosa ne pensano, eventualmente, gli altri.

Insomma, siccome senti le voci dove non ci sono, non e' possibile che non
hai sentito le voci quando ci sono.
Me lo sono sognata, o la madre dice che offre il figlio a dio?
Me lo sono sognata o la voce dice che la grazia sopporta la sofferenza?
Me lo sono sognata o alla fine ci ritroviamo su una spiaggia con la
pacificazione generale, i piedini sulla battigia e i gabbiani che dicono
"oh"?



: Curiosità bis in chiusura: che ne pensi di Hereafter?

Mi manca. E' questione di selezione preventiva. Tra poco pero' dovro'
rassegnarmi.



susanna
Re: [RECE] The tree of life [messaggio #31481 è una risposta a message #31479] ven, 27 maggio 2011 07:16 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 27/05/2011 01:24, susanna ha scritto:
> :: Quindi, ad esempio, le sue famose
> :: 'contro-plongee arboree' (50 in La sottile linea rossa, 100 in The
> :: new> world, 10000 in questo) rimangono solo stucchevoli e banalmente
> :: ripetitive, perdendo il significato cristallino originale.
> :
> : A me son sembrate quasi poche, invece, ma lo rivedrò sicuramente (a
> : dire il vero non vedo l'ora)
>
>
> Decine. E non dico altro.


E per tacere dei controluce, e delle riprese della nuca.

Ma il vezzo piu' stucchevole e' il cambio di formato.
Re: [RECE] The tree of life [messaggio #31482 è una risposta a message #31462] ven, 27 maggio 2011 09:16 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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susanna <sus4@eliminami.libero.anchequesto.it> wrote:

> No,

sbaglia, sbaglia, sbaglia e sbaglia.
Povero Malick che non è mai stato un tuo discepolo. E poveri cretini
quelli che hanno finanziato e poi lavorato con Malick, che, ricordo, mai
è stato un tuo discepolo, sennò si sarebbe tenuto alla larga dal cinema.

Quello che mi irrita del tuo scrivere è semplice: scrivi che è sbagliata
una cosa che tu o altri come te non farebbero (ammesso che sappiate
farla e non solo scriverne). Per fortuna che il mondo è pieno di gente
che "sbagliava". Non annoio la tua certezza con la lunga lista di
eccellenze che "sbagliando" hanno migliorato la vita sulla terra. Fatti
un google.
Re: [RECE] The tree of life [messaggio #31483 è una risposta a message #31476] ven, 27 maggio 2011 09:16 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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rober1 (U-N-O) <titiros1@libero.it> wrote:

> A me son sembrate quasi poche

Nun dà retta. Ogni santo giorno milioni di persone fanno la loro brava
contro-plongèe verso il cielo. Non si sa mai che possa cader loro sulla
testa.
Re: [RECE] The tree of life [messaggio #31484 è una risposta a message #31482] ven, 27 maggio 2011 12:00 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"baz" <baz@invalid.invalid> ha scritto nel messaggio


: sbaglia, sbaglia, sbaglia e sbaglia.

Vero.

: Povero Malick che non è mai stato un tuo discepolo.

Io non ho alcun discepolo, quindi tra gli altri nemmeno Malick avra' mai la
possibilita' di diventarlo.


: E poveri cretini quelli che hanno finanziato e poi lavorato con Malick,

Oibo'. E perche'?


: che, ricordo, mai è stato un tuo discepolo, sennò si sarebbe tenuto alla
: larga dal cinema.

Non c'e' rapporto di senso in questa frase.



: Quello che mi irrita del tuo scrivere è semplice: scrivi che è sbagliata
: una cosa che tu o altri come te non farebbero

No, non hai capito quello che ho scritto.
Una cosa e' sbagliata quando NON raggiunge lo scopo che ha.
Non ha nessun senso chiedersi come un altro avrebbe raggiunto quello scopo.
In varie occasioni Malick NON raggiunge (cinematograficamente) lo scopo che
si e' prefissato. E te l'ho spiegato con minuzia.



: (ammesso che sappiate farla e non solo scriverne).

"Sappiate" chi? Sono sempre una.

Rifletti.
Valentino Rossi, un mesetto fa, ha sbagliato gara. Ed e' finito contro un
avversario, cadendo lui e facendo cadere l'altro. Valentino Rossi e' il
miglior motociclista vivente e, forse , di ogni tempo.
Ma io mi sono accorta che ha sbagliato, benche' non sappia, io, piegare con
la moto come lui. Ma se ne sono accorti anche molti che non sanno andare in
moto.

Chi invece continua a sostenere che NON ha sbagliato ha dei problemi
mentali, sia che sappia andare in moto bene o che non sabbia andare in moto.
E Valentino Rossi e' il miglior motociclista vivente.


: Per fortuna che il mondo è pieno di gente
: che "sbagliava".

Non e' una fortuna, e' una disdetta. Meno errori al mondo, meno problemi al
mondo.


: Non annoio la tua certezza con la lunga lista di eccellenze che
"sbagliando"
: hanno migliorato la vita sulla terra. Fatti un google.

Chi sbaglia non migliora niente, se non solo casualmente.
Hai le idee confuse.


susanna
Re: [RECE] The tree of life [messaggio #31485 è una risposta a message #31454] ven, 27 maggio 2011 12:23 Messaggio precedenteMessaggio successivo
bazzyMUTANDE  è attualmente disconnesso bazzyMUTANDE
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baz scriveva il 26/05/2011 :
> susanna <sus4@eliminami.libero.anchequesto.it> wrote:
>
>> Cosa c'e' di buono? C'e' abbastanza.
>
>> coraggio di filmare a proprio modo*nessuna concessione allo stereotipo*Un
>> senso dell'inquadratura magistrale*L'uso degli attori, dei figuranti*
>
> Quindi di buono c'è tutto quello che è cinema. Il problema siete voi,
> con le vostre pippe su "contro-plongee", il didascalismo (che solo voi
> vedete sempre e ovunque in agguato), il costante riferimento ad una
> cultura letteraria "alta" in riferimento ad un'opera visiva. Che DUE
> palle. Ma andate al cinema a guardare con gli occhi, diosanto.
>
> I campi di TRL non sono verde pisello e non sono ineludibili, non sai
> manco che colore abbia un pisello, mai hai visto in vita tua che è un
> rampicante, che per fortuna non tenta di farlo sugli specchi come te.
>
> Dovrebbero raccogliere le firme per un referendum che abroghi la critica
> pseudocolta del cinema.

vorrei precisare che non sono io questo BAZ (non si sa mai) anche se
concordo che:

-Troppe pippe mentali su un Film sono esagerate ma...

-...se queste pippe mentali non si fanno su un NG che parla proprio di
Cinema allora dove!? ;-P

--
[ b a z ]
"Scettico io? Ne dubito!"
" La coerenza è l'ultimo rifugio delle persone prive di immaginazione"
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- *Mister Vistracàonpetto* :-)
Re: [RECE] The tree of life [messaggio #31487 è una risposta a message #31485] ven, 27 maggio 2011 13:55 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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[ b a z ] <bazzyMUTANDE@email.it> ha scritto:

: vorrei precisare che non sono io questo BAZ (non si sa mai)

Tu hai le quadre, me ne ero accorta.


: anche se concordo che:
:
: -Troppe pippe mentali su un Film sono esagerate ma...

Vero.



susanna
Re: [RECE] The tree of life [messaggio #31488 è una risposta a message #31487] ven, 27 maggio 2011 13:56 Messaggio precedenteMessaggio successivo
bazzyMUTANDE  è attualmente disconnesso bazzyMUTANDE
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Nel suo scritto precedente, susanna ha sostenuto :
> Tu hai le quadre, me ne ero accorta.

uhmm "io ho le quadre" quasi quasi me la segno!

--
[ b a z ]
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Re: [RECE] The tree of life [messaggio #31490 è una risposta a message #31485] ven, 27 maggio 2011 14:37 Messaggio precedenteMessaggio successivo
sapo68  è attualmente disconnesso sapo68
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[ b a z ] <bazzyMUTANDE@email.it> wrote:

> vorrei precisare che non sono io questo BAZ (non si sa mai)

Hai fatto proprio bene invece a precisare perchè io avevo confuso e per
questo ero intervenuto non riconscento(ti) nelle parole del post in
questione.

--
Giocare col mondo, facendolo a pezzi...
Bambini che il sole, ha ridotto gia'... vecchi.
Re: [RECE] The tree of life [messaggio #31504 è una risposta a message #31438] ven, 27 maggio 2011 21:22 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 26/05/2011 00:17, susanna ha scritto:
> Da 1 a 10: 5.

Io gli ho dato un voto più alto perché ho voluto chiudere gli occhi
sulle esagerazioni contenutistiche e stilistiche e perché sono rimasto
onestamente ammaliato dalle riprese (giustamente definite "sensoriali")
della parte relativa agli anni '50 (l'unica valida, in sostanza),
escluso forse qualche contro-coso di troppo :)

Posso copiare la tua rece da un'altra parte?
Re: [RECE] The tree of life [messaggio #31505 è una risposta a message #31484] ven, 27 maggio 2011 22:06 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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susanna <sus4@eliminami.libero.anchequesto.it> wrote:

> Hai le idee confuse.

te pareva. ora vài, riporta il bastoncino.
Re: [RECE] The tree of life [messaggio #31506 è una risposta a message #31485] ven, 27 maggio 2011 22:06 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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[ b a z ] <bazzyMUTANDE@email.it> wrote:

> questo BAZ

Ma stai tranquillo, si vede che stai tra parentesi. anche da come scrivi
le tue slinguate agli pseudoguru di IAC. "questo BAZ (non si sa mai)",
mappèrfavore...
Re: [RECE] The tree of life [messaggio #31507 è una risposta a message #31490] ven, 27 maggio 2011 22:06 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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SAP <sapo68@gmail.com> wrote:

> Hai fatto proprio bene

beh, siete cecàti allora. rimettete in synchro il KF. lui è parentetico.
Re: [RECE] The tree of life [messaggio #31509 è una risposta a message #31507] sab, 28 maggio 2011 00:11 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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baz <baz@invalid.invalid> wrote:

> beh, siete cecàti allora.

Mia disattenzione.

--
Giocare col mondo, facendolo a pezzi...
Bambini che il sole, ha ridotto gia'... vecchi.
Re: The tree of life [messaggio #31510 è una risposta a message #31460] sab, 28 maggio 2011 02:00 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 26/05/2011 16:49, susanna ha scritto:

> La mettiamo che gli *altri* interpretano (cioe' superinterpretano)
> inventandosi cose che nel film (e in quella scena) NON CI SONO, come ad
> esempio la pieta'.
> Io invece RIPORTO cio' che c'e' in quella scena, ovvero cio' che dice il
> regista.
> 1. Il dinosaurone si accorge del dinosaurino e si avvicina.
> 2. Una volta raggiunto esita sul da farsi, anche in piena posizione di
> dominio.
> 3. Se ne va, cioe' lascia le cose come stanno, cioe' E' INDIFFERENTE.

> Se poi qualcuno *superinterpreta* spiegando che avrebbe potuto uccidere il
> dinosaurino e non l'ha fatto, e che quindi questo significa *pieta'*, io
> rilancio e dico che il dinosaurone avrebbe potuto scostare dall'acqua il
> dinosaurino, mostrando pieta' e, non avendolo fatto, dimostra *empieta'*.

Sostanzialmente d'accordo, però forse dimentichi che subito dopo parte
la musica pietosa che fa propendere per la pietà o per lo meno per il
dubbio che la natura non sia così indifferente. Diciamo che un po' si
presta alla malinterpretazione.

E' uno dei pochissimi punti, peraltro ininfluenti, in cui non è
possibile un'interpretazione certa e netta. Per il resto non lascia
nemmeno uno spiraglio per una possibile interpretazione "sbagliata",
tanto è didascalico, pedante e banale nei simbolismi.




--
Vado a risolvere il teorema del grande Fermat. Mi ci vorranno dagli
8 ai 17 minuti
Joe
Re: [RECE] The tree of life [messaggio #31511 è una risposta a message #31505] sab, 28 maggio 2011 02:17 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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baz <baz@invalid.invalid> ha scritto:


:: Hai le idee confuse.
:
: te pareva. ora vài, riporta il bastoncino.


Giacomo?




susanna
Re: [RECE] The tree of life [messaggio #31512 è una risposta a message #31504] sab, 28 maggio 2011 02:19 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Px <chiedimelo@etelodo.it> ha scritto:

: Il 26/05/2011 00:17, susanna ha scritto:
:: Da 1 a 10: 5.
:
: Io gli ho dato un voto più alto perché ho voluto chiudere gli occhi
: sulle esagerazioni contenutistiche e stilistiche e perché sono rimasto
: onestamente ammaliato dalle riprese (giustamente definite
: "sensoriali") della parte relativa agli anni '50 (l'unica valida, in
: sostanza), escluso forse qualche contro-coso di troppo :)
:
: Posso copiare la tua rece da un'altra parte?


Certo.


susanna
Re: The tree of life [messaggio #31517 è una risposta a message #31484] sab, 28 maggio 2011 11:56 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Davide Tanganelli  è attualmente disconnesso Davide Tanganelli
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On 27 Mag, 12:00, "susanna" <s...@eliminami.libero.anchequesto.it>
wrote:


>
> "Sappiate" chi? Sono sempre una.
>
> Rifletti.
> Valentino Rossi, un mesetto fa, ha sbagliato gara. Ed e' finito contro un
> avversario, cadendo lui e facendo cadere l'altro. Valentino Rossi e' il
> miglior motociclista vivente e, forse , di ogni tempo.
> Ma io mi sono accorta che ha sbagliato, benche' non sappia, io, piegare con
> la moto come lui. Ma se ne sono accorti anche molti che non sanno andare in
> moto.
>
> Chi invece continua a sostenere che NON ha sbagliato ha dei problemi
> mentali, sia che sappia andare in moto bene o che non sabbia andare in moto.
> E Valentino Rossi e' il miglior motociclista vivente.
>

L'esempio è corretto,ma occorre aggiungere necessariamente in questo
caso che "chi invece continua a sostenere che NON ha sbagliato", non
ha neanche visto la gara.
Quindi, come già dibattuto ampliamente nel gruppo iacine, inutile
continuare una discussione a due binari: da un lato chi bene o anche
male vuol analizzare un qualcosa, dall'altro un fan stizzito per il
solo fatto che si parli in maniera negativa del suo idolo.
Re: The tree of life [messaggio #31518 è una risposta a message #31517] sab, 28 maggio 2011 14:10 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Davide Tanganelli <progettoholding@gmail.com> ha scritto:

: L'esempio è corretto, ma occorre aggiungere necessariamente in questo
: caso che "chi invece continua a sostenere che NON ha sbagliato", non
: ha neanche visto la gara.
: Quindi, come già dibattuto ampliamente nel gruppo iacine, inutile
: continuare una discussione a due binari: da un lato chi bene o anche
: male vuol analizzare un qualcosa, dall'altro un fan stizzito per il
: solo fatto che si parli in maniera negativa del suo idolo.


Ora che mi ci fai pensare, nulla, nel nulla di cio' che scrive Giacomo "baz"
Lanterna, indica che abbia visto il film.

baz, l'hai visto o no, lo spiegone?
Non e' che e' la solita eruzione cutanea verso chi tu pensi abbia un
cervello piu' grosso del tuo?




susanna
Re: The tree of life [messaggio #31519 è una risposta a message #31510] sab, 28 maggio 2011 14:56 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Joe Silver joe.silver@gmail.com ha scritto:



: Sostanzialmente d'accordo, però forse dimentichi che subito dopo parte
: la musica pietosa che fa propendere per la pietà o per lo meno per il
: dubbio che la natura non sia così indifferente. Diciamo che un po' si
: presta alla malinterpretazione.

La lacrimosa di Preisner, probabilmente (che non e' quella di Mozart).


: E' uno dei pochissimi punti, peraltro ininfluenti, in cui non è
: possibile un'interpretazione certa e netta. Per il resto non lascia
: nemmeno uno spiraglio per una possibile interpretazione "sbagliata",
: tanto è didascalico, pedante e banale nei simbolismi.

Io pero' non sono d'accordo. Un po' per la scena in se', che e' del tutto
esplicita. L'indifferenza e' il significato di quella scena, marcata dalla
zampa del dinosauro che *ha* il contatto con il morente, ma la cosa non lo
tange ne' in un modo ne' nell'altro. E, poco dopo il regista ce lo mostra
andarsene esattamente come e' arrivato.
Arriva, tocca, se ne va, lasciando che il tutto rimanga com'era.
Piu' chiaro di cosi'.

Inoltre la scena ha la sua coerenza, perche' fa parte della tesi dell'opera.
La supernatura non e' NE' madrina NE' patrigna. E', semplicemente,
inconoscibile.
L'uomo, cioe' la merdina, deve solo subire e nemmeno chiedere perche'. Lo sa
la supernatura, il perche', e questo deve bastare.
Cio' e' coerente con Giobbe, e' coerente con la madre 'aggraziata' che deve
solo sopportare, e' coerente con Jack che, anche da adulto, non sa perche'
e' pieno di conflitti (con il padre, con la societa', con il fratello
morto).

Dinosauri, donne, vecchi, bambini e pesci martello sono la stessa roba, per
Malick, caro Joe.

La pieta' non e' roba da Malick.
La roba di Malick e' piu' *grossa*, e' una *grossa* categoria intellettuale
che non si puo' ridurre alla pieta', e' un "ente", un entone.
E' l' "esserci", e' il farne parte, assieme ai girini (cosi' come la
spiaggia non e' il 'paradiso', ma il "non esserci").

Che paradosso, per baz.







susanna
Re: The tree of life [messaggio #31520 è una risposta a message #31518] sab, 28 maggio 2011 15:46 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Davide Tanganelli  è attualmente disconnesso Davide Tanganelli
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On 28 Mag, 14:10, "susanna" <sus4@eliminami.libero.anchequesto.it>
wrote:
> Davide Tanganelli <progettoholding@gmail.com> ha scritto:
>
> : L'esempio corretto, ma occorre aggiungere necessariamente in questo
> : caso che  "chi invece continua a sostenere che NON ha sbagliato", non
> : ha neanche visto la gara.
> : Quindi, come gi dibattuto ampliamente nel gruppo iacine, inutile
> : continuare una discussione a due binari: da un lato chi bene o anche
> : male vuol analizzare un qualcosa, dall'altro un fan stizzito per il
> : solo fatto che si parli in maniera negativa del suo idolo.
>
> Ora che mi ci fai pensare, nulla, nel nulla di cio' che scrive Giacomo "baz"
> Lanterna, indica che abbia visto il film.
>
> baz, l'hai visto o no, lo spiegone?
> Non e' che e' la solita eruzione cutanea verso chi tu pensi abbia un
> cervello piu' grosso del tuo?
>
> susanna

ma potrei aver fatto anche io confusione di persona...giusto che
seguivo l'identico ragionamento su iacine da parte di chi non aveva
visto il film
Re: The tree of life [messaggio #31521 è una risposta a message #31518] sab, 28 maggio 2011 16:31 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Px  è attualmente disconnesso Px
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Il 28/05/2011 14:10, susanna ha scritto:
> Davide Tanganelli<progettoholding@gmail.com> ha scritto:
>
> : L'esempio è corretto, ma occorre aggiungere necessariamente in questo
> : caso che "chi invece continua a sostenere che NON ha sbagliato", non
> : ha neanche visto la gara.
> : Quindi, come già dibattuto ampliamente nel gruppo iacine, inutile
> : continuare una discussione a due binari: da un lato chi bene o anche
> : male vuol analizzare un qualcosa, dall'altro un fan stizzito per il
> : solo fatto che si parli in maniera negativa del suo idolo.
>
>
> Ora che mi ci fai pensare, nulla, nel nulla di cio' che scrive Giacomo "baz"
> Lanterna

Non è Lanterna, baz scrive da tipo 10 anni su it.arti.fotografia e anche
se dagli ultimi post pare impossibile, non è un troll.
Re: The tree of life [messaggio #31522 è una risposta a message #31519] sab, 28 maggio 2011 16:32 Messaggio precedenteMessaggio precedente
Joe Silver  è attualmente disconnesso Joe Silver
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Il 28/05/2011 14:56, susanna ha scritto:
> Joe Silver joe.silver@gmail.com ha scritto:
>
>
>
> : Sostanzialmente d'accordo, però forse dimentichi che subito dopo parte
> : la musica pietosa che fa propendere per la pietà o per lo meno per il
> : dubbio che la natura non sia così indifferente. Diciamo che un po' si
> : presta alla malinterpretazione.
>
> La lacrimosa di Preisner, probabilmente (che non e' quella di Mozart).

No, mi pare che quella venisse prima, sulle nebulose all'interno delle
quali nascono le stelle. E non mi sembra che venga ripetuta.


> Io pero' non sono d'accordo. Un po' per la scena in se', che e' del tutto
> esplicita. L'indifferenza e' il significato di quella scena, marcata dalla
> zampa del dinosauro che *ha* il contatto con il morente, ma la cosa non lo
> tange ne' in un modo ne' nell'altro. E, poco dopo il regista ce lo mostra
> andarsene esattamente come e' arrivato.
> Arriva, tocca, se ne va, lasciando che il tutto rimanga com'era.
> Piu' chiaro di cosi'.

Sì, torna. Però continuo a pensare che avrebbe potuto essere meno
ambiguo, senza troppa difficoltà e senza dinosauri in CG.


> Inoltre la scena ha la sua coerenza, perche' fa parte della tesi dell'opera.
> La supernatura non e' NE' madrina NE' patrigna. E', semplicemente,
> inconoscibile.
> L'uomo, cioe' la merdina, deve solo subire e nemmeno chiedere perche'. Lo sa
> la supernatura, il perche', e questo deve bastare.
> Cio' e' coerente con Giobbe, e' coerente con la madre 'aggraziata' che deve
> solo sopportare, e' coerente con Jack che, anche da adulto, non sa perche'
> e' pieno di conflitti (con il padre, con la societa', con il fratello
> morto).

> Dinosauri, donne, vecchi, bambini e pesci martello sono la stessa roba, per
> Malick, caro Joe.

No, qui non ti seguo. Perché donne vecchi e bambini evidentemente non
sono la stessa cosa di dinosauri e pesci martello, per Malick.
Innanzitutto perché si pongono il problema di perché e percome esistono,
del loro dolore e di quello degli altri, e non sono indifferenti, ma
anzi sono madri amorevoli o padri autoritari, provano la pietà e l'odio,
teorizzano due vie per affrontare la vita: quella della grazia e quella
della natura. Ovviamente Malick è decisamente per la prima e ho il
sospetto che la seconda la riduca all'homo homini lupus, se accettiamo
il fatto che la madre indichi la via della grazia, e che il padre faccia
da contraltare.

Certo che la "supernatura" è inconoscibile, nel senso pieno del termine.
Ma la "supernatura" agli uomini riserva comunque un posticino
privilegiato, nell'ordine delle cose. Sarà inconoscibile ma esiste la
via della grazia, esiste la via indicata dalla religione.

Poi 'sta supernatura non è né più ne meno del dio cristiano. E come al
solito, sarà inconoscibile il modo in cui agisce, non il fatto che
comunque lo faccia per amore e che a lui occorra completamente affidarsi.


> La pieta' non e' roba da Malick.
> La roba di Malick e' piu' *grossa*, e' una *grossa* categoria intellettuale
> che non si puo' ridurre alla pieta', e' un "ente", un entone.
> E' l' "esserci", e' il farne parte, assieme ai girini (cosi' come la
> spiaggia non e' il 'paradiso', ma il "non esserci")

Macche', la spiaggia E' il paradiso. Se appare imbarazzante è perché
l'idea, in sé, non è rappresentabile; in realtà non è nemmeno chiara
nella mente di chi lo vaneggia.




--
Vado a risolvere il teorema del grande Fermat. Mi ci vorranno dagli
8 ai 17 minuti
Joe
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