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[RECE] Hereafter [messaggio #31586] lun, 30 maggio 2011 01:59 Messaggio successivo
susanna  è attualmente disconnesso susanna
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La storia e' tutto. La storia e' il re (Clint Eastwood)


Il buon Faina, ehm, Farina mi direbbe di certo da chi Clint ha ripreso
queste parole.
Quando nella sua camera Matt Damon ascolta il libro-parlato, dal maggior
sceneggiatore di cinema di sempre (che non ho riconosciuto), ho
immediatamente immaginato la scena di cui sentivo il solo testo, assieme a
Damon.
Piu' tardi lo stesso Damon visita la casa natale di Dickens e, sebbene tutto
questo con Hereafter c'entri pochino, Clint ci sta dicendo che a lui
interessa la storia, non quello che c'e' dentro.
Infatti, dell'aldila', a Clint non frega nulla.

Se avesse sforbiciato leggermente la parte a San Francisco; se avesse
valorizzato maggiormente quella parigina; se avesse indugiato un pochino in
piu' su quella londinese, avremmo avuto il capolavoro. Ci manca poco, ma
qualche problemino c'e'. Un gran bel filmone, comunque.

Ok, io sono sensibile al melodramma, mi piace.
E' il genere di massa piu' interessante e piu' potenzialmente
rivoluzionario, quello dove le contraddizioni possono vivere con tutto il
loro carico. E Clint lo sa fare, se mi scappa la lacrima addirittura in una
scena in cui Matt Damon fa il mattatore.

Grandioso incipit, con lo tsunami del 2004 reso alla perfezione. Ecco il
vero effetto speciale, quello che, mentre assisti, osservi quello che accade
e non l'effetto. Chi lo ha progettato ha chiaro il concetto, e sforna
l'effetto speciale migliore degli ultimi 5 anni.

Poi parte la storia, coraggiosissima, di questi tre predestinati al finale,
come ogni buon cultore di melo' sa fin dall'inizio. Alle prese con uno
script corale (tre storie), il pathos avanza sistematicamente almeno quanto
la regia e' invisibile.
Qualche colpo di genio (la scena del berretto), grandiosi groppi al cuore
(il ragazzino in attesa fuori dall'albergo) e il cinema che si fa mano a
mano.

Notevole l'ideuzza di innestare due fatti di cronaca pubblica mondiale
nell'intarsio.
Tutte le volte che vedo un suo film mi viene male a pensare che sia lo
stesso regista di Assassinio sull'Eiger.
Nessun rapporto con The tree of life.




susanna
Re: [RECE] Hereafter [messaggio #31620 è una risposta a message #31586] mar, 31 maggio 2011 05:18 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 30/05/2011 01:59, susanna ha scritto:

> Nessun rapporto con The tree of life.

per carita'. Eastwood invecchia con una lucidita' ammirevole. Malick
vaneggia.
Re: [RECE] Hereafter [messaggio #31640 è una risposta a message #31586] mar, 31 maggio 2011 12:35 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Giacomo \"Gwilbo  è attualmente disconnesso Giacomo \"Gwilbo
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In data Mon, 30 May 2011 01:59:59 +0200, susanna ha scritto:

> Nessun rapporto con The tree of life.

Vado OT, ma le tue recensioni recenti mi hanno incuriosito: cosa ne
pensi di "Sunshine" di Danny Boyle? Ne hai già parlato su iacine?

--
Giacomo "Gwilbor" Boschi
http://gwilbor.wordpress.com/
"Strano gioco. L'unica mossa vincente è non giocare" - Wargames (John
Badham)
Re: [RECE] Hereafter [messaggio #31649 è una risposta a message #31640] mar, 31 maggio 2011 16:42 Messaggio precedenteMessaggio successivo
susanna  è attualmente disconnesso susanna
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Giacomo "Gwilbor" Boschi <gwilbor@email.it> ha scritto:

: In data Mon, 30 May 2011 01:59:59 +0200, susanna ha scritto:
:
:: Nessun rapporto con The tree of life.
:
: Vado OT, ma le tue recensioni recenti mi hanno incuriosito:


Le vecchie facevano schifo?


: cosa ne pensi di "Sunshine" di Danny Boyle?
: Ne hai già parlato su iacine?

No, non l'ho visto.
Se mi dici che e' potabile, ci provo.


susanna
Re: [RECE] Hereafter [messaggio #31652 è una risposta a message #31586] mar, 31 maggio 2011 16:59 Messaggio precedenteMessaggio successivo
dross  è attualmente disconnesso dross
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Il 30/05/2011 01:59, susanna ha scritto:

>
> Notevole l'ideuzza di innestare due fatti di cronaca pubblica mondiale
> nell'intarsio.
> Tutte le volte che vedo un suo film mi viene male a pensare che sia lo
> stesso regista di Assassinio sull'Eiger.
> Nessun rapporto con The tree of life.
>
>
>
>
> susanna

l'ho visto l'altro ieri, e insomma, tutto 'sto capolavoro non mi è
parso, specie per la sceneggiatura un po' zoppicante qua e là.
ad ogni modo chiedo spiegazioni (a chi le sa o le ha intuite) sulla
scelta del francese: i francesi parlano praticamente solo tra di loro,
non ci sono ostacoli linguistici, la giornalista parla correntemente
inglese e i dialoghi sono importantissimi in questo film... a che serve
ammorbare lo spettatore con un terzo del tempo di sottotitoli? non è una
situazione alla inglorious basterds o alla babel, per capirsi, quindi
sembra proprio un vezzo inutile
Re: [RECE] Hereafter [messaggio #31663 è una risposta a message #31652] mar, 31 maggio 2011 18:54 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Roberto  è attualmente disconnesso Roberto
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Nel suo scritto precedente, dross ha sostenuto :

> l'ho visto l'altro ieri, e insomma, tutto 'sto capolavoro non mi è parso,
> specie per la sceneggiatura un po' zoppicante qua e là.
> ad ogni modo chiedo spiegazioni (a chi le sa o le ha intuite) sulla scelta
> del francese: i francesi parlano praticamente solo tra di loro, non ci sono
> ostacoli linguistici, la giornalista parla correntemente inglese e i dialoghi
> sono importantissimi in questo film... a che serve ammorbare lo spettatore
> con un terzo del tempo di sottotitoli?


In "Babel" dovevano fare lo stesso, visto che lì la differenza
linguistica era fondamentale. Invece la distribuizione italiana ha
privato il film di uno dei suoi motivi di interesse. Lì serviva.
In "Hereafter" hanno invece rispettato la fighetteria colta
dell'operazione, i francesi sono stranieri e alieni come le morte
popolazioni di "Apocalypto", anche se parlano solo tra di loro, anche
se la barriera linguistica non è un problema, e devono essere
sottotitolati, come si conviene al segmento "straniero" del film, il
che fa molto cinema d'autore e ben si adatta ad un film che cerca un
respiro ampio, consapevolmente attuale e cosmopolita (cioè il maggior
motivo di delusione per il sottotscritto).
Alcuni buoni momenti, in 'sto "Hereafter" (soprattutto lo tsunami e un
finale che da amante del melodramma non posso che aprezzare assai pure
io) ma, sarà che non c'ho capito molto, io dico "Gran Torino" tutta la
vita.

R.
Re: [RECE] Hereafter [messaggio #31666 è una risposta a message #31649] mar, 31 maggio 2011 18:09 Messaggio precedenteMessaggio successivo
daniele  è attualmente disconnesso daniele
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"susanna" <sus4@eliminami.libero.anchequesto.it> writes:

> : Cosa ne pensi di "Sunshine" di Danny Boyle?
> : Ne hai già parlato su iacine?
>
> No, non l'ho visto.
> Se mi dici che e' potabile, ci provo.

Buona la prima metà. Scadente la seconda.
--
C'e' una creatura multi-zampa che le sta strisciando sulla spalla.
-- Spock, "A Taste of Armageddon" (TOS), data astrale 3193.9
Re: [RECE] Hereafter [messaggio #31667 è una risposta a message #31663] mar, 31 maggio 2011 19:13 Messaggio precedenteMessaggio successivo
dross  è attualmente disconnesso dross
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Il 31/05/2011 18:54, Roberto ha scritto:
> Nel suo scritto precedente, dross ha sostenuto :

>
> In "Babel" dovevano fare lo stesso, visto che lì la differenza
> linguistica era fondamentale. Invece la distribuizione italiana ha
> privato il film di uno dei suoi motivi di interesse. Lì serviva.

appunto

> In "Hereafter" hanno invece rispettato la fighetteria colta
> dell'operazione, i francesi sono stranieri e alieni come le morte
> popolazioni di "Apocalypto", anche se parlano solo tra di loro, anche se
> la barriera linguistica non è un problema, e devono essere
> sottotitolati, come si conviene al segmento "straniero" del film, il che
> fa molto cinema d'autore e ben si adatta ad un film che cerca un respiro
> ampio, consapevolmente attuale e cosmopolita (cioè il maggior motivo di
> delusione per il sottotscritto).

allora ho capito bene :-D

> Alcuni buoni momenti, in 'sto "Hereafter" (soprattutto lo tsunami e un
> finale che da amante del melodramma non posso che aprezzare assai pure
> io) ma, sarà che non c'ho capito molto, io dico "Gran Torino" tutta la
> vita.
>
> R.

non l'ho visto, anche dato il giudizio freddino dei miei (che per
esempio adorano million dollar baby)

per susanna, consiglio caldissimamente sunshine, soprattutto prima che
invecchi
Re: [RECE] Hereafter [messaggio #31668 è una risposta a message #31666] mar, 31 maggio 2011 19:27 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Roberto  è attualmente disconnesso Roberto
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Nel suo scritto precedente, daniele.g ha sostenuto :

>>> Cosa ne pensi di "Sunshine" di Danny Boyle?
>>> Ne hai già parlato su iacine?
>>
>> No, non l'ho visto.
>> Se mi dici che e' potabile, ci provo.
>
> Buona la prima metà. Scadente la seconda.

é la solita seconda parte horror alla cazzo di Danny Boyle, che
tuttavia si riscatta nel finalissimo "relativistico" e in una costante
attesa estatica della Fine.
Cmq un buon esempio di fantascienza "europea". Budget nella norma ma
ben sfruttato, qualche buona idea, stile quanto basta. E anche se non
c'è nulla di veramente originale, il mistero dell'universo, descritto
come luogo ostile dove l'uomo non c'entra un cazzo, è reso bene.

R.
Re: [RECE] Hereafter [messaggio #31669 è una risposta a message #31668] mar, 31 maggio 2011 19:43 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Nathan  è attualmente disconnesso Nathan
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Il Tue, 31 May 2011 19:27:32 +0200, Roberto ha scritto:

> Cmq un buon esempio di fantascienza "europea". Budget nella norma ma
> ben sfruttato, qualche buona idea, stile quanto basta. E anche se non
> c'è nulla di veramente originale, il mistero dell'universo, descritto
> come luogo ostile dove l'uomo non c'entra un cazzo, è reso bene.

Concordo con quanto scritto sopra.
Secondo me vale abbastanza le due ore della durata, e la prima parte è
davvero molto bella - almeno visivamente. Poi certo scazza nell'horror
movie, ma se si vuole resta un esempio di ottimo S/F movie (ottimo quanto
potevano esserlo certi film del buon vecchio Carpenter, quello anni 80 per
intenderci).


--
Massimo < Nathan > Salvioni
scottexpakula@gmail.com
http://www.anobii.com/people/natanaele/
Re: [RECE] Hereafter [messaggio #31670 è una risposta a message #31667] mar, 31 maggio 2011 19:51 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Roberto  è attualmente disconnesso Roberto
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(sostituzione <is380q$1no$1@solani.org>)

Il 31/05/2011, dross ha detto :

> per susanna, consiglio caldissimamente sunshine, soprattutto prima che
> invecchi

per me è buono "Sunshine", anche se siamo su tutt'altro tipo di film.
Cmq "Hereafter" voglio rivederlo in dvd.

R.
Re: [RECE] Hereafter [messaggio #31671 è una risposta a message #31652] mar, 31 maggio 2011 20:44 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 31/05/2011 16:59, dross ha scritto:

> l'ho visto l'altro ieri, e insomma, tutto 'sto capolavoro non mi è
> parso, specie per la sceneggiatura un po' zoppicante qua e là.
> ad ogni modo chiedo spiegazioni (a chi le sa o le ha intuite) sulla
> scelta del francese: i francesi parlano praticamente solo tra di loro,
> non ci sono ostacoli linguistici, la giornalista parla correntemente
> inglese e i dialoghi sono importantissimi in questo film... a che serve
> ammorbare lo spettatore con un terzo del tempo di sottotitoli? non è una
> situazione alla inglorious basterds o alla babel, per capirsi, quindi
> sembra proprio un vezzo inutile

Oddio, di nuovo? Ho già litigato su sta cosa :)

La logica vuole che in un film ci sia UNA SOLA lingua "principale",
quella che poi verrà doppiata in italiano. Tutte le altre restano in
originale coi sottotitoli. Facessero diversamente denuncerei la
distribuzione italiana!
Re: [RECE] Hereafter [messaggio #31674 è una risposta a message #31649] mar, 31 maggio 2011 21:35 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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In data Tue, 31 May 2011 16:42:09 +0200, susanna ha scritto:

> Le vecchie facevano schifo?

Ma no!

> No, non l'ho visto.
> Se mi dici che e' potabile, ci provo.

Diciamo che contiene una morale molto forte, e decisamente non coincide
con quella di Tree of Life.

--
Giacomo "Gwilbor" Boschi
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Re: [RECE] Hereafter [messaggio #31675 è una risposta a message #31669] mar, 31 maggio 2011 21:41 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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In data Tue, 31 May 2011 19:43:37 +0200, Nathan ha scritto:

> Concordo con quanto scritto sopra.
> Secondo me vale abbastanza le due ore della durata, e la prima parte è
> davvero molto bella - almeno visivamente. Poi certo scazza nell'horror
> movie, ma se si vuole resta un esempio di ottimo S/F movie (ottimo quanto
> potevano esserlo certi film del buon vecchio Carpenter, quello anni 80 per
> intenderci).

Boh, io invece ho apprezzato molto di più la seconda parte che la prima.
L'unico problema del film secondo me è infatti l'inizio, quando
ovviamente ci deve essere l'idiota di turno che mette in pericolo
l'astronave nel modo più idiota possibile.

Mi pare strano che nessuno ha detto niente sul messaggio che il film
vuole veicolare, che è molto forte, molto evidente, e per nulla già
visto (a meno che non mi sia perso qualcosa). Ma forse è meglio
aspettare che la Susanna si metta in pari (ammesso che le abbiamo fatto
venire l'acquolina in bocca).


--
Giacomo "Gwilbor" Boschi
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Re: [RECE] Hereafter [messaggio #31676 è una risposta a message #31675] mar, 31 maggio 2011 21:48 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il Tue, 31 May 2011 21:41:04 +0200, Giacomo "Gwilbor" Boschi ha scritto:

> Mi pare strano che nessuno ha detto niente sul messaggio che il film
> vuole veicolare, che è molto forte, molto evidente, e per nulla già
> visto

Il mio parere ovviamente vale quanto il due di picche, ma sarà un mio
limite il non averci visto nessun messaggio particolare, nessun
meta-livello di lettura che non sia il solito film di avventure con
missione di salvataggio inclusa. Francamente se il "messaggio" vuole essere
quello *new age* di rapporto tra uomo e natura, no grazie. Ne farei a meno
e ciò non rende il film meno godibile, IMHO. Se lo vogliamo però accostare
a "Solaris" di Tarkovskij beh, forse diventa tutto più semplice almeno a
livello di paragoni.


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Sunhine di danny Boyle (was: [RECE] Hereafter) [messaggio #31677 è una risposta a message #31676] mar, 31 maggio 2011 22:20 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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In data Tue, 31 May 2011 21:48:28 +0200, Nathan ha scritto:

> Il mio parere ovviamente vale quanto il due di picche, ma sarà un mio
> limite il non averci visto nessun messaggio particolare, nessun
> meta-livello di lettura che non sia il solito film di avventure con
> missione di salvataggio inclusa.

SPOILER













Per salvare l'umanità bisogna confidare nella scienza, la religione
provoca solo casini e va evitata come la peste.

A me non sembra una morale tipica da film commerciale.

--
Giacomo "Gwilbor" Boschi
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Re: [RECE] Hereafter [messaggio #31680 è una risposta a message #31671] mar, 31 maggio 2011 22:47 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 31/05/2011 20:44, Px ha scritto:
> Il 31/05/2011 16:59, dross ha scritto:
>
>> l'ho visto l'altro ieri, e insomma, tutto 'sto capolavoro non mi è
>> parso, specie per la sceneggiatura un po' zoppicante qua e là.
>> ad ogni modo chiedo spiegazioni (a chi le sa o le ha intuite) sulla
>> scelta del francese: i francesi parlano praticamente solo tra di loro,
>> non ci sono ostacoli linguistici, la giornalista parla correntemente
>> inglese e i dialoghi sono importantissimi in questo film... a che serve
>> ammorbare lo spettatore con un terzo del tempo di sottotitoli? non è una
>> situazione alla inglorious basterds o alla babel, per capirsi, quindi
>> sembra proprio un vezzo inutile
>
> Oddio, di nuovo? Ho già litigato su sta cosa :)
>
> La logica vuole che in un film ci sia UNA SOLA lingua "principale",
> quella che poi verrà doppiata in italiano. Tutte le altre restano in
> originale coi sottotitoli. Facessero diversamente denuncerei la
> distribuzione italiana!

ok, ma pure in ammerrega figurati quanto gli importa di vedere i
francesi che parlano francese. è proprio l'inutilità della lingua
originale ad essere seccante. lo sappiamo che quelli sono tutti
francesi, si vede la tour eiffel dalla finestra, al massimo puoi mettere
"monsieur danton" sul nome dell'ufficio o farli vestire con il basco e
la maglia a righe orizzontali bianche e rosse, ma perché devono parlare
francese per 40 minuti? cosa ci guadagnamo?
Re: [RECE] Hereafter [messaggio #31681 è una risposta a message #31586] mar, 31 maggio 2011 22:49 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il Mon, 30 May 2011 01:59:59 +0200, susanna ha scritto:

> La storia e' tutto. La storia e' il re (Clint Eastwood)
>
>
> Il buon Faina, ehm, Farina mi direbbe di certo da chi Clint ha ripreso
> queste parole.
> Quando nella sua camera Matt Damon ascolta il libro-parlato, dal maggior
> sceneggiatore di cinema di sempre (che non ho riconosciuto), ho
> immediatamente immaginato la scena di cui sentivo il solo testo, assieme a
> Damon.
> Piu' tardi lo stesso Damon visita la casa natale di Dickens e, sebbene tutto
> questo con Hereafter c'entri pochino, Clint ci sta dicendo che a lui
> interessa la storia, non quello che c'e' dentro.
> Infatti, dell'aldila', a Clint non frega nulla.
>
> Se avesse sforbiciato leggermente la parte a San Francisco; se avesse
> valorizzato maggiormente quella parigina; se avesse indugiato un pochino in
> piu' su quella londinese, avremmo avuto il capolavoro. Ci manca poco, ma
> qualche problemino c'e'. Un gran bel filmone, comunque.
>
> Ok, io sono sensibile al melodramma, mi piace.
> E' il genere di massa piu' interessante e piu' potenzialmente
> rivoluzionario, quello dove le contraddizioni possono vivere con tutto il
> loro carico. E Clint lo sa fare, se mi scappa la lacrima addirittura in una
> scena in cui Matt Damon fa il mattatore.
>
> Grandioso incipit, con lo tsunami del 2004 reso alla perfezione. Ecco il
> vero effetto speciale, quello che, mentre assisti, osservi quello che accade
> e non l'effetto. Chi lo ha progettato ha chiaro il concetto, e sforna
> l'effetto speciale migliore degli ultimi 5 anni.
>
> Poi parte la storia, coraggiosissima, di questi tre predestinati al finale,
> come ogni buon cultore di melo' sa fin dall'inizio. Alle prese con uno
> script corale (tre storie), il pathos avanza sistematicamente almeno quanto
> la regia e' invisibile.
> Qualche colpo di genio (la scena del berretto), grandiosi groppi al cuore
> (il ragazzino in attesa fuori dall'albergo) e il cinema che si fa mano a
> mano.
>
> Notevole l'ideuzza di innestare due fatti di cronaca pubblica mondiale
> nell'intarsio.
> Tutte le volte che vedo un suo film mi viene male a pensare che sia lo
> stesso regista di Assassinio sull'Eiger.
> Nessun rapporto con The tree of life.
>
Era ora che lo vedessi. Anche io, leggendo recensioni evidentemente poco
azzeccate, temevo

Il film è molto bello. La maggior parte delle critiche che lessi, ricordo,
riguardava il fatto che non si trovasse nel film un'ipotesi "forte" sulla
vita oltremondana o la sua negazione, e che l'aldilà intravisto nel film
fosse deludente nella sua rappresentazione. Oppure che Eastwood era
rimbambito e diventato una sorta di santone new age.
Critiche fatte, probabilmente, da chi segue Eastwood solo superficialmente.
Secondo me è ormai da un bel po' di tempo, e da un certo numero di film
almeno, che Eastwood, invecchiando, discorre e ragiona sulla morte e sul
dolore, sulla scomparsa e sulla persistenza dei deceduti nell'aldiqua,
tramite i ricordi che lasciano in chi sopravvive. Lo fa in maniera
piuttosto laica, agnostica; non ho visto nemmeno in Hereafter uno
spostamento dell'autore su posizioni fideistiche; qualche minuto di Marthe
Keller non mi pare sufficiente a sostenere tali tesi.
E' vero che non gli interessa "l'aldilà", mentre le cose citate, che
portano inevitabilmente anche a sfiorare il tema della vita ultraterrena,
gli interessano. Abbastanza logico quindi che si arrivasse ad un
"Hereafter". Forse la struttura del film è un po' schematica, con quella





















riunione finale dei personaggi facilmente prevedibile. Ma i personaggi
stessi sono scritti benissimo e altrettanto bene interpretati. A me è
piaciuta molto la parte con la figlia di Ricky Cunningham, ad esempio).

Ma penso che mi piacerà anche Malick, se mi verrà voglia di andare a
vederlo...

Boris
Re: [RECE] Hereafter [messaggio #31684 è una risposta a message #31680] mar, 31 maggio 2011 23:09 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 31/05/2011 22:47, dross ha scritto:

> ok, ma pure in ammerrega figurati quanto gli importa di vedere i
> francesi che parlano francese. è proprio l'inutilità della lingua
> originale ad essere seccante. lo sappiamo che quelli sono tutti
> francesi, si vede la tour eiffel dalla finestra, al massimo puoi mettere
> "monsieur danton" sul nome dell'ufficio o farli vestire con il basco e
> la maglia a righe orizzontali bianche e rosse, ma perché devono parlare
> francese per 40 minuti? cosa ci guadagnamo?

perdonami ma questo post mi mette tristezza :(
A parte che sarebbe auspicabile la lingua originale IN TOTO.
Almeno cerchiamo di mantenere la distinzione quando nel film si parlano
effettivamente lingue diverse!

in Hereafter la giornalista parla anche in inglese, quando va in
Svizzera a fare le ricerche e quando va a Londra a presentare il libro,
e il doppiaggio è un italiano con accento francese, come avresti reso la
differenza doppiando tutto indiscriminatamente??
Re: [RECE] Hereafter [messaggio #31688 è una risposta a message #31649] mar, 31 maggio 2011 23:20 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"susanna" <sus4@eliminami.libero.anchequesto.it> ha scritto nel messaggio
news:4de4fe0c$0$18248$4fafbaef@reader2.news.tin.it...
> Giacomo "Gwilbor" Boschi <gwilbor@email.it> ha scritto:
>
> : In data Mon, 30 May 2011 01:59:59 +0200, susanna ha scritto:
> :
> :: Nessun rapporto con The tree of life.
> :
> : Vado OT, ma le tue recensioni recenti mi hanno incuriosito:
>
>
> Le vecchie facevano schifo?
>
>
> : cosa ne pensi di "Sunshine" di Danny Boyle?
> : Ne hai già parlato su iacine?
>
> No, non l'ho visto.
> Se mi dici che e' potabile, ci provo.

Mediocre schifezza, io consiglio: evita.
A meno che proprio non ti piaccia boyle e il suo stile inguardabile.

Sull'eastwood cui non interessa l'aldilà non sono d'accordo, gli interessa
eccome, il film trae forza anche da questo (gli interessano anche le persone
e la storia, va da sè).
E ovviamente non sono minimamente d'accordo su malick, sono proprio agli
antipodi, ma tanto è inutile discutere.

Di certo M. non passa il tempo a interrogarsi terrorizzato sul dopo, è
troppo occupato con persone, cose, piante, bambini, bestiole, farfalle,
uccelli, presente, Realtà, e dal film si nota sin troppo.

bye.
Re: [RECE] Hereafter [messaggio #31691 è una risposta a message #31684] mar, 31 maggio 2011 23:56 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 31/05/2011 23:09, Px ha scritto:
> Il 31/05/2011 22:47, dross ha scritto:
>
>> ok, ma pure in ammerrega figurati quanto gli importa di vedere i
>> francesi che parlano francese. è proprio l'inutilità della lingua
>> originale ad essere seccante. lo sappiamo che quelli sono tutti
>> francesi, si vede la tour eiffel dalla finestra, al massimo puoi mettere
>> "monsieur danton" sul nome dell'ufficio o farli vestire con il basco e
>> la maglia a righe orizzontali bianche e rosse, ma perché devono parlare
>> francese per 40 minuti? cosa ci guadagnamo?
>
> perdonami ma questo post mi mette tristezza :(
> A parte che sarebbe auspicabile la lingua originale IN TOTO.

con me sfondi una porta aperta

> Almeno cerchiamo di mantenere la distinzione quando nel film si parlano
> effettivamente lingue diverse!

se si parlano contemporaneamente, posso capire, o una scena ogni
tanto... ma quei personaggi hanno in comune cose così profonde che
differenziarli per la lingua mi è sembrato inutile.

>
> in Hereafter la giornalista parla anche in inglese, quando va in
> Svizzera a fare le ricerche e quando va a Londra a presentare il libro,
> e il doppiaggio è un italiano con accento francese, come avresti reso la
> differenza doppiando tutto indiscriminatamente??

imho non c'è bisogno di differenza. il film racconta una ricerca di
qualcosa legato all'anima, mentre per la giornalista non c'è nessun
problema a *parlare* con chicchessia. anzi, potrebbe avere un perfetto
accento inglese, chissenefrega... allora perché gli inglesi non sono
differenti dagli americani? in originale hanno un accento
spaventosamente diverso, altroché, ma qui parlano una lingua sola.
insomma, è stato esageratamente "realista" proprio in un film in cui di
realismo c'è relativamente meno bisogno. a meno che non serva da
contrasto alla dimensione sovrannaturale


in realtà rosico perché bryce howard era mora e le hanno fatto fare la
figura della cretina ;-)
Re: [RECE] Hereafter [messaggio #31694 è una risposta a message #31670] mer, 01 giugno 2011 01:25 Messaggio precedenteMessaggio successivo
sapo68  è attualmente disconnesso sapo68
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Roberto <returning@alice.it> wrote:

> Cmq "Hereafter" voglio rivederlo in dvd.

E' uscito?
Mi farebbe piacere mettermi in pari anche a me.

--
Giocare col mondo, facendolo a pezzi...
Bambini che il sole, ha ridotto gia'... vecchi.
Re: [RECE] Hereafter [messaggio #31695 è una risposta a message #31652] mer, 01 giugno 2011 01:42 Messaggio precedenteMessaggio successivo
susanna  è attualmente disconnesso susanna
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dross <dross83TOGLIMI@gmail.com> ha scritto:



:: Notevole l'ideuzza di innestare due fatti di cronaca pubblica
:: mondiale nell'intarsio.
:: Tutte le volte che vedo un suo film mi viene male a pensare che sia
:: lo stesso regista di Assassinio sull'Eiger.
:: Nessun rapporto con The tree of life.
::
::
: l'ho visto l'altro ieri, e insomma, tutto 'sto capolavoro non mi è
: parso, specie per la sceneggiatura un po' zoppicante qua e là.

Tipo?


: ad ogni modo chiedo spiegazioni (a chi le sa o le ha intuite) sulla
: scelta del francese: i francesi parlano praticamente solo tra di loro,
: non ci sono ostacoli linguistici, la giornalista parla correntemente
: inglese e i dialoghi sono importantissimi in questo film... a che
: serve ammorbare lo spettatore con un terzo del tempo di sottotitoli?
: non è una situazione alla inglorious basterds o alla babel, per
: capirsi, quindi sembra proprio un vezzo inutile


Perche' il francese e' una lingua diversa dall'inglese.
Negli Usa si fa cosi'.



susanna
Re: [RECE] Hereafter [messaggio #31696 è una risposta a message #31680] mer, 01 giugno 2011 01:44 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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dross <dross83TOGLIMI@gmail.com> ha scritto:

: ok, ma pure in ammerrega figurati quanto gli importa di vedere i
: francesi che parlano francese. è proprio l'inutilità della lingua
: originale ad essere seccante.



Io non so cosa accada oggi. Ma i film di Fellini (come quelli di Truffaut,
per dire), negli Usa, sono sempre usciti in lingua originale.


susanna
Re: [RECE] Hereafter [messaggio #31697 è una risposta a message #31688] mer, 01 giugno 2011 01:54 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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rober1 (U-N-O) <titiros1@libero.it> ha scritto:

: Mediocre schifezza, io consiglio: evita.
: A meno che proprio non ti piaccia boyle e il suo stile inguardabile.
:
: Sull'eastwood cui non interessa l'aldilà non sono d'accordo, gli
: interessa eccome, il film trae forza anche da questo (gli interessano
: anche le persone e la storia, va da sè).


Il finale di Hereafter, dell'aldila', non gliene puo' fregar di meno.

Il ragazzino e' contento di aver sentito le balle di Damon; a Damon garba
aver detto un po' di balle al ragazzino; quindi Damon, per la prima volta,
vede il *suo* futuro (una specie di flash forward) e non piu' l'aldila',
addirittura, congiungendosi con la donna amata nell'aldiqua'.



: E ovviamente non sono minimamente d'accordo su malick, sono proprio
: agli antipodi, ma tanto è inutile discutere.

Non capisco. Se dici sulla lettura del film di Malick, ok, siamo agli
antipodi (ma ho ragione io).
Se dici che questi due film hanno rapporto (e non ne hanno), dimmi dove
l'hai visto, magari mi sbaglio.


: Di certo M. non passa il tempo a interrogarsi terrorizzato sul dopo, è
: troppo occupato con persone, cose, piante, bambini, bestiole,
: farfalle, uccelli, presente, Realtà, e dal film si nota sin troppo.

Neppure Clint si interroga sull'aldila'. Non c'e' una sequenza in cui il
film parli per Eastwood dell'aldila'.
L'aldila' del protagonista e della francese (cosi' come per il ragazzino) e'
solo il 'nichelino' per fare del cinema e, nel cinema, un bel melodramma
alla Eastwood.
Poi e' vero, Hereafter non raggiunge le vette di altri Eastwood, da Million
a Mystic, ad esempio. Qualche problemuccio ce l'ha. Pero' e' un gran bel
cinema, a tratti sopraffino (le scene citate), e, sempre, con gli
ingredienti giusti giusti.





susanna
Re: Hereafter [messaggio #31698 è una risposta a message #31652] mer, 01 giugno 2011 02:02 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 31 Mag, 16:59, dross wrote:

> ad ogni modo chiedo spiegazioni (a chi le sa o le ha intuite) sulla
> scelta del francese: i francesi parlano praticamente solo tra di loro,
> non ci sono ostacoli linguistici, la giornalista parla correntemente
> inglese e i dialoghi sono importantissimi in questo film... a che serve
> ammorbare lo spettatore con un terzo del tempo di sottotitoli? non è una
> situazione alla inglorious basterds o alla babel, per capirsi, quindi
> sembra proprio un vezzo inutile

In america fanno così, ma x la versione italiana avrebbero potuto
pensarci i doppiatori a piallare tutto... in effetti e' un terzo di
film, e i 2 minuti scarsi di Londra (la presentazione del libro in
inglese) non compensano i 40 minuti di lettura dei sottotitoli e
smadonnamento che ne consegue. Ti do' ragione: la torre Eiffel dalla
finestra basta e avanza.
Re: [RECE] Hereafter [messaggio #31699 è una risposta a message #31663] mer, 01 giugno 2011 02:04 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Roberto <returning@alice.it> ha scritto:

: In "Babel" dovevano fare lo stesso, visto che lì la differenza
: linguistica era fondamentale. Invece la distribuizione italiana ha
: privato il film di uno dei suoi motivi di interesse. Lì serviva.
: In "Hereafter" hanno invece rispettato la fighetteria colta
: dell'operazione, i francesi sono stranieri e alieni come le morte
: popolazioni di "Apocalypto", anche se parlano solo tra di loro, anche
: se la barriera linguistica non è un problema, e devono essere
: sottotitolati, come si conviene al segmento "straniero" del film, il
: che fa molto cinema d'autore e ben si adatta ad un film che cerca un
: respiro ampio, consapevolmente attuale e cosmopolita (cioè il maggior
: motivo di delusione per il sottotscritto).
: Alcuni buoni momenti, in 'sto "Hereafter" (soprattutto lo tsunami e un
: finale che da amante del melodramma non posso che aprezzare assai pure
: io) ma, sarà che non c'ho capito molto, io dico "Gran Torino" tutta la
: vita.


Gran Torino e' meglio di Hereafter solo perche', all'interno delle sue
premesse cinematografiche, e' semplicemente *perfetto*.
In Gran Torino non c'e' nulla fuori posto, ogni sequenza, ogni scena serve e
traina il fatturato del racconto, e' una specie di manuale di regia.

Hereafter ha piu' coraggio, mette in scena qualcosa di piu' grossino, sia a
livello tematico, sia a livello narrativo. Rischia maggiormente, lo script
e' pericolosissimo, e' un film nettamente piu' difficile. E qualcosina di
storto c'e', soprattuto nell'economia del racconto.

Pero' e' fuori luogo l'accusa velata di snobismo per questo film, cosi' come
attaccarsi alla scelta della lingua per i francesi. Dai, due terzi della
storia vive in ambito anglofono e un terzo in ambito francofono, non c'e'
nulla di male. E te lo dice una che, da sempre, e' una strenua difenditrice
del doppiaggio al cinema (e Apocalypto e' un capolavoro anche perche' Gibson
l'ha lasciato nella lingua indigena, Rob).


susanna
Re: [RECE] Hereafter [messaggio #31700 è una risposta a message #31688] mer, 01 giugno 2011 02:08 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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rober1 (U-N-O) <titiros1@libero.it> ha scritto:

: Mediocre schifezza, io consiglio: evita.
: A meno che proprio non ti piaccia boyle e il suo stile inguardabile.


PS.

Benche' tu sia un superinterpretante malikiano, ho come la sensazione che tu
abbia ragione, su questo Sunshine.
I superinterpretanti malikiani (ne ricordo uno grosso, Klein), normalmente
hanno un buon fiuto di cinema.

Lo vedro', ma mi puzza fin da ora.



susanna
Re: [RECE] Hereafter [messaggio #31704 è una risposta a message #31696] mer, 01 giugno 2011 08:20 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 01/06/2011 01:44, susanna ha scritto:
> dross<dross83TOGLIMI@gmail.com> ha scritto:
>
> : ok, ma pure in ammerrega figurati quanto gli importa di vedere i
> : francesi che parlano francese. è proprio l'inutilità della lingua
> : originale ad essere seccante.
>
>
>
> Io non so cosa accada oggi. Ma i film di Fellini (come quelli di Truffaut,
> per dire), negli Usa, sono sempre usciti in lingua originale.
>
>
> susanna

certo, il doppiaggio gli avrebbe tolto molto, specie con le sfumature
dialettali di certi momenti di fellini. e ora che anche i nostri
doppiatori/direttori del doppiaggio non sono più quelli di una volta,
andrebbe riconsiderata la fruizione in originale pure al cinema (diciamo
che tra dvd, rip e tv digitale, chi vuole si arrangia), ma il francese
non è così esotico né più utile dell'inglese. immagina quei dialoghi
doppiati (in inglese o italiano, fai tu): non cambierebbe niente nel
senso generale del film
Re: [RECE] Hereafter [messaggio #31705 è una risposta a message #31586] mer, 01 giugno 2011 08:27 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 30/05/2011 01:59, susanna ha scritto:
> La storia e' tutto. La storia e' il re (Clint Eastwood)
>
>
> Il buon Faina, ehm, Farina mi direbbe di certo da chi Clint ha ripreso
> queste parole.
> Quando nella sua camera Matt Damon ascolta il libro-parlato, dal maggior
> sceneggiatore di cinema di sempre (che non ho riconosciuto), ho
> immediatamente immaginato la scena di cui sentivo il solo testo, assieme a
> Damon.
> Piu' tardi lo stesso Damon visita la casa natale di Dickens e, sebbene tutto
> questo con Hereafter c'entri pochino, Clint ci sta dicendo che a lui
> interessa la storia, non quello che c'e' dentro.
> Infatti, dell'aldila', a Clint non frega nulla.

Se gli interessasse solo la storia e non l'aldilà (più in generale il
tema del rapporto con persone care defunte) avrebbe raccontato altre
storie, o no?

Comunque un gran film, che ci rassicura sul fatto che le persone care
che muoiono "ingiustamente" stanno in una specie di oltremondo e ci
parlano e ci vogliono ancora bene.
A me sembra una visione tutt'altro che laica, anzi piuttosto
superstiziosa ed infantile. Magari sono io che sono arido e non ho
compreso l'arguta metafora.

Poi una rappresentazione totalmente inverosimile della realtà, penso
alla figura della madre tossicodipendente e al rapporto coi figli,
per non parlare della tizia che si invaghisce di Damon e lo molla
bruscamente non appena lui le rivela ciò che lei stessa gli ha chiesto
con insistenza di rivelarle (anche se per questo è possibile una lettura
metaforica, in effetti).

Per me un superpacco, peggio di Gran Torino e anni luce da 1M $ Baby o
Mystic River
Re: [RECE] Hereafter [messaggio #31706 è una risposta a message #31699] mer, 01 giugno 2011 09:18 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Roberto  è attualmente disconnesso Roberto
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Il 01/06/2011, susanna ha detto :

>(e Apocalypto e' un capolavoro anche perche' Gibson
> l'ha lasciato nella lingua indigena, Rob).
>
YES!
Quanto ci manca, Mel (regista)!

R
Re: Hereafter [messaggio #31708 è una risposta a message #31699] mer, 01 giugno 2011 09:37 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 1 Giu, 02:04, "susanna" <s...@eliminami.libero.anchequesto.it>
wrote:
>
>
> Gran Torino e' meglio di Hereafter solo perche', all'interno delle sue
> premesse cinematografiche, e' semplicemente *perfetto*.
> In Gran Torino non c'e' nulla fuori posto, ogni sequenza, ogni scena serve e
> traina il fatturato del racconto, e' una specie di manuale di regia.
>
> Hereafter ha piu' coraggio, mette in scena qualcosa di piu' grossino, sia a
> livello tematico, sia a livello narrativo. Rischia maggiormente, lo script
> e' pericolosissimo, e' un film nettamente piu' difficile. E qualcosina di
> storto c'e', soprattuto nell'economia del racconto.
>

In Gran Torino la visione non si sposta di 10 metri oltre il proprio
giardinetto, in Hereafter abbraccia tutto il mondo. E non è solo una
questione geografica.

Michele
Re: Hereafter [messaggio #31709 è una risposta a message #31681] mer, 01 giugno 2011 10:02 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 31 Mag, 22:49, Boris <bo...@iaciners.org> wrote:
>
> Era ora che lo vedessi. Anche io, leggendo recensioni evidentemente poco
> azzeccate, temevo
>
> Il film è molto bello.

PdA


> Ma i personaggi
> stessi sono scritti benissimo e altrettanto bene interpretati. A me è
> piaciuta molto la parte con la figlia di Ricky Cunningham, ad esempio).

Uhm... pensa che a me invece è quella che è piaciuta meno. Anche
l'episodio stesso è tra i meno riusciti.
E qualche problema c'è anche con Cecile de France... è un po'
statica... lo stravolgimento interiore non è reso del tutto... non so,
alla fine resta sempre una donna in carriera, ci sarebbe stato da
lavorarci un po' di più sul suo personaggio, secondo me, magari
proprio dal punto di vista esteriore.

La parte londinese, invece, mi ha fatto veramente impazzire, grigia,
di un realismo disperato, non c'è un solo fotogramma inutile e il
bambino, dio santo, il bambino... non trovo le parole adatte per
descriverlo. Eccezionale!

Michele
Re: Hereafter [messaggio #31710 è una risposta a message #31698] mer, 01 giugno 2011 10:11 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 01/06/2011 02:02, popinga ha scritto:
> On 31 Mag, 16:59, dross wrote:
>
> Ti do' ragione: la torre Eiffel dalla
> finestra basta e avanza.

Siete dei grezzi :)
Re: [RECE] Hereafter [messaggio #31712 è una risposta a message #31700] mer, 01 giugno 2011 11:07 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Nathan  è attualmente disconnesso Nathan
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Il Wed, 1 Jun 2011 02:08:58 +0200, susanna ha scritto:

> Benche' tu sia un superinterpretante malikiano, ho come la sensazione che tu
> abbia ragione, su questo Sunshine.
> I superinterpretanti malikiani (ne ricordo uno grosso, Klein), normalmente
> hanno un buon fiuto di cinema.

Non so se ho capito bene: un *superinterpretante malickiano* sarebbe una
persona che dinanzi ad un film di Malick tende a sopravvalutarlo al punto
di ritenere qualsiasi suo film un capolavoro per definizione?

> Lo vedro', ma mi puzza fin da ora.

Nonostante questo, non vedo parallelismi tra il film di Malick (per quanto
possibile) e quello di Boyle. Semmai tra "Sunshine" di Boyle e "Solaris" di
Tarkovskij sarebbe possibile raffarzonare un qualche azzardato parallelismo
(se non altro, sono due film di fantascienza per quanto non poco
dissimili). Altre analogie francamente mi sfuggono. Che comunque sia un
film che valga la pena di essere visto, credo che non vi siano dubbi in
proposito.
Ciao.


--
Massimo < Nathan > Salvioni
scottexpakula@gmail.com
http://www.anobii.com/people/natanaele/
Re: [RECE] Hereafter [messaggio #31713 è una risposta a message #31706] mer, 01 giugno 2011 11:21 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il Wed, 01 Jun 2011 09:18:34 +0200, Roberto ha scritto:

> YES!
> Quanto ci manca, Mel (regista)!

"Apocalypto" è stato un fiasco?
Per quanto "The Passion" sia a mio avviso, alquanto discutibile...


--
Massimo < Nathan > Salvioni
scottexpakula@gmail.com
http://www.anobii.com/people/natanaele/
Re: Hereafter [messaggio #31719 è una risposta a message #31675] mer, 01 giugno 2011 13:16 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 31 Mag, 21:41, "Giacomo \"Gwilbor\" Boschi" wrote:

> Boh, io invece ho apprezzato molto di più la seconda parte che la prima..
> L'unico problema del film secondo me è infatti l'inizio, quando
> ovviamente ci deve essere l'idiota di turno che mette in pericolo
> l'astronave nel modo più idiota possibile.

> Mi pare strano che nessuno ha detto niente sul messaggio che il film
> vuole veicolare, che è molto forte, molto evidente, e per nulla già
> visto (a meno che non mi sia perso qualcosa).

Il "messaggio forte" lo vedi solo perché, a un quarto d'ora dal finale
del film, <spoiler> salta fuori sto Freddy Krueger in crisi mistica
che si mette a farneticare le solite scemenze sul ruolo dell'uomo nel
creato etc. etc. così giusto per per dare un senso all'epilogo
(inevitabile) del film. A mio avviso questa è la parte più debole (se
non imbarazzante) di tutto il lavoro.
Peccato perché il registro iniziale è fatto pure bene, anche grazie ad
alcune soluzioni che secondo me sono davvero apprezzabili: i
fotogrammi "subliminali", le inquadrature distorte, i flash luminosi,
le immagini suggestive della corona solare (bello il passaggio di
Mercurio) e in generale tutte le varie sequenze "all'esterno".
Insomma: buone le parti contemplative e psicologiche, pessima la
svolta "horror". Ma cosa avrebbe in comune con hereafter?
Re: [RECE] Hereafter [messaggio #31720 è una risposta a message #31695] mer, 01 giugno 2011 13:17 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 01/06/2011 01:42, susanna ha scritto:
> dross<dross83TOGLIMI@gmail.com> ha scritto:


> ::
> : l'ho visto l'altro ieri, e insomma, tutto 'sto capolavoro non mi è
> : parso, specie per la sceneggiatura un po' zoppicante qua e là.
>
> Tipo?

- matt damon è "povero", non ha gestito i soldi dalla sua precedente
attività e teme di perdere il lavoro
- il modo in cui lei insiste a farsi sgamare il passato misterioso e
doloroso, sapendo che chi lo scopre si allontana da lei
- lo stupore della giornalista quando le rifiutano il cambio di argomento

>
>
> : ad ogni modo chiedo spiegazioni (a chi le sa o le ha intuite) sulla
> : scelta del francese: i francesi parlano praticamente solo tra di loro,
> : non ci sono ostacoli linguistici, la giornalista parla correntemente
> : inglese e i dialoghi sono importantissimi in questo film... a che
> : serve ammorbare lo spettatore con un terzo del tempo di sottotitoli?
> : non è una situazione alla inglorious basterds o alla babel, per
> : capirsi, quindi sembra proprio un vezzo inutile
>
>
> Perche' il francese e' una lingua diversa dall'inglese.
> Negli Usa si fa cosi'.

ok, ma potevano evitarlo. una battuta ogni tanto dà colore, come una
scena nel covo dei cattivi, mezz'ora abbondante di sottotitoli è
un'altra cosa. e quando posso vedo i film in originale e ho all'attivo
qualche centinaio di ore di telefilm sottotitolati, eh...
Re: [RECE] Hereafter [messaggio #31721 è una risposta a message #31697] mer, 01 giugno 2011 13:44 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"susanna" <sus4@eliminami.libero.anchequesto.it> ha scritto nel messaggio
news:4de57f79$0$18237$4fafbaef@reader2.news.tin.it...
> rober1 (U-N-O) <titiros1@libero.it> ha scritto:
>
> : Mediocre schifezza, io consiglio: evita.
> : A meno che proprio non ti piaccia boyle e il suo stile inguardabile.
> :
> : Sull'eastwood cui non interessa l'aldilà non sono d'accordo, gli
> : interessa eccome, il film trae forza anche da questo (gli interessano
> : anche le persone e la storia, va da sè).
>
>
> Il finale di Hereafter, dell'aldila', non gliene puo' fregar di meno.
>
> Il ragazzino e' contento di aver sentito le balle di Damon; a Damon garba
> aver detto un po' di balle al ragazzino; quindi Damon, per la prima volta,
> vede il *suo* futuro (una specie di flash forward) e non piu' l'aldila',
> addirittura, congiungendosi con la donna amata nell'aldiqua'.

Guarda che Damon non dice balle, le sue percezioni sono esattisisme, e
infatti viene messo a confronto con gli spiritisti farlocchi.
Al massimo eastwood vuole insinuare dubbi sul come faccia a sapere certe
cose poteri sovrannatuali indotti dall'incidente subito che lo rendono
telepatico? tipo il b.willis di unbreakable?), ma ci sono dettagli che non
può sapere senza ci sia qualcosa di innaturale (ad es. nella vicenda con la
ragazza).

> : E ovviamente non sono minimamente d'accordo su malick, sono proprio
> : agli antipodi, ma tanto è inutile discutere.
>
>> Se dici che questi due film hanno rapporto (e non ne hanno), dimmi dove
> l'hai visto, magari mi sbaglio.
>
Ma niente di speciale, mi sembrano due film che vogliono soprattutto
raccontare personaggi che sentono l'esigenza di raportarsi col trascendente,
che sentono cioè il bisogno di considerare e riconoscere come importante e
"umana" questa esigenza, *ma* senza offrire escatologie (e mi dispiace ma
nel finale di TOl non ce la vedo, visto il carattere soggettivo del
racconto)
Se vuoi sono due film che provano a farti sentire in rapporto con l'eterno
per magnificare il fatto di stare al mondo, il miracolo di esserci.
Un pò come Damon, S.Penn prima di procedere con la sua vita deve conciliarsi
in qualche modo col passato, la madre, il fratello morto, etc.

E sono due melodrammi catartici, quello di malick addirittura un melodramma
cosmico.

Pure i "paradisi" si assomigliano un pò.

Sul corriere di giorni fa c'era un articolo di Severino che in apertura cita
queste parole di leopardi, imo decisamente applicabili al caso TOL:
"nelle opere d genio l'"anima" riceve vita, se non altro passegggera, dalla
stessa forza con cui sente la morte perpetua delle cose e sua propria".
Re: [RECE] Hereafter [messaggio #31722 è una risposta a message #31705] mer, 01 giugno 2011 14:22 Messaggio precedenteMessaggio precedente
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Il 01/06/2011 08:27, Olaffio ha scritto:
> Il 30/05/2011 01:59, susanna ha scritto:

>
> Se gli interessasse solo la storia e non l'aldilà (più in generale il
> tema del rapporto con persone care defunte) avrebbe raccontato altre
> storie, o no?
>
> Comunque un gran film, che ci rassicura sul fatto che le persone care
> che muoiono "ingiustamente" stanno in una specie di oltremondo e ci
> parlano e ci vogliono ancora bene.
> A me sembra una visione tutt'altro che laica, anzi piuttosto
> superstiziosa ed infantile. Magari sono io che sono arido e non ho
> compreso l'arguta metafora.

che metafora? lì c'è un medium coi superpoteri, c'è chiaramente una
percezione extra sensoriale, nessuno mette in dubbio che damon non sia
un ciarlatano (per esempio in ghost il cattivo dice di woopie goldberg
che legge i necrologi e rovista nella spazzatura per screditarla),
meglio di così...

>
> Poi una rappresentazione totalmente inverosimile della realtà, penso
> alla figura della madre tossicodipendente e al rapporto coi figli,
> per non parlare della tizia che si invaghisce di Damon e lo molla
> bruscamente non appena lui le rivela ciò che lei stessa gli ha chiesto
> con insistenza di rivelarle (anche se per questo è possibile una lettura
> metaforica, in effetti).

quoto

tuttavia c'è il dramma e l'inquietudine di chi *ha visto* (non *ha fede*
di) cosa c'è dopo la morte, la solitudine di queste persone speciali e
sventurate, e almeno questi tormenti sono ben resi senza grosse didascalie
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