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| Inoltri senza risposta (on)
Forum: Classica |
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Argomento: Forte festival piano 2011 |
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| Argomento: tom e jerry direttori |
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| Argomento: OT - Per i nostri cari e buoni amici "liberali"... |
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OT - Per i nostri cari e buoni amici "liberali"... [messaggio #137806] |
mer, 09 novembre 2011 10:27 |
Andrea Vanacore Messaggi: 1020 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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....il miglior elettorato degli ultimi 150 anni.
tp://i44.tinypic.com/4j2hbo.jpg
Paga prebende, e stimola
Con foga, e orsù cavilla;
Torna a la pingue villa
Che Previti rubò!
Via! Da le case italiche
Niun più ti difende:
Leva, o negrier, le tende!
La tirannia cessò.
Tuo "Ammor" fè molti martiri,
Fra ninfe e analfabeti,
A botta di decreti
L'Italia alfin perì:
Ne uscì pessima immagine
Del bunga bunga al suono,
Porcella al mezzo uomo
Dalla procùr sfuggì.
Mentì il bastardo; e sordido
Vecchio malato e infido
Mandò l'Emilio Fido
Dal schermo a millantar:
E da incazzato popolo
Ostaggio del Tremonte,
Da tua cornuta fronte
Un sangue al bozzo appar.
Di statuette e tuberi
Bersaglio fur tue ciglia:
Ridotto fu in poltiglia
Lo sozzo tuo didiè!
E la Carfagna involasi
Con la cretin Lussana:
Ministra una puttana
Gelmini o Santanché.
L'ombre de' ladri assorgono
Ringhianti ne' cancelli;
La schiatta di Castelli
Dal Lambro alfin schiumò.
Iroso e ipocondriaco
Sbotta rodendo e spende:
Leva, o negrier, le tende!
La tirannia cessò.
Pien di mondezza l'aura
Da Napoli a te move;
Una bestemmia piove
Da tutta la città.
Sulle tue tempie, o cerbero,
L'asfalto, via dalla testa!
L'antica età spodesta
La non novella età.
Vedi: pur se fanciulle accumuli
Chiuso a la tua latrina
Defunto è il pisellino
Ti piange dal calzon.
La Lega a mò di fulgure,
ti sguscia come anguilla;
Da Fini a la Brambilla
Ti lascia il carrozzon.
Ecco: PierFerdi d'impeto
Lo suo culetto para
Tutta la cocuzzara
Di te a votar si astien.
Delle sue brume pallido
rutta il razzista Umberto:
Co 'l figlio di sesso incerto
Sol con il Trota ei vien;
I porci infidi scalciano
Servetti furibondi
Alfano con il Bondi,
Pisanu con Scajol.
Tolte le vesti affondano
Te dal Carroccio ai porti:
Anch'essi sono morti,
Trombano in Rai dal cul.
Di vecchi e innovati palpiti
La voce si diffonde,
Unica idea si espande:
"Rompiamogli il popò!"
La massa, non più anonima
In ogni piazza scende:
Leva, o negrier, le tende!
La tirannia cessò.
E tu, signor di Libero,
e del Giornale armato,
Di fango sì ne hai gittato,
Quasi a riempire il mar.
Perì Vittorio: a l'ultima
Feltri sua gogna ascende;
Il popolo lo stende
Un altro da scacciar.
Ti si sequestrin pubblici
Diritti e le fortune,
Le zozze bionde e brune,
Il letto di Putìn:
Per mafia, stragi e Gladio
la fin farai del ladro,
Col sindaco di Adro,
Olindo e Rosa al cuor.
Vedi: financo i nostri parvoli
Ti riempion d'escrementi
Dei tuoi lazzi saccenti
Ridevi solo te.
Ti assalgan con la Folgore
Va' a lavorar nei campi,
Prenda il tuo posto Ciampi
Tua Morte salvi me.
Va' via, nato col forcipe
Ch'è il popolar desio
Tradisti l'Italia e Dio:
Chi più te la darà?
Fuori dall'abitacolo
Manovrator, t'affretta!
Che 'l Mausoleo t' aspetta:
Cessata è la tua età.
Ti eclissa, fila via al margine
Gran lutto ti sovrasti
Le palle ci scassasti:
Dio il dittator fiaccò.
La tua oppressione è al culmine
L'inferno ormai t'attende:
Leva, o negrier, le tende!
La tirannia cessò.
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disinstallazione di Berlusconi 2.0: 99%
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| Argomento: Kleiber prova Strauss (Richard) |
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| Argomento: Kleiber prova Strauss (Richard) |
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| Argomento: Kleiber Beethoven 5 |
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| Argomento: Kleiber Beethoven 4 e 7 |
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| Argomento: Completo il primo volume de "Das Wohltemperierte Klavier" |
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Completo il primo volume de "Das Wohltemperierte Klavier" [messaggio #137370] |
mar, 08 novembre 2011 10:18 |
Galatea Messaggi: 28 Registrato: novembre 2010 |
Junior Member |
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Salve a tutti!
Per coloro che non lo sapessero, il primo volume de "Das
Wohltemperierte Klavier", nell'interpretazione del maestro Fernando De
Luca è finalmente completo ed accessibile in streaming dalla Sala del
Cembalo del Caro Sassone, con l'aggiunta degli ultimi quattro numeri
(21-22-23-24). La raccolta trova la sua naturale conclusione con la
Fuga in si minore, a 4 voci, che non ci si stanca mai di ascoltare per
sua arditezza cromatica e perfezione armonica.
Bisogna dire che, quando si parla del divino Bach e delle sue ben note
composizioni, molti escono allo scoperto e ci scrivono, come è
accaduto in questa occasione soprattutto dai paesi anglosassoni, ma
anche dal Giappone, Brasile e Canada. E la cosa a noi fa moltissimo
piacere, essendo la Sala del Cembalo un'iniziativa nata in Italia!
Buon ascolto!
Galatea
http://www.saladelcembalo.org/
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Nr.21 (BWV 866 B-Dur/Si b maggiore)
Praeludium
in questa minuscola «rapsodia» (il vocabolo si riferisce qui alla
natura estremamente libera, quasi improvvisazione, dell'intera
composizione) Bach si lascia andare ad atteggiamenti «bravuristici»
che si avvicinano - per la loro luminosa mobilità - al nostro Domenico
Scarlatti [...]
Fuga a 3 voci
si potrebbe chiamarla «fughetta», se tale diminutivo non
contraddicesse alla severità della polifonia, severità che Bach
dissimula questa volta (ed altre pure) sotto una apparenza di arguta
bonarietà [...]
Nr.22 (BWV 867 b-Moll/Si b minore)
Praeludium
assieme con quelli in do diesis minore (n. 4) ed in mi bemolle minore
(n. 8) questo preludio forma un trittico ove l'arte di Bach si solleva
ad altezze da lui stesso insuperate. Come nel preludio n. 8, un ritmo
grave, quasi funebre forma lo sfondo del poema, e su di esso si snoda
una melodia che Bach rende questa volta ancor più dolorosamente
espressiva usando due voci in terze parallele, e sottolineandone gli
accenti con armonie duramente dissonanti [...]
Fuga a 5 voci
pienamente degna del suo preludio [...]
Nr.23 (BWV 868 H-Dur/Si maggiore)
Praeludium
sotto apparenze modeste, è un frammento di musica animato da un
profondo senso di serenità e di dolcezza [...]
Fuga a 4 voci
comincia con le stesse quattro note iniziali del preludio, ma ne
differisce per un carattere più ampio e più «serioso» [...]
Nr.24 (BWV 869 h-Moll/Si minore)
Praeludium
con questo preludio Bach completa il gruppo «religioso-mistico», che
comprende senza dubbio i più belli dell'intero primo volume [...]
Fuga a 4 voci
la presente fuga - per il suo costante cromatismo - può essere
avvicinata a quella in fa minore (n. 12) della stessa raccolta, ma ne
differisce per un carattere di maggior misticismo. È forse -
dell'intero libro - la più ricca dal punto di vista armonico. Mai
ancora, infatti, aveva Bach raggiunto - nei ventitré numeri precedenti
- una simile magnificenza di armonia [...]
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http://www.saladelcembalo.org/
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| Argomento: Analisi di alcune variazioni vocali in "Una voce poco fa" |
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| Argomento: [GREGORIANO] cerco incisione qualsiasi dell'aurora caelum purpurat |
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[GREGORIANO] cerco incisione qualsiasi dell'aurora caelum purpurat [messaggio #137048] |
lun, 07 novembre 2011 10:24 |
Federico Platania Messaggi: 1 Registrato: novembre 2011 |
Junior Member |
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Buongiorno,
sto cercando - finora senza successo - una incisione qualunque su CD
dell'"Aurora Caelum Purpurat", un canto gregoriano che fa parte del
"Vesperale Romanum".
Le uniche cose che sono riuscito a reperire sono questo frammento su
YouTube:
http://www.youtube.com/watch?v=evd5mM2WNNQ
e questa voce su Wikipedia:
http://en.wikipedia.org/wiki/Aurora_Lucis_Rutilat
Su Amazon (sia .com che .uk) e iTunes non sono riuscito a trovare
nulla. Anche cercando sul web in generale pare che questo canto non
sia mai stato inciso. Strano, considerando le tonnellate di cofanetti
di canti gregoriani che si trovano in circolazione.
Qualunque indizio sarà gradito. Vi chiedo anche se per caso conoscete
forum/newsgroup (anche in inglese) dedicati alla musica sacra dove
porre la stessa domanda.
Grazie a tutti.
Federico
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| Argomento: Mahler IX - Gatti - Madrid2011 |
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| Argomento: Ciclo di Conferenze in Musica |
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Ciclo di Conferenze in Musica [messaggio #136307] |
sab, 05 novembre 2011 10:59 |
Zadok Messaggi: 12 Registrato: luglio 2011 |
Junior Member |
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Ad integrazione delle pagine, nella Sala del Cembalo, dedicate a
"COSTUME E MUSICA nelle corti dell'età rinascimentale e barocca", gli
interessati potranno incontrare ed ascoltare la Dott.ssa Isabella
Chiappara al ciclo di convegni che si terranno il 13 ed il 20 novembre
a Calcata (Viterbo).
Per maggiori dettagli:
http://www.saladelcembalo.org/musicabito
Zadok
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| Argomento: =?windows-1252?Q?Noir_de_l=92=E9toile_de_Gerard_Grisey_par_les_Percuss?= ions de Strasbourg |
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| Argomento: Cos |
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| Argomento: Cos |
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Cos [messaggio #135633] |
mer, 02 novembre 2011 22:46 |
luziferszorn Messaggi: 3830 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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tema: conservatori, docenti, privilegi?
copioincollo e linkeggio il resto:
- - - - - - - - - -
Con permesso
di Emanuele Arciuli
Era del tutto prevedibile che, prima o poi, qualche parlamentare
avrebbe fatto propria quest’idea. Del tutto prevedibile, diremmo, dato
l’attuale spessore culturale del parlamentare medio italico: aboliamo
i permessi artistici dei docenti di Conservatorio! Basta, dunque, con
questi privilegi, con questa diseguaglianza rispetto ad altre scuole
italiane in cui il permesso artistico non c’è. Ve lo immaginate un
docente di matematica in permesso artistico? E allora, basta
sperequazioni! Leggendo alcuni forum dedicati ai docenti dei
Conservatori italiani, per la verità, si incontrano spesso attacchi ai
loro privilegi veri e presunti: si insegna solo dodici ore alla
settimana, si fanno lunghe vacanze, si può organizzare il proprio
monte ore e, in più, godere di permessi artistici retribuiti. Insomma
una pacchia. Al di là dell’ovvia osservazione per cui nemmeno nel
Pataffio di Luigi Malerba (un romanzo di strepitosa attualità) vi è un
contrasto così stridente e grottesco fra lo zelo con cui la classe
politica abolisce i privilegi dei cittadini e la cupidigia con cui si
appresta ad incrementare i propri, sarebbe il caso di vedere la
questione in maniera meno superficiale. Il Conservatorio è una scuola
cui si accede innanzitutto legittimando il proprio status di artista,
e in virtù di una attività artistica. Certo, il concerto nella
parrocchietta col proprio insegnante nella commissione giudicatrice
dei titoli artistici che lo ritiene alla stregua di un concerto al San
Carlo, esiste. E questa è l’anomalia, il guasto da sanare. Non certo
il principio, elementare, secondo cui non si può insegnare qualcosa
che non si sappia fare, non si può imparare ad operare il cuore da chi
non sia cardiochirurgo e a guidare un aereo da chi non sia un pilota.
E in Conservatorio, al di là della piccola o grande ciurma di
miracolati, esiste una nutrita (ben più di quanto non piaccia pensare)
schiera di strumentisti, musicologi, compositori, che svolgono una
attività artistica, in alcuni casi prestigiosa e internazionale. Di
solito sono anche insegnanti bravi – con eccezioni, ovvio – perchè
possono trasmettere un sapere acquisito e sviluppato sul campo. Senza
nulla togliere ad alcuni valorosi didatti puri, che
http://www.giornaledellamusica.it/blog/?b=223
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| Argomento: Cos |
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Cos [messaggio #135524] |
mer, 02 novembre 2011 18:57 |
luziferszorn Messaggi: 3830 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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«In questo momento mi disgusta tutto, tranne la Libia»
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| Argomento: Lulu metallica |
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| Argomento: ricerca coristi |
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| Argomento: cerchiamo coristi |
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| Argomento: Il primo concerto registrato di Kleiber |
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| Argomento: Lucerne Festival: Kl |
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| Argomento: Una noche en el cine |
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| Argomento: Qualcuno ha ascoltato questa nuova integrale beethoveniana |
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| Argomento: Benedetto Marcello, sonate per tastiera (Bacchetti) |
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Benedetto Marcello, sonate per tastiera (Bacchetti) [messaggio #134012] |
dom, 30 ottobre 2011 00:07 |
sunbather Messaggi: 332 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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Nel mezzo del mare magnum discografico odierno, costituito prevalentemente
da inutili riproposizioni di millesime versioni - identiche a se stesse -
delle solite opere dei soliti noti, il buon Andrea Bacchetti si distingue,
ancora una volta, per il repechâge di brani da un repertorio
ingiustificatamente dimenticato. Dopo le belle sonate di Galuppi (proposte
recentemente anche da qualche altro ardimentoso pianista, in verità), la sua
ultima uscita riguarda alcune delle ancor piú sconosciute sonate per
clavicembalo di Benedetto Marcello. Nella Venezia roboante di Vivaldi,
Marcello riscopriva un contegno apollineo, applicandolo questa volta non -
come Corelli - allo stile francese, ma ad una italianissima maniera,
cantabile nei brani lenti, contrappuntistica in quelli piú dinamici, ma dal
disegno chiarissimo, alle volte persino elementare tanto da sembrare, in
alcuni casi, esemplificazioni pedagogiche della buona maniera di comporre.
Seppure estremamente misurate, le sonate di Benedetto Marcello sono
ravvivate da uno spirito fantasioso che pare arrivare direttamente dal
caleidoscopio di invenzioni tematiche elaborate dalla musica strumentale
italiana del XVII secolo (specialmente quella violinistica), prima della
normalizzazione di inizio Settecento. Le quantità di idee di cui sono ricchi
i tempi veloci - piccoli motivi bizzari rielaborati ed incastonati, uso
frequente del ribattuto, etc. - sono tuttavia ordinate in uno schema ben
preciso, in una formalizzazione di senso compiuto che, probabilmente,
tendeva a raggiungere un linguaggio sostanzialmente equivalente tra i brani
in stile italiano (improvvisativo e fantasioso) e quelli in stile francese
(danze stilizzate, dalla struttura estremamente rigida).
Sony-RCA, registrato a Sacile, aprile 2010.
http://qohelet.blog.tiscali.it/2011/10/29/benedetto-martello /
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| Argomento: John Cage - Eighty (1992) - Urauff |
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| Argomento: Muti Scala Schubert Messa D.678 Concerto di Natale 2002 |
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Muti Scala Schubert Messa D.678 Concerto di Natale 2002 [messaggio #133502] |
ven, 28 ottobre 2011 14:25 |
Andrea Bernini Messaggi: 49 Registrato: novembre 2010 |
Member |
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Cari amici,
domani sera sentirò a Firenze Mehta dirigere la Messa D 678 di
Schubert. Per l occasione ho rispolverato questa registrazione di
Radio Tre che spero vi faccia piacere conoscere.
Un saluto
Andrea
Teatro alla Scala di Milano
Concerto di Natale 2002
Basilica di San Marco, Milano, 23 Dicembre 2002
Franz Schubert
Messa D 678
1. Kyrie
2-4. Gloria
5-13. Credo
15. Benedictus
16-17. Agnus Dei
Ruth Ziesak
Daniela Barcellona
Giuseppe Sabbatini
Michele Pertusi
Coro e Orchestra del Teatro alla Scala
Riccardo Muti, direttore
Bruno Casoni, Maestro del Coro
Origine: Radio Tre-Satellite 196 kbs
Registrato in WAV compresso in FLAC
https://rapidshare.com/files/2258676950/Schubert_Messa_D_678 _Muti_Scala.rar
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| Argomento: Easley Blackwood |
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| Argomento: gruppo corale |
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| Argomento: Stasera su Arte |
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Stasera su Arte [messaggio #133455] |
ven, 28 ottobre 2011 10:11 |
www.zilaghe.it Messaggi: 123 Registrato: agosto 2007 |
Senior Member |
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Stasera su Arte alle 20.40 sarà trasmesso il gala di riapertura del
Teatro Bol'šoj dopo i restauri, con Plácido Domingo, Natalie Dessay,
Dmitri Hvorostovski, Violeta Urmana e il corpo di ballo del teatro "pour
interpréter des extraits de pièces lyriques et chorégraphiques: Les
fiançailles au couvent de Prokofiev, Le prince Igor de Borodine, Iolanta
et Le lac des cygnes de Tchaïkovski, Don Quichotte de Minkus..."
Il gala sarà trasmesso contemporaneamente in live streaming anche su
Arte live web, da qui:
http://liveweb.arte.tv/fr/video/Gala_de_reouverture_du_theat re_du_Bolchoi_a_Moscou/
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| Argomento: che bel giochino |
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| Argomento: Campra, Handel, Bach |
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Campra, Handel, Bach [messaggio #133074] |
gio, 27 ottobre 2011 10:55 |
Galatea Messaggi: 28 Registrato: novembre 2010 |
Junior Member |
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Buongiorno a tutti!
Vi comunico qualche novità dalla Sala del Cembalo…
Intanto, due nuove recensioni: Isabella Chiappara ci racconta Le
Carnaval de Venise di André Campra, andato in scena a Parigi nel 1699,
e riproposto in un CD da H. Niquet con il suo “Le Concert Spirituel”;
Maurizio Frigeni, invece, ci parla dell’Agrippina di G. F.Handel
diretta da René Jacobs con l’Akademie für Alte Musik Berlin.
Dulcis in fundo, potete ora ascoltare altri quattro, bellissimi
preludi e fughe (17-20) dal Das Wohltemperierte Klavier di J.S. Bach,
come sempre suonati dal nostro generosissimo Maestro F. De Luca.
Come per i precedenti, i commenti e le citazioni, tratte dalla
revisione di Casella del 1946, sono a cura di Zadok, per un
interessante confronto.
Buona lettura e buon ascolto!
Galatea
http://www.saladelcembalo.org/
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Nr.17 (BWV 862 As-Dur/La b maggiore)
Praeludium
[...] al cembalo il preludio apparirà in tutta la sua festosa maestà e
si potrà darne l'interpretazione giusta. Perché non bisogna
dimenticare che - sotto questi punti di vista - il cembalo aveva delle
possibilità che non possiede il pianoforte. I rapporti fra i due
strumenti - in questo senso - sono gli stessi che intercorrono tra il
sontuoso cocchio dorato secentesco ed una odierna «otto-cilindri»,
ognuno dei due veicoli possedendo qualità sconosciute dall'altro
Fuga a 4 voci
la tonalité de la bémol majeur inspire cette fois à Bach une fugue de
caractère doux et expressif [...]
Nr.18 (BWV 863 gis-Moll/Sol#minore)
Praeludium
una vera e propria «invenzione» a tre voci [...]
Fuga a 4 voci
[...] le contenu de cette fugue, tout en se maintenant constamment à
un niveau fort noble et etélevé, diffère de celui - bien plus abstrait
et «sur-humain» - de l'autre fugue IV, tout comme une belle église dix-
septième siècle reste eloignée de la grandiosité d'une cathédrale
gothique
Nr.19 (BWV 864 A-Dur/La maggiore)
Praeludium
una "fughetta" a tre voci e tre soggetti [...] un Bach più intimo. Ma
un simile genio rimane grande anche quando si rinchiude nella stanza
da lavoro a scrivere musiche per la moglie ed i figliuoli...
Fuga a 3 voci
una fuga «tranquilla e piacevole» (Busoni), che necessita una
esecuzione molto fluida e scorrevole [...]
Nr.20 (BWV 865 a-Moll/La minore)
Praeludium
un frammento di grande drammaticità e soprattutto singolare per la sua
ruvida impetuosità [...]
Fuga a 4 voci
cette fugue est - sans aucun doute - la plus importante du livre au
point de vue de la splendeur de la forme et de la polyphonie [...] Le
sujet doit avoir l'allure d'un pas lourd et opprimé [...] et ce rythme
doit déterminer à son tour tout le développement du morceau [...]
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http://www.saladelcembalo.org/
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| Argomento: I Racconti di Hoffmann |
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I Racconti di Hoffmann [messaggio #132703] |
mar, 25 ottobre 2011 18:37 |
Dimitri Messaggi: 212 Registrato: gennaio 2007 |
Senior Member |
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Nessuno ha visto l'opera domenica mattina? Non l'avevo mai vista intera,
l'esecuzione molto bella secondo me, preferisco Offenbach meno serioso....
comunque mi è piaciuto il primo atto, meno il secondo, meno ancora il terzo,
l'epilogo poi non mi è piaciuto affatto, mi sono meravigliato del grande
Offenbach che possa aver scritto una cosa così melensa, con la moralotta
finale... mah...
D.
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| Argomento: An archival showcase of Glenn Gould, TV mug |
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An archival showcase of Glenn Gould, TV mug [messaggio #131780] |
dom, 23 ottobre 2011 13:20 |
yadbhavishyati Messaggi: 92 Registrato: novembre 2010 |
Member |
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Ciao normali, ecco ancora il nostro amato pazzo:
http://www.theglobeandmail.com/news/arts/music/an-archival-s howcase-of-glenn-gould-tv-mug/article2194733/
L'indirizzo importante, se non vogliate comprare il coffanetto:
cbc.ca/gould
--
An archival showcase of Glenn Gould, TV mug
Robert Everett-Green
From Saturday's Globe and Mail
Published Friday, Oct. 07, 2011 4:45PM EDT
Glenn Gould was not a physically sociable person. His favourite way of engaging with friends was to talk with them for an hour or three on the phone, preferably in the middle of the night when the rest of the world was asleep..
But sit him in front of a TV camera or microphone, surrounded by all the specialists needed to make the best use of those things, and Gould felt right at home. The man who recoiled from playing for people sitting quietly 20 or more feet from his piano loved to talk or perform as a bulky TV camera dollied in for a closer view.
More than anyone of his generation, Gould lived Marshall McLuhan’s axiom that electronic media are extensions of the body. Recording for him wasn’t just a means of archiving performances, but a way of living, through the distant yet immediate emanations of vinyl records, radio programs and TV shows.
Unlike his sound recordings, which have been reissued in every way possible since his death in 1982, Gould’s abundant TV work has mostly languished in the archives of the CBC – till now. Sony Classical’s hefty new box set of Gould on DVD includes more than 19 hours of programming made for the CBC over a 23-year period, from 1954 to 1977.
It features blotchy black-and-white concert performances by a prodigy barely out of his teens, fanciful studio productions with projections and over-decorated sets, and full-on lectures to the camera about Bach, Beethoven and Richard Strauss. There are even some short promos with Gould in character and costume as a fusty English conductor, a New York theatre guy and a spaced-out 1960s composer.
Like Leonard Bernstein, Gould saw TV as a way of teaching the masses about classical music. But Bernstein’s Young People’s Concerts series, which ran throughout the 1960s on CBS, was pitched from the ground up, with titles like What Makes Music Symphonic? Gould just went straight for whatever interested him most, and talked about it in detail. One of the mind-blowing things about watching the CBC’s Gould programs is seeing what he could get away with in prime time, from a son-et-lumière discussion of the mystical art of Alexander Scriabin, to two different performances, 13 years apart, of Strauss’s little-known Ophelia Songs. The CBC invested in Gould, and trusted him too, as it has no other classical musician before or since.
“He’d worked a great deal in radio, he’d produced things in radio,” said John Barnes, former head of CBC TV’s musical programs, in an interview with Gould biographer Otto Friedrich. “He’d grown with us, and we with him. … We let him be part of the team in a way that we probably wouldn’t have done with someone else.”
The most striking enthusiasm Gould brought to team CBC was his passion for Arnold Schoenberg, the modernist composer still seen as the arch-fiend by many classical buffs. Gould gave prominent space to Schoenberg’s music on a BBC program in the mid-sixties, and on two episodes of Musicamera in the mid-seventies, but that was small beer compared to the 10-part Schoenberg series he produced during those years for CBC Radio.
Gould wrote his own scripts for his TV shows, read them at length from a teleprompter, and developed a whole battery of tics that he hoped would simulate a spontaneous delivery. Some of his remarks are brilliant, all are deeply opinionated, and many are turgid. Even at his most lucid, Gould the talker is about 1,000-per-cent less convincing than Gould the pianist. That’s the real glory of this box: the hours of revelatory performances that don’t exist anywhere else.
Gould’s best innings as an evangelist critic, and the most all-round satisfying programs in the box, come during the four relatively unscripted encounters he had with BBC broadcaster Humphrey Burton in the mid-sixties. Gould knows what he wants to say, and Burton was no doubt cued to help him say it, but it feels like a real exchange.
The set for those black-and-white BBC co-productions is an unadorned studio, with production equipment in full view. The CBC preferred to dress up its sets to match the subject, building a fin-de-siècle drawing room for a Musicamera episode about music from that period, and simulating a church interior for a program of Bach cantatas and concertos. One of the incidental pleasures of the box set is seeing how broadcasting norms changed, from the formal dress worn by announcers in the fifties, to the on-location shooting style of Perry Rosemond’s Variations on Glenn Gould in 1969.
Some important late work Gould did for TV isn’t in the box, including Glenn Gould’s Toronto and the three programs he made with French broadcaster Bruno Monsaingeon. A CBC spokesman said that those aren’t owned by the CBC, and the rights were out of reach.
There are no plans to rebroadcast any of the box material on CBC, but all of it will gradually be lodged on a new website: cbc.ca/gould. Or you can buy the entire 10-disc set for $59.99, at www.cbcshop.ca.
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| Argomento: Oggi |
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| Argomento: OT - Una giornata di ordinata follia. |
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| Argomento: Abbado Orchestra Mozart Frankfurt Alter Oper stasera su hr2 |
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| Argomento: Il suono delle colonne |
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Il suono delle colonne [messaggio #131293] |
ven, 21 ottobre 2011 18:46 |
Carlo Centemeri Messaggi: 1 Registrato: ottobre 2011 |
Junior Member |
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Ciao a tutti,
dal 2 novembre a Milano comincia il secondo ciclo del "suono delle
colonne" con un omaggio a T. L. Da Victoria degli Amici Cantores che
ne eseguiranno il Requiem a quattro.
A seguire un appuntamento barocco con Renato Dolcini e Antonio
Chemotti (Monteverdi, Strozzi, Caccini, etc.) e in chiusura un
concerto per organo e voce con il "mio" splendido Bernasconi suonato
per l'occasione da Marco Doni (con il soprano Nicoletta Petrus).
Si tratta di un ciclo di concerti che mira a cercare di valorizzare
gli spazi del complesso monumentale di San Lorenzo alle colonne, a
Milano, che purtroppo soffrono da tempo di uno stato di degrado
incontrollato, e per i quali si vuole proporre una possibilità di
riqualificazione offrendo, in primo luogo, un messaggio culturale per
permettere una migliore (e più cosciente) fruizione degli spazi, nel
pieno rispetto della cultura millenaria che appartiene a quella
splendida zona di Milano.
Trovate tutto qui
http://www.ilsuonodellecolonne.com/
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Ciao
Carlo
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