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Forum: Classica
 Argomento: Re: Egon Schiele [note personali]
Re: Egon Schiele [note personali] [messaggio #16884] mar, 17 maggio 2011 21:14
eugenio.palumbo  è attualmente disconnesso eugenio.palumbo
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On 17 Mag, 20:28, "Corrado Roberto"
<WriteMeFromTheSite#CorradoRoberto.it> wrote:
> "Shapiro used clothes" <vittorio...@tin.it> wrote in message:
>
> > LOL !!!!
>
> preparati a ridere o a piangere.. a seconda dei casi :-)
> ti anticipo solo che verso la fine io sono scoppiato
> -  gna facevo più - (cit.)
>
> http://www.youtube.com/watch?v=MGzFw_Qe5i8
>
> ps 100 punti per chi mi dice l'autore del quadro e altri 100 a chi mi dice l'autore ed il pianista della musica^^
>
> /* ATTENZIONE =^= DISCLAIMER
>  * Questo messaggio contiene una vena ironica più o meno evidente
>  * non turbarti per il contenuto è semplice testo, combinato a caso :o
>  */

Il quadro E' un Kandinsky, la musica non mi è nuova ma non saprei dire
con esattezza ;)
100 punti \o/
 Argomento: Re: Egon Schiele [note personali]
Re: Egon Schiele [note personali] [messaggio #16874] mar, 17 maggio 2011 17:45
Shapiro used clothes  è attualmente disconnesso Shapiro used clothes
Messaggi: 2794
Registrato: novembre 2010
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"Corrado Roberto" <WriteMeFromTheSite#CorradoRoberto.it> ha scritto nel
messaggio news:4dd1fdb3$0$38642$4fafbaef@reader1.news.tin.it...

>Ebbene Sì! Lo ammetto! _SONO_ colpevole! ho combinato nella stessa frase
>"anche e plonkare", e non è tutto, >mi sono macchiato di un terribile
>crimine nei confronti dei tuoi byte, ignari colpevoli, di essere stati
>generati dalla >tua tastiera, mediante le tue dita, azionate dal tuo
>cervello, mosso dal tuo pensiero.
>Byte servili poverini, che hanno attraversato in media 11 HOP, con un
>ritardo medio di 45milli secondi, scissi >nella loro intestazione da due
>NAT, divisi in NIBBLE e messi a nudo della loro intimità di BIT dal mio
>PACKET >FILTER, bit ignari di essere rediretti nel nulla informatico il
>famigerato /dev/null, - il buco nero informatico- dove >TUTTO diventa
>NIENTE, dove il "freddo" raggiunge lo ZERO ASSOLUTO.
>Ebbene sì, sono colpevole lo ammetto, ho provato anche piacere nel farlo,
>mosso da non so quale profondo >disprezzo scaturito dal mio orgoglioso
>animo umano, ora mortificato dalla tua anima mortificante, vuota se non
> >piena di inutile forma grammaticale, incapace di perdonare senza mostrare
>il proprio inutile rancore..

LOL !!!!

dR


/* ATTENZIONE =^= DISCLAIMER
* Questo messaggio contiene una vena ironica più o meno evidente
* non turbarti per il contenuto è semplice testo, combinato a caso :o
*/
 Argomento: YLOM
YLOM [messaggio #16871] mar, 17 maggio 2011 14:01
Darmstadt anno zero  è attualmente disconnesso Darmstadt anno zero
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Registrato: marzo 2011
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17 maggio 2010-17 maggio 2011


...una grande pianista, un grande compositore.

http://tinyurl.com/ycgvrwb


In memoriam YL.
 Argomento: Re: Quartetto di Vacchi
Re: Quartetto di Vacchi [messaggio #16868] mar, 17 maggio 2011 11:00
luziferszorn  è attualmente disconnesso luziferszorn
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On 17 Mag, 10:35, "Corrado Roberto"
<WriteMeFromTheSite#CorradoRoberto.it> wrote:
> "luziferszorn" <pan25...@gmail.com> wrote in message:
> > E luzy non paga 50 per stare al in un angolo
> > mentre in platea ci sono i 180euri vuoti. Ok?
>
> e poi quelle volte che ci sono stato io era sempre stra piena!



finisce che scopriamo che sei parte del PdM...

lz
 Argomento: Re: Quartetto di Vacchi
Re: Quartetto di Vacchi [messaggio #16867] mar, 17 maggio 2011 10:58
luziferszorn  è attualmente disconnesso luziferszorn
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On 17 Mag, 09:56, "Corrado Roberto"
<WriteMeFromTheSite#CorradoRoberto.it> wrote:
> "luziferszorn" <pan25...@gmail.com> wrote in message:
>
> E tu non sei Italiano mi pare ovvio!
> in quanto non hai capito la correlazione domanda <-> offerta:
>
> il pubblico non ha colpa se ci sono i posti vuoti semmai è l'organizzazione a peccare *semmai occhio al condizionale*
>
> il Maestro Vacchi ha centrato perfettaemnte il problema:
> <cite>
> il problema, CREDO quello della musica, è quello di trovare dei canali, perché qualora, si trovano i canali, il pubblico non aspetta altro che delle proposte ovviamente di un certo spessore, per buttarsi a capo fitto, perché è ansioso è affamato è famelico di uscire dalla banalità da tante proposte che imperono oggi.
> </cite>
>
> da cui si evince un quadro di sistema che condivido:
> il pubblico è stanco e attende qualcosa di nuovo
>
> arepijati luziferszorn o per lo meno leggi con più attenzione ciò che scrivo!



C'è pubblico e pubblico. Quello della Scala, ad es., non è quello di
Milano Musica (a parte una piccola percentuale). Per il resto che "un
pubblco" esista e sia in attesa è esattamente quello che sostengo pure
io e che ho scritto in risposta alle "notarelle appasitelle" di
baricco e alex ross, lo scorso febbraio.

ciao/sveglia
lz
 Argomento: Re: Quartetto di Vacchi
Re: Quartetto di Vacchi [messaggio #16866] mar, 17 maggio 2011 09:45
luziferszorn  è attualmente disconnesso luziferszorn
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On 17 Mag, 07:22, "Corrado Roberto"
<WriteMeFromTheSite#CorradoRoberto.it> wrote:
> con il dovuto rispetto, mi permetto di spiegarti una cosa caro luziferszorn.
> e che mi sento leggermente offeso, essendo io saltuariamente pubblico di quel di Milano, essere definito "pubblicodimmerda".


AO (affatto offeso): commentavo in tempo reale il filmato Fazio-Vacchi
segnalato sopra (ecco spiegata la SqM leggi "sequenza messaggi"). La
questione PdM ("pubblicodimmerda") evidentemente ti sfugge. Alla Scala
si sono abituati ad un repertorio classico collaudato,
d'intarattenimento. Se fai musica altra, contemporanea ad esempio, c'è
un calo di pubblico, e questo perché quella gente, quel pubblicvo che
fugge è parte di una classe sociale ben definita, becero ignorante,
borghesucci arricchiti oltremisura, tutti quanti identificabili anche
in relazione al prezzo del biglietto. una Traviata attira molto PdM.

Anzi, dirò di più. Il sistema Scala non fa nulla per riempire quei
posti lasciati vuoti dal PdM: un last minute ad esempio, all' 80/90%
di sconto, e la Scala è piena anche con Francesconi. Eppoi, un teatro
che ti chiede 50 euro per stare dietro ad una colonna (galleria) non è
un teatro che può vivere. E luzy non paga 50 per stare al in un angolo
mentre in platea ci sono i 180euri vuoti. Ok?

lz
 Argomento: Re: Quartetto di Vacchi
Re: Quartetto di Vacchi [messaggio #16864] mar, 17 maggio 2011 02:28
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On 16 Mag, 14:35, "Corrado Roberto"
<WriteMeFromTheSite#CorradoRoberto.it> wrote:

> penso che comprerò il suo cd, grazie per la segnalazione ^^


il cd lo compro pure io però tu non capisci una fava di discorsi sulla
musica e ricezione della stessa. E Vacchi e gli altri misteriosi
colleghi - che si stanno impegnando per far che? e chi sarebbero? -
fanno il loro mestiere, tanto quanto lo facevano Stock, Nono o
Petrassi. Poi c'è chi è bravo e chi meno. Chi ha orecchie e chi meno.
Chi cervello e chi polistirolo espanso (Allevi).

lz
 Argomento: Re: Quartetto di Vacchi
Re: Quartetto di Vacchi [messaggio #16858] mar, 17 maggio 2011 01:34
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On 16 Mag, 23:16, "Corrado Roberto"
<WriteMeFromTheSite#CorradoRoberto.it> wrote:
> "luziferszorn" <pan25...@gmail.com> wrote in message:
> > Cos'è che devo leggere?
>
> niente, niente (cit.)


Sono andato ai tuoi linki: il "pubblico di merda" morettiano era
riferito al pubblico della Scala, e nella fattispecie quello che
lascia 200 posti liberi per una prima di Francesconi (tutti posti da
180 e rotti euro: quindi quello "pubblicodimmerda"). Se non è chiaro
dimmelo che ti faccio un diagramma sacher.

lz
 Argomento: Re: Egon Schiele [note personali]
Re: Egon Schiele [note personali] [messaggio #16857] mar, 17 maggio 2011 00:48
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"Corrado Roberto" <WriteMeFromTheSite#CorradoRoberto.it> ha scritto nel
messaggio news:4dd193ee$0$18239$4fafbaef@reader2.news.tin.it...

>si ma ti dissi anche.. "cos'è che dici?.. non ti leggo" quotando il
>messaggio, c'era dell'ironia percepibile, *penso*..

Appunto. Hai detto "anche".
Insisto, non ho parlato io di plonkare.

dR
 Argomento: Re: Egon Schiele [note personali]
Re: Egon Schiele [note personali] [messaggio #16856] mar, 17 maggio 2011 00:48
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"Corrado Roberto" <WriteMeFromTheSite#CorradoRoberto.it> ha scritto nel
messaggio news:4dd19822$0$18237$4fafbaef@reader2.news.tin.it...

>http://tinyurl.com/67xek3k

Dove ho detto di non aver capito? Quel che mi serviva l'ho capito eccome.
Ho detto che preferisco il buon italiano.
Era difficile (cit.)?

dR
 Argomento: Re: Egon Schiele [note personali]
Re: Egon Schiele [note personali] [messaggio #16850] lun, 16 maggio 2011 22:12
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"Corrado Roberto" <WriteMeFromTheSite#CorradoRoberto.it> ha scritto nel
messaggio

>attualmente sei in priority 4, questo vuol dire che ricevo *ogni* tuo
>messaggio destinato a: >it.arti.musica.classica *direttamente* sul
>cellulare, {attraverso un apposita funzione di parsing da me >scritta che
>returna con curl in post a una specifica risorsa} in merito al plonk non ho
>bisogno di un >{define("ploc", "plonk");} nel mio software per ignorarti,
>mi basta farlo con il cervello *QUALORA* >volessi farlo.

L'avevi detto tu, non me lo sono inventato io.
Scrivere in italiano corrente no, eh?

dR
 Argomento: Re: Quartetto di Vacchi
Re: Quartetto di Vacchi [messaggio #16838] lun, 16 maggio 2011 21:20
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On 16 Mag, 14:35, "Corrado Roberto"
<WriteMeFromTheSite#CorradoRoberto.it> wrote:

>
> bisognerebbe farlo leggere a  luziferszorn


Cos'è che devo leggere?

lz
 Argomento: Re: Egon Schiele [note personali]
Re: Egon Schiele [note personali] [messaggio #16818] lun, 16 maggio 2011 16:42
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"Corrado Roberto" <WriteMeFromTheSite#CorradoRoberto.it> ha scritto nel
messaggio news:4dd0fd51$0$38642$4fafbaef@reader1.news.tin.it...

>ho preso nota, grazie. :-)

Prego.
Non mi avevi plonkato? :-)

dR
 Argomento: Haydn, il pi
Haydn, il pi [messaggio #16817] lun, 16 maggio 2011 15:49
Giovanni Lagnese  è attualmente disconnesso Giovanni Lagnese
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Registrato: novembre 2010
Member
Haydn, il più sublime compositore della storia delle musica, dopo Mozart: http://www.youtube.com/watch?v=bhuyLPKV96g&feature=fvwre l


Giovanni
 Argomento: [OT] Segnalare eventi musicali in Lombardia
[OT] Segnalare eventi musicali in Lombardia [messaggio #16816] lun, 16 maggio 2011 15:34
Leo Vaghi  è attualmente disconnesso Leo Vaghi
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Registrato: maggio 2011
Junior Member
AddArte (http://www.addarte.it) è un portale dedicato alla segnalazione
(e ovviamente alla ricerca) di eventi artistici e culturali. L' utilizzo
è del tutto gratuito.

Il portale funziona per qualsiasi località italiana ma, come il nome
suggerisce, è indirizzato in modo particolare alle località intorno al
fiume Adda (da Sondrio a Lodi, per intenderci).

Per qualsiasi chiarimento: mailto:info@sherp.it
 Argomento: Mozart: Leck mich im Arsch (Leccami il culo). Si rivolgeva a...
Mozart: Leck mich im Arsch (Leccami il culo). Si rivolgeva a... [messaggio #16805] lun, 16 maggio 2011 10:53
Giovanni Lagnese  è attualmente disconnesso Giovanni Lagnese
Messaggi: 98
Registrato: novembre 2010
Member
Leck mich im Arsch (Leccami il culo)
Volete sapere Mozart a chi lo intendeva indirizzare?
Hehehehe: http://www.scemochileggequestoblog.com/2011/05/leck-mich-im- arsch.html


Giovanni
 Argomento: Re: ad oggi,
Re: ad oggi, [messaggio #16804] lun, 16 maggio 2011 10:07
el topo  è attualmente disconnesso el topo
Messaggi: 98
Registrato: novembre 2010
Member
On 15 Mag, 19:51, "Corrado Roberto"
<WriteMeFromTheSite#CorradoRoberto.it> wrote:
> "el topo" <neverca...@yahoo.it> wrote in message:
> > se non hai nient'altro da dire su Mallarmé Ravel
> > e Debussy evita di rispondermi in pubblico,
>
> mah! a dire il vero... io, non ho ancora iniziato a parlare del BELLO, siamo ancora nella fase {handshake} penso che prima sia necessario risolvere questioni fondate sul rispetto reciproco senza tirarci infantili rasoiate, che ora non sto qui a evidenziare, mah!, quallora riuscissimo a raggiungere una qualche forma di {carrier}, potremmo sì parlare di Ravel, Debussy e perché no anche di Edvard Grieg!.

come vuoi. però che palle eh.

>
> > mandami una mail ti risponderò con piacere, anzi
> > ti invito a farlo, il mio indirizzo mail (ahimè) è valido.
> > e potremo continuare amabilmente anche 2 anni.
> > ma non penso che agli altri interessi questa nostra
> > discussione, così com'è.
>
> fammi capire prima inoltri un post, dove dietro tua stessa ammissione ti definisci, cito testualmente: "attacare briga", e poi mi chiedi di parlarne in privato?! ma come minimo sei incoerente con te stesso figuriamoci se potresti esserlo con ciò che scrivi!
> comunque ora ci penso.. nel caso ti scrivo!

bene aspetto la mail.
incoerente? si quello sempre. cmq "attaccare briga" non per forza in
pubblico:)

>
> ciao!.
>
> PS impara ad usare bene gli stumenti informatici NON quotare i messaggi con attributo X-No-Archive o per lo meno serviti di un client che attribuisca in automatico tale proprieta quando istanziata!

ciao.
giusto hai ragione. ma scommetto che se non ti quotavo poi mi dicevi
"impara a quotare" :)
 Argomento: Michele Mascitti, Quattro concerti dall'Op. VII
Michele Mascitti, Quattro concerti dall'Op. VII [messaggio #16798] lun, 16 maggio 2011 00:15
sunbather  è attualmente disconnesso sunbather
Messaggi: 332
Registrato: novembre 2010
Senior Member
Anche a causa della scarsità di incisioni disponibili (per non parlare delle
partiture) è difficile comprendere come mai Michele Mascitti - dopo un
esordio piuttosto brillante con le sue sonate per violino dell'opera prima -
si ritrovi a pubblicare nel 1727 a Parigi la sua Op. VII, contenente, tra l'altro,
quattro concerti che rappresentano indubitabilmente un passo indietro, per
lo meno dal punto di vista dell'evoluzione stilistica. A quell'epoca,
Vivaldi aveva già sfornato dozzine e dozzine di sfolgoranti concerti che,
sebbene si dia prova di aver recepito in qualche forma (nell'omoritmia di
certi momenti, oppure nel trattamento per blocchi dell'orchestrazione),
rimangono sostanzialmente lettera morta rispetto alla produzione di
Mascitti. Questi ritorna a rispettare fedelmente la lezione del contrappunto
piú misurato, stile corelliano - in alcuni casi platealmente rivelato dal
pedissequo andamento di quattro quarti dei movimenti di raccordo, o da
alcuni veri e propri "calchi" corelliani, e quindi allo stile del concerto
grosso. Probabilmente la sua posizione isolata (Parigi) rispetto alle sedi
italiane di tempestuoso rinnovamento musicale (Venezia, Roma, Napoli) lo ha
costretto giocoforza ad attestarsi su modelli consolidati, all'interno dei
quali ha, se non altro, saputo sviluppare un proprio gusto, senza dubbio
maggiormente raffinato rispetto a certi momenti mal risolti dell'Opera
Prima, dando alle stampe comunque della musica piacevolissima, che alla
poetica "degli affetti" unisce quella tensione propria del contrappunto
severo che la costringe a trattenere la carica espressiva entro schemi che
la aiutano a non perdersi nelle melensaggini tipiche della musica di qualche
anno dopo.

P.s.: potrebbe d'altronde, per quanto è dato sapere, trattarsi di materiale
giovanile, pubblicato posteriormente per esigenze editoriali.

http://qohelet.blog.tiscali.it/2011/05/15/mascitti-op-vii/
 Argomento: Re: Egon Schiele [note personali]
Re: Egon Schiele [note personali] [messaggio #16788] dom, 15 maggio 2011 20:21
L'Esattore  è attualmente disconnesso L'Esattore
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Registrato: novembre 2010
Senior Member
Corrado Roberto ci ha detto :

> - un genio in somma -
>
> http://www.imageno.com/ptbwryyt7smspic.html
> http://www.imageno.com/r1ifj8zg7jeopic.html
> http://www.imageno.com/4qmi9d7r75xgpic.html
> http://www.imageno.com/ot11z3prwcoypic.html

è un periodo "Schiele" anche per me, questo. Negli ultimi giorni ho
letto qualcosa in rete e ho tentato di vederne, per quanto possibile,
le opere. Tra quelle che hai linkato, amo molto il secondo degli
autoritratti, anche se forse il mio Schiele preferito resta questo:
http://www.wallpapers-free.co.uk/backgrounds/paintings/egon_ schiele/four-trees.jpg

> [1] = Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione. (James Russell
> Lowell)

Sarebbe andato d'accordo con Andreotti.
Prima di cambiare idea, ovviamente.
 Argomento: Re: MAHLER - live aus der Berliner Philharmonie
Re: MAHLER - live aus der Berliner Philharmonie [messaggio #16781] dom, 15 maggio 2011 14:35
luziferszorn  è attualmente disconnesso luziferszorn
Messaggi: 3830
Registrato: novembre 2010
Senior Member
On 15 Mag, 12:57, Ampelmann <ampelmann2...@hotmail.com> wrote:
>
> chiedo di nuovo venia per l'evidente impreparazione, ma sto provando a
> pianificare la registrazione dei concertisu ARTE! dall'accesso web a
> MySKY,


non so come funzia sky, ma se ti prendi anche un ricevitore free
alternaitvo ti rendi la vita più facile.

lz
 Argomento: Re: ad oggi,
Re: ad oggi, [messaggio #16774] dom, 15 maggio 2011 11:35
el topo  è attualmente disconnesso el topo
Messaggi: 98
Registrato: novembre 2010
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AVVISO:
se non hai nient'altro da dire su Mallarmé Ravel e Debussy evita di
rispondermi in pubblico, mandami una mail ti risponderò con piacere,
anzi ti invito a farlo, il mio indirizzo mail (ahimè) è valido. e
potremo continuare amabilmente anche 2 anni. ma non penso che agli
altri interessi questa nostra discussione, così com'è.

segue replica:

On 15 Mag, 00:38, "Corrado Roberto"
<WriteMeFromTheSite#CorradoRoberto.it> wrote:
> /*
>  * include X-No-Archive: yes
>  */
>
> "el topo" <neverca...@yahoo.it> wrote in message:
> > no, non ho capito. che cazzo c'entra Gaber:)?
>
> evidentemente non conosci o non hai ascoltato la canzone, almeno se l'avessi fatto, non avresti formulato questa domanda, ma forse questa affermazione, è >troppo ottimistica perché presuppone la comprensione del testo della canzone di Gaber.

no non l'ho ascoltata perchè stavo ascoltando dell'altro, ma mi sono
cercato il testo e non ho capito cosa potesse centrare. come non ho
capito il senso del tuo switch e perchè l'ultimo ramo ritorna true.
pensavo Gaber avrebbe aiutato invece no. si sono molto tardo, io. ma
non pensare che chi legge iamc sia pronto a risolvere un rebus ad ogni
post, caro. per quello c'è la settimana enigmistica!

>
> > ma se provassimo una volta tanto a fare a meno delle allusioni e stare al punto, una roba
>
> le allusioni anche figurative fanno parte del mio modo di comunicare, il fatto che tu me lo faccia notare è indice di una leggera xenofobia oltre che di intolleranza nei stili che non sono i propri.

oh bene, reductio ad xenofobiam alla terza risposta. bravo. ho scritto
"una volta tanto". beh, riconosco che questa risposta me l'hai
abbastanza omogeneizzata, grazie. è quasi human readable.
non te lo faccio notare perchè sono intollerante. ma perché spesso
quando mi accingo a leggere i tuoi post mi affatico alla terza riga
(commenti compresi) e tendo a saltarti. e non penso che tu scriva per
non essere letto. è un peccato no? magari non è un problema solo mio
eh, ma giusto magari. il fatto che nessuno abbia pensato di fartelo
notare non implica che io sia intollerante o che tu sia leggibile e
letto. non sono intollerante nei confronti di uno stile (come si può
essere intolleranti nei confronti di uno stile?!?!?) che non è il mio,
semplicemente mi affatica leggere un qualcosa di inutilmente
complicato e bislacco. io stesso rileggendo quello che scrivo qui e
altrove mi giudico pleonastico e involuto! e quindi lo salto. ma sono
cazzi miei. se pensi che io possa essere l'unico a fare fatica, e non
ti interessa essere letto da me, continua pure... :)


>
> [cut]> non stancherai il prossimo tuo che legge il tuo post.
>
> questa è un affermazione tendenziosa, limitati a parlare di te stesso e non del prossimo in quanto altri.

questo ce lo dici a Mosé.
rileggiti tutti i miei post (si fa per dire, fidati:) ). io parlo
sempre e solo di me stesso. è il mio modo di comunicare. o meglio, è
il mio stile. parlo delle mie impressioni e cerco di comunicare le mie
sensazioni perchè non conosco altro. non mi azzardo mai a fare
considerazioni generali, o che riguardano gli altri. scrivo i miei
pensieri. ma non perchè sono egocentrico, ma perchè non mi considero
un'autorità in materia musicale. e non ho una missione politica e/o
sociale, nel senso buono del termine. e si, anche perchè non mi assumo
rischi.


> > ma fu colpa mia, riprovamo. ho iniziato io con lo pseudocodice e le cazzate,
>
> lo fai spesso? dico ritieni spesso cazzate quello che scrivi?

un buon 30%. ma non intendevo questo.
in questo caso non funziona il giochino. per "cazzate" non intendevo
il contenuto del mio post, ma lo stile che gli davo. che era una
pallida imitazione del tuo.

>
> > poi uno dice la nausea, per forza. my fault, come sempre. ma ci riproviamo. per fallire meglio.
>
> uff sei noioso rimarchi il concetto di nausea e di pesantezza e per giunta arrivi a conclusioni volte al fallimento, sei piuttosto pessimistico, ergo per cui ti lascio meditare su queste tue affermazioni, ora vado a letto che domani "vo" al salone del libro a Torino.

buon viaggio. cmq né io né te eravamo l'oggetto del mio post. a
proposito, li hai ascoltati i link? :) sembra che ti sia concentrato
solo su un 5% del discorso.
che riguarda te. ma io e te siamo veramente poco importanti in questo
contesto sai. io sono "el topo" capisci!?!? devi esserti sentito
attaccato, non era mia intenzione (questo si fa per dire, si scrive
sempre. in realtà sì, un po' volevo attaccare briga :P).
ah a proposito, ho scritto "leggere IAMC mi da' la nausea", è un
problema mio, sono cazzi miei, sono io ad avere la nausea! perchè l'ho
scritto allora, dirai tu. perchè così posso dare un'occhiata al thread
e sussurrare "cen-to! cen-to!". uff. ma mi sa che si è spento proprio
a 97 :( però sono venuti fuori ottimi flame nauseabondi!


>
> al resto {forse} ti risponderò lunedì, dico forse tanto tu sei già giunto a una conclusione.
> - FALLIRE MEGLIO -

accidenti a me e a quando cito alla rinfusa senza un senso. era una
citazione molto ottimistica, almeno dal mio punto di vista.

p.s. ma scusa poi a te che cazzo te ne frega di quello che penso io
sull'efficacia della comunicazione tra gli esseri umani? io mi sono
limitato a darti un consiglio, prendilo come tale. e a pubblicare
dell'ottima musica. concentrati su quello. lascia stare me e te. il
post non era su quello. non hai niente da dire su Ravel e Debussy?
 Argomento: Festival Mahler di Lipsia: disponibile in streaming
Festival Mahler di Lipsia: disponibile in streaming [messaggio #16763] dom, 15 maggio 2011 01:09
lorenzo wanderer07  è attualmente disconnesso lorenzo wanderer07
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Ciao a tutti,

volevo segnalare che il festival Mahler in programma a Lisia dal 17 al
29 maggio sarà trasmesso su Arte Live Web
(sempre che io abbia capito quanto riportato nel link di ARTE)

http://tinyurl.com/64kgz42

Maggiori notizie sul Festival direttamente dalla fonte

http://www.mahler-2011.de/en

Un saluto a tutti

Lorenzo W07
 Argomento: Re: ad oggi,
Re: ad oggi, [messaggio #16760] sab, 14 maggio 2011 23:15
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On 14 Mag, 21:08, "Corrado Roberto"
<WriteMeFromTheSite#CorradoRoberto.it> wrote:
> "el topo" <neverca...@yahoo.it> wrote in message:
> > si anche perchè non ci ho capito un cazzo :)
>
> http://www.youtube.com/watch?v=hNPvwH2NVU0
>
> e non far finta di non aver capito :p

no, non ho capito. che cazzo c'entra Gaber:)? ma se provassimo una
volta tanto a fare a meno delle allusioni e stare al punto, una roba
tipo soggetto-verbo-complemento, che non rimandasse ad altro, della
serie quello che voglio dire lo dico senza rebus, senza assonanze,
senza strizzatine d'occhio, senza parlare a nuore, suocere, prozie
perchè cognati, trisavoli e biscugini intendano? fa meno chic, lo so,
non provoca, non sbrilluccica, non ammicca, non fa bene al partito,
non è anatomicamente rettale né ipoallergenico, come fosse antani, non
è professionale, lo so, ma la leggibilità è la quarta virtù teologale.
non stancherai il prossimo tuo che legge il tuo post.

ma fu colpa mia, riprovamo. ho iniziato io con lo pseudocodice e le
cazzate, contravvenendo al mio stesso credo dò la stura ad
ammiccamenti e specchietti d'accatto. poi uno dice la nausea, per
forza. my fault, come sempre. ma ci riproviamo. per fallire meglio.

allora, la maniera migliore per impazzire [ovvero rompersi la testa di
ammirazione] è meditare su come "Soupir" di Mallarmé sia stata messa
in musica, in due modi altrettanto sublimi, da Ravel e Debussy. Di
come questa contemporaneità sia affascinante, contemporaneità della
composizione, la loro, nel senso di casualità, contemporaneità
nell'esperienza musicale, la nostra, perchè l'impressione, il ricordo
sonoro che ci rimane è una complessa e abbacinante combinazione dei
due. almeno per quanto mi riguarda. Pare che al tempo nessuno dei due
(compositori) fosse al corrente del fatto che l'altro stesse musicando
liriche di Mallarmé. Penso che in questo caso la musica abbia
veramente arricchito la poesia, in quanto abbiamo l'opportunità di
ammirare, di confrontare come due intelligenze musicali del calibro
dei Nostri la abbiano pensata.

http://www.youtube.com/watch?v=E7GqmZTO3jw
http://www.youtube.com/watch?v=l-0OYn80ut4

manuel
ecco il ps senza pseudocodice. fa' un fioretto, Corrado, desisti anche
tu.
mi risulti spesso illeggibile. perchè mi viene di interpretarti, di
compilarti on the fly, e mi stanco subito. ergo desisto e skippo. e tu
non vuoi essere compilato male non vuoi essere skippato vero Corrado
non vuoi.
p.s. per me il "suono" di Soupir non è né la versione di Debussy né
quella di Ravel, è l'_impressione_ che permea da entrambe, vorrei un
giorno poterle pensare contemporaneamente. mi affascina tutto questo.
mi ricorda chissà perché un'opera di Borges, "Pierre Menard l'autore
del Chisciotte", che parla di uno scrittore il cui massimo cimento era
_riscrivere_ un capitolo del Don Chisciotte. Cioè non riscrivere,
oddio è difficile, ma _scrivere_ proprio, mantenendo la propria
identità di scrittore, e le proprie finalità espressive. Alla fine,
però, emergeva lo stesso identico capitolo, parola per parola. Oh, mi
è impossibile spiegarlo, renderlo senza levare una parola al racconto
di Borges, questo perchè si tratta di un brano di letteratura, e
quindi, irriducibile, che vuol dire, appunto, letteratura.
irriducibile, letteratura, sono sinonimi. leggetelo se non lo avete
fatto, è molto bello. lo rileggerò anche io, è passato qualche anno e
Borges tendo a scordarmelo in fretta.
Pierre Menard, l'autore del Chisciotte. Che ovviamente mi sovviene
solo per assonanza, perchè qui si dà invece il caso di due musicisti,
che in parallelo, in una incomunicabile casuale contemporaneità di
eventi, selezionano praticamente le stesse liriche e le mettono in
musica senza sapere l'uno dell'altro. nessuno riscrive niente. Cosa
sostengo? non sono Borges, ma visti i risultati sostengo che Soupir
sia semplicemente stata scritta da _entrambi_. o per lo meno, quando
la ripenso, il rumore musicale che affiora ha il colore di entrambi.
train d'union, la metrica. legante, il colore. l'Azur. è secondario
notare come puntualmente i due musicisti abbiano focalizzato ora un
verso ora un altro, ora in'inflessione ora un'altra, e abbiano usato
scale (nel senso geometrico) e risoluzioni diverse in momenti diversi.
l'esercizio di confrontare le due soluzioni è per me, che sono
ignorante di musica come di letteratura argentina/francese/italiana
un'occupazione sopraffina, estetizzante, completa, che mi dà
entustiasmo. a me, che sono un profano. mi chiedo come i musicologi e
i linguisti non siano impazziti di fronte a ciò. almeno uno, due
musicologi, magari minori, devono essere impazziti per forza. fosse
solo per l'ultimo verso "se trainer le soleil jaune d'un long rayon".
fosse solo per come suona "rayon" in un caso e nell'altro. fosse solo
per la curva melodica di "fidele un blanc jet d'eau soupir" e per
l'accompagnamento minimale e perfetto di questo verso nel caso di
Debussy, fosse solo per l'impasto sonoro, nella versione di Ravel, che
apre e chiude il brano come un'incantesimo. forse perchè i musicologi
vengono vaccinati contro il feticismo, o, come i chirurghi, si
abituano alle viscere esposte. io, fortunatamente, mantengo intonso il
mio grezzo entusiasmo e sogghigno ingenuo col bisturi in mano. non so.
Debussy disse che si trattava di un caso interessante di
autosuggestione, o qualcosa del genere. si legge nel commento di
youtube a uno dei video. Restagno dice laconicamente che "Questa
singolare coincidenza aggiunge un filo in più alla trama dei non
facili rapporti tra i due musicisti", si vede che lo psichismo non lo
esalta, boh. ripeto, a molti sembrerà una stupidaggine ma per me la
lirica che è alla base di questa storia esce come distillata due volte
da questa esperienza musicale doppia, come sublimata. e mastico
veramente poco francese, questo forse aiuta il sortilegio:). il
"ricordo sonoro" a distanza di tempo, è duplice, come il riflesso di
un riflesso. come duplice è la declinazione de "l'Azur" a cui assisto.
la musica va oltre la musica stessa, va verso il totale cromatico. mi
piacerebbe, appunto, e qui chiudo, essere in grado un giorno di poter
gustare i due brani contemporaneamente. almeno sul piano
intellettuale. del resto, per quanto concerne la musica in generale,
ma anche di molto altro, nella fattispecie iamc e il destino del
proletariato, mi interessa relativamente. ed ora, che cazzo c'entra
Gaber:)?

m
 Argomento: Addio A'g
Addio A'g [messaggio #16741] sab, 14 maggio 2011 14:09
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http://www.youtube.com/watch?v=PD8-fnyOj3o&feature=relat ed
 Argomento: Verdi: Quattro pezzi di musica sacra
Verdi: Quattro pezzi di musica sacra [messaggio #16736] sab, 14 maggio 2011 13:41
Giovanni  è attualmente disconnesso Giovanni
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Su downloadclassica.blogspot.com
come sempre gratuitamente
questa settimana quatttro pezzi di musica sacra di Verdi:

Ave Maria

Stabat Mater

Laudi alla Vergine Maria

Te Deum

Se volete essere sempre aggiornati sui brani che inserisco iscrivitevi
alla mailing list dal sito.

Giovanni.
 Argomento: Giacinto Scelsi, Gloria (coro)
Giacinto Scelsi, Gloria (coro) [messaggio #16709] ven, 13 maggio 2011 21:17
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Dai Tre Canti Sacri

http://www.youtube.com/watch?v=sRXPq1WeXqU
 Argomento: Re: Scrivere un Bootloader solfeggiando Pozzoli
Re: Scrivere un Bootloader solfeggiando Pozzoli [messaggio #16692] ven, 13 maggio 2011 19:33
Joo  è attualmente disconnesso Joo
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Corrado Roberto scriveva il 13/05/2011 :
> ops... mi è sfuggita una tonda^^
>
> {bootloader->scriptcmd(returndeviceof boot);}

Tu mi sopravvaluti... io non ho la più pallida idea di cosa faccia il
tuo listato perché in firmware/hardware sono di un'ignoranza abissale.

Il progetto a cui ho partecipato era complesso e di conseguenza
ciascuno ne ha fatta una parte. Tutto quel che dovevo sapere è che
avevo a che fare con un pallottoliere non meccanico(un ATMEGA a 7 MHz
di clock) che può lavorare solo con gli interi (il float è via software
quindi non si è potuto usare per ragioni di efficienza) e che per
questo ho dovuto inventarmi tripli salti mortali carpiati.

A maggior ragione trattandosi di un apparecchio in commercio per "life
support" ci abbiamo lavorato in tanti e con compiti ben separati; solo
le normative sull'hardware hanno messo a dura prova il resto del
gruppo.

Ammiro quelli che hanno queste conoscenze degli strati inferiori (solo
concettualmente, perché in realtà è roba esoterica per menti eccelse);
io ho fatto solo il modello matematico e conseguente implementazione.

ciao, J.
 Argomento: Re: OT-TRASH
Re: OT-TRASH [messaggio #16691] ven, 13 maggio 2011 19:04
luziferszorn  è attualmente disconnesso luziferszorn
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On 13 Mag, 11:56, "Corrado Roberto"
<WriteMeFromTheSite#CorradoRoberto.it> wrote:
> "luziferszorn" <pan25...@gmail.com> wrote in message:
> > C'è di peggio eh! E senza andare fino a Napoli
> > http://dl.dropbox.com/u/320136/Photos/OrtaEcoX/OrtaEcoXXX.JP G
>
> ıɥbonן ıǝnb uı ǝɹɐuoɯıן ɐ oʌıuǝʌ ıɔ


ecco, allora adesso vieni a scopare.

lz
 Argomento: bacche per flauto
bacche per flauto [messaggio #16689] ven, 13 maggio 2011 18:15
il pazzo furioso  è attualmente disconnesso il pazzo furioso
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http://www.youtube.com/watch?v=glBjSfbn_0o&feature=relat ed
 Argomento: Re: ad oggi,
Re: ad oggi, [messaggio #16687] ven, 13 maggio 2011 16:20
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On 13 Mag, 14:26, "Corrado Roberto"
<WriteMeFromTheSite#CorradoRoberto.it> wrote:
> "el topo" <neverca...@yahoo.it> wrote in message:
>
> /* l'idea di base è che la poesia alla base ne esce sublimata come ad andare _oltre_ la musica. */
>
> //se solo
>
> LRESULT CALLBACK el_topo {
> unsigned int reality;
>
>  switch (BELLO) {
>   case AMO_IL_BELLO_E_NE_SONO_COSCENTE:
>    godo_del_bello(now,&sempre);  
>    return FALSE;
>
>   case SONO_INDIFFERENTE:
>    la_cultura_mi_sapaventa(ACausaDiQualcunoCheLadipingePiuSer iaDiCioCheE,&now);
>    return FALSE;
>
>    case BELLO_MALATO:
>     qualcuno_crede_che_qualcosa(appartenga_ad_alcuni,&now)
>     return TRUE;
>     break;
>     }
>
> }
>
> /* potrei continuare... ma forse è meglio che mi fermi qui */

si anche perchè non ci ho capito un cazzo :)
m
 Argomento: ad oggi,
ad oggi, [messaggio #16685] ven, 13 maggio 2011 12:32
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la maniera migliore per impazzire:

http://www.youtube.com/watch?v=E7GqmZTO3jw
http://www.youtube.com/watch?v=l-0OYn80ut4

manuel
p.s. come direbbe un signore di nostra conoscenza

fruizione_parallela( debussy->soupir(), ravel->soupir() ) &&
( pierre_menard || risonanza_psichica) ;
/* o qualche nerdata del genere, l'idea di base è che la poesia alla
base ne esce sublimata come ad andare _oltre_ la musica, verso il
totale cromatico. sono due declinazioni de "l'Azur".sarebbe da
entrarci dentro, contemporaneamente, a entrambe, in bilocazione
psichica, e non uscirne più.
il resto della musica non ha più importanza.*/
 Argomento: Re: Scrivere un Bootloader solfeggiando Pozzoli
Re: Scrivere un Bootloader solfeggiando Pozzoli [messaggio #16681] ven, 13 maggio 2011 10:17
Joo  è attualmente disconnesso Joo
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Il 13/05/2011, Corrado Roberto ha detto :
> ehm.. come dire... potresti spiegarti in modo che ti possa capire?!

hai ragione, di notte sono più involuto del solito.

In sostanza paragonavo la tua accoppiata alla mia e quella del mio
collega: in tutti e tre i casi c'è stato hardware/software associato
alla musica in qualche modo.

La scrittura del software mi ha preso diversi mesi durante i quali ho
sempre messo in cuffia il barocco francese, soprattutto Rameau che
quindi mi ha fatto da leitmotiv. Il mio collega - quello che ha scritto
il bootloader - ha fatto lo stesso ma con Pink Floyd e altri orrori
consimili. L'associazione di idee, per quanto tenue, mi è venuta
infatti quando tu hai citato il bootloader.

J.
 Argomento: Ritorno su Quartett con qualche riflessione in pi
Ritorno su Quartett con qualche riflessione in pi [messaggio #16671] ven, 13 maggio 2011 00:30
rodolfo.canaletti  è attualmente disconnesso rodolfo.canaletti
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Dopo aver visto alla Scala Quartett, l'opera di Luca Francesconi, se da
una parte sono stato impressionato dal fascino di una rappresentazione
in cui musica, scenografia, movimenti scenici convergono a formare uno
spettacolo unitario, coerente e globalmente coinvolgente, dall'altra
parte sono rimasto turbato dalla problematicità di un'opera i cui
significati reconditi mi sono apparsi di non semplice e immediata
interpretazione.
Come è noto l'opera richiama alla lontana i temi dal celebre romanzo di
Choderlos de Laclos, Les Liaisons dangereuses, e in senso molto più
stretto il lavoro teatrale di Heiner Müller ad esso ispirato, Quartett,
appunto.
L'ambiente in cui si svolge l'opera è lo stesso del romanzo francese:
siamo negli ultimi anni che precedono lo scoppio della rivoluzione
francese. La vita della nobiltà si esercita in nefandezze e in seduzioni
sessuali gratuite, prive di qualsiasi considerazione e rispetto per la
dignità della persona, e, come conseguenza, in mancanza di valori
sostanziali in cui riconoscersi, precipita verso un disfacimento che
coinvolge tutta la società. Il visconte di Valmont e la marchesa di
Merteuil sono i punti di riferimento più espliciti in questo ambiente,
mentre altri personaggi, come madame de Tourvel, mademoiselle Volanges,
e altri ancora, impersonando il tessuto sociale, rappresentano le
vittime, ma anche i complici, consapevoli o meno, delle nefandezze. Il
romanzo è epistolare e nelle lettere che protagonisti e personaggi vari
si scambiano, vengono riportati i fatti e viene mostrato come, sulla
loro scia, la società va disgregandosi.
Müller, riprendendo il tema generale, lo espone mettendo in scena il
confronto, che si sviluppa lungo tutto il lavoro, fra i due protagonisti
del romanzo di de Laclos, Valmont e Merteuil. Adotta quindi un artificio
scenico per cui i due protagonisti non solo interpretano se stessi e
manifestano le proprie pulsioni, ma, scambiandosi ruolo e in certo qual
modo travestendosi, interpretano anche reazioni e sentimenti delle due
principali vittime della seduzione di Valmont, madame de Tourvel e la
giovane vergine Cecilia Volanges, nipote della Merteuil. In modo più
esplicito e con carattere più generalizzante che nel romanzo, in questo
lavoro l'assenza di valori e la disgregazione sociale sono posti in
primo piano: nei rapporti fra uomo e donna quello che emerge è il
possesso. La seduzione ne è lo strumento. I sentimenti non rappresentano
un valore; al contrario, sono considerati un disvalore, attribuibile con
disprezzo ai ranghi più bassi della società. La conseguenza di tutto
questo non può essere che la morte. La morte delle persone: Valmont
morirà alla fine del dramma per aver bevuto, consapevolmente, il veleno
offertogli dalla Merteuil. Certo, muore come persona fisica, Valmont, ma
resta sospeso nell'ambiguità interpretativa se questa morte
drammaturgicamente si estenda anche alle vittime della sua seduzione.
Non a caso l'ultima battuta della marchesa di Merteuil, che assiste alla
morte del visconte, recita: «Morte di una puttana. Adesso siamo solo
cancro, amore mio». Ma anche la morte della società. Non a caso, ancora,
la didascalia scenica che precede il lavoro recita testualmente: "un
salotto prima della rivoluzione francese; un bunker dopo la terza guerra
mondiale". È evidente il riferimento a due situazioni di profonda crisi,
che si pongono al di là del tempo e dello spazio, e che simboleggiano
globalmente la disgregazione di un'umanità ormai priva di valori.

L'opera di Francesconi riprende in modo quasi letterale il dramma di
Müller. Con alcune modifiche. Anzitutto la scelta della lingua.
Francesconi usa l'inglese, motivando questa scelta con la constatazione
che l'inglese, bene o male, è una lingua universalizzata (nel corso del
testo del libretto vengono usate solo una sessantina di parole, quelle
più diffuse e conosciute anche da persone di differente madre lingua) e
quindi più adatta ad esprimere una situazione che, pur incarnandosi in
un evento specifico, assume un carattere globale. In secondo luogo,
utilizzando la musica come principale mezzo espressivo, è costretto a
ridurre il testo di Müller, selezionando singole frasi e tagliandone
altre, col risultato, tuttavia, che la lettura del libretto, e di
conseguenza il canto sul palcoscenico, finiscono per perdere in
comprensibilità. Per questo credo che sia opportuno affrontare
l'ascolto dell'opera dopo aver letto, oltre al libretto, anche il dramma
di Müller. Un ulteriore modifica rispetto al testo di Müller è
l'introduzione, negli interventi dei protagonisti, di momenti di
riflessione, o di interrogazione, o di desiderio, che il compositore
definisce sogni.
La musica interviene per tradurre in termini espressivi queste
alternanze. E ciò è ottenuto con una straordinaria varietà timbrica.
Nell'opera vengono usate due orchestre: una esterna e una interna,
costruendo in tal modo un ambiente tridimensionale nel quale lo
spettatore si sente immerso. L'orchestra esterna sembra interpretare,
nel più vasto ambito della società, quelle che sono le pulsioni e le
costruzioni connesse con la vicenda drammatica, fungendo quasi da
preludi o intermezzi alle scene vere e proprie che invece trovano
espressione soprattutto nell'orchestra "interna", come accompagnamento o
contrappunto agli interventi vocali. Un coro invisibile sottolinea col
timbro della voce umana questo aspetto generalizzante, quasi un coro
greco di commento, ma espresso senza parole, come puro suono. Infine i
sogni, che si inseriscono nel contesto drammatico, trasferiscono la
costruzione degli intrighi e delle nefandezze, in momenti più interiori
(ciò che manca nel lavoro di Müller), come se questi comportamenti
finissero per ripiegarsi sui loro stessi e costruissero la
contraddizione che porterà alla morte i personaggi. La musica in queste
occasioni assume un ruolo e un timbro che la differenzia sostanzialmente
da quella strumentale, affidandosi soprattutto all'espressione
elettronica.
Tutto questi aspetti danno all'opera una complessità che rende non
semplice e tantomeno immediato l'ascolto, almeno in prima battuta. Come
già ho osservato in altra sede, il contemporaneo "tener dietro" alle
parole, alla loro traduzione, alle immagini che si svolgono sulla scena,
all'ascolto di timbri sempre diversi che si incrociano per realizzare le
diverse scene, non consente di rendersi conto in modo compiuto e diretto
dei contenuti del dramma e in sostanza delle stessa drammaturgia.
Certamente una lettura, compreso il dramma di Müller, e un ascolto
anticipato, e un successivo riascolto possono aiutare a superare queste
difficoltà. Forse, come qualcuno ha affermato, sarebbe stato opportuno
che la RAI avesse effettuato una ripresa televisiva che avrebbe
consentito una utile rivisitazione dell'opera.

La rappresentazione. Se la comprensione dei significati e della trama
drammaturgica ha offerto le difficoltà che ho cercato di esporre, il
piacere alla visione e all'ascolto è stato senza riserve.
Anzitutto la regia, dovuta ad Alex Ollé, della Fura dels Baus. In
funzione della musica, e dei suoi timbri mutevoli, la scena deve
rappresentare da una parte la claustrofobia del confronto fra i due
protagonisti; dall'altra l'irruzione di una società malata, disgregata
che funge da eco amplificata delle nefandezze perpetrate; e in terza
istanza la descrizione immaginifica suggerita dai sogni, con il loro
richiamo alla fisicità dei corpi come oggetti di seduzione, la loro
mutevolezza e la loro alternanza.
Il primo aspetto è realizzato da un ambiente a forma di parallelepipedo,
il "salotto" o "bunker" nel linguaggio di Müller, posto al centro del
palcoscenico, sostenuto da una fitta rete di cavi che lo tengono
sospeso. Esso, con un bel colpo di teatro, si materializza al termine di
un approccio tipo Google Earth che dal panorama della città ci introduce
nel palazzo. L'immagine suggerisce già all'inizio, l'esistenza di uno
stretto rapporto fra il mondo esterno, la società insomma, e gli eventi
sui quali è costruito il dramma. La musica che accompagna questo
iniziale evento scenografico è musica dell'orchestra esterna, che poi,
al momento in cui la marchesa di Merteuil inizierà il proprio monologo
all'interno del "salotto", verrà trasferita all'orchestra interna.
La scena si viene così ad articolare in tre diverse organizzazioni, come
i tre diversi timbri offerti dalla musica: la musica esterna, la società
e la sua disgregazione, rappresentata scenograficamente dalle proiezioni
sullo sfondo, che via via offrono vedute di cielo azzurro che circondano
il parallelepipedo centrale, di bianche nubi vaganti, muri, folle
ammassate, costruzioni ed edifici, crolli di varia natura; la musica
strumentale interna, che accompagna il confronto fra i due protagonisti
claustrofobicamente all'interno del "bunker", nel quale l'illuminazione
tende a dare risalto ai vari intrighi e ai vari travestimenti; il timbro
elettronico della musica che accompagna i sogni, e che trova
corrispondenza con proiezioni sulla parete di fondo, che non si limitano
a circondare il bunker, ma che ne coinvolgono lo spazio inglobandolo:
corpi che si avvinghiano, espressioni del viso allucinate, occhi che si
dilatano e che perforano lo spazio interno del parallelepipedo, etc.
Tutto questo si sviluppa in un'atmosfera nella quale sogno e realtà
sembrano incrociarsi e avvolgere lo spettatore in un continuum di
attenzione e di interesse, anche se la riflessione sembra non trovare,
almeno al momento dell'ascolto, risposte immediatamente convincenti.
I due protagonisti, Allison Cook come marchesa di Merteuil e Robin Adams
come visconte di Valmont, cantano e recitano in modo impeccabile. La
claustrofobia dei loro incontri si manifesta nell'agitazione di corpi
sopraffatti dal desiderio, o nei travestimenti che trasferiscono il modo
di essere nell'alternativa della seduzione e del suo esprimersi in
positivo e in negativo, e contrappuntata con le immagini proiettate
sulla sfondo. Non ho abbastanza esperienza e cultura per poter esprimere
un giudizio sull'operato del direttore d'orchestra, una graziosissima
signora finlandese dal nome impronunciabile, Susanna Mälkki. Ma dato che
tutto mi ha dato la sensazione aver funzionato in modo perfetto, devo
arguire che anche il suo operato sia stato all'altezza di un risultato
di alto livello. Da rilevare, come è stato sottolineato da più parti,
che è la prima volta che una rappresentante del gentil sesso dirige
un'opera alla Scala
Alla fine il pubblico, più numeroso di quanto mi sarei aspettato, ha
tributato agli interpreti e allo stesso compositore un caloroso
applauso che, a mio avviso, denota che l'interesse per la musica
contemporanea, quando essa è in grado di offrire un reale spettacolo
teatrale, è ancora alto.

Saluti a tutti

Rudy

--------------------
rodolfo.canaletti@tin.it
http://www.dicoseunpo.it
 Argomento: Re: Scrivere un Bootloader solfeggiando Pozzoli
Re: Scrivere un Bootloader solfeggiando Pozzoli [messaggio #16667] gio, 12 maggio 2011 23:28
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Nel suo scritto precedente, Corrado Roberto ha sostenuto :
> tra sincronismi e trame
> http://www.imageno.com/y72ig42gydfepic.html
> l'armonia di fondo è la fantasia di chi non immagina la crudeltà di coloro
> che ignorano la realtà.

possi rilanciare con la scrittura del software di un sistema di
supporto vita con l'opera omnia di Rameau che mi ha tenuto compagnia e
ha fatto, come dire, da leitmotiv del progetto?

il mio collega che ha scritto il bootloader di quell'aggeggio detesta
la musica classica quindi diciamo che l'unico filo conduttore comune è
sviluppo + musica.

J.
 Argomento: Re: OT - Antonio Gramsci
Re: OT - Antonio Gramsci [messaggio #16661] gio, 12 maggio 2011 22:11
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"Corrado Roberto" <WriteMeFromTheSite#CorradoRoberto.it> ha scritto nel
messaggio news:4dcbe3ba$0$18247$4fafbaef@reader2.news.tin.it...

>Io mi chiedo.. ma chi pensi di incantare

Incantare?

>con i tuoi acrobatismi verbali, brillanti si ma.. che non fanno pensare,

Far pensare te?

No, non ho di queste pretese.

dR
 Argomento: Re: OT - Antonio Gramsci
Re: OT - Antonio Gramsci [messaggio #16626] gio, 12 maggio 2011 14:54
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"Corrado Roberto" <WriteMeFromTheSite#CorradoRoberto.it> ha scritto nel
messaggio news:4dcb9f78$0$18241$4fafbaef@reader2.news.tin.it...

>si, conosco la canzone di Gaber, quello che mi sfugge è il {processo}
>mentale che {conduce} {qualcuno} a >rispondere con i versi di una
>{canzone}, la lettura di un {libro}, mah

La formalizzazione del linguaggio è sicuramente utile, ma non
particolarmente quando si tratta di spiegare i meccanismi della
comunicazione linguistica ordinaria. Esistono sensi non letterali,
presupposizioni (fatte a ragion veduta, peraltro) e via dicendo.
Mi ricordi Rain man, CR.
Nota bene che è un complimento.

dR
 Argomento: Re: OT - Antonio Gramsci
Re: OT - Antonio Gramsci [messaggio #16614] gio, 12 maggio 2011 09:38
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"Corrado Roberto" <WriteMeFromTheSite#CorradoRoberto.it> ha scritto nel
messaggio news:4dcab936$0$18243$4fafbaef@reader2.news.tin.it...

>non ho capito, potresti spiegarti un po' meglio?

E' una (bella) canzone di Giorgio Gaber.
Spero di non fraintendere, credo che Luca volesse suggerire indirettamente a
Luzy che anche le personalità e i temi più validi possono trasformarsi in
stereotipi, se se ne abusa.

dR
 Argomento: Xenakis, MISTS (con partitura)
Xenakis, MISTS (con partitura) [messaggio #16568] mar, 10 maggio 2011 19:08
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Gran bel pezzo per pianoforte del 1980, molto interessante la scrittura
della sezione centrale..
...siamo in alto, alle stesse quote dell'ultimo beethoven..

http://www.youtube.com/watch?v=4GyTr_wjU9A
 Argomento: Re: nausenet
Re: nausenet [messaggio #16565] mar, 10 maggio 2011 18:24
Giuseppe Sottotetti  è attualmente disconnesso Giuseppe Sottotetti
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Il 10/05/2011 11:43, Corrado Roberto ha scritto:
> mi spiego meglio

Anch'io, stavo dando del testicolo, o se si preferisce del co**e a me
stesso. Tutto in famiglia insomma :-)

Credo di non aver mai litigato in rete con qualcuno e gradirei
tantissimo andare avanti così. Per carità nella vita di tutti i giorni
mi capita di avere delle torsioni testicolari e di andare al di là di
qualche "perdirindina" ma preferisco farne a meno (anche perchè ho il
brutto difetto di non perdonare facilmente un torto subito e - peggio
ancora - di esagerare quando butto fuori tutto il rancore represso,
forse arrabbiarmi di più aiuterebbe me ad essere più equilibrato e gli
altri a sopportarmi con meno difficoltà)

--
Giuseppe Sottotetti
gsotto@alice.it
http://SottotettiGiuseppe.ilcannocchiale.it/
http://betasom.blogspot.com/
 Argomento: possibile mai??
possibile mai?? [messaggio #16558] mar, 10 maggio 2011 13:30
egmontXYZ  è attualmente disconnesso egmontXYZ
Messaggi: 470
Registrato: novembre 2010
Senior Member
Cari amici,

qualche giorno fa sono rimasto letteralmente basito nell'apprendere che
una simile musica:

http://www.speedyshare.com/files/28390219/download/01.mp3
http://www.speedyshare.com/files/28390233/download/08.mp3

...fu composta, in qualche anno tra il 1865 e il 1875, da una persona che
non aveva ancora compiuto 18 anni.

Avete letto bene: non ancora compiuti 18 anni!

Io penso che questo musicista non poteva che essere un genio.

Ricchi premi a chi indovinerà di chi si tratta.

--

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