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[OT] le mie su TERRANOVA [messaggio #137520]

mar, 08 novembre 2011 19:59

Roberto
Messaggi: 892
Registrato: maggio 2009

Senior Member

com'era facile prevedere, non è così male come si dice. Certo è un
prodotto, per ora (viste 4 puntate), completamente derivativo e
sostanzialmente privo di fantasia e originalità, però è un piacevole
passatempo. Spielberghiano fino al midollo (la famiglia è il tema
centrale, nel bene e nel male), è un agile miscuglio fra "La terra dai
molti colori" (famoso romanzo di Julian May che parte da un'idea
identica), Jurassic Park, "Earth 2" (Progetto Eden, chi se la ricorda?
Era una produzione Amblin, tra l'altro) e un sacco di altra roba. Tutto
già visto, e di solito visto meglio, ma abilmente frullato in un
contenitore dalle buone potenzialità, se solo gli autori osassero di
più. La vena cinefila è molto marcata ("Gli uccelli" di Hitchcock in
versione preistorica, nella puntata 3, è un'idea simpatica) ma ho udito
strafalcioni logico-scientifici incredibili, soprattutto se
consideriamo che dietro il progetto ci sono Ecchevarria, Braga e altri.
Nella prima puntata uno dei personaggi dice, guardando il cielo: "Anche
il cielo è diverso", riferendosi evidentemente alla configurazione
delle costellazioni. A questo punto già siamo inorriditi, perché se
questa gente viene da un futuro in cui l'inquinamento ha cancellato il
cielo definitivamente da lunghissimo tempo (al punto che persino la
Luna è diventata invisibile, come espressamente dicono nella stessa
puntata), viene spontaneo domandarsi come cazzo fa questo personaggio,
in un attimo, a cogliere le differenze negli asterismi. Sì, potrebbe
aver studiato mappe stellari e software di planetari, prescindendo dal
cielo vero, ma già ci arrampichiamo sugli specchi. Poi però la
situazione peggiora ulteriormente perché dalla voce della ragazza
saputella, la figlia del protagonista, arriva la spiegazione
scientifica, che suona più o meno così: "Il cielo è diverso perché
siamo 85 milioni di anni nel passato e quindi l'Universo ha avuto meno
tempo per espandersi". Mi sono profondamente vergognato per tutti i
soggetti coinvolti, una cosa così merita la gogna. Al massimo potremmo
dire che in 85 milioni di anni la rivoluzione delle stelle rispetto al
centro galattico, condierate le diverse distanze relative (il Sole ci
mette 250 milioni di anni circa a fare un giro) può effettivamente
determinare cambiamenti profondi nelle configurazioni stellari, dando
luogo a costellazioni completamente differenti da quelle attuali. Ma
tirare in ballo l'espansione dell'universo, che non solo riguarda tempi
ASSAI più lunghi ma, oltretutto, non si capisce come l'occhio nudo
della ragazzetta (e di chiunque) possa scorgerne gli effetti ad una
rapida occhiata, è una roba veramente insostenibile.
E' questa la fantascienza (televisiva), oggi? Che tristezza.
Ottimi gli attori adulti (ho un debole per Stephen Lang), mediamente
insopportabili i ragazzi, pessimi i dinosauri del pilot, meglio quelli
degli episodi successivi, terribile la resa della città futuristica,
sempre nel pilot (detesto queste panoramiche digitali, questi totali
sintetici, questi movimenti di camera virtuali. Ridatemi i plastici, vi
prego).
Cmq, ripeto, continuerò a seguirlo.

R.

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