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Aspettative verso la psicologia : fino a che eta' ? Fino a quando ? [messaggio #102516] sab, 02 agosto 2008 18:28 Messaggio precedente
John  è attualmente disconnesso John
Messaggi: 187
Registrato: dicembre 2010
Senior Member
Da giovane io, come molti altri che la pensavano come me, avevano molte
aspettative verso la psicologia.

Mi ricordo mentre seguivo un corso, uno studente che, come me, era
talmente affascinato dalla interazione 'psiche-soma' che quando
parlavamo insieme sentivamo come un delirio di onnipotenza. Un sentire
come 'noi sappiamo cose che altri non sanno', quasi una speranza che chi
conoscesse tutti i meandri dell'inconscio, tutte le correlazioni di
causalita' tra psiche e soma, potesse avere accesso quasi all'immortalita'.

Facevamo la lista di tutti gli psicoanalisti/psicologi di fama che
vissero fino a tarda eta' e per noi era gia' una prova inconfutabile di
'essere sulla retta via'.

Mi ricordo poi, durante una terapia, di aver conosciuto una donna
affetta da colite ulcerosa. Stava seguendo una terapia per poter
analizzare le cause che avessero potuto influire sulla sua malattia.

Dopotutto sono sempre esistite molte voci, molte opinioni, molti medici
'psicosomatici' che giuravano sulla eziopatogenicita' di certi conflitti.

Per arrivare fino al piu' discusso e 'alternativo' di tutti : il Dr
Hamer, quello che vide un nesso diretto tra il trauma per la perdita del
figlio ed un tumore che lo colpi'.

Mi ricordo che io stesso nel 2005 vissi in prima persona (come testimone
diretto) un dramma simile : un amico che a poche settimane da un trauma
(aveva scoperto che la moglie lo tradiva) sviluppo', quasi per incanto,
un tumore ai testicoli, che richiese una operazione e chemoterapia.

La cosa ebbe una cronologia talmente drammatica e, a mio modo di vedere,
cosi' *ovvia e lampante* che *non potevano esserci dubbi* sulla causa di
quel tumore, altro che il trauma.

Il senso di 'onnipotenza della psicosomatica', quasi una fede religiosa,
mi accompagno' per molti anni.

Ora comincia a vacillare, senzaltro puramente a causa dell'eta'.

Uno come me, sempre alla ricerca della *immortalita* non poteva che un
bel giorno, imbattersi nel muro della verita', della realta' che, come
dice Eraclito, tutto passa e nulla rimane. Anche noi passiamo. Di noi
rimane solo il ricordo in quelli che ci hanno voluto bene.

Il primo schock lo ebbi nel 2001, quando mori' il mio 'amico' (lo
consideravo un amico perche' ci siamo frequentati per 30 anni) primario
del reparto di Psichiatria e Psicoterapia di uno degli ospedali di
Darmstadt. Laurea e specializzazzione in psichiatria. Laurea in
psicologia e specializzazzione in psicoanalisi. Per un paio di anni
presidente della societa' tedesca di psichiatria.

Insomma, un luminare.

Mori dopo breve sofferenza, un paio di mesi, di tumre al polmone. 63 anni.

Questa la vidi come una solenne sconfitta. Una ingiustizia del destino.

Ma come, proprio *lui*. Lui che sapeva tutto sulle interazioni
psicosomatiche. Lui che sapeva benissimo l'eziopatogenesi di tutti i
disturbi che potevano essere causati dalla psiche. Lui che curava le
persona con colite ulcerosa. Proprio lui.

Con lui mori' una delle mie 'certezze'.

All'eta 'veneranda' di sessantun anni, ora vedo le nevrosi dall'alto
verso il basso, con snobbismo. Come 'malattie di gioventu' che in
effetti, non sono poi malattie 'vere e proprie'. Anche se ovviamente
fanno soffrire.

Il mio concetto di 'malattia' si e' molto ristretto.

Le malattie che mi fanno paura hanno altri nomi : cancro (tutte le
forme), Alzheimer, ictus che porta a paralisi.

Se confronto i successi della chirurgia, dell'oncologia, della medicina
interna hanno fatto passi da giganti negli ultimi trentanni.

Forse, non so, anche in psichiatria/psicologia si registrano successi
simili, ma non ne sono certo. Ne so troppo poco.

I succcessi in psichiatria io li attribuisco quasi esclusivamente
alla farmacologia. Forse a torto. Forse chi ne sa di piu' puo'
illuminarmi in merito.

Non sono a conoscenza di speciali nuove terapie psicoterapiche, cioe'
solo verbali, o comportamentali, che abbiano segnato una svolta
fondamentale in qualche patologia grave nota.

Come cambia la 'psicologia personale' con l'eta'.
La mia e' senzaltro cambiata. :-)))


Ciao a tutti.


John.
 
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