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[UFV] L'ESORCISMO DI EMILY ROSE (Derrickson, 2005) [messaggio #33219] dom, 31 luglio 2011 16:19 Messaggio successivo
Roberto  è attualmente disconnesso Roberto
Messaggi: 892
Registrato: maggio 2009
Senior Member
Avevo letto cose buone su questo film, non ricordo dove, né perché
(forse lo confrontavano con "L'ultimo esorcismo", che a 'sto punto è
anche più originale), ma suvvia, il film non è un granché. Certo non è
un filmaccio di effettacci, urla e volume pompato, c'è una certa
attenzione per la costruzione del racconto e c'è la volontà di fornire
un approccio diverso al "genere", però, nonostante gli sforzi, è sempre
la solita solfa. La struttura processuale del racconto, con ampio uso
di flashback, prova ad aggiungere qualcosa di nuovo al tema, ma alla
fine siamo alle solite: contorsioni impressionanti, la poverina che
parla lingue morte, apparizioni inquietanti, la solita banalissima
contrapposizione fra fede e scienza (che resta al livello di un
talk-show pomeridiano con Barbara D'Urso), il finale conciliante del
tipo "un colpo al cerchio, uno alla botte". Soprattutto, è proprio la
vicenda processuale ad essere totalmente inverosimile, direi
imbarazzante, specialmente quando si arriva alla lettera della ragazza
e al suo presunto martirio (per la serie: non ci basta mai). Poi la
questione relativa alle presenze demoniache che insidiano l'avvocata è
appena accennata, totalmente superflua e abbastanza ridicola.
Laura Linney non sembra credere *minimamente* al suo personaggio
(l'agnostica costretta a riconsiderare le questioni sovrannaturali),
tanto è stereotipato. La stessa cosa vale per (l'altrove grande) Tom
Wilkinson. La temibile etichetta "ispirato ad una storia vera", qui
ripetuta all'infinito, non fa che rendere il tutto ancora più
imbarazzante, per non parlare delle fesserie americane legate al loro
sistema penale ("l'imputato è colpevole, ma voglia il giudice
considerare già espiata la sua condanna"... ROTFL!), per non parlare
del solito trattamento hollywoodiano del processo, un susseguirsi di
coups de theatre che in questo caso rendono il tutto ancora più
inverosimile.
Non ci siamo proprio, ma prendo atto una volta di più della passione
diffusamente sentita non solo per l'horror in generale, questo è un
dato di fatto, ma per il genere esorcistico in particolare. In
videoteca questo film è andato fortissimo, la gente a distanza di anni
chiede film "tipo Emily Rose", manco fosse Friedkin.
8-o

Voto: * e 1/2 su *****
Re: L'ESORCISMO DI EMILY ROSE (Derrickson, 2005) [messaggio #33245 è una risposta a message #33219] mar, 02 agosto 2011 18:21 Messaggio precedente
Alien  è attualmente disconnesso Alien
Messaggi: 61
Registrato: dicembre 2010
Member
La stessa cosa vale per (l'altrove grande) Tom
> Wilkinson. La temibile etichetta "ispirato ad una storia vera",

Già, una triste storia vera, nel senso che la ragazza tedesca in
questione, invece di esere curata dalle sue turbe da esperti
psichiatri è stata data in pasto a qusti catt-invasati fino al
decesso. In Germania hanno hanno voluto girare una loro versione della
storia, molto più vicina ai fatti. Questa storia poteva essere un
pretesto per descrivere il neo-oscurantismo imperante ed invece è
venuto fuori questo disgustoso manifesto dell'America teo-con.

Saluti,

SE
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